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Bellinzago: vittoria ritrovata con la Torres – Mister Reggiani: “Boccata d’ossigeno. Prestazione frutto di grande pazienza”

Photo Credit: Bulé Bellinzago

Il Bellinzago vola a quota 10 punti mediante il terzo trionfo stagionale trovato recentemente tra le mura amiche contro la Women Torres: un doppio vantaggio che pesa e va a riparare con convinzione la ferita indotta dal precedente largo risultato in difetto evidenziato nella trasferta in casa Pro Sesto.

A meno quattro giornate dalla chiusura del filone d’andata di campionato, il bilancio generale è pressoché discreto: la squadra del novarese conosce l’importanza di ogni sfida che, in tale cammino, potrà dare una mano ad acquisire esperienza fondamentale per uno sviluppo futuro.
Gli esiti “oscillanti” dimostrano le oggettive difficoltà generali della formazione a 11 piemontese, neo immessa in un tortuoso percorso di serie C. Determinazione ed una chiara conferma di obiettivi comuni sono due dei lati che continuano a permettere alla Prima Squadra di riservare, passo dopo passo, momenti di gioco importanti con apprendimenti chiave per il prosieguo più imminente.

Ad intervenire ai nostri microfoni anche questa settimana è stato il tecnico Mario Reggiani, che, sulla decima disputa appena archiviata, ha affermato:Siamo contenti per questa vittoria che è stata una vera e propria boccata d’ossigeno. La prestazione fatta dalle ragazze oggi è stata positiva perché frutto di grande pazienza, senza isteria di andare a fare goal; sono riuscite a gestire bene le occasioni fino a trovare quella giusta per segnare.

Faccio, quindi, un grandissimo plauso a loro; nonostante abbiano dovuto giocare su un campo così difficile, al quale non erano per niente abituate, sono state in grado di mettere in piedi qualcosa di decoroso mediante una sana dose di follia“.

Ora la squadra tiene d’occhio le toscane del Pietrasanta, prossime avversarie domenicali alla ricerca di riscatto dopo ben 9 cadute in prima fase:Siamo ben coscienti del fatto che sarà una partita ancora più difficileha concluso la stessa guida -, lavoreremo per fare del nostro meglio anche in questa circostanza“.

Si ringrazia Mario Reggiani e la società tutta per la gentile concessione.

Arezzo-Res Women 2-0, gran vittoria in uno scontro delicato

Credit Photo: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Arezzo-Res Women era un match delicato per la salvezza, e il 2-0 finale è sicuramente un gran risultato per le amaranto, obbligate dalle ultime giornate a trovare una reazione, che è arrivata nonostante l’impegno infrasettimanale in Coppa Italia. Di contro la Res Women non è riuscita a proporre una prestazione continua, collezionando alcuni calci d’angolo (le statistiche dell’ufficio stampa aretino ne segnalano 3), ma senza riuscire a segnare.

Nel primo tempo gioca molto l’Arezzo, che però non riesce a segnare su azione, e sblocca solo su rigore al 28′, grazie alla capitana Razzolini che capitalizza così il fallo su Blasoni. Nel resto delle azioni, si fa notare Zaghini, più volte chiamata in causa nel corso della frazione. Stesso copione nella ripresa, seppur le ospiti collezionino più angoli, ma senza creare grattacapi davvero pericolosi a Bartalini, sempre attenta. E il raddoppio giunge al 90′ su calcio di rigore, con Carcassi che si procura il penalty e porta anche all’espulsione di Pezzotti.

Tre punti quindi che portano l’Arezzo a quota 13, con un margine di 6 punti sulla zona retrocessione e che lo tengono davanti a Cesena e Chievo, partite con altri obiettivi. Ora domenica prossima servirà il massimo della concentrazione contro la capolista Ternana. La Res Women ospiterà il Genoa per provare a giocare lo scherzetto che qualche mese fa riuscì contro la Freedom.

Arezzo-Res Women 2-0, il tabellino (fonte: Arezzo Calcio Femminile)

ACF Arezzo: Bartalini, Tuteri, Licco (Lunghi 86’), Bruni, Corazzi, Zito, Taddei (Lorieri 65’), Fracas (Carcassi 56’), Blasoni, Martino (Barsali 65’), Razzolini (Fortunati 86’). A disposizione: Nardi, Carcassi, Lunghi, Barsali, Santini Margherita, Torres, Lorieri, Toomey, Fortunati. All. Ilaria Leoni

Res Roma: Zaghini, Pezzoti, Varriale (Verrino 73’), Massimi (Boldrini 45’), Nagni (Palombi 63’), AIannazzo, Simeone (Ikeguchi 45’), Pezzi, Massa (Montesi 45’), Boldrini, Giatras. A disposizione: Maurilli, Liberati, Boldirni, Palombi, Berrino, Marino, Novelli, Montesi, Ikeguchi. All. Paolo Ruggeri

Marcatrici: Razzolini (27’), Corazzi (90’)

Ammonite: Massimi (41’), Nagni (53’), Taddei (54’), Varriale (55’), Giatras (87’)

Espulse: Pezzotti (86’)

Angoli: 2 – 3

Recupero: 1’ – 5’

Fortuna=Liga, 10a giornata: vincono le big nell’ultima giornata del 2024

Iniziata ad agosto, la Fortuna=Liga si gode ora un meritato riposo fino a marzo, quando riprenderà il campionato. Settimana prossima infatti, non si giocherà la massima serie ceca, che lascia spazio alla Coppa nazionale, che a sua volta si concluderà nell’anno nuovo.

Risultato più rilevante della 10a giornata sicuramente l’1-1 tra Viktoria Plzeň e Pardubice, un buon pareggio che lascia le vicende salvezza incerte fino all’ultimo. Mrázková apre per le rossoazzurre, pareggia Hýlová per le ospiti. Vincono invece tutte le big. Non basta il momentaneo pareggio di Skálová allo Slovan Liberec; lo Sparta Praga, che aveva aperto con Retkesová, dilaga con Stárová, Kalaberová, Sonntagová e la doppietta di Kotrčová, e chiude l’anno in testa al campionato.

Lo Slavia Praga risponde superando 7-1 il Lokomotiva Brno, grazie alle reti di Svitková, Cvrčková, Krejčiříková, Šurnovská, la doppietta di Stanović e la marcatura di Morávková. Di Ruslerová il gol della bandiera. Infine, lo Slovácko regola l’FC Praga per 8-0 con la tripletta di Vojtková, la doppietta di Hrúziková, e i gol di Kroupová, Sladká e Bláhová.

Classifica: Sparta Praga 30, Slavia Praga 27, Slovácko 21, Slovan Liberec 16, Viktoria Plzeň 7, Lokomotiva Brno ed FC Praga 5, Pardubice 3.

UEFA Women’s Champions League: le osservate speciali della terza giornata

Photo Credit: Alessandro Bugelli - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
La fase a gironi della UEFA Women’s Champions League continua martedì e mercoledì con la terza giornata. Vediamo le quattro giocatrici che potrebbero risultare decisive per le loro squadre mentre le classifiche dei gironi iniziano a delinearsi.
Andrea Stašková
Galatasaray – Attaccante
Jennifer Klein
St. Pölten – Difensore
Caitlin Foord
Arsenal – Attaccante
Amy Gallacher
Celtic – Centrocampista

Caitlin Foord (Arsenal)

È stato un inizio di stagione turbolento per l’Arsenal, non ultimo per il cambio di allenatore. Ma lo stato di forma dell’esterna australiana Foord è stata una costante positiva per i tifosi delle Gunners fin dalla prima partita della stagione, quando ha segnato quattro gol nella vittoria per 6-0 contro i Rangers nella semifinale del turno 1 di Women’s Champions League che ha dato il via alla corsa dell’Arsenal verso il ritorno alla fase a gironi.

Nella sconfitta casalinga per 2-1 contro il Chelsea in campionato, che è stata l’ultima partita sotto la guida di Jonas Eidevall, Foord ha regalato un sorriso agli oltre 45.000 spettatori con una spettacolare azione personale conclusa con un gol. Pochi giorni dopo, con l’attuale allenatore Renée Slegers al comando, Foord ha segnato di nuovo nella vittoria per 4-1 sul Vålerenga, riscattando parzialmente la squadra dalla sconfitta nella prima giornata contro il Bayern München. Foord si è dimostrata letale sia a sinistra che a destra e anche in questo caso avrà un ruolo importante nel doppio confronto con la Juventus.

Amy Gallacher (Celtic)

Gallacher è arrivata al Celtic dall’Hibernian nel 2022 e a maggio, con un gol al 90° minuto contro il suo vecchio club, ha regalato al club di Glasgow il primo titolo in campionato, superando i Rangers per differenza reti. Quel gol, il 25° di Gallacher in campionato, è stato realizzato al Celtic Park, dove il club tornerà mercoledì per la sua prima partita europea in quello stadio, nella sfida col Chelsea.

Jennifer Klein (St. Pölten)

Non sarà più facile per il St. Pölten che, dopo aver perso in casa dell’Hammarby e aver fatto soffrire il Manchester City nella sconfitta casalinga per 3-2, dovrà fare visita al Barcelona. Le campionesse d’Austria avranno bisogno delle loro migliori calciatrici al top della forma, e poche sono più importanti del capitano Klein nel cuore della difesa del San Pölten.

Klein, che da giovanissima ha fatto parte della nazionale austriaca che ha raggiunto le semifinali di UEFA Women’s EURO 2017, è tornata al St. Pölten nel 2020 dopo due anni con l’Hoffenheim e ha assunto il ruolo di capitano nella scorsa stagione. Contro il Barça, Klein dovrà fare appello a tutta l’esperienza e al suo carisma per affrontare le campionesse in carica.

Andrea Stašková (Galatasaray)

In vista del debutto in Europa nel turno 1 di settembre, il Galatasaray ha effettuato una serie di acquisti internazionali, tra cui l’attaccante ceca Stašková, proveniente dal Milan. Arrivata ai quarti di finale nel 2021/22 con la Juventus, quando segnò nella gara di ritorno contro il Lyon, Stašková ha avuto un impatto immediato sul Galatasaray con quattro gol nella vittoriosa campagna di qualificazione, tra cui una doppietta in casa dello Slavia Praha, suoi ex rivali cittadini ai tempi dello Sparta.

Stašková ha poi segnato il primo gol in assoluto del Galatasaray nella fase a gironi nella sconfitta casalinga contro la Roma e, nel tentativo di riscattarsi da quella sconfitta già mercoledì contro il Wolfsburg, potrebbe essere di nuovo lei a spostare l’ago della bilancia. Dopotutto, nel 2021/22 da giocatrice della Juve, è stata proprio Stašková a segnare il 2-0 nei minuti di recupero che ha blindato la vittoria per 2-0 in casa del Wolfsburg.

Sofia Cantore nel pre-partita di Juve vs Arsenal: “Daremo tutto per fare risultato!”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La calciatrice bianconera ad aver rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions contro l’Arsenal è stata Sofia Cantore. La numero 9 delle Juventus Women, sempre più al centro del progetto, ha risposto ad alcune domande riguardo il suo percorso e la squadra, diventata un orologio dove tutti gli ingranaggi sono al posto giusto e funzionano.

Cantore è stata determinante in molti match, tra cui quello di Champions contro il Valerenga, e ha da poco tagliato il traguardo delle 100 presenze, vedendo la sua maglia al JMuseum, un altro riconoscimento che la inorgoglisce, specialmente perché arrivato a stagione da poco iniziata: «Portare la maglia al museo della Juventus è stata un’emozione indescrivibile, e far parte della storia di questo Club è motivo di orgoglio. Sono contenta di aver raggiunto quest’obiettivo proprio all’inizio di stagione, perché per me simboleggia il coronamento di un percorso lungo che sta portando dei risultati. Quest’anno c’è un insieme di cose che mi hanno aiutato di più a segnare e a essere più utile anche a livello di squadra, tra cui il modo di giocare del mister. Sono contenta in generale per l’inizio di stagione di tutta la squadra, quindi speriamo di continuare su questa strada.»

Dopo la sconfitta contro il Bayern, arrivata dopo un match che pareva sorridere alle bianconere in termini di prestazione, la squadra ha provato ad alleggerire il bagaglio di amarezza lasciando maggiormente spazio a quanto c’era di positivo, per poter ripartire e preparare il successivo match di Champions con una consapevolezza diversa: «Ogni partita che giochiamo l’analizziamo sia singolarmente che a livello di squadra e ripartiamo sì dagli errori, ma anche dalle cose positive. La partita con il Bayern ci ha lasciato l’amaro in bocca, perché loro sono una grande squadra, ma al netto dei novanta minuti hanno segnato su due palle inattive. Domani affrontiamo un’altra grande squadra, come tutte le altre partite la prepareremo con una grande attenzione ai dettagli. Anche se abbiamo pochi giorni per prepararci in questo periodo, oggi saremo totalmente focalizzate su quella di domani e metteremo in campo tutto quello che possiamo per un risultato utile.»

La calciatrice è riuscita a trovare la chiave giusta per diventare determinante, ma ha ammesso che è in generale l’intera squadra ad aver raggiunto un livello di concretezza e fiducia reciproca tali da permettere a tutte di giocare con serenità, approcciando i match con la giusta grinta: «Un grande fattore che mi ha aiutato a esprimermi al meglio è il modo di giocare, ma c’è anche un bell’ambiente a livello di squadra e secondo me, se sei un posto dove c’è serenità e ci sono tanti sorrisi, è più facile, e non è un caso che il mio avvio di stagione sia stato importante, come quello di tutta la squadra. Siamo contenti di quello che stiamo facendo. Il mister ha portato tante novità e noi abbiamo risposto in maniera positiva sin dalle prime partite, e stiamo continuando a entrare sempre di più in questa maniera di approcciare che ci fa giocare in modo più intenso, si vede sia quando dobbiamo recuperare palla sia nella ferocia che abbiamo nel fare goal fin dai primi minuti, e questa ferocia l’abbiamo anche nel difendere, per subire il meno possibile.»

L’attaccante ha brevemente descritto le differenze che si percepiscono, da dentro il campo, quando si affronta una squadra di Serie A e quando se ne affronta, invece, una di Champions, nonostante la preparazione alla base sia la medesima per non sottovalutare nessun aspetto: «In Serie A non ci sono partite scontate anche con le squadre che hanno meno punti, perché sono organizzate e riescono a mettere in difficoltà tutti. In Champions chiaramente trovi squadre che hanno tanta esperienza a livello internazionale, tante calciatrici fanno parte delle rispettive nazionali, anche dal punto di vista fisico-atletico ti mettono in difficoltà. La differenza grande è che non puoi permetterti di avere cali di tensione e di concentrazione, perché non appena c’è un calo riescono a punirti. Magari in Serie A riesci a riparare in qualche modo, nonostante il livello si sia alzato tantissimo. Noi infatti prepariamo una partita di Serie A come una partita di Champions, c’è la serietà e la cura di ogni dettaglio in ogni partita che andiamo ad affrontare.»

Poche calciatrici dell’attuale Juventus Women avevano già disputato qualche partita di Champions, prima dell’attuale fase a gironi, e giocatrici di esperienza possono soltanto giovare a una squadra che, nella maggior parte dei suoi elementi, si è rinnovata e si sta consolidando effettivamente da poco tempo, a maggior ragione per via di tutti gli impegni ravvicinati: «Avere delle compagne che hanno già esperienza in Champions ci trasmette serenità nell’affrontare questo tipo di gare. Così tante partite non ti permettono di pensare a che differenza c’è tra l’una e l’altra, giocando in modo così ravvicinato cerchi di concentrarti di partita in partita, indipendentemente dall’avversario. Domani contro l’Arsenal non cambierà niente rispetto a domenica, dovremo giocare con la stessa fame e la stessa aggressività ci contraddistinguono.»

La classe 1999 ha concluso la conferenza stampa parlando nuovamente del suo percorso e delle probabili ripercussioni che potrebbe avere su di lei dover necessariamente segnare, qualcosa che, in realtà, non le mette alcun tipo di pressione, visti anche le compagne di squadra e l’assetto tattico del mister: «Il mio percorso mi ha aiutato a mantenere un certo equilibrio. Ho vissuto dei periodi non facili a livello di infortuni, ma anche a livello di pressioni, dove non riuscivo io stessa a gestirle, e mi ha aiutato ad arrivare oggi con la consapevolezza di dire che, comunque vada, ho bisogno io come persona di un equilibrio che non mi faccia sentire questa pressione dall’esterno. Il fatto che tante altre abbiano già segnato non mi fa sentire la pressione di entrare in campo e dover segnare, perché so che per il nostro modo di giocare e per la potenza delle mie compagne qualcuna ce la fa. Non sento la pressione, e forse questo mi fa scendere in campo tranquilla in ogni partita.»

Sampdoria Women: Davide Corti è stato esonerato

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La notizia con cui si apre la giornata di martedì 12 novembre riguarda la Sampdoria Women, che comunica ufficialmente l’esonero di Davide Corti. Arrivato in estate dopo la stagione al Milan, in cui ha condotto la squadra al 6° posto, il tecnico ha dovuto plasmare un gruppo nuovo, alternando buone prestazioni (come l’1-1 con la Lazio), a gare in cui sono mancate alcune certezze. Nei prossimi giorni sarà comunicato il nome del nuovo allenatore, e nel frattempo la squadra è stata affidata ad interim a Stefano Castiglione, allenatore della Primavera. Di seguito il comunicato ufficiale del club.

L’U.C. Sampdoria comunica di aver sollevato Davide Corti dall’incarico di allenatore responsabile della prima squadra femminile.

Al tecnico vanno i ringraziamenti per l’impegno e la professionalità dimostrati durante il periodo di lavoro nel club.

Nel contempo la società comunica che la guida degli allenamenti è stata affidata ad interim a Stefano Castiglione, da inizio stagione tecnico della Primavera Femminile“.

Milan, attacco ingolfato ma una sola crepa in una difesa top: Poule Scudetto alla portata?

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Al termine del girone di andata, il Milan si ritrova 6° in classifica con 13 punti, frutto di 4 vittorie, 4 sconfitte e 1 pareggio.

È vero, la posizione delle ragazze di Suzanne Bakker, in questo momento, non porterebbe alla qualificazione alla Poule Scudetto; bisogna, però, sottolineare che il Como, che occupa la 5° e ultima casella valida per un posto tra le migliori, ha gli stessi punti del Diavolo, ma si trova sopra di un gradino grazie alla vittoria sulle rossonere per 1-0, avvenuta alla 1° giornata e firmata da Nadine Nischler (miglior marcatrice del campionato con 6 reti insieme ad Agnese Bonfantini della Fiorentina).

Quella con il Como è stata l’unica vera sconfitta inaspettata di questa prima parte di stagione, dato che nella scorsa il Milan aveva ottenuto 3 vittorie e 1 pareggio contro la formazione oggi allenata da Stefano Sottili. La partenza è stata caratterizzata anche dalla sconfitta contro la Fiorentina e dal pareggio per 1-1 nel Derby di Milano.
I restanti 12 punti, dunque, sono stati guadagnati nelle ultime 6 partite, certificando un miglioramento nelle prestazioni e nei risultati per le meneghine, che si candidano, così, per un posto alla fase successiva.

Il punto di forza della squadra di Bakker è senza dubbio la difesa: sono 10 gol subiti in 9 uscite, di cui 3 nell’ultimo turno contro la capolista Juventus, unica pesante sconfitta subita dal Diavolo. I meriti sono da dare a tutto l’organico, ma in particolar modo al reparto difensivo titolare, spesso anche primo protagonista della costruzione della manovra: Laura Giuliani, Emma Koivisto, Nadine Sorelli, Julie Piga e Angelica Soffia, quintetto utilizzato 7 volte su 9 in campionato (solo contro il Como e contro l’Inter Allyson Swaby ha preso il posto, rispettivamente, di Sorelli e di Koivisto).
È la fase offensiva che avrebbe bisogno di nuova linfa dato che i gol segnati sono solo 8 (terzo peggior attacco), di cui 4 firmati da Evelyn Ijeh, attaccante svedese classe 2001, impiegata spesso da mezzala ma comunque decisiva sotto porta e, per distacco, la migliore rossonera nella prima metà di campionato. Pesa sotto questo punto di vista il numero 0 alla casella delle reti messe a segno da Nadia Nadim, punta centrale danese classe 1988, che, dalla sua parte, ha comunque la certezza del fatto che le occasioni riesca a costruirsele, serve solo sbloccarsi, non un dettaglio trascurabile.

Il Milan ha dunque dimostrato di poter condurre la partita e di poter giocare ad armi pari contro formazioni ben più quotate come Fiorentina e Roma, entrambe le volte avanti ma rimontato sul 2-1. Il vero limite è, invece, quello di non riuscire ad essere cinico: molte occasioni sprecate e conseguente difficoltà nel chiudere i match.
In ogni caso, i punti al termine del girone di andata, 4 in più rispetto alla scorsa stagione, lasciano aperta la porta per entrare nella elite della Serie A femminile: se Juventus, Fiorentina, Inter e Roma sembrano di un livello superiore e ben indirizzate verso la qualificazione alla poule, Milan e Como possono dare vita ad un duello a distanza, valido per l’ultimo posto per il round scudetto, già a partire dalla prossima giornata, quando le due contendenti si incroceranno al Puma House of Football per guadagnare 3 punti fondamentali nella corsa.

Dal Verona al Milan passando da Del Piero

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

E’ stata una settimana a mio avviso “intelligente” quella preparata e vissuta da Mister Canzi e dal suo staff che visti gli impegni ha saputo dosare le forze della squadra, mettendo la giusta benzina nelle gambe delle ragazze senza però caricare le singole di troppi minuti giocati verso quella che presumo sarà la prima vera boa di questa stagione, lo scontro con L’Arsenal.
Girarle attorno nel migliore dei modi è il vero obiettivo in questa prima metà di Novembre.
La pratica Verona negli Ottavi di finale a gara secca di Coppa Italia si era già chiusa nei primi venti minuti del primo tempo tanto da lasciare tranquillamente in campo per tutti i novanta minuti ben cinque giocatrici dal minutaggio basso. Così ci siamo potuti godere le buone prestazioni di Azzurra Gallo ed Elsa Pelgander, mai banali nei passaggi, toste nei contrasti e lucide nel tagliare fuori dalla linea della palla le avversarie.
Si archivia dunque la 32ma vittoria in Coppa Italia su trentanove incontri, farciti dal 19mo clean sheet nella competizione, in pratica uno ogni due partite.
Tra acciacchi vari e meritato riposo, tutto il reparto difensivo ha potuto prendersi una pausa in vista di quello che sarebbe dovuto essere un ostacolo più arduo da affrontare, il Milan.
Sia chiaro, non si è passeggiato contro le rossonere, anzi, ma la differenza strutturale e tecnica rispetto alle bianconere si è vista ed è stata netta. La difficolta del Milan nello riuscire ad impostare velocemente un’azione partendo dalla difesa è stata una delle differenze più evidenti.
Dall’altro canto, la capacità della Juventus di bloccare tutte le linee di passaggio già al limite dell’area di rigore milanista è stata buona parte del lavoro che ha portato alla vittoria.
Si è vista gamba, si è vista voglia e si è visto gruppo come del resto quasi sempre da inizio
stagione e ad oggi questo è un buonissimo viatico per ciò che mi preoccupa di più, la terza
giornata di andata di Champions League.
Ma tornando a quest’ultima giornata di andata di Serie A vorrei tenermi stretti alcuni aspetti, uno statistico ed altri umani che sono sempre stati il collante di questa mia sviscerata passione per il calcio femminile.
Il primo è che di tutta la rosa bianconera, Mister Canzi abbia voluto più di tutte in campo quattro giocatrici che “al momento” sono le uniche ad aver superato la soglia degli 800 minuti stagionali di gioco e precisamente Cascarino con 1035 minuti, Kullberg con 820 minuti, Caruso con 883 minuti e Bennison con 941 minuti, seguite con un lieve distacco da un altro quartetto formato da Girelli, Bergamaschi, Calligaris e Cantore, tutte sopra i 750 minuti giocati. Per fare un paragone, Lehmann è a 374 minuti..
Il secondo è stata l’assoluta tranquillità nel convivere insieme sugli spalti pur appartenendo a tifoserie diverse. Tra saluti all’ingresso allo stadio e commenti sportivi tra un’azione e l’altra di gioco, riesco a comprendere come tutte queste divisioni nello sport come nella vita, siano state create e fomentate ad arte pur di parassitare e controllare un mondo che di quei soggetti vorrebbe volentieri farne a meno.
Il terzo che in un certo senso mi ha sorpreso di più è stato ascoltare la preparazione e la
conoscenza del calcio femminile non solo dalle tifose più giovani, ma anche da chi come me è già in là con gli anni ed è un semplice appassionato di calcio.
Ascoltare da un tifoso juventino “la milanista Nadim è proprio brava, ed è anche laureata in
medicina” mi ha fatto tremendamente piacere come il rimprovero di una ragazza verso il padre “No, Bibi deve andare dritta altro che passare, deve andare fino in porta, stai zitto !” Questo a riprova che certe interpretazioni sull’egoismo o meno di un attaccante sono invece il pane e la gioia vera nel gustarsi il calcio di molte tifose.
Ok, va bene, ma il titolo cosa centra ?. .semplice..
Il quarto è stata la solita cabala che mi accompagna prima delle partite ..dai era facile.
Il solito bar pasticceria e il solito tavolo, il 9 per suggellare il giorno del compleanno di Pinturicchio con un bel gol di Cantore e poi come doveva per forza essere, una “girella” con l’uvetta per evocare la rete della mia numero dieci preferita, non me ne voglia Alessandro Del Piero.
Fino alla fine.

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “Ho rivisto lo spirito giusto”

Photo Credit: FC Lumezzane

Nicoletta Mazza nel post gara commenta così tre punti ottenuti dalle sue ragazze.

Un derby non bellissimo dal punto di vista della qualità del gioco, ma il Lumezzane ha fatto bene. Potevamo segnare più reti e siamo state brave a non concedere nulla all’Orobica. Noi siamo state un po’ sprecone, cosa che si rischia di pagare come accaduto settimana scorsa. Finalmente ho rivisto lo spirito che volevo, una gara come questa deve darci grande fiducia“.

Hellas Verona Women: lo 0-2 con il Bologna con le dichiarazioni del tecnico

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

È una partita preparata bene e interpretata bene dalle ragazze, l’ho sottolineato anche all’intervallo. C’era da ripetersi nel secondo tempo sulle stesse dinamiche, poi è arrivata l’espulsione. Nonostante quello siamo riuscite a rimanere organizzate in campo, e poi sono arrivati i gol. Il secondo poi, un cross sbagliato, ci ha fatto capire che probabilmente non era la domenica giusta per noi“. Fa questo sunto il tecnico Giacomo Venturi, alla guida quest’anno dell’Hellas Verona Women. La giusta analisi per uno 0-2 con il Bologna che ha visto comunque un Verona combattivo.

Perché prima delle due reti che hanno sancito il successo di una delle due squadre al terzo posto della classifica, le scaligere hanno svolto una buona gara, colpendo una traversa con Bernardi al 4′, e sfiorando la rete a più riprese con la stessa attaccante. In difesa poi, la formazione ha retto molto bene agli attacchi, grazie anche all’attenzione di Valzolgher, decisiva in un paio di occasioni nonostante una botta rimediata in allenamento.

La trasferta di Cesena sarà importante, ma sono tutte sfide importanti, sia quelle passate sia quelle future. Loro sono forti, anche se quest’anno sono leggermente un po’ più sganciate rispetto ai loro standard di alta classifica. Ci sarà da studiare una strategia diversa dalla gara di oggi, mantenendo saldi i principi che da quattro mesi a questa parte ci fanno risultare competitive con tutte” chiude l’analisi l’allenatore.

A Cesena le gialloblù arrivano in piena lotta per la salvezza, appaiate a San Marino e al sorprendente Pavia (vincente a Cuneo), mettendo nel mirino Res Women e Orobica Bergamo, e quindi la “safe zone”. L’importante è che stavolta gli episodi girino a favore delle veronesi, che nella gara interna con le felsinee hanno pagato l’espulsione da ultimo difensore di Croin, e le reti di Kuštrin al 54′ da fuori area, e il tiro-cross di Silvioni al 78′, che arriva in porta in maniera un po’ fortuita.

Il tabellino della gara (fonte: Hellas Verona Women)

Reti: 54′ Kuštrin, 78′ Silvioni

HELLAS VERONA (4-3-3): Valzolgher; Corsi (dall’87’ Panarello), Barro, Manzetti, Croin; Mancuso (dall’87’ Veronese), Naydenova, Casellato (dal 50′ Zanoni); Dallagiacoma, Peretti (dall’87’ Totolo), Bernardi (dal 79′ Duchnowska). A disposizione: Bucci, Rubinaccio, Rosolen. Allenatore: Giacomo Venturi

BOLOGNA (4-3-3): Shore; Raggi, Passeri, Giovagnoli, Rossi (dall’87’ Sciarrone); Tardini, Silvioni, Battelani (dal 79′ De Biase); Kustrin, Sondergaard (dal 46′ Colombo), Gelmetti. A disposizione: Lauria, La Rocca, Colombo, Sechi, Zanetti. Allenatore: Matteo Pachera

Arbitro: Andrea Santeramo (Sez. AIA di Monza)

Assistenti: Omar Bignucolo (Sez. AIA di Pordenone), Riccardo Lendaro (Sez. AIA di Pordenone)

NOTE. Espulsa: 48′ Croin.

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