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Il 19 maggio lo spareggio Scudetto tra Juventus Women e Brescia Calcio Femminile

Juventus e Brescia si giocheranno lo scudetto della Serie A calcio femminile 2017/2018 sabato 19 maggio alle ore 15.00 davanti alle telecamere di RaiSport che riprenderanno in diretta la gara. Lo spareggio, organizzato in gara unica, si disputerà allo stadio “Alberto Picco” di La Spezia (Via Nicolò Freschi). In caso di parità al termine dei 90’ si effettueranno i tempi supplementari, se persiste l’equilibrio saranno i rigori a decretare la squadra vincitrice dello Scudetto.

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MODALITA’ DI ACCREDITO PER I MEDIA

La gara Juventus-Brescia è esclusiva Rai quindi l’esercizio del diritto di cronaca sportiva non si può identificare in nessun caso con la diffusione in diretta delle immagini della partita, in tutto o in parte, né con il commento radiofonico in diretta della gara.

Per la concessione degli accrediti media in occasione dello spareggio per lo Scudetto della Serie A calcio femminile, gli organi di informazione devono osservare le seguenti procedure:

a) ciascuna testata giornalistica e/o agenzia di stampa dovrà inviare, entro le ore 18.00 di venerdì 18 Maggio, la richiesta di accredito all’Ufficio Stampa e Comunicazione della Lega Nazionale Dilettanti (tel. 06.32822222/3/4/172, e-mail stampa@lnd.it), tenendo presente che sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti e di un fotografo per ciascuna testata accreditata. Al solo fotografo, in possesso di regolare accredito, è consentito l’accesso a bordo campo. Tale accredito va richiesto anche dai fotografi professionisti, non segnalati da alcuna testata giornalistica.

b) le emittenti televisive, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la Stagione Sportiva in corso, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto a), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti e di un operatore per ciascuna testata televisiva accreditata. Non è consentito l’accesso dell’operatore-TV a bordo campo.

c) le emittenti radiofoniche, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la Stagione Sportiva in corso, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto a), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di due giornalisti accreditati, ai quali non e’ consentito l’accesso a bordo campo.
Ai soggetti di cui ai punti a), b), c), è consentito l’accesso nell’apposita sala-stampa, a partire dai venti minuti successivi allo svolgimento della gara, per l’effettuazione di interviste.

Credit Photo: Agenzia Reporter Nicoli

Cristiano Ronaldo entra nel calcio femminile: produrrà una serie tv

Cristiano Ronaldo, stella del Real Madrid e uno dei giocatori di calcio più forti nella storia, indossa sempre più spesso i panni dell’imprenditore. Questa volta è in collaborazione con Facebook, il celebre social network, ed in particolare con la sezione di video on demand (Watch, al momento non ancora visibile in Italia): CR7 sarà il produttore di una serie tv incentrata sulle avventure di una squadra di calcio femminile di una cittadina della provincia newyorkese.

Nel mio tempo libero, mi capita di guardare la televisione. Essere produttore esecutivo di questa serie sarà un’esperienza straordinaria, specialmente se consideriamo il talento delle persone che stanno lavorando duramente per far nascere questo show. La storia della mia vita ha molte similarità con gli alti e i bassi con cui si troveranno a dover fare i conti le ragazze di questa squadra universitaria. Sebbene sarà il calcio il tema principale, in questo show si parlerà di argomenti ben più profondi di questo sport bellissimo. Affronterà i valori, le sfide, l’amicizia, i periodi più bui, il duro lavoro, la solidarietà, le tensioni e l’armonia. In una sola parola: la vita” – queste sono state le prime dichiarazioni di Ronaldo sul nuovo progetto.

Al momento non circolano voci riguardo al possibile titolo per questa serie tv, tuttavia si conoscono i nomi dei due sceneggiatori e si tratta di autori di primissimo piano quali Liz Garcia e Joshua Harto, creatori della serie televisiva Memphis Beat.

Credit Photo: Pagina Facebook Real Madrid C.F.

Lazio Women, la vittoria per 8-0 sulla Femminile Nebrodi chiude la stagione

Chiude in bellezza la stagione la Lazio Women. Le ragazze biancocelesti vincono anche nella ventiseiesima giornata di campionato chiudendo l’annata sportiva al secondo posto della classifica a quota 55 punti.

La compagine allenata da Manuela Tesse, in particolare, nell’ultimo turno della competizione ha superato in trasferta la Femminile Nebrodi per 8-0. Gara chiusa già nella prima frazione di gioco, nella quale le biancocelesti si portano avanti di 7 lunghezze grazie alla doppietta di Coletta ed alle marcature messe a segno da Santoro, De Luca, Pezzotti, Lombardozzi e Vaccari. Nella ripresa è stata Di Carlo a chiudere il match sull’8-0 realizzando dagli undici metri.

Grazie agli splendidi risultati ottenuti nel corso di questa stagione, la Lazio Women nella prossima annata sportiva disputerà il nuovo campionato italiano femminile di Serie B su scala nazionale.

Credit Photo: Lazio Women – Pagina Facebook

Sfuma contro l’Inghilterra il sogno azzurro. Massimo Migliorini: “Una bellissima avventura”

Sfuma nella ripresa il sogno dell’Italia. A Marijampole, dopo un bel primo tempo giocato alla pari e chiuso sullo 0-0, l’Under 17 Femminile consegna all’Inghilterra (4-0) la qualificazione alla semifinale europea. C’è rammarico sui volti delle Azzurrine, protagoniste comunque di una stagione straordinaria, come ha sottolineato lo stesso Migliorini: “Le ragazze sono state bravissime – ha dichiarato il tecnico a fine gara – e io fortunato a vivere una stagione fantastica al loro fianco. Sapevo fin dall’inizio che quello contro l’Inghilterra sarebbe stato l’ostacolo più difficile, perché le inglesi hanno una fisicità e una velocità che noi non abbiamo. E’ su questo piano che hanno vinto. E’ un peccato perché alla fine del primo tempo, sullo 0-0, eravamo noi a qualificarci; fino a che in campo siamo stati corti è andato tutto bene, ma nella ripresa è subentrata la stanchezza, la squadra si è allungata e loro ci hanno punito. Sono comunque contento perché nel corso della stagione le ragazze sono cresciute tantissimo; alla fine di questo ciclo consegno al mio collega dell’Under 19 (Enrico Sbardella, presente in tribuna, ndr) un buon numero di giocatrici pronte per il salto”.

E’ stato comunque un cammino molto positivo quello delle Azzurrine nella competizione europea. La squadra di Migliorini ha superato la prima fase vincendo il girone grazie alla vittoria contro Malta e ai due pareggi con Slovenia e Finlandia; successivamente ha chiuso imbattuta e al comando del suo gruppo la Fase élite con i due successi contro Ungheria e Serbia e il pareggio contro la Repubblica Ceca.
Per la sfida decisiva con l’Inghilterra – dopo i pareggi contro la Spagna e la Polonia -Migliorini si affida alla formazione schierata contro la Spagna, ad eccezione del cambio obbligato al centro della difesa con Orlando che prende il posto di Corrado, ancora non completamente recuperata dall’infortunio subito nella gara di sabato con la Polonia. Rispetto al match con la Polonia, quindi, Boglioni torna titolare nel ruolo di terzino sinistro e Fracas riprende il suo posto come punta centrale.

Partono subito in avanti le inglesi, che impegnano Forcinella alla respinta su un cross basso di Park. All’8’ le Azzurrine rispondono con un tiro di Tamborini che finisce fuori. Al 17’ l’Inghilterra va vicina al gol, ma prima Ripamonti e poi Forcinella riescono a sbrogliare l’attacco di Park. Il portiere azzurro conferma le sue qualità al 38’ compiendo un autentico miracolo su una conclusione potente e ravvicinata di Salmon. L’ultimo brivido del primo tempo porta la firma dell’Italia, quando al 40’ Tomaselli, da ottima posizione, manca di poco l’impatto aereo con la palla.

Nella ripresa dopo cinque minuti suona il campanello d’allarme quando l’arbitro annulla un gol di testa a Jhamat per fuorigioco. E’ il preludio al vantaggio dell’Inghilterra, che si concretizza al 7’ con Salmon, che scatta sul filo del fuorigioco e con un diagonale preciso rompe l’imbattibilità delle Azzurrine che durava da oltre 440 minuti. Colpita nell’orgoglio, l’Italia si butta in avanti alla ricerca del pareggio che la qualificherebbe alla semifinale. Ma Salmon, ancora lei, è imprendibile. Al 23’ realizza la rete del 2-0 e due minuti dopo firma la sua tripletta. Il risultato diventa più pesante al 32’ quando, arresasi all’evidente superiorità delle avversarie, l’Under 17 subisce il definitivo 4-0 con Blanchard, che si vede respingere la prima conclusione da Forcinell, ma poi è lesta da posizione defilata a depositare la palla nella porta sguarnita.

INGHILTERRA-ITALIA 4-0 (0-0 pt)
Marcatori: 47’, 63’ e 65’ Salmon, 72’ Blanchard
Inghilterra: Rendell, Jhamat (63’ Brown), A.Roberts, L.Roberts, Williams (52’ Ale), Kearns, McKenzie, Griffin, Blanchard, Salmon (67’ Gayle), Park. All: John Griffiths
Italia: Forcinella, Donda, Ripamonti, Orlando, Boglioni, Tomaselli, De Biase (50’ Battelani), Tamborini, Bellucci (63’ Ladu), Bragonzi, Fracas (65’ Landa).  All: Massimo Migliorini.
Arbitro: Velevačkoska (MKD); Assistenti: Telek (AUT)-Alistratova (KAZ)

I gruppi della Fase finale del Campionato Europeo Under 17 Femminile

Gruppo A: Lituania, Germania, Finlandia, Olanda
Gruppo B: Polonia, Spagna, ITALIA, Inghilterra

Risultati e classifica finale del Gruppo B

Prima giornata (9 maggio)
ITALIA-Spagna 0-0
Polonia-Inghilterra 2-2

Seconda giornata (12 maggio)
ITALIA-Polonia 0-0
Inghilterra-Spagna 1-2

Terza giornata (15 maggio)
Inghilterra-Italia 4-0
Spagna-Polonia 5-0

Classifica: Spagna 7 punti, Inghilterra 4, Italia e Polonia 2.

Credit Photo: http://www.figc.it/

I social network e i diritti delle giocatrici

Quella che sta per concludersi è stata un importante stagione di transizione, una stagione all’insegna della tecnologia, caratterizzata dall’ingresso del VAR nel calcio italiano.
Il 2017/2018 è stato anche l’anno in cui i social network sono entrati ancor di più nella vita dei giocatori e delle giocatrici. A livello femminile infatti la Florentia quest’anno ha realizzato 8 episodi su Youtube (il progetto #iamthenumber) volto a raccontare la vita delle giocatrici anche al di fuori del rettangolo di gioco, mentre per il maschile, la Juventus è stata la prima società a livello mondiale a sbarcare su Netflix.

La tecnologia e i social network però possono anche influire negativamente sulla carriera di un giocatore o giocatrice, come dimostra quanto segue. Tutti ricordiamo il calciatore della Roma, Radja Nainggolan, che il passato dicembre realizzò una diretta di Instagram mentre si divertiva a fumare, bere cocktails e bestemmiare; condotta non da giocatore professionista e sanzionata giustamente dal club.
I giocatori ma anche le giocatrici sono sempre di più dei punti di riferimento per la società e non possono giustificare un video anche se privato, poiché essendo dei personaggi pubblici qualsiasi attività che realizzano è, volenti o nolenti, di pubblico dominio.

A livello femminile per fortuna, non ci sono precedenti uguali al caso Nainggolan, quasi unico nel suo genere, ma anche i pochissimi casi simili con di mezzo i social network, evidenziano come ci sia una profonda differenza nell’applicazione delle norme di diritto sportivo, disciplinare e lavorativo ai danni delle giocatrici.
Un caso emblematico che ha avuto poca pubblicità nei mezzi di comunicazione soprattutto a livello internazionale è quello della giocatrice spagnola Patricia Diaz che proprio negli stessi giorni del caso Nainggolan, pubblicò una foto (qui di seguito) che la ritraeva in discoteca insieme ad alcune amiche.

Dalla foto non si capisce con certezza assoluta quale delle ragazze sia Patricia Diaz e il fatto che la calciatrice stesse festeggiando la vittoria del Celta Vigo (di cui è tifosa) è intuibile solo dalla “tag” applicata alla foto; Celta Vigo-Deportivo la Coruña, è il sentitissimo derby spagnolo della Galizia. Patricia Díaz era una giocatrice del Deportivo la Coruña femminile (il Dépor Abanca) era, perché a causa della controversa foto è stata licenziata.  

I problemi da analizzare sono due: il giorno della foto era il 26 dicembre 2017 per cui la stagione sportiva femminile era in pausa per la sosta natalizia, di conseguenza il regime disciplinare del club, avrebbe dovuto essere più soft. Quante volte sono state pubblicate nei vari social foto di giocatori in discoteca durante le ferie? Per cui, un richiamo disciplinare da parte del club, sarebbe stata la sanzione più opportuna.

Il secondo, è capire fino a dove si spinge la libertà di espressione dei giocatori e delle giocatrici. In Spagna i diritti dei giocatori sono tutelati dall’Accordo Collettivo firmato dal sindacato dei giocatori e La Liga, che all’art. 39 stabilisce: “I calciatori professionisti hanno il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero su qualsiasi argomento e, in particolar modo su questioni relative alla loro professione, senza limitazioni diverse da quelle derivanti dalla legge e dal rispetto per gli altri“.

Se fosse stato possibile applicare il citato articolo al caso di Patricia Diaz, il licenziamento non sarebbe stato così semplice, né sarebbe stato possibile considerarlo facilmente come licenziamento disciplinare con giusta causa visto che “il proprio pensiero” includerebbe anche manifestare l’attaccamento alla squadra di cui si è tifosi. Molti giocatori hanno dichiarato di essere tifosi o simpatizzanti di squadre diverse da quelle in cui giocano, non è un mistero e non è strano da capire, una cosa è il “calciatore” inteso come lavoro, una cosa è l’uomo o come in questo caso, la donna.

Purtroppo però in Spagna ancora non esiste un accordo collettivo per le giocatrici e quello esistente si applica solo ai giocatori professionisti; in Italia la situazione è la stessa.
Ed è proprio qui che il calcio femminile deve crescere, raggiungendo la stipulazione di un accordo collettivo tra il sindacato italiano dei giocatori (Assocalciatori), FIGC e LegaPro, anche per le giocatrici, un accordo che fissi ad esempio lo stipendio minimo, le ore lavorative, la tutela sanitaria, l’indennità di maternità, la tutela dei diritti fondamentali (magari includendo il ruolo dei social networks) e ogni altra norma si consideri opportuna e indirizzata al miglioramento del calcio femminile.

Infine, paragonando il caso della giocatrice del Dépor alla condotta di Nainggolan, troviamo ulteriori differenze, visto che, nel caso della giocatrice si parlava di una foto pubblicata come “storia” Instagram, mentre nel caso del giocatore si trattava di un video girato bellamente in diretta dal giocatore stesso. Inoltre il profilo Instagram della giocatrice era privato e la foto incriminata venne diffusa via Twitter da terze persone.

Non sarebbe mai stato possibile per ovvi motivi il licenziamento del giocatore della Roma, ma quello che si dovrebbe evitare è questa differenza abissale di trattamento per le giocatrici, come dimostra il caso di Patricia Díaz.

Ilaria Sarsilli, presidente Atalanta Mozzanica sulla stagione: “Questo scatto dà la forza di andar avanti”

Un anno importante per il Mozzanica di Ilaria Sarsilli. Un anno che ha visto la svolta e l’avvicinamento all’Atalanta, tanto che la società è stata rinominata Atalanta Mozzanica. Un anno pieno di successi in un Campionato difficile, dove alla fine le nerazzurre hanno conquistato il quinto posto.

Il presidente Ilaria Sarsilli commenta sul suo profilo Facebook l’anno e la fine ufficiale della stagione:
“Son giorni che guardo le foto di questo campionato ormai finito e ci son mille scatti che rappresentano il cammino fatto…i punti persi che ti lasciano l’amaro in bocca perché avremmo potuto lottar per obiettivi importanti…
le vittorie…
le fatiche…
i momenti bui..
Ma tra tutti gli scatti questo è quello che più mi ha colpito…il derby vinto e gli occhi rivolti al cielo…
Gli occhi di chi ti ha voluto bene, di chi ti ha rispettato e ti rispetta tutt’ora, di chi prima di scender in campo pensa ancora al suo Pres…
Questo scatto rappresenta le “tue” ragazze, rappresenta tutte le fatiche che si affrontano partita dopo partita.
Questo scatto dà la forza di andar avanti perché ci sono ancora PERSONE, quelle belle e sincere, per cui vale la pena combattere e andar avanti!
#orgogliosadivoi #grazie #soloperte #legirls @atalanta_mozzanica”

Credit Photo: Pagina Facebook di Ilaria Sarsilli

Il Trento Clarentia ferma la Fortitudo, ma è festa per il traguardo conquistato

Nell’ultima di campionato, dopo aver raggiunto la matematica certezza di essere nella Serie B nazionale della prossima stagione, la Fortitudo Mozzecane conclude con un pareggio la sua avventura in Serie B 2017/18 contro il Trento Clarentia.

La Fortitudo parte forte con le solite incursioni di Martani e Gelmetti, per poi trovare il gol del vantaggio al 17’: Gelmetti conquista il calcio di rigore e lo lascia battere a Martani, che lo trasforma e allunga in classifica marcatori. Solamente tre minuti dopo è proprio Gelmetti a cercare il raddoppio, ma il suo tiro è respinto dal portiere sulla traversa. Al 28’ arriva il 2-0 ancora con la 9 gialloblù, che viene lanciata da De Vincenzi e con un preciso rasoterra buca la rete, trovando così la doppietta personale. Quando ormai sembra che ci si involi verso una gara in discesa ecco che le ospiti riaprono la partita: al 31’ Tonelli spara sulla traversa, ma sul rimpallo arriva Rosa, che anticipa Welbeck e spinge in rete la sfera trovando il 2-1. Nel giro di tre minuti arrivano due grandi occasioni per le ragazze di Bragantini, prima con De Vincenzi e poi con Carraro, ma entrambe calciano fuori di poco. Al 46’ Gelmetti firma l’ennesimo assist stagionale servendo Martani, che deve solo appoggiare in porta la palla del 3-1.

Nel secondo tempo il Clarentia riesce a riaprire il match nel giro di cinque minuti: al 15’ Rosa trova un grande gol dal limite, con il pallone che finisce sotto la traversa; al 19’ pareggia i conti Tonelli su rigore. Per trovare la vittoria davanti al suo pubblico la Fortitudo ci prova con Peretti, che al 21’ prova a segnare in girata ma Valzolgher riesce a parare. Al 35’ da sottolineare è il grande intervento di Venturini, che si trova davanti alla sua porta Brunello indisturbata e riesce a respingere il tiro e a correre fuori dall’area per allontanare la sfera. Al 39’ la Fortitudo segna il quarto gol con Boni, ma l’assistente chiama un fuorigioco estremamente dubbio rovinando così il ritorno al gol della veterana gialloblù e la vittoria della Fortitudo davanti al suo pubblico. La vittoria non arriva, ma c’è la gioia per aver conquistato l’obbiettivo e aver terminato una stagione indimenticabile. Altra nota positiva: l’attaccante gialloblù Martani, con 26 gol, vince la classifica marcatori del girone C.

FORTITUDO MOZZECANE – CLARENTIA TRENTO 3-3

Fortitudo Mozzecane: Venturini, Fasoli (29’ st Rotondo), Welbeck (18’ st Caliari), Signori (1’ st Pecchini), Salaorni, Marconi, De Vincenzi (10’ st Boni), Carraro, Martani, Caneo, Gelmetti (15’ st Peretti). A disposizione: Olivieri, Caliari, Bonfante, Pecchini, Peretti, Boni, Rotondo. Allenatore: Bragantini.

Clarentia Trento: Valzolgher, Ruaben, Lenzi (6’ st Busarello), Lucin (12’ st Varrone), Daprà (27’ st Antolini), Fuganti (48’ st Biasioli), Brunello, Rosa, Rovea (40’ st Maurina), Chierchia, Tonelli. A disposizione: Valenti, Busarello, Maurina, Biasioli, Antolini, Varrone. Allenatore: Pavan.

Arbitro: Campagni (Firenze).
Assistenti: Vecchi, Lavarini (Verona).
Reti: 18’ pt Martani (R), 28’ pt Martani, 31’ pt Rosa, 46’ pt Martani, 15’ st Rosa, 19’ st Tonelli (R).
Note: ammonite Marconi, Boni, Rosa, Salaorni.

Credit Photo: Graziano Zanetti Photographer

Capitan Daniela Stracchi rivive la stagione nerazzurra: “Abbiamo costruito qualcosa per il futuro”

Un campionato per l’Atalanta Mozzanica che ha regalato la certezza dell’ottimo lavoro svolto da società, staff e squadra ed un risultato che conferma il sodalizio della presidentissima Ilaria Sarsilli tra le grandi della nostra serie A. Una stagione esaltante per molti versi, con qualche rammarico, per un podio purtroppo scivolato dalle mani nel rush finale. Giudizio comunque positivo e promozione sul campo per tutto l’undici allenato da mister Garavaglia.

Riviviamo il percorso della squadra nerazzurra, attraverso il commento del suo capitano, Daniela Stracchi, il respiro della locomotiva bergamasca.

Daniela, alla tua quarta stagione a Mozzanica ti chiediamo il tuo giudizio su questo campionato ormai agli sgoccioli. Un campionato iniziato con un’importante novità: la maglia nerazzurra dell’Atalanta e l’apparentamento con la società del presidente Percassi.
“Una novità molto positiva per tutti noi. Anche noi ragazze abbiamo vissuto questa notizia con entusiasmo, perché anche solo vestire i simboli di una società importante come l’Atalanta Bergamasca vuol dire un forte stimolo, un onere sicuramente, ma anche un grande onore.”

Sul campo l’inizio non è stato purtroppo dei migliori. Prima gli amari esordi con Juventus e Tavagnacco e poi l’incredibile, quanto sfortunata, sconfitta con l’Empoli.
“Abbiamo avuto un inizio sicuramente difficile. Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato diversi elementi e per trovare gli equilibri in campo c’è stato bisogno di un po’ di tempo. Il calendario non ci ha aiutato di sicuro, mettendoci di fronte la Juventus e il Tavagnacco subito nelle prime due gare.”

Poi però la svolta, che arriva a Verona sul campo dell’AGSM, in una delle partite più belle della stagione.
“Sono d’accordo con te, a Verona c’è davvero stata una svolta. Volevamo vincere quella partita e ci siamo riuscite, giocando una bellissima gara. Lì è iniziata la nostra vera stagione. Siamo cresciute in fretta trovando a poco a poco quegli automatismi che erano mancati all’inizio e risultati hanno iniziato ad arrivare.”

Seguono infatti i successi importanti con Bari e Sassuolo, ma poi arriva il derby col Brescia a Mozzanica, una sconfitta bruciante, ma che ha dimostrato come la squadra può stare di diritto tra le grandi.
“Altroché se è stata una sconfitta bruciante, soprattutto perché immeritata. Non meritavamo assolutamente di perdere quella partita, ma abbiamo pagato alcune disattenzioni ed è stato un vero peccato non aver potuto dare una gioia ai nostri tifosi in quel momento.”

Seguono due pareggi, due storie molto diverse tra loro, con la Fiorentina e la sfortunatissima gara col Ravenna.
“Sì, Ravenna sono quei due punti mancati che pesano tanto, specialmente quando a fine campionato tiri le somme e guardi la classifica. Se pareggiare a Firenze con le viola ci stava eccome e poteva essere considerato un buon risultato, col Ravenna credo che abbiamo vinto l’Oscar per la sfortuna. Fa male essere raggiunte a tempo scaduto dopo che hai giocato una buonissima gara.”

Da lì però è partita una seconda reazione positiva che si è tradotta in otto risultati utili consecutivi.
“Sì diciamo che abbiamo trovato quella continuità di risultati che purtroppo c’era mancata prima. Vincere ti dà entusiasmo e aiuta a vincere e poi la squadra ha trovato sempre più gli equilibri necessari per poter far bene in campo. Il derby di ritorno non è stato un caso…”

Il derby infatti è stata forse una delle più grandi soddisfazioni che avete dato ai vostri tifosi. Una gara bella quanto incredibile.
“Il derby da sempre è una delle partite più difficili in assoluto. Anche quest’anno abbiamo incontrato un Brescia forte che si sta giocando lo scudetto, che veniva da un campionato molto positivo e dalla vittoria a Vinovo contro la Juventus con la quale avevano riagguantato il primato. Contro noi avevano tanto da perdere, ma la differenza l’ha fatta la nostra voglia di non mollare mai fino all’ultimo secondo. Abbiamo lottato fino alla fine e credo che la vittoria sia stata più che meritata.”

Infine la sconfitta con la Fiorentina che vi ha in pratica tolta la possibilità di conquistare il terzo posto. Resta in fondo questo il vero rammarico di tutta la stagione.
“Sì, il rammarico c’è, perché ritengo che il terzo posto era alla nostra portata alla luce dei fatti e lo avremmo sicuramente meritato. E’ la ciliegina sulla torta che purtroppo non siamo riuscite a cogliere proprio nello scontro diretto con le viola. Ma ciò non toglie quanto di positivo abbiamo fatto nell’arco di tutta la stagione, una stagione non facile superata tra tante difficoltà.”

Infine le parole alla vigilia della gara col Chievo Verona che si è conclusa 3 a 2 in favore delle nerazzurre…
Resta ora l’ultimo atto contro il Chievo.
“E vogliamo concludere nel migliore dei modi. Entreremo in campo per vincere per dare quest’ultima soddisfazione ai nostri tifosi. E’ stato un campionato duro, ma un campionato di crescita per questa squadra, di transizione se vogliamo. Spero che su questo si possa costruire qualcosa d’importante nel prossimo futuro.”

Credit Photo: Maria Gatti

Tayanna apre la finale di UEFA Women’s Champions League

La UEFA ha annunciato che la cantante ucraina Tayanna si esibirà durante la cerimonia di apertura della finale di UEFA Women’s Champions League di giovedì 24 maggio a Kiev.

La 33enne cantautrice, nata a Chernivtsi, è una delle artiste nazionali più importanti degli ultimi anni e ha collaborato con il produttore Alan Badoev, oltre che con musicisti come Dan Bălan, Arash e Lara Fabian.

Tayanna è stata acclamata dalla critica per l’album Trimai Mene, votato miglior disco ucraino del 2017. Il singolo Shkoda ha invece registrato più di 3 milioni di visualizzazioni su YouTube e ha vinto il premio di rivelazione dell’anno agli M1 TV Channel Music Awards.

“Esibirmi nel mio paese prima di un evento così importante è un sogno che si avvera – ha dichiarato Tayanna -. Preparerò un grande show e non vedo l’ora di partecipare a uno spettacolo così emozionante: è un’opportunità che capita una sola volta nella vita”.

L’esibizione di Tayanna inizierà pochi minuti prima della finale e coinvolgerà circa 30 ballerini. Iya Andrushchak, centrocampista della nazionale ucraina e ambasciatrice della finale di UEFA Women’s Champions League, accompagnerà il trofeo in campo prima del calcio d’inizio.

“Siamo felici che Tayanna suoni alla finale di UEFA Women’s Champions League – ha dichiarato Nadine Kessler, direttore calcio femminile UEFA e vincitrice del trofeo con il Turbine Potsdam nel 2010 e con il Wolfsburg nel 2013 e 2014 -. Il calcio femminile sta prendendo piede in Ucraina. Speriamo che la presenza di Tayanna attiri nuove spettatrici, che potranno ammirare in prima persona la bellezza di questo sport e, magari, iniziare a praticarlo”.

La finale di UEFA Women’s Champions League tra Wolfsburg e Lione si giocherà allo stadio Valeriy Lobanovskiy Dynamo di Kiev il 24 maggio. I biglietti hanno un prezzo compreso tra 70 grivnie (circa 2,35 euro) e 100 grivnie (3,20 euro) e possono essere acquistati sul sito https://esport.in.ua/en/UWCLF2018.

Credit Photo: ©UEFA.com

Milena De Paula rinnova col Napoli Femminile

E’ terminato solo ieri il campionato per il Napoli Femminile e la dirigenza partenopee è già in clima calciomercato. Anche per la prossima stagione il club azzurro potrà contare sui centrimetri e il fiuto del gol di Milena De Paula che in 12 partite, arrivata in corso d’opera, ha messo a segno 7 reti. L’ultima Domenica nella gara con il Catania.
L’attaccante brasiliana, classe 1998, prima di approdare sotto il Vesuvio si è messa in mostra nel campionato Paulista con le maglie di Poruguesa, Corinthians Tiger e Kindermann, ultimo club dove ha militato prima di arrivare in Italia.
Milena De Paula in questi giorni lascerà Napoli per rientrare in patria dove ricaricherà le pile per farsi trovare pronta ad Agosto per l’inizio della preparazione.

Credit photo: Napoli Femminile

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