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Danila Zazzera, Parma: “Il calcio, dopo l’operazione al cuore, è stata un’occasione di rivincita. A Parma per essere d’aiuto al gruppo”

Photo Credit: Andrea Barani - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Parma è partito col piede giusto, grazie al 4-0 sull’Orobica al debutto in Serie B e al 3-0 arrivato sul campo del San Marino Academy che ha dato l’accesso delle gialloblù agli ottavi di Coppa Italia.
Per la formazione allenata da Salvatore Colantuono, ora, ricomincia il campionato, e il prossimo avversario sarà l’Hellas Verona. Tra le fila gialloblù, milita una nuova giocatrice, che ha già fatto dimostrato il suo valore nelle prime due uscite: si tratta di Danila Zazzera, attaccante classe ’98 che, dopo le avventure all’Inter Milano, Fiorentina, Arezzo e Brescia, ha scelto la squadra parmense e in questa stagione ha già anche messo a referto, nel match contro l’Orobica, la sua prima rete in maglia gialloblù.
La storia di Danila è molto particolare, perché nel 2020 ha dovuto sostenere un’operazione chirurgica per risolvere un problema al cuore e, dopo un lungo percorso riabilitativo durato nove mesi, ha riottenuto l’idoneità all’attività sportiva, risultando così la prima donna in Italia a riuscire in questa impresa.
La nostra Redazione ha raggiunto Danila per rispondere ad alcune domande.

Danila, cos’è per te il calcio?
«Il calcio, prima dell’operazione al cuore nel 2020, ha rappresentato la mia passione e un sinonimo di libertà, perché in campo mi sento completamente me stessa e negli anni ho sempre sperato che potesse diventare a tutti gli effetti il mio lavoro. Dopo l’operazione, poi, ha assunto un valore ancora più grande, diventando un’occasione di rivincita con me stessa».

Come hai scoperto di essere un’attaccante?
«In realtà, quando ero piccina e giocavo con i maschi, il mio allenatore dell’epoca ha pensato che, per il fisico che avevo, potevo essere sia trequartista che attaccante, perché essendo tecnica, molto rapida e con abilità nel dribbling, pensò che il ruolo migliore per me potesse essere davanti».

La tua carriera calcistica è legata all’Inter Milano e Fiorentina. Quanto sono state importati per te queste due società?
«L’Inter è stato il mio trampolino di lancio che mi ha fatto arrivare nel mondo dei grandi, con la Fiorentina a diciotto anni, quindi diciamo che mi ha dato la possibilità di crescere come si deve nel settore giovanile. La Fiorentina, invece, l’ho vista come la mia seconda casa e la mia seconda famiglia perché, oltre a essere stata la prima società maschile che ha investito nel femminile, mi ha reso una donna: tutte le persone che hanno fatto parte di quel percorso in quegli gli anni sono stati capaci di lasciarmi veramente tanto. Poi a maggior ragione con il fatto che il problema al cuore l’ho scoperto quando giocavo in maglia viola, alla Fiorentina posso dire che mi hanno praticamente salvato la vita».

Quest’anno hai scelto il Parma. Cosa ti ha portato a fare questa scelta?
«La scelta di trasferirmi a Parma è dettata soprattutto dal progetto vincente che mi ha convinto, Poi, si lavora in un determinato modo con uno staff molto competente e diciamo che è un passo in avanti per la mia carriera, perché dopo l’operazione fisicamente non ero idonea per poter rimanere ad alti livelli e quindi per me è come rimettersi in gioco. Poi, la società vuole vincere la Serie B e a me piace giocare per vincere».

Il Parma ha cominciato la stagione in maniera positiva, battendo alla prima di B l’Orobica ed ottenendo l’accesso agli ottavi di Coppa Italia…
«Nessuna partita è scontata, ma ovviamente ho molta fiducia nel lavoro che facciamo tutte le settimane. La rosa, per me, è molto competitiva e il fatto di essere partite col piede giusto ci porta ogni volta ad avere consapevolezza in più».

La tua presenza nel Parma, però, si è fatta subito sentire, dato che hai già siglato una marcatura con la maglia gialloblù…
«Per un’attaccante il gol è sacro e il fatto di essere riuscita a mettere il mio nome nel tabellino lo vedo più come un una ricompensa non solo personale, ma soprattutto nel lavoro che facciamo ogni settimana».

La Serie B incombe e il Parma farà visita all’Hellas Verona. Che match possiamo aspettarci contro le veronesi?
«Penso che il Verona comunque in questi anni di B abbia dimostrato di essere una squadra ostica e sarà di certo una partita molto tosta: noi dovremmo semplicemente mettere in pratica quello facciamo tutte le settimane, consapevoli della nostra forza».

Secondo te, quali possono essere le avversarie del Parma per la promozione in Serie A?
«Penso che la Ternana sia la prima “antagonista” del Parma, poi c’è il Bologna che ha fatto una bella squadra per fare un campionato competitivo, anche perché già l’anno scorso sono riuscite a piazzarsi a metà classifica e non è scontato ovviamente per una squadra che veniva dalla Serie C»

In Serie B abbiamo Arezzo e Brescia due formazioni che sono state parte integrante del tuo percorso. Cosa ti hanno dato le maglie amaranto e biancoblù?
«Entrambe sono state tasselli fondamentali per essere dove sono oggi. Arezzo mi ha permesso di rimettermi in gioco subito dopo l’operazione al cuore, perché è stata la prima squadra in cui sono andata dopo l’intervento, e mi ha fatto capire a che punto fossi fisicamente e questo mi ha ridato la possibilità di rivivere il campo a trecentosessanta gradi e di essere anche protagonista nella salvezza dell’Arezzo. Il Brescia, invece, mi ha permesso di fare un ulteriore passo in avanti a livello mentale, dandomi quelle consapevolezze che poi mi hanno aperto l’occasione di essere qui a Parma».

Parliamo della Nazionale italiana che, dopo il brutto Mondiale dello scorso anno, ha trovato la qualificazione diretta agli Europei. Pensi che le Azzurre abbiano trovato il rilancio tanto atteso?
«Io dico di sì, perché non è mai scontato rialzarsi dopo le sconfitte, a maggior ragione in un Mondiale. Io penso che, essendo comunque un gruppo composto da ragazze molto intelligenti, la squadra ha saputo farsi forza e riscattarsi nella maniera migliore, soprattutto in campo, perché i risultati non vengono a caso. Secondo me, per le qualità e quello che hanno dimostrato, potranno fare molto bene».

Tornando a te, com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«La mia vita fuori dal calcio si divide tra amici, compagnia e creatività: studio architettura e mi piace disegnare. Ho tre cani a casa e mi piace cucinare. Adoro stare in compagnia e sono molto legata alla mia famiglia, in particolare ho un rapporto stupendo coi miei fratelli».

Che obiettivi vorresti ancora raggiungere nei prossimi anni?
«A livello calcistico vorrei ritornare in Serie A, anche se penso che lavorando bene poi venga tutto di conseguenza. Ora mi concentro principalmente sul Parma, fare bene ed essere d’aiuto a livello collettivo, perché per me il gruppo conta tantissimo. A livello personale mi piacerebbe laurearmi, però è un obiettivo abbastanza lontano; quindi, penso a migliorarmi come persona giorno dopo giorno, ma rimanendo sempre me stessa».

Cosa vorresti dire a quelle persone che hanno vissuto la tua medesima situazione?
«Non molto tempo fa un ragazzo di una squadra agonistica mi ha scritto che gli è stato diagnosticato lo stesso mio problema, così gli ho dato consigli e l’ho guidato fino alla fine del suo percorso: anche lui è riuscito a ritornare a giocare. Quello che mi sento di dire è che è normale avere paura e pensare di non farcela, perché comunque è un processo lungo e non è una cosa che risolvi nel breve termine. Però io, mi sono sempre detta di pensare giorno per giorno, di porsi degli obiettivi step by step, di migliorarsi e di crescere ogni giorno, perché questo è l’unico modo che conosco per arrivare all’obiettivo finale. Ogni giorno nella mia riabilitazione pensavo a fare meglio del giorno prima, perché l’obiettivo che avevo era quello di tornare a giocare, è ovvio che poi a livello medico non è così semplice, perché non dipende solo dal tuo fisico, ma anche da determinati valori medici. Il mio consiglio è quello di vivere le emozioni, di cercare di non avere paura e di ricordarsi sempre dove si vuole arrivare».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Parma Calcio 1913 e Danila Zazzera per la disponibilità.

“We Are in Champions”: potrà la Juventus superare il PSG?

La Juventus affronterà, nei playoff di UEFA Women’s Champions League, per una sfida che intreccerà le storie di 4 calciatrici, il PSG. Una partita molto importante, visto anche il test contro il Lione in amichevole, specialmente per valutare il respiro europeo della nuova era targata Canzi.

Juventus: superare il PSG non è impossibile

Il PSG, due volte finalista – nel 2015 e nel 2017, non è una squadra impossibile da affrontare, specialmente dopo quanto visto nella scorsa stagione nelle prime giornate della fase a gironi, e ha recentemente cambiato allenatore, con Prêcheur che è passato alle London City Lionesses in Championship. Per cui, è una squadra ancora da scoprire, seppur le principali individualità sono ben conosciute e pericolose. La Juventus ha però un vantaggio: Cascarino, Vangsgaard e Calligaris conoscono l’ambiente e le qualità delle avversarie, e possono essere sicuramente una fonte di conoscenza preziosa per l’allenatore. La differenza la farà la forma fisica, con le Bianconere molto attive nel pre-campionato, e che hanno dimostrato che l’attacco ha grande verve offensiva.

Juventus: superare il PSG è complicato

Di contro, anche Jennifer Echegini conosce l’ambiente bianconero (per quanto abbia militato molto meno rispetto alle altre giocatrici), e a sua volta sarà una fonte di conoscenza per il tecnico delle parigine. Si consideri poi che la Juventus in questo avvio di stagione, ha mostrato spesso una difesa troppo soggetta a cali di attenzione. Il PSG, che ha una qualità offensiva ben nota, può mettere in crisi spesso il reparto difensivo, puntando sia sulla qualità delle esterne sia sulla fame di gol delle centrali. Occorrerà un impegno piuttosto attento, ma sono proprio queste partite che possono motivare a dare sempre il proprio meglio.

Vfl Wolfsburg, rinnovo contrattuale per Tommy Stroot

Il Vfl Wolfsburg femminile annuncia il prolungamento di contratto del suo allenatore, Tommy Stroot. Il club tedesco, infatti, ha condiviso tramite i suoi canali ufficiali la notizia del rinnovo fino al 30 giugno 2027.

Nonostante a maggio lo stesso Stroot avesse comunicato alla società l’intenzione di intraprendere una nuova sfida altrove, nelle ultime settimane lo scenario si è completamente ribaltato. “Ho preso la decisione ben ponderata di lasciare il VfL Wolfsburg alla fine della stagione, a maggio”, ha affermato Stroot. “Tuttavia, da allora le condizioni generali del club sono cambiate in modo significativo, soprattutto a causa delle nuove nomine alle posizioni di presidente del consiglio di sorveglianza e direttore sportivo. Sebastian Rudolph e Peter Christiansen hanno idee concrete su quali misure siano necessarie per condurre il calcio femminile del VfL verso un futuro di successo e per rimanere competitivo ad alto livello sia a livello internazionale che nazionale. Nel dialogo fiducioso con i responsabili, in particolare con Ralf Kellermann, ho riscontrato un grande apprezzamento per il mio lavoro. Così nelle ultime settimane ho deciso che il mio percorso al Wolfsburg non è ancora finito e che non ho bisogno di un nuovo club per una nuova sfida. Non vedo l’ora di contribuire a dare forma al processo di riallineamento strutturale e del personale che ci aspetta sul ponte di comando sportivo”.

Originario di Nordhorn, importante centro industriale della Bassa Renania, il giovane 35enne cominciò la sua avventura sulla panchina del Vfl Wolfsburg con uno strabiliante successo casalingo per 4-0 contro l’SGS Essen nel settembre del 2021, alla prima giornata di Frauen Bundesliga. Un debutto da sogno che confermò l’ottimo lavoro svolto dal tecnico durante la precedente esperienza con l’FC Twente, con il quale ha vinto due volte l’Eredivisie olandese.

Negli ultimi 3 anni, sotto la guida di Stroot, la sinergia tra il tecnico e la squadra ha prodotto ottimi risultati. La prestigiosa vittoria della Frauen Bundesliga nel 2022 fu la ciliegina sulla torta della sua nuova avventura. Nello stesso anno, il Vfl Wolfsburg alzò anche la coppa di Germania per la nona volta nella sua storia e per l’ottava volta consecutiva, ad essere precisi. Lo stesso traguardo venne raggiunto anche nelle due stagioni successive.

 

Serie B: il secondo turno tutto in campo domenica alle 15:00, un match a porte chiuse

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dopo la pausa per la Coppa Italia torna in campo, al pari della Serie A, anche la Serie B, con i suoi otto match in fissati tutti domenica alle 15:00.
L’unica gara a porte chiuse della cadetteria sarà quella tra Lumezzane e Res Roma, in programma al ‘Rossaghe’ di Lumezzane. Interessanti, poi, gli intrecci dello stadio ‘Olivieri’ dove l’Hellas Verona ospiterà il Parma e del ‘Martorano’ con il Cesena ad attendere la Ternana. La neopromossa Vis Mediterranea, invece, ospita, al ‘Sandro Pertini’ di Montoro, l’Arezzo con il Bologna pronto a ricevere al ‘Luciano Bonarelli’ il San Marino. A chiudere il quadro il Brescia che farà visita al ‘Fortunati’ al Pavia, il Genoa che al ‘Fratelli Paschiero’ di Cuneo incrocerà la Freedom ed il Chievo chiamato al ‘Giacinto Facchetti’ di Cologno al Serio in trasferta con l’Orobica.
Tutte le partite della 2ª giornata saranno trasmesse sul canale YouTube della FIGC Femminile.

Naz. Beach Soccer Femm. – Le Azzurre del beach sono in semifinale all’Europeo: 1-0 all’Ucraina, decide il gol di Debora Naticchioni

Credit: Figc

Che gioia per le Azzurre: un anno dopo l’eliminazione al girone che costò alla Nazionale femminile di beach soccer la possibilità di raggiungere la semifinale, Privitera e compagne possono finalmente sorridere di felicità. L’1-0 all’Ucraina, deciso dalla mezza rovesciata di Debora Naticchioni al 7’ del primo tempo, vale il passaggio del turno e l’accesso alla tanta agognata semifinale. Con questo risultato l’Italia si prepara all’ultima gara col Portogallo (domani, ore 16.45 in diretta su Vivo Azzurro TV), anch’esso in testa al girone a punteggio pieno, senza la pressione di dover fare per forza risultato, ma già certa di un posto nelle ‘top 4’.

Del Duca. A fine partita il Ct Del Duca commenta: “L’Ucraina è un avversario difficile, le condizioni del campo (si è giocato sotto il diluvio, ndr) non aiutavano, ma le ragazze sono rimaste con la testa dentro il match per tutti e tre i tempi. Volevano fortemente raggiungere la semifinale, migliorando quanto fatto un anno fa e ci sono riuscite. Sono molto soddisfatto, era uno step importante: domani affronteremo il Portogallo, pensiamo a quella, poi sarà la volta di concentrarci sulla semifinale”.

La partita. Dopo un’iniziale fase di studio l’Italia sblocca la partita al 7’ grazie a Debora Naticchioni: l’Azzurra si avvita in semirovesciata sulla rimessa laterale di Vecchione e la palla, colpita fra tre avversarie, si infila all’angolino per l’1-0. L’Ucraina va vicina al pareggio due minuti dopo lo svantaggio: la punizione di Klipachenko sembra innocua, ma una cunetta sulla sabbia fa prendere una traiettoria insidiosa alla palla che, battezzata fuori da Galloni, termina la propria corsa sul palo. Un legno lo colpisce anche l’Italia a 15’’ dall’intervallo: punizione splendida di Vecchione, solo la traversa dice di no al 2-0. Nella seconda frazione, Privitera e compagne provano a controllare il ritmo della sfida, ma al 5’ un tiro dalla distanza di Vypasniak sorprende Galloni e fortunatamente per le Azzurre, si ferma sulla traversa. Subito dopo, la chance del 2-0 ce l’avrebbe Massa, ma la 8 azzurra perde l’attimo del tiro dopo aver superato Terekh. Il finale di frazione è ad alta intensità, ma il punteggio non cambia e all’ultimo intervallo si va con la singola rete di vantaggio per l’Italia. Gli ultimi 12 minuti sono una battaglia, le occasioni non mancano per le Azzurre che non riescono però a dare una spallata alla partita anche grazie alle parate di Terekh, nettamente la migliore delle ucraine. Alla fine basta il game-winner di Naticchioni per volare in semifinale.

Antidoping: Roma protagonista del programma educativo promosso dalla Federazione

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Con l’incontro avvenuto al Centro Sportivo Giulio Onesti di Roma tra la Commissione Federale Antidoping unitamente all’Organizzazione nazionale antidoping (NADO) e lo staff e le calciatrici della Roma, inserita nel progetto poiché partecipante alla UEFA Women’s Champions League, ha preso il via il quarto ciclo del programma UEFA HatTrick, importante progetto di sviluppo che dal 2004 canalizza i ricavi del Campionato Europeo UEFA nello sviluppo del calcio in tutta Europa.

Il primo incontro si è svolto alla presenza dello staff e delle calciatrici della Roma, inserita nel progetto poiché partecipante alla UEFA Women’s Champions League.
La strategia educativa antidoping della UEFA mira a garantire che i giocatori siano istruiti sulle normative antidoping prima ancora di sottoporsi ai test antidoping, distribuendo informazioni accurate e fornendo formazione ai giocatori e al personale di supporto con l’obiettivo di promuovere una cultura dello sport pulito, aiutando i giocatori a prendere decisioni informate e ad evitare violazioni involontarie delle regole antidoping.

Nel corso dell’incontro Paolo Nucci e Federico Verdi hanno approfondito argomenti come il Controllo Antidoping, le Norme Sportive Antidoping, la Lista delle sostanze proibite e la richiesta di esenzione a fini terapeutici (TUE). La prossima sessione della quarta stagione del Programma, con l’Under 19 del Bologna, è prevista giovedì 12 settembre.

Emiliano Tarabusi, Gelbison: “Buona prestazione con il Frosinone, proveremo ad arrivare il più alto possibile”

Credit: Gelbison

La Gelbison esce con un punto dalla sfida d’esordio allo stadio “Valentino Giordano”. La truppa rossoblù impatta per 1-1-con il Frosinone nella prima giornata del girone C di Serie C. Banco di prova importante per la realtà cilentana capeggiata dal patron Maurizio Puglisi che ha confermato in panchina Emiliano Tarabusi. Il tecnico ai microfoni del club ha annunciato nel post gara:
“Il punto è meritato ed è arrivato contro una grandissima squadra, molto attrezzata. Già l’anno scorso sono arrivate seconde ed in questo hanno fatto una squadra per cercare di andare in serie B. Nel primo tempo hanno avuto il pallino del gioco in mano, ma noi siamo state brave a ripartire, abbiamo preso un palo interno e sfiorato un gol. Noi ci siamo battuti e ci siamo fatti rispettare. Siamo contenti di questo punto e della prestazione. Il pari è giusto e faccio un grande applauso a tutte, chi è partita dall’inizio e chi è subentrata. Siamo tutte coinvolte dalla prima a chi entra per ultima, siamo una squadra e siamo tutti partecipi. La squadra è nuova ma stiamo crescendo, c’è sempre un qualche cosa che stanno migliorando. Ora saremo impegnati nella nostra prima trasferta, con il Montespaccato, si sono rinforzati e noi andremo a Roma per fare bene. La società è ambiziosa come lo sono io, stiamo  cercando di mettere le basi per arrivare più in alto possibile con un pizzico di follia per giocarsi tutte le partite fino all’ ultimo. Ringrazio il pubblico che ha sostenuto le ragazze da vicino, segno che il movimento sta crescendo”.

Rosalia Pipitone, Claudia Ghitti e Lidia Fossati: tre donne superano il corso “allenatore Uefa A”

Nei giorni scorsi sono stati ufficializzati dal Settore Tecnico della FIGC i nuovi allenatori UEFA A, che dopo il corso di giugno e luglio hanno superato nei giorni scorsi gli esami finali del corso.
Dopo le 192 ore di programma nelle aule e sui campi di Coverciano per i promossi la possibilità di poter guidare tutte le categorie giovanili, sino alle formazioni Primavera, le squadre maschili sino alle Serie C e tutte le squadre femminili.
Tanti i nomi noti tra i quali spiccano anche i nomi di tre donne presenti. Si parte da Rosalia Pipitone, classe ’85, tecnico del Palermo con un trascorso tra i pali della Nazionale e della Roma. Si passa, poi, a Claudia Ghitti, con un passato da coach nelle giovanili di Brescia Femminile e Lumezzane, e Lidia Fossati, con un trascorso prima in campo e poi in panchina.

Di seguito, l’elenco completo di tutti gli abilitati:

Pierpaolo Anelli, Luca Antonini, Roberto Barrea, Gaetano Berardi, Angelo Bognanni, Francesco Bolzoni, Gaspare Cacciola, Battista Carta, Stefano Cassani, Domenico Criscito, Angelo D’Angelo, Alessandro Diamanti, Giovanni Esposito, Lidia Fossati, Carlos Clay Franca, Michele Fucili, Luca Galimberti, Marcello Gazzola, Claudia Ghitti, Samir Handanovic, Davide Lanzafame, Roberto Mantuano, Massimiliano Marchio, Daniele Marinelli, Lino Marzorati, Alessandro Parisi, Daniel Pavlovic, Manolo Pestrin, Mauro Petrosino*, Valerio Pignataro*, Gianmarco Pioli, Rosalia Pipitone, Francesco Pisano, Massimo Pizzulli, Nicola Polverini, Frank Ribery, Vincenzo Rispoli, Marco Sangermani, Juri Tamburini, Nazzareno Tarantino, Francesco Valiani, Vittorio Vona e Matteo Zago.

Nazionale U19 Femminile: terminato a Tirrenia il primo raduno stagionale, le Azzurrine superano 3-2 l’Under 15 maschile del Livorno

Credit Photo: Figc - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Si è chiuso oggi con una gara di allenamento con l’Under 15 maschile del Livorno il primo raduno stagionale della Nazionale Under 19 Femminile. Lo stage, iniziato domenica scorsa, ha visto il debutto sulla panchina dell’Italia di Nicola Matteucci che, dopo le esperienze da vice allenatore della Nazionale A e dell’Under 23 Femminile, aveva guidato nella scorsa stagione la neonata Under 15 Femminile.

Questa mattina, sul campo del Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, le Azzurrine si sono imposte 3-2 sulla squadra toscana grazie alla doppietta realizzata da Anna Longobardi (Milan) e alla rete di Emma Girotto (Sassuolo). Poi il ‘rompete le righe’, con il prossimo raduno fissato per la seconda metà di ottobre. Dal 23 al 29 ottobre l’Italia giocherà le prime gare della stagione in Portogallo, dove sarà impegnata in un torneo amichevole con le padrone di casa, la Cechia e la Danimarca. Dal 27 novembre al 3 dicembre è in programma invece l’appuntamento con la prima fase delle qualificazioni europee, che vedrà la squadra di Matteucci di scena in Polonia in un girone con la nazionale di casa e le pari età di Inghilterra e Turchia.

L’elenco delle convocate per lo stage

Portieri: Emma Mustafic (Juventus), Sabrina Nespolo (Sampdoria), Lavinia Tornaghi (Milan);
Difensori: Carolina Bertora (Juventus), Martina Cocino (Juventus), Lidia Consolini (Inter), Azzurra Gallo (Juventus), Leda Gemmi (Milan), Elena Cristina Pizzuti (Roma), Pamela Rosan Kaylia (Metz), Benedetta Santoro (Inter), Martina Tosello (Juventus), Martina Viesti (Roma);
Centrocampiste: Maya Cherubini (Fiorentina), Paola Fadda (Inter), Arianna Gallina (Juventus), Manuela Perselli (Sassuolo), Sofia Testa (Cesena);
Attaccanti: Greta Bellagente (Juventus), Beatrice Calegari (Cesena), Eleonora Ferraresi (Juventus), Emma Girotto (Sassuolo), Anna Longobardi (Milan), Giada Pellegrino Cimò (Sampdoria), Manuela Sciabica (Napoli), Carlotta Sena (Arezzo).

Staff – Allenatore: Nicola Matteucci; Capo delegazione: Patrizia Recandio; Metodologo: Fabio Andolfo; Coordinatore delle Nazionali Giovanili: Enrico Maria Sbardella; Assistente allenatore: Silvia Piccini; Tecnico federale: Jacopo Leandri; Preparatore atletico: Vincenzo Piermatteo; Preparatore dei portieri: Mattia Volpi; Match analyst: Nicolò Tolin. Medici: Michela Cammarano e Domenico Paolicelli; Fisioterapista: Federica Ferro; Nutrizionista: Flavio Vito Valletta; Segretario: Giulia Taccari.

AC Milan Women, in vendita i biglietti per il primo appuntamento casalingo contro la Fiorentina

Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Ormai è una grande classica: Milan-Fiorentina è il primo appuntamento stagionale al PUMA House of Football con la Serie A Femminile. Le rossonere di mister Bakker vogliono riscattare la sconfitta all’esordio sul campo del Como Women e dare continuità al bel successo in amichevole contro lo Zurigo. L’occasione è importante, perché a Milano arriverà una squadra reduce dal superamento del Primo Turno di Women’s Champions League. La partita si giocherà sabato 14 settembre alle 18.00 e i tifosi non vedono l’ora di sedersi in tribuna per sostenere e supportare le loro beniamine.

È aperta la vendita dei biglietti di Milan-Fiorentina al prezzo di 10€. I tagliandi sono disponibili su Vivaticket; nella scheda evento, attraverso l’opzione “Trova rivenditore”, è possibile filtrare per regione e provincia così da scoprire i punti fisici della zona più vicini. Non sarà possibile acquistare i biglietti direttamente al Centro Sportivo.

MILAN-FIORENTINA
SABATO 14 SETTEMBRE ORE 18.00
PUMA HOUSE OF FOOTBALL – CENTRO SPORTIVO P. VISMARA
BIGLIETTI: 10€

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