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E’ questo il Calcio che ci piace!

Il Calcio, quello con la C maiuscola, è uno sport che insegna a vivere rispettando le regole ma soprattutto le persone ed oggi vogliamo raccontarvi il bellissimo gesto dei ragazzi della Konlassata Ancona 2001.

Nella partita di ieri tra le nostre esordienti e i pari età della Konlassata Ancona 2001, i ragazzi della squadra dorica hanno regalato un mazzo di fiori in segno di rispetto verso le baby leoncelle che diverranno le donne di domani.

Tutta la società della Jesina Calcio Femminile desidera ringraziare la Konlassata Ancona 2001 per lo splendido gesto e desidera sottolineare come a volte basti davvero poco per vivere insieme a pieno i valori di uno sport così bello come il calcio.

Credit Photo: http://www.jesinacalciofemminile.it/

Mister a confronto: Elio Garavaglia e Milena Bertolini nel dopo gara

Un giusto risultato. Questo è almeno il commento unanime dei protagonisti del 14mo derby di campionato tra Mozzanica e Brescia.
“E’ stata una partita all’altezza delle aspettative, anche se non spettacolare forse. Dal punto di vista dell’intensità però credo che in campo tutte abbiano dato il massimo. Ho provato un modulo nuovo al quale le ragazze non erano abituate, ma nonostante questo le ho viste molto concentrate e in campo erano messe molto bene”.
Mister Garavaglia esce soddisfatto al termine del match e fa i complimenti alle sue ragazze che hanno saputo reagire dopo il goal del vantaggio di Cristiana Girelli: “Nel secondo tempo dopo i cambi il Brescia ha spinto molto e abbiamo fatto molta fatica. Però andate in svantaggio le ragazze hanno avuto la forza di reagire e recuperare il risultato. Questo ci dà morale e fiducia nel nostro percorso.”
Il tecnico meneghio conferma la sua attitudine di vivere alla giornata anche a una gara dal termine:non sono così interessato al discorso terzo-quarto posto, quel che mi interessa è la crescita della squadra. Dobbiamo guardare avanti e trovare la formula per continuare a migliorare. Ora voglio pensare al San Zaccaria e poi vedremo di pensare anche alla coppa.

Milena Bertolini, allenatrice delle rondinelle concorda con il suo collega, seppur non nascondendo la delusione di non essere riuscita a portare a casa la vittoria:  “Non è stato un derby di tantissime emozioni, se non negli ultimi cinque minuti. Certo andare in vantaggio e dopo cinque minuti subire il pareggio brucia un po’, però devo dire che è stata una gara equilibrata e il pareggio è un giusto risultato.”
L’allenatrice reggiana si sofferma quindi facendo un’oggettiva disanima della stagione biancazzurra: “Quando inizi un campionato non è scontato che tu debba vincere, nell’arco della stagione subentrano tanti fattori. Siamo riuscite a confermarci in Champions e questo per la società è importante. La Fiorentina ha dimostrato di essere più forte, di avere più continuità e perciò tanti meriti a loro. Fare la Champions ci ha sicuramente tolto delle energie, ma tutto sommato siamo ancora seconde e abbiamo i quarti di finale di coppa Italia da giocare, per cui mi ritengo soddisfatta di questa stagione.”

Credit Photo: http://www.asdmozzanica.eu/

Res Roma – Fiorentina si giocherà al Tre Fontane

La Res Roma comunica che il prossimo match di campionato, ultimo stagionale, contro le campionesse d’Italia della Fiorentina Women, si giocherà presso lo storico impianto del “Tre Fontane”, che per tutti gli anni sessanta e fino all’apertura del centro di Trigoria nei primi anni ottanta, fu utilizzato dalla A.S. Roma come campo d’allenamento e terreno delle proprie giovanili.

Il muro voluto da Nils Liedholm, nel periodo del secondo tricolore giallorosso, per far palleggiare i suoi ragazzi domina ancora la struttura, con la famosa frase del Barone “Se la palla l’abbiamo noi, gli altri non possono segnare”.

Attualmente l’impianto è utilizzato dal settore giovanile romanista ed è su questo bellissimo impianto che si disputano le gare del campionato Primavera e della UEFA Youth League. L’impianto è dotato di due tribune da circa 1.500 posti ciascuna.

La soddisfazione del tecnico della Res Roma Fabio Melillo: “Sono veramente contento ed orgoglioso di poter disputare questa gara in uno scenario simile, uno stadio storico per chi, come me, è cresciuto sbirciando gli allenamenti della Roma di Liedholm. Ringrazio la società per questa opportunità, Ugo Pambianchi che ci ha sempre dimostrato stima e simpatia e l’A.S. Roma concessionaria dell’impianto. Sicuramente sarà una cornice degna dove accogliere i Campioni d’ Italia della Fiorentina.”

Credit Photo: Res Roma Calcio Femminile – Facebook

La Fiorentina fa la storia con un titolo storico

Ci sono state scene di esultanza all’Artemio Franchi di Firenze sabato scorso dopo la vittoria per la Fiorentina Women’s FC del primo titolo di sempre nella Serie A Femminile, grazie alla vittoria 2-0 sul Tavagnacco.

-La Fiorentina vince il primo titolo nella Serie A Femminile in Italia
-La vittoria di sabato 2-0 sul Tavagnacco ha consegnato lo scudetto alla Viola con un match di anticipo
-Prima sezione storica in Italia ad essere parte di un club maschile di Serie A, l’ACF Fiorentina

Nel secondo tempo i gol di Patrizia Caccamo e Tatiana Bonetti sono state abbastanza per assicurare alla Viola il primo Scudetto, con otto punti in più sul Brescia secondo classificato ed un match rimanente da giocare nella stagione 2016/17.

“Sensazioni incredibili” ha commentato Mister Sauro Fattori a Violachannel dopo la vittoria di sabato “Voglio condividere questo successo con il resto dello staff tecnico perché abbiamo dato il tutto sin dal primo giorno, non dando meno del 100%. Ce lo meritiamo davvero”.

La scalata della Fiorentina Women’s FC in cima al calcio femminile italiano è stata un viaggio veloce e notevole per un team fondato nel 2015. Ciò che rende storico il successo di questa stagione è che la Fiorentina è la prima squadra femminile in Italia ad essere parte di un club maschile professionista di Serie A: l’ACF Fiorentina.

C’è speranza che nel movimento calcistico italiano il modello della Fiorentina sarà emulato da altri club di Serie A in un futuro prossimo e che di conseguenza molte altre opportunità professionali si svilupperanno per il gioco femminile nel paese.

Nella corrente stagione inoltre, la squadra ha l’opportunità di fare la doppietta Campionato – Coppa, con la Viola impegnata nei quarti di finale di Coppa Italia a fine di questo mese. Intanto, la squadra concluderà la stagione vincente sabato pomeriggio a Roma contro la Res Roma.

Credit Photo: http://www.fifa.com/

Confermato il calendario delle semifinali WU17

E’ stato confermato il calendario delle semifinali di giovedì del Campionato Europeo Under 17 Femminile in Repubblica Ceca dopo la fine della fase a gironi del torneo.

  • Olanda – Spagna, 11:00CET, Domazlice
  • Germania (campione in carica) – Norway, 18:00CET, Pribam, in diretta su Eurosport

Nella prima semifinale, la Spagna, vincitrice del Gruppo B, affronterà l’Olanda, seconda del Gruppo A, a Domazlice. La Spagna ha battuto l’Olanda nelle semifinali 2009/10 nel cammino verso il suo terzo titolo, mentre è arrivata seconda dietro la Germania nella scorsa stagione. Quell’incontro del 2010 a Nyon è stata l’unica precedente semifinale dell’Olanda.

Nel pomeriggio di giovedì a Pribram, la Germania, vincitrice del Gruppo A e campione in carica, sfiderà la Norvegia, seconda del Gruppo B, nella gara che verrà trasmessa in diretta su Eurosport. La Germania ha conquistato il suo quinto titolo nella scorsa stagione e disputerà la nona semifinale in dieci edizioni del torneo. La Norvegia ha perso entrambe le precedenti semifinali giocate, nel 2008/09 e 2015/16, contro la Spagna.

La finale si giocherà domenica alle 18:30CET a Pilsen, e verrà trasmessa in diretta su Eurosport.

Credit Photo: http://it.uefa.com/womensunder17/index.html

Domenica lo stage a Novarello: forfait di Bonansea e Boattin, convocate Tucceri e Bonetti

A due mesi dall’inizio della Fase Finale del Campionato Europeo in programma a luglio in Olanda, la Nazionale Femminile si radunerà domenica 14 maggio a Novarello per uno stage di tre giorni che vedrà le Azzurre impegnate nel pomeriggio di martedì 16 maggio in un’amichevole in famiglia con la Nazionale Under 23 Femminile.

Dopo l’indisponibilità per motivi di studio di Manuela Giugliano, gli infortuni rimediati con i rispettivi club impediranno anche a Lisa Boattin e Barbara Bonansea di rispondere alla convocazione. Al loro posto il Ct Antonio Cabrini ha deciso di chiamare il difensore del San Zaccaria Linda Cimini Tucceri e la centrocampista Tatiana Bonetti, laureatasi sabato scorso Campionessa d’Italia con la maglia della Fiorentina.

L’elenco delle convocate

Portieri: Francesca Durante (Fiorentina), Katja Schroffenegger (Unterland Damen);
Difensori: Elisa Bartoli (Fiorentina), Linda Cimini Tucceri (S. Zaccaria), Sara Gama (Brescia), Elena Linari (Fiorentina), Federica Di Criscio (Verona), Cecilia Salvai (Brescia), Giorgia Spinelli (Inter Milano);
Centrocampisti: Daniela Stracchi (Mozzanica), Tatiana Bonetti (Fiorentina), Alia Guagni (Fiorentina), Valentina Cernoia (Brescia), Marta Carissimi (Fiorentina), Aurora Galli (Verona), Martina Rosucci (Brescia);
Attaccanti: Melania Gabbiadini (Verona), Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Fiorentina), Cristiana Girelli (Brescia), Valentina Giacinti (Mozzanica).

Staff – Responsabile squadre nazionali: Giorgio Bottaro; Commissario Tecnico: Antonio Cabrini; Assistente: Samir Keci; Segretario: Elide Martini; Preparatore atletico: William Botter; Preparatore dei portieri: Cesare Cipelli; Medico: Monica Fabbri; Fisioterapisti: Roberto Cardarelli e Maurizio D’Angelo.

Credit Photo: http://www.figc.it/

Giulia Ragone: la mia tesi sulle differenze tra calcio italiano ed estero

Le calciatrici in Italia, seppur brave, volenterose e con una capacità di saper giocare a pallone sempre più palese ed acclarata, sono costrette a vivere una ingiusta ed evidente discriminazione di trattamento (dal punto di vista professionale ed economico) rispetto non solo ai più famosi e idolatrati colleghi del genere maschile ma sopratutto rispetto a colleghe dello stesso sesso che in altre nazioni (calcisticamente più evolute) vengono considerate e trattate come delle professioniste nell’esercizio di un normale lavoro. Sull’analisi di queste differenze abissali che relega la calciatrice italiana a mera dilettante e sull’enorme lavoro che nel nostro paese c’e’ ancora da fare per promuovere e migliorare il calcio femminile, è stata scritta una tesi di laurea a cura di Giulia Ragone, calciatrice del Real Meda, squadra militante nel campionato di Serie B. Siamo andati a intervistare la neo dottoressa in Scienze motorie e dello Sport per approfondire meglio le sue ricerche e conoscerla più a fondo come calciatrice.

Ciao Giulia, dovendoti presentare, ci descriveresti il tuo ruolo in campo e le tue caratteristiche tecniche?
“Buongiorno innanzitutto, sono Giulia Ragone, gioco nel Real Meda, squadra che milita nel campionato di Serie B; nasco come centrocampista (centrale, mezz’ala, dove c’è bisogno mi adatto). Come caratteristiche sono una giocatrice che in campo ama lottare su ogni pallone, non mollare mai fino all’ultimo secondo di partita. La grinta, in campo come nella vita, è parte integrante della mia personalità, alla Zanetti, Gattuso, o De Rossi per intenderci”. 

Ti sei laureata in scienze motorie e dello Sport presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, discutendo una tesi sulla “differenza tra calcio femminile in Italia e calcio femminile all’estero”. Ci puoi parlare in sintesi del tuo lavoro.
“Mi sono laureata in Scienze Motorie e Dello Sport presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La mia tesi si basava principalmente sulle abissali differenze che ci sono tra il nostro paese e il resto d’Europa e del mondo. Purtroppo siamo tanto indietro rispetto agli altri paesi anche se ultimamente qualcosa si sta muovendo per quanto riguarda il calcio femminile in Italia. Ho voluto affrontare questo tipo di tesi per portare alla luce quanto questo sport sia da considerare per impegno, dedizione, sacrificio pari a quello dei nostri colleghi maschi con la differenza che loro in serie C sono considerati professionisti mentre nel calcio femminile neanche in serie A sei considerata professionista, cosa totalmente differente nel resto del mondo per quanto riguarda questo sport e perché di calcio femminile, in Italia, se ne parla davvero poco e quindi i problemi non vengono visti da nessuno. 

Ecco uno stralcio tratto dalla mia tesi di laurea: “In Italia il calcio è lo sport più praticato e seguito in assoluto e il suo campionato è tra i più avvincenti al mondo. Eppure le gesta sportive di tanti campioni non fanno da carro trainante del calcio al femminile, disciplina che raccoglie solo briciole sia a livello di visibilità che di interesse dei tifosi. Attraversando l’oceano, negli Stati Uniti, la situazione è completamente opposta; sono gli uomini a essere stati relegati in un angolo dalle gesta sportive di atlete che raccolgono sempre più consensi. Un americano appassionato di sport conosce a malapena i nomi di Eric Wynalda e Marcelo Balboa, due tra i giocatori più rappresentativi del calcio maschile a stelle e strisce.”

Come è nata la tua passione per il calcio femminile? Come ti sei avvicinata a questo sport non prettamente femminile?
“Ho iniziato a giocare da piccolina con i maschi nella squadra dell’oratorio, mi sono avvicinata a questo sport grazie a mio papà, appassionatissimo di calcio, anche se a spingermi ad iniziare è stata la mamma di un mio amico che ha convinto i miei genitori a iscrivermi nella squadra dell’oratorio. Poi, dopo la prima superiore ho iniziato, per forza di cose, a giocare in una squadra femminile”.

Infine come riesci a conciliare studio e attività agonistica?  Quali sono i tuoi progetti e le tue ambizioni a medio – lungo termine ?
Far conciliare lo studio con un’attività agonistica, alle superiori soprattutto, era difficile. Io poi che mi allenavo/alleno lontana da casa, facendo il liceo artistico con 2 pomeriggi a settimana, era molto complicato, ma era difficile perché in Italia non interessa agli insegnanti se giochi a livelli agonistici, a loro importa avere i loro voti e per il resto ti arrangi, non ti vengono incontro anche su specifiche richieste magari di altri loro colleghi. Ora che faccio l’università, sopratutto con la facoltà che frequento, riesco a conciliare tutto perfettamente. I miei progetti sono, innanzitutto, finire la specialistica e poi mi piacerebbe fare un master in psicologia dello sport. Vorrei rimanere in ambito sportivo-calcistico e spero di riuscire a coronare questa aspirazione”.

Credit Photo: Giulia Ragone – Facebook

Il Tavagnacco ricorda la piccola Gabrielle con un Memorial

L’Upc Tavagnacco ha deciso di ricordare Gabrielle Harbert, morta in seguito a una caduta da cavallo lo scorso settembre, organizzando un Memorial in suo nome.

La piccola, 12 anni, vestiva la maglia gialloblu del Tavagnacco con la Esordienti. Per questo la società del presidente Roberto Moroso e del direttore sportivo Francesco Pravisani ha voluto organizzare un momento di sport per ricordarla, lei che amava molto il gioco del calcio.

Al torneo, programmato per domenica 14 maggio, parteciperanno quattro squadre: insieme alle Esordienti del Tavagnacco ci saranno il Venezia, il Marcon e il Pordenone.

Credit Photo: http://www.upctavagnacco.com/

Femminile Rimini: bilancio finale alla presidentessa Sabrina Montebelli

Il segreto della Femminile Rimini in questa stagione è stato il gruppo. Anche se il piazzamento finale non vale quanto il terzo posto del campionato 2015-16, le biancorosse dopo un girone d’andata complicato si sono rimboccate le maniche e con un ottimo lavoro sono migliorate tantissimo conquistando quasi il doppio dei punti e risultando spesso invalicabili. Unione e crescita sono le parole chiave anche per la presidentessa Sabrina Montebelli, che logicamente esalta il cammino specialmente dopo la sosta invernale.
“Il campionato è terminato in bellezza ma in tutte le gare del girone di ritorno abbiamo giocato bene. A parte qualche punticino lasciato per strada, abbiamo dimostrato che se giochiamo insieme, tutto è possibile. Complimenti alle ragazze che non hanno mai mollato e al mister perché ha sempre trovato la soluzione giusta cercando di sfruttare le qualità del gruppo”.

Sui punti di forza della Femminile Rimini, la presidentessa Montebelli non ha dubbi.
“Senza dubbio il gruppo, il calcio è uno sport collettivo. Sono molto soddisfatta anche del reparto difensivo che è migliorato tantissimo (le biancorosse hanno chiuso con la quarta miglior difesa in assoluto): allenandosi con impegno e sacrifici, il lavoro poi paga sempre. Qualche nota dolente in fase realizzative perché la squadra ha sempre creato tantissime occasioni ma ne ha sfruttate poche: quando non si segna, al massimo può finire 0-0 ma miglioreremo anche su questo aspetto”.

Anche Sabrina Montebelli indossa i panni della professoressa.
“Di solito non sono molto larga di manica nei voti. Nella prima parte di stagione direi 6 per la crescita, nella seconda 7 perché il miglioramento è stato continuo: dunque facendo una media, 6.5”.

La stagione ha regalato gioie e dispiaceri.
“Ogni vittoria, così come ogni gol, sono emozioni indescrivibili, sembra facile ma non lo è. Mi ha colpito la crescita continua, peccato invece perché la squadra è forte ma tra problemi fisici e infortuni non siamo riuscite a terminare la stagione in alto”.

Infine, ringraziamenti e spunti per il futuro.
“Voglio ringraziare tutte le persone che ci sostengono, coloro che ci aiutano, chi viene a vederci. Sarebbe bello citare ognuno ma per non dimenticare nessuno, rivolgo il mio ringraziamento collettivo a sponsor, staff, ragazze e al Comune di Rimini. Il prossimo anno? Penso avremo la possibilità di fare domanda di ripescaggio anche se abbiamo terminato a metà classifica, ma vedremo. Se invece resteremo in serie D, l’obiettivo sarà sicuramente vincere, una città come Rimini merita il salto di categoria”.

Credit Photo: Comunicato Stampa (Femminile Rimini)

Caprera: Martiradonna e Ivaniuc firmano la Salvezza

Doveva arriva una prova d’orgoglio di carattere e davanti al pubblico amico il Caprera ha risposto presente. La formazione di mister Giorgi ha portato a casa una vittoria importante che vale la salvezza.

Dopo un primo tempo chiuso a reti bianche dove le ospiti hanno preso un palo, il match si apre nella ripresa al (23′) quando Martiradonna, dagli sviluppi di calcio d’angolo, di testa batte l’estremo difensore ospite.

Nel finale arriva anche la gioia per Ivaniuc, subentrata dalla panchina, con un bel diagonale a volo batte Malosti e realizza il gol del definitivo 2-0.

Con questa vittoria importante contro il Musiello Saluzzo, il Caprera si salva con una giornata d’anticipo e manda la formazione piemontese in Serie C.

“Siamo tutti contenti, sono contento per le ragazze, le ho viste finalmente gioire dopo tanto, tanto tempo di tristezza, di allenamenti duri dove non si raccoglieva nulla e finalmente abbiamo portato la barca in salvo e quindi, va bene cosi. Adesso – commenta a fine gara il tecnico Giorgi – andremo a Torino a giocare con la Juventus tranquilli a giocarci la nostra partita, senza aver la necessità di vincere, perché se si perdeva oggi il Musiello domenica poteva vincere con la Lucchese e superarci in classifica. Abbiamo fatto la nostra bella partita, c’era un pubblico folto che ha fatto molto  piacere a differenza delle altre volte. La cittadinanza ha risposto bene ai vari inviti, eravamo tutti contenti, abbiamo festeggiato ed ora ci rilassiamo un attimino”.

CAPRERA – MUSIELLO AC S.90 2-0 

Reti: 72′ Martiradonna, 90′ Ivaniuc

CAPRERA: Cazzato, Tosi, Sau, Livoti, Verro, Calgaro (82′ Carboni), Comai , Cutillo (90′ Iannetti), Martiradonna, Grassino (75′ Ivaniuc ), Petraglia A disposizione: Lupo Allenatore: Giampaolo Giorgi
MUSIELLO AC S.90: Malosti, Bongiovanni, Riba, Barbero, Etzi, Lippolis, Civalleri, Arnaudo, Demaria (67′ Rolfo), Marcella, Martinatto A disposizione: Goria, Resta Allenatore: Giuliano Musiello Espulse: Martiradonna, Marcella

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