Photo Credit: Andrea Vegliò - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Ultima partita di campionato per Battelani e compagne che domani, al campo sportivo “Bonarelli” di Granarolo dell’Emilia (BO), ospiteranno l’Orobica nel 30o turno di Serie B. Calcio d’inizio alle 15:00, diretta su Vivo Azzurro TV.
QUI BOLOGNA Le rossoblù sono reduci dalla sconfitta nel derby di Cesena, arrivata al 92’ dopo essere riuscite a pareggiare i conti grazie al quattordicesimo gol stagionale di capitan Battelani, in risposta all’iniziale svantaggio. I tre punti lasciati sul campo delle bianconere hanno chiuso ogni spiraglio aritmetico di promozione, offrendo l’assist decisivo al Genoa, che ha potuto allungare di tre punti aggiudicandosi l’ultimo pass per la prossima Serie A Women.
Ora le ragazze di mister Pachera si preparano all’ultima giornata di campionato: una sfida che, pur non avendo impatto sulla classifica del Bologna, resta significativa per chiudere con un risultato positivo una stagione che rimane di alto profilo.
Le felsinee sono quarte in classifica con 60 punti, alle spalle del Genoa terzo a 63 punti, del Parma secondo a quota 74 e della Ternana capolista con 76 punti (quest’ultima che, in caso di pareggio o vittoria contro il Pavia Academy, si aggiudicherebbe la vittoria del campionato).
QUI OROBICA Le bergamasche occupano il tredicesimo posto in classifica con 26 punti, a due distanze dall’Hellas Verona dodicesimo, e con un punto di vantaggio sul San Marino Academy, quattordicesimo. Le lombarde arrivano a Bologna con l’obiettivo di conquistare punti preziosi in chiave salvezza: la permanenza in Serie B si deciderà proprio nello scontro a distanza con il San Marino, che domani ospiterà la Vis Mediterranea fanalino di coda della classifica cadetta e già retrocessa in Serie C (così come il Pavia Academy).
Le felsinee dovranno prestare attenzione ad Elisa Mariani, calciatrice più prolifica della rosa lombarda con 7 reti all’attivo.
IL PRECEDENTE IN CAMPIONATO
2024/25 (15a Giornata): Orobica-Bologna 2-4
INFO UTILI Il campo sportivo “L. Bonarelli” si trova in Via Roma, 38 a Granarolo dell’Emilia (BO).
L’ingresso è gratuito.
Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Il Brescia sta per chiudere la sua quinta stagione in Serie B andando domani a giocare in casa dell’H&D Chievo Women, per l’ultima giornata di campionato: l’obiettivo per la formazione allenata da Giovanni Valenti è quello di ottenere quella vittoriachedarebbe una possibilitàdiconquistareilsestoposto, piazzamento condiviso col Cesena, soprattutto perché ad un punto di sono proprio le clivensi.
Le Leonesse, che domenica hanno perso 3-2 in rimonta contro la Res Women, possono contare però sull’apporto di Magdalena Sobal, attaccante nativa della Polonianatanel2004 che è alla sua prima esperienza in Italia e ha messo a referto ben ventun centri in campionato ed incorsa per il titolo di capocannoniere del torneocadetto.
La nostra Redazione ha raggiunto Magdalena per risponderci ad alcune domande.
Magdalena, cosa significa per te giocare a pallone? «Secondo me, giocare a calcio significa godersi ogni passaggio, ogni tiro in porta e ogni azione di squadra ben costruita. Il calcio è uno sport di squadra in cui i legami non si formano solo per un momento, ma durano per tutta la vita, e questo è qualcosa di veramente bello. Il campo è un posto ideale per mostrare la nostra personalità, il nostro carattere e la nostra ambizione».
Cosa ti ha portato a diventare un’attaccante? «Fin da quando ero bambina, sono stata attratta dai gol. Mi sono sempre trovata in una zona della linea d’attacco e mi è piaciuto molto. I gol portano gioia non solo a me ma anche alla mia squadra, il che è incredibilmente importante. Ecco perché il ruolo di attaccante è qualcosa che amo davvero».
Quest’anno indossi la maglia del Brescia. Cosa ti ha colpito di questa società? «Al club, anche se stavo tornando da un infortunio, lo staff tecnico e le ragazze mi hanno accolto molto calorosamente. Mi sono sentita a mio agio, anche se stavo ancora lottando per tornare in campo. Ho instaurato subito rapporti di amicizia con le mie compagne di squadra e non ho mai avuto problemi: sono molto soddisfatta di questo. Mi piace anche il modo in cui funzioniamo come gruppo, sia in campo che nello spogliatoio. Quando è il momento di concentrarsi, ci concentriamo, ma c’è sempre spazio per le battute».
Per te si tratta anche della tua prima esperienza fuori paese e al tuo primo anno in Italia hai già messo a referto ventun gol e ti stai giocando il titolo di capocannoniere della Serie B. «Sì, è vero: questa è la mia prima stagione “fuori casa” e anche se non ho giocato tutte le partite a causa della riabilitazione, tutti quelli che erano intorno a me mi hanno fatto stare molto bene. Ciò si è riflesso nelle mie prestazioni e nella mia posizione attuale in squadra. Per quanto riguarda il titolo di capocannoniere, spero di poterlo conquistare nell’ultima partita».
Il Brescia si trova al sesto posto, insieme al Cesena, con ancora una gara da giocare. Come valuti la stagione della tua squadra? «Penso che la nostra stagione non sia stata negativa, ma nemmeno la migliore e a volte succede. Quest’anno è stato molto strano: a ogni partita si sono verificati sempre più infortuni, che ci hanno causato problemi e ci hanno fatto perdere giocatrici molto importanti in mezzo al campo. Tuttavia, abbiamo continuato a lavorare. Credo che abbiamo svolto un duro lavoro in allenamento mettendoci il cuore, per cui alla fine dobbiamo essere orgogliose di noi stesse, anche se dobbiamo sempre impegnarci per ottenere di più».
Delle partite giocate quest’anno col Brescia, c’è una gara che ti ha lasciato dei bei ricordi? E quella che ti verrebbe voglia di rigiocare? «Ho sicuramente un bel ricordo del mio debutto, non solo perché è stata la mia prima partita con la squadra, ma anche perché ha segnato il mio ritorno dopo l’infortunio. Saranno momenti indimenticabili per me, anche se abbiamo perso la partita. Naturalmente, se potessi, tornerei indietro e cambierei il risultato di ogni partita persa».
Il Brescia ha lasciato domenica il bottino pieno alla Res Women, sebbene la squadra fosse avanti di due gol… «Sfortunatamente, questa partita ci è andata contro, nonostante fossimo in vantaggio per due a zero. Non è stata la nostra miglior prestazione, ma nel calcio capitano situazioni del genere. Dobbiamo accettarlo, imparare da ciò e lottare di più nella prossima sfida, correggendo gli errori che ci sono costati i gol».
Domani il Brescia andrà in casa dell’H&D Chievo Women e l’obiettivo è chiudere la stagione con una vittoria. «Naturalmente pensiamo solo a vincere, non vogliamo accettare altri esiti. Ma alla fine sarà il campo a decidere il risultato finale».
Tra pochi mesi ci saranno gli Europei e la Polonia si prepara ad esordire in questa competizione. Che aspettative hai sulla tua nazionale? «Spero mostrino un grande calcio e che dimostrino quanto hanno lavorato negli ultimi tempi. Auguro loro i migliori risultati: tengo le dita incrociate».
Com’è la tua vita extracalcistica? «Al di fuori del calcio mi piace molto passare il tempo con gli amici e la famiglia: è semplicemente un ottimo modo per rilassarsi. Ascolto molta musica e adoro viaggiare».
Che obiettivi vorresti raggiungere per i prossimi anni? «Non so quali siano i miei piani a lungo termine, perché preferisco vivere il presente. Spero solo di continuare a crescere sia professionalmente che personalmente, di non subire infortuni e di essere felice di fare ciò che amo».
Cosa vorresti dire alle tue compagne del Brescia in vista dell’ultima di campionato? «Spero soprattutto che con questa ultima partita dimostreremo a noi stesse e a tutti gli altri che siamo una squadra forte, piena di carattere, e che riusciremo a concludere la stagione con una vittoria che potremo festeggiare tutte insieme».
E ai tifosi che sono venuti a supportarvi ogni domenica? «Vorrei ringraziare di cuore per il sostegno che abbiamo ricevuto: ovunque abbiamo giocato, abbiamo sempre sentito i cori e gli incoraggiamenti dei tifosi. Sono stati il dodicesimo giocatore della nostra squadra».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Magdalena Sobal per la disponibilità.
Magdalena Sobal in azione con la maglia del Brescia (Photo Credit: Stefano Petitti – PhotoAgency Calcio Femminile Italiano)
ENGLISH VERSION
Magdalena Sobal, Brescia Femminile: “I was very well received and I am very happy about that. I’m aiming for the title of top scorer”
Brescia is about to close its fifth season in Serie B going to play at the home of H&D Chievo Women, for the last day of the championship: the goal for the formation coached by Giovanni Valenti is to get that victory that would give a chance to conquer the sixth place, placement shared with Cesena, especially because at one point of are precisely the Clivensi.
The Leonesse, who lost 3-2 on Sunday against Res Women in a comeback, can however count on the contribution of Magdalena Sobal, a Polish-born striker born in 2004 who is at her first experience in Italy and has scored no less than twenty-one goals in the league and is in the running for the title of top scorer in the cadet tournament.
Our editorial staff caught up with Magdalena to answer a few questions.
Magdalena, what does playing ball mean to you? «In my opinion, playing football is all about enjoying every pass, every shot on goal, and every beautifully constructed team action. Football is a team sport where bonds are formed not just for a moment – many of them last a lifetime, and that’s something truly beautiful. The pitch is a great place to show our personality, character, and ambition».
What led you to become a striker? «Ever since I was a child, I’ve been drawn to scoring goals. I’ve always found myself somewhere in the attacking line, and I’ve really enjoyed it. Goals bring joy not only to me but also to my team, which is incredibly important. That’s why the role of a striker is something I truly love».
This year you wear the Brescia jersey. What impressed you about this club? «At the club, even though I was coming back from an injury, the coaching staff and the girls welcomed me very warmly. I felt comfortable, even while I was still fighting to get back on the pitch. I quickly formed friendly relationships with my teammates, and I never had any issues – I’m very satisfied with that. I also like how we function as a team, both on the pitch and in the locker room. When it’s time to focus, we focus, but there’s also always space for laughter».
For you, this is also your first experience outside the country, and in your first year in Italy you have already scored twenty-one goals and are playing for the title of top scorer in Serie B. «Yes, it’s true – this is my first season “away from home,” and although I didn’t play in every match due to my rehabilitation, everyone around me made me feel really good here. That has reflected in my performance and the position I currently hold in the team. As for the top scorer title, I hope I can secure it in the last game».
Brescia is in sixth place, along with Cesena, with still one match to play. How do you evaluate your team’s season? «I think our season wasn’t bad, but it also wasn’t our best – and that happens sometimes. This year was very strange – with every match, more and more injuries occurred, which caused us stress and meant losing some very important players on the pitch. Still, we kept playing. I believe we worked hard in training and put our hearts into it, so in the end, we should be proud of ourselves – though we should always strive for more».
Of the matches played this year with Brescia, is there a match that left you with fond memories? And the one that you would like to replay? «I definitely have great memories of my debut, not only because it was my first match with the club, but also because it marked my return after injury. These will be unforgettable moments for me, even though we lost the game. Of course, if I could, I would go back and change the outcome of every lost match».
Brescia let Res Women have the spoils on Sunday, although the team was ahead by two goals… «Unfortunately, that particular game turned against us despite leading 2–0. It wasn’t our best match, but games like that happen in football. We have to accept it, learn from it, and fight harder in the next matches, correcting the mistakes that cost us goals».
Brescia will go to the home of H&D Chievo Women tomorrow and the goal is to end the season with a win. «Of course, we’re only thinking about winning – we don’t want to accept any other outcome. But in the end, the pitch will decide the final result».
In a few months there will be the European Championships and Poland is preparing to make its debut in this competition. What are your expectations for your national team? «I hope they show great football and prove how much they’ve worked recently. I wish them the best results and I’m keeping my fingers crossed».
What is your non-football life like? «Outside of football, I really enjoy spending time with friends and family – it’s simply a great way to relax. I listen to a lot of music and I absolutely love traveling».
What goals would you like to achieve for the next few years? «I can’t really define my long-term plans, as I prefer to live in the moment. I just hope to continue developing both professionally and personally, stay free of injuries, and be happy doing what I love».
What would you like to say to your Brescia teammates ahead of the last championship game? «Above all, I hope that with this final game, we prove to ourselves and everyone else how strong a team we are – full of character – and finish the season with a win that we’ll all celebrate together».
And to the fans who came to support you every Sunday? «I’d like to say a huge thank you for the support we received – no matter where we played, we could always hear the loud singing and encouragement from the fans. They were like the 12th player on our team».
The editors of Calcio Femminile Italiano would like to thank Acf Brescia Calcio Femminile and MagdalenaSobal for their availability.
Sono gia all’ultimo boccone di pizza e non ricordo quando ho cominciato a mangiarla, la birra è già all’ultimo sorso anche se la bottiglia credevo di averla presa in mano solo pochi secondi prima.
Quante volte è capitato di non accorgermi di esserci in quello che facevo caricando di aspettative e ricordi solo l’ultimo “boccone” rimasto. Avevo la possibilità di assaporare quello che mi era sfuggito da sempre riempiendo solo di malinconia e sguardi nel vuoto ciò che avevo scelto che scivolasse via.
E’ successo troppe volte, per scelta o circostanze benché gli esempi fossero sempre a portata di mano per rimediare, per rendermene conto.
Può essere solo il testo di una canzone o di tutta la mia esistenza, quello di cui sono certo però è che non sia stata la scelta di vita di una persona speciale, di una guerriera, di chi ha vissuto appieno ogni secondo del suo tempo, di una vera Capitana.
Sara Gama.
In questi splendidi otto anni a strisce bianconere ho avuto l’onore di seguire sin dal primo giorno le gesta e gli insegnamenti indiretti che questa impeccabile atleta ha regalato non solo a me, ma ad ognuno di noi con la sola presenza o con poche parole. Nette, mirate, precise, pratiche. L’essenza del fare, della concretezza e della lotta per raggiungere l’obiettivo mettendo già i paletti per arrivare a quello successivo, l’hanno sempre contraddistinta.
Tempus fugit è una scusa per molti, ma non lo è stato per lei. Sia dentro che fuori dal campo ha saputo danzare come una ballerina (così ha sempre amato descriverla la sua mamma) mettendo sempre tutta se stessa per sostenere con forza chi di volta in volta ha rischiato di cadere.
Anche un infortunio può essere positivo, anche una sconfitta può essere positiva perché senza queste opportunità che la vita ci regala (questo è il segreto della vita) non potremmo mai essere di esempio per chi, più fragile e inesperta potrebbe cadere scegliendo di non avere la forza di rialzarsi.
Questa è stata e sarà Gama, capace di caricarsi sulle spalle se stessa e tutto il movimento femminile senza battere ciglio. Vi ricordate quando in Champions fu sostituita tra l’incredulità generale delle sue compagne dopo un colpo subito alla testa,ma comunque non grave e per ben dodici minuti nessuna giocatrice volle la fascia di Capitano ?
Sabato scorso all’Allianz Stadium Sara Gama ha indossato per la 136ma ed ultima volta con la sua Juve quella fascia di Capitano che l’ha accompagnata per molte delle sue battaglie sul campo.
154 partite totali in 60 stadi diversi e Undicimilasettecentonovantacinque minuti giocati di cui quattro ad abbracciare tutte le compagne tra gli applausi dei 15.000 dello Stadium e di un commosso Braghin.
Fu lei la giocatrice ad entrare per prima in campo nel primo incontro ufficiale dell’ormai lontano 27 Agosto 2017 e caso strano il primo gol della storia bianconera fu segnato al terzo minuto come il suo mitico numero di maglia da Martina Rosucci che Sabato proprio al terzo minuto (non a caso) è stata chiamata per sostituirla.
Nessuna intelligenza artificiale potrà mai capire che cos’è l’amicizia o cosa sia lo spirito di gruppo, nessun demone potrà mai capire che cos’è l’amore e il senso di appartenenza. Tenetevala pure la tecnologia, io voglio un mondo dove le giocatrici si tirano i coriandoli tricolori addosso, felici di aver vinto ancora uno scudetto. Insieme.
Si chiude così un cerchio fatto di tredici trofei vinti da un gruppo di amiche vere e se ne apre un altro pronto ad accoglierne se possibile subito uno, Sabato prossimo in quel di Como, dove lo spirito di Capitan Gama dovrà sempre permeare chi è rimasto e chi arriverà.
Un grazie speciale a Valeria che mi ha permesso di avere la foto della fascia di Capitana che Gama le ha donato a fine partita e che abbiamo messo in copertina.
Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Roma e Juventus si contenderanno in finale la Coppa Italia a Como. In casa capitolina a presentare la gara è stato il tecnico Alessandro Spugna che ha dichiarato alla vigilia: “Quando una squadra come la Juve vince lo scudetto e lo vince così, è ovvio considerarla favorita. Noi ci giocheremo tutte le nostre carte per portare a casa il trofeo. Entrambe le squadre giocheranno a viso aperto per le proprie caratteristiche”.
Il tecnico delle giallorosse sulla sfida ha poi continuato aggiungendo: “Troveremo una Juve di corsa e di ripartenze. Noi cercheremo di imporre il nostro gioco sin dall’inizio. I dettagli faranno la differenza. Tra le convocate torna Viens, è importante averla recuperata, si sta allenando con il gruppo da qualche settimana. Assenti invece saranno Giulia Dragoni e Giada Greggi”.
L’allenatore della Roma ha poi concluso: “Prima di giocare con la Fiorentina ho detto che non ci sarebbe stata miglior partita per preparare una finale. Ci siamo arrivate un po’ strette, perché ce la siamo complicata. Per noi è stata una grande settimana di lavoro, con giocatrici attente e concentrate. Il risultato positivo ci ha permesso di lavorare al meglio: siamo cariche per poter fare la partita giusta per riportare la coppa a Roma”.
Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Dopo la Festa Scudetto in casa Juve, è il momento di concentrarsi sulla finale di Coppa Italia contro la Roma. Durante la conferenza di vigilia, il tecnico Massimiliano Canzi ha introdotto i punti salienti dell’ultima gara della stagione.
«È una delle location più belle che ci potessero capitare. Ci sono venuto quando il Como ha vinto la Serie C, c’erano meno persone di quelle che ci saranno domani», ha cominciato. Il “Sinigaglia” di Como ha già registrato numeri importanti dal punto di vista dei biglietti venduti, un chiaro segnale che la tifoseria parteciperà attivamente alla gara per sostenere le ragazze.
Con ben chiari gli obiettivi da centrare fin dal primo giorno al centro sportivo di Vinovo, il tecnico bianconero ha paragonato la carrellata di partite giocate su tre fronti diversi a un viaggio che sta per concludersi e che ha riservato piacevolissime sorprese: «Gli obiettivi a inizio anno erano la fase a gironi di Champions, la qualificazione alla Champions e andare avanti il più possibile in Coppa Italia. La finale l’abbiamo raggiunta con un percorso complicato, Fiorentina e Lazio hanno giocato bene contro di noi. Il viaggio che ci ha portato qui è stato bellissimo, e adesso dobbiamo chiudere il cerchio. Uso la parola “viaggio” non a caso, abbiamo viaggiato insieme, ed è quello che l’abbiamo vissuto tutti noi; è stato molto forte a livello emotivo, dal primo giorno che ci siamo incontrati, e sappiamo che stiamo arrivando al traguardo.»
«Ho la fortuna di avere ragazze che ne hanno giocate e vinte tante, mi stanno dando una mano a preparare questa partita e la stanno dando alle più giovani e a quelle che vengono da fuori e non ne hanno mai vissute. Non abbiamo giocato al massimo le ultime partite, spiace per i risultati, però è chiaro che il nostro obiettivo è la Coppa. Questo è un gruppo di ragazze meravigliose, abbiamo fatto un viaggio insieme dal primo giorno e non poteva esserci coronamento finale più bello di una finale. Credo che nello sport di squadra la coesione, il gruppo e la Squadra siano un fattore importantissimo che va al di là dell’aspetto fisico, tattico e tecnico. Abbiamo di fronte una squadra di altissimo livello, cecheremo di essere migliori rispetto a loro, e credo che sotto quest’aspetto il fatto che siamo un grande gruppo possa esserci d’aiuto», ha poi proseguito, focalizzandosi sull’aspetto psicologico, che conta molto di fronte a una partita secca così importante. Il gruppo sarà il punto di partenza per provare a raggiungere l’obiettivo finale, ma sarà il campo e il risultato finale a decretare la squadra vincitrice.
In chiusura, Mister Canzi afferma che quelle contro la Roma allenata da Alessandro Spugna «Sono state tutte partite molto combattute. La Roma è un’ottima squadra, ha un ottimo impianto di gioco ed è condotta da un ottimo allenatore; è la squadra detentrice, noi in un tabellone tennistico arriveremmo da non favoriti.»
La Coppa Italia femminile Frecciarossa 2025 vive il suo ultimo atto, in diretta su Sky e in streaming su NOW. Domani, sabato 17 maggio, allo stadio “Giuseppe Sinigaglia” di Como la finale tra le neocampionesse d’Italia della Juventus e la Roma, detentrice del trofeo. Su Sky Sport Uno, Sky Sport 255 e NOW si potrà vivere tutta l’emozione della finale, con la telecronaca di Gaia Brunelli e Maurizio Ganz e il calcio d’inizio fissato per le ore 18. Il prepartita di Sky Sport partirà alle ore 17.30 con lo studio condotto da Mario Giunta che ospiterà i commenti di Rita Guarino; Margherita Cirillo e Vittoria Orlando saranno le inviate a bordocampo per le interviste con le protagoniste. Al fischio finale tutte le immagini della premiazione e un ricco postpartita a partire dalle ore 20.
COPPA ITALIA FEMMINILE FRECCIAROSSA – LA FINALE: JUVENTUS-ROMA
LIVE SU SKY E IN STREAMING SU NOW
Sabato 17 maggio alle 18 la sfida su Sky Sport Uno e NOW
PROGRAMMAZIONE DELLA FINALE DI COPPA ITALIA FEMMINILE FRECCIAROSSA SU SKY E NOW
Lo stadio ‘Giuseppe Sinigaglia’ di Como è pronto a ospitare la finale della Coppa Italia Femminile Frecciarossa. A contendersela, sabato 17 maggio alle ore 18, saranno Juventus e Roma.
Grazie alla collaborazione proficua tra AIA e Divisione Serie A Femminile, a dirigere sarà Andrea Colombo (foto), dal 2024 inserito nella lista degli arbitri internazionali, che un mese fa è stato designato per la finale della UEFA Youth League tra Trabzonspor e Barcellona.
“Una finale che chiude una stagione di cui possiamo tracciare un bilancio ottimo, in termini anche di crescita di vertice del nostro movimento – ha detto Federica Cappelletti, presidente della Divisione Serie A Femminile – Il prossimo anno passeremo da 10 a 12 squadre per la Serie A“.
Di seguito la designazione completa: Arbitro: Andrea Colombo
Assistenti: Carmine De Vito – Luigi Ingenito IV ufficiale di gara: Michele Pasculli
Photo Credit: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Non una partita, ma un vero e proprio evento. Anche la finale della Coppa Italia Femminile Frecciarossa, in programma sabato 17 maggio allo stadio ‘Giuseppe Sinigaglia’ di Como, andrà oltre i 90 minuti, o 120 in caso di arrivo ai tempi supplementari. Nell’intervallo, infatti, le cantanti Vale LP e Lil Jolie saranno protagoniste dell’esibizione musicale di metà gara.
Quella tra Vale LP e Lil Jolie è un’amicizia nata otto anni fa nelle loro stanze di adolescenti della provincia campana. Da allora condividono viaggi, esperienze, trasferimenti e il grande sogno della musica che a febbraio, dopo la partecipazione a Sanremo Giovani, le ha viste protagoniste nella sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo con il brano “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore”, che verrà eseguito sul prato del ‘Sinigaglia’. A marzo hanno pubblicato il singolo “Le Ragazze della Valle”, ad aprile “Dalle 9 alle 9” feat. Irbis e maggio sono state impegnate con il “Sanremo Giovani World Tour” negli Stati Uniti e in Canada. A breve, inoltre, le due artiste annunceranno l’uscita del loro joint album e, per l’occasione, presenteranno in anteprima nazionale il nuovo singolo “Googleamore”.
LIL JOLIE Classe 00, originaria di Caserta e milanese d’adozione, Lil Jolie (all’anagrafe Angela Ciancio) è cresciuta come bambina ribelle, che infrange le regole e inizia a studiare chitarra solo per opporsi alla routine.
Nel 2018 comincia ad affermarsi su SoundCloud, dove si è fatta notare e apprezzare dalla scena urban e hip hop tanto da pubblicare dei feat con Carl Brave e Ketama126 per poi pubblicare il suo primo “Bambina” nel 2022.
Nel 2023 viene ammessa alla scuola più famosa della tv, Amici, dove si è distinta grazie al suo carattere timido ma determinato e all’eleganza dei suoi testi.
Dopo questa esperienza a maggio 2024 pubblica l’ep “La vita non uccide” che include il singolo “Kiss me”.
VALE LP Classe 1999, Vale LP, pseudonimo di Valentina Sanseverino (Napoli, 1999) è una cantautrice e rapper italiana. Mescolando crudezza e poesia con un’attitudine unica, Vale LP è una delle figure più interessanti della nuova ondata di pop italiano, dalla personalità irriverente e diretta. Nel suo sound combina elementi hip hop e cantautorali, con forti riferimenti alla cultura popolare e influenze che vanno dal soul, all’R&B, al funk.
Il suo songwriting è intenso e aperto, abbraccia la diversità e la libertà di forma in un approccio narrativo alternativo e onesto, creando una dimensione che dialoga con il privato.
Dopo aver pubblicato alcune tracce su SoundCloud, nel 2021 partecipa ad XFactor dove arriva fino alle fasi finali presentando l’inedito “Cheri”. A giugno del 2023 arriva un primo EP dal titolo “e sono felice”, sei brani per raccontare il suo percorso fino a quel momento. Il 2023 è un anno di grande lavoro, scrittura, live (apre alcune tappe del tour di Madame) e una esperienza molto formativa come Sanremo Giovani dove si presenta con “Stronza” arrivando alle battute finali.
Il brano viene incluso in “Guagliona” il suo primo album pubblicato a maggio 2024 su etichetta Sugar Music e trainato dal singolo “Fortuna”. Nello stesso mese si esibisce sia sul palco del Primo Maggio di Roma che su quello de Mi Ami Festival di Milano.
Credit Photo: Emanuele Colombo - photo agency Calcio femminile italiano
ACF Fiorentina comunica di aver interrotto il rapporto professionale con Mister Sebastian De La Fuente. Il club desidera ringraziare il tecnico per le ultime due stagioni alla guida della Prima Squadra femminile, in cui la Fiorentina ha raggiunto la finale di Coppa Italia, la finale di Supercoppa Italiana e la qualificazione all’ultima edizione della UEFA Women’s Champions League. Al Mister e al suo staff vanno i ringraziamenti della Famiglia Commisso, della Dirigenza e di tutta la Fiorentina oltreché i migliori auguri per il futuro. Il Club annuncerà nei tempi e modi opportuni il nome della prossima guida tecnica della squadra.
Photo Credit: Giuseppe Fierro - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Il Genoa ha cominciato la sua avventuranel calcio delle grandi nel2019partendo dal campionatoligure di Eccellenza e seiannidopo ha raggiunto la Serie A, grazie al terzopostocertificatonell’1-0ottenutoincasa dell’Orobica nella penultimagiornata di B.
La squadra di Fabio Fossati affronterà domenica alle 15:00 allo “Sciorba Stadium” di Genova l’Arezzo per provare a salutare questa stagione con una vittoria e in vista di questa partita abbiamo intervistato ChiaraMele, difensore classe ’02 che indossa la maglia del Grifone per il secondo anno di fila.
Chiara cominciamo da quello che successo domenica, ovvero che il Genoa è in Serie A. «Un’emozione incredibile e difficile da descrivere a parole: è stata una giornata storica sia per il club che per noi e per lo staff dopo mesi di lavoro e di sacrifici. Vedere finalmente raggiunto il traguardo è stato semplicemente straordinario».
La partita vinta in casa dell’Orobica è stata tosta e difficile, ma alla fine è bastato un gol per portare questa squadra in paradiso… «È stata una battaglia vera e propria, anche perché l’Orobica, che ha come obiettivo la salvezza, ha dato tutto ma noi avevamo qualcosa in più. Avevamo quella fame che viene quando sappiamo che dobbiamo giocarci un campionato e siamo rimaste unite fino alla fine: quel gol è stato l’emblema della stagione, perché abbiamo lottato insieme fino alla fine e abbiamo raggiunto l’obiettivo».
Ti aspettavi di centrare la promozione al tuo secondo anno con la maglia del Genoa? «Sognavo la Serie A, quest’anno dal primo giorno c’era un’energia diversa».
C’è stato un momento della stagione in cui hai capito che la squadra sarebbe salita nel massimo campionato? «Io quest’anno ci ho creduto fin dall’inizio, perché appunto la posta in palio era alta e c’era la possibilità. Sapevo già la forza della squadra, ma iniziando a giocare ci siamo conosciute meglio e, probabilmente, la partita di ritorno contro il Bologna è stata fondamentale per capire quella consapevolezza di poter salire e lì ho compreso che potevamo fare potevamo raggiungere l’obiettivo in serenità».
Le festa della promozione del Genoa in A dopo l’1-0 in casa dell’Orobica (Photo Credit: pagina Instagram Genoa CFC Women)
A chi vorresti dedicare questo salto in Serie A? «Prima di tutto alla mia famiglia perché è sempre stata al mio fianco in ogni scelta che ho preso, poi alla me bambina che non ha mai smesso di crederci e poi al club, allo staff e a tutte le compagne con cui ho condiviso il campo e lo spogliatoio perché senza di tutto questo non saremmo arrivate fin qua».
Però il campionato di Serie B non è finito, visto che domenica arriverà in casa l’Arezzo e, sebbene ci sarà molto da festeggiare, la partita contro le aretine non sarà per niente da sottovalutare… «Vogliamo chiudere il campionato davanti al nostro pubblico con una bella prestazione: sarebbe il modo migliore per celebrare tutti insieme questo traguardo conquistando altri tre punti».
Tra le numerose squadre di B che hai affrontato, c’è una che ti ha sorpreso in positivo? «Il Bologna perché ha dimostrato solidità e poi mi ha impressionato il Cesena per come ha fatto bene nelle ultime partite».
Cambiando argomento, l’Italia si prepara ad affrontare gli Europei in Svizzera. Cosa ti aspetti dalle Azzurre? «Mi aspetto una squadra competitiva e che giochi con il cuore. Abbiamo talento e giovani interessanti: se troviamo continuità, possiamo dire la nostra anche in Europa».
Tornando a te, come sei fuori dal rettangolo di gioco? «Sono una ragazza molto solare, mi piace stare passare il tempo libero con le mie compagne di squadra e con gli amici e, appena posso, anche con la mia famiglia».
Che obiettivi sogni ancora di centrare quest’anno? «A livello personale vorrei continuare ad allenarmi per farmi soprattutto trovare pronta per la Serie A nella prossima stagione. Invece, a livello di squadra, vorrei chiudere la stagione con un’altra vittoria e prepararci al meglio per l’ultima sfida di campionato».
Che cosa vorresti dire alle tue compagne del Genoa dopo la salita in Serie A? «Grazie di cuore per la fiducia, per l’impegno costante, per le risate e per le lacrime, perché è stato un viaggio bellissimo e l’abbiamo fatto insieme: siamo un gruppo speciale e sono orgogliosa di aver partecipato e di aver condiviso tutto questo con loro».
E ai tifosi e alle persone più care che sono venute a vedervi per tutta la stagione? «Ci hanno dato forza una forza incredibile in ogni partita, ma anche nei momenti difficili ci sono sempre stati e quindi questo traguardo è in parte anche merito loro e spero di vederli sempre più numerosi anche in Serie A».
La Redazione di CalcioFemminileItaliano ringrazia il GenoaCFC e ChiaraMele per la disponibilità.