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Atalantine al lavoro per la trasferta di Vinovo

Archiviata la bella vittoria in rimonta dell’Olivieri, Daniela Stracchi e compagne si sono ritrovate in settimana in via Aldo Moro, per preparare la trasferta di Vinovo, dove le nerazzurre affronteranno la capolista Juventus. La squadra allenata dall’ex bomber azzurro Rita Guarino è l’unica compagine della serie A ad aver inanellato 11 vittorie su tutti gli 11 scontri disputati. Solo il Brescia sembra poter insidiare le bianconere, ma anche le rondinelle nello scontro diretto hanno dovuto accettare un verdetto indigesto. La Juventus sembra imbattibile, ma l’Atalanta non andrà a Torino per stendere tappeti rossi alla corazzata piemontese. Furono proprio le nostre ragazze, le uniche che riuscirono a fermare l’inarrestabile marcia della Fiorentina nella scorsa stagione e basta questo come biglietto da visita per presentarsi con tutto il rispetto del caso, ma senza nessun timore reverenziale al cospetto della vecchia signora.

Mister Garavaglia, come ci ha sempre abituato, dribbla i proclami e va sul concreto: “Affronteremo una partita difficilissima, loro sono le favorite e la classifica è lì a dimostrarlo. Noi dobbiamo pensare solo a noi stesse e a fare una buona partita. Veniamo da un percorso altalenante, ma posso affermare che dall’inizio del campionato la squadra è cresciuta costantemente e la Juventus sarà il banco di prova migliore possibile per dimostrare quanto siamo cresciute dalla gara d’andata. Veniamo da una vittoria che ci ha dato sicuramente più serenità e dalla quadra mi aspetto una buona prestazione e che dimostri il suo valore.”

Rita Guarino dal canto suo non dovrebbe apportare modifiche all’assetto tattico che le sta garantendo continuità di risultati. Recuperate le acciaccate, Elio Garavaglia avrà invece solo da decidere se confermare l’undici sceso dal primo minuto con il Chievo, o tentare il tridente con Monterubbiano in campo da subito con Medes e Pirone.

Ex di turno: Tra le file bianconere milita Aurora Galli, al Mozzanica nella stagione 2015-’16.

Probabili formazioni di domenica h. 15.45:

Juventus (4-2-3-1): GIUGLIANI; HYYRYNEN, SALVAI, GAMA, BOATTIN; GALLI, ZELEM; BONANSEA, ROSUCCI, GLIONNA; FRANSSI. All. Rita Guarino.

Atalanta (4-4-2): THALMANN; MOTTA, RIZZON, PIACEZZI, LEDRI; STRACCHI, SCARPELLINI, RE, ALBORGHETTI; PIRONE, MENDES. All. Elio Garavaglia.

Credit Photo: https://www.asdmozzanica.eu/

E’ Marco Rossi il nuovo allenatore del Tavagnacco

Marco Rossi è il nuovo allenatore dell’Upc Tavagnacco. Per lui si tratta di un ritorno sulla panchina gialloblu, dove è già stato seduto nelle stagioni 2011-12, 2012-13 e 2013-14, vincendo due Coppa Italia e qualificandosi a un’edizione della Women’s Champions League (nel campionato 2012-13 grazie al secondo posto in classifica).
«Abbiamo scelto Rossi perché conosciamo la sue capacità tecniche – afferma il presidente del Tavagnacco Roberto Moroso –. Sappiamo quanto di buono ha fatto in passato per la nostra società e siamo certi che saprà fare un ottimo girone di ritorno. Con la stagione in corso, era importante scegliere una persona che già conoscesse l’ambiente del calcio femminile».

Rossi, 57 anni, è allenatore professionista prima categoria in possesso del diploma Pro Uefa. Si tratta del massimo livello riconosciuto dalla Figc in materia di formazione tecnica, che consente di allenare qualsiasi squadra, incluse quelle di Serie A e Serie B. «Ringrazio il presidente Moroso per aver pensato subito a me e quindi per la fiducia accordatami. Mi fa piacere tornare in una società come il Tavagnacco, che ha alle spalle 17 anni consecutivi di serie A, da sempre in grado di distinguersi per come lavora nel settore giovanile».
Detto questo, il neo allenatore gialloblu, che terrà il primo allenamento giovedì sera, pensa già al campionato: «Il nostro obiettivo deve essere quello di raggiungere chi ci sta davanti, e quindi il Brescia – sostiene –. La squadra ha fatto bene in questi mesi, anche contro la Juventus. Mi sembra apposto sia atleticamente che tatticamente, e per questo faccio i complimenti a chi mi ha preceduto per l’ottimo lavoro svolto. Ripartiamo da qui per fare altrettanto bene nel girone di ritorno».

Rossi troverà in squadra alcune delle ragazze che già giocavano nel Tavagnacco nella sua prima esperienza in gialloblu, come Paola Brumana, Elisa Camporese, Alessia Tuttino. Michela Martinelli. «Sono certo che mi aiuteranno a entrare in spogliatoio – assicura – e anche grazie alle loro indicazioni e sensazioni riuscirò prima possibile a cogliere le sfumature psicologiche di ogni giocatrice. Il mio obiettivo per i prossimi mesi – conclude – sarà quello di implementare le qualità delle ragazze sia sotto il profilo tattico che tecnico».

Credit Photo: http://www.upctavagnacco.com/

ESCLUSIVA – Dayana Da Rocha: “Tutte le partite saranno delle finali!”

In Italia è arrivata oltre sette anni fa quando ha vestito la maglia del Verona in Serie A dove ha ben fatto, poi un anno nella sua patria dove si è innamorata del futsal. Sport che le ha permesso di ritornare in Italia dove ha vestito la maglia dell’Isolotto. Dayane Da Rocha in questa stagione ha scelto di rinnovare  con l’Olimpus dove ha già vinto un trofeo: la Supercoppa contro il Montesilvano e portando a casa il triplete. Qualche risultato un po’ negativo ha fatto si che l’Olimpus si distaccasse dalla capolista Pescara, ma il campionato e ancora lungo e fino alla fine la formazione romana ci proverà.

Dayane nel ringraziandoti per l’intervista ti chiedo subito. Come mai dal Calcio a 11, dove ti abbiamo conosciuto con la maglia del Verona, al Futsal?
“Quando sono tornata in Brasile dopo avere fatto 5 anni a Verona, non giocavo più a calcio a 11, ma in Brasile ho iniziato con il futsal. L’Isolotto mi ha riportata in Italia”.

Che campionato stai vivendo ?
“Un campionato dove dobbiamo giocare tutte le partite come una finale! Non si può sbagliare! Così fino alla fine”.

Pensi che il pareggio con la Ternana e la sconfitta con la capolista abbia in qualche modo influito sulla stagione?
“Sicuramente abbiamo visto che dobbiamo curare certe cose, siamo cresciute tanto con questo risultato”.

In questa stagione sei andata a segno ben 34 volte. Hai uno o più gol che ti sono rimasti impressi?
“Segno tanto perché ho una squadra che mi fornisce tanto supporto per fare questo. Per me ciascuno dei 34 gol messi a segno fino ad ora è importante”.

Com’è stato iniziare la stagione con un trofeo?
“Bene, perché ha dato fiducia alla squadra, così abbiamo iniziato bene con il triplete!”

Il tuo obiettivo e quello dell’Olimpus?
“Di vincere e regalare tante soddisfazioni a questa società, che lavora tanto per noi”.

Concluderai la tua carriera con il Futsal o potremo ammirarti nuovamente sull’erbetta?
“Ancora non ci ho pensato, perché ancora ho la voglia di giocare e di non smettere mai di  fare questo sport!”.

Chi è Dayane Rocha lontano dal parquet?
“Una ragazza tranquilla, mi piace sempre stare a casa e andare a dormire presto, mi piace anche un bel barbecue con la birra, guardare film e partite di calcio! Quando ho due o tre giorni liberi faccio quello che mi piace di più, che è girare il mondo e conoscere le città europee!”

Raccontaci la tua storia?
“Ho iniziato con il calcio quando avevo 6 anni, sempre con una squadra maschile. A 16 anni sono entrata a far parte della Nazioanle. Quando ho fatto 18 anni sono andata a giocare in Francia con il Lione, dopo ho fatto due anni in Spagna con il Puebla e Sporting Huelva. Dopo l’esperienza in Spagna sono arrivata in Italia,  dove ho fatto 5 anni al Verona. Nel 2004 con Brasile ho vinto una medaglia olimpica, ho fatto mondiale e un campionato sud-americano”.

Cosa ti aspetti dal 2018?
“Mi aspetto delle belle sorprese, per me è per la mia squadra, speriamo di vincere qualcosa perché è un bello gruppo e anche molto completo”.

Si ringrazia la società Olimpus per l’intervista

Credit Photo: Giada Giacomini

Il programma del weekend del Sassuolo Calcio

Dopo la vittoria casalinga contro il Pink Bari il Sassuolo affronterà nella 12esima giornata di Serie A il Tavagnacco fuori casa. Nel Campionato Primavera il Sassuolo gioca in casa contro il S.Paolo mentre il Sassuolo B se la vedrà a Pianello (PC) contro lo Jesina.

SERIE A:
Tavagnacco-Sassuolo, Sabato 3 Febbraio, ore 14.30, Stadio “Comunale”, Via Tolmezzo, Reggio Emilia

PRIMAVERA:
Sassuolo-San Paolo, Sabato 3 Febbraio, ore 17.30, Campo “Masone”, Via Manzotti,  Reggio Emilia

Jesina-Sassuolo B, Sabato 3 Febbraio, ore 18.00, Campo “Pianello Vallesina Carletti”, Via San Pietro,  Pianello PC

Credit Photo: http://www.sassuolocalcio.it/

Il calcio in rosa dell’addetto stampa Riccardo Cannavaro: “Sacrificio e passione…il calcio femminile ne richiede di più”

Inizierei riportando due frasi, la prima pronunciata da Sinisa Mihajlovic e la seconda da Carlo Tavecchio: «Le donne non dovrebbero parlare di calcio, non sono adatte», «Finora la donna si riteneva un soggetto handicappato rispetto al maschio sulla resistenza, sul tempo ed espressione anche atletica, invece abbiamo riscontrato che sono molto simili».

Leggendo queste frasi ben si capisce quale sia il pensiero generale del mondo maschile, o almeno della maggior parte di esso, nei confronti del calcio femminile. Ebbene, avendo iniziato a lavorare da poco nel mondo del calcio in rosa, in modo più specifico nella società della Fortitudo Mozzecane militante in serie B, posso fare alcune considerazioni a riguardo.

Prima di tutto, per far ben comprendere cosa sia oggi il calcio, voglio citare uno dei miei autori preferiti, Pier Paolo Pasolini: «Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro». Frase che più di tutte, a parer mio, sintetizza cosa è questo sport per la nostra società. È lo sport più praticato al mondo, il più seguito al mondo, capace di muovere le masse in ogni continente, in grado di accendere gli animi di ogni persona. È lo sport passionale per eccellenza, se nel calcio odierno si può ancora parlare di sincera e sana passione. In terra latina i bambini nascono e vogliono diventare calciatori, perché molto spesso diventare una stella del football è un’ancora di salvezza, una speranza per aspirare ad una vita migliore lontano dalla povertà delle favelas. Sicuramente il calcio, per questo motivo e per tanti altri, è uno sport passionale. Il calcio permea la vita di tutti noi, o almeno quasi, e io non faccio eccezione, visto che sono un tifoso sfegatato del Barcellona e del Dio del pallone, Lionel Andrès Messi.

Quando ho iniziato la mia esperienza nel calcio femminile ho pensato: «Ok, sarà una bella esperienza, mi divertirò e magari sarà un inizio per un futuro lavoro nel mondo del giornalismo sportivo. Certo è una scelta coraggiosa per una ragazza giocare a calcio, visto che non saranno mai acclamate come un uomo. Ma sapranno giocare a pallone? Forse pallavolo sarebbe stata una scelta migliore». Mi vergogno di questo, ma devo essere sincero. Guardando i primi allenamenti delle gialloblù (i colori della Fortitudo Mozzecane Calcio Femminile) ho iniziato a pensare tra me e me: “Però, mica male queste qua”. Pensavo, al momento della prima partita che dovevo seguire, che non avrei avuto trasporto per delle calciatrici. Ebbene, non so perché ma dopo il fischio arbitrale mi sono trovato a provare emozione per ogni dribbling di Martina Gelmetti, per un controllo di palla di Rachele Peretti, per le lotte a centrocampo di Silvia Carraro e Francesca Signori, mi sono trovato a tirare un sospiro di sollievo per ogni salvataggio di Giulia Caliari e Francesca Salaorni, ho esultato per ogni rete di Alice Martani e per il ritorno in campo di Deila Boni. Non sapevo perché, ma mi veniva spontaneo soffrire e gioire insieme a queste ragazze che nemmeno conoscevo.

Storicamente le donne sono sempre state considerate inferiori, hanno dovuto lottare per qualsiasi cosa: diritti civili, economici, politici e in generale per un miglioramento della loro condizione. Hanno sempre dovuto combattere per essere considerate uguali all’uomo, per una posizione di prestigio nel mondo del lavoro, per una retribuzione eguale a quella maschile, per il diritto all’istruzione e, ancora oggi, perfino per il pieno possesso del proprio corpo. A quanto pare devono lottare anche nello sport e in particolar modo nel calcio. Davanti a tematiche così importanti come quelle sopra citate il calcio può sembrare una stupidaggine, ma non lo è. Una donna non solo ha diritto a fare sport, e questa non è una cosa così scontata, ma ha il diritto di fare lo sport di competenza storicamente maschile, ha il diritto di essere applaudita e tifata come un calciatore. Se deciderete di guardare il calcio femminile, e ve lo consiglio vivamente,  vi sorprenderete del fatto che rimarrete incantati davanti a certe giocate che tanti giocatori non sono in grado di eseguire. Fidatevi di me, sarà così.

Una calciatrice non guadagna come un calciatore, neanche lontanamente. Per citare due esempi estremi, Lionel Messi guadagna circa novantacinque volte lo stipendio di Marta Vieira da Silva, la più grande calciatrice del mondo e una delle più grandi di sempre. In Italia una giocatrice di serie A guadagna infinitamente meno di un calciatore di serie A. Forse non è proprio il caso di parlare di parità di genere.

Probabilmente le due parole chiave dello sport sono sacrificio e passione. Diciamo che il calcio femminile ne richiede di più. Una giocatrice di serie B studia o lavora perché, al contrario di un calciatore di serie B, non può vivere di calcio. Di conseguenza una donna che imbocca la via del calcio, del mondo monopolizzato dall’uomo, lo fa per passione, vera passione. Come è sempre successo nella storia, la donna sarà costretta a lottare per avere un giusto riconoscimento ma, come è sempre successo nella storia, ne uscirà pian piano vincitrice.

È proprio quando la donna viene introdotta in un ambito che viene considerato puramente maschile che ci si accorge del vero valore della donna e, dopo aver visto giocare le ragazze per cui faccio il tifo, mi vien da storcere il naso a pensare a quanto la donna sia ancora stupidamente sottovalutata. Secondo il vecchio luogo comune le donne e il pallone sono agli antipodi, ma dopo averle viste giocare ho capito che sono capaci di gesti tecnici sorprendenti e che hanno la capacità di esaltare un amante del calcio come me quanto e più di un uomo.

Sono diventato loro tifoso, mi sono esaltato per le loro giocate e, così come continuerò a urlare per Messi, continuerò a urlare per loro e a gioire con loro, con le gialloblù, consapevole del fatto che col passare del tempo queste ragazze e tutte le calciatrici acquisteranno sempre più importanza e otterranno la giusta e meritata attenzione.

Riccardo Cannavaro

Credit Photo: Graziano Zanetti Photographer

Coppa Italia: accoppiamenti III Turno

Il D.C.F. ha stabilito che il III Turno di Coppa Italia si disputerà mercoledi’ 21 Marzo 2018 ore 14.30. Si comunica che per determinare chi giocherà in casa il prossimo Turno di Coppa Italia saranno effettuati, in data 5 FEBBRAIO 2018 presso la sede del Dipartimento Calcio Femminile, Piazzale Flaminio 9 – Roma, alle ore 12.00, i sorteggi.
A tal proposito, si ricorda che le Società che avranno disputato la gara del II turno in casa e che si qualificheranno per il III Turno, giocheranno fuori casa, e così di seguito si alterneranno per i Turni successivi.

Qualora nel corso del Torneo avranno giocato entrambe in casa o fuori casa, per designare la Società che giocherà in casa la successiva gara, sarà effettuato sorteggio a cura della Segreteria del D.C.F., così come da Regolamento pubblicato sul C.U. n. 7 del 02.08.2017.

Questo l’elenco delle gare e la necessità, ove indicata, di procedere al sorteggio per la determinazione della Società che giocherà in casa:

GARA 16 : SORTEGGIO
COMUNALE TAVAGNACCO
TRENTO CLARENTIA

GARA 17 :
VERONA
MOZZANICA

GARA 18 :
BRESCIA FEMMINILE
FEMMINILE INTER MILANO

GARA 19 :
NOVESE CALCIO FEMMINILE
JUVENTUS SPA

GARA 20 : SORTEGGIO
SASSUOLO CALCIO FEMMINILE
S. ZACCARIA

GARA 21 :
EMPOLI LADIES F.B.C.
FIORENTINA WOMEN

GARA 22 : SORTEGGIO
LF JESINA FEMMINILE
FEMMINILE LATINA CALCIO

GARA 23 :
RES ROMA ARL
PINK SPORT TIME

Impianto Sportivo “Arena Calcio Padule” : novità sulla casa del Calcio Femminile Florentia

Si è tenuta, in seduta pubblica presso il Settore Politiche Educative, Culturali e Sportive del Comune di Sesto Fiorentino, la fase finale delle operazioni di gara per la gestione in concessione e uso dell’impianto sportivo “Arena Calcio Padule”, all’esito della quale CF Florentia è risultata aggiudicataria provvisoria della gara.

Le nostre ragazze possono dunque sperare in una casa nel Comune di Sesto Fiorentino e anche il Presidente Tommaso Becagli si augura che il procedimento abbia esito positivo e permetta alla CF Florentia di consolidare la propria presenza nel territorio, dando il giusto risalto al calcio femminile.

Credit Photo: Comunicato Stampa (Calcio Femminile Florentia)

Nuovo acquisto in casa Femminile Juventus: Francesca Mellano

L’ASD Femminile Juventus Torino comunica di aver acquisito le prestazioni sportive della giocatrice Francesca Mellano.
L’esterno offensivo, classe ’97, dopo aver indossato le maglie di Saluzzo, Cuneo e, nella prima parte di stagione, del Luserna, andrà a rinforzare il reparto d’attacco della squadra bianconera.
A lei, che ha indossato negli ultimi anni anche le maglie delle nazionali Under 17, Under 19 e Under 23 i migliori auguri da parte di tutta la società.

Credit Photo: Francesca Mellano – Pagina Facebook

Torino CF, vittoria che deve far pensare

Dopo il match disputato in casa domenica e concluso con una vittoria del Torino CF per 4-1 contro la Lucchese, lo staff della squadra granata rivolge queste parole alle sue calciatrici:

Se qualche ragazza non avesse ancora le idee chiare sulle qualità che devono essere presenti in una squadra vincente, domenica contro la Lucchese dovrebbe averne avuto un piccolo assaggio.
Convinzione e determinazione costruiscono quella personalità che ogni grande squadra deve possedere dal primo all’ultimo minuto della gara affinché aggressività e velocità facciano il resto a danno di avversarie che, normalmente, subiscono poi per tutta la gara, perché colte di sorpresa.
Domenica prossima, il Presidente Roberto Salerno si aspetta una prestazione ancora più forte in quel di Lavagna e, pertanto, le sue disposizioni sono di effettuare allenamenti intensi e pesanti richiamando ognuna ad una individuale maturazione e tutte ad una forte concentrazione.

Credit Photo: Piero Liberti

Primavera: Grifone Gialloverde – Res Roma 0-8

Quarta vittoria consecutiva per il team Primavera della Res Roma che batte 8 a 0 il Grifone Gialloverde e chiude a punteggio pieno il girone di andata del campionato regionale.

Mister Fabio Melillo manda in campo dal primo minuto Parnoffi tra i pali, Lommi, Chiappa, Orlando e Liberati in difesa, Pienzi, Graziosi e Chaid a centrocampo con Natali alle spalle di Labate e Greggi.

Le giallorosse partono bene e al quarto minuto passano già in vantaggio con Natali che dà il via alla goleada della Res Roma. Il raddoppio poco dopo la mezz’ora: assist di Labate e secondo sigillo personale di Natali che firma il due a zero con cui si va a riposo. Nella ripresa le ragazze di mister Melillo dilagano: tre reti di capitan Labate, due di Greggi e uno di Cosentino, sanciscono il definitivo 8 a 0 con cui la Res Roma batte il Grifone Gialloverde e chiude a quota 12 punti in quattro gare il girone di andata e si laurea campione d’inverno.

Le dichiarazioni post match del tecnico della Res Roma, Fabio Melillo: “Gara ben giocata da parte delle ragazze che sono concentrate verso l’obiettivo; siamo abituati a giocare questo tipo di partite e questo è un aspetto che si nota in alcune partite, perché vincere oggi in questa maniera contro un’ottima squadra, in cui giocano ragazze che stanno ben figurando in Serie B, vuol dire essere predisposte a questo tipo di competizioni. Dopo un inizio in cui abbiamo fatto fatica a far gol nonostante abbiamo sempre giocato nella metà campo loro, abbiamo dilagato cammin facendo perché avevamo uno spunto superiore anche a livello atletico. Altra bella prestazione che ci avvicina all’obiettivo del passaggio alla fase nazionale, anche se ancora è lunga. Possiamo decidere la qualificazione la prossima settimana nel match di ritorno contro l’Asd Roma che finora ha perso solo con noi.”

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