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FIFA e FIFPRO: collaborazione per il supporto e sviluppo del calcio femminile

FIFA e FIFPRO hanno concordato di collaborare per accelerare lo sviluppo del calcio femminile professionistico e mitigare l’impatto della pandemia di coronavirus.
Durante una videoconferenza di 90 minuti, FIFPRO ha condiviso il report Raising Our Game, che illustra ampiamente i recenti progressi nel gioco femminile, come dimostrato alla FIFA Women’s World Cup France 2019™, e formula raccomandazioni per ottenere un’ulteriore crescita rafforzare le condizioni delle giocatrici.

Raising Our Game cerca un percorso sostenibile per le giocatrici di tutto il mondo per beneficiare di standard migliori, consentendo loro di raggiungere il loro pieno potenziale e giocare a livello competitivo per la propria squadra o squadra nazionale.
In qualità di rappresentante internazionale di calciatori professionisti, FIFPRO sta lavorando a questi miglioramenti per le giocatrici insieme alla sua rete di sindacati nazionali e al FIFPRO Global Player Council.

Basandosi sullo slancio e sull’interesse senza precedenti della FIFA Women’s World Cup dell’anno scorso in Francia, la FIFA sta attualmente investendo in una serie di programmi per far crescere e sviluppare il gioco femminile dentro e fuori dal campo.
Nell’ambito del miliardo di dollari che sarà investito dalla FIFA nel calcio femminile tra il 2019 e il 2022, questi programmi mireranno a sviluppare una serie di settori nel calcio femminile, tra cui competizioni, rafforzamento delle capacità, governance e leadership, professionalizzazione e sviluppo tecnico .

Riconoscendo l’impatto della pandemia COVID-19 sul gioco femminile, la FIFA sta attualmente lavorando per fornire ulteriore assistenza al calcio femminile come parte di una valutazione in corso sull’impatto finanziario della pandemia sulla più ampia comunità calcistica.
Sia la FIFA che la FIFPRO hanno concordato di lavorare insieme per sostenere e rafforzare il calcio femminile durante questo periodo difficile e oltre, con discussioni in corso programmate per coprire molti argomenti, tra cui le condizioni di giocatrici, competizioni e calendario delle partite internazionali femminili.

Sarai Bareman, Chief Football Officer della FIFA, ha dichiarato:
“In questo momento difficile per il calcio e molte industrie in tutto il mondo, queste discussioni con FIFPRO rappresentano un passo positivo verso la garanzia che il supporto e l’assistenza giusti siano disponibili per le giocatrice professioniste a tutti i livelli del calcio femminile e per continuare gli sforzi continui per crescere ulteriormente e sviluppare il calcio femminile in tutto il mondo. Insieme alle principali parti interessate del calcio, comprese le confederazioni e le federazioni associate, non vediamo l’ora di continuare le discussioni con FIFPRO al fine di superare le attuali sfide del calcio femminile“.

Amanda Vandervort, Chief Football Officer della FIFPRO, ha dichiarato:
“Siamo lieti di aver rapidamente stabilito un programma di lavoro con la FIFA a seguito della pubblicazione di Raising Our Game e siamo entusiasti di continuare a lavorare per conto dei giocatori e dei loro rappresentanti sindacali per continuare a migliorare il calcio femminile attraverso una serie globale di standard lavorativi. Il coronavirus presenta nuove sfide per il calcio femminile e per i giocatori stessi, e il modo migliore per affrontarli è con una visione forte e unita“.

Credit Photo: Pagina Facebook di FIFA Women’s World Cup

La Sicula Leonzio Women chiude la stagione e si proietta al futuro; Massimiliano Borbone: “Il nostro cammino non si ferma”

La Serie C femminile ha chiuso definitivamente i battenti della stagione 2019/2020 qualche giorno fa, quando il Consiglio Federale ha decretato la conclusione di tutti i campionati collegati alla galassia del calcio dilettantistico a causa dell’emergenza Covid-19.

In casa Sicula Leonzio Women, dunque, è tempo di bilanci a margine di una stagione conclusa prima del previsto ma con ampia soddisfazione ed una progettualità da parte del club già proiettata verso il futuro a medio e lungo termine, come conferma il Responsabile del Settore Giovanile e femminileMassimiliano Borbone“Per noi era la prima esperienza nel mondo femminile ed è stata molto positiva. Abbiamo conosciuto un settore in grande espansione, soprattutto dopo la spinta del mondiale dello scorso anno, ottenendo risultati al di là delle più rosee aspettative con un gruppo molto giovane. Lo stop ai tornei ce lo aspettavamo. Ogni giorno ci rendiamo conto che riprendere i campionati è sempre più complicato. Useremo questo periodo per programmare il futuro. La proprietà ci ha sempre trasmesso lo stimolo ad andare sempre avanti senza guardare indietro.  Aspettiamo indicazioni precise sui campionati da affrontare.

Il nostro cammino di certo non si ferma: lo staff tecnico e le ragazze sono ormai parte della famiglia e su di loro costruiremo il futuro. Sappiamo che per un gruppo giovane è sempre possibile migliorare ma anche che la crescita può spesso presentare delle difficoltà naturali. Questo non sarà mai un problema, perché società e staff tecnico sono sempre presenti e pronti a supportare la squadra. È molto bello vedere l’entusiasmo delle ragazze ed anche quello dei tifosi bianconeri nei loro confronti.  Il lentinese è sempre molto vicino ed attento a quello che succede all’interno della società. Lo ha testimoniato la gara disputata a dicembre al “Sicula Trasporti Stadium”, quando l’affetto del pubblico nei confronti della squadra è stato immediato e lampante”.

Grandi le gioie regalate dalle ragazze allenate da mister Giuseppe Scuto, che hanno rappresentato la compagine con la media età più bassa nei quattro gironi della Serie C femminile e sicuramente la sorpresa del Gruppo D. Il tecnico bianconero sottolinea la costante crescita tecnica collettiva e le ottime indicazioni arrivate dal settore giovanile: “E’ stata una stagione positiva. Abbiamo messo in campo un gruppo veramente molto giovane ed in crescita continua. Dobbiamo considerare che in rosa abbiamo diverse 14enni al debutto, come Costanza Pennisi, Viola Orlando ma anche Cassandra Agati che già lo scorso anno aveva giocato. Ad inizio campionato avevamo stabilito la salvezza come primo obiettivo, ma sostanzialmente non è mai stata in discussione. Con un po’ d’esperienza avremmo potuto toglierci ulteriori soddisfazioni, ma va bene così. Sono stati mesi di crescita costante, aiutata dall’entusiasmo di un gruppo giovane. Le ragazze, nonostante lo stop, hanno continuato ad allenarsi individualmente tre o quattro volte la settimana. Mi inviano report costanti: il loro entusiasmo è palpabile e non vedono l’ora di tornare in campo. Attendiamo, in tal senso, le linee guida della Federazione.  Grandi soddisfazioni ce le ha regalate anche l’Under 15. Peccato, invece, per l’Under 12, che non ha potuto debuttare: abbiamo tanti prospetti interessanti in quella fascia. Quest’anno siamo riusciti a lavorare bene proprio grazie alla società che non ci ha fatto mancare nulla. Dobbiamo ringraziare tutti, dal Presidente Leonardi al direttore Borbone al segretario Parisi fino a Martina Costa. Un ambiente sereno, familiare dove fare bene è quasi naturale”.

Credit Photo: Sicula Leonzio Women

Cecilia Salvai, Juventus Women: «Ripartenza? Nessun protocollo più blando»

Cecilia Salvai, difensore della Juventus Women, ha parlato a La Gazzetta Dello Sport della ripresa della Serie A Femminile.

«Nessun protocollo più blando. C’è di mezzo la salute, non avrebbe senso dividere fra uomini e donne. Naturalmente bisogna verificare la fattibilità di queste regole nel nostro mondo. E tutto questo ci dice quanto sia importante la nostra lotta continua per arrivare al professionismo».

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

La lettera di saluto di Andrea Montemurro al futsal italiano

Andrea Montemurro dichiara le dimissioni da Presidente della Divisione Calcio a 5. Ecco qui la sua lettera di saluti, ringraziamenti e motivazioni:

“Durante il Consiglio della Divisione calcio a 5 ho scelto di consegnare le mie irrevocabili dimissioni da Presidente Nazionale. Un gesto doveroso e quanto mai necessario all’indomani della chiusura della stagione sportiva 2019-20. Ma anche un gesto di grande responsabilità avendo deciso di non ricandidarmi al ruolo da me svolto essendo impossibile una corretta programmazione della prossimo stagione. Soprattutto alla luce dei forti e ben noti contrasti in seno al consiglio direttivo della Divisione.

Lascio con la certezza e la consapevolezza di aver dato una nuova identità al futsal italiano. Di essere riuscito per ben due anni ad effettuare il record di iscrizioni nei campionati nazionali. Di aver inventato progetti e competizioni come “Futsal in soccer”, “Futsal Lab”, “Futsal Day”, “ Futsal Academy” e la “Coppa della Divisione”. Di aver creato il primo campionato nazionale femminile a girone unico con 16 squadre e la competizione Under 19 maschile e femminile.

E non solo: di aver portato in attivo per due anni di seguito un bilancio mai in attivo prima d’ora, di aver dato vita a grandi eventi che sono certo rimarranno nella storia della Divisione calcio a 5 come la splendida finale di Coppa Italia di Faenza in diretta sulla rete televisiva nazionale Sky Sport. Di aver fatto avvicinare al nostro sport degli sponsor internazionali di prima grandezza ed aver portato un nuovo modo di approcciare i media con l’ideazione dei social match e soprattutto con la forte visibilità ottenuta sui principali canali televisivi nazionali come Sportitalia, Rai, Fox Sport e Sky sia del maschile quanto del femminile.

Molte le cose che potevano essere fatte. E molte ancora non sarà possibile terminarle. Primo tra tutti il sogno della “Superlega di Serie A” e il canale televisivo interamente dedicato al nostro futsal.
Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me e tutti coloro che mi hanno sostenuto a partire dal vicepresidente della LND Nuccio Caridi, persona meravigliosa, lungimirante, guida e amico; il coordinatore della Serie D Luigi Barbiero, manager di qualità sopraffina, amico unico, sincero ed impareggiabile; il presidente LND onorevole Cosimo Sibilia, persona capace, seria e corretta; il presidente del CONI Giovanni Malagò, mio modello di manager istituzionale e punto di riferimento dello sport italiano. Lascio con la consapevolezza di aver dato sempre il mio massimo per uno sport che ho amato e che amo profondamente. Ma adesso è tempo di mettere questa esperienza nell’album dei ricordi. Adesso è tempo di nuovi percorsi che mi vedranno coinvolto. Adesso è tempo di nuove sfide.”

Credit Photo: https://www.divisionecalcioa5.it/

Il Sol Levante alla conquista del calcio femminile

Il movimento calcistico femminile del Sol Levante è da sempre stato uno dei migliori al mondo grazie alla cultura sportiva che negli anni ha acquisito la società giapponese offrendo al mondo sportivo grandi esponenti della propria categoria. Parlando di calcio femminile, indubbiamente il punto più alto è stato il Mondiale vinto nel 2011 davanti agli occhi increduli degli appassionati che videro la corazzata statunitense cedere alle ragazze giapponesi. La conquista della massima competizione internazionale è stata il culmine di un percorso molto proficuo e razionale che anno dopo anno ha fatto si che sempre più ragazze si avvicinassero al mondo del calcio introducendole fin da piccole nel mondo competitivo. Lo sviluppo non si è fermato lì ed infatti la nazionale giapponese ha dimostrato di non essere solo una cenerentola destinata a scomparire alla fine della magia, ma raggiunse traguardi importanti come la AFC Women’s League nel 2014 e nel 2018 e l’argento olimpico a Londra 2012 diventando una delle selezioni nazionali più attrezzate del mondo.

Proprio per tutti i traguardi raggiunti nel corso degli anni, a capo del comitato della JFA (Federazione calcio giapponese) della sezione femminile è stata riconfermata Imai Junko nelle elezioni del 29 Marzo scorso per proseguire il programma per il futuro del calcio in rosa giapponese. Programma fondamentalmente basato su misure non solo per le calciatrici ma per tutti i coinvolti nel settore quindi staff, allenatori e chi più ne ha più ne metta, ed anche sul ruolo fondamentale che già possiede il calcio femminile nel sistema calcistico del Sol Levante ma che può sempre acquisire ancora più importanza. Proprio sulla questione è intervenuta la rieletta Junko per fare il consueto discorso di iniziazione tramite una lettera rivolta agli interessati.

“Sono stata riconfermata come presidente del comitato del calcio femminile. Nei prossimi quattro anni, ci sono un certo numero di eventi importanti che possono sviluppare e promuovere il calcio femminile: le rinviate Olimpiadi di Tokyo, l’istituzione di una lega femminile, l’attuazione della divisione maschile/femminile al National Sports Festival e la candidatura giapponese per la Coppa del Mondo femminile FIFA 2023. Questi eventi possono portare molto potere alla nostra comunità e speriamo di sfruttare al meglio questa opportunità. Il nostro obiettivo è raddoppiare l’attuale popolazione di giocatrici a 10.000 e portare la razione di genere fino al 10%. Al fine di raggiungere il nostro obiettivo, forniremo un’ampia gamma di attività per dare un accesso più facile al calcio femminile, espandere il pool di giocatrici e trarre vantaggio dai lavori di preparazione che abbiamo svolto in passato. Sono fermamente convinto che lo sviluppo del calcio femminile sia un fattore essenziale per aumentare il livello generale della comunità calcistica giapponese. Spero che tutti i soggetti coinvolti nella nostra comunità possano ritrarre lo sport allo stesso modo.”

Parole che evidenziano come il presidente voglia continuare sulla linea di provvedimenti che hanno dato i suoi frutti che sicuramente andranno a valorizzare innanzitutto il vivaio giapponese che costituisce il futuro di questo sport ed andranno anche ad alzare il livello tecnico tattico della squadra. Il Sol Levante ha ancora davanti a sé molto tempo per tramontare dal calcio femminile.

Ivan Zannoni, Direttore Sportivo San Marino Academy: “Questa stagione rimarrà indimenticabile per le superlative prestazioni ed i grandi risultati raggiunti…”

Ora è ufficiale: il campionato di Serie B femminile, come tutti gli altri tornei dilettantistici italiani, non ripartirà. Lo ha reso noto la FIGC tramite un comunicato emesso mercoledì 20 maggio. Ciò significa che la San Marino Academy può considerare conclusa la propria stagione. Ma non sa ancora se il prossimo anno disputerà il campionato di Serie A o di Serie B: provvedimenti, quelli relativi alle promozioni e alle retrocessioni, che la Divisione Calcio Femminile della FIGC si riserva di assumere nelle prossime settimane. “Dispiace tanto che questa splendida annata si sia interrotta con la San Marino Academy proiettata verso un rush finale da protagonista nella zona alta della classifica – il commento del Direttore Sportivo biancoazzurro, Ivan Zannoni – Ma giunti a questo punto, dopo quasi tre mesi di inattività sul campo, e per la tutela della salute di tutti, penso sia stata una scelta doverosa ed inevitabile”.

Ad oggi restano alcuni dati certi: al momento della sospensione del torneo – era in corso la 16° giornata di campionato – la San Marino Academy si trovava in 3° posizione alle spalle della Lazio, che però aveva una partita in più rispetto alle Titane. L’ultima giornata in cui tutte le formazioni avevano lo stesso numero di gare disputate era la 14° e a quell’epoca la San Marino Academy occupava la seconda piazza. Dunque, era virtualmente in Serie A. Elementi, questi, che potrebbero giocare un ruolo fondamentale in sede decisionale.
Ed è ciò che rientra, naturalmente, anche negli auspici dei vertici biancoazzurri. “Qualsiasi cosa verrà decisa, questa stagione rimarrà indimenticabile per le superlative prestazioni ed i grandi risultati raggiunti dalla squadra. – continua Zannoni – Gara dopo gara abbiamo acquisito sempre più consapevolezza nei nostri mezzi; dopo il trittico di vittorie a dicembre con Riozzese, Hellas Verona in Coppa Italia e Chievo Fortitudo, ho capito che potevamo lottare per qualcosa di veramente importante.  Attendiamo la decisione sperando arrivi in tempi brevi, in modo tale da poter organizzare la prossima stagione calcistica nel migliore dei modi. Se come accaduto in altre nazioni europee, il criterio adottato sarà quello di prendere in esame il merito sportivo, cioè basarsi sulla media punti o sulla cristallizzazione della classifica all’ultima giornata disputata interamente da tutte le formazioni, il secondo posto della San Marino Academy è inconfutabile, motivo per cui avremmo tutti i requisiti per accedere alla massima serie”.

Parole di elogio per il cammino delle Titane (quest’anno, giova ricordarlo, matricole nel campionato cadetto) anche da parte del Responsabile del Settore Femminile della FSGC, Corrado Selva: “È stata una stagione esaltante e per certi versi al di sopra di ogni aspettativa; staff e giocatrici hanno raggiunto un livello altissimo di rendimento, frutto di un grande impegno e di una costante determinazione da parte di tutti. In questi anni la squadra è cresciuta in maniera esponenziale sia a livello tecnico che organizzativo, fino ad arrivare ad occupare il lotto delle migliori 24 squadre d’Italia, cosa che ha portato visibilità e ha rappresentato un viatico promozionale fondamentale per la crescita del calcio femminile a San Marino.”

Selva si dice d’accordo con la linea assunta dalla FIGC, auspicando che le ragazze biancoazzurre possano continuare la propria scalata grazie ai meriti acquisiti sul campo. “Dispiace non poter concludere questo campionato, perché la squadra aveva la consapevolezza e le potenzialità per conquistare sul campo la promozione in serie A. Considerata la situazione attuale, però, ritengo giusta e responsabile la decisione assunta dalla FIGC, in quanto la serie B non era in grado di garantire il rispetto del protocollo sanitario oggi indispensabile per la ripresa dell’attività. Sulla linea che adotterà la Federazione italiana riguardo alle promozioni in serie A, sono fiducioso che fra le due squadre elette ci sarà anche la San Marino Academy, perché lo meritano ragazze e staff e perché sarebbe una grande soddisfazione per tutti noi, oltre che un notevole impulso per tutto il movimento femminile sammarinese.”

Credit Photo: Federazione Sammarinese Calcio Femminile

Renzo Ulivieri, AIA: “Professionismo? Sì ma nel modo giusto”

Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Italiana Allenatori, ha parlato a Radio Rai del professionismo nel calcio femminile:

“Sì ma nel modo giusto. Ci deve essere un passaggio per gradi tra il dilettantismo e il professionismo. Poi una calciatrice deve essere libera di farlo o meno, visto che potrebbe anche avere bisogno di fare un altro lavoro. Cercare di garantire le tutele sarebbe però importante”.

Credit Photo: Facebook AIA – Associazione Italiana Allenatori

Andrea Acerbi, Presidente Vicenza Femminile: “Dire quale sia la scelta giusta in queste circostanze eccezionali è sempre difficile…”

Ora è ufficiale: le Biancorosse non potranno concludere sul campo la stagione 2019/2020. Ieri a Roma si è tenuto il Consiglio Federale che ha sancito lo stop per tutti i campionati dilettantistici regionali e nazionali di futsal (calcio a 5) e calcio a 11, sia maschile che femminile.

Queste le parole del Presidente della LND Cosimo Sibilia:
“È una decisione adottata nel rispetto del superiore interesse della tutela della salute di tutti i soggetti che a vario titolo prendono parte alle nostre competizioni. La peculiarità del mondo dilettantistico rende estremamente complicato ipotizzare, pur volendolo immaginare, uno slittamento del termine della stagione oltre il 30 giugno, come stabilito invece per i professionisti la cui scadenza è stata prorogata al 31 agosto, per concludere le rispettive attività entro il 20 dello stesso mese”

Le Biancorosse chiudono il campionato in testa alla classifica, ma bisogna aspettare ancora per capire se si festeggerà la vittoria finale. Venerdì 22 maggio il Consiglio Direttivo della LND si riunirà per formulare alcune proposte riguardo i verdetti delle varie competizioni, da presentare poi al Consiglio Federale che nelle prossime settimane dovrà decidere e comunicare gli esiti dei campionati.

Per il nostro Presidente Andrea Acerbi, è stato difficile ma chiudere il campionato in anticipo è stata una decisione corretta; rimane però forte la speranza di tornare agli allenamenti il prima possibile, che mancano a tutti:
“Dire quale sia la scelta giusta in queste circostanze eccezionali è sempre difficile, fermo restando che la volontà di ogni società e delle atlete sarebbe quella di giocare sempre e comunque, andando a giocarsi sul campo le chance di vittoria, di promozione o di retrocessione.
Ora, se le Leghe professionistiche stanno riprendendo l’attività, la LND ha deciso per la sospensione (dopo che anche il settore giovanile scolastico l’aveva fatto), il che genera domande su cristallizzazione di classifiche, società promosse o retrocesse e comunque la possibilità di una serie di ricorsi infiniti…
Le prossime riunioni di Lega saranno chiarificatrici in tal senso.
È evidente che per il Vicenza Calcio Femminile tale situazione comporterebbe la promozione in Serie B, con verifica poi anche delle condizioni economiche che potrebbero eventualmente permettere tale salto.
Personalmente sarei dell’idea di riprendere gradualmente gli allenamenti, se non altro per far riassaporare a tutti una parvenza di normalità, anche se gli attuali protocolli sono molto stringenti e per porli in essere è necessario anche un forte dispendio economico; non ultimo, va affrontato anche il tema della responsabilità penale dei Presidenti e dei medici sociali in caso di contagio, cosa tutt’altro che secondaria e che sta generando un forte dibattito.
Concludendo, fermo il fatto che l’attività va portata avanti in sicurezza, in questo momento probabilmente non ci sono le condizioni, per cui forse è giusta la sospensione (con tutte le implicazioni che questo comporta); speriamo solo che vi sia uno spiraglio per poter portare avanti un’attività della società a livello di allenamenti e che le condizioni lo permettano, che è una delle cose a cui, personalmente, tengo di più”

Credit Photo: Vicenza Calcio Femminile

Milena Bertolini, CT Nazionale: “Servono aiuti dalla FIGC per continuare”

Dal 2017 riveste il ruolo di CT della Nazionale Italiana Femminile, portando risultati che mancavano da decenni in campo internazionale. Milena Bertolini, ex calciatrice di alto rilievo, ed oggi CT dell’Italia, ai microfoni di Calciomercato24.com ha parlato dei passi in avanti che ha fatto e dovrà fare il calcio femminile in Italia, dei prossimi Europei e del futuro della Nazionale Italiana, che corre verso Euro2022.

Giovedì dovrebbe esserci la decisione ufficiale circa la ripresa del calcio. La ripartenza della Serie A Femminile sarebbe una speranza per il percorso verso il professionismo? 
Partiamo dal presupposto che l’aspetto della salute di atlete e dello staff è al primo posto. Ci devono essere le condizioni per cui nessuno sia in pericolo nella ripresa, sia nel maschile che nel femminile. Per quanto riguarda la Serie A Femminile, penso sia fondamentale poter completare la stagione per tutto il lavoro svolto nei mesi precedenti in termini di impegno, di risorse economiche, di investimenti e personali. Poi sarebbe importante anche per continuare il percorso di crescita. L’interruzione, insieme ad altri aspetti, potrebbe rallentare questo cammino. E anzi, io credo che si debba continuare e rilanciare ancora di più“.

Cosa si aspetta dalla FIGC? 
Servono aiuti economici importanti. Il nostro campionato è formato da società che hanno una base professionistica ma ci sono anche società che non sono appoggiate dal maschile. Per completare il campionato in estrema sicurezza, occorre che la Federazione le aiuti e le sostenga per far fronte a delle spese non previste e che non sarebbero in grado di sostenere da sé“.

Avete dimostrato grandi qualità anche all’Algarve CUP che, poi, si è interrotta prima della finale. Al di là dell’aspetto umano e sanitario dell’emergenza, la finale non giocata vi darà quel mordente in più per le prossime competizioni? 
Queste ragazze hanno sempre una grande determinazione. In Nazionale sono sempre molto determinate e motivate e vogliono cercare di migliorare sempre. Chiaro che c’è rimasta un po’ di amarezza perché c’era tanta voglia di giocare la finale però poi ci sono anche priorità più importanti. Avremmo voluto giocarla per tanti motivi, dalla nostra crescita alla possibilità di vincere un titolo importante. Però quella mancata finale non ci darà motivazioni in più perché sono sempre molto determinate e concentrate. Ho ricevuto buonissime risposte anche dalle giovani perché sono state messe in condizione anche dalle compagne del gruppo storico. E’ un gruppo importante ed è stato interessante per loro anche per crescere tutte insieme“.

L’Italia corre veloce verso la qualificazione ai prossimi Europei che si giocheranno in Inghilterra. L’emergenza Coronavirus ha causato lo slittamento di un anno di tutte le competizioni internazionali e l’Europeo di calcio femminile è stato rinviato al 2022. Il percorso dell’Italia alle Qualificazioni è stato netto finora (6 vittorie su 6 e primo posto a 18 punti) ma mancano ancora 4 partite per poter festeggiare la partecipazione. Intanto lo scorso marzo l’Italia ha fatto registrare un itinerario eccezionale all’Algarve CUP 2020: avrebbe dovuto disputare la finale contro la Germania ma la pandemia ha bloccato tutto. Milena Bertolini, CT della Nazionale, ci ha parlato dei piani futuri della sua selezione.

Europei: percorso netto nelle qualificazioni con la Danimarca alle calcagna. Quali sono gli ingredienti per la qualificazione? 
Loro sono davanti di esperienza e sono le favorite. Saranno partite complicate fino alla fine perché loro sono vice campioni in carica. Quando ripartiremo sarà tutto un po’ diverso. Dipende da tanti fattori: l’ultima volta ci siamo viste a marzo e dovremmo riconnetterci tutte. Il nostro obiettivo è vincere tutte le partite perché vogliamo arrivare all’Europeo“.

Il rinvio al 2022 è un fattore positivo per l’esperienza che accumuleranno le ragazze o un fattore di rischio dal punto di vista anagrafico? 
E’ chiaro che abbiamo delle giocatrici che sono “avanti” d’età e avranno ancora due anni in più. Se ci qualificheremo, avremo possibilità di fare amichevoli ed accumulare esperienza anche per le più giovani. Ci sono aspetti postivi e degli altri negativi ma io vedo solo quelli positivi. Le giocatrici di riferimento sono molto professionali e faranno di tutto per qualificarsi ad una manifestazione così importante. Tutti noi teniamo ad arrivarci“.

In ogni foto, in ogni video e nelle riprese TV la vediamo spesso abbracciare le ragazze e ridere con loro: che rapporto avete? Le sta sentendo in questo periodo? 
Sì, ci siamo sentite, ci siamo collegate tutte insieme. Ho grande stima e tanta fiducia nei loro confronti. Le conosco da tanto e questo è molto importante. A me piace creare un calcio di relazione, è molto importante. Cerco di creare sempre un clima positivo tra me, loro e lo staff perché solo così si riescono a raggiungere grandi risultati“.

Credit Photo: 

Da Madrid ci riprovano; Alia Guagni nel mirino dell’Atletico

Neanche poche ore fa è arrivato l’annuncio del probabilissimo addio di Davina Philtjens alla maglia viola. Nella stessa giornata, dalla Spagna, arriva un’altra notizia stavolta ben più clamorosa e destinata a dare uno scossone al mondo viola. Sembra che a Madrid non si siano arresi e stiano cercando ancora Alia Guagni. La capitana della Fiorentina l’anno scorso ha rifiutato un contratto molto sostanzioso con il Tacon, franchigia poi acquistata dal Real Madrid.

Non è cambiata la città ma è cambiata la sponda; stavolta è l’Atletico Madrid che sta tentando di arrivare al difensore viola. Le colchoneras vorrebbero proporre la coppia difensiva Guagni-Linari che a Firenze vinse lo scudetto nel 2017. Dal canto suo però, la trentaduenne viola ha giurato fedeltà e amore eterno alla maglia viola. La situazione rispetto all’anno scorso però ora è molto diversa. Negli ultimi giorni la capitana è rimasta delusa dal comportamento dei vertici calcistici sfogando il tutto sui suoi profili social.  Stavolta le sirene madrilene potrebbero davvero spingere la numero tre viola a lasciare l’amata Firenze.

Al momento non sembrano esserci stati contatti tra la giocatrice della Nazionale ed il club madrileno, ma nei prossimi giorni dovrebbe esserci un confronto con la società viola per decidere il da farsi. Rocco Commisso ha più volte sottolineato di voler costruire una squadra da vertice e vuole che sia Alia Guagni a capitanarla. Nelle prossime ore la situazione andrà delineandosi ma intanto in Toscana il mercato femminile è già in fermento. Qualora dovessero palesarsi sia l’addio di Philtjens sia quello di Guagni, la Fiorentina Women’s sarà costretta a intervenire massicciamente sul mercato per rimpiazzare due pedine fondamentali nello scacchiere di Antonio Cincotta.

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