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Giorgio Bertoluzza e Trento Calcio Femminile: una lunga storia assieme!

Questa per Giorgio è un’altra stagione come preparatore atletico della prima squadra. Competente e preparato è un componente chiave dello staff. Ecco cosa ci ha detto sul Trento e sulla sua prossima stagione con questa società.

Sei da tanti anni al Trento Calcio Femminile? Come ti sei trovato fino ad ora?
“Ormai sono 6 anni che collaboro con il Trento Calcio Femminile e ringrazio la società per la fiducia accordatami in questi anni che mi ha permesso di essere, al momento, il componente dello staff con più “anzianità di servizio” ed elemento di continuità per le squadra e per il progetto. Credo che la situazione che si è creata sia il risultato di una sintonia tra la filosofia del Trento calcio femminile e il mio modo di intendere l’allenamento e la crescita delle atlete. Non ho una risposta precisa alla domanda “come ti sei trovato fino ad ora” perché, al netto di un banale “bene”, dall’inizio ad oggi è stato un crescendo positivo di coerenza di intenti con la stessa società e le atlete: abbiamo iniziato un viaggio e fatto un bel percorso fino ad oggi anche con guide tecniche differenti quindi spero che il meglio debba ancora venire.”

Qual è il tuo modo di lavorare con le ragazze? Lo hai cambiato nel corso degli anni?
“Più che parlare di metodo vorrei parlare di filosofia di allenamento: credo fortemente che tutto quello che le ragazze fanno debba essere orientato al miglioramento costante senza lasciare nulla al caso. In questo senso ho sempre cercato di responsabilizzare le ragazze nello sfruttare i propri punti di forza, nel colmare le aree di debolezza e nel trovare il giusto compromesso tra questi due fattori. Tutto questo prevede una conoscenza profonda degli equilibri di ogni atleta da parte del preparatore e una forte auto-consapevolezza e capacità di autogestione da parte delle ragazze in un contesto di continua comunicazione a doppio senso delle due figure. Per raggiungere questi traguardi serve molto tempo e ne consegue che la metodologia di allenamento deve necessariamente cambiare ogni qualvolta si raggiunge uno step superiore nella ricerca dei due traguardi sopra citati. Almeno ogni anno quindi cerco di analizzare quali aree di lavoro vanno modificate in base alle caratteristiche della squadra e delle atlete singole e cambiare, e se necessario stravolgere, le metodologie utilizzate.”

Cosa ti aspetti da questa stagione?
“Responsabilità e voglia di migliorare. Responsabilità da parte delle ragazze nel gestire la propria condizione fisica. Per fare questo c’è bisogno di aderenza ai piccoli programmi personalizzati, individuati dallo staff per gestire al meglio deficit o eventuali problematiche fisiche che potrebbero compromettere la performance fisica in senso stretto e quella calcistica in senso più ampio. Voglia di migliorare in senso agonistico e di sfida con sé stesse. Negli ultimi anni tutte le ragazze si sono sempre impegnate molto nell’allenamento fisico e nessuna si è mai tirata indietro di fronte alla fatica. La voglia di miglioramento è però un concetto che necessita di molta più attenzione, è certosino e richiede una forte intenzionalità da parte delle atlete: lo sguardo va rivolto a particolari come innalzare sensibilmente il livello di agonismo, lavorare sul mantenimento continuo di un locus of control interno, migliorare notevolmente in allenamento le percentuali di riuscita negli esercizi analitici che ripropongono situazioni agonistiche reali come tiri in porta, passaggi etc.”

Photo Credit: Trento Calcio Femminile

Rocco Commisso, Presidente Fiorentina: “Spero che mi rendano anche quest’anno orgoglioso. Grazie ragazze!”

Che il presidente Commisso tenga fortemente alla sua squadra femminile è innegabile e ad ogni sua uscita trova sempre lo spazio per ribadirlo. Lo statunitense presidente della Fiorentina ha rilasciato un’intervista sui canali ufficiali della Viola parlando sia della stagione della squadra maschile appena conclusasi e poi ha riservato qualche commento anche per la selezione femminile. Queste le sue parole: “Saluto tutte le ragazze che sono a Montecatini” inizia Commisso. “Non ho parlato con loro, “ragazze, lo sapete, il mio obiettivo è assimilare in un centro tutte le nostre squadre”. Dovrebbero esserci dieci campi, la loro foresteria. Ci sono una decina di edifici. Sono molto felice che tra un anno, tutti saranno insieme al centro sportivo inclusa la squadra femminile. Spero che mi rendano anche quest’anno orgoglioso. Grazie ragazze”.

La UEFA dice ‘grazie’ a tutti i professionisti che hanno lavorato durante la pandemia

Quando riprenderanno questa settimana le più importanti competizioni UEFA per club, sulle magliette di ogni calciatore campeggerà la scritta ‘Grazie’ nella lingua scelta dalla squadra. Questo speciale tributo è un ringraziamento da parte del calcio europeo a tutti i lavoratori per il loro instancabile contributo in prima linea durante la pandemia di COVID-19.

“Sono felice che le nostre competizioni siano tornate, ma non dobbiamo dimenticare le persone la cui dedizione e sacrifici personali ci hanno dato l’opportunità di ricominciare a giocare”, ha detto lunedì il presidente UEFA Aleksander Čeferin.

I giocatori danno il buon esempio
Oltre alle parole di gratitudine stampate sulle divise di ogni squadra, durante le partite delle competizioni UEFA verranno trasmessi spot televisivi ad hoc. In questi brevi video, alcuni giocatori in rappresentanza delle squadre ancora in corsa in UEFA Champions League (maschile e femminile) e UEFA Europa League, esprimono il proprio ringraziamento a questi professionisti per il loro instancabile contributo.

Inoltre, in occasione degli ottavi di finale di questo mese di Champions League, Europa League e UEFA Youth League – così come dei quarti di finale della Women’s Champions League – sarà osservato un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio per onorare tutte le vittime della pandemia.

Più che semplici parole
Questo ‘Grazie’ avrà un significato speciale per giocatori, dirigenti e staff delle squadre che parteciperanno alle fasi finali delle competizioni UEFA per club 2019/20 di questo mese. Molti club infatti durante il lockdown hanno lanciato importanti iniziative benefiche per sostenere ospedali, enti di beneficenza, scuole e case di cura.

Tra le attività più importanti ci sono state raccolte fondi per acquistare attrezzature mediche salva-vita e consegne di cibo e beni primari agli anziani e alle persone più vulnerabili. L’enorme cassa di risonanza del calcio, inoltre, è stata fondamentale per la diffusione di importanti messaggi sulla tutela della salute.

“La gratitudine del calcio non si limita alle parole. Questo periodo senza precedenti ci ha insegnato che il calcio può davvero essere un veicolo importante per il bene comune, ha detto il presidente UEFA.

Oltre ad avere stampato la parola ‘Grazie’ sulle maglie, i capitani che parteciperanno ad agosto alle competizioni UEFA per club indosseranno al braccio la fascia con su scritto “No al razzismo”. Questo messaggio vuole ricordare la forte opposizione della UEFA e del calcio europeo a qualsiasi tipo di discriminazione nello sport e nella società in generale.

Kathellen Sousa è una nuova giocatrice dell’Inter

Kathellen Sousa è ufficialmente una nuova giocatrice dell’Inter. Il difensore della Nazionale brasiliana arriva al club nerazzurro , dopo aver vestito la maglia del Football Club des Girondins de Bordeaux.

Sousa muove i primi passi nel mondo del calcio, giocando a futsal nella sua città natale São Vicente. All’età di diciotto anni si trasferisce negli Stati Uniti per giocare due stagioni con il Monroe College. Passa poi all’Università di Louisville e termina il percorso accademico e calcistico americano all’UCF Orlando. Nel 2018 firma il primo contratto professionistico in Francia, dove rimane per due stagioni vestendo la maglia del Bordeaux.

Nel giugno del 2018 riceve la prima chiamata dalla Nazionale maggiore brasiliana, con cui disputa il Mondiale di Francia 2019.

Credit Photo: FC Internazionale Milano SpA

Il ds azzurro Marco Landi: “Stiamo lavorando bene dopo un lungo stop; vogliamo continuare a stupire con il gioco”

Il direttore sportivo azzurro Marco Landi si è raccontato a tuttocalciofemminile in vista dell’inizio della prossima stagione
“Ci sentiamo una grande responsabilità addosso – ha dichiarato – perché abbiamo in rosa tante ragazze che militano nelle varie nazionali giovanili. Se riusciremo a lavorare bene daremo una mano a tutto il movimento calcistico femminile italiano. Pochi giorni fa, mentre guardavo l’allenamento, ho incontrato il presidente Corsi. Mi ha detto: “Marco, hai gli occhi che luccicano’: E’ vero, mi emoziono quando vedo le mie ragazze lavorare in allenamento. C’è grande qualità e tanta gioventù nel nuovo Empoli. A proposito, voglio fare i complimenti al nostro preparatore atletico Marco Masoni. Non è facile riaccendere i motori delle ragazze dopo il lungo periodo di stop. Stiamo lavorando molto bene”.
“Cosa mi ha colpito di Spugna? – ha aggiunto – Avevo già visto e apprezzato il suo modo di lavorare con la ‘uve Primavera. Spugna è un allenatore molto preparato, vive di calcio. Quando non è in campo ad allenare, analizza video e elabora progetti tattici. Gli piace anche confrontarsi con il sottoscritto. Devo dire che le ragazze sono entusiaste delle nuove idee che Spugna ha portato. E lo seguono con grande entusiasmo. Ora non voglio parlare di obiettivi di classifica. Il primo passaggio, naturalmente, sarà quello di conquistare la salvezza. In testa però ho un’idea precisa: continuare a stupire con il gioco. Che modulo tattico adotteremo? Credo di poter dire che sicuramente partiremo con la difesa a quattro. Poi, mister Spugna sta lavorando su tante possibili opzioni. Sarà un Empoli con tante possibilità tattiche”.
“Un minuto dopo la fine del campionato – prosegue Landi – molti club di prima fascia hanno cominciato a corteggiare i nostri talenti. Come abbiamo fatto a convincerle a restare? Intanto vorrei dire che tenerle è stato come piazzare un doppio acquisto. Poi, non c’è dubbio che l’arrivo del nuovo mister Spugna, proveniente dal mondo Juve, ha incuriosito le nostre calciatrici. L’altro aspetto decisivo è stato l’avvento di Rebecca Corsi alla presidenza. Se qualcuna aveva ancora anche solo un piccolo dubbio sulla volontà dell’Empoli di far crescere il progetto femminile la presenza di Rebecca lo ha definitivamente spazzato via”.
“Sono contento dell’arrivo di Fedele dalla Fiorentina e di Capelletti dal Tavagnacco – ha concluso parlando delle nuove arrivate -. Sono giovani, hanno talento. Abbiamo due titolari e nel calcio di oggi è importante avere due portieri di livello che si stimoleranno a vicenda. Da colleghe, sia chiaro, non da rivali. Perché l’Empoli è una grande famiglia e un certo spirito deve essere alla base del nostro lavoro quotidiano. Glionna? La volevano tutti. A dire il vero io la volevo già un anno fa. Che abbia un talento incredibile è scontato. Credo che a Empoli possa trovare l’ambiente giusto per compiere l’ultimo salto di qualità. Noi la coccoliamo, non le mettiamo pressione. Polli è un centravanti vero. Un Boninsegna al femminile. Ha forza fisica e cattiveria. Le ragazze dalla Juve Primavera? Sono quattro potenziali top player che se continueranno a crescere potranno fare del calcio una professione. Leonessi? Con lei sappiamo di non dover avere fretta. Un conto è il calcio americano, un conto è la Serie A con tutti i suoi risvolti tattici. A volte ha un po’ di paura ma lavora con grande determinazione. Se entra nei nostri meccanismi può diventare una giocatrice importante. Cosi come sono rimasto colpite da altre due nuove arrivate, le giovani olandesi Domping attaccante del 2001 e Knol, centrocampista pure lei del 2001. Sono talenti incredibili”.
Credit Photo: Empoli Ladies

Mister Galletti, conto alla rovescia per la ripartenza.

Mancano solo sette giorni all’inizio della nuova stagione, abbiamo incontrato mister Marco Galletti impaziente, come tutto lo staff e le calciatrici,  di  tornare alle attività sul campo. Queste le sue parole:

“La stagione che sta per partire sarà sicuramente affascinante e difficile al tempo stesso, La società si è mossa in maniera importante.

Sull’aspetto degli staff tecnici ha preso allenatori e preparatori di livello molto alto, questo perché si vuole puntare sempre di più sul formare e crescere ragazze che in futuro possano fare tutta la trafila fino a giungere alla prima squadra.

Quest’anno abbiamo l’obbligo ed il dovere di riscattare la stagione scorsa. Tutti quanti società, staff, calciatrici, tifosi… uniti e determinati per far sì che le stagione vada nel migliore dei modi.” 

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

Alice Bianchini, Presidente Chievo Verona: “Ci impegneremo per porre delle basi sempre più solide”

Nell’ultimo mese abbiamo assistito al cambio di denominazione e ragione sociale del Fortitudo Mozzecane, società storica del nostro calcio che da poco è entrata a tutti gli effetti sotto l’ala protettiva del Chievo Verona. Con questo cambio di società anche l’organigramma ha subito dei cambiamenti con la nomina di Alice Bianchini a presidente della società. Massima carica che abbiamo avuto il piacere di intervistare parlando della prossima stagione della società gialloblu e delle ambizioni di tutto il progetto del club clivense.

Ciao Alice, l’impronta sulla Fortitudo Mozzecane da parte del Chievo Verona è presente da qualche anno ma come è nato questo sodalizio che ha portato anche al recente cambio di denominazione?
“La collaborazione con il Chievo, nata la stagione scorsa a metà estate, è stata resa possibile visto l’interessamento del Presidente Campedelli e di Sergio Pellissier verso il movimento femminile. Dopo un primo anno di conoscenza reciproca abbiamo voluto rafforzare in modo più forte l’unione cambiando la nostra ragione sociale.”

Che idea di investimento ha la società clivense per il calcio femminile?
“Il Chievo desidera far crescere il calcio femminile valorizzando il settore giovanile, avvalorandosi di collaboratori preparati e specializzati, facendo delle affiliazioni con società amiche anche fuori provincia e regione come fa già da anni con il settore giovanile maschile promuovendo la squadra femminile anche sui propri canali social facendoci interagire a 360.”

Da poche settimane c’è stato anche un cambio di organigramma con la tua conseguente nomina a presidente. Che emozioni ti ha provocato l’investimento a questa carica?
“Sono stata molto onorata e felice di ricevere questa nomina. Spero di poter essere all’altezza di questo ruolo e di ripagare la fiducia che i soci e la società clivense hanno riposto in me.”

Da presidente dovrai raccogliere anche l’eredità di una figura storica per il calcio femminile come quella di Giuseppe Boni, fondatore dell’ormai ex Fortitudo Mozzecane.
“Giuseppe Boni è stata una persona importantissima nella creazione del calcio femminile a Mozzecane e della crescita dell’intero movimento femminile dedicando anima e cuore per più di un ventennio. Spero di poter essere una degna sostituta della sua eredità.”

Quali sono i progetti a lungo termine che si è posta la società?
“Come ho detto in precedenza puntiamo moltissimo sulla crescita del nostro settore giovanile sia in termini numerici che qualitativi. Da quest’anno avremmo anche una figura professionale che seguirà dal punto di vista psico-pedagogico le giovanili. Intendiamo far arrivare in prima squadra più giocatrici possibili cresciute da noi.”

Nella prossima stagione ci sarà una svolta epocale per la serie cadetta pronta ad accogliere ben 14 squadre. Come lo vede questo allargamento e quali sono le ambizioni del Chievo Verona FM?
“Sicuramente sarà un campionato molto equilibrato e combattuto. La nostra volontà è quella di fare meglio rispetto alla scorsa stagione anche se si è interrotta prematuramente. Ci impegneremo per porre delle basi sempre più solide alla nostra struttura societaria per poter andare sempre più in alto anche dal punto di vista dei risultati.”

Negli ultimi giorni è arrivata anche la conferma della presenza di Valentina Boni anche nella prossima stagione, per lei è pronto un ruolo dirigenziale al suo ritiro?
“Noi contiamo molto su Valentina perché è un esempio per tutto il calcio femminile per la professionalità e la correttezza che mette in tutto ciò che fa perciò questo potrebbe essere il momento adatto per farle sapere che all’interno della dirigenza ci sarà sicuramente un posto per lei.”

Concludendo, cosa si aspetta da questa nuova esperienza alla guida del Chievo Verona FM?
“Avvalendomi di ottimi collaboratori che amano questo sport, posso assicurare che darò il massimo per la crescita di questa società.”

Credit Photo: Chievo Verona FM

Speciale Calciomercato: il resoconto della giornata

Nel corso di questo trascorso weekend l’unica squadra di Serie A a concludere affari è stata il Florentia San Gimignano. Il club di Tommaso Becagli ha chiuso per Bianca Giulia Bardin e Jonna Dahlberg. Entrambe centrocampiste, arrivano dal Verona e dalla Svezia.

Nella giornata di oggi l’unica operazione nella massima serie la registra l’Empoli Ladies. Il club toscano comunica l’ingaggio di Noemi Fedele di ritorno dal Maiorca in Spagna. L’estremo difensore, ex Fiorentina, è già agli ordini del tecnico Alessandro Spugna.

Altro colpo dell’Inter che dopo Ilaria Mauro e Caroline Moller, ufficializza la firma di Kathellen Sousa, giocatrice proveniente dal Bordeaux e fulcro del gioco della nazionale brasiliana.

Nelle serie inferiori prosegue il giro di rinnovi e nuovi arrivi. Il neonato ChievoVerona continua a puntellare la sua rosa rinnovando i contratti con Daiana Mascanzoni e Francesca Salaorni. L’Arezzo Calcio Femminile piazza un altro colpo interessante con Martina Ceccarelli. Al Cortefranca è ufficiale l’arrivo di Medhanit Bonometti. Il Pontedera annuncia l’acquisto di Elisa Dehima in attacco. Il Chieti ufficializza l’arrivo di Ilaria D’Intino, talento molto interessante e di prospettiva. Il Lecce dichiara di aver acquisito le prestazioni sportive di Asia Marsano. La Pistoiese comunica l’acquisto di Martina Naldoni e Francesca Demarchi. Chiudiamo con la notizia della mancata iscrizione al prossimo torneo di Serie C del San Miniato.

Un ringraziamento a tutti i siti che, quotidianamente, contribuiscono alla diffusione di news legate al mercato e che, insieme alla nostra Redazione, sostengono il calcio femminile in Italia.

Pernille Harder: diventare la numero uno al mondo continua a motivarmi

Quando aveva dieci anni, la sua insegnante le chiese di scrivere a Pernille Harder cosa volesse fare nella vita. Il saggio risultante affermava chiaramente che questa piccola ragazza danese non voleva solo diventare un calciatore professionista; voleva essere la migliore al mondo.

“Questo è sempre stato un obiettivo per me”, ha detto Harder “Anche se è incredibile ora pensare a me come una bambina che scrive un saggio del genere, mettendo in evidenza che voglio essere il migliore al mondo. Allora era solo un sogno – un sogno davvero grande. Ma quando sono cresciuta, sono diventata sempre più brava e tu inizi a pensare: “Perché no?” Diventare il migliore è un grande obiettivo da raggiungere, lo so, ma è qualcosa che mi motiva e che mi alleno per ogni giorno”.

Alcuni credono che Harder abbia, di fatto, già raggiunto questa ambizione di vecchia data. L’attaccante danese è stata nominata UEFA’s Player of the Year nel 2018, e nello stesso anno, si è classificata al primo posto quando The Guardian ha pubblicato la sua lista delle migliori 100 calciatrici del mondo.

Non si può negare, tuttavia, che la 27enne non sia così conosciuta o celebrato in tutto il mondo come artisti del calibro di Megan Rapinoe e Marta. E non c’è dubbio che questo profilo globale inferiore rifletta il fatto che Harder non è ancora apparsa fortemente a livello globale. Per esempio una mancata partecipazione alla FIFA Women’s World Cup di Francia 2019, dove nonostante tutto era presente a sostegno del partner Magda Eriksson.

“A volte è stato anche strano – molte emozioni contrastanti, posso dire. Fu allora che pensai: “Dovrei essere là fuori a giocare, non qui seduta a guardare.” Ma quando ho visto Magda giocare era diverso. Mi sono davvero piaciuti quelle come sostenitore, mi sono appassionato totalmente, e a volte mi sembrava di essere in campo. È stato anche molto interessante vedere un grande torneo come quello dal punto di vista dei fan.

Per quanto l’esperienza sia stata piacevole, Harder non ha intenzione di ripeterla presto. Ciò significa garantire che la Danimarca sia rappresentata al riprogrammato UEFA Women’s EURO, un torneo in cui lei e la sua squadra hanno avuto la tendenza ad eccellere. Cinque vittorie su cinque, con 29 gol segnati e nessuno concesso, hanno fatto iniziare le qualifiche in modo perfetto. Ma il più grande test sarà affrontare una squadra italiana in costante miglioramento che è emersa come una delle grandi più storie di successo della Francia 2019.

“Abbiamo avuto una buona storia all’EURO, raggiungendo le semifinali nel 2013 e la finale nel 2017, e sappiamo che torneo è divertente e interessante”, ha detto. “Quindi siamo disperate di essere lì, ancora di più dopo aver perso la Coppa del Mondo”.

Harder è anche positiva riguardo alla propria forma e con buone ragioni. Il capitano danese ha chiuso la stagione con 35 gol in soli 31 presenze tra nazionale e club e si è concentrato fermamente sul mantenimento di questo slancio. L’anno a venire potrebbe anche essere l’ultimo che vedremo Harder nel verde di Wolfsburg. Dopo aver firmato per il club nel 2017, e da allora ha vinto la Frauen-Bundesliga, si ritrova ora invitata da nuove sfide e nuovi ambienti.

“Sono molto felice a Wolfsburg, ma sono stata anche qui per molto tempo”, ha spiegato. “Ho ancora un anno di contratto e, dopo quello, penso che cercherò di vedere cosa verrà dopo. Non perché non sono soddisfatto qui. Voglio solo nuove sfide ad un certo punto. Ci sono così tanti campionati che procedono davvero bene proprio ora, ed è bello da vedere. Ho provato il campionato svedese, ho provato il tedesco – mi sono divertito entrambi – e prima di finire voglio provare altri due campionati, se possibile. Vediamo. Cerco sempre di costruire e migliorare e credo davvero che ci sia ancora molto da dare da me stessa”.

Quel desiderio di essere il migliore brucia così intensamente adesso come 17 anni fa in quell’aula danese. Tale passione, unita al notevole talento naturale di Harder, la renderanno sicuramente molto ricercata quando arriverà il momento di salutare Wolfsburg.

Credit Photo: Pagina Facebook di Pernille Harder

Grace Kazadi nuovo acquisto dell’Atlético Madrid

Grace Kazadi, Atlético Madrid
Grace Kazadi, Atlético Madrid

Grace Kazadi, 19 anni, arriva all’Atlético Madrid in prestito per un anno proveniente dall’Olympique di Lione. Si tratta di una giocatrice internazionale francese della Nazionale under 17 e under 19 che ha subito dichiarato: “É un orgoglio per me far parte di questa grande squadra, continuo ad imparare dalle grandi giocatrici internazionali per migliorare per il futuro”. La giocatrice nata a Montmorency, si è formata nel L’Entente e dal 2016-17 è entrata nell’Olympique Lione e dall’anno scorso ha iniziato a far parte della prima squadra. Sulla fascia destra prenderà il posto di Kenti Robles, la messicana che è andata a giocare al Real Madrid.
É il sesto acquisto delle colchoneras dopo Pauline Peyraud, Merel van Dongen, Hedvig Lindahl, Alia Guagni e Turid Knaak. La società vuole costruire una rosa di grande rispetto per competere con Barcellona, Real Madrid e Levante nella prossima stagione.

Photo: Instagram, Grace Kazadi

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