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Federico Agresti, DS Vicenza Femminile: ” Avremmo voluto vincere il campionato sul campo “

Un campionato di Serie C stradominato con 42 punti all’attivo frutto di 13 vittorie, 3 pareggi e 1 sola sconfitta. Miglior attacco del campionato con 68 reti e seconda miglior difesa del torneo dietro solo ad una delle due inseguitrici distanti a 3 punti, Brescia.

Gettare alle ortiche i sacrifici fatti rischiando di vedersi un campionato annullato e rischiare di restare in Serie C? Il Vicenza calcio Femminile del presidente Andrea Acerbi non ne vuole nemmeno sentire e si affida alle parole del ds Federico Agresti per rivendicare quel salto di categoria che, per quello fatto vedere sul campo, le biancorosse meriterebbero senza nessun dubbio e cioè la Serie B.

Il direttore ha rilasciato al Giornale di Vicenza alla giornalista Anna Fabrello alcune dichiarazioni che vi proponiamo nel quale rivendica il salto di categoria:
“Al momento non c’è niente di ufficiale, noin sappiamo ancora come proseguirà o terminerà questa stagione, ma secondo le voci che circolano l’epilogo più probabile è la sospensione del campionato con la promozione delle prime. Noi avremmo preferito vincerlo sul campo, purtroppo però quello che è successo non era prevedibile. Non è ancora detto quello che succederà quindi Prima squadra, Juniorese Under 17 si stanno allenando. Ci vediamo spesso in video per tenere unito il gruppo”.

Poi uno sguardo anche alle prospettive future della società e sulla programmazione della prossima stagione:
“Purtroppo anche il tavolo di discussione con i dirigenti biancorossi è stato sospeso con aprile che avrebbe dovuto essere un mese cruciale in tal senso. Sicuramente una volta capito cosa ne sarà di questa stagione, sia per noi che per loro (riferimento al L.R. Vicenza Virtus) ci si potrà sedere a tavolino e parlarne con calma”.

Credit Photo: Vicenza calcio femminile

Wolfsburg Femminile: le calciatrici chiamano a casa i fan!

“Ciao, come stai? Hai abbastanza viveri? Possiamo aiutarti in qualche modo?”
Queste sono alcune delle domande poste dall’allenatore del Wolfsburg Oliver Glasner, dai suoi giocatori Robin Knoche e Felix Klaus e dal duo femminile Svenja Huth e Sara Doorsoun, quando hanno chiamato un totale di 75 membri WölfeClub e possessori di abbonamenti per informarsi su come procede la loro vita durante questa pandemia globale.

L’iniziativa è partita dai vertici del VfL Wolfsburg-Fußball con 40 dipendenti, tra cui i manger della VfL Michael Meeske, Pierre Littbarski e Roy Präger, che hanno iniziato a fare chiamate nell’ambito di un’iniziativa per offrire supporto ai fan del Wolfsburg di età superiore ai 70 anni durante il pandemia di coronavirus.

Successivamente il supporto verrà offerto a possessori di abbonamenti per la Volkswagen Arena e AOK Stadion che hanno più di 65 anni per sostenere la campagna #wirhelfen con l’aiuto fisico di far commissioni, shopping o prendere prescrizioni per farmaci.
La stima è quella di contattare oltre i 2500 fan per ascoltarli, aiutarli e sostenerli in questa ambiguità del COVID-19.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di stare vicino ai fan anche se fisicamente lontani.

Credit Photo: https://www.vfl-wolfsburg.de/

Due nuove squadre per il settore giovanile del Brescia CF

La famiglia del Brescia Calcio Femminile si allarga.

Il sodalizio del presidente Cesari sta creando due nuove squadre del Settore Giovanile biancoblù (nella foto una delle sue formazioni giovanili) del  per la stagione 2020/21, e sono la Juniores (Under 19) e la Scuola Calcio-Pulcine (8-11 anni).

Chi fosse interessato a farvi parte è possibile contattare la società per email o sul sito web del club biancazzurro.

Photo Credit: Facebook Brescia Calcio Femminile

#Distantimauniti: live on instagram con Giulia Mancuso

Prosegue il viaggio dell’Hellas Verona Women alla scoperta delle calciatrici gialloblù del Settore Giovanile. Dopo Elisa Casellato, Sara Corsi e Giorgia Bertucco dell’Under 17 e Alexandra Tunoaia della Primavera, oggi ci collegheremo con Giulia Mancuso, mediano della Primavera.

Siamo pronti a scoprire i sogni e la giovane carriera di Giulia sul profilo @hellasveronawomen, a partire dalle 17 di oggi, con tutte le nostre e vostre curiosità. Come sempre, le Stories di Hellas Verona Women sono già aperte a tutte le domande!

Credit Photo: Hellas Verona Women

Cecilia Salvai celebra Michael Jordan: “Si può imparare tanto da storie di campioni come lui”

Attraverso il suo profilo Instagram, Cecilia Salvai ha voluto celebrare un’icona del calibro di Michael Jordan, ritenuto dal difensore della Juventus Women “Un campione dal quale imparare tanto”. Proprio Michael Jordan è il protagonista in questi giorni della serie tv ‘The Last Dance’, documentario che ripercorre la stagione Nba 97′-98′ dei Chicago Bulls culminata con la vittoria del campionato.
Un documentario al quale Salvai è particolarmente affezionata.
 
ceciliasalvai
“E voi, vi state appassionando a “The Last Dance”?
Oltre al calcio, mi piace scoprire i segreti anche degli altri #sport, come il #basket🏀
Soprattutto quando viene raccontata la storia di un campione.
✅ Il suo modo di vivere il basket in maniera totale, la sua quotidianità.
✅ Le difficoltà superate, le vittorie, la tenacia e la sua determinazione.
✅ La sua voglia impagabile di trionfare e di far crescere i compagni con lui.
Questa docuserie mi sta colpendo molto.
Si può imparare tanto da storie di campioni come Michael Jordan.
Qual è l’aspetto che vi ha colpito maggiormente?”
🥇#TheLastDance #MichaelJordan
 
Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Regina Baresi, Inter Femminile: “Suning ci ha sempre dimostrato di voler fare le cose al meglio”

Regina Baresi, attaccante e capitano dell’Inter Femminile, ha parlato a Giulio Saetta de La Gazzetta dello Sport, della ripresa del campionato, della sua quotidianità e del bilancio della stagione della sua squadra:

RIPRESA ALLENAMENTI
«La prima cosa da considerare è riprendere con la sicurezza per tutti, le atlete, lo staff… quindi finché non si avranno tutte le certezze che la salute sia tutelata a dovere, occorre aspettare a ripartire. Il 18 comunque è una data che c’è, che si vede, bisogna solo attendere le conferme di essere sicure al cento per cento». La pausa può essere dannosa per il calcio femminile? «L’Inter non sta facendo distinzioni tra maschile e femminile. Ci sentiamo tutelate al pari dei maschi. Per quanto riguarda poi il movimento femminile in generale, si spera che tutti i passi avanti che sono stati fatti ultimamente circa impegno e visibilità, non siano vanificati da questo lockdown».

QUOTIDIANITA’
«Facciamo spesso conferenze su Zoom con tutto lo staff e le compagne. Ci sono tante ragazze che vivono all’estero con cui ci confrontiamo sulla situazione sanitaria degli altri paesi. Poi con le compagne ci si sente singolarmente con messaggi, chiamate, insomma è un rapporto che continua a essere intenso nonostante la quarantena. Anzi forse in quarantena lo è di più».

BILANCIO STAGIONE
«Abbiamo iniziato con tante ragazze nuove, molte straniere e abituate a un calcio diverso. E un mister nuovo, quindi è normale che abbiamo dovuto prima conoscerci. Un percorso iniziato in preparazione e che via via ha dato i suoi frutti. E anche la mancanza di esperienza ha pesato. Ma, come ho detto, ci sono stati tanti miglioramenti. Ci possiamo tutti ritenere soddisfatti. Suning ci ha sempre dimostrato di voler fare le cose al meglio».

Credit Photo: Fabrizio Brioschi

Agnese Bonfantini, Roma TV: “Spero di giocare un Mondiale, sarebbe il massimo sfidare Alex Morgan”

Agnese Bonfantini è stata la protagonista di una nuova intervista in diretta sul profilo Instagram di Roma TV.

“Quando si riprenderà a giocare credo che torneremo più forti di prima”, ha dichiarato la numero 22 giallorossa. “Io sto curando i dettagli e lo staranno facendo anche le mie compagne. Sarà molto combattuto e ci sarà  tanta voglia di vincere”.

Ecco le sue parole.

Come stai? Come stai passando questo periodo di isolamento?

“È sicuramente un momento difficile, ma sono fortunata perché ho un giardino e posso allenarmi anche a casa. La mia routine? Mi sveglio, studio e poi nel pomeriggio mi alleno e sto con la mia famiglia, non si può fare molto altro. A cucinare non ci provo neanche, mi diverto molto con mio fratello e passiamo il tempo così, facendo varie challenge”.

Anche tu hai iniziato a giocare a calcio seguendo le orme di tuo fratello?
“No, mio fratello ha iniziato a giocare a calcio dopo di me, dopo circa due anni e sono stata proprio io a trasmettergli la passione per il calcio, anche se adesso gioca a pallavolo. Io invece ho iniziato a giocare a calcio con i miei amici a scuola”.

“Ho iniziato a giocare a calcio a sei anni, anche grazie ai miei genitori che non mi hanno mai ostacolato. Mia madre era convinta non mi sarebbe piaciuto e invece mi sono subito iscritta con la squadra vicino a casa mia. I miei genitori mi hanno sempre supportato, anche quando giocavo con l’Inter Milano e la situazione non era comoda a causa della distanza, mi allenavo tre volte a settimana e mia madre mi accompagnava sempre, 100 km ad andare e altrettanti a tornare. Hanno fatto tanti sacrifici per me. Ora è un sogno giocare ora in Serie A, non so neanche spiegare le emozioni. Siamo fortunate perché ora il movimento si sta sviluppando e sta crescendo”.

Chi erano i tuoi idoli calcistici?
“Ero tifosa del Milan e il mio idolo era Kakà. Mi piacevano anche Ronaldinho, Pato ed El Shaarawy. Li guardavo tantissimo quando ero più piccola. Tra le giocatrici internazionali invece la mia preferita è Alex Morgan, ammiro la capacità che ha di coniugare la sua femminilità con le sue doti calcistiche. Credo sia una grandissima donna”.

Ci racconti del tuo arrivo alla Roma?
“Quando ho saputo dell’interessamento della Roma ho detto che subito pensato che ci sarei andata. Mi ispirava il progetto. È stato subito molto bello, quando sono entrata nella nuova casa ho trovato tutto, dalle chiavi con lo scudetto della Roma al mio kit con il numero 22. È stata una stagione speciale”.

Che rapporto hai con Andressa?
“Lei mi chiama ‘bambina’ perché abbiamo tanti anni di differenza, mi ispiro a lei ed è davvero un punto di riferimento all’interno della squadra. Per me è un onore giocare con una top player come lei”.

Quanto ti mancano le tue compagne?
“Tanto. Il nostro è uno spogliatoio molto unito. Mi mancano le compagne ma facciamo le videochiamate e ci mandiamo video e foto. Ci divertiamo. C’è chi fa le challenge, chi cucina e chi sta dando il meglio durante questa quarantena. Thomas per esempio, che vive con me a Roma, è veramente brava a cucinare”.

Quali sono gli aspetti del tuo gioco che dovresti migliorare?
“Devo sicuramente migliorare in tante cose, ma soprattutto dal punto di vista della costanza nelle partite, sia in fase di possesso che non”.

Nella partita con il Verona hai segnato una tripletta e il 100° gol ufficiale della Squadra Femminile della Roma. Che emozioni hai provato?
“Sinceramente lì per lì non sapevo di aver fatto il centesimo gol, ma è stato bellissimo. Poi ho portato a casa il pallone firmato da tutte le mie compagne. Ora è qui a casa a dei miei”.

Un’altra partita emozionante in cui sei stata protagonista è Roma-Sassuolo dello scorso campionato…
“Quella partita è stata una delle più belle, eravamo in dieci e abbiamo rimontato la partita con una mia doppietta. È stata una della più emozionanti”.

E quest’anno quale partita ti ha emozionato di più?
“Una delle gare che abbiamo sentito di più quest’anno è stata Roma-Fiorentina, con il pareggio su rigore di Andressa al 94’ e prima il rigore parato di Ceasar. È sempre bello giocare contro questa squadra perché sappiamo di dover sempre fare il massimo. All’andata abbiamo vinto 2-0 e Camelia ha parato un rigore anche in casa loro, poi c’è stato il gol straordinario di Serturini e il raddoppio di Hegerberg. Anche quella è stata una bellissima partita”.

Qual è stato il tuo gol più bello finora?
“Quello di tacco che ho realizzato quando ero con la Nazionale Under19 contro la Scozia, ma anche il secondo gol in contropiede contro il Verona. Quando vedo un pallone corro, vedo solo la porta e corro”.

Ora sei a Verbania, ma a Roma come ti trovi?
“Non ti puoi trovare male a Roma. Non vedo l’ora di tornare a girare nel centro di Roma. Con i tifosi ogni partita è veramente bellissima, esultare con loro è una cosa che mi manca molto. Vedere un tifoso con la mia maglia poi è bellissimo. Ogni volta che giochiamo al Tre Fontane ci sono due ragazzi con il mio stendardo, con l’immagine in cui mando un bacio ai tifosi. Mi dà una carica incredibile. Non credevo di entrare nel cuore dei tifosi, ma sapevo che i tifosi romanisti hanno qualcosa di diverso. Sono passionali e calorosi, mi piacciono”.

Rispetto alla tua prima stagione a Roma, come ti senti ora?
“Rispetto allo scorso anno mi sento più consapevole di me stessa, anche se mi dicono che dovrei esserlo anche di più. Sono migliorata tanto grazie al lavoro della coach e dello staff. L’anno scorso ho segnato 4 gol e quest’anno 8, chissà il prossimo anno”.

Qual è il tuo sogno più grande nel calcio?
“Spero di giocare un Mondiale, sarebbe il massimo sfidare Alex Morgan”.

C’è qualche canzone particolare che ascolti prima di una partita?
“Prima della partita ascolto la mia playlist ma non c’è una canzone in particolare. Prima di una gara per concentrarmi metto le cuffie, mi faccio un bel giro in campo e cerco di stare tranquilla perché ho sempre molto ansia. La musica mi tranquillizza. Delle volte mi sento più pronta ma magari non faccio benissimo in campo. Contro il Verona per esempio ero meno concentrata ma poi ho fatto una tripletta. Le gambe andavano da sole, non lo so spiegare”.

In questo momento di stop, la Roma non si è fermata fuori dal campo, mettendo su tante iniziative sotto il progetto Assieme…
“La Roma sta facendo tante cose bellissime, avere la possibilità aiutare con beni di prima necessità ci fa capire che non siamo solo una squadra di calcio ma siamo tanto altro e ci preoccupiamo per il bene degli altri. È una grande società”.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Il PSV Women in UEFA Women’s Champions League la prossima stagione

Il PSV Women tornerà come debuttante nella UEFA Champions League femminile la prossima stagione. Il KNVB lo ha annunciato venerdì. Secondo il KNVB, dichiarare il PSV femminile come partecipante alla Champions League femminile è una decisione logica dopo che il governo all’inizio di questa settimana ha indicato che nessun calcio professionistico potrà riprendere fino al 1  settembre.

Il PSV Women termina la stagione Eredivisie come primo della classifica. La squadra di allenatore Sander Luiten ha uno status di imbattuta, con due partite da giocare, e sette punti sull’Ajax e nove sul FC Twente. “Anche se avremmo voluto confermarlo nel campionato, siamo orgogliosi del riconoscimento che il KNVB ci ha dato”, ha dichiarato Sandra Doreleijers, manager del PSV sul loro sito Web, “In questa stagione abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte in Olanda e questo ci è valso il posizionamento al primo posto per la UEFA Champions League femminile”.

L’Eredivisie Women termina in una stagione regolare con un pool di campionato in cui i punti accumulati dalla lega regolare vengono dimezzati. “Avremmo voluto giocare la competizione in senso sportivo, ma la decisione di terminare la competizione all’inizio della situazione attuale ha senso”, ha dichiarato infine Doreleijers.

Alia Guagni, Fiorentina Women’s: “Fiorentina nel cuore, vogliamo vincere per Commisso”

Alia Guagni, capitano della Fiorentina Women’s è intervenuta in diretta con la redazione di Gazzetta dello Sport, su Instagram:

“Ho sempre amato Firenze, ci sono nata e per me è un onore vestire la maglia viola. Non mi pento di essere rimasta tutte le volte che avrei avuto l’opportunità di cambiare, non troverei un calore del genere da nessuna parte. Non ci sono tante bambine che giocano a calcio; io ho avuto la fortuna di trovare subito una squadra femminile, e questo mi ha aiutato nonostante non fosse un periodo semplice.
Ho sempre avuto la famiglia dalla mia parte, un percorso tutto sommato abbastanza semplice. Alla Fiorentina vorrei portare Cernoia, che con Bonetti è la mancina più forte del calcio italiano. Commisso ci tiene tantissimo, lo ha dimostrato subito: mi ha chiamata e mi ha ringraziata per essere rimasta, è sempre in collegamento con noi e sta investendo tantissimo. Non vediamo l’ora di portargli dei risultati. Il calcio femminile è una realtà ancora non professionistica, legata agli sponsor, che con questa crisi rischiano di venire meno: la situazione non è delle migliori”.

Credit Photo: Alessio Boschi

Martina Rosucci, Juventus Women: «L’emozione più grande? Sicuramente la partita contro l’Australia ai Mondiali»

Martina Rosucci, centrocampista della Juventus e della nazionale italiana, campionessa d’Europa Under-19 2008, ha ricordato il passaggio in bianconero in diretta Instagram con Barbara Bonansea.

ROSUCCI
«Anche a me manca il calcio, ma quello che mi manca di più è lo spogliatoio. Alla fine passiamo la maggior parte della giornata insieme con le compagne, e quindi mancano tanto loro».

ROSUCCI SU BONANSEA
«Un suo pregio? Riesce sempre a trovare un pensiero diverso dalle altre, non è mai banale. Un difetto? Forse a volte è troppo impulsiva».

MIGLIOR MOMENTO ROSUCCI
«L’emozione più grande? Sicuramente la partita contro l’Australia ai Mondiali. Vincere al 94′ è stato bellissimo, poi Barbara (Bonansea, ndr) ha deciso di farci quel regalo con una doppietta. Diciamo che da lì è cambiato il nostro mondiale».

ROSUCCI COSA RUBEREBBE A BONANSEA
«Potrei dire la velocità, ma lei non è che fa atletica, ha tante altre qualità». 

IDOLO ROSUCCI
«Il mio idolo da quando sono bimba è Del Piero, mi ha sempre dato una sensazione di speciale, caratteristiche umane che si vedevano in campo. Lo apprezzato tantissimo, mi ha fatto diventare juventina. Ho pianto tantissimo nell’ultima partita con la Juve. Dopo di lui Claudio Marchisio, perchè avevamo lo stesso numero e lo stesso ruolo».

PRIMO GIORNO ALLA JUVE ROSUCCI
«Non sembrava reale. Da una parte la felicità di essere alla Juve, dall’altra la malinconia per il Brescia, perchè eravamo arrivate ad un livello molto alto. Nel corso del primo allenamento non sembravamo bravissime, ma perchè eravamo tutte nuove. Quell’anno abbiamo fatto qualcosa di incredibile, comunque mettere insieme delle giocatrici brave non è mai semplice». 

CHIAMATA JUVE ROSUCCI
«Mi ricordo che dopo l’allenamento col Brescia mi hai detto che ti aveva chiamato Rita Guarino per andare alla Juve. Eravamo un po’ stranite perchè avevamo da poco saputo dell’ingresso della Juve ne calcio femminile, ma pensavamo fosse più in là. Poi ha chiamato anche me Guarino, tornando a casa. Ci abbiamo pensato forse un solo secondo, perchè siamo juventine. Al Brescia eravamo in Champions League, quindi è stato un po’ una ripartenza però credo che il nostro ciclo lì fosse finito».

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

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