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Martina Lenzini si racconta: “Sogno di vincere con la maglia dell’Italia”

Credit Photo: Paolo Comba Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Da Fanano, piccolo comune con meno di 3mila abitanti in provincia di Modena, alla semifinale dell’Europeo, passando per la lunga gavetta e gli undici trofei conquistati con Brescia e Juventus. La vita calcistica (e non solo) di Martina Lenzini inizia proprio lì, alle pendici del Monte Cimone, in un territorio situato al confine tra Emilia-Romagna e Toscana che le ha dato la forza e gli strumenti per dare il via a quella che definisce una grande scalata, di quelle “che non finiscono mai”.

Già, perché a 27 anni ‘Lenzi’ non si accontenta di essere diventata uno dei difensori più forti e versatili del campionato, ma punta sempre più in alto e lavora per raggiungere la vetta. “Nascere lontano dalla città, in un posto dove non hai tutto a portata di mano, ti insegna ad arrangiarti – racconta nell’intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV – ti affidi al ‘fai da te’ e impari cosa significano la tenacia e il fatto di non fermarsi di fronte al primo ostacolo. Il mio carattere si è forgiato grazie alla montagna”.

PASSIONE BIANCONERA. Idee chiare, determinazione e coraggio, queste le caratteristiche che hanno scandito il sentiero professionale di Martina, che a 8 anni abbandona il tennis per inseguire la sua passione. “Avevo sempre la palla tra i piedi e anche adesso ho la fortuna di fare quello che già facevo da piccola, ossia calciare un pallone”. Cresciuta in una casa “dove c’è sempre stato tanto calcio e tanta Juventus, perché mio papà è molto tifoso”, nel 2012 lascia il Fanano Calcio per trasferirsi all’Olimpia Vignola, la società che a suon di gol le permette di avviare la sua brillante carriera, proseguita tra Brescia, Imola, Torino e Sassuolo fino alla definitiva consacrazione in bianconero. “All’inizio giocavo in attacco perché ero la più veloce, poi sono stata spostata dietro e prima del ritorno in bianconero ho completato la mia trasformazione in difensore. Tante volte in passato mi sono sentita un’underdog, al punto che mi sono dovuta guadagnare la maglia della Juve dopo diversi prestiti. Volevo tornare da protagonista”.

L’ITALIA CHIAMO’. È il 2013 l’anno in cui canta per la prima volta insieme alle compagne l’inno di Mameli. La chiamata della selezione Under 17 le spalanca le porte di Coverciano, diventato ormai la sua seconda casa. “Quel momento è stato molto emozionante: ho ripensato alla Martina che abita a Fanano, in montagna, scelta per rappresentare un Paese intero. Un grande motivo di orgoglio”. Le stesse sensazioni provate quando Milena Bertolini nel 2020 la fa esordire in Nazionale maggiore: da allora sono 48 le sue presenze in azzurro, in un cammino impreziosito dalla partecipazione al Mondiale del 2023 e dalla straordinaria avventura a EURO 2025. La numero 19 (con il club indossa invece il 71) si commuove pensando alla presenza in Svizzera dei genitori (“hanno saltato solo la gara con la Norvegia, senza l’appoggio di tutta la famiglia non sarei mai arrivata dove sono ora”), rivivendo al tempo stesso la magia di quei giorni, conclusi con la ‘convocazione’ al Quirinale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “È la cosa che mi ha sorpreso di più, non pensavo potesse capitarmi. Dopo l’Europeo tante persone ci hanno fermato per strada per ringraziarci delle emozioni che gli abbiamo regalato”.

SONCIN E IL NUOVO SOGNO AZZURRO. La tournée negli Stati Uniti ha chiuso lo straordinario anno della squadra di Andrea Soncin, che con le sue prestazioni ha fatto vibrare il cuore di milioni di italiani. Una rinascita iniziata nel settembre del 2023 con l’arrivo del Ct sulla panchina della Nazionale: “Il mister ha creato un gran gruppo, ci ha ridato consapevolezza nei nostri mezzi e questo ci ha portato anche tanta leggerezza in campo. E i risultati fino a oggi si sono visti”. Il prossimo obiettivo delle calciatrici sarà quello di centrare la qualificazione al Mondiale brasiliano del 2027, per poter inseguire – tutte insieme – un nuovo storico traguardo: “Vogliamo arrivare a quella finale che quest’estate ci è sfuggita per tanto così… il sogno di ogni bambina o bambino che gioca a calcio è vincere qualcosa in maglia azzurra”.

Christy Grimshaw, Milan: “Derby? Non vediamo l’ora. Mi aspetto una bella partita”

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Milan nell’ultimo turno di Serie A Women ha battuto in trasferta 0-2 il Napoli Women. Nel post gara Christy Grimshaw, in rete, ha parlato ai nostri microfoni in mix zone della gara contro le partenopee e del derby alle porte affermando: “Era fondamentale prendere i tre punti oggi. Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile, perché lo è sempre quando vieni a Napoli. Loro sono una squadra molto forte quest’anno ma noi abbiamo lottato e abbiamo fatto bene. Nel primo tempo abbiamo fatto un po’ fatica, meglio nel secondo tempo ma in generale siamo contente”.

Il Milan si è rilanciato per la zona europea come sottolinea la capitana rossonera: “Sì, ovviamente il nostro obiettivo è di stare in quella zona perché siamo in Milan e dobbiamo stare lì. Vogliamo essere competitive quest’anno, più competitive rispetto agli ultimi anni. Abbiamo una squadra ed uno staff che possono il più su possibile”.
Sul derby, poi, la calciatrice in rete contro il Napoli Women ha ammesso: “Non vediamo l’ora sempre di giocare queste partite. Ci dà anche energia arrivarci con una vittoria ma il derby è il derby, ovviamente mi aspetto una bella gara e noi dovremmo fare la nostra partita, come quella che abbiamo fatto oggi”.

In chiusura sulla Serie A Women di quest’anno la calciatrice del Milan ci ha confidato: “Tutti quest’anno sono ossi duri, vedo un campionato molto competitivo. Tutte le squadre sono temibili e tutti possono rosicchiare punti importanti. Roma e Juve sembrano molto forti ma ovviamente anche Napoli e Como stanno facendo molto bene. Si devono prendere i punti da ogni partita che giochi. Il nostro obiettivo è sempre guardare settimana dopo settimana e concentrarci sulle partite che abbiamo”.

Rosalia Pipitone, Palermo: “Abbiamo trovato un buon equilibrio. Da qui alla fine? Vogliamo continuare a crescere”

Photo Credit: Palermo FC

Nel sempre più competitivo campionato cadetto, a prendere ancor più forma è una squadra che sembra voler guadagnarsi spazio e credibilità, diventando una sorta di “rising contender” del proprio girone: si fa riferimento al Palermo, attuale terza forza del D.

Il cammino, però, riserva continue modifiche di equilibri e “gerarchie”, anche perché ancora tutto da scrivere. Con piacere abbiamo parlato di questo e tanto altro con Rosalia Pipitone, tecnico delle rosanero.

Benvenuta, coach! Una prima fase di campionato è stata archiviata e la squadra sembra ben figurare, dimostrando potenziale e determinazione in ogni singolo step. In che modo sente di giudicare l’andamento collettivo e quanto c’è ancora di inespresso da poter sfoggiare, visto il viaggio stagionale ancora molto lungo?

«La prima fase di campionato non è ancora conclusa: mancano diverse partite importanti che ci permetteranno di avere un quadro completo dell’andamento del girone d’andata. Oggi abbiamo trovato un buon equilibrio, le ragazze si sono messe pienamente a disposizione e questo è un merito che riconosco loro.

È importante sottolineare anche il lavoro dello staff: un gruppo affiatato di professionisti che ogni giorno contribuisce alla crescita della squadra, curando ogni dettaglio e mettendo le giocatrici nelle condizioni migliori per esprimersi».

La compagine è reduce dal finale “condividi bottino” con l’Abatese, altra realtà costruita per il vertice. Risultato che rende giustizia a quanto fatto sul campo? Che prestazione è stata?

«Contro l’Academy è stata una partita particolare: non è mai semplice giocare in trasferta contro le realtà campane, squadre dure e combattive. Noi siamo una formazione molto tecnica, che ama giocare palla a terra. Le gare così fisiche richiedono un ulteriore sforzo e stiamo lavorando anche per crescere sotto questo aspetto».

Domenica la trasferta in Puglia per l’appuntamento con la Pink Bari, formazione che scenderà in campo con umore dopo il +3 conquistato in casa Cosenza. Che gara vi aspettate e quale dovrà essere l’approccio?

«Sarà un appuntamento importante contro una società storica, un campo dove non è semplice imporsi. In passato ho giocato lì diverse partite e conosco bene le difficoltà e le inside del match.

Fare risultato potrebbe essere fondamentale per dare continuità al nostro percorso. Vogliamo conquistare più punti possibili anche fuori casa per avvicinarci alla testa della classifica».

La continuità si rivela sempre aspetto importante, sopratutto in un cammino che, spesso, risulta poco scontato per la presenza di protagoniste pronte a ritagliarsi uno spazio importante e con fame di vittoria. Quale dovrà essere la voce più importante da qui alla fine e quale è, invece, il suo personale augurio per il progetto Palermo?

«La continuità di prestazioni e risultati è essenziale per chi vuole competere fino alla fine e puntare in alto. Coltiviamo ogni giorno la fame di vittoria in tutte le atlete: è ciò che permette di dare sempre qualcosa in più rispetto alla normalità.

Da qui alla fine del campionato vogliamo continuare a crescere, mantenendo ambizione e determinazione, consapevoli che ogni giorno possiamo fare un passo avanti!».

Si ringrazia la guida tecnica Rosalia Pipitone e la società tutta per la gentile concessione.

Selena Mazzantini, Como 1907: “Sono molto orgogliosa e soddisfatta della prestazione della squadra”.

credit photo: Emanuele Colombo - photo agency calcio femminile italiano

Il Como 1907 in trasferta ad Arezzo ha vinto per 3-0 la partita valida per l’undicesima giornata di campionato di serie B.
I gol di Vero, Colombo e Conc, che proprio in questa occasione ha messo a segno la sua prima rete con la maglia delle lariane, hanno portato i tre punti al club lombardo che hanno consolidato, in questo modo, la prima posizione in classifica e hanno compiuto un passo in avanti verso quello che è l’obiettivo ultimo della squadra in questa stagione.

Selena Mazzantini, mister delle Lariane, nel post partita contro le citte amaranto, ha commentato la prestazione delle sue ragazze complimentandosi con tutte loro per quanto dimostrato in campo. In un campionato come la serie B, che anno dopo dopo anno diventa sempre più competitivo, il Como è riuscito ad imporsi con il proprio gioco in un’ulteriore prova di una maturità calcistica e di una grande mentalità.

“Ottima interpretazione da parte di tutte le ragazze, sia di chi è partita titolare sia di chi è subentrata. In questo campionato di Serie B nulla è scontato e nulla è semplice. Ogni gara è una sfida a sé, e per questo sono molto orgogliosa e soddisfatta della prestazione della squadra. Con questa vittoria abbiamo guadagnato un altro punto di vantaggio in testa alla classifica”. 

Domenica il Como giocherà in casa nella splendida cornice del Sinigaglia, che aprirà di nuovo le sue porte al femminile dopo la partita disputata dalla Nazionale di Andrea Soncin, contro il San Marino Academy. Si preannuncia una partita tanto difficile in campo quanto divertente dagli spalti per i tifosi.

Primavera 1 in campo tutta alla domenica, big match Roma-Sassuolo. Primavera 2 tutta al sabato

Credit Photo: Ilaria Corongiu- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nel week-end tornano in campo i campionati Primavera 1 e 2, con dodici gare in programma complessive.

Nel torneo Primavera 1 si gioca tutti alla domenica per l’ottavo turno. Ad aprire alle 11:30 la gara tra il Cesena, penultimo, e l’Inter, a metà classifica, al “Gatteo Mare” mentre il grosso del turno segue alle 14:30. Occhi puntati sul “Giulio Onesti” dove Roma e Sassuolo, seconde, si incrociano mentre il Milan, a -3 dalla coppia appena citata, ospiterà al “Vismara” l’Hellas Verona. Alla pari delle rossonere c’è l’Arezzo che, invece, attenderà il Brescia, fanalino di coda senza punti, al “Bruno Nespoli” . In campo, a metà graduatoria, anche Genoa – Parma al “Nazario Gambino” con la Fiorentina a vedersela con la Juventus capolista alle 15 al Viola Park.

Tutta al sabato, invece, il torneo Primavera 2, giunto all’ottavo turno. Nel gruppo A, con la Freedom a riposare, tutti in campo alle 14:30 con il Como 1907 capolista se la vedrà in trasferta, al “Rossaghe”, con il Lumezzane mentre al “Carlo Tavecchio” il Como Women sarà opposta al Vicenza ed il Venezia al Bologna, secondo, al “Taliercio”.
Nel gruppo B, che vede riposare la Res Donna Roma, al “Mario Cicioni” alle 12:30 apre Ternana Women-Frosinone con alle 14 il Napoli Women, capolista, al “Piccolo” incrocerà il San Marino e mezzora dopo al “Trastevere Stadium” derby tra Trastevere e Lazio.

Al PalaBadiali è tempo di Supercoppe, Castiglia: “L’epilogo perfetto di un anno straordinario per il futsal femminile”

Credit: Stefano Castiglia

Futsal come spettacolo, futsal come passione. Dopo la lunga pausa Mondiale, la Serie A e l’Under 19 tornano a riprendersi la scena con un evento dalle doppie emozioni: la Supercoppa della massima categoria tra Okasa Falconara e Bitonto e la Supercoppa Under 19 tra Lazio e Cagliari, déjà vu della finale di Coppa Italia della scorsa stagione.

CASTIGLIA – “Ci siamo – introduce il grande giorno il presidente della Divisione Calco a 5Stefano Castiglia -. Il viaggio verso la Supercoppa Femminile sta per diventare realtà, con destinazione PalaBadiali, uno dei templi moderni del futsal in rosa. Il 2025 si chiude così con un evento che rappresenta un unicum per il nostro movimento, l’epilogo perfetto di un anno straordinario per il futsal femminile, fatto di crescita e sempre più appassionati e nuovi tifosi”.

Così come è stato in occasione delle Coppe maschili dello scorso anno, le Marche sapranno ancora una volta rispondere con tutto il calore possibile. “Immagino già un PalaBadiali gremito in ogni ordine di posto, festante e pronto ad accendere le luci sul campo, dove le vere protagoniste saranno le giocatrici: un remake Mondiale che vedrà nuovamente di fronte Erika Ferrara e Luciléia, questa volta capitani con le maglie di Okasa Falconara e Bitonto per la conquista del titolo. Ma la giornata di sabato – sottolinea il numero 1 di Viale Tiziano – sarà interamente dedicata al futsal femminile, con Lazio e Cagliari pronte a contendersi l’ambito trofeo Under 19”.

MASSIMA VISIBILITA’ – Una copertura totale che proietta il futsal verso un futuro sempre più luminoso. “Non solo i prestigiosi riflettori di Sky Sport, ormai partner consolidato del futsal italiano, l’evento sarà trasmesso in chiaro sul nuovo canale YouTube della Divisione, una vera e propria “casa del futsal” con dirette settimanali dai campi femminili e maschili. Una visibilità a 360° con la chiara visione di continuare a crescere, insieme”. Non resta, quindi, che cerchiare la data in rosso sul calendario. “Sabato 13, in terra marchigiana, vivremo e condivideremo le grandi emozioni delle Supercoppe italiane di futsal femminile. Lo spettacolo sta per iniziare”

Carola Verano, Arezzo: “Il nostro? Un gruppo giovane e di valore. Alle mie compagne voglio ricordare…”

Si può perdere una battaglia ma la guerra è lunga e ancora è possibile combattere: si può, forse, considerare questo il mood aretino? L’Arezzo, infatti, dopo l’arresto recente subito di fronte al Como, non demorde e si prepara già alla prossima prova di campionato.

Tra insidie e approcci da “plus”, la squadra prosegue nella costruzione di un percorso di crescita il quale non potrebbe essere mai considerato tale senza l’analisi anche di quelle performance con finali che non rendono giustizia a quanto presentato sul verde. A parlarne con noi quest’oggi Carola Verano, estremo difensore della rosa amaranto.

Benvenuta! È passato un po’ di tempo da quel 30 marzo (giorno del tuo debutto in categoria dopo il percorso in Primavera), ma la conferma della tua presenza in difesa dei pali amaranto è ancora una realtà, avvalorata da una firma con validità 2026. Che gruppo ritrovi e quali sono le sensazioni che prevalgono al momento?

«Ritrovo un gruppo che non ha perso la voglia di lottare e di combattere su ogni pallone. Sicuramente rispetto alla stagione passata, siamo una squadra più giovane, ma questo non nasconde lo spirito di sacrificio e la determinazione che mettiamo ogni giorno, sia in allenamento che in partita».

Il passaggio citato risulta sempre speciale e motivante dal punto di vista individuale: quanto è importante trovare società che credano realmente nella crescita delle calciatrici (qualunque sia la categoria) e le accompagnino con i fatti verso traguardi di formazione ancora più importanti?

«Penso che sia molto importante. Qui ad Arezzo abbiamo la fortuna di avere una società che crede nelle giovani (siamo, infatti, una tra le “più”, a livello anagrafico, del campionato) e che non ha paura di proporle in campo.

Un aspetto fondamentale, perché ci fa crescere non solo dal punto di vista tecnico-tattico, ma anche dal punto di vista caratteriale e soprattutto mentale; possiamo avere l’opportunità di confrontarci con giocatrici d’esperienza e che militano in categoria da diverso tempo».

La formazione ha saputo rialzarsi da un momento complicato e sta provando a migliorare la propria condizione di continuità con prestazioni d’approccio crescente e duraturo. Il compito campionato rimane arduo ed a sole due giornate dalla archiviazione degli appuntamenti d’andata, la situazione collettiva è comprovata dal momentaneo undicesimo posto: un dato giusto, secondo te? Cosa c’è da rivedere?

«Penso che la posizione in classifica non rispetti il nostro gruppo squadra. Non abbiamo iniziato con il piede giusto e i risultati ne sono stati la conferma, ma, come si sa, il duro lavoro ripaga sempre; in queste ultime partite si è vista la nostra vera forza e quello che siamo in grado di dare sul campo.

Ora bisogna proseguire nel dare continuità a quanto fatto finora, ma sono fiduciosa».

La disputa del week-end più recente riferisce di una sconfitta davanti al Como, vedetta del percorso. Ti va di analizzare quanto fatto sul verde?

«Un risultato che non rispecchia la partita in sé: sapevamo che il Como era una squadra di esperienza e che con squadre di questo calibro anche il minimo errore lo paghi caro.

Il primo tempo è stato equilibrato, sfortunatamente un’indecisione nostra ha portato al momentaneo 1-0 per loro; nella seconda frazione di gioco, invece, abbiamo avuto cinque minuti di sbandamento,  che hanno poi compromesso il finale. Nonostante tutto, a mio avviso, abbiamo dimostrato anche stavolta di potercela giocare con coraggio e personalità».

Atteso l’incontro col Trastevere: che gara dovrà essere e come, invece, ve la aspettate?

«Ci aspettiamo una partita tosta: il Trastevere è una neopromossa, ma non per questo motivo è da sottovalutare. Sono sicura che verrà giocata a viso aperto come fatto finora; cercheremo di portare in campo quanto fatto in allenamento».

Un “remind” per te e compagne per l’intero viaggio stagionale.

«Voglio ricordarmi e ricordare alle mie compagne che siamo un gruppo di valore, che abbiamo affrontato un momento difficile e ne siamo uscite da squadra. Penso che questa sia la cosa più importante di tutti e che descriva la forza di questo gruppo».

Si ringrazia Carola Verano e la società tutta per la gentile concessione.

Sorteggi Europei U17 e U19 le parole in casa Azzurra di Sbardella, Leandri e Matteucci

Sorteggiati a Nyon i gironi della seconda fase, in programma tra marzo e aprile, con in palio un posto nelle fasi finali. Premio Fair Play all’Italia ritirato da Azzurra Gallo, capitana dell’ultima U19.

SBARDELLA. “Partiamo da quello che di buono abbiamo fatto finora – il commento del coordinatore delle Nazionali giovanili femminili, Enrico Sbardella, presente a Nyon –. Con l’Under 17 torniamo in Croazia, ad affrontare un’avversaria che conosciamo bene avendola già incontrata nel Round 1 (finì 2-1 per l’Italia, con gol di Ferranti e Ciurleo, ndr). E sarà molto utile anche incontrare l’Inghilterra, per confrontare i nostri stili di gioco. Un girone comunque equilibrato, alla nostra portata. Per quanto riguarda l’Under 19, la Svezia è sempre la Svezia e dalla terza urna abbiamo pescato un’avversaria di grande tradizione come i Paesi Bassi. Ma non siamo solo noi a dover temere gli altri, anche il contrario, visto il nostro continuo percorso di crescita”.

MATTEUCCI. “Parto dal dire che vedere Azzurra Gallo al sorteggio è stata una soddisfazione immensa, per lei e per tutti noi – l’analisi di Matteucci –. Così come è stato un orgoglio vedere il nome dell’Italia tra le teste di serie. Sarà molto stimolante affrontare queste avversarie, coscienti delle difficoltà che troveremo, ma anche le altre squadre avranno preoccupazione nel dover affrontare noi. Un altro aspetto positivo sta nel fatto che ci troveremo davanti squadre con stili di gioco diversi: sarà quindi un’occasione per stimolare il nostro adattamento e trovare soluzioni differenti”.

LEANDRI. “Sono più focalizzato su di noi che sulle avversarie che incontreremo – le parole post-sorteggio di Leandri –. La speranza è quella di arrivare a marzo con tutte le ragazze disponibili: se accadrà questo, potremo giocarcela con tutte. Ci prepareremo al meglio per arrivare al Round 2 nelle migliori condizioni e provare a conquistare un posto nella fase finale”.

Serie B Femminile: doppio derby al sabato. La domenica si apre alle 13, le altre gare alle 14:30

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Tempo di tornare in campo nella Serie B Femminile giunta alla sua undicesima giornata. Le sette gare della cadetteria prevedono due anticipi al sabato con altri cinque match alla domenica, visibili tutti in diretta su Vivo Azzurro TV.

Si parte con due anticipi al sabato, fissati alle ore 14:30. Derby emiliano-romagnolo al “Martorano” dove il Cesena riceve il Bologna: sfida d’alta classifica con le bianconere quarte, ma con tre sconfitte consecutive sul groppone, e le rossoblù due punti avanti, e vittoriose nelle ultime tre uscite. Altro derby è quello dell’ “Olivieri” tra Hellas Verona e Vicenza. Le ospiti hanno alternato un pareggio, una vittoria ed una sconfitte negli ultimi tre match con le locali, un punto avanti a metà classifica, sempre sconfitte nello stesso periodo.

Alla domenica, poi, apre Res Donna Roma-Freedom, quinta e sesta della classe, che giocheranno alle 13:00 al “Raimondo Vianello”. Gli altri quattro match sono fissati, invece, alle 14:30. La capolista Como 1907 attenderà il San Marino, terzultimo, al “Giuseppe Sinigaglia” mentre nella pancia della classifica al Mario Rigamonti” andrà in scena la sfida Brescia, reduce da quattro pari consecutivi, ed il Frosinone.

A chiudere il Trastevere, ultimo e sempre sconfitto negli scorsi 270′, riceve al “Trastevere Stadium” l’Arezzo, con due successi raccolti nelle ultime tre gare, mentre il Venezia, penultimo, se la vedrà al “G.Taliercio” con il Lumezzane, secondo.

Aurora Remondini, Riccione: “Speriamo che la stagione continui così! Ci teniamo molto a fare bene”

Photo Credit: Riccione Calcio Femminile

Tra le squadre che hanno spiccato di più fino a questo momento nel Girone C di Serie C femminile compare il Riccione guidato da Mister Andrea Tentoni, che sta navigando in acque tranquille in termini di salvezza e cariche di aspettative per quel che riguarda, invece, un futuro roseo. Una delle sue protagoniste, Aurora Remondini, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva alla Redazione di Calcio Femminile Italiano raccontando di sé, della propria passione legata al calcio e di ciò che si aspetta dal futuro.

«Ho iniziato a giocare all’età di cinque anni insieme a una mia amica, e da lì non ho più smesso. La passione me l’ha trasmessa mio fratello, perché sono sempre andata a vedere le sue partite con la mia famiglia», ha cominciato Remondini. La giocatrice ha mosso i primi passi in questo sport molto presto ed è stata subito supportata da tutte le persone attorno a lei, anche dai compagni di squadra maschi che, contrariamente a quanto accade di solito, hanno visto in lei una vera e propria “compagna di squadra” e non “una ragazza inferiore”: «Ho sempre trovato nel mio percorso persone che mi hanno supportata, partendo dai miei compagni di squadra, perché ho giocato per anni in una squadra maschile della mia città, e li reputo ancora oggi grandi amici. Sono stata per anni il Capitano di questa squadra, ancora oggi sono molto legata a loro. Ho sempre avuto allenatori che, nonostante fossi l’unica ragazza, mi hanno aiutato molto. Anche la mia famiglia mi ha sempre seguito molto, e ha sempre amato la passione che ho per questo sport, non ho mai riscontrato grandi ostacoli.»

«Ho sempre giocato a centrocampo fin da bambina, e negli ultimi tre-quattro anni mi hanno spostato in difesa perché l’allenatore della Prima Squadra del Parma, in un’amichevole, mi ha voluta provare, e da lì mi hanno sempre lasciato in difesa. Mi piace impostare, una caratteristica che va bene sia da mediano, sia da difensore centrale, e mi piace vedere il campo frontalmente; quando mi capita l’occasione, tento ancora di salire e portare palla al piede», passare da centrocampo alla difesa non è stato un impatto violento sulla calciatrice, bensì un punto di svolta per la sua carriera, che da quell’amichevole difendendo i colori della Prima Squadra del Parma è diventata la sua certezza.

La giocatrice ha avuto un passato nelle giovanili del Sassuolo e del Parma, due Società che l’hanno fatta crescere come atleta e ancor prima come persona, mettendola davanti a delle scelte, spesso non semplici, e a un percorso che, passo dopo passo, l’ha aiutata a diventare la calciatrice che è oggi, trasmettendole valori che porterà con sé per tutta la vita: «Mi hanno lasciato sicuramente ricordi molto positivi. Sia il Sassuolo sia il Parma mi hanno lasciato tante amicizie, e penso che entrambe le Società mi abbiano lasciato una grande spensieratezza che solo nel settore giovanile ti riesce a dare. Mi hanno insegnato fuori dal campo e dentro il campo il rispetto e la disciplina nei confronti del calcio. Mi sono sempre dovuta organizzare molto con lo studio, e quindi ho anche imparato a organizzare la mia vita da studente-atleta, quando giocavo a Sassuolo ho sempre preso dei treni per spostarmi. A livello calcistico, sono entrambe Società molto importanti, sono sempre stata seguita da Staff e allenatori molto preparati e competenti che mi hanno trasmesso molti valori che ancora oggi custodisco.»

«Prima di prendere questa decisione, sono venuta qua qualche giorno in prova al Riccione, fin da subito è stato un ambiente molto familiare, molto umano e con un ottimo allenatore che mi ha accolto molto bene, anche gli allenatori seguenti sono stati come lui», il Riccione l’ha accolta per il suo debutto ufficiale come “calciatrice grande” ed è stato fin da subito capace di coccolarla e portarla verso una crescita calcistica e anche emotiva che continua tutt’ora. Lo stesso Riccione le ha trasmesso valori che sente suoi: «lo spirito di squadra che c’è sempre stato in questa Società, poi lo stile di gioco, perché penso che insegnino a giocare a calcio, e la spensieratezza nel poter sbagliare: non mi sono mai sentita giudicata, non ho mai sentito particolari pressioni.»

Remondini ha esordito con il Riccione tre anni fa, e per lei «è stato un grande onore. Avevamo un’ottima squadra ed ero circondata da persone che, nonostante fossi alla mia prima esperienza, mi hanno sempre fatto stare tranquilla, ed ero molto emozionata per essere entrata nel “mondo delle grandi”, rispetto agli anni di Primavera che ho fatto in precedenza.»

La stagione in corso, scaramanzie varie a parte, si prospetta di alto livello, come traspare dalle parole del difensore, che fin dalla preparazione si è resa conto che, nello spogliatoio e nel modo di prepararsi, c’era qualcosa che le lasciava presagi positivi e che cominciava a gettare le prime basi per una nuova annata in Serie C da disputare non da comparsa: «Fin dalla preparazione, ho notato che avremmo potuto fare molto bene quest’anno: avevo notato una buona squadra, e così sta andando. Poi (ride), sono abbastanza scaramantica, e speriamo che la stagione possa continuare bene. Ci teniamo molto a fare bene, e faremo il possibile per raggiungere gli obiettivi che ci sono stati dati a inizio anno, penso che abbiamo la capacità di potercela fare, basta crederci. Ad ora, in classifica siamo in una buona posizione, stiamo migliorando sempre di più, ci possiamo provare. Stiamo continuando a crescere e secondo me, essendo un gruppo molto unito e molto solido, possiamo provare a sognare qualcosa di positivo.»

Dal suo approdo al Riccione, Remondini ha già notato una serie di cambiamenti e di miglioramenti in positivo su se stessa come atleta e come persona al di fuori del rettangolo verde, a riprova che il calcio non è solo uno sport: «Dalla Primavera mi sono imposta, rispetto a ciò che avevo lasciato, di crescere molto a livello calcistico, perché il modo di giocare è molto diverso, e anche caratterialmente: sono sempre stata una ragazza abbastanza insicura, fragile e sensibile, e secondo me questo percorso mi ha fatto cambiare in maniera positiva, può essere anche grazie al fatto che sono cresciuta e che sono fuori casa. Ho imparato a prendere più sicurezza in me stessa, maggior senso di responsabilità e, di conseguenza, si riflette anche in campo.»

«All’inizio della stagione, come ogni anno, mi sono imposta di fare il meglio possibile sia per me stessa che per la squadra per cercare di fare un buon campionato, e sicuramente continuare a crescere, perché non si smette mai di imparare», gli obiettivi personali che vuole invece perseguire nel corso di questa stagione sono soprattutto intrecciati al suo desiderio di fare sempre meglio, di migliorare di giorno in giorno e di dare una svolta costante alla propria carriera, che dev’essere in costante divenire.

«Devo migliorarne tante, saranno sempre tante! La cattiveria in campo, è anche una cosa che mi piace, in realtà, però è da migliorare: voglio giocare sempre troppo ‘pulita’ ed essere troppo elegante anche in situazioni in cui, probabilmente, non serve. Devo migliorare la finalizzazione in porta, che per il ruolo che ho non capita molto spesso, però è comunque importante sfruttare le occasioni che mi capitano», l’attitudine e l’approccio grintosi della calciatrice vengono corredati da una puntuale autocritica circa gli aspetti da migliorare, ma anche da una profonda conoscenza dei propri punti di forza, che sono tanti e determinanti in ogni fase di gioco«Non sono molto fisica, mi reputo una calciatrice abbastanza tecnica, mi piace giocare palla bassa, infatti non sono una cima con i lanci… Mi piace giocare sull’anticipo, mi capita spesso anche di salire palla al piede e di impostare il gioco, mi piace saltar di testa nei calci piazzati.»

Si ringraziano Aurora Remondini, l’addetta stampa Camilla Fuzzi e il Riccione Calcio Femminile per il tempo, la disponibilità e la bella chiacchierata.

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