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UEFA Women’s Champions League 2019: destinazione Budapest

La finale di UEFA Women’s Champions League 2019, che per la prima volta si disputerà in Ungheria, si giocherà allo stadio Ferencváros di Budapest giovedì 18 maggio. Come stabilito dal Comitato Esecutivo UEFA, non si terrà più nella stessa città che ospita la finale di UEFA Champions League maschile.

  • CALENDARIO: VERSO LA FINALE A BUDAPEST

Sorteggio qualificazioni: 22 giugno
Qualificazioni: 7–13 agosto
Sorteggio sedicesimi di finale: 17 agosto
Sedicesimi di finale: 12/13 e 26/27 settembre
Sorteggio ottavi di finale: 1 ottobre
Ottavi di finale: 16/17 ottobre e 31 ottobre/1 novembre
Sorteggio quarti di finale e semifinali: 9 novembre
Quarti di finale: 20/21 e 27/28 marzo
Semifinali: 20/21 e 27/28 aprile
Finale: 18 maggio 2019, stadio Ferencváros, Budapest

  • SQUADRE DA TENERE D’OCCHIO

Campione in carica: Lyon (FRA)
Ex campioni: Wolfsburg (GER)
Ex finaliste: Fortuna Hjørring (DEN), Zvezda-2005 (RUS)
Ex semifinaliste: Barcelona (ESP), Chelsea (ENG), Manchester City (ENG), Rosengård (SWE)
Ex partecipanti ai quarti di finale: Glasgow City (SCO), Linköping (SWE), Slavia Praha (CZE), Sparta Praha (CZE)
Squadre blasonate: Ajax (NED), Atlético Madrid (ESP), Basel (SUI, debut), Juventus (ITA, debut), Sporting CP (POR)

• Il secondo posto riservato alla Francia deve essere ancora assegnato a Paris Saint-Germain o Montpellier. Lo stesso vale per il secondo posto riservato alla Germania, in ballottaggio tra Bayern München e Freiburg. Per la Danimarca, il Brøndby può ancora qualificarsi.

• Le seguenti nazioni hanno diritto a due posti in base al ranking per coefficienti: Germania, Francia, Svezia, Inghilterra, Spagna, Danimarca, Italia, Russia, Svizzera, Repubblica Ceca, Austria, Norvegia

• L’elenco delle squadre è provvisorio: quello definitivo e le squadre qualificate di diritto ai sedicesimi verranno confermati dalla UEFA.

Lista di accesso

  • SEDE DELLA FINALE: STADIO FERENCVÁROS, BUDAPEST

• Inagurato nel 2014, lo stadio Ferencváros ha preso il posto del vecchio Albert Flórián e sarà il primo stadio ungherese a ospitare una finale femminile.

• Lo stadio Ferencváros ospita regolarmente la finale di Coppa di Ungheria maschile e le partite della nazionale.

• In passato, l’Ungheria ha ospitato il Campionato Europeo Under 19 femminile del 2005. Per quanto riguarda le competizioni maschili, Budapest ha ospitato UEFA Futsal EURO 2010, l’Europeo Under 16 del 1985 e l’Europeo Under 18 del 1990.

Credit Photo: ©Getty Images

Lutto nel calcio femminile: morta l’ex calciatrice Daria Nannelli

Aveva dedicato la sua vita al calcio e ne aveva fatta di carriera Daria Nannelli che a 34 anni ci ha salutati in un incidente stradale a Bagno a Ripoli, nel Fiorentino.
La dinamiche dell’accaduto secondo la ricostruzione della polizia municipale avrebbero visto coinvolta l’ex calciatrice alla guida di uno scooter in uno scontro con una macchina che usciva da una proprietà privata. I tentativi di rianimarla invano, date le gravi ferite riportate.

La giovane aveva militato in diverse squadre del territorio Toscano fin da bambina: AC Firenze, ACF Firenze, Fiorentina Women’s, Lucchese Libertas nel calcio a 11 e Ponte Greve e San Giovanni in quello a 5.

Credit Photo: Pagina Facebook di Lucchese Libertas Femminile

#AskRita: le risposte del coach Campione d’Italia alle domande dei tifosi

Rita Guarino ha ripercorso la stagione trionfale delle Juventus Women rispondendo in tempo reale alle vostre domande sull’account Twitter @JuventusFCWomen con l’hashtag #AskRita.

Dopo aver guidato le Juventus Women ad uno storico tricolore al primo tentativo utile, coach Rita Guarino ha raccontato la strepitosa stagione bianconera rispondendo alle domande dei tifosi, arrivate numerosissime attraverso l’hashtag #AskRita sull’account Twitter ufficiale @JuventusFCWomen.

Dalle emozioni scudetto, ai momenti chiave della stagione, passando per le curiosità e i segreti dello spogliatoio: sono stati tantissimi i tweet arrivati al coach Campione d’Italia.

Ecco i punti chiave dell’intervista, che potrete rileggere interamente su @JuventusFCWomen.

FINO ALLA FINE…
Uno dei temi fondamentali della Q&A è stata sicuramente la vittoria finale, giunta all’ultimo rigore nel playoff con il Brescia, che Rita Guarino ha vissuto in maniera particolare: “Cercavo di condividere l’emozione con la squadra. L’ultimo rigore è l’unico che non ho guardato. Ho dovuto chiedere al mio assistente cosa fosse successo”.

I MOMENTI DELLA STAGIONE
Un campionato, quello delle Juventus Women, ricco di momenti di gioia: “Ce ne sono stati molti. Sarebbe scontato dire lo spareggio, ma le 2 settimane nel girone di andata contro Brescia e Fiorentina siano state le più esaltanti sia per gioco che per risultati”.

Ma ci sono stati anche momenti più complicati, ai quali le sue ragazze hanno saputo reagire in modo fantastico: “Ce ne sono state tante. Nel girone d’andata non è stato scontato vincere contro Tavagnacco e a Bari. Brescia e Fiorentina sicuramente tra le più difficili, ma ogni partita ha avuto una storia sé”.

I SEGRETI DEL SUCCESSO?
Gli elementi chiave che hanno condotto alla vittoria finale alla prima stagione? Gruppo e tifosi: “Il segreto è stato il lavoro quotidiano e la forza del gruppo”. “I tifosi sono stati straordinari perché hanno subito creato un bellissimo feeling con la squadra fin dalle prime partite. E’ stato sicuramente da traino all’entusiasmo generale”.

LA CHAMPIONS
Tantissime sono le domande arrivate sul nostro canale Twitter a tema Champions League, competizione che le Juventus Women affronteranno per la prima volta la prossima stagione: “Il livello internazionale è altissimo e noi partiremo dalla fascia più bassa, quindi incontreremo le migliori d’Europa. L’obiettivo sarà ben figurare”. “Il divario è ancora ampio. Negli ultimi anni sono stati avanzati i primi passi per un progetto che ci avvicinerà sempre di più all’élite europea. La strada è ancora lunga ma attraverso il lavoro i risultati non tarderanno ad arrivare”.

G.A.S. E ALTRE CURIOSITÀ
Non sono mancati i tweet riferiti a curiosità dello spogliatoio bianconero: “GAS è un acronimo di Gioco, Agonismo, Squadra. Parole chiave che hanno dato la linea guida alla stagione”

Ma tante curiosità riguardano anche Rita, i suoi idoli e la sua reazione alla chiamata della Juventus: “Ho cercato sempre di essere me stessa. Il mio idolo in campo maschile è Baggio. In quello femminile, ho avuto la fortuna di giocare con giocatrici fortissime, dalle quali ho sempre cercato di imparare”. “Ho preso 30 secondi di respiro perché ero molto orgogliosa di una chiamata di questo tipo”.

DAMMI 3 PAROLE…
Rita Guarino ha voluto ringraziare tutti per questa stagione incredibile, che ha voluto definire con 3 aggettivi: “Entusiasmante, Sofferta, Meritata”.

Credit Photo: Juventus Women

Gianpietro Piovani alla vigilia: “Vogliamo chiudere la stagione in bellezza”

A poche ore dall’atto finale della stagione 2017-2018, con la gara di Noceto contro la Fiorentina di domani (inizio ore 18.30 allo Stadio Il Noce di via Sordi 1, arbitra Menicucci di Lanciano) che assegna la Coppa Italia, mister Piovani chiede alle sue ragazze l’ultimo sacrificio di una stagione entusiasmante ma anche probante sul piano fisico e mentale.

“Ci siamo, e sarà una gara difficilissima. La Fiorentina dopo una prima parte di stagione difficoltosa ha trovato la quadratura del cerchio e ora è probabilmente la squadra più in forma. Sono attrezzate in ogni reparto del campo e saranno desiderose di renderci pan per focaccia per le nostre tre vittorie fra Supercoppa e campionato. Noi però, nonostante le energie al lumicino, vogliamo chiudere alla grande un’annata memorabile e indimenticabile, che ha sovvertito tutti i pronostici. Le ragazze non mi hanno mai deluso e sono certo che anche questa volta faranno una grande partita, condita da grande spirito di sacrificio”. Già, il sacrificio, denominatore comune di una squadra che ha sempre gettato il cuore oltre l’ostacolo: “Solo noi sappiamo quanti sforzi abbiamo fatto per arrivare fin qui. La Coppa Italia sarebbe il giusto premio a un gruppo splendido”. 

Di seguito la lista completa delle convocate. Assenti la lungodegente Bergamaschi e la squalificata Pettenuzzo, ci saranno le Primavera Boglioni, Magri, Tunoaia e Bocchi.

1. Marchitelli
2. Mendes
3. Boglioni
5. Sikora
6. Di Criscio
8. Magri
9. Sabatino
10. Girelli
11. Heroum
12. Ceasar
13. Cacciamali
15. Hendrix
16. Fusetti
17. Daleszczyk
18. Ghisi
19. Giacinti
21. Tomaselli
23. Giugliano
27. Zanzi
Bocchi
Tunoaia

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

“L’Arezzo non muore” e l’ACF si guadagna una parete al museo amaranto

Si classifica terza la squadra dell’Arezzo Calcio Femminile nel quadrangolare “L’Arezzo non muore”, ultimo episodio di una campagna che da febbraio, grazie all’impegno di Orgoglio Amaranto, si è fatta promotrice di una serie di azzeccate iniziative a sostegno del Cavallino. E visto che è proprio di calcio che si parla, cos’altro fare se non raccogliere fondi con un torneo calcistico?

Ideato e patrocinato dal consiglio comunale ed organizzato da Orgoglio Amaranto in collaborazione con l’Arezzo Calcio Femminile e i giornalisti aretini, lo scorso 20 maggio, il quadrangolare ha infatti visto giocare tra le mura del Comunale, fatta eccezione per le ragazze di mister Lorenzini, tutte formazioni che il calcio lo vivono di riflesso. Oltre alle “citte amaranto”, protagonisti della manifestazione sono infatti stati Orgoglio Amaranto, la squadra del consiglio comunale e il team The Giornalisti.

Sorteggiati dall’assessore allo sport Tiziana Nisini, gli abbinamenti delle due semifinali hanno decretato la sfida tra consiglieri e giornalisti (prontamente vinta dai secondi) e un primo round tra la formazione di Orgoglio Amaranto e Arezzo Calcio Femminile, sulla quale tifosi, ultras e vecchie glorie amaranto hanno avuto la meglio. Un risultato che ha portato le ragazze di Mister Lorenzini (sceso in campo con la maglia numero 20 insieme al preparatore dei portieri Mirko Maioli) ha riscattarsi contro la rappresentativa comunale, e Orgoglio Amaranto a vincere l’intero torneo approfittando di un’autorete dei giornalisti. “

“Anche il calcio femminile quest’anno si è avvicinato all’Arezzo maschile e a tutta la cittadinanza aretina che, domenica dopo domenica, ha garantito un gran seguito alle ragazze– spiega la presidente Tavanti.- Siamo una grande famiglia, portiamo in giro per l’Italia la passione per la stessa maglia ed è arrivato il momento di farci sentire”.

Oltre al quadrangolare alle calciatrici aretine si è prospettata anche un’altra sorpresa. L’apertura in anteprima di un allestimento preliminare del Museo Amaranto (nato grazie alla passione di Stefano Turchi, Pino Pellicanò, Stefano Butti e Menchino Neri, oltre che del presidente onorario Giorgio Peruggia) ha svelato un’intera parete dedicata alle autrici di un’impresa davvero importante: sette pannelli fotografici in forex che presentano al meglio la società di Chiara Tavanti e Massimo Tucci, ripercorrendo i momenti più emozionanti dell’accesso alla serie B a girone unico.

Credit Photo: https://www.acfarezzo.it/

Il programma delle partite Sassuolo Calcio

La squadra di Mister D’Astolfo torna in campo per l’ultima decisiva sfida di playout per la permanenza in Serie A, nella quale affronterà la Roma Calcio Femminile. Il match  sarà una gara secca giocata in campo neutro, luogo, data e orario ancora da definire. Nel weekend altra importantissima gara in casa Sassuolo, infatti la Primavera A sarà impegnata nella prima partita delle Fasi Nazionali della competizione e se la vedrà contro la Fiorentina fuori casa. Il Sassuolo B affronterà invece nel Torneo Giovanissime il Vicenza e le Under 13 saranno impegnate nel Torneo Pinifarina a Torino.

SERIE A:

gara di playout Roma-Sassuolo. luogo data e orario da definire

PRIMAVERA:

Fiorentina-Sassuolo A, domenica 27 Maggio, ore 15.30 campo “Bozzi”, Firenze

ESORDIENTI:

Rec. 11a giornata, Sassuolo-Fides, Venerdì 25 Maggio ore 18.30, Campo Via Melato, Reggio Emilia

UNDER 13:

Torneo Pininfarina, Domenica 27 Maggio ore 10.30, Campo “Cenisia, Via Ravello,Torino

TORNEO GIOVANISSIME:

Vicenza-Sassuolo, Domenica 27 maggio ore 10.30, Stadio “Baracca” di Vicenza.

Credit Photo: http://www.sassuolocalcio.it/

Comunicato ufficiale congiunto delle società di Serie A sul passaggio Lega Nazionale Dilettanti a Federazione Italiana Giuoco Calcio

Le Società di Serie A femminile, riunitesi a Milano, preso atto del ricorso presentato dalla LND al Tribunale Federale Nazionale, ed in linea con quanto unanimemente manifestato a suo tempo, confermano la ferma volontà di proseguire il proprio cammino nell’alveo della FIGC in linea con il percorso di sviluppo e crescita del movimento dalla stessa auspicato.
Un’interruzione del percorso intrapreso rischierebbe di pregiudicare l’esigenza di evoluzione del calcio femminile italiano in considerazione anche di quanto accade nel contesto internazionale.
Pur riconoscendo quanto fatto fino ad oggi dalla LND, confermiamo che le nuove esigenze del calcio femminile Italiano richiedono per i campionati nazionali di SERIE A e B, un sistema organizzativo e gestionale centralizzato.

Primavera Fiorentina Women’s, impianto di gara dei quarti di finale

Sono stati ufficializzati gli impianti in cui saranno disputate le gare di andata e ritorno dei quarti di finale della Fase Nazionale Primavera tra Fiorentina Women’s FC e Sassuolo Calcio Femminile.

L’incontro di andata si disputerà allo Stadio “Bozzi” di Firenze domenica 27 maggio alle ore 15.30.

La partita di ritorno sarà giocata allo Stadio “Masone” di Reggio Emilia (Via Valter Manzotti) domenica 3 giugno alle ore 15.30.

Credit Photo: Pier Marco Tacca

Il Lione supera il record del Francoforte

Grazie alla vittoria in finale contro il Wolfsburg, il Lione scrive due pagine di storia della UEFA Women’s Champions League.

Il Lione è infatti la prima squadra a vincere cinque titoli (in otto stagioni) e supera di una lunghezza il record dell’FFC Frankfurt. Inoltre, è l’unica ad aver vinto il trofeo per tre anni consecutivi: nessuna formazione maschile o femminile si era mai aggiudicata tre UEFA Champions League consecutive, anche se il Real Madrid potrebbe riuscirci sabato.

Raggiungendo la settima finale, il Lione aveva già superato il record precedente del Francoforte (sei).

(Nell’era della UEFA Women’s Champions League (2009/10), Francia e Germania sono a pari merito con quattro titoli ciascuna, mentre il bilancio per numero in presenze in finale è di 9-8: l’unica eccezione è stata il Tyresö (Svezia), vicecampione nel 2014.

  • Finali (vincitrici in grassetto)

UEFA Women’s Champions League
2017/18: Wolfsburg (GER) – Lyon (FRA) 1-4 dts: Kiev
2016/17: Lyon (FRA) – Paris Saint-Germain (FRA) 0-0, 7-6 rig.: Cardiff
2015/16: Wolfsburg (GER) – Lyon (FRA) 1-1 dts, 3-4 rig.: Reggio Emilia
2014/15: FFC Frankfurt (GER) – Paris Saint-Germain (FRA) 2-1: Berlino
2013/14: Tyresö (SWE) – Wolfsburg (GER) 3-4: Lisbona
2012/13: Wolfsburg (GER) – Lyon (FRA) 1-0: Londra
2011/12: Lyon (FRA) – FFC Frankfurt (GER) 2-0: Monaco
2010/11: Lyon (FRA) – Turbine Potsdam (GER) 2-0: Londra
2009/10: Lyon (FRA) – Turbine Potsdam (GER) 0-0 dts, 6-7 rig.: Getafe
Coppa UEFA femminile

2008/09: Zvezda-2005 (RUS) – Duisburg (GER) 1-7 (tot.)
2007/08: Umeå (SWE) – FFC Frankfurt (GER) 3-4 (tot.)
2006/07: Umeå (SWE) – Arsenal (ENG) 0-1 (tot.)
2005/06: Turbine Potsdam (GER) – FFC Frankfurt (GER) 2-7 (tot.)
2004/05: Djurgården (SWE) – Turbine Potsdam (GER) 1-5 (tot.)
2003/04: Umeå (SWE) – FFC Frankfurt (GER) 8-0 (tot.)
2002/03: Umeå (SWE) – Fortuna Hjørring (DEN) 7-1 (tot.)
2001/02: Umeå (SWE) – FFC Frankfurt (GER) 0-2 

  • Maggior numero di vittorie

Per squadra
Lyon (FRA) 5
FFC Frankfurt (GER) 4
Turbine Potsdam (GER)/Umeå (SWE)/Wolfsburg (GER) 2
Arsenal (ENG)/Duisburg (GER) 1

Per nazione
Germania 9
Francia 5
Svezia 2
Inghilterra 1 

  • Maggior numero di finali disputate

Per squadra
Lyon (FRA) 7
FFC Frankfurt (GER) 6
Umeå (SWE) 5
Turbine Potsdam (GER) 4
Wolfsburg (GER) 4
Paris Saint-Germain (FRA) 2
Arsenal (ENG)/Djurgården (SWE)/Duisburg (GER)/Fortuna Hjørring (DEN)/Tyresö (SWE)/Zvezda-2005 (RUS) 1

Per nazione
Germania 15
Francia 9
Svezia 7
Danimarca, Inghilterra, Russia 1

(Per la finale del 2006 si conteggiano due presenze per le squadre tedesche, per quella del 2017 due presenze per le squadre francesi)

Credit Photo: ©Sportsfile

I tornei LadySoccer creano incontri & confronto tra vite di atlete diverse che condividono una stessa passione

Intervista a Veronica Talarico giocatrice e partecipante ai tornei Ladysoccer.

Veronica Talarico, partiamo dalla tua passione per il calcio femminile: racconta ai lettori come ti sei avvicinata a questo sport.
Mi sono avvicinata al calcio da quando ho avuto la possibilità di correre dietro ad un pallone. Da piccola giocavo con mio padre, poi è arrivato mio fratello e ho il ricordo di ore passate con loro al parco ed in spiaggia. Mia madre ha sempre voluto che continuassi con il karate, ma io credo che quando una cosa ti abita, anche se rimane nascosta per scelta propria o per scelta imposta dalla vita, prima o poi ti raggiunge e si fa sentire.. così è stato per me. Anni fa mio padre mi ha anche portato di nascosto a provare degli allenamenti con una squadra maschile, più grande d’età. Ricordo di aver imparato là ad usare entrambi i piedi per giocare.
Dopo una parentesi sportiva passata sui campi da tennis, tramite una
compagna di classe del liceo sono venuta a conoscenza dell’esistenza della squadra in cui gioco tutt’ora, non lontano da casa mia. Un incidente più di 8 anni fa poi mi ha costretta a fermarmi per quasi un anno. Mi hanno riferito che mia madre vedendomi stesa nel letto di ospedale, con il ginocchio sinistro gonfio, si sia preoccupata immediatamente che non potessi più giocare a calcio. Ora lei è a suo modo coinvolta, quando viene a vederci è tra le tifose più rumorose ed è famosa per il cibo post partita che prepara appositamente per la mia squadra: dal tiramisù alle polpette di riso, alle frittelle. Al di là di tutto comunque, quello per il calcio è un amore che non ha bisogno di troppe parole per essere compreso.

Dico sempre che quando smetterò di sentire l’adrenalina addosso e nello stomaco prima di qualsiasi partita, vorrà dire che dovrò smettere di giocare. Per ora mi voglio godere il viaggio.

Quanto volte al mese giochi a calcio?… la tua posizione in campo?
Gioco spessissimo! Tra i due allenamenti con la mia squadra e i due allenamenti con la squadra dei bambini che alleno, più le varie partite nel weekend o i recuperi infrasettimanali, direi che senza esagerare tocco il pallone almeno 10 ore alla settimana. Più eventuali partitelle a 5 organizzate tra amici.
Il mio ruolo è centrocampista centrale, mi piace permettere alle mie compagne di segnare, mi piace rendermi utile alla squadra, creare spazi e gioco. O almeno è quello che vorrei dare. Per farlo c’è bisogno di lucidità di pensiero e visione, quindi quando non mi sento in partita e non rendo come vorrei so immediatamente il perché.

Quale è il tuo credo calcistico? Mi riferisco al modello di gioco che preferisci.
In linea generale preferisco una squadra che si espone, che osa, che non retrocede troppo nella propria metà campo. Qualcuno diceva che “la miglior difesa è l’attacco”.. una cosa del genere. Vale anche per le persone. Finché uno non ha il coraggio di esporsi, non si può rendere conto del proprio valore e dei propri limiti. E’ troppo facile rintanarsi e magari aspettare che l’altro sbagli per attaccare. Non è così che mi rapporto alla vita e alle cose. Preferisco provarci, rischiare anche di sbagliare, ma sapere che la responsabilità è mia e cercare di fare meglio la volta dopo. Poi parlare di modello di gioco nel calcio a 7 è diverso, perché allora posso anche aggiungere che mi piacciono i fraseggi palla a terra, gli uno-due negli spazi stretti ma anche i cambi di gioco con lanci lunghi ma puntuali che spiazzano le marcature avversarie. A 5 invece è tutto più dinamico e se gioco con compagne di squadra il cui livello tecnico è alto è ancora più divertente.

Aggiungo solo che mi piace da matti e mi carica parecchio il senso che trasmette Al Pacino in questo film, in un discorso che fa alla sua squadra: “La vostra vita è tutta lì, in questo consiste. E’ in quei 10 centimetri davanti alla faccia!”

Un tuo giudizio ai tornei organizzati da Lady Soccer?
Devo dire di conoscere Lady Soccer da poco, ma in qualche modo mi sento coinvolta e nel mio piccolo sento di voler davvero contribuire alla sua diffusione e conoscenza. Le buone cause meritano impegno, dedizione, costanza e Noemi questo lo sta dimostrando. Trasmette entusiasmo che attira ulteriore entusiasmo. Ritengo importante il fatto che si possano e si riescano a creare situazioni e movimenti che valorizzino qualcosa che altrimenti rimarrebbe silente e più vissuto e relegato nelle microrealtà. Le occasioni dei tornei creano sicuramente incontri, confronti e la circolazione di un senso che scaturisce da vite diverse che condividono una stessa passione. Si creano collegamenti e contatti tra luoghi, tra persone e anche tra idee ed è una cosa che va protetta e implementata maggiormente. Quello che ho vissuto fino ad oggi tramite Lady Soccer penso sia solo un assaggio!

Parliamo del movimento calcio femminile in Italia. Sono sempre più numerose le squadre maschili che si stanno avvicinando al movimento calcistico femminile, credi che il loro supporto e i loro investimenti siano importanti per far fare il definitivo passo in avanti al movimento femminile in Italia?
Assolutamente sì. Credo che si siano mosse un po’ le acque dall’uscita infelice e irrispettosa di ormai 3 anni fa del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Belloli quando durante un’occasione federale ufficiale si è espresso dicendo: “Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche”. Si parlava appunto della possibilità di avere dei finanziamenti a disposizione della Figc per lo sviluppo del calcio femminile. Non dico quindi nulla di nuovo se parlo di discriminazione e di sottovalutazione. Ci vorrebbe una maggiore sensibilizzazione verso tutto il movimento e devo dire che, per quanto io non ami affatto il mondo di una società come la Juventus e tutto il conseguente potere che sembra possedere nell’ambito calcistico, alcuni meriti per il movimento e l’attenzione di quest’anno che ha attirato verso l’ambito calcistico femminile bisogna riconoscerglieli. Credo comunque che il passaparola e le piccole iniziative non bastino e che servano aiuti concreti e dai piani alti e che hanno maggiore visibilità. Aumentando gli investimenti, aumentano anche le strumentazioni e le condizioni di allenamento, dunque la qualità di gioco e di conseguenza la visibilità, la considerazione e il rispetto. Il calcio femminile potrebbe portare una ventata di ossigeno in uno sport che spesso è sovraffollato di discorsi che con lo sport di per sé non c’entrano niente. Spero davvero che il calcio e le donne non siano più visti come rari e possibili conviventi, ma come una realtà.

Manda un saluto a tutti i tifosi italiani di calcio femminile.
Ciao! Supportate e alimentate.

Vi ricordiamo che Ladysoccer organizza il suo primo Torneo di 24 ore di Calcio Femminile a 7: potete trovare tutte le informazioni qui.

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