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Giada Penati: “Non perdo mai: o vinco o imparo”

Diretta, piena di energia, tenace, socievole e sempre con il sorriso.
Una ragazza che – a volte – tende a caricarsi di troppa responsabilità pur di aiutare a migliorare certe situazioni in generale. Di chi stiamo parlando?
Di Giada Penati: una promettente calciatrice, classe 1998, che ha fatto del calcio – appunto – la sua più grande passione. “Ho iniziato fin da piccola a praticare diversi sport”, le sue parole, “dal nuoto allo sci, dal pattinaggio al tennis, dalla pallavolo alla pallacanestro (tra l’altro mio padre da giovane militava agonisticamente in una squadra di Milano “La Forte e Coraggio”).. sempre a livello amatoriale.”

Nel frattempo facevo partitelle di calcio in oratorio con amici ed amiche e sono stata invitata a giocare nella squadra Arca di Lorenteggio (Milano) che ringrazierò sempre perchè non solo mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista, ma mi ha dato modo di capire quale sarebbe stato il mio sport definitivo: IL CALCIO“. “Dopo quasi 5 anni”, incalza la Penati, “sono stata contattata da un’altra squadra di Milano, la S.Pio V dove milito dal settembre 2017: ho accettato in quanto ritengo che i cambiamenti siano delle buone opportunità da non lasciarsi sfuggire per trovare nuovi stimoli, emozioni e nuovi riscontri per crescere”.

E i cambiamenti ci sono stati: “Ho giocato per anni come attaccante; in questo momento, invece, il mio ruolo è difensore: ritengo sia più congeniale perchè in questo modo posso apportare più aiuto alla squadra in fase difensiva. Sono sempre disponibile e in aiuto dove i miei allenatori lo ritengono”.

Pregi e difetti? “Per quanto riguarda i pregi penso la gran voglia di fare e di non scoraggiarmi mai di fronte alle difficoltà, sia sportive che della vita in generale. Tra i difetti a volte tendo a strafare pur di far bene ma non per essere al centro dell’attenzione, ma per cercare di dare un contributo maggiore: ci metto l’anima e – a volte – questo produce i risultati opposti. Ma sono tenace! Ed insisto nella giusta misura”.

Molto interessante un suo pensiero: “Vorrei precisare a certe persone che sostengono che il calcio non sia per nulla femminile che si guardasse oltre a questi inutili pregiudizi si capirebbe che la femminilità può essere di primo impatto invisibile agli occhi ma che in realtà è uno sport come gli altri dove la potenza, i riflessi, l’intuito e la determinazione sono aspetti essenziali per un ottimo gioco di squadra, sia maschile che femminile”.

I progetti futuri sono decisamente molto importanti: “Per ora penso a diplomarmi in Commercio/Turismo (lo studio è importantissimo).. continuando ovviamente a praticare calcio per cercare, con il giusto tempo, di portare la mia squadra a livelli superiori”.

Il motto che ispira Giada Penati rispecchia tutta la sua maturità: “IO NON PERDO MAI: O VINCO O IMPARO. È una frase che mi aiuta ogni volta a ricordarmi che si vince sempre nel momento in cui hai voglia di fare per raggiungere i propri obiettivi, sia nello sport che nella vita stessa; se fai con amore ciò che desideri fare non si fallisce mai, ma si impara e basta. Questo è uno degli insegnamenti che mi accompagnerà per tutta la lunga e bellissima vita.. e cioè non arrendersi mai”.

Credit Photo: Steven Galle

Vicenza Femminile: domenica arriva il Castelvecchio; Coppa Veneto per la Primavera

Dopo una lunga pausa, finalmente torna in campo anche la Primavera: sabato alle 17:45 allo Stadium AGSM Olivieri di Verona per la 3^ giornata di Coppa Veneto le Baby Biancorosse affronteranno il Fimauto Valpolicella (Chievo Verona). Sarà una partita dura, ma le ragazze si sono allenate bene e cercheranno di fare bella figura contro una squadra importante nel primo impegno ufficiale di questo 2018.

Domenica invece per la Prima Squadra arriva un’altra squadra che alloggia ai piani alti: il Castelvecchio. Le romagnole, dopo le prime 8 giornate al comando, si trovano al momento al 2° posto a -4 dalla Pro San Bonifacio a causa del pareggio casalingo per 1-1 contro la San Marino Academy.
All’andata finì 2-1: al doppio vantaggio del Castelvecchio aveva risposto bene il Vicenza che aveva accorciato le distanze con Missiaggia e poi ha mancato il pareggio nei minuti finali per l’errore dal dischetto di Fortuna.

Domenica è subentrata tutta pimpante nella ripresa e contro le romagnole ha sfiorato anche il gol se il portiere non avesse compiuto un mezzo miracolo…oggi è Beatrice Calandra l’intervistata!

Contro la Pro San Bonifacio è arrivata la sconfitta per 2-1 ma si è visto anche un grande Vicenza: come valuti la prestazione della squadra?
“E’ stata molto positiva poiché abbiamo cercato sempre di attaccare e mai di difenderci, sfruttando il contropiede per riuscire ad imporre il nostro gioco. Dovevamo stare molto attente perché il loro attacco è micidiale grazie a grandi nomi come Cavallini e Perobello, però siamo riuscite ad arginarle bene”

Domenica arriva il Castelvecchio: all’andata è finita 2-1 e anche allora eravate sotto 2-0 e poi siete arrivate vicinissime al pareggio. Previsioni?
“Veniamo da diverse prestazioni positive che non hanno portato magari molti punti, però siamo sempre riuscite ad imporre il nostro gioco in tutte le partite portando a casa anche una bella vittoria da Bologna. In questa partita metteremo tutto il cuore soprattutto perché per il Vicenza non è una bella situazione e siamo anche noi che dobbiamo tenere alto l’onore, la R sulla maglietta e soprattutto nel cuore.
Mi auguro di riuscire a trovare il gol, che non arriva da tanto tempo; speriamo di dimostrare le nostre capacità e tutte le nostre forze, perché siamo una bella squadra e stiamo crescendo.”

Credit Photo: Pierangelo Gatto Photo

Le georgiane della Fc Tbilisis Tbilisi a Torre del Grifo

Uno scambio tecnico, tattico ma soprattutto culturale. In una settimana fitta di cambiamenti e novità in casa Catania femminile sono sbarcate 11 giocatrici proveniente dalla Georgia e in particolare dalla formazione Fc Tbilisis Tbilis. Accompagnate dalla carismatica presidentessa Eka Kartsivadze le ragazze georgiane si sono allenate insieme alle rossazzurre nel centro sportivo di Torre del Grifo, rimanendo incantate dalla bellezza della struttura e dalla professionalità dello staff tecnico del Calcio Catania che al centro lavora quotidianamente. In campo hanno seguito gli allenamenti e le direttive del direttore tecnico, Giovanni Garofalo, e dell´allenatore Peppe Scuto. Fuori dal campo, insieme alle ragazze del Catania, hanno potuto conoscere il capoluogo etneo e le bellezze della nostra terra.

“Un momento importantespiega il direttore generale Davide Santonocito – che ha permesso alle nostre ragazze di conoscere un´altra filosofia di calcio femminile, di confrontarsi con un´altra cultura e con ragazze con cui condividono la stessa passione: quella per il calcio. Si tratta del primo step di una collaborazione che porterà numerose novità, compreso una nostra visita in Georgia“.
“In Georgiaspiega Eka Kartsivadze, presidente Fc Tbilisis Tbilis il calcio femminile è ancora giovane e dunque questo confronto per noi è stato davvero importante. Per le ragazze poter lavorare in un centro come Torre del Grifo rappresenta un momento di crescita esponenziale perchè strutture così in Georgia non esistono”.
Credit Photo: Comunicato Stampa (Catania Calcio Femminile)

Biassono Femminile sconfitta in amichevole tra le mura di casa col Fara Olivana

Allo Stadio di via Parco a Biassono amichevole tra due neonate del Calcio Femminile, militanti nel campionato di Serie D Lombardia, in gironi diversi, ed entrambe attualmente terze in classifica: le brianzole del Biassono contro le bergamasche del Fara Olivana con Sola.

Partono bene le locali, al 8’ uno-due tra Dudine e Porta con quest’ultima che conclude da fuori area centralmente in bocca al portiere. Al 15’ il Biassono si porta in vantaggio: Succi batte corto un calcio d’angolo appoggiando a Ravaglioli che controlla e crossa in area sul primo palo, Grittini devia di testa alla sinistra del portiere. Dopo cinque minuti raddoppio delle locali: Grittini sulla sinistra, dopo uno scambio con Grassi, passa a Capitan Dudine che da fuori area piazza un tiro alla sinistra del portiere. Alla mezz’ora si fanno vedere le ospiti, pericolose con un’azione corale che si finalizza con una doppia conclusione ravvicinata, prima con Pernigoni e poi con Bonzani entrambe respinte da Riva. Al 35’ il Fara Olivana dimezza lo svantaggio con Bonzani, dopo uno scambio con Tomasini l’esterno conclude con un tiro dal limite dell’area che batte Riva sotto la traversa. Dopo cinque minuti le bergamasche trovano il pareggio su azione confusa del Biassono: batti e ribatti in area e Pernigoni insacca a fil di palo alla destra di Riva. Il primo tempo finisce con il Biassono in attacco con un tiro di Dudine dal limite destro dell’ area.

Il secondo tempo è una successione di cambi tra le due panchine. Al minuto 6′ del secondo tempo punizione del Fara Olivana: il tiro finisce abbondantemente sopra la traversa. Al 11’ del st rispondono le locali: calcio d’angolo che Grassi batte corto per Casiraghi che restituisce palla a Grassi, cross tesi di quest’ultima in area, Dudine colpisce al volo mandando fuori di poco alla  sinistra del portiere. La partita rallenta nel ritmo ma il Fara Olivana ha più lucidità. Al 26’ del st Tomasoni su punizione dal limite porta in vantaggio la propria squadra infilando la sfera sotto la traversa alla destra di Mastrosimone. Al 30’ del st il Biassono si sbilancia in avanti per cercare il pareggio ma sono le ospiti che con Maccarani conquistano un calcio di rigore dopo essere stata sgambettata in area da Ravaglioli. Capitan Vigevani trasforma per il 2 a 4.

Per entrambe le squadre ancora pausa di due settimane poi domenica 28 si ripartirà con il campionato vero e proprio di Serie D!

Credit Photo: Maurizio Grassi

Esclusiva: Vanessa Pereira, dal Brasile all’Italia a suon di samba

Nata in Brasile nel 1988 è cresciuta, insieme alla sua famiglia, in un alloggio donatogli da una scuola. È li che Vanessa Pereira, stella del Pescara e capocannoniere del torneo, si è innamorata del Futsal. Con la scuola ha partecipato a diversi tornei. Grazie a questi tornei ha avuto visibilità che l’ha portata prima a giocare per il Governado Valadares. Nel 2005 ha vinto la Coppa Brasil Under 17 , oltre a vari titoli personali. Dopo un bruttissimo infortunio che l’ha tenuta lontana dal campo per circa un anno ha avuto l’opportunità di rilanciarsi con il Kindermann. Da qui nasce un’altra Vanessa che prima va in Spagna e poi lo scorso anno approda in Italia dove con la maglia del Sinnai arriva in Finale di Coppa Italia e in Semifinale Scudetto. Ora a suon di gol sta trascinando il Pescara verso la conquista dello Scudetto e chissà forse anche della Coppa Italia. Per lei sarebbe realizzare un sogno. E si sa i sogni sono fatti per essere realizzati.

Vanessa partiamo subito da come ti trovi in Italia?
Bene. Al di là dei problemi che stiamo affrontando, mi trovo bene. Tutti sanno di quello che sta accadendo, ma soprattutto mi fido delle persone che portano avanti questo progetto e so che tutto si risolverà. In Italia c’è tanta gente che parla tanto senza conoscenza dei fatti e poi la realtà non è assolutamente quella! Leggo cose assurde e mi dispiace che, in generale, non vengano apprezzate le squadre che vincono e presentono dei buoni risultati. Al di là di tutto ciò, mi sento molto felice di stare qui a Pescara.
Con il Pescara stai volando sia in campionato che in classifica marcatrici. Te l’aspettavi?
Speravo che la squadra andasse bene per la rosa che ha, formata da eccellenti giocatrici  italiane ed internazionali. Per questo mi aspettavo qualcosa di molto positivo. Sinceramente mi ha stupito positivamente che siamo prime in campionato. Le abbiamo vinte tutte e peccato per l’unico pareggio in campionato. Questo ci gratifica molto. Rispetto ai gol, ovviamente, sono contenta perché so che sto contribuendo per il bene della squadra, ed è questo che mi interessa. Essere  capocannoniere è una cosa assolutamente secondaria.
Hai messo a segno 31 gol fino ad oggi, con l’ultimo siglato nella gara contro il Rambla, ma qual è fino ad ora il gol più bello?
Sinceramente non ricordo di nessun gol che mi abbia lasciato un segno diverso. I gol che faccio sono semplici e magari per quello non ne ho uno che possa essere  il più bello. Ognuno è speciale a modo suo.
Il Pescara è stato costruito per portare a casa subito Campionato e Coppa Italia. Pensi sia possibile viste le squadre dopo un girone d’andata?
Il Pescara sta facendo un capolavoro, e come ho già detto in un’altra intervista, è arrivato il momento di  giocare per alzare i trofei, è adesso che tutto conta. Il Pescara ha bisogno di continuare e anche di migliorare la consistenza del gioco. Credo nella mia squadra e spero che possiamo alzare qualche trofeo quest’anno.
Cosa rappresenterebbe per te far una doppietta al tuo esordio in un campionato italiano?
Sarebbe la realizzazione di un’altro sogno, chiudere in questo modo una stagione meravigliosa fino ad adesso. Sarebbe, tra l’altro, realizzare un sogno più personale che passa dal vincere qualcosa d’importante. In Spagna non sono riuscita a realizzare questo sogno, spero che in Italia possa accadere e, magari, tornare un giorno li e riprovarci.
Ci racconti la tua storia?
Ho iniziato a giocare a 5 anni in una scuola a Pato de Minas, visto che abitavo lì. I miei genitori non avevano soldi e la scuola ci ha donato uno spazio per vivere. Io vivevo dentro i recinti sportivi, visto che i miei lavoravano e le mie sorelle studiavano. Così, erano i miei insegnanti di educazione fisica che si occupavano di me in quel periodo. Quando avevo 5 anni il mio amico Cicinho ha iniziato ad insegnarmi il Futsal (a tirare, passare, dribblare, etc.). Dopo di che, mio papà ha iniziato ad aiutare i professori nelle scuole di Futsal e pure io ho iniziato a farne parte. Alle Olimpiadi scolastiche siamo riusciti ad inserire il calcio a5 femminile e da lì che la mia vita ha iniziato a crescere. Con la scuola ho partecipato a diversi tornei nella regione e questo mi ha iniziato a dare più visibilità fino a giocare il “Brasileiro Estudantil” dove il Governado Valadares mi ha visto giocare e mi ha preso. Nel 2005 ho giocato la mia prima competizione a livello nazionale e abbiamo conquistato la Coppa Brasil Under17 con la conquista dei premi di miglior giocatrice e capocannoniere della competizione. Nel 2006, ho avuto l’infortunio al ginocchio sinistro dove ho riportato la  rottura del crociato, menisco e collaterale mediale rimanendo così un anno senza giocare. Anche senza giocare sono stata tesserata dal Kindermann de Caçador e da là, la mia carriera si  è rilanciata veramente. Nel 2007 sono tornata suo campi di calcio a 5 e da quel momento ho avuto tante belle conquiste: 7 campionati brasiliani, 6 mondiali con la nazionale principale, 4 mondiali universitari, 2 mondiali di club. Sono stata al Chapeco, Espanha e nel 2015 sono venuta in Italia. Questa è la mia storia.
Che ragazza sei fuori dal campo?
Ho imparato ad essere una persona vera e onesta. Ho sbagliato molto nella vita e in più con persone che solamente mi volevano aiutare. Visto che la vita ha un modo abbastanza duro d’insegnare, dopo un po’ ho imparato. Sono una persona che segue i principi e consigli trasmessi dalla mia famiglia, cercando di essere sempre me stessa. Cerco di valorizzare ciò che è corretto, di essere umile e vera, visto che siamo circondati da falsità. Cerco di essere me stessa sia da sola o in compagnia, perché voglio seguire quello che mi ha insegnato la mia famiglia e non mi voglio coprire con delle maschere davanti alla gente.
Il top e flop del 2017?
Il top, ritengo l’anno meraviglioso che è stato, tutto quello che è stato conquistato e valorizzato. Con il Sinnai arrivare dove siamo arrivate con la squadra che avevamo è stato meraviglioso. Con il Pescara neanche ho bisogno di parlare, abbiamo dimostrato come siamo. E a livello di Nazionale è stato perfetto tra vincere il torneo,  miglior giocatrice e capocannoniere. Un anno meraviglioso. Il più brutto credo che sia il fatto che non ho vinto niente con la squadra che rappresentavo, ma come ho detto essendo consapevole della squadra che avevamo a Sinnai siamo riuscite ad arrivare il più lontano rispetto a quello che si aspettavano da noi, arrivando alla Finale di Coppa Italia e Semifinale Scudetto. Altre cose negative sono successe, ma nemmeno menziono perché ho voluto cancellare della mia testa.
Cosa ti aspetti da questo 2018?
Che tutti i problemi si risolvano e che io possa essere felice e che i miei amici possano affrontare la vita con positività e serenità.

Si ringrazia il Pescara per averci concesso l’intervista.

Credit Photo: Adamo Di Loreto

Con la Francia amichevole con vista sul Mondiale. Milena Bertolini: “Match che ci aiuterà a crescere”

C’è la Francia nel presente della Nazionale Femminile, che domani (sabato 20 gennaio ore 21, differita alle 22.30 su Rai SportHD) allo stadio ‘Orange Vélodrome’ di Marsiglia affronterà in amichevole le padrone di casa nel primo test ufficiale del 2018. Ma la speranza della Ct Milena Bertolini e delle Azzurre è che la Francia sia anche nel loro futuro, visto che nell’estate del 2019 ospiterà la fase finale di una Coppa del Mondo che l’Italia vuole tornare a vivere da protagonista.

Prima però c’è una qualificazione da conquistare, un pass che la Nazionale potrebbe ottenere a vent’anni di distanza dall’ultima volta mantenendo il primato nel Gruppo 6 che vale l’accesso diretto al Mondiale. Nelle prime quattro gare del girone l’Italia ha fatto percorso netto senza subire gol, ma il cammino che riprenderà il prossimo 6 aprile in Moldavia è ancora lungo e vivrà una tappa decisiva il prossimo 10 aprile a Ferrara nel match con il Belgio, secondo in classifica con tre lunghezze di ritardo ma con una gara in meno rispetto alle Azzurre. “Fare 12 punti in quattro partite è stato importante – conferma Milena Bertolini – perché il nostro obiettivo è provare ad andare al Mondiale. Le prestazioni sono state a volte buone e altre meno buone, ma è fondamentale che i punti siano arrivati attraverso lo spirito di squadra, la motivazione e l’entusiasmo che le ragazze hanno sempre messo in campo”.

Intanto l’amichevole con la Francia potrà dire qualcosa in più sulle ambizioni di una squadra che dovrà fare a meno delle infortunate Gama, Tortelli e Mauro e con tre calciatrici (Lenzini, Goldoni e Glionna) che potrebbero fare il loro esordio in Nazionale: “E’ una partita accattivante – sottolinea la Ct – una sfida bellissima da giocare contro una delle squadre più forti al mondo. Le ragazze stanno bene, sono motivate e felici di giocare al Velodrome. Mi aspetto una gara bella ed emozionante, abbiamo qualche defezione, ma avrò l’opportunità di vedere delle giovani di prospettiva per capire il loro livello. La partita con la Francia, così come la Cyprus Cup a marzo, ci permetterà di crescere e fare esperienza in vista dei prossimi impegni, l’obiettivo è quello di fare in modo che tutte le ragazze siano più o meno allo stesso livello. Il nostro sogno è quello di tornare qui per il Mondiale, ma per arrivarci dovremo lavorare ancora tanto e dare più del 100%”.

L’elenco delle convocate

Portieri: Chiara Marchitelli (Brescia), Laura Giuliani (Juventus), Rosalia Pipitone (Res Roma);
Difensori: Elena Linari (Fiorentina), Alia Guagni (Fiorentina), Elisa Bartoli (Fiorentina), Cecilia Salvai (Juventus), *Sara Gama (Juventus), Linda Cimini Tucceri (San Zaccaria), Martina Lenzini (Juventus), **Alice Tortelli (Fiorentina);
Centrocampiste: Aurora Galli (Juventus), Martina Rosucci (Juventus), Flaminia Simonetti (Res Roma), Barbara Bonansea (Juventus), Greta Adami (Fiorentina), Eleonora Goldoni (Tennessee State University), Valentina Bergamaschi (Brescia), Benedetta Glionna (Juventus);
Attaccanti: Daniela Sabatino (Brescia), ***Ilaria Mauro (Fiorentina), Valentina Giacinti (Brescia), Cristiana Girelli (Brescia).

*sconvocata, al suo posto convocata Federica Di Criscio (Brescia)
**sconvocata, al suo posto convocata Laura Fusetti (Brescia)
***sconvocata, al suo posto convocata Martina Brustia (Inter Milano)

Staff – Capo delegazione: Barbara Facchetti; Commissario tecnico: Milena Bertolini; Assistente: Attilio Sorbi; Segretario: Elide Martini; Preparatore atletico: Stefano D’Ottavio; Preparatore dei portieri: Cesare Cipelli; Medici: Alessandro Carcangiu e Marco Scarcia; Fisioterapisti: Roberto Cardarelli e Maurizio D’Angelo; Nutrizionista: Natale Gentile; Match analyst: Marco Mannucci.

Credit Photo: http://www.figc.it/

Brescia: ultimo allenamento settimanale. Si riparte lunedì 22 gennaio

Ultimo allenamento settimanale quello di giovedì per le leonesse al centro sportivo De Paoli di Sant’Eufemia. Al gruppo si sono riaggregate Isabel Cacciamali e Tecla Pettenuzzo, impegnate nei giorni scorsi nel ritiro dell’Italia under 19.

Dopo una seduta caratterizzata da lavoro atletico, mister Piovani ha ordinato una partitella “italiane” contro “resto del mondo”. A fine allenamento il “rompete le righe”, con il lavoro che riprenderà lunedì 22 gennaio, giorno che darà anche il via alla settimana di preparazione al sentitissimo derby contro il Verona in programma sabato 27 gennaio alle 14.30 al Club Azzurri di via Garzetta.

Nel pomeriggio l’Italia under 17 ha perso 4-1 a Coverciano contro le pari età della Norvegia. A referto anche Boglioni e Tomaselli, schierate nell’undici di partenza e Magri, in panchina. 

Sabato 20 gennaio alle 21 l’Italia di Milena Bertolini affronta la Francia in una amichevole di lusso al Velodrome di Marsiglia, impegnate ben sette leonesse (Marchitelli, Di Criscio, Fusetti, Bergaaschi, Giacinti, Sabatino e Girelli).

Rientreranno settimana prossima anche Heroum e Mendes, impegnate rispettivamente con Finlandia e Portogallo. 

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

Un derby dove trionfa il valore e lo sport: aiutare il tuo “nemico”

Derby d’Abruzzo tra La Saponeria Pescara Calcio Femminile e ASD Women Soccer Castelnuovo, partita sentita, agonismo in campo, nessuno si risparmia, entrambe le squadre pronte a combattere per la posta in palio.. la vittoria. E poi nel bel mezzo della contesa trionfa lo SPORT, in un’immagine speciale colta dal fotografo ufficiale Heber D’Alberto a cui alleghiamo un suo personale pensiero… #IvaloriDelloSPORT

Questo è lo Sport, quello con la “S” maiuscolaQuello dove c’è l’agonismo in campo, l’attaccamento ai colori della propria maglia, il sacrificio, ma anche il RISPETTOSì, il rispetto per l’avversario in difficoltà, l’aiutare il tuo “nemico” senza che nessuno ti chieda, ti imponga nulla o per un tornaconto personale: agisci e basta.

Bisogna essere onorati di poter collaborare con Persone come queste, di essere stati presente in quegli attimi a bordo campo. Soddisfatti di aver avuto la prontezza di onorare gli insegnamenti basilari per un fotoreporter.

Credit Photo: Heber D’Alberto 

Le calciatrici dell’Empoli Ladies per la “Scuola del tifo azzurro”

Il tifo come occasione di socialità, divertimento e solidarietà. E’ questo il messaggio portato ai bambini e alle bambine delle scuole locali attraverso le parole e i sorrisi dei protagonisti sul campo: si chiama “Scuola del tifo azzurro” ed è un progetto portato avanti dall’ Unione Clubs Azzurri insieme all’Empoli Fc da ben undici anni. In quest’ultimo hanno aderito all’iniziativa diciotto scuole, dando spazio ai calciatori e alle calciatrici dell’Empoli di rivolgersi direttamente ai loro sostenitori più piccoli. Ieri è stata la volta di Michele Castagnetti, Lorenzo Polvani e Rachele Baldi, i quali hanno incontrato gli alunni della Scuola Primaria C.Corti di Capraia Fiorentina.

Il progetto è nato con gli obiettivi di stimolare e promuovere l’attaccamento ai colori azzurri tra i giovanissimi, combattere e prevenire ogni forma di violenza sia negli stadi che fuori da essi, sviluppare attività tese alla concezione del tifo come occasione di socialità ed educare ai valori positivi dello sport.
Oltre a quelli con i calciatori, le classi (generalmente le quarte) svolgono incontri anche con uno storico per approfondire la storia sia dell’Empoli FC che della città, con le forze dell’ordine e gli steward per andare a toccare i temi relativi alla sicurezza, con i giornalisti per capire meglio il rapporto tra calcio e la  comunicazione e con un medico sportivo per raccontare l’importanza di una sana e corretta alimentazione inerente al calcio.

Credit Photo: http://calciofemminile.lnd.it/

San Marino Academy: domenica a Dogana arriva il Vittorio Veneto

Altro giro, altro big match d’alta classifica per la San Marino Academy. Dopo il prezioso pareggio strappato in extremis sull’ostico campo del Castelvecchio, domenica le ragazze guidate da mister Fabio Baschetti ospiteranno a Dogana il Vittorio Veneto, quarto in classifica e avanti di cinque lunghezze rispetto alle Titane. Si tratta del secondo turno del girone di ritorno. Le biancoazzurre tenteranno di vincere per ridurre distacco dalle rivali, requisito indispensabile per cercare di avvicinarsi al podio. La sfida prenderà il via alle ore 14:30.

Ci presenta la gara la trequartista Martina Vagnini, che domenica scorsa, col suo pregevole colpo di testa nei minuti di recupero, ha siglato la rete del pareggio.

Martina, quanto è importante, a questo punto della stagione, la sfida contro il Vittorio Veneto? E che partita ti aspetti?
“Domenica non possiamo sbagliare. Dobbiamo entrare subito concentrate e cercare di non fare errori. Il Vittorio Veneto è sicuramente un’ottima squadra ma noi non dobbiamo aver paura di nessuno”.

Nel derby avete dimostrato nuovamente di poter competere alla pari contro le big del girone. Soddisfatta dell’ 1-1?
“L’obbiettivo, con il Castelvecchio, era quello di riprenderci i tre punti che avevamo perso nella partita di andata. Purtroppo non è andata così, ma ho visto la mia squadra lottare fino alla fine per strappare un punto molto importante”.

Raccontaci il tuo gol decisivo nei minuti di recupero.
“Subito dopo la partita, per la verità, il gol non lo ricordavo. L’ho rivisto due o tre volte prima di capire come avevo colpito il pallone. Ho visto Simona (Cimatti, ndr) andare a battere l’angolo, ho pensato che il pallone potesse arrivare sul primo palo visto che lei è mancina, poi mi sono ritrovata la palla sulla testa e sono riuscita ad indirizzarla verso la porta”.

Un primo bilancio della tua stagione?
“La mia stagione, finora, la ritengo inaspettata da tutti i punti di vista. Sono contenta di poter lottare insieme alle mie compagne per l’obbiettivo della società”.

Secondo te il terzo posto, distante sette punti, è ancora alla portata? E dove deve migliorare la squadra per scalare la classifica?
“Finché matematicamente c’è la possibilità di raggiungere il terzo posto penso sia giusto crederci.Dobbiamo giocare ogni partita come se fosse una finale”.

Sabato pomeriggio, invece, saranno le ragazze della Primavera ad andare in scena. Il programma della tredicesima giornata vedrà le biancoazzurre di Filippo Zaghini impegnate sul campo dell’Osteria Grande, formazione meglio posizionata in classifica ma non troppo distante. L’obiettivo è quello di tornare ad una vittoria che manca dallo scorso 25 novembre, quando le Titane si imposero per 1-0 sul campo di casa ai danni del Sassuolo B. Fischio d’inizio alle 17:30.

Questo pomeriggio le Giovanissime di Valeria Canini erano impegnate nella sfida casalinga con il Riccione B. Larghe le vittorie delle biancoazzurre nei tre tempi, tutti chiusi senza subire gol: 12-0, 12-0, 6-0. Ancora da definire i prossimi impegni non solo delle Giovanissime, ma anche delle Esordienti e delle piccole calciatrici dell’Under 10, mentre i raduni dell’Under 8, finora fermi per la sosta, riapriranno i battenti proprio questo fine settimana. In questa fase della stagione, come di consueto, gli incontri si giocheranno al coperto, e precisamente fra le mura del Multieventi Sport Domus di Serravalle. L’Academy Femminile 1 e l’Academy Femminile 2, domenica mattina, sfideranno rispettivamente la Serenissima 1 e la Serenissima 2. Il primo incontro avrà inizio alle ore 10:20.

Credit Photo: ©FSGC

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