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Aquilotte al via, iniziata la stagione 20/21 con volti nuovi

e…..con la speranza che si possa tornare alla quasi normalità. 25 le ragazze agli ordini del nuovo mister Massimiliano Leccese e del Preparatore Atletico Cristiano Sturlese hanno iniziato a sudare con test atletici e partitelle al Pieroni, in attesa che il Ferdeghini torni ad essere disponibile. Dalla prossima settimana si aggiungerà anche il nuovo Preparatore dei Portieri, Lucio Nacci e la preziosa collaborazione della Vice Dalia Alberti. Ai primi di settembre poi si darà il via anche al nuovo assetto societario con importanti nomi di imprenditori che hanno sposato il progetto Etico Sportivo della Società. Oltre alle confermatissime della scorsa stagione, aggregate alla prima squadra le giovani del 2002 e 2003 dello Spezia. Il progetto e stato rivisitato e l’obiettivo e far crescere e valorizzare le tante brave calciatrici del territorio, tante purtroppo perse per strada proprio per la mancanza di un progetto a lungo respiro, dalle piccolissime alla prima squadra. E si sta lavorando proprio per quello. E la promozione in Serie A della squadra maschile non potrà che far bene a tutto il movimento. Certo il Covid 19 e i rigidi protocolli limitano molto l attività . Ma la voglia di giocare e superiore. Confermato lo staff dirigenziale, con Berti attuale Presidente, poi i dirigenti Vergassola, Rossi, Capovani e la new entry Filippo Parenti. Le confermate della rosa del 2019/20: Pucitta, Polese, Berti, Serban, Bernardi, Battolla, Zambon, Repetto, Pascotto, Nari, Scattina, Vergassola, Rossi, Paita. Sono arrivate, ed è da tre anni che la società avrebbe voluto con se, Bedini, Buono e Gatti lo scorso anno alla Pistoiese, poi il colpo Malatesta, gia Nazionale Under 16 e lunga milizia in A e B e la ripresa della Ghisolfi. Ma non e ancora finita. Altri due /tre importanti innesti per fare un campionato in cui la crescita e il divertimento saranno la ricetta. Ad esse aggregate Lapperier , Lombardo non più in età per l Under, 17 e poi Brizzi, Jaupi, Duce e Maarouf. La Coppa Italia inizierà il 20 settembre, altre date 27 e 6 Ottobre, il campionato incrociando le dita il giorno 11 Ottobre . In Coppa Triangolare con Genoa e Campomorone. I sorteggi il 2 Settembre.

Credit Photo: Ramella Fazzari

Katja Schroffenegger, Fiorentina: “Era importante partire col piede giusto”

Partire con il primo match al Franchi in una partita dal sapore storico come quello contro l’Inter è una grandissima emozione, partire addirittura con una vittoria così eclatante è l’apoteosi. Vittoria che è stata commentata sul suo profilo Instagram dal portiere viola Katja Schroffenegger.

“Se mi avessero chiesto come avrei voluto esordire con questa maglia, in che stadio e con che ragazze avrei risposto: proprio così. Era importante partire col piede giusto, emozionante giocare una partita dopo 5 mesi e contro la squadra che per una stagione era la mia casa. Ora godiamoci per un attimo queste emozioni e ripartiamo a mille, che da migliorare c‘è ancora tantissimo.”

Credit Photo: Instagram Katja Schroffenegger

DFB-Pokal der Frauen: sorteggiato il primo turno

Sono stati estratti i turni per DFB-Pokal der Frauen 2019/20, per un totale di 52 squadre che prenderanno parte alla competizione.
Il primo round estratto dalla campionessa mondiale ed europea, Renate Lingor, si disputerà il 26 e 27 settembre con ancora i campi di gioco da decidere. Uniche eccezioni le partite Werder Brema – Borussia Mönchengladbach e SV Meppen – Grün-Weiß Neukölln che invece si svolgeranno il 19 e 20 settembre.

Per le squadre che devono ancora qualificarsi tramite le competizioni di coppa delle federazioni regionali, nel sorteggio sono stati utilizzati i segnaposto con la rispettiva associazione. Invece, sono 12 le squadre della FLYERALARM Frauen Bundesliga che passano direttamente al turno successivo, ovvero quelle partecipanti alla scorsa edizione del campionato. Le altre 40 squadre si dividono a livello regionale nei gironi Nord e Sud.

La finale della DBF-Pokal nel 2021 si svolgerà al “Rhein-Energie-Stadion” di Colonia.

Gruppo Nord
FV Sachsen-Anhalt – BV Cloppenburg
SV Budberg – SV Henstedt-Ulzburg
FV Mittelrhein – FSV Babelsberg
Rostocker FC – Hamburger FV
FLV Westfalen – Borussia Bocholt
Grün-Weiß Neukölln – SV Meppen
Borussia Mönchengladbach – SV Werder Bremen
Niedersächsischer FV – Bremer FV
VfL Bochum – FC Viktoria Berlin
FSV Gütersloh – Arminia Bielefeld
Holstein Kiel – SV Berghofen

Gruppo Sud
RB Leipzig – 1. FFC Niederkirchen
SV Gottenheim – 1. FC Saarbrücken
Saarländischer FV – Badischer FV
FSV Alberweiler – SG Andernach
FC Ingolstadt – Würzburger Kickers
Bayerischer FV – FV Rheinland
Hessicher FV – 1. FC Nürnberg
TuS Wörrstadt – SV Göttelborn
Thüringer FV – FC Phönix Leipzig

Credit Photo: https://www.dfb.de/

PepsiCo firma una partnership di 5 anni con l’UEFA Women’s Football

In vista della finale di UEFA Women’s Champions League del 30 agosto, PepsiCo ha annunciato una partnership pluriennale con UEFA Women’s football. L’accordo durerà fino all’estate del 2025 con lo scopo di sostenere il calcio femminile a tutti i livelli. Si tratta del rinnovo della partnership UEFA già stanziata nel 2015.

Ciò includerà PepsiCo come partner principale della UEFA Women’s Champions League, UEFA Women’s EURO, UEFA Women’s EURO, UEFA European Women’s Under-19 e Under-17 Championships, UEFA Women’s Futsal EURO e il programma Together #WePlayStrong che ha lo scopo di incoraggiare le femmine a giocare a calcio.

“La popolarità e l’interesse per il calcio femminile aumentano ogni anno ed è per questo che siamo lieti di avere un partner così fidato come PepsiCo che si unisce a noi in questo entusiasmante viaggio”, ha affermato Guy-Laurent Epstein, direttore marketing di UEFA Events SA“Negli ultimi cinque anni, PepsiCo è stata un partner innovativo e influente della UEFA Champions League e stiamo cercando di attingere a questa energia ed esperienza per portare il gioco femminile a nuovi livelli“.

Lieke Martens, vincitrice di Euro 2017 con l’Olanda e attuale giocatrice del Barcellona, è ambasciatrice del marchio PepsiCo“Io ho adorato collaborare con PepsiCo e i suoi marchi iconici come Lay’s® e non vedo l’ora di scoprire come metteranno in luce il calcio femminile, perché questa non è solo una versione del gioco maschile; è un campionato tutto suo“.

“PepsiCo è orgogliosa di unificare e rafforzare la nostra partnership globale con la UEFA per includere ora il calcio femminile UEFA, ha affermato Ram Krishnan, responsabile commerciale globale di PepsiCo, “Questo è un momento pieno di energia nell’evoluzione di questo sport e per la nostra attività in tutto il mondo. Non vediamo l’ora di contribuire ad accelerare il calcio femminile dove siamo impegnati per il suo futuro”.

Dal 2015, PepsiCo ha intrapreso una serie di importanti attivazioni con l’UEFA: con il suo marchio iconico Lay’s® ha aiutato a costruire un campo da calcio nel campo profughi di Zaatari in Giordania insieme alla UEFA Foundation for Children, offrendo ai giovani l’opportunità di giocare il gioco che amano in un ambiente sicuro.

Credit Photo: PepsiCo

Elisa Bartoli, AS Roma: “Io amo questi colori e questa maglia”

L’amore di Elisa Bartoli per la Roma è incondizionato e nonostante tutte le avversità, un capitano non abbandona mai la sua nave. Dopo il pareggio rimediato contro il Sassuolo nella prima giornata di campionato, è stato questo il messaggio rilasciato sui propri social dalla guida giallorossa:
“Noi, romani e romanisti sappiamo quanto è difficile ottenere una vittoria , ricordo in modo nitido un solo scudetto.
Nonostante questo, io AMO questi colori e questa MAGLIA.
Amo il fatto che mi trasmette emozioni così forti che mi sento più viva che mai.
Amo il fatto che non mi arrenderò mai! nella vittoria e nella sconfitta!
Un branco di lupi uniti che non smetteranno mai e poi mai di LOTTARE!
SEMPRE FORZA ROMA!
Un sogno chiamato Roma.”

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti

Chiara Coccia, capitano Benevento: “Serie C arriviamo”

Nella passata stagione il Benevento ha vinto il campionato di Eccellenza campana, la società sannita, cara al patron Stefano Cerracchio, ha centrato infatti il primo posto del girone unico regionale. Il team giallorosso, guidato dal tecnico Gerardo Zollo, è stato capitanato durante l’annata da  Chiara Coccia. La classe 1996, originaria di Benevento, è una fantasista impiegata spesso come seconda punta. Abbiamo raggiunto lo stesso capitano del club delle “Streghe” per una breve intervista.

Chiara come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“Mi sono avvicinata al mondo del calcio da piccola, grazie ai miei amici. Spesso giocavamo nel parco sotto casa e l’unico scopo era il divertimento. Fino ai 14 anni ho giocato sempre con i bambini, poi ho iniziato le ragazze in una squadra completamente femminile”.

Quale esperienze hai maturato prima di questa stagione?
“Ho sempre disputato, in pratica, campionatidi Serie C e due volte ho fatto parte della Rappresentativa della Campania per il torneo delle regioni. Ho vissuto una breve esperienza calcistica anche in Spagna, mentre in Italia per un anno ho calcato i manti erbosi di Serie B con il Tufara Valle”. 

Hai giocato in Spagna? Ci dici qualcosa in più?
“La mia esperienza in Spagna si lega alla squadra del Tenerife, nella massima serie femminile, anche se non è stato matrimonio duraturo. Dopo un paio di mesi, infatti, decisi di tornare in Italia. Mi sono allenata per oltre due mesi con la squadra “B” ovvero il Granadilla De Abona, disputando qulache amichevole contro l’undici del Tenerife. L’intensità e la preparazione tecnica che riscontravo, oltre alla presenza di persone altamente qualificate, era davvero alta. Con la squadra “B” disputai diverse partite, entrando a gara in corso, e rimanevo impressionata dal livello offerto dalle mie compagne”.

Tornando al Benevento, avete primeggiato nel passato campionato, che torneo è stato per voi?
“Il campionato che abbiamo affrontato è stato ricco di emozioni. Abbiamo attraversato  alti e bassi, ma grazie all’aiuto dei mister siamo riuscite a vincere tutte le partite pareggiatndone solo una. Sicuramente l’unione tra  noi ragazze è stata fondamentale direi che è stato un successo di gruppo, che ha toccato ogni singolo elemento della rosa. Quest’anno vi erano tutte le intenzioni di vincere il campionato e accedere alla Serie C,  tutte noi abbiamo collaborato a raggiungere l’obiettivo”.

Nella prossima stagione sarete inserite nel gruppo D di Serie C? Come vi preparerete?
“Per quanto riguarda il prossimo campionato siamo curiose e contente,  perché questa promozione l’aspettavamo da tanti anni. Ora dobbiamo dare il meglio di noi e sudare per ottenere il massimo, sarà molto dura ma siamo pronte a lottare contro ogni avversaria. Il gruppo D è difficile ed impegnativo sarà una bella soddisfazione poter garaggiare contro avversarie di ottimo livello”.

Quale è il tuo più bel momento legato a questo sport?
“Ho tanti ricordi belli, ogni anno é un emozione nuova. Sicuramente questi due campionati hanno regalato molte emozioni. Credo di essere cresciuta dal punto di vista mentale, grazie a persone importanti che mi sono state vicine. A loro devo la fascia da capitano che per me rappresenta tanto, non smetterò mai di ringraziarle”.

Lluis Cortés: siamo superiori alle altre squadre nella Women’s Champions League

Barcelona - Wolfsburg Women's Champions League

L’allenatore del Barcellona è molto arrabbiato con l’UEFA che non ha fatto uso del VAR nella fase finale. Il tecnico catalano ha sottolineato che per la crescita del calcio femminile sono necessarie tutte le risorse. “In uno stadio che ha la tecnologia VAR, si poteva utilizzare e il risultato, magari sarebbe stato molto diverso.” Il Barcellona ha fatto una grande partita, è mancato solo il goal alle catalane che hanno sprecato molto sotto porta e hanno giocato alla pari delle rivali tedesche che hanno vinto la sfida per un solo goal.
Il Barcellona tra l’altro ha vinto la sfida del possesso palla con il 61% e dei tiri totali (14 a 13 ma solo uno nello specchio della porta per le catalane forse nervose).
Lluis Cortés assicura che è arrabbiato ma orgoglioso della squadra perché meritava la vittoria. “Ci è mancato il goal, è un’opportunità persa perché ho le migliori giocatrici che avrei potuto avere. Non ci manca quasi mai il goal, ma se dobbiamo rimproverarci qualcosa è per le occasioni sotto rete ed in particolare negli ultimi minuti”.
Chi ha visto la partita avrà notato però una grande prova del portiere tedesco Abt che ha sventato una grande occasione per il Barcellona nel primo tempo. “Volevamo da tempo confrontarci con le grandi d’Europa e oggi lo abbiamo fatto. Non siamo solo allo stesso livello delle grandi ma addirittura siamo superiori con questa squadra”. Complimenti in ogni caso alle catalane per l’ottima stagione e buona fortuna al Wolfsburg per la finale in cui affronteranno la vincente di PSG-Lione che si gioca oggi.

Photo: Instagram Barcelona femenì

Santoro, Lazio Women: “La Lazio è tutto, è uno stato d’animo. Obiettivo? Trasmettere senso di appartenenza a questi colori”

In esclusiva per noi, Martina Santoro, difensore della Lazio Women, si racconta, tra le ambizioni della squadra in vista della stagione alle porte, le difficoltà incontrate nei mesi di lockdown, in cui però ha mostrato al web una sorprendente vena poetica, ripercorrendo infine i primi approcci al mondo del pallone. Una cosa, però, non è cambiata da quei tempi: il senso di appartenenza che prova verso i colori biancocelesti

Martina, avete ripreso da qualche settimana la preparazione: come è stato tornare in campo dopo tanti mesi di stop?
“Sensazioni positive, belle. Il campo è mancato. Quando hanno bloccato il campionato stavamo andando veramente bene: la vittoria nel derby ci aveva dato morale e sono convinta che avremmo giocato le restanti partite a ritmi elevati. Punto di partenza e obiettivo ora è tornare in campo per ricominciare da dove abbiamo lasciato.”

La squadra si è rinforzata notevolmente, l’obiettivo dichiarato è la promozione: che aria si respira all’interno del gruppo?
“Siamo serene, tranquille. Le motivazioni sono un fattore che non deve mai mancare, sia per chi punta alla Serie A, sia per le squadre meno attrezzate che lottano per non retrocedere. Le ragazze appena arrivate sono tre ragazze straniere (Adriana Martìn, Rachel Cuschieri, Emma Lipman), ma si sono integrate subito. Si vede che hanno voglia di stare qua e non è scontato. Inoltre hanno esperienza internazionale e il fatto che si siano subito messe a disposizione gli fa onore.”

A fine giugno la notizia della promozione negata dall’algoritmo è stata un fulmine a ciel sereno: come si digerisce e, di conseguenza, si reagisce ad una delusione di questo tipo?
“A dirti la verità, non l’ho vissuta poi tanto male. Ti spiego: sono alla Lazio da quando ho 6 anni e ho giocato in tutte le categorie (Primavera, Serie C, Serie B, Serie A). Dal giorno in cui siamo retrocesse in Serie B l’obiettivo principale è riportare la Lazio in Serie A. E tornare in Serie A in quel modo, a campionato ancora da finire… Se in questa stagione la promozione dovesse arrivare sul campo sarà ancora più bello.”

Questo 2020 ha stravolto completamente le nostre abitudini e nei mesi di lockdown ha annullato le relazioni sociali: cosa significa per un gruppo abituato a stare insieme quotidianamente, questo cambiamento radicale?
“Inevitabilmente non è stato semplice. Con il gruppo viviamo in simbiosi, ci alleniamo 5 volte a settimana, andiamo in trasferta: si creano rapporti che vanno al di là del campo. Comunque abbiamo cercato in tutti i modi di tenerci in contatto. Il mister ci ha fatto allenare online, prima e dopo l’allenamento c’era anche il tempo di parlare, ridere e scherzare un po’. Quando poi ci siamo riviste e abbiamo ripreso con la routine è stato ancora più bello, lì ti rendi conto che ti è mancato tutto.”

Se dovessi scegliere una cosa che ti è mancata di più del campo in quei mesi?
“La partitella, senza dubbio. Noi abbiamo un’abitudine: anche quando l’allenamento ci ha stremato, la partitella la facciamo sempre a ritmi elevatissimi. Lì tiriamo fuori tutto, emerge la voglia di giocare. Poi l’aspetto spogliatoio è mancato tantissimo.”

Quando eravamo tutti chiusi in casa, i social sono stati un mezzo fondamentale per continuare a tenersi in contatto, anche se a distanza. Tu sei stata attivissima: la tua poesia ha fatto impazzire il pubblico laziale…
“Sì, non è stato nemmeno voluto. Ogni tanto mi capita di prendere e scrivere, è un bisogno di tirare fuori le cose che ho dentro. Allora una sera, durante il lockdown, quando le idee scarseggiavano, mi sono messa lì, ho buttato giù due, tre righe, l’ho rilette e ho capito che ero particolarmente ispirata. Devo dire che ci ho pensato un pO’ prima di farla pubblicare, perché essendo pensieri miei, frutto di mie intime sensazioni, mi sono chiesta se potessero arrivare alle persone. Poi però l’ho inviata alla ragazza che si occupa della nostra pagina Instagram e le ho detto: se ti piace pubblicala. Lei lì ha insistito tanto per pubblicarla a mio nome e così è partita una condivisione inaspettata. Il giorno dopo la poesia era sulle pagine del Corriere dello Sport.”

Proprio sul web non hai mai nascosto l’amore che provi per i colori biancocelesti, cosa significa per te la Lazio?
“Mi vengono i brividi solo a sentire la domanda, già questa può essere una risposta. In una parola: tutto. È la mia quotidianità. Fino ad oggi ho vissuto e oggi continuo a vivere di Lazio. La respiro in ogni angolo, è uno stato d’animo. La cosa più importante, che nel tempo mi ha anche portato a fare determinate scelte, è il senso d’appartenenza: è fondamentale, per me, che chi indossa quella maglia sappia a cosa sta andando incontro. Non ce l’hanno tutti e non lo si può chiedere: o ci nasci o no. E se anche dovessi acquisirlo, non sarà mai tanto quanto quello di chi lo ha dentro.”

Quando hai iniziato a tirare i primi calci al pallone, più di 15 anni fa, per una bambina giocare a calcio era un atto rivoluzionario. Come è nata in te la voglia?
“È stato tutto estremamente naturale. In casa mia il calcio si vive ogni istante, tutte le domeniche. Era difficile scegliere altro, in famiglia siamo tutti laziali: mamma, papà, zio. Poi c’è mia sorella: lei è quella che mi segue di più in assoluto, dalla scuola calcio ad oggi, viene anche alle trasferte. È più appassionata di me. Anche quando la fatica si fa sentire e ci sono giorni in cui sono più stressata, perché questo è un lavoro anche se non riconosciuto a livello di “status”, lei è sempre sul pezzo, pronta con quelle due o tre parole che mi fanno tornare in me e dire: “vabbè, tanto fino a che mi reggono le gambe non smetterò mai”.”

Hai mai sentito il peso di pregiudizi?
“Devo dire di no. Spesso mi capita di essere soggetta a pregiudizi, per il mio carattere, per il fatto di giocare a calcio, ma mi sono fatta le ossa. Se dovessi stare a pensare a tutto quello che le persone dicono sul mio conto non vivrei bene. E invece io vivo benissimo.”

Il tuo curriculum calcistico parla solo di Lazio, sei un riferimento all’interno del mondo Lazio Women. Senti qualche responsabilità in più rispetto a qualche anno fa?
“La responsabilità l’ho sempre sentita addosso. Uno dei miei obiettivi è sempre stato quello di trasmettere cosa significa giocare per la Lazio. Se riesco a farlo ho già ottenuto qualcosa, a prescindere dai risultati sul campo, che sono poi la cosa fondamentale. Ma quando i risultati non arrivano, avere questo spirito di appartenenza è essenziale e aiuta tanto. Oggi sì, sento più responsabilità rispetto al passato, anche perché ho fatto errori, trasportata forse da questa passione troppo forte, e mi sono trovata a pagarne le conseguenze. Ora sento di aver imparato tanto da quegli errori, so che dovrò continuare a imparare tanto e spero di poter trasmettere la lezione a chi ancora deve passarci.”

Se guardi indietro, cosa diresti a quella bambina che, come hai scritto in un post su Facebook, non poteva fare a meno di indossare la maglia della Lazio, anche quando era sola contro tutti?
“Le direi che ha fatto bene a crederci e che dovrà farlo ancora per tanto tempo, anche quando sarà più difficile. Più difficile non perché il sentimento sarà meno forte, ma perché se è vero che il calcio femminile è destinato a prendere una piega professionale sarà più complicato mantenere intatto tutto ciò. Ma le direi sicuramente che ha fatto bene e deve continuare per la strada che ha intrapreso.”

Sogno nel cassetto?
“Andare in Serie A con la Lazio. Come tutte le cose, anche con i sogni, si va per gradi. Se sogni troppo in grande non arrivi mai e finisci per non crederci più. Quindi, ad oggi, il sogno più grande è questo. Una volta arrivati lì, l’obiettivo è mettere le basi per il futuro, rimanendo nella massima serie. La Lazio merita di stare tra le grandi.”

Credit Photo: Lazio Women

Fran Kitching torna allo Sheffield United, societa’ che l’ha lanciata

Lo Sheffield United Women ha completato l’acquisto del portiere Fran Kitching dopo la sua esperienza al Liverpool.

La 22enne è arrivata dal Liverpool in vista della stagione 2020/21 del campionato FA; in totale, ha collezionato 17 presenze nelle sue due stagioni nel Merseyside mentre i Reds hanno subito la retrocessione dalla massima serie la scorsa stagione.

Dopo essersi diplomata all’accademia dello Sheffield United, è entrata a far parte della squadra della Super League femminile del Chelsea nel 2015, dove lasciera’ le Blues nel 2018, Kitching è tornata brevemente ai Blades prima di ricevere un’offerta per unirsi al Liverpool dove ha trascorso le ultime due stagioni.

Kitching si unisce a Becky Flaherty ed Emily Batty nei ranghi dei portieri dei Blades in vista della nuova stagione 2020-21.

“Sono davvero contenta di essere qui”, ha detto. “È passato molto tempo ovviamente con la pandemia, ma è davvero bello tornare a giocare e ad allenarmi di nuovo e non vedo l’ora che arrivi la nuova stagione. È davvero bello essere tornati. In un certo senso sembra che nulla sia cambiato, ma poi sembra che tutto sia cambiato, è una sensazione strana. Conosco questa città, sono cresciuta appena fuori e tornare nel club dove ho iniziato è una sensazione davvero speciale”.

Credit Photo: Sheffiled United Women

Lione ancora in finale: battuto il Paris Saint-Germain

Una partita ad altissimo livello, sudata fino alla fine quella della semifinale di UEFA Women’s Champions League tra Paris Saint-Germain e Olympique Lyon. A vincere l’incontro sono nuovamente le campionesse in carica del Lione grazie alla rete del capitano Wendie Renard.

Il primo tempo si apre con un intenso livello di gioco, dove opportunità vengono create  da entrambe le parti, ma alla mezz’ora il Lione prende il sopravvento nel pressing. Nonostante ciò, la prima frazione di gioco si conclude a reti bianche. Punto focale è il secondo tempo dopo Geoyoro commette nuovamente fallo da cartellino, ricevendo così il rosso nell’intervenire su Martens. A battere la punizione ci pensa Majri che serve palla alta per Renard che di testa piazza la palla nell’angolo sinistro della porta: 1-0 Lione al 69′. Il PSG non molla e tenta il tutto per tutto nel finale, con un alta pressione di fronte alla porta del Lione, ma che fino all’ultimo non lascia passare nulla. La partita si conclude così 1-0 a favore della squadra francese. Nikita Parris sarà assente nella finale dopo il cartellino rosso ricevuto.

Paris Saint-Germain: Endler, Lawrence, Paredes, Dudek, Morroni, Bachmann, Dabritz, Geyoro, Diani, Katoto, Nadim. A disposizione: Voll, Criscione, Simon, Cook, Luana, Saevik, Fazer, Baltimore, Bruun, Huitema, Formiga, Khelifi
Olympique Lyon: Bouhaddi, Bronze, Buchanan, Renard, Karchaoui, Gunnarsdottir, Kumagai, Cascarino, Marozsan, Majri, Parris. A disposizione: Gallardo, Talaslahti, Bacha, Le Sommer, van de Sanden, Carpenter, Greenwood, Cayman, Taylor, Malard

Reti: Renard 67′.

L’Olympique incontrerà il Wolfsburg nella finale di UWCL 2019/20 domenica 30 agosto 2020 alle ore 20.00 presso lo stadio “Anoeta” di San Sebastian.

Credit Photo: Pagina Facebook di Olympique Lyonnais Féminin

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