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Focus Orobica post Milan Ladies: Guya Vavassori e Chiara Viscardi

Alle porte della gara decisiva con il Milan Ladies, i personaggi del giorno dell’Orobica Calcio Bergamo sono Guya Vavassori e Chiara Viscardi.

La prima è da anni una certezza per l’Orobica. Giocatrice di alto livello e rendimento costante. Capace di annullare attaccanti dalle diverse caratteristiche come Ferrato, Cambiaghi, Ferrario, Coda, Zuanti e Bonfantini senza mai andare in affanno. Tatticamente encomiabile, unisce forza ed eleganza a bravura e lucidità nel leggere ogni azione.
La classe ’95 è cresciuta come attaccante, artefice della prima vittoria del Campionato di Serie B nel 2014, sta vivendo da assoluta protagonista questa stagione con un ruolo ormai ritagliato su misura per lei, che non lascia più nulla al caso. Difende e attacca allo stesso modo e con assist e qualche goal è divenuta ancora più preziosa nello scacchiere bergamasco. Prestazioni di grande caratura e atteggiamento da professionista in ogni momento la contraddistinguono e le danno la capacità di mettersi in luce in ogni situazione (124 presenze all’attivo con l’Orobica!!!).
#shark9

La seconda, Chiara Viscardi, classe ’99, è cresciuta a dismisura mentalmente e atleticamente nell’ultimo anno. Divenuta titolare inamovibile, permette il raccordo tra difesa e centrocampo della squadra, con grande intelligenza tattica e un agonismo che denota sempre più l’imponenza fisica che Chiara sta mettendo in campo.
Difensore roccioso e veloce ma di alta statura, è sempre puntuale nelle chiusure e capace di transizioni difensive e offensive di grande qualità e veemenza.
La sua presenza costante e continuativa da 6/7 partite ha coinciso con il momento di svolta della squadra che, anche grazie alle prestazioni di questa ragazza diciottenne, è riuscita a blindare la difesa e a dare consapevolezza della forza dei singoli e del gruppo.
#shark25

Credit Photo: Pagina Facebook di Orobica Calcio Bergamo

Continua la settimana di lavoro, sabato 3 febbraio Leonesse al Cover Store Brescia

Prosegue spedita la settimana di lavoro delle leonesse al campo sportivo De Paoli di Sant’Eufemia in vista della sfida interna contro il Bari. Per la squadra lavoro di natura atletica (nella foto Heroum e Tomaselli durante un esercizio), tecnica e infine partitella finale.

Rientrata Marchitelli, mentre Di Criscio è ancora alle prese con le terapie per un fastidio alla coscia.

Sabato 3 febbraio alle ore 18, dopo la sfida interna contro il Bari, la squadra presenzierà al Cover Store di Brescia (via X Giornate 73, sotto i portici in centro) per la presentazione delle nuove cover dedicate alla squadra.

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

Coach Libero Pavan: “L’interessamento del Trento Clarentia…Scelta migliore per la mia carriera”

Con origini Trevisane e portandosi nel cuore l’idolo Maradona, Libero Pavan inizia a giocare a calcio nel ruolo di portiere fin dall’infanzia. Nato nel 1977, all’età di vent’anni si trasferisce a Trento per studiare sociologia, ma la passione per il calcio rimane viva. Dopo l’esperienza da giocatore con l’Azzurra San Bartolomeo e il calcio a 5, decide di passare al ruolo di allenatore. Con alle spalle un patentino UEFA B inizia ad allenare fra vari settori giovanili e prime squadre a livello provinciale in Trentino. Durante l’estate 2017 arriva la prima proposta in carriera del mondo rosa: il Trento Clarentia! Così mister Libero Pavan si trova alla sua 13esima stagione da allenatore esordendo nel Campionato di Serie B del Girone C.

Da dove è nata la passione per allenare? Mentre quella per il calcio femminile?
La passione per allenare è nata quando avevo 10 anni e muovevo i primi passi da calciatore: mi ero accorto che alcuni allenatori erano “migliori” di altri nel rapportarsi ai ragazzi e nel far giocare la squadra in modo diverso tra loro. Così ho realizzato che l’allenatore “conta” sia per la crescita dei bambini/ragazzi/atleti come ero io sia per lo spettacolo finale, quello che il pubblico percepisce. Poi bisogna anche considerare che erano gli anni del Milan di Sacchi e vedere il confronto avvincente tra la “vecchia scuola” e il nuovo movimento era qualcosa di stimolante per un bambino assetato di calcio come me. Crescendo ho sempre cercato di “rubare” qualcosa dagli allenatori che avevo sapendo che prima o poi l’avrei fatto anche io. Quando a 30 anni la mia compagna è rimasta incinta e ho dovuto scegliere se allenare o continuare a giocare, non ho avuto dubbi: allenare.
Il calcio femminile, invece, come tutti i maschi medi l’ho sempre snobbato finché un paio di anni fa ho letto alcune inchieste sullo stato dell’altra metà del calcio e ho capito che era un movimento in espansione assolutamente sottosviluppato in Italia. A quel punto, quando è arrivato l’interessamento del Trento Clarentia non ho avuto alcun dubbio. E dopo sei mesi posso dire di aver fatto davvero la scelta migliore per la mia “carriera”.

Pensi vi sia una concezione diversa a livello culturale del calcio in Trentino rispetto al resto dell’Italia?
Decisamente sì. In Trentino il calcio è uno dei tanti sport che vengono praticati, dagli sci al basket, dal volley al curling, tutti finanziati bene grazie a un benessere diffuso che contraddistingue tutta la provincia e la regione. Questo porta a raggiungere eccellenze in sport considerati nel resto d’Italia “minori” sia grazie alla maggiore disponibilità di atlete e atleti, sia grazie al maggiore afflusso di risorse rispetto al resto d’Italia. Per il calcio, invece, avviene l’opposto. Le risorse per quanto possano essere tante, scarseggiano in confronto ad altri luoghi d’Italia in cui è lo sport più praticato e spesso vengono gestite male (questo anche per la scarsa presenza di atleti che, appunto, hanno una più vasta gamma di scelte). C’è una concentrazione di risorse e di attenzione troppo elevata su prime squadre spesso di livello molto basso, abdicando al ruolo “sociale” del calcio, guardando solo al risultato e dimenticandosi dei settori giovanili, lasciati a volontariato e a persone, per quanto animate da buona volontà, spesso incompetenti e influenti in negativo sulla crescita del giocatore. 
Il quadro diventa forse anche più drammatico per quanto riguarda il calcio femminile: le atlete sono pochissime e spesso gestite nei settori giovanili in modo non adeguato se non deleterio per il loro sviluppo e la crescita della loro passione.

Chi pensa sia la favorita a vincere il Girone C?
Il nostro è un girone strano, con risultati spesso contraddittori e carenza di squadre davvero “favorite”. Di quelle incontrate finora, sicuramente Vittorio Veneto e San Bonifacio mi hanno impressionato moltissimo, una per la forza fisica espressa, l’altra per gioco e abilità tecniche. Però non si può escludere il Castelvecchio, la cui organizzazione tattica mi ha colpito, né San Marino e Fortitudo Mozzecane con cui dobbiamo ancora giocare ma che, dai video, mi colpiscono per struttura di gioco e abilità tecniche. Sicuramente tra queste 5 ci sarà la vincitrice del girone.

Tracci un bilancio di questo girone di andata…Che obiettivo vi eravate posti a inizio stagione?
Questo girone di andata finora è stato molto faticoso per noi, soprattutto all’inizio: abbiamo esordito con una sonora sconfitta 0-5 in casa e abbiamo faticato molto a trovare un sistema di gioco che permettesse di esprimere le tante qualità che le nostre ragazze hanno. Nelle ultime partite abbiamo incominciato a ingranare sia dal punto di vista del gioco sia da quello dei risultati. Siamo un viaggio senza meta né destinazione con l’unico obiettivo in mente di migliorarci continuamente e arrivare più in alto possibile, in modo da coinvolgere sempre più persone e atlete nel nostro programma di crescita.

Come pensa si possa sviluppare il calcio femminile in Italia?
Domandona a cui per ora non so sinceramente come rispondere essendo nel mondo da soli sei mesi. Per ora quello che mi sembra manchi è banalmente l’attenzione mediatica tale da poter portare risorse e interesse verso il mondo femminile. 
Sicuramente il progetto di sviluppo che è stato implementato negli ultimi anni dalla FIGC a partire dai top club professionisti potrà dare dei buoni frutti in questo senso. Ma credo che sarà un modello positivo solamente se buona parte delle risorse che ne deriveranno sarà investita per migliorare i settori giovanili, con campionati ad hoc di livello e formazione per i tecnici.

Un grande ringraziamento a coach Libero Pavan a cui auguriamo un grande in bocca al lupo alla sua prima esperienza “rosa” con il Trento Clarentia.

Credit Photo: Libero Pavan

Sofia Kongouli premiata miglior calciatrice Greca dell’anno

Grande soddisfazione per Sofia Kongouli, calciatrice greca classe ’91 in forza all’AGSM Verona dal 2016. L’attaccante gialloblù è stata premiata dalla federazione calcistica panellenica come miglior giocatrice greca dell’anno. Una grande soddisfazione che lei ha voluto condividere su instagram, ringraziando anche la squadra. Da Atene, dove si è svolta la cerimonia di premiazioni, ecco cos’ha postato Sofia.

Grazie mille: associazione panellenica dei calciatori professionisti!!! Grande soddisfazione per me!!!…… Grazie Verona Women… questo è per te!!!!!!“: questo l’euforico messaggio allegato alla foto della giocatrice con il premio fra le mani.

Credit Photo: https://www.veronawomen.com/

Ed è già “Primavera”: Tosette scatenate, goleada al Vicenza

Tutto facile per le Tosette di Matteo Fattorel, sabato sera al Comunale di San Fior. Non c’è stato scampo, per le malcapitate avversarie di turno del Vicenza. Le Rossoblu hanno evidenziato subito la volontà di primeggiare, costringendo fin dai primi minuti le biancorosse alla difensiva costante, che durerà per tutto l’arco del match. Il muro difensivo ospite resiste solo fino al 18’ minuto, quando un’azione caparbia di Carolina Piccini, porta al perfetto cross dello stesso esterno Rossoblu per la testa di Gaia Sovilla, implacabile nell’esecuzione per la prima rete dell’incontro.
Da quel momento, non ci sarà più partita, con le Rossoblu a creare azioni da gol a raffica. Dopo il 2-0 di Giulia Trevisiol(sempre a segno nelle 3 gare fin qui disputate con la Primavera), c’è gloria anche per l’altro 2003 terribile (Vittoria Gava), che con un gran tiro da fuori area, proprio a fil di sirena, realizza la terza rete del Vittorio prima dell’intervallo.
Stesso copione nella ripresa, con la goleada certificata, tutta da conclusioni da fuori area rispettivamente partite dai piedi di Carlotta Righetto, #Vera Tommasella e per ben due volte da Carlotta Modolo.
Da segnalare l’ennesimo esordio targato “classe 2003” nella Primavera di Matteo Fattorel: quello di Anna Lion

Permac Vittorio Veneto – Vicenza 7-1
(18’ Sovilla, 33’ Trevisiol, 45’ Gava, 65’ Righetto, 70’ Tommasella, 75’ e 81’ Modolo)

Permac Vittorio Veneto – 1. Caon (75’ Rapacz) 2. Piccini 3. Gava (50’ Lupo) 4. Tommasella 5. Righetto 6. Da Ros 7. Brovedani 8. Modolo 9. Sovilla 10. Bortolin (62. Fattorel) 11. Trevisiol (67’ Lion)

Vicenza – 1. Gouem 2. Rossi 3. Lazzari 4. Bello 5. Fasolo 6. Quaresima 7. Bello 8. Pilan 9. Stocchero 10. Carino 11. Vettore 13. Curvato 14. Regretti 15. Panico 16. Plechero

Credit Photo: http://www.vittoriovenetocalciofemminile.it/

La Pro San Bonifacio consolida la vetta nel derby

Termina 3 a 0 il derby veronese tra Pro San Bonifacio e Fortitudo Mozzecane che vede la prima della classe dominare sulla compagine gialloblu.

Al 4′ il primo calcio d’angolo é della Prosambo che vede Casarotto incornare debolmente. Al 21′ l’arbitro ferma per dubbio fuorigioco Yeboaa, lanciata in porta. Due minuti dopo, ancora Yeboaa servita bene da Perobello, viene stoppata per fuorigioco. Al 25′ si vede il primo calcio d’angolo per la Fortitudo ma Toniolo fa suo il pallone. Al 28′ Yeboaa si rifà per le occasioni sprecate, serve bene la corrente Rigon che a tu per tu con il portiere non sbaglia: 1 a 0 Prosambo. Due minuti dopo, Piovani vola sulla fascia sinistra e serve bene Meneghetti, ma la numero 11 non ci arriva. È un assedio rossoblu. Al 35′ calcio d’angolo per la Prosambo, Casarotto incorna bene, ma Venturini para a terra. Al 37′ si vede il Mozzecane, Gelmetti sola in area, si fa recuperare da Rigon che blocca l’offensiva. Un minuto dopo, su calcio d’angolo, il Mozzecane prova a recuperare lo svantaggio ma Toniolo para senza problemi. La partita inizia ad essere nervosa: si registrano al 42′ l’ammonizione per Caneo e al 46′ per Baldo. Termina 1 a 0 la prima sessione di gioco.

La ripresa vede la Fortitudo più grintosa rispetto alla Prosambo. Al 2′ Martani si gira bene in area, ma il suo tiro viene murato. Al 3′ ancora la Fortitudo in avanti con Gelmetti che spara alto. Al 6′ ancora Gelmetti serve bene Martani ma Toniolo ferma l’offensiva ospite. Al 7′ sempre la solita Gelmetti, dalla sinistra si accentra bene ma il suo destro finisce alto. Non é giornata per l’attaccante gialloblu. Al 10′ riprende la manovra rossoblu con Perobello che di prima, lancia brillantemente in porta Yeboaa che viene clamorosamente stesa in area, ma l’arbitro lascia correre. Due minuti dopo, altro fallo al limite su Yeboaa, anche in questa occasione l’arbitro decide di non assegnare il rigore. La Prosambo non ci sta, e al 16esimo, Kastrati da rimessa laterale serve Baldo che innesca Yeboaa che fa tutto da sola, si presenta davanti al portiere e segna il 2 a 0. Dopo il raddoppio, la Fortitudo si spegne e non crea più chiare occasioni da gol. Al 20′ le ragazze di Mister Dalla Pozza chiudono definitivamente la partita con Rigon che spizza di testa la punizione di Perobello firmando la doppietta personale. Al 40′ le rossoblù cercano il poker con la neo entrata Pizzolato che crossa in area per la testa di Cavallini che colpisce il palo, il pallone resta clamorosamente sulla linea di porta fino all’ intervento di Welbeck che spazza via.

Grazie a questa vittoria le rossoblù di Mister Dalla Pozza consolidano la vetta e allungano le distanze dalle proprie avversarie. La prossima giornata vedrà altri scontri diretti con la Prosambo impegnata a San Marino (attualmente quinta in classifica) e la Fortitudo Mozzecane in casa contro il Castelvecchio (attualmente seconda).

Pro San Bonifacio: Toniolo, Galvan, Kastrati, Baldo, Sossella, Casarotto, Yeboaa, Piovani (36′ s. t. Pizzolato), Perobello R. (28′ s.t. Cavallini), Rigon, Meneghetti (44′ s.t. Ferrari) All. : Dalla Pozza

Fortitudo Mozzecane: Venturini, Pecchini (40′ s.t. Malvezzi), Welbeck, Signori (20′ s.t. Boni D.), Caliari, Salaorni (32′ s.t. Mele C.), Martani, Carraro (26′ s.t. Bonfante), Peretti, Caneo, Gelmetti All. : Bragantini

Reti: 28′ 61′ Rigon, 65′ Yeboaa.
Arbitro: Alessandro Costa di Novara

Credit Photo: Graziano Zanetti Photography

Nazionale Under 23 Femminile in preparazione a Coverciano dal 5 al 7 febbraio

Stage di preparazione per la Nazionale Under 23 presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Il tecnico azzurro Attilio Sorbi ha convocato 23 Azzurrine, che si raduneranno domenica sera e seguiranno un programma di due allenamenti giornalieri fino all’ultima seduta il mattino di mercoledì 7 febbraio.

Allo stage sarà presente anche il tecnico della Nazionale Femminile Milena Bertolini; al gruppo, infatti, sono state aggregate calciatrici che hanno già fatto parte della nazionale maggiore e altre in odore di promozione.

Elenco delle convocate

Portieri: Rachele Baldi (Empoli Ladies), Francesca Durante (Fiorentina Women’s), Emma Guidi (San Zaccaria);
Difensori: Giulia Bursi (Sassuolo), Livia Michelle Capparelli (Roma Femminile), Martina Lenzini (Juventus), Sara Mella (Tavagnacco), Eleonora Piacezzi (Mozzanica), Federica Rizza (Mozzanica), Giorgia Spinelli (Stade de Reims), Alice Tortelli (Fiorentina Women’s), Francesca Vitale (Milan Ladies);
Centrocampisti: Lisa Alborghetti (Mozzanica), Martina Brustia (Inter Milano), Manuela Giugliano (Brescia), Marta Mascarello (Tavagnacco), Elisabetta Oliviero (Sassuolo), Giada Pondini (Sassuolo), Annamaria Serturini (Pink Sport Time), Sara Tardini (Sassuolo);
Attaccanti: Claudia Ferrato (Padova), Isotta Nocchi (Florentia), Martina Piemonte (Sevilla Futbol Club).

Staff. Tecnici federali: Attilio Sorbi, Milena Bertolini, Nazzarena Grilli, Jacopo Leandri; Segretario: Sabrina Filacchione; Preparatore portieri: Cristiano Viotti; Medico federale: Antonio Panza; Fisioterapista: Jacopo Pasini.

Credit Photo: http://www.figc.it/

Lucy Isabelle Claire, nuovo acquisto della Virtus Partenope

La Virtus Partenope annuncia il tesseramento di Lucy Isabelle Claire.
Un nuovo acquisto importante per la squadra di mister Vittorio Esposito che potrà dunque puntare su un nuova freccia nel suo arco.
Classe 1996, Lucy fa della velocità e gli inserimenti i suoi punti di forza.
Esterno offensivo ma non solo: all’occorrenza può ricoprire anche altri ruoli sul rettangolo verde di gioco.
Statunitense, Claire porta tanto orgoglio a stelle e strisce e quel tocco d’imprevedibilità che potrà essere utilissimo da qui fino al termine della stagione.
Good luck Isa!

Credit Photo: Virtus Partenope – Pagina Facebook

Settore giovanile Brescia: bene Giovanissime al torneo di Chiari e Primavera

Fine settimana emozionante per il settore giovanile del Brescia Calcio Femminile.

Grandi emozioni a Chiari dove nella ChiariWomen Football Cup le Giovanissime di Zafferri si sono classificate seconde alle spalle dell’Inter e davanti a Condor Treviso e Milan. Un torneo che ha impreziosito il weekend sportivo e messo in mostra alcuni fra i migliori prospetti regionali della categoria.

Buone prove anche delle Esordienti di Trainini e Mazzola in amichevole contro il Valcalepio.

Nell’attesa che tutti i campionati riprendano, ottime notizie arrivano dalla Primavera, che si rimette in marcia nel proprio torneo vincendo per 8-0 sulle Dreamers, a Paratico. In rete Magri con una doppietta, Bocchi, Lazzari, Citaristi, Galli, Fumagalli e Miglio su calcio di rigore.

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

Faccia a faccia con Robyn Decker, da una parte all’altra della scrivania

Arrivata dal freddo svedese con l’onere e l’onore di imporsi come leader d’esperienza: Robyn Decker, difensore dell’AGSM Verona da gennaio, ci racconta i motivi della scelta di cambiare, dopo quasi una decade di stagioni.

Faccia a faccia con lei, da una parte all’altra della scrivania, da una parte all’altra d’Europa:Ho scelto Verona perché era un’opportunità interessante per me. Sono stata in Svezia per otto anni e mezzo e mi sono sentita pronta per una nuova sfida. Non conoscevo il campionato ma sono stata contenta di essermi calata in una nuova realtà, venire a vivere in un nuovo paese e poter comparare il calcio italiano con quello svedese“.

Ha vestito le maglie di  Vittsjö GIK, QBIK, Hovås Billdal, Jitex BK e Kvarnsveden prima di arrivare in terra veneta, ma come è iniziata la carriera di Robyn Decker? “Ho iniziato a giocare a calcio quando avevo circa 5 anni. Dopo la mia esperienza alla Fairfield University mi si è presentata l’opportunità di proseguire in Svezia e ci sono rimasta per otto stagioni. Il calcio è sempre stato il mio lavoro, ma venire in Italia e a Verona mi permette di continuare a farlo su un livello professionale superiore“.

Anni e anni al servizio di una squadra dalla media d’età molto molto bassa, come vive questa situazione lei?Sono d’accordo, la squadra è molto giovane. Spero di poter contribuire con la mia esperienza e la mia conoscenza calcistica, auspicando che possa essere d’aiuto per le giocatrici più giovani a migliorare e che a migliorare sia anche la classifica. In Svezia ho acquisito una certa routine, mi sento di poter essere un leader. Mi piace parlare molto in campo e chiamare il migliore schieramento, in generale cerco di poter aiutare chi è a fianco a me“.

E dove gioca Decker? Centrale, assolutamente, ma all’occorrenza fa anche la fascia: alle prese però con la tattica.Il mio ruolo è difensore, ci ho giocato la maggior parte della mia vita ma negli ultimi due anni ho fatto il terzino di destra. La tattica è una parte importante nel calcio italiano: in Svezia non ho mai lavorato molto tatticamente quindi dovrò adattarmi al cambiamento, ma mi sento all’altezza“.
Credit Photo: https://www.veronawomen.com/

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