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Venezia FC, pokerissimo al Vicenza Calcio Femminile

Photo Credit: Venezia FC

Successo netto e importante per le leonesse che si impongono per 5 a 0 sul Vicenza al termine di un match interamente dominato dalle arancioneroverdi. Grazie a questa vittoria le ragazze di Berta Prat Hernandez mantengono la vetta della classifica portandosi a +9 sul Sudtirol e a +10 sul Trento.

Ad inizio gara le padrone di casa si spingono subito in avanti alla ricerca del vantaggio che non tarderà ad arrivare. Infatti, al 18’ minuto, Duarte trasforma splendidamente una punizione laterale dal limite dell’area sbloccando il risultato. (1-0)
Neanche dieci minuti dopo arriva il raddoppio della capitana Zuanti, liberatasi magistralmente in area di rigore per battere a rete con potente destro al volo. (2-0)
La prima mezz’ora del match è interamente dominata dalle leonesse che rischiano di chiudere la gara già al 35’ con Furlanis. La numero 47 arancioneroverde si vede però negare la gioia del goal dal portiere del Vicenza, che respinge di riflesso il colpo di testa ravvicinato.
Nel finale di primo tempo le biancorosse cercano di accorciare la distanze e riaprire il match, prima su punizione, poi con una deviazione velenosa di Duarte respinta dall’attenta Barbierato.
I primi 45’ minuti vanno in archivio con il risultato di 2-0.

Cinque minuti dopo l’inizio del secondo tempo Zuanti decide di spegnere definitivamente le speranze vicentine capitalizzando al meglio la percussione di Doneda realizzando con un tiro potente la sua personale doppietta. (3-0)
La terza rete del Venezia è un duro colpo per il Vicenza, che subisce il poker arancioneroverde ad opera di Furlanis.
Al 29’ arriva anche la firma di bomber Willis che con un tiro al volo sul secondo palo finalizza al meglio il cross dalla sinistra di Airola per il 5-0 finale.

Reti: 18’ Duarte, 25’ Zuanti; 50’ Zuanti, 52’ Furlanis, 74’ Willis.
Recupero: p.t. 2’, s.t. 4’
Venezia FC: Barbierato, Poli, Gismann, Duarte, Airolla, Nurzia (81’ Cantarella), Doneda (71’ Mazis), Borsato (75’ Menini), Cortesi (75’ Verdaguer Sanchez), Zuanti, Furlanis (62’ Willis). A disposizione: Nan, Cantarella, Mazis, Menini, Verdaguer Sanchez, Torradeflot, Zannini, Morin, Willis. Allenatore: Berta Prat Hernandez.
Vicenza: Pazzocco; Balestro, Gredene, Orsini (50’ Dekaj), Orlandi (83’ Veneziano); Ponte, Messaglia, Bauce; Marchiori (53’ Vogli), Spinelli (66’ Imparato), Gobbato (78’ Pegoraro).
A disposizione: Italiano, Dekaj, Pegoraro, Veneziano, Vogli, Imparato, Lazzari, Zoppi, Goretti. Allenatore: Andrea Rizzolo.
Arbitro: Andrea Copelli di Mantova.

Primavera 2: nemmeno la capolista Cesena ha saputo sfruttare il fattore campo

Credit Photo: Alessandra Marrapese- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Si sono registrati soltanto successi esterni, nell’undicesima giornata del campionato di Primavera 2: sia nel girone A, dove le squadre di casa non sono riuscite nemmeno a mettere a referto una rete, che in quello B, dove l’unico gol per le formazioni interne è arrivato dalla comunque sconfitta capofila Cesena.

Partendo dal concentramento del nord Italia, si sono confermate vincenti le prime tre della classe, con la ‘reginetta’ Genoa che ha sbancato il terreno della Freedom Cuneo per 6-0 (tripletta di Angelica Galetti e doppietta di Asia Rota, intervallate dal centro singolo di Carlotta Lai), imitata dalle ‘damigelle’ Brescia e Lumezzane, sebbene con divari molto più limitati. Le formazioni bresciane hanno rispettivamente vinto a Bergamo, in casa della Orobica, per 2-0 (Beatrice Contrini ed Emma Bertoloni a referto) ed a Verona, sul terreno del Chievo, per 3-0 (grazie a due centri di Maddalena Armani e con un’autorete a completare lo score). Per questo gruppo, non è invece sceso in campo il fanalino di coda Pavia, che ha osservato il turno di risposo.

Nel raggruppamento centromeridionale, dove ha riposato il Bologna, ha invece destato scalpore la sconfitta del Cesena, primo della classe, al cospetto dell’ospitato San Marino Academy (1-2): le figlie del ‘Titano’ si sono prima portate in vantaggio con Chiara Benatti e quindi, subito il temporaneo pareggio di Maria Giulia Dumitru, hanno chiuso la contesa con la rete di Eleonora Primavera. Negli altri due match del turno, invece, hanno ottenuto vittorie più largheggianti sia la Lazio, nel derby capitolino disputato sul terreno della Res Roma VIII (un 3-0 caratterizzato dalle segnature di Sofia Mancini, Valentina Quadrio e Gaia Laudiero, arrivate tutte nella ripresa), che soprattutto la Ternana, in casa di una Vis Mediterranea presentatasi con undici elementi contati (un 11-0 caratterizzato da tre centri di Desiree Perla, due per Maddalena Porcarelli ed una a testa delle varie Benedetta Senigaglia, Ylenia Busecchini, Sara Fabiani, Michela Ionadi, Elisa Lapucci ed Irene Moscatelli).

Gettando uno sguardo alle classifiche, si può notare come Genoa, Brescia e Lumezzane, a discreta distanza fra di loro, stanno staccando la concorrenza nel primo plotone, con Freedom Cuneo a cercare di aggiudicarsi la quarta piazza, tenendo a bada la concorrenza di Chievo Verona ed Orobica Bergamo, mentre il Pavia sembra ormai impossibilitato a riscattarsi dalla sua ultima posizione. Nel secondo, invece, Ia capolista Cesena a questo punto si trova quasi tallonata dalla Lazio, con la coppia San Marino-Res Roma appaiata sul terzo gradino del podio. Diverse, però, le motivazioni all’interno di questa accoppiata, con le romaniste in lieve flessione e le sanmarinesi in decisa rimonta. Appena un passo più indietro, poi, si trova un’ambizioso Bologna a sua volta seguito dappresso dalla Ternana. Quasi nessuna speranza, invece, per le avellinesi della Vis Mediterranea, magari limitate nel loro organico ma di certo non nel cuore che mettono in campo.

 

Risultati Primavera 2 – girone A

Freedom CN           –         Genoa                    0-6

Chievo VR              –         Lumezzane             0-3

Orobica BG            –         Brescia                   0-2

Riposa: Pavia

Classifica

Genoa pt 28; Brescia 22; Lumezzane 18; Freedom CN 13; Chievo VR 9; Orobica BG 7; Pavia 0

 

Risultati Primavera 2 – girone B

Cesena                   –         San Marino             1-2

Res Roma VIII        –         Lazio                      0-3

Vis Mediterranea     –         Ternana                 0-11

Riposa: Bologna

Classifica

Cesena pt 21; Lazio 18; San Marino e Res Roma 14; Bologna 13; Ternana 11; Vis Mediterranea 0

Manuela Giugliano, Giada Greggi e Alessandro Spugna, tra i premiati del Gran Galà del Calcio ADICOSP Woman

Gran Galà del Calcio ADICOSP Woman: Una Notte di Celebrazioni per il Calcio Femminile
Italiano.
Una serata indimenticabile ha illuminato il prestigioso Radisson Blu GHR di Roma, dove il
Gran Galà del Calcio ADICOSP Woman ha celebrato l’eccellenza del calcio femminile
italiano. L’evento, organizzato da ADICOSP, ha riunito alcune delle figure più influenti del
panorama calcistico, rendendo omaggio a coloro che hanno lasciato un segno profondo
nello sviluppo e nella valorizzazione dello sport femminile.

Tra i protagonisti della serata, Giada Greggi, Manuela Giugliano e Alessandro Spugna sono
stati i nomi più acclamati, premiati per le loro straordinarie imprese nell’ultima stagione.
Giada Greggi ha conquistato il premio “Decathlon” per il miglior goal della stagione, un
riconoscimento che celebra non solo l’impatto tecnico del gesto, ma anche l’intelligenza e la
creatività che la giovane centrocampista ha saputo mettere in mostra. Un premio che sigilla
il suo contributo decisivo sul campo e che rappresenta una delle immagini più iconiche del
campionato appena trascorso.

Il titolo di Miglior Calciatrice è andato a Manuela Giugliano, simbolo di classe e visione di
gioco. La centrocampista ha brillato per la capacità di orchestrare il gioco della Roma,
incarnando un modello di modernità e completezza. Il premio è un tributo al suo ruolo
fondamentale nel portare la squadra a risultati di grande rilievo, ispirando al tempo stesso la nuova generazione di calciatrici.
A completare il trio di successi giallorossi è stato Alessandro Spugna, eletto Miglior
Allenatore. La sua leadership è stata riconosciuta come elemento chiave nel plasmare una
squadra capace di esprimere un calcio dinamico ed efficace. Spugna è stato celebrato per la
capacità di valorizzare ogni singolo elemento della rosa, costruendo un gruppo coeso e
competitivo su più fronti.

La serata è stata un momento di riflessione sul percorso compiuto dal calcio femminile
italiano, che continua a crescere in visibilità e prestigio. Grazie a iniziative come questa,
atlete e tecnici trovano il meritato riconoscimento per il loro contributo al movimento.
Con il Gran Galà del Calcio ADICOSP Woman, il messaggio è chiaro: il calcio femminile non
è più un progetto in divenire, ma una realtà che merita di essere celebrata al pari delle sue
protagoniste.

Juventus Women, tempo di altri rinnovi

Oltre al già annunciato rinnovo della centrocampista Eva Schatzer fino al 2028, accolto positivamente anche da tifose e tifosi, la Juventus Women ne ha ufficializzati altri due per blindare calciatrici in cui continua a credere fermamente.

Il primo è quello della giovane centrocampista Elsa Pelgander, che rimarrà una calciatrice della Juventus Women almeno fino a giugno 2028. Il contratto prevede, però, un prestito al Djurgarden, nella massima serie svedese, per tutta la seconda parte della stagione 2024/2025 e per la prima parte della prossima. In poche parole, Pelgander è in cessione temporanea in Svezia fino a gennaio 2026.
La giocatrice “torna a casa” dopo aver militato un anno in bianconero. Prima del suo arrivo alla Juve, avvenuto a gennaio 2024, aveva già un curriculum importante, per la giovane età. Aveva infatti totalizzato 28 presenze in due stagioni con il Kik Örebro, un’altra squadra del massimo campionato. Con le piemontesi ha totalizzato quattro presenze in Prima squadra considerando tutte le competizioni, ed è stata importante anche per la Primavera, facendo la spola dall’una e dall’altra parte. Nella prima parte della stagione corrente ha invece collezionato quattro presenze, di cui l’ultima nell’amichevole contro il Marsiglia.

L’altro rinnovo è quello del portiere classe 1998 Alessia Capelletti, che si lega alla maglia bianconera fino al 2028 dopo esser arrivata la scorsa estate.
La Juventus è soltanto una delle squadre in cui ha giocato in carriera, e nel suo curriculum figurano anche Empoli e Parma: nel 2022, riporta la Società, è stata la calciatrice che ha effettuato il maggior numero di salvataggi, e l’è stato inoltre conferito il premio di miglior estremo difensore Under 23 per la stagione 2021/2022 da parte dell’Apport (Associazione Italiana Allenatori dei Portieri).
Con i colori bianconeri ha invece difeso la porta in occasione del Tour negli States della scorsa estate, la “The Women’s Cup”, vinta proprio dalla Juventus Women. Il suo esordio in una partita ufficiale di campionato è stato contro il Sassuolo, e ha nuovamente preso parte attivamente al match di Coppa Italia che ha decretato il poker al Verona.

Un grande “in bocca al lupo” a tutt’e due le calciatrici, affinché il loro cammino in bianconero possa continuare a dare loro molte certezze e soddisfazioni!

Sampdoria-Milan analizzata da Panini Digital: pareggio sudato per le blucerchiate contro un Diavolo poco cinico

Photo Credit: Fabrizio Brioschi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Durante la 15° giornata di campionato è andata in scena Sampdoria-Milan. La partita, giocata allo Sciorba di Genova, è terminata con il punteggio di 2-2 che non permette alle padrone di casa di trovare la prima vittoria stagionale e alle ospiti di accorciare a -1 il distacco dal Como. Le marcatrici sono state Bianca Fallico e Nicole Arcangeli per il 2-0 doriano, Nikola Karczewska e Julie Piga per la rimonta rossonera.

Grazie ai Match Analysis della Panini Digital notiamo che, nonostante non siano arrivati i 3 punti, la formazione di Suzanne Bakker avrebbe meritato di guadagnare il bottino pieno: l’IVS (Indice di Valutazione Squadra) è stato, infatti, 31 a 69 in favore delle meneghine.

Analizzando anche le altre statistiche notiamo la netta superiorità del Diavolo che ha avuto un maggior possesso palla (34% vs 66%), un baricentro nettamente più alto (40,2 mt vs 63,9 mt), una spaventosa supremazia territoriale (14% vs 86%) e un pressing molto alto, tipico del Milan (35,9 mt vs 65,8 mt). Bisogna, tra l’altro, sottolineare che il baricentro e il pressing delle ospiti sono aumentati dopo l’intervallo, passando da 58 mt a 71 mt, per quanto riguarda il baricentro, e da 56,7 mt a 74,6 mt, per il pressing; ciò è stato dovuto dal loro estremo bisogno di aumentare i giri del motore in modo da riagguantare il doppio svantaggio ottenuto, comunque, nella seconda metà. Non sono da tralasciare neanche i dati riguardanti i palloni giocati in area (13 vs 71, di cui 50! nel secondo tempo), le conclusioni (3 vs 21) e le occasioni (3 vs 8), senza dimenticare le 8 parate che ha dovuto compiere Amanda Tampieri per evitare la beffa. Tutte statistiche che evidenziano la superiorità milanista.

Nel corso della prima frazione le ragazze di Stefano Castiglione sono scese in campo con un 5-4-1 molto basso e ordinato, con la volontà di limitare gli attacchi avversari e con poche scorribande offensive: questa idea tattica si può verificare dalle posizioni delle linee di difesa e di centrocampo molto vicine tra loro e dal fatto che la punta centrale, Sara Baldi, fosse molto schiacciata sui centrocampisti per diminuire i possibili passaggi tra le linee che avrebbero potuto scalfire la retroguardia blucerchiata. Le due fasce, soprattutto nella parte bassa, sono state due delle zone più dense, questo è dettato dal fatto che le azioni rossonere si sviluppassero, la maggior parte delle volte, sugli esterni, e, per quanto riguarda l’out di sinistra, anche dal fatto che l’asse dal “braccetto” di sinistra al “quinto”, Nora Heroum – Maria Nano, sia stato il più attivo della Sampdoria con, però, solo 8 passaggi completati; Heroum è stata anche una delle 3 doriane, insieme a Tampieri e ad Arcangeli, con più passaggi riusciti (17), oltre ad essere la seconda per giocate utili (6, come Giada Pellegrino Cimò); mentre Nano è stata colei che ha eseguito più giocate utili (9).
Nel secondo tempo il modulo di base non è cambiato ma il baricentro delle padrone di casa si è abbassato ancora di più, anche a causa del vantaggio firmato da Fallico nei primi secondi di ripresa. Si può notare come il 5-4-1 potesse diventare una sorta di 5-3-2 con l’esterno sinistro, Arcangeli, che manteneva una posizione leggermente più alta rispetto alle compagne di reparto per avere la possibilità di avere degli sfoghi offensivi sull’out di sinistra dove, effettivamente, è arrivato il raddoppio della formazione genovese proprio con la numero 7 che è scappata ad Emma Koivisto e ha bucato Laura Giuliani; in questi casi Pellegrino Cimò stringeva leggermente la propria posizione diventando una finta mezzala e occupandosi di compiti più difensivi, come ha mostrato in tutti i 90 minuti.
L’area di rigore di Tampieri è stata un’altra delle zone più dense della metà campo della Sampdoria, in entrambe le frazioni: questo è dato dai 71 palloni giocati dal Milan in quelle zone e dal fatto che l’estremo difensore blucerchiato sia stata prima per palle giocate (40), passaggi riusciti (17, come Arcangeli e Heroum) e per palle recuperate (20); il fatto che Tampieri sia stata la migliore in tutte queste statistiche evidenzia le difficoltà delle liguri nonostante il doppio vantaggio fino all’84° e il punto ottenuto.

Le ragazze di Bakker sono scese in campo con il solito 4-3-3 a trazione anteriore: i due terzini, Koivisto e Angelica Soffia, erano sulla linea di centrocampo e la mezzala destra, Valentina Cernoia, era sempre molto alta tra le linee quasi ad interpretare il ruolo di seconda punta a fianco di Evelyn Ijeh, facendo trasformare il modulo in una sorta di 4-2-4. La zona più densa, in questo primo tempo, è stata la fascia destra grazie ai tentativi personali di Monica Renzotti di trovare degli spiragli nella difesa avversaria e grazie anche alla presenza di Koivisto che è stata la prima per palle recuperate (21) e la seconda per palle giocate (91) e per passaggi riusciti (73, la seconda milanista ha eseguito, dunque, 56! passaggi in più rispetto alle migliori della squadra di Castiglione).
Dopo l’intervallo il Milan è passato ad un 3-5-2 totalmente riversato nella metà campo avversaria alla ricerca dei gol del pareggio. Il modulo si trasformava in un ipotetico 3-3-4 dato che i due “quinti”, Renzotti e Chantè Dompig, si trovavano sulla linea delle due punte. In questo caso la zona più densa è stata l’altra fascia, quella di sinistra, grazie alle azioni in solitaria di Dompig che ha provato a mettere in difficoltà la retroguardia rivale senza però mai riuscire ad essere incisiva; molto densa è stata anche la zona presieduta dalla subentrata Karczewska che nei minuti finali riusciva a calamitare sul suo corpo tutti i palloni che passavano dalle sue parti.

Sia la squadra ligure che quella lombarda hanno provato a manovrare dal basso (81,5% vs 95,2) ma le differenze nella creazione di una rete di passaggi è stata enorme dato che la Sampdoria ha concluso la partita con 335 passaggi in meno del Diavolo (166 vs 501).

La Doria, come appena visto, ha lasciato totalmente il pallino del gioco in mano alla rivale. Quando, però, ripartiva dal basso la scelta più diffusa era la fascia di sinistra dove il “quinto”, Nano, il “braccetto”, Heroum, e l’esterno, Arcangeli, tentavano di chiudere delle triangolazioni per scavalcare il primo pressing rossonero e accennare una sortita offensiva; l’autrice del 2-0 momentaneo veniva spesso ricercata anche quando l’azione si sviluppava inizialmente sulla destra. La numero 7 classe 2003 è stata infatti la più servita insieme a Pellegrino Cimò e a Baldi (18 volte), oltre ad essere, come già visto, colei che, insieme a Tampieri ed Heroum, ha concluso più passaggi. La più precisa però è stata Victoria Della Peruta, subentrata al 67°, che ha terminato con solo 8 passaggi e una precisione del 73%.

Per quanto riguarda il Milan l’impostazione si avviava sempre dal reparto difensivo con lo scambio tra Piga e Nadine Sorelli e poi l’appoggio a Koivisto o Soffia a seconda della fascia. Successivamente veniva ricercata in mezzo al campo Silvia Rubio che aveva il compito di scardinare la difesa di casa con dei passaggi tra le linee, complicati da concludere a causa del baricentro basso delle blucerchiate: anche per questo motivo Dompig e Renzotti ricevevano spesso molto larghe per poi tentare l’azione personale: difficile trovare altre vie percorribili. C’è sempre da evidenziare la partita da vera leader di Piga che, non solo ha scacciato i fantasmi gonfiando la rete per il 2-2 allo scoccare del 90°, ma, come sempre, è stata il centro della manovra meneghina: prima per palle giocate (114), per passaggi riusciti (89, 72! in più della migliore della Sampdoria), per passaggi ricevuti (86, 68! in più della prima doriana) e seconda per palle recuperate (19, dietro alla sola Koivisto), oltre ad aver fatto parte dell’asse più attivo milanista: Piga – Sorelli con 34 passaggi completati. In termini di precisione è stata la seconda, tra le giocatrici di movimento, a pari con Koivisto (80%), mentre la più precisa è stata Sorelli che con 70 passaggi riusciti ha avuto una precisione dell’89%.

I dati sulle conclusioni sono ancora una volta impressionanti: le liguri hanno calciato 3 volte di cui 2 in porta (entrambe in rete) e l’unica fuori uscita di pochissimo. Nonostante il dato possa far pensare il contrario, Giuliani non ha avuto colpe in nessuna delle due reti ma è invece da sottolineare il cinismo delle genovesi che sono riuscite a sfruttare le pochissime occasioni arrivate nel corso del match. È stata Fallico a ricercare più volte la gioia personale: 2 tentativi, 1 gol e un palo sfiorato.
Per quanto riguarda il Milan la vera problematica rimane ancora il cinismo. 21 tiri, 12 in porta e 10 in area di rigore. Le meneghine sono riuscite a trovare solo 2 reti, per di più, negli ultimi 5 minuti prima del recupero; troppe occasioni sprecate, anche a causa degli interventi di Tampieri e della sfortuna (due pali e una traversa), che ancora una volta condannano le rossonere a non ottenere i 3 punti. Se si esclude l’eccezione contro il Napoli, le ragazze di Bakker hanno difficoltà nel trovare il gol da inizio stagione, pur cambiando gli interpreti. Le giocatrici ad aver completato più tentativi sono state Karczewska con 3 conclusioni che hanno portato ad una rete e ad un palo, il suo ingresso in campo ha di fatto cambiato il copione della partita, e Piga che da difensore centrale ha dimostrato ancora una volta cosa significa caricarsi una squadra sulle spalle.

Serie C, chiuso il girone d’andata: il punto sui tre raggruppamenti

Photo Credit: Alessandra Marrapese - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nel week-end si è giocata la quindicesima giornata di Serie C, l’ultima del girone d’andata.
Nel gruppo A in testa resta lo Spezia Women, con 40 punti, che pareggia nel big match contro il Moncalieri, terzo a 34 lunghezze, per 1-1 mentre la Pro Sesto non si schioda dal secondo posto, grazie al 4-0 sulle sarde del Tharros, a -3 dalla vetta. Più staccate le altre con il Real Meda quarto a quota 28.
Nel raggruppamento B, invece, regina incontrastate resta il Venezia forte dei 37 punti guadagnati sino ad ora. Le lagunari battono 5-0 il Vicenza, quarto a quota 26. La seconda piazza è ora del Sudtirol che batte  per 0-5 in trasferta in Ravenna e con 28 punti scavalca il Trento, a 27, che cede per 2-3 al Gatteo Mare.
Nel gruppo C, infine, il Frosinone batte per 6-2 il Matera e resta primo con 35 punti, due in più della coppia Trastevere-Gelbison, con le laziali ad avere la meglio del Palermo per 3-0 e le cilentane 3-5 sul Lecce. Quarto, poi, a 32 la Roma Calcio Femminile, vittoriosa per 5-1 sulle campane del Villaricca.

Coppa Italia U19 Femminile, primo turno: Lazio in goleada, Audace e Dueville di misura

Un altro abbinamento certo per la seconda fase del 1° febbraio: l’Audace Verona la spunta 2-1 sul CF Scandicci con Ficeto e Fasani e se la vedrà con un Dueville corsaro nelle Marche. Decisive Franzan e Catania, mentre all’Okasa Falconara non basta Saluzzi. Infine, Lazio a valanga contro il Futsal Basic Academy: al PalaTorrino finisce 15-0.

Ancora due gare in programma: il 24 gennaio (ore 20:30) c’è FB5 Team Rome-TikiTaka, il 25 (alle 11:45) chiusura con Cagliari-Solarity.

COPPA ITALIA UNDER 19 FEMMINILE – PRIMO TURNO
GARA UNICA – 18/01
1) CAGLIARI-SOLARITY 25/01 ore 11.45
2) SAINT PIERRE-AOSTA 3-6
3) AUDACE VERONA-CF SCANDICCI 2-1
4) OKASA FALCONARA-DUEVILLE 1-2
5) LAZIO-FUTSAL BASIC ACADEMY 15-0
6) FB5 TEAM ROME-TIKITAKA FRANCAVILLA 24/01 ore 20.30
7) BITONTO-T&T ROYAL LAMEZIA 6-1
8) CLUB SPORT ROMA-NEW BISCEGLIE GIRLS 2-9

 

Sofia Cantore rinnova il suo contratto con la Juve!

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il 2028 deve ancora arrivare, ma sembra più che mai vicinissimo, per la Juventus Women, già proiettata verso il futuro per proseguire il suo progetto a caccia di vittorie. Per farlo, sceglie di affidarsi non solo alle sessioni di mercato per rinforzare la rosa dall’esterno, bensì facendo anche affidamento sulle calciatrici che fanno già parte della sua rosa.

A tal proposito, poche ore fa la Società ha reso noto il rinnovo di una delle calciatrici che sta avendo un exploit evidentissimo e che si sta dimostrando tra le più determinanti e prolifiche della stagione, vale a dire l’attaccante classe 1999 Sofia Cantore. Anche lei, come Eva Schatzer, Alessia Capelletti ed Elsa Pelgander, resterà legata alla Juventus Women fino al 30 giugno 2028.

La numero 9 ha cominciato la sua avventura in bianconero nell’estate dell’ormai lontano 2017, in giovane età, un segno che dimostra quanto sia ricca di talento e quanto la Juventus abbia creduto in lei e nel suo potenziale fin da subito.
Al termine della stagione 2017/2018, durante la quale ha segnato il primo gol con la maglia bianconera il 18 marzo 2018, ha raggiunto il traguardo delle quattro reti segnate e ha conquistato il primo Scudetto a soli 18 anni, uno Scudetto storico per l’intera formazione.

Come buona parte dei talenti della Juventus Women, Cantore ha proseguito la sua carriera militato per tre stagioni in prestito in tre diverse squadre per fare esperienza e crescere calcisticamente, dopodiché la Juventus ha scelto di riaccoglierla e di puntare su di lei. Giunta alla squadra torinese, ha totalizzato 64 presenze nel giro di due anni, diventando quindi un perno per il gioco proposto e un punto di riferimento per l’attacco.

Dopo la vittoria contro la Freedom in pre-campionato, la calciatrice aveva dichiarato nel post-partita di voler provare a giocare una stagione diversa, dimostrandosi più competitiva e con l’obiettivo della doppia cifra, un traguardo che non aveva ancora raggiunto e che cercava con tutte le sue forze da sempre. Quest’anno, tra tutte le competizioni, nelle 24 partite in cui ha vestito la maglia della Juventus ha segnato 13 reti tra Champions, Coppa Italia e Serie A, arrivando al tanto agognato traguardo. Non da meno la bellezza delle reti, un misto perfetto tra tecnica, precisione e fiuto per il gol, una caratteristica che a lei non è mai mancata.

Quella del campionato in corso è forse da considerare la sua miglior stagione in carriera. La Sofia Cantore che ha giocato e che sta giocando alla Juventus Women negli ultimi mesi ha una consapevolezza e una maturità diverse, proprie di una persona che ha ormai ben chiare le sue potenzialità, i suoi punti forti, che ha l’obiettivo fisso della vittoria e che fa di tutto per perseguirlo, anche quando la partita è complessa. Una Sofia Cantore che, quasi incredula, in tutte le dichiarazioni che rilascia fa fatica a parlare di sé e dei suoi traguardi senza esserne immensamente felice e soddisfatta.

Tanti complimenti a Sofia Cantore, alle sue prestazioni e a tutti i gol belli e pesanti che ha fatto e che farà in stagione, con l’augurio di vederla gioire e festeggiare con i colori bianconeri per molti anni a venire.

Giada Greggi, premiata al Gran galà del Calcio “Il movimento femminile è migliorato tanto, facciamo tanti sacrifici come i ragazzi”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Giada Greggi, la centrocampista della AS Roma, dopo aver vinto il premio per il “miglior gol realizzato” al Gran Galà del Calcio Femminile, ha rilasciato alcune dichiarazioni attraverso Calciomercato.it.; queste le sue dichiarazioni: “Il movimento è migliorato moltissimo rispetto agli anni precedenti, soprattutto perché ci stanno investendo molto, com’è giusto che sia. Anche noi meritiamo il meglio, considerando i tanti sacrifici che facciamo, proprio come fanno i ragazzi. Mettiamo tanta passione, determinazione e, naturalmente, diamo sempre il 100%”.

Nella serata, oltre a Giada, è stato un vero e proprio trionfo per tutta la squadra giallorossa: con Alessandro Spugna nominato miglior tecnico, ed Manuela Giugliano la miglior giocatrice segno di una grande crescita negli ultimi anni che porta l’intero movimento ad essere sempre più al pari di quello maschile.

Giovanni Valenti, coach Brescia Femminile: “Soddisfatto del percorso che stiamo facendo sino a questo momento”

Photo Credit: Elia Soregaroli - Calcio Femminile Italiano

Il Brescia ha attraversato il giro di boa della Serie B vincendo 3-1 in casa contro l’H&D Chievo Women e balza così al settimo posto in classifica. Al termine della partita abbiamo intervistato l’allenatore biancazzurro Giovanni Valenti.

Giovanni, il girone d’andata si è chiuso nel migliore dei modi: ottava vittoria in campionato che arriva contro un Chievo che veniva da sei vittorie consecutive.
«Il Chievo è una squadra fortissima e avevamo grande rispetto. Sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile, ma abbiamo fatto pressione e sulla marcatura a uomo, che sono state scelte coraggiose che alla fine ci ha premiato. Poi è chiaro che quando si fa uno contro uno con Sobal, può capitare di concedere la profondità e dunque il piano gara era quello. In ogni caso, sono state brave tutte».

Il Brescia è settimo dopo quindici gare di campionato. Come valuti il percorso della squadra sino a questo momento?
«Sebbene ad inizio stagiona abbiamo avuto una crisi di risultati, sono soddisfatto del percorso: penso a giocatrici come Berveglieri che oggi ha un’esperienza che a settembre non aveva, Bossi che però si è fatta male o alle ragazze del nostro settore giovanile che stanno crescendo. Dobbiamo continuare a migliorare».

Il ritorno comincia andando in casa del Cesena che, all’andata, vinse 3-1.
«Cesena è una squadra che ammiriamo, perché fa un calcio di qualità e all’andata aveva vinto meritatamente. Eravamo proprio agl’inizi e ci stavamo conoscendo. Sarà una bella partita. Speriamo di iniziare il ritorno nel migliore dei modi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Giovanni Valenti per la disponibilità.

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