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Arezzo Calcio Femminile: a Bologna arriva la sconfitta più pesante

Credit Photo: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’Arezzo Calcio Femminile torna da Bologna con quello che è il risultato più pesante mai incassato in Serie B. Mai nelle ultime due stagioni infatti, le amaranto avevano preso 6 gol in una singola partita. La sconfitta con le Felsinee peserà soprattutto per il morale, un brutto risveglio dopo 3 risultati utili consecutivi in campionato, e soprattutto dopo il colpo in Coppa Italia ai danni del Chievo.

Eppure nel primo quarto d’ora, le squadre si erano praticamente risposte colpo su colpo. Al gol di Gelmetti, nato per errore di Zito, risponde Martino, sfruttando un errore in uscita delle avversarie. E non c’è un “edge” così largo tra le due squadre, entrambe comunque affiatate con elementi di qualità importanti. La squadra toscana sbanda più che altro psicologicamente nel finale di tempo, quando perde Prinzivalli al 39′ per infortunio, ed incassa le reti di Sechi e Battelani in un battito di ciglia.

Nella ripresa, il 4-1 è il colpo del knock-out, che anticipa la quinta e la sesta rete. Ma se si guarda alla cronaca del match, le ospiti sono state attive per almeno un’ora. Purtroppo quel finale di tempo è stato certamente deleterio per il morale. Ora l’obiettivo deve essere cancellare al più presto questo pomeriggio, per cercare già da domenica prossima (al “Comunale” arriva l’Orobica Bergamo) di rialzare la testa.

Il tabellino della partita (fonte: Arezzo Calcio Femminile)

BOLOGNA: Shore, Golob, Passeri, Sechi, Gelmetti, Sondergaard, Tardini, Silvioni, Raggi, Battelani, Rossi. A disposizione: La Rocca, Scuratti, Colombo, De Biase, Kustrin, Arcamone, Zanetti, Giovagnoli, Lauria. All. Matteo Pachera

ACF AREZZO: Nardi, Licco (Santini Margherita 72’), Corazzi (Lunghi 45’), Zito, Taddei, Prinzivalli (Carcassi 39’), Lorieri (Nasoni 72’), Toomey, Fracas, Blasoni (Bruni 45’), Martino. A disposizione: Bartalini, Tuteri, Carcassi, Lunghi, Tomassini, Bruni, Santini Margherita, Nasoni, Santini Martina. All. Ilaria Leoni

Marcatrici: Gelmetti (7’), Martino (15’), Sechi (40’), Battelani (43’), Gelmetti (61’), Kurstin (76’), Gelmetti (86’)

Ammonite: Gelmetti (40+5), Tardini (51’), Zito (58’)

Angoli: 6 – 2

Recupero: 5’ – 1′

Veronica Privitera, Cagliari Bs: “Felice per la stagione personale e di squadra”

Credit: Cagliari BS

Nel beach soccer femminile in Italia nell’ultima stagione in Serie A sono state sei le squadre partecipanti, il torneo, come la Supercoppa, è stata vinta dal Cagliari. Tra le sarde, reduci dalla Word Winner Cup, abbiamo raggiunto il capitano Veronica Privitera che sulla stagione sottolinea:

“La stagione di beach soccer è andata come ci aspettavamo. Abbiamo vinto lo scudetto e la Supercoppa oltre ad aver raggiunto la finale di Coppa Italia, peccato per un Mondiale per club iniziato un po’ male ma poi concluso al quarto posto”.

La stessa giocatrice poi aggiunge: “Di queste due manifestazioni rimane sicuramente il rammarico della Coppa Italia perché potevamo fare molto ma molto di più. Invece la Supercoppa è stata una grande gioia, c’è stata voglia di portare a casa questo trofeo. Mi porterò con me l’aver lottato insieme e non aver mai perso l’obiettivo e di averci creduto fino in fondo. Era il primo trofeo della stagione”.

Sulla Serie A vinta, invece, Privetera evidenzia: “Le emozioni della finale del campionato sono infinite ed indescrivibili. Venivamo cariche dal lavoro svolto a Cagliari ed eravamo pronte per quella partita, minuto dopo minuto cresceva lo spettacolo che ti regala il beach soccer. Siamo state molto brave a rimanere in partita ed è stato molto bravo il nostro tutto fare Manuel, presidente ed allenatore, che ci ha caricate al terzo ed ultimo tempo. Quella carica ha fatto modo di portare a casa la vittoria del campionato, è stato indescrivibile perché lo volevamo tanto”.

Sul livello in Italia del beach, poi, il capitano del Cagliari non ha dubbi:
“Il livello sta credendo, le società pian piano investono prendendo anche straniere. Nascono nuove a squadre e spero che questo venga fatto anche nei prossimi anni, così da dare maggior visibilità a questo bellissimo sport”.

Per Privitera, poi, la gioia della Nazionale che fotografa cosi: “Sono sempre grata alla Nazionale e di indossare questa maglia. Sono molto contenta del percosso svolto, del gruppo nuovo e delle molte giovani con la voglia d’imparare e si fare bene.
Sono molto soddisfatta sia del percorso di squadra, perché abbiamo dimostrato di essere un gruppo e di aiutarci a vicenda, e personale”.

L’ultima domanda è sulla World Winner Cup, andata in scena nei giorni scorsi:
“Questa competizione cresce anno dopo anno e il livello sale sempre di più. Tante le squadre, tutte con tanti giocatrici forti.
È una bella manifestazione che ci porta a conoscere e confrontare con tante realtà. Il mio Cagliari ha avuto risposte importanti quella di potercela giocare con squadre anche estere. Non ci sono state uscite, ma solo delle coperture in quanto molte giocatrici del Cagliari erano già impegnate nel campionato di calcio a 11.
Ma siamo state contente delle nuove come Paolina, Kamy e Ana, che con la loro presenza abbiamo alzato l’ asticella arrivando vicino al podio”.

Passo falso della Fiorentina a Biella

credit photo: Emanuele Colombo, photo agency Calcio femminile Italiano

La Fiorentina ha giocato, nel posticipo di serie A, in trasferta contro la Juventus. La partita, che storicamente è sempre stata una delle più attese e sentite nel Campionato italiano, è terminata con il risultato di 4-0 per le padrone di casa.
Le due squadre, accomunate dal primo posto in classifica, sono scese in campo con il chiaro obiettivo di blindare il risultato. La Fiorentina è arrivata a Biella con una gran voglia di rivalsa dopo essere state sconfitte dal Wolfsburg in UEFA Women’s Champions League, e lo ha dimostrato nel corso di tutta la gara.
La Juventus da parte sua, dopo aver vinto contro il PSG ed essersi guadagnata l’accesso ai gironi di Champions, aveva tutto l’interesse di mantenere solido il proprio predominio anche in serie A.

La gara sin dal suo inizio si è svolta ad alto ritmo: le bianconere si sono rese pericolose dopo solo due minuti dal fischio d’inizio. Superata la difesa gigliata, il tentativo di stop di Arianna Caruso si è trasformato in un assist per Amalie Vangsgaard. La danese però non è riuscita a concretizzare l’azione perchè la palla ha colpito il palo. Cecilie Fiskerstrand ha poi bloccato la sfera.
Il pallino del gioco è rimasto alle padrone di casa che hanno continuato a pungere nel tentativo di sbloccare la partita ma una Emma Severini completamente in partita è stata brava ad eludere l’offensiva delle avversarie.
Due minuti dopo il 20′ la Fiorentina ha tentato di reagire. Agnese Bonfantini, dopo aver recuperato palla ed essersi avvicinata, ha provato a calciare ma, complice la distanza, Pauline Peyraud Magnin ha vanificato l’azione.
La più grande azione del primo tempo per le Viola è arrivata al 34′. Madelen Janogy ha passato palla a Maria Luisa Filangeri brava a controllare e a calciare. Peyraud Magnin, in difficoltà, non ha respinto in maniera efficace permettendo a Michela Catena di tentare il colpaccio. La sfera è capitolata di poco a lato, togliendo alla squadra ospite la gioia del gol.
Nove minuti dopo la mezz’ora di gioco la gara è stata sbloccata dalla Juventus: un fallo su Lindsey Thomas nei pressi dell’area ha causato una punizione da posizione pericolosa per le gigliate. Arianna Caruso, dal secondo palo è giunta nei pressi del dischetto ed è stata servita da Eva Schatzer. La centrocampista ha mandato immediatamente in rete sorprendendo Fiskerstrand.

Il secondo tempo ha visto una Fiorentina più dinamica e pronta a dar battaglia ma anche le bianconere sono scese in campo con la medesima intenzione. Il 2-0 bianconero è stato la dimostrazione più lampante di questo piglio combattivo: Amalie Vangsgaard, dopo essersi smarcata da Marina Georgieva, ha mandato la palla in rete mettendo a segno il raddoppio in una Biella sempre più viva.
Poco dopo l’ora di gioco la Juventus si è mostrata nuovamente letale ai danni delle Viola mettendo a segno il terzo gol del match. Paulina Krumbiegel, fresca di entrata in campo, ha approfittato dell’assist di Barbara Bonansea per insaccare in rete all’angolino laddove per Fiskerstrand è stato impossibile prendere palla.
Al 76′ la squadra di Firenze, dimostrando una gran capacità di resilienza in campo, ha avuto nuovamente la possibilità di segnare in porta. Vero Boquete ha intercettato la rimessa e ha servito Janogy che non ci ha pensato due volte e ha tentato di ridurre il divario con le avversarie. L’estremo difensore della Juventus, con accortezza ha saldamente bloccato la palla. In fase di possesso ancora le gigliate: Martina Toniolo ha servito Alexandra Johannsdottir che di testa ha provato ad insaccare in porta. La sua conclusione, troppo alta, ha colpito la traversa.
A due minuti dal 90′ è arrivato il quarto gol per la Juventus in un’azione di squadra che dice molto della ritrovata armonia della squadra. Alisha Lehmann, ha mandato palla verso Vangsgaard che, dopo essersi liberata di un’avversaria, ha servito Martina Rosucci.
La numero 8 bianconera, dopo 1094 giorni dal suo ultimo gol, ha insaccato in rete.
La partita è terminata 3 minuti dopo il 90′ con un risultato scomodo per la Fiorentina che ora dovrà ripartire da ciò che ha costruito di buono per riprendere il suo cammino in Campionato.

Queste le due formazioni che sono scese in campo:
JUVENTUS WOMEN (3-4-3): PPM, Lenzini, Kullberg, Cascarino, Thomas, Schatzer, Caruso (C), Bergamaschi, Cantore, Vangsgaard, Bonansea.
A disposizione: Proulx, Cappelletti, Gama, Lehmann, Rosucci, Girelli, Bennison, Bragonzi, Beccari, Pelgander, Calligaris, Krumbiegel.
All: Massimiliano Canzi

FIORENTINA (4-3-3): Fiskerstrand, Færge, Georgieva, Filangeri, Erzen, Severini, Snerle, Catena, Bonfantini, Boquete (C), Janogy
A disposizione: Durante, Breitner, Longo, Johannsdottir, Toniolo, Tomassoni, Zaghini, Pastrenge, Mailia, Bettineschi
All: Sebastian De La Fuente

Marcatrici: Arianna Caruso (J) 39′, Amalie Vangsgaard (J) 55′, Paulina Krumbiegel (J) 67′, Martina Rosucci (J) 88′

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “Peccato per gli errori sui gol subiti”

Photo Credit: FC Lumezzane

Nicoletta Mazza dalla sala stampa del Saleri commenta così la sconfitta del Lumezzane.

Abbiamo fatto tanti errori dal punto di vista tecnico soprattutto nei gol subiti. Siamo tornate a giocare al Saleri, dobbiamo tornare ad abituarci alle dimensioni di questo campo. Lavoreremo per fare meglio, anche se sono contenta dell’atteggiamento che abbiamo dimostrato contro una squadra che ambisce a vincere il campionato. Resta il rammarico delle due reti subite a fine primo tempo“.

La Juventus cala il poker sulla Fiorentina e vola in testa alla classifica

Credit Photo: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La 4ª giornata della Serie A eBay 2024/25 si chiude con il 4-0 della Juventus sulla Fiorentina nello scontro al vertice; le bianconere centrano la quarta vittoria nel torneo appena iniziato e conquistano la vetta in solitaria a 12 punti, davanti all’Inter a quota 10 e alla Viola terza a -1 dalle nerazzurre.

Il posticipo di cartello al “Pozzo” di Biella tra bianconere e viola si accende dopo soli tre minuti, con il legno colpito da Vangsgaard lanciata in profondità da Lenzini. La Fiorentina risponde al 6’ con un’efficace combinazione tra Bonfantini e Janogy, ma al termine dell’azione prolungata Boquete calcia sul fondo. Con il trascorrere dei minuti sono le padrone di casa a guadagnare metri e a farsi pericolose: al 12’ Caruso e Bonansea dialogano bene in funzione di Cantore, anticipata in calcio d’angolo; al 20’ ci vuole una provvidenziale deviazione di testa di Severini sulla conclusione velenosa di Schatzer da fuori; al 26’ invece è Vangsgaard a sfiorare l’incrocio dei pali (e il vantaggio) con un gran destro sul secondo palo. Al 34’ arriva il primo brivido per la retroguardia bianconera: Filangeri calcia forte dal limite, Peyraud-Magnin non trattiene il pallone sulla respinta e Catena ad un passo dalla porta fallisce il tap-in. L’equilibrio del match si rompe però al 39’, sugli sviluppi di un calcio di punizione guadagnato da Thomas sulla trequarti di destra. Lo schema bianconero funziona a perfezione: cross rasoterra di Schatzer all’altezza del dischetto, Caruso si stacca dal blocco sotto porta e con il destro sorprende tutta la difesa viola, trafiggendo Fiskerstrand. La prima frazione di gara termina con il vantaggio per le undici di Canzi, quasi sempre in controllo del match fino al dupplice fischio.

Il secondo tempo sembra iniziare meglio per la Viola, ma al 55’ arriva il raddoppio delle bianconere: lancio perfetto di Cascarino per Vangsgaard ed esecuzione magistrale dalla distanza della danese, già protagonista nella prima frazione. L’entusiasmo del 2-0 incoraggia ulteriormente le padrone di casa, che insistono e sfiorano il tris con Bergamaschi al 58’ (destro deviato in corner per l’ex Milan) e con Schatzer al 59’, che dalla bandierina disegna una traiettoria pericolosa guadagnando un altro angolo. Le sostituzioni di Canzi (Bennison e Krumbiegel per Bergamaschi e Cantore) producono il massimo al 67’: Bonansea apre per la centrocampista tedesca e l’ex Hoffenheim con un destro sul secondo palo trafigge Fiskerstrand, firmando il tris per le padrone di casa. La Fiorentina prova a reagire al 78’ con la buona combinazione tra la subentrata Toniolo e Janogy (solo calcio d’angolo) e all’82’ con il colpo di testa di Johannsdottir, che si fa dire di no dalla traversa sul cross di Toniolo. De la Fuente prova ad invertire l’inerzia del match inserendo anche Pastrenge e Breitner al posto di Georgieva e Bonfantini, ma le bianconere non concedono spazi e nel finale chiudono la partita con il colpo del definitivo 4-0. Al minuto 88 Vangsgaard (MVP della sfida secondo i dati Opta) supera Breitner e serve in mezzo Rosucci, che praticamente a porta vuota mette il sigillo sul big-match di giornata, ritrovando un gol che in campionato le mancava dall’ottobre 2021, esattamente 1094 giorni fa. Abbraccio collettivo alla centrocampista azzurra – al rientro da un lunghissimo infortunio – da parte delle compagne, e festa per il quarto successo in quattro giornate della squadra di Canzi, che si prende la testa della classifica a +2 sull’Inter e a +3 proprio sulla Fiorentina, che rimedia il primo ko del torneo in corso. 14° invece per le toscane in Serie A contro la Juventus, avversaria con cui il club conta più sconfitte nella competizione.

Risultato del posticipo della 4ª giornata di Serie A eBay 2024/25

Juventus-Fiorentina 4-0
39’ Caruso (J), 55’ Vangsgaard (J), 67’ Krumbiegel (J), 88’ Rosucci (J)

Roma-Napoli 3-1
(giocata domenica)

Milan-Lazio 2-1
(giocata domenica)

Como-Sampdoria 1-1
(giocata sabato)

Sassuolo-Inter 1-3
(giocata sabato)

Programma della 5ª giornata di Serie A eBay 2024/25

Sabato 5 e domenica 6 ottobre

Fiorentina-Como
Inter-Roma
Sampdoria-Juventus
Lazio-Sassuolo
Napoli-Milan

Milan-Lazio analizzata da Panini Digital: rossonere meno tattiche ma più concrete

Credit photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nella quarta giornata del campionato di Serie A si è giocata, al Puma House of Football di Vismara, Milan – Lazio, terminata con il punteggio di 2-1. Questo risultato ha permesso alle ragazze di Suzanne Bakker di trovare la prima vittoria stagionale, a differenza proprio delle rivali che restano ferme a due pareggi e due sconfitte. Decisiva nella serata è stata la subentrata Nikola Karczweska che all’82° ha completato la rimonta, iniziata da Jamie Piga dopo il momentaneo vantaggio laziale firmato da Noemi Visentin.

Grazie ai Match Analysis della Panini Digital possiamo analizzare il fatto che la partita sia stata abbastanza equilibrata, anche se l’IVS (Indice di Valutazione Squadra) ci indica come il Milan abbia leggermente meritato di più la vittoria: 56 contro 44.

Questa piccola superiorità delle padrone di casa è evidenziata anche dal dato del possesso palla e della superiorità territoriale che sono pari a 54% contro 46%. Si nota inoltre come in realtà sia stato il primo tempo ad essere maggiormente in mano rossonera: 57% contro 43%, questo nonostante il fatto che la prima frazione sia finita in pareggio, mentre il gol decisivo sia arrivato dopo l’intervallo dove, almeno territorialmente parlando, c’è stato più equilibrio.

Nel corso della prima metà il Milan si è schierato con un 4-2-3-1 che spesso si trasformava in un 3-4-3 con il terzino sinistro Angelica Soffia, centro del gioco milanista, che si alzava sulla linea di centrocampo e l’esterno destro Monica Renzotti, invece, che si abbassava. Oltre a questo, la punta centrale Nadia Nadim giocava molto bassa tra Chante Mary Dompig e Evelyn Ijeh per andare a legare più facilmente il gioco e andare a creare un vero tridente offensivo. Nella seconda frazione invece veniva mantenuto il modulo di partenza ma i due difensori centrali, Piga e Nadine Sorelli, tenevano una posizione molto bassa e larga, mentre i due terzini, Soffia e Emma Wilhelmina Koivisto, erano molto alti per sostenere il centrocampo. Probabilmente questa scelta è stata dettata dal fatto che la squadra di casa abbia deciso di aumentare i lanci a superare il centrocampo per dare inizio all’azione e in modo da velocizzare la ricerca del gol: si è passati infatti dal 20% prima dell’intervallo al 32% dopo. Una delle zone a maggiore densità è stata, per tutto il corso del match, l’area del portiere Laura Giuliani. Non è un caso, dunque, che il portiere rossonero sia stato molto attivo: seconda per palle giocate (45), per giocate utili (8) e per palle recuperate (8), dietro alla sola Sorelli a quota 9, oltre ad un, per nulla secondario, rigore parato a Martina Piemonte ancora sul punteggio di 1-1. Anche la fascia sinistra è stata molto densa, infatti è stata teatro del 62,5% dei cross nel primo tempo ed è stata protagonista dell’asse principale del gioco del Milan, cioè Soffia – Dompig, con ben 29 passaggi in totale (16 dal terzino all’esterno, 13 a parti invertite).

Dall’altra parte la formazione di Gianluca Grassadonia ha adottato un 3-5-2 che non ha subito grosse variazioni con il passare dei minuti. L’unica vera grande differenza era la posizione delle due mezzali, Eleonora Goldoni e Flaminia Simonetti: esse giocavano molto strette e vicine alle due punte centrali Piemonte e Visentin, tenendo anche una posizione ovviamente più avanzata, mentre nella seconda metà hanno mantenuto un baricentro più basso probabilmente a causa di una mole maggiore di compiti difensivi. Anche in questo caso le due zone con più densità sono l’area del portiere Sara Cetinja, considerato il fatto che da quelle parti sono passati ben 47 palloni nell’arco totale della partita, e l’out di destra, presieduto dal braccetto Francesca Pittaccio che ha concluso 13 passaggi verso l’esterno destro Elisabetta Oliviero rendendolo l’asse più attivo delle ospiti, dal quale è partito ben il 62,5% dei cross di cui il 72,4% solo nella prima frazione.

Per quanto entrambe le squadre abbiano tentato di impostare le proprie azioni partendo dal basso bisogna sottolineare che le biancocelesti hanno deciso di mantenere questo metodo per tutta la partita con il 92,3% di azioni di questo tipo. Dall’altra parte il Milan, come abbiamo già visto, nel secondo tempo ha diminuito questo tipo di svolgimento del gioco riuscendo, comunque, a trovare la rete decisiva. La formazione ospite ha invece optato di non stravolgere il suo modo di giocare, a differenza di ciò che aveva fatto contro la Juventus la scorsa giornata; nonostante questo però il risultato è stato il medesimo: gol di Cantore all’84° per l’1-2 bianconero e gol di Karczewska all’82° per il 2-1 rossonero con le conseguenti due sconfitte per le laziali.

La protagonista del gioco delle ragazze di Bakker è senza ombra di dubbio Soffia che, come già detto precedentemente, impostava verso sinistra con scambi con Dompig e spesso anche con verticalizzazioni dirette su Nadim che, per l’appunto, si abbassava per cucire il gioco e per far salire le compagne. Non è un caso che il terzino sinistro sia la prima per passaggi riusciti (47, ben 18 in più rispetto alla seconda che è Koivisto), per passaggi ricevuti (37) e anche per palle giocate: sono 72 i palloni arrivati dalle sue parti, di cui solo 23 persi (percentuale minima rispetto alle sue compagne). Da non sottovalutare anche la prestazione di Sorelli che ha recuperato 19 palloni, prima in questa speciale classifica, ed è seconda per giocate utili, a pari con Giuliani.

Come abbiamo già anticipato, la Lazio ha portato avanti un’impostazione molto più ricercata che andava a coinvolgere tutto il pacchetto arretrato, da Cetinja a Connolly, da Federica D’Auria a Pittaccio, fino ai due esterni. Infatti l’obiettivo era trovare sugli esterni Oliviero e Martina Zanoli per poi passare da Piemonte, vero centro e regista offensivo delle biancocelesti e, infatti, seconda per palle ricevute a pari con D’Auria (33). Nella costruzione delle azioni non rientravano invece le due mezzali e il mediano Louise Danneman Eriksen che hanno avuto compiti più difensivi. A questo punto risulta ovvia l’ampia utilità dei tre difensori: Pittaccio è prima per palle giocate (68, di cui perse solo 23), seconda per passaggi riusciti (39, anche se non molto precisa con solo il 57%) e per giocate utili (8) e terza per palle recuperate (17). D’Auria è prima per passaggi riusciti (41) ma solo terza per precisione tra le giocatrici di movimento, nonostante una percentuale molto alta (72%, superata proprio da Connolly con il 73% e da Zsanett Kajan con il 100% ma con soli 3 passaggi fatti), seconda per palle giocate (57) e terza per giocate utili (8). Non bisogna dimenticare la prestazione di Oliviero che è stata la prima per giocate utili (10), ha recuperato 18 palloni, classificandosi seconda e, infine, è terza per palle giocate (53).Risulta ovvio che la squadra di Grassadonia abbia dunque tentato di imporre un proprio gioco senza, però, riuscire a capitalizzarlo a proprio favore. Questo lo si può anche notare dai dati sulle conclusioni, infatti le biancocelesti calciano due volte in più rispetto al Milan, 9 volte su 11 lo fa su azione e tutte le volte da dentro l’area. Se bisogna fare i complimenti a Giuliani che riesce a farsi trovare pronta 4 volte su 5, tra cui un rigore parato, d’altro canto viene spontaneo domandarsi come le ospiti non abbiano trovato la porta per più di metà delle volte, considerato il fatto che esse abbiano calciato sempre da dentro l’area; imprecisione che è anche sottolineata dall’enorme mole di conclusioni di Piemonte: sono 6 tiri, tra cui il rigore, senza mai trovare la via del gol. Invece le rossonere arrivano a calciare in maniera differente: 5 volte da azione e 4 volte indirettamente da calcio piazzato, gonfiando la rete in entrambi i modi e mostrando, almeno in questa partita, di essere state più ciniche della Lazio, nel gioco e sotto porta.

Genoa, ancora un successo: le genoane espugnano con un poker il campo del Lumezzane

Photo Credit: Genoa CFC

Soffia ancora forte il vento in casa del Genoa che, nella quarta giornata di Serie B, si è imposto in trasferta contro il Lumezzane per 4-2.

Il Genoa passa in vantaggio al 33’ con un destro potente di Arianna Acuti che si insacca all’angolino, ma due minuti dopo Pinna sigla la rete dell’1-1. Le genoane però trovano nel finale di primo tempo due gol pesanti: il primo arriva al 37 con un’autorete di Laura Ghisi, mentre il secondo lo segna al 45’ Anastasia Ferrara con un tiro al volo. Al 47′ Elisa Galbiati riesce a riaprire la partita, ma al 74’ Alice Campora di testa segna il poker del Grifone. Nel finale il Genoa avrebbe anche un calcio di rigore solo che Ferrato, dal dischetto, calcia sul fondo.

In classifica, la squadra di Fabio Fossati occupa la quarta posizione, insieme alla Freedom, con nove punti. Domenica il Genoa riceverà il Bologna che, domenica, si è imposto 6-1 sull’Arezzo.

LUMEZZANE: Frigotto, Galbiati, Barcella, Viscardi, Ladu, Zappa (90’ Guarnera), Ghisi, Dal Brun (60’ Carravetta), Redolfi (78’ Licari), Sule (90’ Crotti), Pinna (78’ Basso). A disp: Meleddu, Basso, Puglisi, Mutti, Nozzi. All: Mazza.
GENOA: Forcinella, Di Criscio, Di Bari (51’ Mele), Lipman, Giles, Giacobbo (87’ Rigaglia), Ferrara, Campora (57’ Abate), Acuti (57’ Bettalli), Ferrato, Bargi (87’ Cuschieri). A disp: Macera, Errico, Cuschieri, Parolo, Lucafò. All: Fossati.
ARBITRO: Paccagnella di Bologna.
MARCATRICI: 33’ Acuti (GEN), 35’ Pinna (GEN), 37’ Ghisi (LUM, autorete), 45’ Ferrara (GEN), 47’ Galbiati (GEN), 74’ Campora (GEN).
AMMONITE: Redolfi (LUM), Barcella (LUM).

Serie C: valanghe di gol nel quarto turno, tre squadre resistono a punteggio pieno

Photo Credit: Alessandra Marrapese - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nel week-end è tornata in campo la Serie C femminile, articolata coma di consueto su tre gironi: 69 gol all’attivo nelle 21 sfide giocate.

Nel gruppo A, con la Solbiatese a riposare, sono 29 le reti totali, Lo Spezia batte in trasferta per 0-5 la Torres mentre il Moncalieri, sempre lontano dalle mura amiche, vince per 0-4 contro il Pietrasanta. L’altro successo esterno di giornata, poi, è del Real Meda, 0-2 sull’Angelo Baiardo. In casa il Lesmo regola 3-0 il Formello, il Sedriano 3-2 l’Ivrea e la Pro Sesto 5-1 il Monterosso. L’unico pareggio è tra Bellinzago e Tharros per 2-2. A punteggio pieno resta il Real Meda con la coppia Moncalieri-Tharros a 10 e lo Spezia a 9.

Nel raggruppamento B, dove riposava la Jesina, invece sono 16 le reti realizzate. Sudtirol-Chieti termina 6-0 ed il Gatteo Mare supera 1-3 l’Isera. Tutte tirate le altre partite. Il Venezia ed il Villorba si impongono per 1-0 su Trento e Spal stesso punteggio esterno del Vicenza Femminile e del Venezia 1985 su Ravenna e Tavagnacco. Si chiude in parità, 1-1, Real Vicenza-Riccione. In testa il Venezia a 12 con Vicenza Femminile a 10 e Sudtirol e Villorba a 9.

Nel girone C, infine, riposava il Palermo. Sono 24 le marcature realizzate con il pirotecnico 4-3 tra Siracusa e Brindisi ed il 5-0 del Trastevere sul Matera. Il Grifone Gialloverde regola per 2-3 il Giovanile Rocca ed il Frosinone 0-2 il Montespaccato, pari per 1-1 tra Roma Calcio Femminile e Gelbison e Catania e Villaricca. Nell’anticipo del sabato il Lecce, infine, ha superato 0-1 la Salernitana. Comanda il Trastevere a punteggio pieno inseguito da Roma Calcio Femminile a 10 e Gelbison ad 8.

Finalmente il Levante sblocca la classifica!

Estela Carbonell Eibar-Levante
Credit Photo: YouTube, Levante femminile

Nel Paese Basco il Levante finalmente trova i 3 punti e  non è più al’ultimo posto solitario. L’espulsione di Maria Miralles lascia l’Eibar in 10. Ne approfitta Estela Carbonell per siglare il vantaggio sul finale del primo tempo. Nella ripresa la doppietta di Ivonne Chacon regala finalmente una grande gioia alle 11 guidate da Roger Lamesa. Pareggio a reti inviolate tra Betis ed Espanyol che fa salire entrambe le squadre a quota 2 lasciando la coda della classifica. Il Siviglia vince a Valencia e condanna le murciélagas all’ultimo posto. 1-0 per le andaluse alla fine del primo tempo poi sale in cattedra Natalia Alessandra Padilla-Bidas ma nel mezzo accorcia le distanze Phornetia Browne per il 3-1 finale.

Nelle zone alte Atlético Madrid ancora in vetta con un rotondo 4-0 al Madrid CFF nel derby della Capitale. Colchoneras avanti con un’autorete, poi raddoppiano con Rasheedat Ajibade che sale a quota 3 nella classifica marcatrici. Sul finale un rigore di Emily Assis de Carvalho e il goal di Synne Jensen rendono il risultato difficile da digerire per la squadra di Juanjo Vila. Il Barça annienta il Granada con 5 goal per tempo. Nella prima frazione doppietta per Ewa Pajor e reti di Marta Torrejon e Alexia Putellas oltre ad un’autorete. Nella ripresa goal delle andaluse con Ornella Maria Vignola prima dei goal di Fridolina Rolfo, Caroline Graham Hansen, Ewa Pajor (autrice di una tripletta in quest’incontro), Aitana Bonmatì e nuovamente Alexia Putellas su calcio di rigore. Le catalane tornano a dimostrare la propria forza. Anche il Real Madrid prosegue la sua corsa al vertice vincendo 4-1 alle Canarie. Caroline Graham Moller e Linda Caicedo portano le blancas sul 2-0, accorcia le distanze Rinsola Babajide su rigore, poi la calciatrice danese segna il 3-1 prima dello scadere della prima frazione. Sul fischio finale il goal che chiude la partita di Filippa Angeldahl. I tre tenori continuano in vetta a braccetto prima della sfida del 12/10 tra Real ed Atlético che inizierà a mostrare i valori tra le pretendenti al titolo.

Bellissima partita a La Coruna tra il Depor neopromosso e l’Athletic. Padrone di casa due volte in vantaggio con Oyala Enrique ed Ana Lucia de Teresa Romero. Le basche rimontano con le due Maite: Zubieta Aranbarri fa l’1-1 e Valero Elìa segna il goal del 2-2 allo scadere. La Real Sociedad vince 2-1 con il Levante di Badalona in una partita molto combattuta. Ana Gonzalez segna su rigore per le ospiti ma poi le txuri-urdin ribaltano il risultato con Manuela Venegas e Sanni Franssi.

Risultati:

Quarta giornata:

ATLETICO MADRID – MADRID CFF 4-0
EIBAR – LEVANTE 0-3
REAL BETIS – ESPANYOL 0-0
BARCELLONA – GRANADA 10-1
DEPORTIVO LA CORUNA – ATHLETIC 2-2
VALENCIA CFF – SIVIGLIA 1-3
REAL SOCIEDAD – LEVANTE BADALONA 2-1
UD TENERIFE – REAL MADRID 1-4

Classifica:

Atlético Madrid, Barcellona, Real Madrid 12
Athletic, Levante Badalona 7
Eibar, Madrid CFF, Real Sociedad, Siviglia 6
UD Tenerife 4
Granada, Levante  3
Deportivo La Coruna, Espanyol, Real Betis 2
Valencia 1

Classifica marcatrici:

Ewa Pajor (Barcellona) 5

Rasheedat Ajibade (Atlético Madrid), Caroline Graham Hansen, Alexia Putellas (Barcellona), Natalia Alessandra Padilla Bidas (Siviglia) 3

Lauren Eduarda Leal Costa, Sheila Guijarro (Atlético Madrid), Aitana Bonmatì (Barcellona), Ana Lucia de Teresa Romero (Deportivo La Coruna,) Edna Imade (Granada), Ivonne Chacon (Levante), Maria Llompart (Levante Badalona), Kamilla Melgard (Madrid CFF), Signe Bruun, Caroline Graham Hansen, Caroline Weir (Real Madrid), Amaiur Sarriegi (Real Sociedad), Fatou Kanteh (Siviglia), Gift Monday, Rinsola Babajide (UD Tenerife) 2

Nahikari Garcia, Nerea Nevado, Irene Oguiza, Maite Valero Elia, Maite Zubieta Aranbarri  (Athletic), Emily Assis de Carvalho, Gabriela Garcia, Synne Jensen, Gio Queiroz (Atlético Madrid), Esmee Brugts, Fridolina Rolfo, Marta Torrejon (Barcellona), Oyala Enrique (Deportivo La Coruna), Ane Campos Andueza, Margherita Monnecchi, Esperanza Pizarro, Elba Vergés Prats (Eibar), Ainoa Campo (Espanyol), Laura Requena, Ornella Maria Vignola (Granada), Estela Carbonell, Erika Gonzalez (Levante), Ghiziane Chebak, Irina Uribe Garcia, Ana Gonzalez (Levante Badalona), Barbara Lopez Gorrado, Kayla McCoy (Madrid CFF), Filippa Angeldahl, Linda Caicedo, Olga Carmona, Athenea Del Castillo, Maria Mendez, Maite Oroz, Sandie Toletti (Real Madrid), Nerea Eizaguirre, Sanni Franssi, Claire Lavogez, Lucia Pardo, Manuela Venegas (Real Sociedad), Nazaret Martin (Siviglia), Jassine Bloom, Claudia Iglesias (UD Tenerife), Phornetia Browne, Ascension Martinez Salinas (Valencia) 1

Prima sconfitta stagionale per il Baiardo – Mister Federico Vassallo: “È mancato il goal”

Credit Photo: Angelo Baiardo

Sconfitta tra le mura casalinghe per la compagine ligure: uno scontro duro, combattuto a testa alta contro il Real Meda, una avversaria sulla carta superiore e che arrivava da tre risultati positivi consecutivi.

I due goal rimediati al 10′ del primo tempo ed al 6′ del secondo non hanno, però, scalfito le ambizioni della rosa di mister Federico Vassallo, caduta per la prima volta in occasione del viaggio 24/25 dopo aver raccolto due vittorie ed un risultato in parità.

Lo stesso coach, terminata la famigerata gara, ha affermato:Faccio i complimenti alle ragazze perché oggi hanno disputato una grande prova, contro una signora squadra e prima in classifica. Era un big match e noi siamo scesi in campo per giocare a viso aperto e senza timori, un aspetto che mi ha enormemente soddisfatto.
Peccato per la sconfitta, ma non ho nulla da imputare alla squadra. È mancato il gol, ma la cosa importante è aver creato disturbo a un’avversaria davvero forte“.

Non saranno certo questi tre punti persi nel tragitto a fermare le draghette: il 6 ottobre sarà tempo di trasferta in terra sarda per la quinta disputa di campionato contro la Tharros.

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