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Serie A, sabato si gioca Fiorentina-Sassuolo!

Nella quinta giornata di ritorno di Serie A, in programma domani sabato 9 Febbraio, il Sassuolo Femminile affronterà la Fiorentina Women’s!

Il Match andrà in scena presso lo Stadio Comunale “Gino Bozzi”, alle ore 14.30!

Sul canale ufficiale di Twitter sarà possibile seguire gli aggiornamenti live della partita.

Forza Sasol!

Credit Photo: Sassuolo Calcio Femminile

Serie A, 16esima giornata: Juventus Women per consolidare il primato, Fiorentina Women’s e AC Milan a caccia del secondo posto

Sabato 9 febbraio si disputano tutti gli incontri validi per la 16esima giornata di Serie A italiana. La Juventus Women mantiene il primo posto in solitaria: nella giornata precedente è riuscita ad imporsi per 1 rete a 0 contro l’AS Roma e consolidare così il primato. Questa settimana le bianconere affrontano le ragazze dell’Atalanta Mozzanica che, sulla carta, non dovrebbero rappresentare un grosso pericolo. All’andata il risultato finale fu il pareggio, ma mister Ardito dell’Atalanta è chiaro:” La partita d’andata è archiviata. Ci aspetta una bella partita contro una squadra molto forte che merita il primato della classifica in questo momento.”

La Fiorentina Women’s è riuscita nel sorpasso sulle rossonere: le viola ora occupano la seconda posizione, con 37 punti. Nell’ultima giornata la Fiorentina Women’s si è imposta per 2 a 0 contro il Chievo Verona, questa volta l’avversario è il Sassuolo, un avversario molto ostico.

L’AC Milan si trova ora in terza posizione, con 1 punto di ritardo rispetto alle viola ma ben 10 punti di vantaggio sull’AS Roma. Le rossonere di coach Morace sono reduci dalla vittoria per 3 a 1 contro il Tavagnacco, ora le avversarie sono le ragazze dell’Hellas Verona Women. Le rossonere saranno sicuramente molto motivate nel portare a casa il bottino pieno, anche perchè sperano in un mezzo passo falso delle viola contro il Sassuolo.

Una grande sfida aspetta l’AS Roma in questo turno, che se la vedrà con il Florentia, fermo al quinto posto con 23 punti. Le ultime due sfide della giornata prevedono Chievo Verona contro Orobica Bergamo e Pink Bari contro Tavagnacco, le 4 squadre occupano gli ultimi quattro posti della classifica e sarà interessante vedere chi riuscirà ad imporsi. Per ora è l’Orobica ad essere in ultima posizione con 5 punti, appena sopra la Pink Bari con 7.

Domani all’Olivieri il ChievoVerona Valpo ospita l’Orobica

Novanta minuti, un unico obiettivo. Il ChievoVerona Valpo si prepara ad un match che può valere una stagione: domani allo Stadio Olivieri è in programma l’incrocio salvezza con l’Orobica Calcio Bergamo. All’andata fu netto il trionfo clivense: la doppia di capitan Boni ed il sigillo di Tarenzi permisero al Valpo di mettersi alle spalle un avvio di campionato decisamente travagliato. Una vittoria rotonda che domani la formazione di mister Emiliano Bonazzoli spera di bissare, confortata dal calore del tifo amico. Rossella Sardu ha presentato così la sfida: «Penso che sia una partita fondamentale per allontanarci da una posizione in classifica che ci sta un po’ stretta – commenta la centrocampista gialloblù – dovremmo però approcciarla con la determinazione e la cattiveria giuste, stando come si suol dire “sul pezzo”, perché sicuramente non sarà facile». Sardu non nutre dubbi circa la ricetta vincente che la squadra dovrà provare a mettere in pratica. «Sono certa che l’Orobica verrà a casa nostra agguerrita per conquistare la massima posta in palio. Sarà dunque una battaglia, anche se non mi va tanto di pensare a loro, ma di quello che possiamo fare noi: entrare in campo con tranquillità e personalità, facendo valere quelle che sono le nostre qualità. Il finale poi sarà una conseguenza del nostro atteggiamento».

Credit Photo: ChievoVerona Valpo

Primavera, Pachera: «A Ravenna sarà difficile, affrontiamola bene mentalmente e senza rilassarci» / Video

Verona – Ecco le dichiarazioni dell’allenatore della Primavera gialloblù Matteo Pachera, rilasciate in vista di Hellas Verona-Ravenna, 12a giornata del campionato Primavera (Girone 2).

«Sabato con il Ravenna? Mi aspetto una partita difficile su un campo complicato, quindi dev’essere una partita da affrontare bene mentalmente, consapevoli delle nostre qualità e di quello che sappiamo fare per andare a vincere la partita. Dare il massimo? Io ragiono così: quel che è stato fatto prima, il passato, tante volte toglie energia. Le cose importanti sono il presente e il futuro, noi ci dobbiamo preparare bene per la partita di sabato e poi si penserà alla prossima. Più serenità? Può essere un’arma a doppio taglio, quindi lasciamo da parte la serenità, dobbiamo affrontarla come fosse una finale».

Credit Photo: Hellas Verona Women

Primavera / A Ravenna prima del riposo, Pachera: «Non importa quel che abbiamo fatto prima»

Verona – Si aprirà sabato 9 febbraio (ore 15) al ‘Soprani’ di Ravenna la 12a giornata del campionato Primavera, con le gialloblù di Matteo Pachera che affronteranno in anticipo le ravennate. La squadra di Gianluca Foschi è ultima in classifica a 4 punti insieme al Lady Granata Cittadella, ma l’allenatore gialloblù ha voluto sottolineare l’importanza e la pericolosità della sfida.

Una partita che deve essere un ulteriore passo avanti di tre punti per l’Hellas Verona, attualmente al secondo posto valido per la promozione ai quarti di finale Scudetto, ma insidiato da Chievo Valpo a meno-tre e Mozzecane a meno-sei. Un campo che quest’anno ha portato bene alla prima squadra, che proprio al ‘Soprani’ ha centrato la qualificazione ai quarti di Coppa Italia. Servirà la massima concentrazione per evitare di concedere punti alle inseguitrici e proseguire la corsa verso le fasi finali, passando per Ravenna prima del turno di riposo per le gialloblù, che torneranno poi in campo per l’ultima giornata contro il Cesena.

Credit Photo: Hellas Verona Women

Quinta di ritorno: le nerazzurre affrontano la Vecchia Signora

Tutto è pronto per Atalanta Mozzanica-Juventus. La Vecchia Signora ospite nella bergamasca, per l’occasione speciale il teatro sarà il Comunale di Caravaggio, nel quale si attende il tutto esaurito al cospetto della prima forza del campionato, nonché detentrice del tricolore. Le nerazzurre, reduci da 5 punti conquistati nelle ultime tre gare, sono attese da una gara difficilissima, ma il pari conquistato a Vinovo nel match d’andata fa comunque ben sperare il pubblico di fede locale, fiducioso di poter assistere ad un’altra impresa di capitan Stracchi e compagne.

Mister Ardito dal canto suo mette in naftalina l’ultimo precedente e chiama le sue a mantenere la concentrazione sul prossimo impegno: “La partita d’andata è archiviata. Avevamo fatto molto bene, la squadra è cresciuta da allora e siamo diverse rispetto sotto tanti profili. Ma ogni partita va giocata e non possiamo partire da quella partita per giocare quella di sabato.” Testa quindi a Caravaggio, dove le nerazzurre dovranno tenere alta la guardia per tutti i novanta minuti: “Ci aspetta una bella partita contro una squadra molto forte che merita il primato della classifica in questo momento. Sappiamo che non potremo concedere nessun errore ad un avversario che non aspetta altro che colpire.”

L’impresa sarà resa ancor più ardua dalle assenze di Piacezzi e Vitale, ma mister Ardito ha più di una freccia al suo arco, come ha dimostrato nella partita di Verona. Fiducia quindi alla formazione scesa in campo all’Olivieri di via Sogare, con Rizzon e Scarpellini al centro della difesa. Rita Guarino non può permettersi passi falsi e si affiderà al collaudato gruppo che ha domato la lupa romanista nell’ultima di campionato.

Ex di turno: una sola ovvero l’indimenticata Yaya Galli, una sola stagione a Mozzanica, ma entrata subito nel cuore dei tifosi bergamaschi.

Probabili formazioni:

Atalanta Mozzanica: Lemey; Lazzari, Scarpellini, Rizzon, Jordan; Re, Stracchi, Colombo; Caccamo, Kelly, Martinovic. All. Michele Ardito.

Juventus: Bacic; Hyyrynen, Salvai, Gama, Boattin; Galli, Cernoia; Pedersen, Girelli, Bonansea; Aluko. All. Rita Guarino.

Arbitro: Tommaso Zamagni di Cesena; assistenti: Spagnlo di Reggio Emilia e Panzardi  di Bologna.

Photo Credit: Atalanta Mozzanica

La ct Bertolini: “Il movimento continua a crescere, è in atto un vero e proprio risorgimento”

Il 2019 è un anno importante per la Nazionale Femminile, ma anche per tutto il movimento. Il Mondiale di Francia, dove l’Italia torna a venti anni di distanza dall’ultima partecipazione, rappresenta un viatico con indifferente per il calcio femminile. Ne è convinta la ct Milena Bertolini, che registra con soddisfazione la sensibile crescita di questo sport e parla addirittura di una fase di risorgimento.

“Noi siamo indietro, paghiamo 15-20 anni di mancati investimenti – spiega – e non possiamo pensare di annullarli in 3-4 anni. Gli altri paesi in questi 15-20 anni hanno investito tanto e ora sono avanti, però è in atto un risorgimento del calcio femminile nel nostro Paese. Si sta cercando di invertire la tendenza e lo stiamo facendo bene perché in poco tempo abbiamo ridotto questo gap, anche se ci vorranno ancora 6-8 anni per poter arrivare a livello degli altri”.

“Dobbiamo essere consapevoli – prosegue la ct – di dover migliorare velocemente perché anche gli altri continuano a crescere e non ci aspettano. E’ fondamentale ampliare la base delle praticanti, in questi tre anni abbiamo avuto 1500 bambine in più e questo vuol dire che si sta creando una base solida. E’ importante che i media ci diano spazio e facciano conoscere questo movimento e anche il campionato deve essere sempre più competitivo. Il 2019 è un anno importante perché andremo ai Mondiali e le vittorie aiutano a farci conoscere, quello che noi possiamo promettere agli italiani è che andremo in Francia a dare il massimo. Vogliamo fare bene e andare avanti, sarà una Nazionale che lotterà fino all’ultimo minuto e poi vedremo cosa succederà”.

E, a proposito di Mondiale, Milena Bertolini non nasconde il suo obiettivo. “Se voglio sognare in grande – scherza – direi che sarei soddisfatta se vincessimo i Mondiali, però questo è un grande sogno e io devo essere molto realista. E allora dico che sarò soddisfatta se andremo in Francia facendo tutto il possibile per prepararci al meglio, lavorando di squadra e mettendoci tutto il nostro impegno, la nostra passione e la nostra qualità e, quando avremo fatto questo, vedremo a che punto saremo arrivate”.

Credit Photo: FIGC

Le rossonere al Vismara a caccia dei tre punti

La Prima Squadra femminile, domenica 10 febbraio alle ore 12.30, sarà impegnata contro l’Hellas Verona Women nella partita casalinga che si disputerà al Centro Sportivo Vismara (ingresso libero).
Per le ragazze di Coach Morace, che nella gara di andata avevano vinto 1-0 nella difficile trasferta caratterizzata dal maltempo, sarà fondamentale conquistare i tre punti per proseguire senza sosta nel cammino in campionato e rimanere vicine alla vetta della classifica.

Dopo l’impegno contro l’Hellas, infatti, il Milan dovrà affrontare fuori casa la Juventus, sconfitta 3-0 lo scorso 4 novembre grazie alle reti di Thaisa Moreno, Valentina Giacinti e Daniela Sabatino.
Il mese di febbraio si concluderà con il ritorno dei Quarti di finale contro il Sassuolo in programma mercoledì 20. Poi ci sarà una lunga sosta per la Cyprus Cup, evento annuale dedicato alle nazionali di calcio femminili che si svolgerà a Cipro dal 25 febbraio al 7 marzo. La ripresa del campionato è prevista per sabato 16 marzo.

Credit Photo: Roberto Comuzzo, LivePhotoSport

Marta Mason ci accompagna alla sfida con l’Orobica

Settimana di intenso lavoro per il ChievoVerona Valpo che si prepara ad una sfida che può valere una stagione. Sabato in Via Sogare arriva l’Orobica: alla quinta giornata del girone di ritorno il destino del Valpo incontra un crocevia dirimente. La compagine clivense giunge al grande appuntamento forte delle consapevolezze maturate nella trasferta di Firenze, una gara che ha visto il Chievo giocare a testa alta, cedendo di misura contro un’avversaria in piena lotta scudetto. L’analisi di Marta Mason parte proprio da quest’ultima giornata di campionato: «È stata un’ottima partita quella di sabato scorso – commenta l’attaccante gialloblù – a livello di atteggiamento siamo entrate bene in campo, abbiamo messo sotto la Fiorentina e infatti secondo me l’unica nostra pecca è stata quella di non aver chiuso la partita nel primo tempo. Purtroppo abbiamo sbagliato tre gol e la gara, nel caso in cui li avessimo segnati, avrebbe preso un’altra piega. Rientrando nel secondo tempo sullo 0-0, abbiamo dato loro la possibilità di incrementare la marcia, in più noi sul finale abbiamo fallito anche un rigore che ci avrebbe dato la possibilità di giocarci il tutto per tutto sul 2-1. Questi novanta minuti ci devono essere da insegnamento soprattutto in vista di sabato». Un ChievoVerona Valpo – Orobica, quello per l’appunto in scena questo weekend allo Stadio Olivieri, che mette in palio una fetta di salvezza. «Sabato dobbiamo chiudere subito la partita, come avremmo dovuto fare a Firenze – conclude Mason – dovremo rivelarci ciniche, non sbagliando niente: abbiamo il dovere di portare a casa i tre punti».

Credit Photo: ChievoVerona Valpo

Mia Hamm: “Vedremo crescere il numero delle calciatrici e la qualità del gioco”

Questa mattina presso la sede dell’Istituto per il Credito Sportivo è stato presentato ‘Donne di Calcio’, l’ebook di Alley Oop –L’altra metà del Sole, il blog multifirma del Sole 24 Ore dedicato alla diversity. Alla presentazione ha preso parte anche il Vice Presidente esecutivo della Roma Mauro Baldissoni.

All’interno dell’ebook è presente un’intervista a Mia Hamm, membro del CDA giallorosso e due volte campionessa del mondo da calciatrice con gli Stati Uniti, che vi riproponiamo.

 

 

Da molti viene considerata la più grande calciatrice di tutti i tempi. Classe 1972, Mia Hamm è nata a Selma, in Alabama, e dall’ottobre del 2014 fa parte del consiglio di amministrazione dell’AS Roma, fortemente voluta dal presidente James Pallotta. Non viene spesso in Italia. Lo ha fatto in occasione della sfida di Champions League, allo Stadio Olimpico, tra Roma e Real Madrid, nella stessa settimana in cui, nel campionato femminile, era in programma la sfida tra le giallorosse e il Milan di Carolina Morace.

Tra i due impegni, Mia Hamm ha voluto assistere a un allenamento delle ragazze di Betty Bavagnoli, al Centro Giulio Onesti. Le giallorosse sono entrate alla spicciolata nel campo di allenamento e si sono recate a stringere la mano al “Mito”. Prima di iniziare la sessione, la statunitense ha anche rivolto loro alcune parole: “sono contenta di potervi seguire nel corso dell’allenamento e di venire a vedervi giocare. Se poi battete Carolina Morace, sarò ancora più contenta”. Non è andata proprio così visto che le rossonere si sono imposte, in rimonta, per due reti a una. Però, come si legge sull’account Twitter dell’AS Roma, l’esperienza è stata una di quelle che non si dimenticano facilmente: “Oggi ci siamo allenate sotto gli occhi di una leggenda”.

 

Mia Hamm non era presente ma anche la presentazione della squadra, alla vigilia dell’inizio del primo campionato a cui partecipa la Roma, è stato un vero e proprio appuntamento in stile hollywoodiano. Nel pieno centro della Capitale, a Piazza di Spagna, le calciatrici sono scese una a una dalla scalinata di Trinità di Monti per mano a un collega del settore maschile.

Per prendere parte alla nuova stagione della serie A, la Società di James Pallotta ha acquisito il titolo della Res Roma, che già militava nella massima serie. “Attendevo da tempo questo ingresso. È stata una grande notizia non solo per la Roma ma per l’intero movimento del calcio femminile italiano” aveva dichiarato la consigliera all’indomani dell’annuncio ufficiale, proseguendo poi: “Negli ultimi cinque anni il movimento si è molto evoluto in Europa e il campionato italiano sta diventando sempre più competitivo. A Roma i giovani hanno sempre sognato di fare lo stesso percorso di Francesco Totti. Da oggi anche le ragazze potranno fare lo stesso”.

Di ruolo attaccante, Mia Hamm ha collezionato dal 1987 al 2004, anno del suo ritiro, 275 presenze in partite ufficiali con 158 gol realizzati. Da piccola ha iniziato a tirare i primi calci a un pallone proprio in Italia. Il padre Bill, colonnello dell’Air Force e tifoso della Fiorentina, era infatti stato trasferito a Firenze quando Mia aveva solo un anno. Rientrata negli Stati Uniti, a quindici anni, viene subito notata dall’allenatore della Nazionale statunitense Anson Dorrance. Quello stesso anno debutta nella nazionale a stelle e strisce, diventando la più giovane giocatrice ad aver mai indossato la maglia della rappresentativa statunitense.

Nei frequenti trasferimenti della famiglia Hamm, per il lavoro del papà, è stato proprio il pallone ad aiutare la giovane Mia a integrarsi in ogni nuovo contesto. “Nella vita devi trovare la tua identità cercando di comprendere quali sono i tuoi punti forti e le tue caratteristiche. Io avevo buone caratteristiche atletiche, ero molto competitiva già da piccola ed era chiaro che riuscivo a essere molto concentrata sul calcio. Per questo ho sviluppato una chiara percezione delle mie possibilità e questo mi ha aiutata anche in altri ambiti della vita. Lo sport mi ha permesso di inserirmi più facilmente e velocemente ovunque”.

Negli Stati Uniti è diventata una vera e propria icona del soccer, come gli statunitensi chiamano il gioco del calcio. La sua silhouette è infatti impressa nello stemma della Women’s Professional Soccer, la lega professionistica che organizza il campionato femminile statunitense. Nike, tra i suoi sponsor così come Pepsi e Gatorade, le ha intitolato uno dei palazzi della sede di Beaverton. Stesso onore è toccato anche alla tennista Serena Williams. “Oggi vengono investite molte più risorse nel calcio femminile di quanto non si facesse ai miei tempi.

Negli Stati Uniti, per esempio, mi ricordo che guardavo in televisione la Coppa del Mondo del 1982 in Spagna e quella del 1986 in Messico commentate in lingua spagnola. Le ultime due edizioni maschili e l’ultima femminile del Mondiale sono invece state trasmesse da quattro o cinque canali nazionali di sport e da network internazionali. La visibilità per il pubblico è quindi aumentata e, di conseguenza, anche gli investimenti”.

Dal calcio giocato all’esperienza nel consiglio di amministrazione dell’AS Roma. “In riferimento alla guida di un team, penso che una delle cose che ho imparato sul campo è l’importanza di mettersi in ascolto, spesso le persone vogliono ascoltare prima se stesse e non va bene. La seconda cosa è creare un ambiente che rafforzi le persone intorno a te: devono capire che tu ti fidi di loro e che credi nelle loro potenzialità”.

Per Mia Hamm, vincitrice del FIFA World Player nel 2001 e nel 2002, ossia nelle prime due edizioni del riconoscimento internazionale, a fondamento di un cambiamento culturale c’è l’educazione. “Per far cambiare l’idea che il calcio sia uno sport prettamente maschile la cosa più importante è proprio questa.

Quando vai nelle scuole vedi sempre più ragazzine giocare a calcio, lo fanno per la gioia che dà loro. Non sono io che ho scelto il calcio né il calcio che ha scelto me, però io sentivo il mio cuore emozionarsi ogni volta che entravo in campo. Grazie al calcio ho potuto conoscere così tante culture e Paesi, aprire gli occhi sul mondo”.

Come alla capitana della Juventus Women e della Nazionale Italiana Sara Gama, la Mattel le ha dedicato una Barbie. “Più riusciamo a far capire alle persone che giocare a calcio è indipendente dal genere e più riusciremo ad avere collaborazione in ogni aspetto. Come donne dobbiamo comunque coinvolgere gli uomini, dobbiamo capire che senza di loro non possiamo farcela”.

Mia Hamm, che è una delle due donne presenti tra i migliori 125 calciatori al mondo, lista stilata in occasione del centenario della Fifa, insieme alla compagna di nazionale Michelle Akers, vede una crescita positiva anche in Italia. “In tanti ormai hanno compreso che pure un piccolo investimento ha un ritorno incredibile, non solo dal punto di vista finanziario ma di facility e di infrastrutture”.

Mia Hamm ha delle aspettative ben precise su cosa dovrebbe avvenire grazie al nuovo incremento dei finanziamenti per il calcio femminile, previsto dall’Uefa dal 2020: “Credo che vedremo crescere il numero delle calciatrici e anche aumentare la qualità del gioco, un po’ a tutto tondo: le strutture, il livello degli allenatori, la parte tecnico-tattica e fisica del gioco. Le nazioni che sono più avanti, faranno da traino e da punto di riferimento. I Paesi che sono rimasti, finora, ai margini innalzeranno il loro livello”.

La nazionale favorita alla prossima Coppa del Mondo, Francia 2019, non può che essere una: “Devo dire gli Stati Uniti. Stanno giocando molto bene. Però il livello si è alzato e c’è un bel gruppo di squadre che potrebbero fare bene. Questo è eccitante non solo per un’ex calciatrice ma anche per gli appassionati di questo sport.

Tra le squadre europee, terrei d’occhio l’Olanda, la Germania e l’Inghilterra, oltre alla Francia, il Paese ospitante, che sarà sicuramente molto sostenuta dal pubblico di casa”.

La più grande soddisfazione della statunitense, sposata due volte con tre figli e molto attiva anche nel sociale con la Mia Hamm Foundation creata dopo la morte del fratello adottivo per anemia aplastica, riguarda il movimento. “Come calciatrice la mia grande gioia è stata contribuire all’incremento delle donne che, negli anni successivi al mio addio al campo, si sono dedicate agli sport di squadra. Prima molte si cimentavano solo nelle discipline individuali, come l’atletica leggera”.

Credit Photo: AS Roma
 

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