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Primavera – Roma-Juventus, pari spettacolo: Santarella salva l’imbattibilità della capolista. Il Sassuolo risale a -6, la Fiorentina ferma il Milan

Credit Photo: Edoardo Covone - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il big match del campionato Primavera 1 femminile non ha tradito le attese: Roma-Juventus, giocata al CPO Giulio Onesti poche ore prima della sfida di Serie A eBay vinta dalle giallorosse, è finita 3-3, con la squadra di Bruzzano che grazie a un gol al 93′ di Santarella è riuscita a evitare la prima sconfitta stagionale. Roma che si era trovata avanti 3-1 grazie alla doppietta di Ventriglia e alla rete di Farrugia; le bianconere, che avevano trovato l’1-1 grazie a Tosello, hanno accorciato le distanze con Ferraresi prima del definitivo 3-3.

Del secondo pareggio stagionale della Juventus ne ha approfittato il Sassuolo, che con il 2-0 al Verona firmato da Andersone e Randazzo si è riportato a -6. Terza l’Inter, grazie al 2-0 nell’anticipo sul campo della Sampdoria grazie alle reti di Robino e Giudici, con la Fiorentina che ha invece fermato il Milan: è finita 2-1 al Viola Park, con i gol di Bedini e Tomassoni su rigore (De Marco per le rossonere). Cinque gol del Parma sul campo del Como Women, sei dell’Arezzo al Napoli Femminile.

Solo vittorie esterne nella prima giornata del 2025 del campionato Primavera 2. Nel girone A, sei gol del Genoa alla Freedom (tripletta di Galetti, doppietta di Rota e rete di Lai), tre del Lumezzane all’H&D Chievo Women (Crotti e Armani, più un’autorete) e due del Brescia sull’Orobica (Contrini e Bertoloni).

Nel girone B, tris della Lazio nel derby contro la Res Women (a segno nella ripresa Mancini, Quadrio e Laudiero); prima sconfitta stagionale per la capolista Cesena, battuta 2-1 dalla San Marino Academy trascinata da Benatti e Primavera (momentaneo pareggio di Dumitru). Undici reti della Ternana Women sulla Vis Mediterranea: due di Perla, Porcarelli e Busecchini, una a testa per Senigaglia, Fabiani, Ionadi, Lapucci e Moscatelli.

Serie A femminile: sedicesimo turno spalmato su tre giorni, si parte al venerdì con Juve-Inter

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dopo le gare dello scorso week-end si torna in campo nella Serie A femminile. In programma, infatti, tra venerdì, sabato e domenica le cinque gare che daranno vita al sedicesimo turno di campionato, il settimo del girone di ritorno in onda in diretta completamente su DAZN. Terzultima giornata della prima fase che decreterà, poi, le squadre pronte a giocarsi lo scudetto e quelle che dovranno evitare la retrocessione.

Si parte con l’anticipo del venerdì che propone il piatto forte di giornata con l’intreccio tra Juventus ed Inter. A Biella, alla ore 18:30 in diretta anche su RaiSport, le bianconere di mister Canzi, prime con 38 lunghezze in campionato e reduci dal passo falso esterno con la Roma, ricevono l’Inter di mister Piovani, seconda a -4 dalla vetta.
Al sabato, poi, tre match. Doppia sfida alle ore 12:30 con il Como Women che, allo stadio ‘Ferruccio’, proverà a tenere la quinta piazza indisturbata ospitando il Sassuolo voglioso di punti per allontanarsi sempre più dall’ultima piazza. Discorso simile in contemporanea, invece, nella sfida tra Lazio e Fiorentina, al ‘Fersini’, con le biancocelesti appaiate alle neroverdi emiliane e la Fiorentina momentaneamente quarta.
Alle 15:00, poi, l’ultima gara del sabato con Milan-Roma in programma al ‘Vismara’: le rossonere non possono perdere ulteriore terreno per provare a rimontare il distacco dal Como attualmente quinto con la Roma che cercherà di rosicchiare punti ad una, almeno, tra Juventus ed Inter. A chiudere il turno di Serie A femminile, infine, alla domenica sarà lo scontro salvezza tra Napoli Femminile e Sampdoria, formazioni che chiudono la classifica della massima serie. Alle 12:30 al ‘Piccolo la gara con le partenopee, che in settimana hanno cambiato guida tecnica, a difendere un punto di vantaggio sulle doriane.

La classifica dopo la quindicesima giornata di Serie A
Juventus 38, Inter 34, Roma 31, Fiorentina 27, Como Women 22, Milan 19, Sassuolo 13, Lazio 13,  Napoli Femminile 6, Sampdoria 5.
Il prossimo turno 
Juventus-Inter
Como-Sassuolo
Lazio-Fiorentina
Milan-Roma
Napoli-Sampdoria

Merza Julevic: “Felice della prima parte di campionato, la qualità del campionato è aumentata”

Nella massima serie tedesca dopo oltre 17 anni dal suo debutto nel torneo principe del calcio femminile teutonico gioca ancora la trentaquattrenne Merza Julevic. In questa stagione la centrocampista milita nel Carl Zeiss Jena che combatte per restare nella Frauen Bundesliga. Il capitano della team neopromosso, nei giorni scorsi, sul momento ha dichiarato:

“Abbiamo fatto buone prestazioni in diverse gare e fatto vedere di esserci anche se abbiamo la squadra più giovane del campionato. Per quanto riguarda i punti, ci saremmo aspettati qualcosa di diverso che probabilmente in campo avremmo meritato. L’importante è, comunque, riuscire a centrare la salvezza a fine stagione. Per fare questo, vogliamo difendere almeno la nostra attuale posizione in classifica, sono ottimista a riguardo” .

Sul futuro poi la calciatrice aggiunge: “Il livello del campionato negli ultimi anni è cresciuto. Per noi i duelli con Colonia e Potsdam avranno sicuramente un carattere decisivo. Ma non ci affideremo solo a questo, vogliamo raccogliere punti anche in altre partite. Dobbiamo migliorare soprattutto in attacco, tre gol dopo undici partite semplicemente non sono sufficienti. In difesa abbiamo retto, troppi però sette gol subiti da calci piazzati”. 

La chiusura è sulla sua stagione e non solo su questa: “Mi sento bene e metto la mia esperienza al servizio della squadra. Personalmente penso che le mie prestazioni siano state abbastanza buone, come capitano  voglio aiutare al massimo le mie compagne. Futuro? Non ho preso ancora una decisione. Voglio concentrarmi su questo campionato, penseremo al resto insieme al club a tempo debito”.

Svizzera: AXA Women’s Cup, si entra nella fase calda della competizione

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

In Svizzera tempo di pausa invernale per l’AWSL, massimo torneo femminile elvetico, che terminerà domenica 2 febbraio con le gare in programma del 12° turno. Nel frattempo sono state sorteggiati quarti di finale della AXA Women’s Cup che vedranno le campionesse in carica del Servette  affrontare lo Young Boys Women nei quarti di finale mentre in semifinale saranno opposte alla vincitrice della partita tra San Gallo e Basilea. Sull’altra parte del tabellone la sorpresa Yverdon Sport opposta al Basilea che in semifinale giocheranno con una tra Aarau e Zurigo.

I quarti di finale si giocheranno sabato 15 febbraio 2025. Le semifinali si svolgeranno durante la settimana, mercoledì 12 marzo. La finale dell’AXA Women’s Cup 2025 si terrà ancora una volta a Zurigo. La finale, invece, si svolgerà sabato 29 marzo alle 15:00 allo stadio Letzigrund di Zurigo. Il Letzigrund è la sede di una finale della Coppa Svizzera femminile per la quinta volta.

Quarti di finale di coppa:

Servette FCCF (AWSL) – BSC YB Femminile (AWSL)
FC San Gallo 1879 (AWSL) – FC Basilea 1893 (AWSL)
FC Aarau Femminile (AWSL) – FC Zurigo (AWSL)
FFV Basilea (1.L) – Yverdon Sport FC (LNB)

Semifinali di coppa:

Servette FCCF (AWSL) / BSC YB Femminile (AWSL) – FC San Gallo 1879 (AWSL) / FC Basilea 1893 (AWSL)
FC Aarau Femminile (AWSL) / FC Zurigo (AWSL) – FFV Basilea (1.L) / Yverdon Sport FC (LNB)

Venezia FC, pokerissimo al Vicenza Calcio Femminile

Photo Credit: Venezia FC

Successo netto e importante per le leonesse che si impongono per 5 a 0 sul Vicenza al termine di un match interamente dominato dalle arancioneroverdi. Grazie a questa vittoria le ragazze di Berta Prat Hernandez mantengono la vetta della classifica portandosi a +9 sul Sudtirol e a +10 sul Trento.

Ad inizio gara le padrone di casa si spingono subito in avanti alla ricerca del vantaggio che non tarderà ad arrivare. Infatti, al 18’ minuto, Duarte trasforma splendidamente una punizione laterale dal limite dell’area sbloccando il risultato. (1-0)
Neanche dieci minuti dopo arriva il raddoppio della capitana Zuanti, liberatasi magistralmente in area di rigore per battere a rete con potente destro al volo. (2-0)
La prima mezz’ora del match è interamente dominata dalle leonesse che rischiano di chiudere la gara già al 35’ con Furlanis. La numero 47 arancioneroverde si vede però negare la gioia del goal dal portiere del Vicenza, che respinge di riflesso il colpo di testa ravvicinato.
Nel finale di primo tempo le biancorosse cercano di accorciare la distanze e riaprire il match, prima su punizione, poi con una deviazione velenosa di Duarte respinta dall’attenta Barbierato.
I primi 45’ minuti vanno in archivio con il risultato di 2-0.

Cinque minuti dopo l’inizio del secondo tempo Zuanti decide di spegnere definitivamente le speranze vicentine capitalizzando al meglio la percussione di Doneda realizzando con un tiro potente la sua personale doppietta. (3-0)
La terza rete del Venezia è un duro colpo per il Vicenza, che subisce il poker arancioneroverde ad opera di Furlanis.
Al 29’ arriva anche la firma di bomber Willis che con un tiro al volo sul secondo palo finalizza al meglio il cross dalla sinistra di Airola per il 5-0 finale.

Reti: 18’ Duarte, 25’ Zuanti; 50’ Zuanti, 52’ Furlanis, 74’ Willis.
Recupero: p.t. 2’, s.t. 4’
Venezia FC: Barbierato, Poli, Gismann, Duarte, Airolla, Nurzia (81’ Cantarella), Doneda (71’ Mazis), Borsato (75’ Menini), Cortesi (75’ Verdaguer Sanchez), Zuanti, Furlanis (62’ Willis). A disposizione: Nan, Cantarella, Mazis, Menini, Verdaguer Sanchez, Torradeflot, Zannini, Morin, Willis. Allenatore: Berta Prat Hernandez.
Vicenza: Pazzocco; Balestro, Gredene, Orsini (50’ Dekaj), Orlandi (83’ Veneziano); Ponte, Messaglia, Bauce; Marchiori (53’ Vogli), Spinelli (66’ Imparato), Gobbato (78’ Pegoraro).
A disposizione: Italiano, Dekaj, Pegoraro, Veneziano, Vogli, Imparato, Lazzari, Zoppi, Goretti. Allenatore: Andrea Rizzolo.
Arbitro: Andrea Copelli di Mantova.

Primavera 2: nemmeno la capolista Cesena ha saputo sfruttare il fattore campo

Credit Photo: Alessandra Marrapese- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Si sono registrati soltanto successi esterni, nell’undicesima giornata del campionato di Primavera 2: sia nel girone A, dove le squadre di casa non sono riuscite nemmeno a mettere a referto una rete, che in quello B, dove l’unico gol per le formazioni interne è arrivato dalla comunque sconfitta capofila Cesena.

Partendo dal concentramento del nord Italia, si sono confermate vincenti le prime tre della classe, con la ‘reginetta’ Genoa che ha sbancato il terreno della Freedom Cuneo per 6-0 (tripletta di Angelica Galetti e doppietta di Asia Rota, intervallate dal centro singolo di Carlotta Lai), imitata dalle ‘damigelle’ Brescia e Lumezzane, sebbene con divari molto più limitati. Le formazioni bresciane hanno rispettivamente vinto a Bergamo, in casa della Orobica, per 2-0 (Beatrice Contrini ed Emma Bertoloni a referto) ed a Verona, sul terreno del Chievo, per 3-0 (grazie a due centri di Maddalena Armani e con un’autorete a completare lo score). Per questo gruppo, non è invece sceso in campo il fanalino di coda Pavia, che ha osservato il turno di risposo.

Nel raggruppamento centromeridionale, dove ha riposato il Bologna, ha invece destato scalpore la sconfitta del Cesena, primo della classe, al cospetto dell’ospitato San Marino Academy (1-2): le figlie del ‘Titano’ si sono prima portate in vantaggio con Chiara Benatti e quindi, subito il temporaneo pareggio di Maria Giulia Dumitru, hanno chiuso la contesa con la rete di Eleonora Primavera. Negli altri due match del turno, invece, hanno ottenuto vittorie più largheggianti sia la Lazio, nel derby capitolino disputato sul terreno della Res Roma VIII (un 3-0 caratterizzato dalle segnature di Sofia Mancini, Valentina Quadrio e Gaia Laudiero, arrivate tutte nella ripresa), che soprattutto la Ternana, in casa di una Vis Mediterranea presentatasi con undici elementi contati (un 11-0 caratterizzato da tre centri di Desiree Perla, due per Maddalena Porcarelli ed una a testa delle varie Benedetta Senigaglia, Ylenia Busecchini, Sara Fabiani, Michela Ionadi, Elisa Lapucci ed Irene Moscatelli).

Gettando uno sguardo alle classifiche, si può notare come Genoa, Brescia e Lumezzane, a discreta distanza fra di loro, stanno staccando la concorrenza nel primo plotone, con Freedom Cuneo a cercare di aggiudicarsi la quarta piazza, tenendo a bada la concorrenza di Chievo Verona ed Orobica Bergamo, mentre il Pavia sembra ormai impossibilitato a riscattarsi dalla sua ultima posizione. Nel secondo, invece, Ia capolista Cesena a questo punto si trova quasi tallonata dalla Lazio, con la coppia San Marino-Res Roma appaiata sul terzo gradino del podio. Diverse, però, le motivazioni all’interno di questa accoppiata, con le romaniste in lieve flessione e le sanmarinesi in decisa rimonta. Appena un passo più indietro, poi, si trova un’ambizioso Bologna a sua volta seguito dappresso dalla Ternana. Quasi nessuna speranza, invece, per le avellinesi della Vis Mediterranea, magari limitate nel loro organico ma di certo non nel cuore che mettono in campo.

 

Risultati Primavera 2 – girone A

Freedom CN           –         Genoa                    0-6

Chievo VR              –         Lumezzane             0-3

Orobica BG            –         Brescia                   0-2

Riposa: Pavia

Classifica

Genoa pt 28; Brescia 22; Lumezzane 18; Freedom CN 13; Chievo VR 9; Orobica BG 7; Pavia 0

 

Risultati Primavera 2 – girone B

Cesena                   –         San Marino             1-2

Res Roma VIII        –         Lazio                      0-3

Vis Mediterranea     –         Ternana                 0-11

Riposa: Bologna

Classifica

Cesena pt 21; Lazio 18; San Marino e Res Roma 14; Bologna 13; Ternana 11; Vis Mediterranea 0

Manuela Giugliano, Giada Greggi e Alessandro Spugna, tra i premiati del Gran Galà del Calcio ADICOSP Woman

Gran Galà del Calcio ADICOSP Woman: Una Notte di Celebrazioni per il Calcio Femminile
Italiano.
Una serata indimenticabile ha illuminato il prestigioso Radisson Blu GHR di Roma, dove il
Gran Galà del Calcio ADICOSP Woman ha celebrato l’eccellenza del calcio femminile
italiano. L’evento, organizzato da ADICOSP, ha riunito alcune delle figure più influenti del
panorama calcistico, rendendo omaggio a coloro che hanno lasciato un segno profondo
nello sviluppo e nella valorizzazione dello sport femminile.

Tra i protagonisti della serata, Giada Greggi, Manuela Giugliano e Alessandro Spugna sono
stati i nomi più acclamati, premiati per le loro straordinarie imprese nell’ultima stagione.
Giada Greggi ha conquistato il premio “Decathlon” per il miglior goal della stagione, un
riconoscimento che celebra non solo l’impatto tecnico del gesto, ma anche l’intelligenza e la
creatività che la giovane centrocampista ha saputo mettere in mostra. Un premio che sigilla
il suo contributo decisivo sul campo e che rappresenta una delle immagini più iconiche del
campionato appena trascorso.

Il titolo di Miglior Calciatrice è andato a Manuela Giugliano, simbolo di classe e visione di
gioco. La centrocampista ha brillato per la capacità di orchestrare il gioco della Roma,
incarnando un modello di modernità e completezza. Il premio è un tributo al suo ruolo
fondamentale nel portare la squadra a risultati di grande rilievo, ispirando al tempo stesso la nuova generazione di calciatrici.
A completare il trio di successi giallorossi è stato Alessandro Spugna, eletto Miglior
Allenatore. La sua leadership è stata riconosciuta come elemento chiave nel plasmare una
squadra capace di esprimere un calcio dinamico ed efficace. Spugna è stato celebrato per la
capacità di valorizzare ogni singolo elemento della rosa, costruendo un gruppo coeso e
competitivo su più fronti.

La serata è stata un momento di riflessione sul percorso compiuto dal calcio femminile
italiano, che continua a crescere in visibilità e prestigio. Grazie a iniziative come questa,
atlete e tecnici trovano il meritato riconoscimento per il loro contributo al movimento.
Con il Gran Galà del Calcio ADICOSP Woman, il messaggio è chiaro: il calcio femminile non
è più un progetto in divenire, ma una realtà che merita di essere celebrata al pari delle sue
protagoniste.

Juventus Women, tempo di altri rinnovi

Oltre al già annunciato rinnovo della centrocampista Eva Schatzer fino al 2028, accolto positivamente anche da tifose e tifosi, la Juventus Women ne ha ufficializzati altri due per blindare calciatrici in cui continua a credere fermamente.

Il primo è quello della giovane centrocampista Elsa Pelgander, che rimarrà una calciatrice della Juventus Women almeno fino a giugno 2028. Il contratto prevede, però, un prestito al Djurgarden, nella massima serie svedese, per tutta la seconda parte della stagione 2024/2025 e per la prima parte della prossima. In poche parole, Pelgander è in cessione temporanea in Svezia fino a gennaio 2026.
La giocatrice “torna a casa” dopo aver militato un anno in bianconero. Prima del suo arrivo alla Juve, avvenuto a gennaio 2024, aveva già un curriculum importante, per la giovane età. Aveva infatti totalizzato 28 presenze in due stagioni con il Kik Örebro, un’altra squadra del massimo campionato. Con le piemontesi ha totalizzato quattro presenze in Prima squadra considerando tutte le competizioni, ed è stata importante anche per la Primavera, facendo la spola dall’una e dall’altra parte. Nella prima parte della stagione corrente ha invece collezionato quattro presenze, di cui l’ultima nell’amichevole contro il Marsiglia.

L’altro rinnovo è quello del portiere classe 1998 Alessia Capelletti, che si lega alla maglia bianconera fino al 2028 dopo esser arrivata la scorsa estate.
La Juventus è soltanto una delle squadre in cui ha giocato in carriera, e nel suo curriculum figurano anche Empoli e Parma: nel 2022, riporta la Società, è stata la calciatrice che ha effettuato il maggior numero di salvataggi, e l’è stato inoltre conferito il premio di miglior estremo difensore Under 23 per la stagione 2021/2022 da parte dell’Apport (Associazione Italiana Allenatori dei Portieri).
Con i colori bianconeri ha invece difeso la porta in occasione del Tour negli States della scorsa estate, la “The Women’s Cup”, vinta proprio dalla Juventus Women. Il suo esordio in una partita ufficiale di campionato è stato contro il Sassuolo, e ha nuovamente preso parte attivamente al match di Coppa Italia che ha decretato il poker al Verona.

Un grande “in bocca al lupo” a tutt’e due le calciatrici, affinché il loro cammino in bianconero possa continuare a dare loro molte certezze e soddisfazioni!

Sampdoria-Milan analizzata da Panini Digital: pareggio sudato per le blucerchiate contro un Diavolo poco cinico

Photo Credit: Fabrizio Brioschi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Durante la 15° giornata di campionato è andata in scena Sampdoria-Milan. La partita, giocata allo Sciorba di Genova, è terminata con il punteggio di 2-2 che non permette alle padrone di casa di trovare la prima vittoria stagionale e alle ospiti di accorciare a -1 il distacco dal Como. Le marcatrici sono state Bianca Fallico e Nicole Arcangeli per il 2-0 doriano, Nikola Karczewska e Julie Piga per la rimonta rossonera.

Grazie ai Match Analysis della Panini Digital notiamo che, nonostante non siano arrivati i 3 punti, la formazione di Suzanne Bakker avrebbe meritato di guadagnare il bottino pieno: l’IVS (Indice di Valutazione Squadra) è stato, infatti, 31 a 69 in favore delle meneghine.

Analizzando anche le altre statistiche notiamo la netta superiorità del Diavolo che ha avuto un maggior possesso palla (34% vs 66%), un baricentro nettamente più alto (40,2 mt vs 63,9 mt), una spaventosa supremazia territoriale (14% vs 86%) e un pressing molto alto, tipico del Milan (35,9 mt vs 65,8 mt). Bisogna, tra l’altro, sottolineare che il baricentro e il pressing delle ospiti sono aumentati dopo l’intervallo, passando da 58 mt a 71 mt, per quanto riguarda il baricentro, e da 56,7 mt a 74,6 mt, per il pressing; ciò è stato dovuto dal loro estremo bisogno di aumentare i giri del motore in modo da riagguantare il doppio svantaggio ottenuto, comunque, nella seconda metà. Non sono da tralasciare neanche i dati riguardanti i palloni giocati in area (13 vs 71, di cui 50! nel secondo tempo), le conclusioni (3 vs 21) e le occasioni (3 vs 8), senza dimenticare le 8 parate che ha dovuto compiere Amanda Tampieri per evitare la beffa. Tutte statistiche che evidenziano la superiorità milanista.

Nel corso della prima frazione le ragazze di Stefano Castiglione sono scese in campo con un 5-4-1 molto basso e ordinato, con la volontà di limitare gli attacchi avversari e con poche scorribande offensive: questa idea tattica si può verificare dalle posizioni delle linee di difesa e di centrocampo molto vicine tra loro e dal fatto che la punta centrale, Sara Baldi, fosse molto schiacciata sui centrocampisti per diminuire i possibili passaggi tra le linee che avrebbero potuto scalfire la retroguardia blucerchiata. Le due fasce, soprattutto nella parte bassa, sono state due delle zone più dense, questo è dettato dal fatto che le azioni rossonere si sviluppassero, la maggior parte delle volte, sugli esterni, e, per quanto riguarda l’out di sinistra, anche dal fatto che l’asse dal “braccetto” di sinistra al “quinto”, Nora Heroum – Maria Nano, sia stato il più attivo della Sampdoria con, però, solo 8 passaggi completati; Heroum è stata anche una delle 3 doriane, insieme a Tampieri e ad Arcangeli, con più passaggi riusciti (17), oltre ad essere la seconda per giocate utili (6, come Giada Pellegrino Cimò); mentre Nano è stata colei che ha eseguito più giocate utili (9).
Nel secondo tempo il modulo di base non è cambiato ma il baricentro delle padrone di casa si è abbassato ancora di più, anche a causa del vantaggio firmato da Fallico nei primi secondi di ripresa. Si può notare come il 5-4-1 potesse diventare una sorta di 5-3-2 con l’esterno sinistro, Arcangeli, che manteneva una posizione leggermente più alta rispetto alle compagne di reparto per avere la possibilità di avere degli sfoghi offensivi sull’out di sinistra dove, effettivamente, è arrivato il raddoppio della formazione genovese proprio con la numero 7 che è scappata ad Emma Koivisto e ha bucato Laura Giuliani; in questi casi Pellegrino Cimò stringeva leggermente la propria posizione diventando una finta mezzala e occupandosi di compiti più difensivi, come ha mostrato in tutti i 90 minuti.
L’area di rigore di Tampieri è stata un’altra delle zone più dense della metà campo della Sampdoria, in entrambe le frazioni: questo è dato dai 71 palloni giocati dal Milan in quelle zone e dal fatto che l’estremo difensore blucerchiato sia stata prima per palle giocate (40), passaggi riusciti (17, come Arcangeli e Heroum) e per palle recuperate (20); il fatto che Tampieri sia stata la migliore in tutte queste statistiche evidenzia le difficoltà delle liguri nonostante il doppio vantaggio fino all’84° e il punto ottenuto.

Le ragazze di Bakker sono scese in campo con il solito 4-3-3 a trazione anteriore: i due terzini, Koivisto e Angelica Soffia, erano sulla linea di centrocampo e la mezzala destra, Valentina Cernoia, era sempre molto alta tra le linee quasi ad interpretare il ruolo di seconda punta a fianco di Evelyn Ijeh, facendo trasformare il modulo in una sorta di 4-2-4. La zona più densa, in questo primo tempo, è stata la fascia destra grazie ai tentativi personali di Monica Renzotti di trovare degli spiragli nella difesa avversaria e grazie anche alla presenza di Koivisto che è stata la prima per palle recuperate (21) e la seconda per palle giocate (91) e per passaggi riusciti (73, la seconda milanista ha eseguito, dunque, 56! passaggi in più rispetto alle migliori della squadra di Castiglione).
Dopo l’intervallo il Milan è passato ad un 3-5-2 totalmente riversato nella metà campo avversaria alla ricerca dei gol del pareggio. Il modulo si trasformava in un ipotetico 3-3-4 dato che i due “quinti”, Renzotti e Chantè Dompig, si trovavano sulla linea delle due punte. In questo caso la zona più densa è stata l’altra fascia, quella di sinistra, grazie alle azioni in solitaria di Dompig che ha provato a mettere in difficoltà la retroguardia rivale senza però mai riuscire ad essere incisiva; molto densa è stata anche la zona presieduta dalla subentrata Karczewska che nei minuti finali riusciva a calamitare sul suo corpo tutti i palloni che passavano dalle sue parti.

Sia la squadra ligure che quella lombarda hanno provato a manovrare dal basso (81,5% vs 95,2) ma le differenze nella creazione di una rete di passaggi è stata enorme dato che la Sampdoria ha concluso la partita con 335 passaggi in meno del Diavolo (166 vs 501).

La Doria, come appena visto, ha lasciato totalmente il pallino del gioco in mano alla rivale. Quando, però, ripartiva dal basso la scelta più diffusa era la fascia di sinistra dove il “quinto”, Nano, il “braccetto”, Heroum, e l’esterno, Arcangeli, tentavano di chiudere delle triangolazioni per scavalcare il primo pressing rossonero e accennare una sortita offensiva; l’autrice del 2-0 momentaneo veniva spesso ricercata anche quando l’azione si sviluppava inizialmente sulla destra. La numero 7 classe 2003 è stata infatti la più servita insieme a Pellegrino Cimò e a Baldi (18 volte), oltre ad essere, come già visto, colei che, insieme a Tampieri ed Heroum, ha concluso più passaggi. La più precisa però è stata Victoria Della Peruta, subentrata al 67°, che ha terminato con solo 8 passaggi e una precisione del 73%.

Per quanto riguarda il Milan l’impostazione si avviava sempre dal reparto difensivo con lo scambio tra Piga e Nadine Sorelli e poi l’appoggio a Koivisto o Soffia a seconda della fascia. Successivamente veniva ricercata in mezzo al campo Silvia Rubio che aveva il compito di scardinare la difesa di casa con dei passaggi tra le linee, complicati da concludere a causa del baricentro basso delle blucerchiate: anche per questo motivo Dompig e Renzotti ricevevano spesso molto larghe per poi tentare l’azione personale: difficile trovare altre vie percorribili. C’è sempre da evidenziare la partita da vera leader di Piga che, non solo ha scacciato i fantasmi gonfiando la rete per il 2-2 allo scoccare del 90°, ma, come sempre, è stata il centro della manovra meneghina: prima per palle giocate (114), per passaggi riusciti (89, 72! in più della migliore della Sampdoria), per passaggi ricevuti (86, 68! in più della prima doriana) e seconda per palle recuperate (19, dietro alla sola Koivisto), oltre ad aver fatto parte dell’asse più attivo milanista: Piga – Sorelli con 34 passaggi completati. In termini di precisione è stata la seconda, tra le giocatrici di movimento, a pari con Koivisto (80%), mentre la più precisa è stata Sorelli che con 70 passaggi riusciti ha avuto una precisione dell’89%.

I dati sulle conclusioni sono ancora una volta impressionanti: le liguri hanno calciato 3 volte di cui 2 in porta (entrambe in rete) e l’unica fuori uscita di pochissimo. Nonostante il dato possa far pensare il contrario, Giuliani non ha avuto colpe in nessuna delle due reti ma è invece da sottolineare il cinismo delle genovesi che sono riuscite a sfruttare le pochissime occasioni arrivate nel corso del match. È stata Fallico a ricercare più volte la gioia personale: 2 tentativi, 1 gol e un palo sfiorato.
Per quanto riguarda il Milan la vera problematica rimane ancora il cinismo. 21 tiri, 12 in porta e 10 in area di rigore. Le meneghine sono riuscite a trovare solo 2 reti, per di più, negli ultimi 5 minuti prima del recupero; troppe occasioni sprecate, anche a causa degli interventi di Tampieri e della sfortuna (due pali e una traversa), che ancora una volta condannano le rossonere a non ottenere i 3 punti. Se si esclude l’eccezione contro il Napoli, le ragazze di Bakker hanno difficoltà nel trovare il gol da inizio stagione, pur cambiando gli interpreti. Le giocatrici ad aver completato più tentativi sono state Karczewska con 3 conclusioni che hanno portato ad una rete e ad un palo, il suo ingresso in campo ha di fatto cambiato il copione della partita, e Piga che da difensore centrale ha dimostrato ancora una volta cosa significa caricarsi una squadra sulle spalle.

Serie C, chiuso il girone d’andata: il punto sui tre raggruppamenti

Photo Credit: Alessandra Marrapese - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nel week-end si è giocata la quindicesima giornata di Serie C, l’ultima del girone d’andata.
Nel gruppo A in testa resta lo Spezia Women, con 40 punti, che pareggia nel big match contro il Moncalieri, terzo a 34 lunghezze, per 1-1 mentre la Pro Sesto non si schioda dal secondo posto, grazie al 4-0 sulle sarde del Tharros, a -3 dalla vetta. Più staccate le altre con il Real Meda quarto a quota 28.
Nel raggruppamento B, invece, regina incontrastate resta il Venezia forte dei 37 punti guadagnati sino ad ora. Le lagunari battono 5-0 il Vicenza, quarto a quota 26. La seconda piazza è ora del Sudtirol che batte  per 0-5 in trasferta in Ravenna e con 28 punti scavalca il Trento, a 27, che cede per 2-3 al Gatteo Mare.
Nel gruppo C, infine, il Frosinone batte per 6-2 il Matera e resta primo con 35 punti, due in più della coppia Trastevere-Gelbison, con le laziali ad avere la meglio del Palermo per 3-0 e le cilentane 3-5 sul Lecce. Quarto, poi, a 32 la Roma Calcio Femminile, vittoriosa per 5-1 sulle campane del Villaricca.

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