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Le giallorosse fermano sul pari la capolista

Una incredibile Roma calcio femminile tiene testa al Napoli a Casamarciano e lo costringe al pareggio per 3 a 3, pur giocando in 10 per circa mezz’ora.

È una squadra caparbia e decisa a fare punti quella che si presenta a casa della capolista e gioca una partita eccellente. La gara è disturbata da un forte vento mentre sugli spalti i tifosi del gruppo Romana Gente non fanno mancare il loro sostegno alle giallorosse anche in trasferta.

Ad andare in vantaggio è al 18′ il Napoli con Gelmetti pronta a sfruttare un assist di Tammik dalla destra. La Roma, però  non si abbatte e al 24′ arriva al pareggio con Ulkekul sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Passa una manciata di minuti e le partenopee tornano in vantaggio con Tammik che riceve palla da Gelmetti che ricambia, così, il precedente favore.

Si va quindi a riposo sul vantaggio di 2 a 1 per le padrone di casa.

All’inizio della ripresa, al 48′,  il Napoli sigla il terzo goal con Kubassova che manda in rete la palla crossata da Oliviero.

Sul 3 a 1 la partita sembrerebbe finita, ma la Roma c.fem. è squadra di carattere che non molla mai fino al fischio finale e difatti al 59′ con un bel diagonale Polverino accorcia le distanze. 3 a 2.

La Roma c.fem. ci crede e al 61′ Conte manda la palla sotto l’incrocio, beffando il portiere partenopeo Russocon un tiro da dentro l’area. 3 a 3.

Poco dopo viene espulsa la giallorossa Sclavo, ma la squadra romana sembra non risentirne. Ogni calciatrice raddoppia lo sforzo e, malgrado il forcing finale del Napoli, non molla e porta a casa un pareggio importante sia perché muove la classifica, sia perché ottenuto con la forte capolista.

La gara ha dimostrato che le giallorosse non meritano l’attuale posizione in classifica. Ora bisognerà confermarlo anche in casa nel prossimo difficile  impegno contro la seconda della classe,  il San Marino Academy.

Roma c.fem. – Napoli fem. 3 a 3

Primo tempo: 18′ Gelmetti (Na), 24′ Ulkekul (Rm), 26′ Tammik (Na).  Secondo tempo: 48′ Kubassova (Na), 59′ Poverino (Rm), 61′ Conte (Rm).

Roma c.fem. : Testa, Cortelli, Landa, Conte, Polverino, Sclavo, Filippi, Ulkekul  Guidi, Silvi, Riboldi.

A disposizione: Carrarini, Ietto, Di Cicco, Venia, Pisani, Chaid, Lorè, Capitta, Carboni

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

Torneo stella stellina: una giornata indimenticabile per under 15, under 12 e pulcine

Bassano del Grappa – È stata una giornata indimenticabile per le Under 15, le Under 12 e le Pulcine gialloblù quella di ieri, un’epifania in campo, per uno dei tornei più belli dedicati al calcio femminile giovanile. Stella Stellina, sono tantissime le giovani calciatrici che ci sono passate, si è rinnovato ancora per il 2020, un inizio dell’anno speciale per ben tre categorie dell’Hellas Verona. Vittorie e sconfitte, una giornata utile per formare ed affiatare i tre gruppi gialloblù e, soprattutto, per divertirsi.

Un totale di quindici partite per l’Hellas, in cui sono state affrontate squadre provenienti da tutto il Veneto, dal Friuli-Venezia Giulia e dall’Emilia. In tutto più di seicento bambine, tra cui quelle del settore giovanile del Verona, che si sono battute e divertite durante l’intera giornata su quattro diversi campi indoor nel complesso del Pala Sind, del Pala Due e dell’Arcostruttura di Bassano e alla Palestra comunale di Cartigliano (VI). Alla sera, durante il rientro a Verona, i tre allenatori che hanno seguito le atlete durante la giornata, hanno condiviso le proprie idee e le proprie sensazioni.

UNDER 15 – MIRKO GELMETTI

«È stata un’esperienza vissuta come una bellissima opportunità di crescita e di condivisione, in una location diversa dal solito ovvero l’indoor a 5: sicuramente altamente formativa. Per noi dello staff, ma sicuramente anche per le ragazze, è stata una giornata intensa e bellissima. Occasioni come queste permettono al gruppo di fondersi sempre più. Infine posso dire che è bellissimo vedere sempre più bambine e ragazze avvicinarsi al calcio. Oggi il torneo contava circa 600 bambine, direi che la direzione è quella giusta e sono orgoglioso di farne parte».

UNDER 12 – MARTINA BITTANTE

«È il terzo anno che partecipo al Torneo come allenatrice, ogni volta vedo grandissimo entusiasmo, le ragazze vengono dalla pausa calcistica e scolastica natalizia, questo permette loro di sfogare la voglia di giocare a calcio che hanno! Sicuramente è un modo per crescere, dato che l’indoor, con un pallone più piccola, permette alle ragazze di migliorare le loro skills aumentando la sensibilità nell’uso della suola, della punta e di altre parti del piede altrimenti poco utilizzate. Tutte le squadre vivono l’intera giornata come una sfida di sano agonismo e nel vedere questo dobbiamo imparare tanto dalle bambine e dalle ragazze. Le Under 12 hanno dato prova di grande carattere, giocandosela con tutte e ottenendo buoni risultati. C’è un po’ di amarezza per il secondo posto nel girone, ma è un grande punto di partenza per fare ancora meglio e divertirsi nel resto della stagione».

PULCINE – MICHELE CAZZADOR

«Questo torneo è stato vissuto dalle più piccole con gioia e impegno, sintomi della loro grande passione per il calcio. Da parte mia posso dire che è stato bello vedere così tante squadre presenti a questa manifestazione ed è un grande segnale per il movimento calcistico femminile. Per le nostre gialloblù credo sia stata un’ottima giornata per crescere dal punto di vista caratteriale, ci sono stati anche momenti di delusione ma sono riuscite a capire da sole, facendo forza di gruppo, che era il momento di rimediare e ripartire al meglio nelle altre partite. Dal punto di vista del gioco si è visto ciò che hanno imparato in questi primi mesi e confrontarsi con tante squadre diverse le ha portate a dare fondo alle loro capacità tecniche e caratteriali. Aggiungo la soddisfazione nel vedere tre squadre del Verona, è la prova del grande lavoro svolto da parte di tutti, società e allenatori, dedicato alle ragazze».

Credit Photo: Hellas Verona Women

Sorteggiati gli accoppiamenti dell’Algarve Cup: l’Italia incontra il Portogallo

Otto le nazionali ai nastri partenza: la nuova formula del torneo prevede che le squadre si affronteranno subito ai quarti di finale.

A dodici anni di distanza dall’ultima partecipazione, l’Italia torna a disputare l’Algarve Cup, uno dei più prestigiosi tornei riservati alle nazionali di calcio femminili in programma dal 4 all’11 marzo 2020 nella regione portoghese dell’Algarve. Otto le squadre partecipanti alla 27ª edizione del torneo che, oltre alla Nazionale di Milena Bertolini, vedrà ai nastri di partenza Portogallo, Danimarca, Norvegia, Svezia, Belgio, Nuova Zelanda e Germania. Tra i ritorni eccellenti c’è anche quello della nazionale tedesca, una delle super potenze del calcio femminile che torna a giocare nel Sud del Portogallo dopo una pausa di quattro anni.

L’Italia incontrerà proprio i padroni di casa del Portogallo nei quarti di finale del torneo, come stabilito dal sorteggio che si è svolto oggi. La competizione da quest’anno ha un nuovo format: le otto nazionali iscritte si affronteranno il 4 marzo nei Quarti di finale, con le vincenti che il 7 marzo daranno vita alle semifinali e le perdenti che si sfideranno per i piazzamenti dal 5° all’8° posto. Il 10 marzo si terranno le finali dal 3° all’8° posto, mentre l’11 marzo è in programma la finalissima.

A guidare l’albo d’oro del torneo, vinto lo scorso anno dalla Norvegia in finale sulla Polonia, sono gli Stati Uniti con 10 vittorie, seguiti da Norvegia (5), Svezia (4) e Germania (3).

Questi gli abbinamenti del sorteggio odierno:

Nuova Zelanda – Belgio
Portogallo – Italia
Germania – Svezia
Danimarca – Norvegia

Credit Photo: FIGC

 

Pari casalingo per il Pescara Femminile

Il periodo festivo appena concluso ci lascia con un Pescara amareggiato dall’ultimo pareggio con il Dream Team. Purtroppo nel match disputato domenica scorsa le Delfine hanno rinunciato a due importanti punti nel cammino verso la vetta della classifica. Le ragazze di Mister Zucchini hanno mostrato non poche difficoltà sul terreno di gioco, forse proprio a causa del campo erboso inadatto alle loro caratteristiche. Anche la fortuna non è stata dalla loro parte considerando tre legni colpiti (due da Stivaletta) e una disastrosa difesa che ha portato il Dream Team al goal del pareggio. Il Pescara è sceso in campo con Stivaletta, Vizzarri, Pagano, Mari, Mastronuzzi, Fiucci, Eugeni, De Leonardis, Taverna, Di Tullio e Dilettuso. Ottima partenza per le delfine che, agguerrite, mettono subito sull’attenti il portiere napoletano e ottengono un costante possesso palla. Tuttavia, il Dream Team riesce con facilità a difendere la propria porta e le diverse occasioni da goal delle biancazzurre si riescono a concretizzare soltanto una volta rispetto alle numerose possibilità presentatesi. Anche nel secondo tempo il Pescara, carico di grinta ed energia, sfiora la porta partenopea grazie ad un cross di Pagano. Solo al 67’, a causa di un momento di confusione e distrazione, il Dream Team porta in segno la rete del pareggio beffando le biancazzurre.

Così cresce la rabbia del Pescara che sfocia in un vero e proprio assedio verso la porta avversaria. Di Tullio, De Leonardis, Stivaletta e Antenucci (entrata al posto di Taverna) hanno provato durante tutto il corso del match ad ottenere inviano il goal della vittoria. Grande gioco di squadra che purtroppo però non è bastato. Il Pescara consolida così il suo terzo posto in attesa del marth di domenica a Salerno contro l’ostico Sant’Egido.

Photo Credit: Pescara Calcio Femminile

Il Trento Clarentia nella tana della capolista

La vittoria prefestiva in casa del Gordige è stata una vera e propria iniezione di fiducia per il Trento che, dopo una sosta di campionato in cui non sono comunque mancati gli allenamenti, si prepara per la prova di maturità sul campo della prima della classe. La sfida, con calcio d’inizio in programma alle 14.30, sarà diretta dal Signor Pasculli di Como.

QUI TRENTO

La squadra di mister Pavan ha sfruttato la pausa del campionato per ricaricare le batterie e per preparare la trasferta di Vicenza. Non sono mancati gli allenamenti, nemmeno sotto le feste, e le gialloblù sono pronte per tentare l’impresa in terra veneta: “Il Vicenza è una squadra veramente forte, con un livello tecnico di categoria superiore. Noi abbiamo comunque dei valori per battercela, nonostante loro in estate abbiano fatto un calciomercato stellare assicurandosi nomi altisonanti”, ha commentato il tecnico gialloblù. La squadra di mister Dori guida infatti la classifica del girone da imbattuta, ha il miglior attacco del torneo e, insieme al Brescia, anche la miglior difesa. Viene allora spontaneo chiedersi come si affronti una squadra come questa: “Abbiamo lavorato tanto in queste due settimane e sappiamo come giocheranno. Dovremo dare continuità alla bella prestazione con il Gordige, stando unite in campo e cercando di essere coordinate nei movimenti. Sono tanti i pezzi che dovranno incastrarsi perfettamente per riuscire a compiere questo pseudo-miracolo sportivo, ma con la giusta concentrazione e con un grande spirito di squadra sono sicuro che quantomeno riusciremo a tornare a Trento soddisfatte della prestazione. Noi ci crediamo“, ha concluso l’allenatore gialloblù. Per l’occasione torna a disposizione Pasqualini, (recuperata dal brutto infortunio alla spalla) che si aggregherà al resto della squadra per la trasferta di Vicenza.

Photo Credit: ACF Trento Clarentia

Garavelli in gol al primo minuto, l’Alessandria festeggia.

L’Alessandria riparte, dopo la brevissima sosta, in tutti i sensi. Inizia così il nuovo anno, con una grande vittoria contro il Caprera.

Neanche il tempo di scaldarsi e le grigie passano in vantaggio con Gaia Garavelli, il filtrante partito da Sofia Bergaglia, taglia fuori la difesa impreparata e la numero 9, raccolto il passaggio, si ritrova sola davanti al portiere che riesce a toccare il pallone ma non quanto basta per evitare la rete.

Le Grigie si galvanizzano e alla mezz’ora, Bergaglia rientra dalla fascia e scodella in mezzo, Lardo però sciupa il raddoppio davanti alla porta. Cinque minuti più tardi, possibilità dal calcio d’angolo, una deviazione nega la gioia del gol sul gran colpo di testa di Francesca Lardo. Grigie sempre nella metà campo avversaria.

Al 45′, Martina Luison tenta il gol della domenica, scaricando da fuori area un missile che si spegne di poco a lato. Il primo tempo va in archivio con una grande prestazione delle alessandrine e con le olbiesi in completo affanno.

Il secondo tempo vede l’abbandono dal campo per l’Acf Alessandria della propria numero 6, Luison, sostituita per un forte dolore alla caviglia, causato dai ruvidi contrasti subiti, al suo posto entra Marta Quadi; e al 10′ della ripresa l’intervento scomposto di Sara Zanarotto sull’attaccante avversaria le costa la doppia ammonizione, salterà la prossima partita in casa contro il Canelli.

L’Alessandria rallenta e per i restanti minuti gestisce palla e mantiene il possesso. Sofia Bergaglia nei quattro minuti di recupero mantiene il pallone vicino alla bandierina del fuorigioco condannando così le padrone di casa ad un’amara sconfitta. Grande festa, invece, per l’Acf Alessandria che conquista tre punti fondamentali dopo una partita molto spezzettata e ”violenta”.

Credit Photo:Andrea Amato

Sam Kerr debutta nella Super League femminile

Anche se parliamo di una superstar globale e di uno degli attaccanti più prolifici della storia, la stessa Sam Kerr ha ammesso di essere “nervosa e un po’ arrugginita” quando è scesa in campo per il suo debutto con il Chelsea.

L’attaccante australiana, ha firmato per i blues a novembre, ma ha dovuto aspettare fino a gennaio per poter approdare in Super League Femminile, ed è stata lanciata nella formazione di partenza poco più di una sola settimana dopo il suo atterraggio in Europa.

Le aspettative tra i sostenitori e i media erano alle stelle, con Kerr che detiene il record di tutti i tempi, a soli 26 anni, segnando più gol di chiunque altra sia nel campionato americano che in quello australiano e avendo brillato con ben cinque gol ai Mondiali del 2019 in Francia.

Nonostante le buone opportunità nella sua prima partita competitiva dopo più di due mesi, Kerr non è riuscita a segnare ma la sua energia, i movimenti intelligenti e il gioco a tutto tondo hanno mostrato quale aggiunta di classe mondiale sarà l’australiana alla massima serie inglese.

Photo Credit: Getty Images (BBC Sport)

Inizia bene il 2020 in casa rosanero

Non è mai facile azzardare il pronostico per la partita che riprende dopo le festività, il risultato delle ragazze di Mister Roberto Salterio non da però scampo al AC Perugia Calcio Femminile che finché ha potuto ha cercato di reggere il confronto.

Risultato mai in discussione, anche se bisogna aspettare solo il 38’ del pt per sbloccarlo, complice un gran gol di Biancamaria Codecà che infila da fuori area nel l’angolo più alto là dove non ci si arriva proprio mai. È una Riozzese che deve però suggellare una vittoria più ampia per non correre rischi contro le avversarie guidate dal neo Tecnico Valeriano Recchi, e per farlo al 22’ del st l’asso pigliatutto Alessia Rognoni dopo solo 30 secondi dall’ingresso in campo infila il raddoppio e chiude successivamente le ostilità al 80’ con una staffilata sulla quale nulla può l’estremo avversario. Vivaci sino al termine le ospiti, che trovano comunque il gol che accorcia lievemente le distanze e la soddisfazione di Michela Angori a pochi minuti dal termine della partita.

Photo Credit: ASD Riozzese

Che peccato! Col ravenna è solo 0-0: le granata sprecano l’impossibile

Peccato! Un’occasione sprecata per le nostre ragazze che impattano 0-0 contro il Ravenna e mancano l’appuntamento (più che meritato) con la prima vittoria del 2020.

Inizio di stampo granata con all’8’ la punizione di Peruzzo: rimette in mezzo Rigon per Pinna che si fa sorprendere in fuorigioco. Al 10’ angolo per il Cittadella, Ponte la prende di testa ma non è precisa. Le Ladies dominano e due minuti dopo accarezzano l’illusione del vantaggio con un contropiede magistrale di Zorzan che passa a Pinna ma il nostro “squalo” si fa ipnotizzare dal portiere emiliano.
Al 19’ si vede anche il Ravenna ma un potenziale pericolo per le ragazze di Fabiana Comin si trasforma in una ripartenza quasi letale: punizione dopo metà campo per il Ravenna che sbaglia, riparte il Cittadella con Zorzan su passaggio di Pinna ma l’azione si conlude con un nulla di fatto. Clamoroso al 35’: cross di Zorzan, quasi autogol del Ravenna…

Si passa al secondo tempo che ripropone inizialmente lo stesso copione: al 22’ punizione Cittadella, Ambrosi mette in mezzo, la palla arriva a Pinna che calcio alto. Un minuto dopo arriva un’altra ghiotta chance per sbloccare il punteggio: punizione di Peruzzo a lato del palo!
Gol sbagliato e gol (quasi) subito: al 24’ contropiede Ravenna con Toniolo che compie un miracolo e salva lo 0-0.
L’ultimo sussulto arriva allo scadere con Kastrati che si divora il match-ball da sola davanti alla porta!

Credit Photo: Lady Granata Cittadella

La prima dell’anno finisce con una sconfitta per il Vittorio Veneto

Illuminata dai primi palpitanti raggi di sole alle pendici dei nuovi – freschi e ruggenti – Anni ’20, l’armada rossoblù si riaffaccia tra la luminarie del campionato cadetto con la dannata voglia di sciogliere i nodi di una matassa sportiva fattasi sempre più inopinatamente intricata, tra psichedelici chiaroscuri nel rendimento sul campo e meccanismi psicologici inevitabilmente turbati dall’astenia di risultati accumulata nell’ultima ambata di mesi. Il derby, coal or sweets, in terra scaligera sul campo del Chievo Fortitudo Women rappresenta il perfetto incrocio tra due compagini non dissimili nei rispettivi momenti di difficoltà interiore e pragmatica: parola d’ordine vietato sbagliare, per godere almeno di una tepida folata di Bengodi prima di dismettere, anche per quest’inverno, le decorazioni natalizie.

Arricchito, nei preziosi dardi a disposizione nella propria faretra tecnico-tattica, dal triplete di innesti offerto dal mercato invernale, Mister Diego Bortoluzzi lucida l’argenteria delle feste varando dal 1′ un 4-3-3 inedito sotto il profilo dei contenuti soprattutto in quota offensiva. Nel quartetto difensivo orchestrato ancora una volta dai sapidi guantoni friulani di Alice Bonassi, Giulia Mancuso – già brillante protagonista nell’esordio assoluto di fine 2019 contro il Cesena – si conferma riferimento nelle scottanti mattonelle centrali accanto a Giada Tomasi, con Gloria Frizza e Monica Furlan baldanzosi esterni chiamate agli straordinari nella doppia fase di competenza. Il centrocampo si contraddistingue per l’abbondanza di piedi educati, tra capitan Laura Tommasella, Greis Domi e la solita vivacità da “tuttocampista” pura di Valentina Foltran. Davanti, spicca il primo gettone tout court per Maria Zuliani in posizione da ala sinistra, con Adriana De Martin consueto riferimento da prima punta imperiosa e Karin Mantoani back to roots riportata quasi dopo tempo immemore all’antico e originario ruolo da esterno alto senza troppe pretese in fase di copertura.

Il mood collettivo sin dai primissimi minuti di gara sul campo è quello, ben atteso, di due squadre vogliose di arpionare sin dall’ouverture le redini della manovra, anche per imprimere il proprio marchio distintivo sulle lastre della celluloide domenicale. La prima occasione assoluta è di marca clivense al vibrante scoccare del primo quarto d’ora di contesa: Martani difende palla su Furlan all’altezza del vertice basso mancino dell’area di rigore rossoblù, per poi confezionare un delizioso assist a mezz’altezza spizzato da Carraro ma prontamente respinta a mano aperta da un’attenta Bonassi ben posizionata sul primo palo. Un paio di giri di orologio più tardi, è ancora Martani a conquistare la sfera al limite dei 16 metri vittoriese e a scaricare per l’accorrente Boni in penetrazione da destra, ma il diagonale insidioso confezionato dall’esperta numero 10 in maglia gialloblù si spegne a distanza non siderale dal montante più distante dai guantoni di Bonassi. Il Permac, dal canto suo, prova ad innescare una certa mole di ripartenze sollecitando con continuità la new entry Zuliani in contropiede, senza però mai creare concreti brividi dalle parti dell’estremo difensore di casa Salvi. Di fatto, la prima (e unica) occasione di tutto il primo tempo rossoblù si materializza in modo quasi casuale al minuto 22: sulla punizione di Domi da lunga distanza Salvi buca l’uscita in presa alta e Frizza sfiora l’impatto con la sfera, disinnescata dal centrale clivense Caliari in seconda e decisiva battuta. Sul fronte opposto, al 24′, Boni lavora un bel pallone in mezzo ad una selva di gambe vittoriese per poi servirlo all’indietro per la battuta imperiosa ma imprecisa Dallagiacoma, con palla qualche metro al di sopra del montante di Bonassi. Le occasioni per le padroni di casa cominciano a farsi consistenti, anche per (de)merito dell’impreciso centrocampo rossoblù: al 35′ Domi perde un pallone sanguinoso a centrocampo favorendo, di fatto, un pericolosissimo 4 contro 3 non sfruttato dalle padroni di casa per la clamorosa imprecisione di Martani nel controllare il pallone in area, dopo il perfetto filtrante di Boni ad eludere la disperata opposizione difensiva di Tomasi e Furlan. Cinque minuti più tardi però il Chievo non perdona e questa volta trasforma in platino una palla persa in ripartenza da Zuliani sulla trequarti difensiva rossoblù: Pecchini, in penetrazione da destra, conclude trovando la respinta sulla linea di Tomasi, in seconda battuta l’ex Unterland Damen Dallagiacoma – già a segno lo scorso anno in Serie C  contro le rossoblù – trova la deviazione vincente per la meritata rete del vantaggiodelle padrone di casa. La numero 29 scaligera non si accontenta e decide di spostare con ancora maggior decisione l’inerzia della disfida cogliendo, proprio allo scoccare del 45’, il secondo sigillo personale – quarto complessivo in campionatoinfilando sotto misura il bell’assist mancino di Caneo, a conclusione di un’ottima azione corale imbastita dalla compagine del neo mister Moreno Dalla Pozza.

Il 2-0 subito negli ultimi scampoli di prima frazione, abbinato all’inconsistenza della produttività rossoblù soprattutto in fase offensiva, costringe Mister Bortoluzzi a variare sin dai primi vagiti di ripresa interpreti e mood tattico complessivo: dentro Natasha Piai e Silvia Cimarosti, rispettivamente per Zuliani e Domi, con corrispondente passaggio ad un più organico ed equilibrato 4-4-2. Gli effetti del lifting strategico sembrano materializzarsi con profitto già dopo pochi minuti, con le Tose a segno al 50′, alla prima azione dei secondi 45′ e al primo vero tiro in porta di tutta la domenica scaligera: il lancio filtrante di Foltran è una delizia che buca completamente la retroguardia clivense nel miocardio della zona rossagialloblù, Nata Piai – collaudata cacciatrice dalle narici da gol educatissime – è perfetta nell’insinuarsi nel cuore dell’area di rigore e trafiggere Salvi con un preciso tocco di mezzo esterno mancino in scivolata. La partita si riapre e le Tose accarezzano il voluttuoso proposito di ristabilire la parità nel punteggio affidandosi ad un gioco più arioso e votato all’attacco, in particolare sull’asse qualità e leadership Tommasella-Piai. A spezzare il mutato evolvere dell’equilibri si materializza però il contestatissimo episodio al minuto 61 a favore del Chievo: Boni – in una combo tra mestiere e furbizia, amplificata da una certa insipienza arbitrale – si procura un penalty per presunto fallo di Furlan, dopo aver oltretutto controllato per prima la sfera con la mano all’altezza del dischetto del rigore. Suggellata dal fischio arbitrale, l’esecuzione della veterana scaligera è implacabile e riporta le padrone di casa sul doppio vantaggio. Tramortite ma non domate, le Tose si ributtano in avanti a testa bassa e al 65′ Mantoani, servita in corsa da De Martin, confeziona un diagonale sporco ma insidioso deviato in angolo non senza difficoltà da Salvi. Sul corner seguente da sinistra di Tommasella, lo stacco imperioso di Gloria Frizza in mezzo all’area – fotocopia della rete del pari alla Novese – fredda la retroguardia gialloblù e proietta nuovamente il Permac in partita a oltre 25 minuti più recupero dal calar del sipario. La fatica però comincia a farsi sentire su entrambi i fronti e le azioni si fanno più confuse da una parte e dall’altra: le Tose ci provano con Tommasella e Piai senza suscitare particolare disequilibri emozionali nelle rivali difensive di casa, mentre sul fronte opposto Mancuso e Tomasi hanno il loro bel da fare per disinnescare i contropiedi, quasi sempre in superiorità numerica, imbastiti da Boni e dalla neo-entrata Mascanzoni. Gli ingressi di Ilaria Mella e, negli ultimi scampoli di partita, di Gaia Sovilla non imprimono l’auspicata svolta complessiva nel raggiungere almeno il punto del pari. Il canto del cigno rossoblù, dopo 6′ di recupero, lo dà all’ultima opportunità disponibile l’incornata della solitaFrizza su angolo da destra di Piai, con palla peraltro non eccessivamente distante dal palo destro di Salvi.

Finisce dunque con una sconfitta, e con un’altra prestazione da Dottor Jekyll & Mister Hyde a cavallo tra due decenni, l’Atto I delle Tose dopo la lunga sosta natalizia. Agli sgoccioli del girone d’andata, e contro due avversarie toste e organizzate come Riozzese e Napoli, sarà necessario ritrovare la migliore forma mentis, oltre alla necessaria lucidità fisica, per ritrovare quella voglia di dare nuove sfumature rossoblù ad un’avventura cadetta ancora molto lunga e promettente.

Photo Credit: Permac Vittorio Veneto

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