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Serie B Femminile: la capolista Como nell’anticipo a Verona. Il resto del programma alla domenica

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Tempo di tornare in campo nella Serie B Femminile giunta alla sua ottava giornata. Le sette gare della cadetteria prevedono un anticipo al sabato con altri sei match alla domenica, visibili tutti in diretta su Vivo Azzurro TV.

Si parte al sabato, alle 14:30, con il piatto forte di giornata che prevede la capolista Como 1907, sempre vittoriosa nelle ultime cinque giornate, di scena sul campo dell’Hellas Verona sesta forza del torneo, che nelle ultime quattro ha vinto solo una volta. Alla domenica, poi, un match è in programma alle ore 11:00. Nella pancia della classifica il Frosinone attende la Freedom, in un match fra due formazioni a parimerito a 10 punti: le ciociare arrivano da due vittorie mentre le piemontesi da tre gare senza successi. Il resto del programma è fissato per le 14:30.

Il Cesena, seconda della classe, se la vedrà in trasferta con il San Marino, fresco di prima gioia stagionale, mentre la Lumezzane, con tre successi di fila rimediati, riceve tra le mura amiche la Res Donna Roma, mai vittoriosa. nello stesso periodo. Terza al pari del Lumezzane c’è il Bologna che riceve il fanalino di coda Trastevere, ultimo senza punti, con il Brescia, un punto dietro, che se la vedrà in casa contro l’Arezzo, in una sfida tra due squadre sconfitte negli ultimi due turni di campionato. Chiude il derby veneto tra il Venezia affidato in settimana a Luis Oliveira, che non vince da quatto turni, ed il Vicenza, fresca di sconfitta dopo due vittorie di fila.

 

Siria Menassi, Polisportiva Erbusco: “Stiamo meritando il primo posto. Brescia? Spero che quest’anno arrivi più in alto possibile”

Photo Credit: Umberto Capellano - Polisportiva Erbusco

La Polisportiva Erbusco, al suo terzo anno di vita nel calcio in rosa delle grandi, si trova al comando del torneo lombardo di Eccellenza dopo otto giornate di campionato con 24 punti: praticamente ha solamente vinto sino a questo momento.
L’ultimo successo della formazione allenata da Charlene Fenaroli è arrivato domenica contro il Mantova Women per 3-0, dove a segnare sono state Valentina Velati e una doppietta di Siria Menassi: quest’ultima è un’attaccante classe ’05 proveniente dal Brescia e finora ha già messo a referto ben diciassette reti che la issano al comando della classifica delle capocannoniere del campionato.
La nostra Redazione ha deciso di raggiungere Siria e risponderci alle nostre domande.

Siria cosa significa per te il calcio?
«Il calcio è sempre stato la mia più grande passione fin da bambina».

Come hai scoperto di essere un’attaccante?
«Quando ero piccola ho fatto anche il difensore ma mi è sempre piaciuto fare gol».

Quest’anno sei all’Erbusco. Cosa ti ha portato a far parte di questa squadra?
«Fin da subito mi ha entusiasmato il progetto della società».

L’Erbusco si trova al momento prima dopo otto giornate di Eccellenza a punteggio pieno. Ti aspettavi quest’avvio di campionato?
«Dalla qualità della rosa e degli allenamenti ci stiamo meritando la posizione attuale».

Qualche giorno fa è arrivato il 3-0 al Mantova Women: quanto vale, dal tuo punto di vista, questo successo?
«Sicuramente sono stati tre punti importanti in un campo difficile e ci ha creato più consapevolezza dei nostri mezzi».

Tu stai diventando molto decisiva per la squadra: non a caso hai segnato, sino a questo momento, ben diciassette reti che ti sta dando per ora la vetta della classifica marcatrici del torneo lombardo di Eccellenza.
«Ringrazio le mie compagne che mi supportano e rendono possibile questo e mi auguro di farne altrettanti per aiutare la squadra».

Avresti mai pensato in quest’inizio di stagione, di fare così tanti gol?
«Sinceramente non me l’aspettavo e infatti sono molto contenta».

Il mese di novembre sarà molto fondamentale per il percorso dell’Erbusco in questa stagione: infatti, ci saranno il derby contro il Desenzano e i big match contro Varese e Doverese…
«Sì sarà un mese molto impegnativo però ci stiamo preparando per affrontare al meglio tutte le partite».

Ma prima di tutto ciò c’è la sfida di domenica contro il Castello Cantù…
«Penso che ogni partita sia importante e il nostro obbiettivo è quello di portare a casa i tre punti».

Che idea ti sei fatta sul campionato di Eccellenza Lombardia?
«È un campionato lungo e intenso e sta crescendo anno dopo anno».

Quali possono essere le avversarie dell’Erbusco nella lotta all’unica promozione diretta in Serie C?
«Vedendo la classifica sicuramente Varese e Doverese e facendo attenzione anche al Mantova».

Tu sei stata, in passato, una giocatrice del Brescia. Cosa ti ha dato la maglia delle Leonesse?
«Avendo vestito per dieci anni la maglia della Leonessa, penso che il Brescia mi abbia dato quell’esperienza che sto portando in campo con l’Erbusco».

Restando in tema Brescia, la squadra si trova quarta in Serie B. Come giudichi il percorso delle ragazze di mister Zenoni?
«Sono partite molto bene e spero che arrivino più in alto possibile».

Inoltre, il Brescia ha ritrovato Veronique Brayda che è tornata in campo dopo quasi un anno di assenza.
«Sono molto contenta per lei, anche perché ritornare con un gol non è da tutte».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Sono una ragazza tranquilla e concilio il calcio con lavoro e studio».

Che obiettivi ti sei posta per i prossimi anni?
«Al momento non ho obbiettivi per il futuro perché mi godo il presente».

Cosa vuoi dire alle tue compagne dell’Erbusco in vista delle prossime partite di campionato?
«Di continuare così e di dare il massimo che ci toglieremo grosse soddisfazioni».

E alle persone che verranno a seguirvi ogni domenica?
«Di continuare a supportarci come stanno facendo in questo inizio di campionato».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Polisportiva Erbusco e Siria Menassi per la disponibilità.

Simona Ferrentino, Salernitana: “Questa maglia? Un senso di appartenenza che cresce anno dopo anno”

Photo Credit: Stefania Bisogno - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Rabbia agonistica, spirito battagliero e tanta voglia di fare bene. La Salernitana, impegnata nel viaggio in serie C, sembra voler puntare proprio su questo tipo di peculiarità per farsi spazio al meglio in un girone D con opposte pronte al confronto.

I primi segnali di campionato indicano un atteggiamento concreto della squadra, con emozioni e risposte che creano motivazioni e stimoli importanti. A presentare questa prima fase di stagione Simona Ferrentino: ecco cosa ci ha raccontato la classe 2004, conferma della rosa granata per l’annata in corso.

Benvenuta Simona! La maglia della Salernitana per te non è più un semplice capo da indossare ma qualcosa di cucito addosso. Anche quest’anno prosegui con determinazione negli stessi colori: quali sono le tue ambizioni stagionali e che squadra hai ritrovato in queste prime giornate di campionato?

«Indossare la maglia della Salernitana è qualcosa che va oltre il semplice gesto sportivo: rappresenta un legame profondo con la città, con la società e con le mie compagne; è un senso di appartenenza che cresce anno dopo anno.

Quest’anno il mio obiettivo personale è quello di continuare a migliorarmi, dare sempre il massimo e contribuire ai risultati della squadra. Voglio essere utile in ogni momento della stagione, mettendomi a disposizione del gruppo. Abbiamo ritrovato una squadra molto compatta, con alcune nuove arrivate che si sono integrate subito nel migliore dei modi; si è creato un bel clima, lavoriamo tutte con la stessa mentalità e con tanta voglia di dimostrare il nostro valore. L’importante sarà mantenere questa concentrazione e la giusta fame per tutto il campionato».

Il gruppo, per ora, è partito con delle certezze in termini di risultato: vi è, infatti, un “en plein” che coinvolge gare disputate e vittorie (tre su tre). In che modo senti di giudicare le performance collettive compiute e quale dovrà essere la gestione da attuare per poter continuare sulla stessa linea della positività?

«Siamo partite davvero bene, con tre vittorie che ci hanno dato fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi. Le prestazioni sono state complessivamente positive, anche se sappiamo di poter e dover crescere ancora tanto. La chiave sarà non accontentarsi mai: dobbiamo restare concentrate, lavorare con umiltà e migliorare ogni giorno quei dettagli che in un campionato lungo possono fare la differenza. L’obiettivo è dare continuità, restare unite e affrontare ogni partita con la stessa determinazione mostrata finora».

La rosa, sul piano delle caratteristiche, rimane sicuramente assortita e pronta ad attutire i colpi di avversarie navigate e meno navigate. Prossimamente ospiterete CUS Unical e volerete in casa Lecce: aspettative?

«In questo momento la nostra testa è solo alla prossima partita, quella contro il Cosenza. Sarà una gara importante, davanti al nostro pubblico, e vogliamo far bene per dare continuità ai risultati ottenuti. Ogni partita è una storia a sé e sappiamo che in questo campionato non esistono sfide facili. Dobbiamo restare concentrate su noi stesse, lavorare con serietà e poi, da lunedì, penseremo al Lecce. L’importante è affrontare ogni impegno con lo stesso spirito e la stessa fame».

A fine settembre avete ricevuto una visita importante, quella di Sara Gama, storica capitana della Nazionale. Cosa vi ha lasciato quella giornata e quanto è importante per l’intero movimento avere esponenti di questo rilievo che hanno cambiato la storia del femminile con sacrificio e determinazione e continuano a non rinunciare a stare in prima fila per le attuali e future ragazze che intendono vivere di calcio?

«Ospitare una professionista come Sara Gama è stato un grandissimo onore. Avere di fronte una figura che ha fatto la storia del calcio femminile italiano è stato molto stimolante, soprattutto per noi che ogni giorno cerchiamo di dare il massimo per questo sport. La sua presenza ci ha trasmesso un messaggio importante: credere sempre nei propri sogni, lavorare con sacrificio e non mollare mai, anche quando il percorso è difficile. Questi esempi sono fondamentali per tutte le ragazze che oggi si avvicinano al calcio e per chi, come noi, fa parte di una realtà che vuole continuare a crescere».

Ultimo (non per importanza) il tuo augurio per il presente ed il futuro granata.

«Il mio augurio è di continuare a vivere questa avventura con la stessa passione e armonia che ci contraddistinguono. Vorrei che la Salernitana Women continuasse a crescere come squadra e come realtà, diventando sempre più un punto di riferimento per il calcio femminile del territorio. Spero che le ragazze più giovani possano trovare qui un ambiente sano e stimolante in cui maturare e portare avanti con orgoglio i colori granata, magari raggiungendo traguardi sempre più importanti. L’obiettivo è continuare a scrivere belle pagine di questa storia, insieme».

Si ringrazia Simona Ferrentino e la società tutta per la gentile concessione.

Alessia Gulino: “Complimenti alle Azzurre per gli ultimi risultati. La mia calciatrice preferita? Alisha Lehmann”

“La Nazionale Femminile ha mostrato che non ha nulla da invidiare alle altre squadre europee”. A dircelo è stata Alessia Gulino, inviata per il social Blog “Sicilio Sport” che sulle Azzurre ha poi aggiunto: “Le ragazze del CT Andrea Soncin si stanno facendo valere ormai da tempo e all’Europeo in Svizzera sono state davvero superlative”.

Alessia Gulino, studentessa in lettere moderne di 26 anni, parlando ai nostri microfoni di calcio femminile ha poi continuato: “Vedere che esiste la possibilità di poter giocare con squadre blasonate aiuta le donne a credere in ciò che fanno e alle giovani a coltivare la propria passione. Per le calciatrici di Serie A i sacrifici alle spalle sono sicuramente tanti, penso che negli ultimi anni loro siano sempre più spinte a far sentire la propria voce. Il calcio è una di quei rami che ha subito un mutamento in questo senso, ovviamente in positivo”.
Parlando di calciatrici poi Alessia, che nel 2022 ha girato uno spot per promuovere la Sicilia, ci confida: “Mi piacerebbe conoscere Alisha Lehmann perchè è riuscita a raggiungere grandi traguardi, è una mia coetanea ed è anche una bellissima ragazza. Le chiederei se è soddisfatta della carriera fatta fino ad ora e se quello di diventare una calciatrice era il suo sogno fin da piccola”.

Parlando di sogni poniamo, poi, la stessa domanda ad Alessia che in tutta franchezza ci risponde: “Da piccola ho giocato a calcio, in particolare tra amici. Non sono mai riuscita a farlo in maniera mirata anche perchè non sono la persona più portata verso il mondo dello sport praticato. Mi è piaciuto ma non ho mai considerato la possibilità reale e concreta di riuscire da grande a fare la calciatrice o a riuscire a praticare uno sport da professionista”.
Da amante di calcio alle figurine raccolte da bambina, figurine oggi anche al femminile con le calciatrici di Serie A Women pronte per essere ‘appiccicate’ sull’album. In chiusura Alessia seguitissima sui social, ad esempio Instagram dove vanta circa 125 mila followers, conclude: “L’album Panini al femminile è sicuramente un traguardo importante per le calciatrici. Per una bimba il cui sogno è arrivare in alto calcisticamente, vedere che altre ragazze sono riuscite nell’obiettivo e che ci siano delle figurine che le ritraggano è sicuramente una bella soddisfazione”.

Mister Giacomo Renga, Ascoli: “Ripescaggio? Le ragazze erano contentissime. Giusto dare spazio alle giovani!”

Photo Credit: Ascoli Calcio Femminile

L’Ascoli Calcio crede fermamente nel progetto al femminile, e ha concesso uno spazio crescente al movimento anche grazie al lavoro costante e fatto di sacrifici dell’allenatore della Prima Squadra femminile, Mister Giacomo Renga. Inserito nell’ambiente e profondo conoscitore di questo lavoro da molto tempo, l’attuale tecnico dell’Ascoli ha assistito al consolidamento di questo progetto, divenuto con il passare delle stagioni uno dei cuori pulsanti della Società.
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ha avuto il piacere di intervistare Mister Giacomo Renga e conoscere con lui la realtà dell’Ascoli, una formazione che ha raggiunto la Serie C di calcio femminile all’ultimo respiro e sta provando a trovare la chiave giusta per proseguirvi il proprio percorso anche in futuro.

«Il percorso con l’Ascoli inizia una decina di anni fa con l’Under 12 e prosegue fino alla Primavera come collaboratore tecnico di Abascal prima e vice di Pergolizzi poi. Quattro anni fa inizia la mia esperienza con la femminile dopo che la Società aveva chiesto un miglioramento nell’area tecnica di quel settore. Un po’ alla volta abbiamo portato dentro una metodologia di lavoro improntata più al gioco e alle situazioni di gara. A livello di mentalità oggi c’è sicuramente una maggiore propensione alla crescita, al miglioramento e in quest’ottica abbiamo inserito il quarto allenamento settimanale. Oggi una ragazza sa che l’allenamento è finalizzato a diventare calciatrice e non è un modo per fare attività fisica fine a se stessa, c’è una maggiore impronta professionistica», così il tecnico ha aperto l’intervista. Le ragazze che hanno vissuto in prima persona l’Ascoli negli ultimi quattro anni sono state protagoniste di un cambiamento graduale partito da una quasi totale estraneità alla percezione del calcio come qualcosa di più di una passione e adesso possono invece aspirare a ritenersi “calciatrici” a tutti gli effetti, benché il professionismo in Serie C debba percorrere ancora molta strada per poterci arrivare. Già dagli allenamenti, dunque, si percepiscono i graduali cambiamenti che questo sport sta avendo dalla Serie A alla Serie C senza alcun tipo di distinzione: il calcio al femminile “non è un gioco”.

Le ragazze hanno saputo del ripescaggio per la Serie C, quella categoria superiore a cui la Società ambiva e che macinava già da tempo, e l’emozione è stata incontenibile: «Al momento dell’ufficialità del ripescaggio le ragazze erano contentissime, è stato qualcosa di inaspettato per loro e quindi anche più bello. Personalmente ero a conoscenza della richiesta di ripescaggio da parte della Società, che tiene a tutto il mondo Ascoli, sia maschile che femminile. Nella s.s. 2023/24 l’Ascoli aveva conquistato sul campo la promozione in C (poi non fu iscritta l’anno seguente) e questo è stato il giusto premio per quella stagione», un traguardo sognato e sfumato per un’iscrizione non avvenuta, ma è finalmente diventato realtà.

Le calciatrici della rosa a disposizione di Mister Renga sono giovanissime, eppure molto esperte e già portate a testare un banco di prova importante come lo è quello della Serie C per crescere non solo calcisticamente; allo stesso tempo, come in tutte le cose, è di fondamentale importanza non bruciare le tappe e dare il giusto tempo a ognuna di loro per raggiungere il salto di qualità: «In base agli obiettivi stabiliti dalla Società si decide se far giocare le più giovani o quelle più esperte. In Serie C è giusto dare spazio alle ragazze giovani, poi dipende dalle qualità e dalle capacità: se una calciatrice di 16, 17, 18 anni è pronta da un punto di vista fisico, tecnico e tattico ed è in grado di far parte di una prima squadra è giusto darle una possibilità e farla giocare; le ragazze che invece hanno un potenziale e un futuro prospero, ma non sono ancora pronte per la prima squadra, proseguiranno il loro percorso di crescita nelle altre selezioni giovanili.»

Il progetto femminile dell’Ascoli non è più un’utopia, è una realtà fattuale. La Società investe molto affinché le ragazze possano fare esperienza, migliorarsi e ambire ai palcoscenici importanti della massima serie italiana. Come afferma lo stesso tecnico, l’Ascoli «crede fortemente nel progetto femminile; a conferma di questo – come dicevo – è che la prima cosa fatta appena insediatasi è stata la richiesta di ripescaggio. Per quanto riguarda il trasferimento di cinque nostre ragazze in Club di Serie A, ne siamo molto orgogliosi, vuol dire che abbiamo messo queste calciatrici nelle condizioni migliori per esprimersi al meglio, è un riconoscimento al lavoro svolto negli anni. Una di queste ragazze è stata convocata nella Nazionale Under 17 che ha preso parte al Mondiale in Marocco.»

Gli obiettivi dell’Ascoli sono ben chiari, e il tecnico ne ha in mente sia a breve, sia a lungo termine, per arricchire il percorso delle sue calciatrici di margini di miglioramento e, non da meno, consapevolezza nelle proprie capacità. Il sogno di Mister Renga è quello di vedere le sue ragazze, la controparte al femminile dell’Ascoli, venire riconosciute allo stesso livello dei calciatori della maschile in un’ottica che confluirebbe nella maggiore visibilità della squadra e nella consapevolezza, stavolta nei confronti del femminile, da parte delle persone esterne a questo mondo: «L’obiettivo a lungo termine è affermarsi nel panorama nazionale femminile e migliorare la propria categoria. Tutto questo ovviamente ha bisogno di tempo e deve passare attraverso un’accurata programmazione. Viene da sé che l’obiettivo di breve termine è quello di consolidarsi in una categoria per noi nuova e pian piano crearsi quella storia e quell’immagine che appartengono alla squadra maschile per storia, per trascorso e per qualità. Costruire tutto questo anche a livello femminile significherebbe attrarre calciatrici importanti, sponsor che investano con consapevolezza sul femminile, oltre che avere un maggior interesse mediatico. Questo per noi è il primo anno in C, abbiamo una squadra con un’età media molto giovane ed è normale che, quando abbiamo affrontato squadre con organici già abituati da anni al campionato di C, abbiamo avuto delle difficoltà. Man mano le ragazze stanno acquisendo sempre maggiori competenze nella gestione delle varie fasi della gara per poter competere con avversarie qualitativamente superiori.»

Si ringraziano l’Ascoli Calcio Femminile e Mister Giacomo Renga per il tempo concesso e per la grandissima disponibilità.

Fiorentina vs Roma, il big match, il tecnico avvisa:”Saremo concentrate contro una grande squadra!”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Fiorentina, nell’anticipo di questa sera al Viola Park, affronterà la Capolista Roma per il big match della 5 giornata di serie A femminile, il suo tecnico attraverso i canali ufficiali del Club viola, ha dichiarato:Stiamo giocando in un campionato dove ci sono molte squadre forti, la Roma una di queste, noi prepariamo le gare come tutte le nostre sfide: massimo rispetto per le nostre avversarie”.

Potrà essere una gara con tanto pubblico e tanto spettacolo? “Può essere, non si sbilancia il tecnico, e vediamo come sarà. Credo che ci sono due squadre che combatteranno e sarà certamente una bella partita da seguire fino al termine!”.

La Fiorentina che viene da due risultati positivi, contro Inter e Sassuolo, vuole dimostrare carattere difronte al suo pubblico, mister Arcè conferma:Le ragazze stanno crescendo, lavorano bene, e sanno che ogni gara è a se; domani ci sarà un Roma bel messa in campo e dobbiamo concentrarsi come abbiamo fatto con le gare gare precedenti”.

Parma ESPORTS: Presentato il nuovo team femminile di VALORANT per la stagione 2025/26

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dopo un primo anno straordinario, Parma Esports annuncia il nuovo roster ufficiale del team femminile di Valorant per la stagione 2025/26. Nato nell’ottobre 2024, il progetto si è affermato nel panorama competitivo nazionale, conquistando il titolo italiano a maggio 2025 e raggiungendo la top 15-18 europea al Contenders Series 2.

Il nuovo roster conferma una solida base italiana con Daniela “Effy” Vrabie, in-game leader, e Martina “Marti” Marini, affiancate da Veronika “Riri” Čulkova (Lettonia) e dal coach Davide “Byron” Bicocca.

A queste si aggiungono due nuovi innesti che rafforzano ulteriormente la squadra: Sara “Aranel” Lippolis, giocatrice italiana di grande esperienza nel competitivo femminile, e Raluca-Daniela “xKittyx” Hurezan, giovane talento classe 2007 di nazionalità spagnola.

Un mix di esperienza e nuove energie che rappresenta al meglio la filosofia del Club: investire nel futuro del gaming competitivo femminile e dare spazio a player di talento, pronte a crescere e a confrontarsi ad alto livello europeo.

Con questo nuovo roster, Parma Esports conferma il proprio impegno nello sviluppo e nella valorizzazione del settore femminile negli Esports, proseguendo un percorso di crescita e innovazione in linea con i valori del Club.

Trento Academy e Linda Tonelli: le bambine possono ispirarsi e sognare di diventare calciatrici

Un’aquila femmina di colore nero, con zampe e rostro dorati, è l’aquila di San Venceslao su uno scudo a sfondo giallo e blu. E’ il simbolo cucito sulle maglie del A.C. Trento 1921, le stesse che indossano le ragazze del Trento Femminile, che con orgoglio e impegno scendono in campo ogni domenica, per affrontare le squadre avversarie, nel Campionato di Serie C.
Il Trento si è presentato ai nastri di partenza, dopo il buon terzo posto della scorsa stagione, con gran parte delle giocatrici protagoniste e degli acquisti interessanti, in grado di migliorare una rosa già competitiva. E’ una società che negli ultimi anni, ha sempre saputo mettere le calciatrici nelle migliori condizioni, allo scopo di giocare un calcio ordinato e di qualità, ottenendo risultati eccellenti, culminati nella promozione in Serie B, nella stagione 2021/22. Tra l’altro, non è da tutti avere la possibilità di giocare in uno stadio cittadino bello e importante come il “Briamasco”.
A livello societario, ad agosto è stato firmato l’atto di fusione tra la Trento Academy, ramo
d’azienda dall’A.C. Trento 1921 e il Trento Calcio Femminile, che mira a sviluppare un progetto in cui tutti i settori saranno coinvolti, dalla prima squadra femminile, al settore giovanile. Lo scopo è quello di portare avanti un percorso tecnico e organizzativo comune, orientato alla crescita delle giovani calciatrici e a valorizzare le potenzialità presenti sul territorio.
Abbiamo rivolto qualche domanda al capitano del Trento, Linda Tonelli, difensore classe 1998. Linda arriva in giallo blu nel 2018, dal settore giovanile del Sudtirol, dove ha anche esordito in Serie A. E’ un difensore centrale molto forte e aggressiva in marcatura, ma capace di un ottimo lavoro di impostazione. Il legame con il Trento è solido e vi rimane sia in Serie B, sia dopo il ritorno in C, meritandosi sul campo i gradi di capitano. E’ una leader carismatica, sia in campo, che fuori.
È una domanda che si fa spesso, ma le risposte sono così belle e varie che la facciamo anche a te: perché hai scelto il calcio?
“Ho due fratelli più grandi di me che giocavano a calcio, quindi mi sono appassionata e ho
stressato così tanto i miei genitori, che appena ho avuto l’età mi hanno portata nella squadra del mio paese dove giocavano i miei fratelli e mio papà era dirigente. Mia mamma ha poi provato a propormi altri sport, ma con scarsi risultati e si é rassegnata a passare i weekend sugli spalti”.
La fascia da capitano a un difensore centrale. Come si legano queste due cose? Come tieni la squadra unita?
“Indossare la fascia di capitano del Trento è sempre un orgoglio. Penso che il mio ruolo in campo e da capitano siano legati da carisma e leadership necessarie a “guidare” la fase difensiva e la squadra. Riuscire ad avere una squadra unita ritengo sia un lavoro complicato e che si costruisce nel tempo grazie alla voglia di tutte di mettersi in gioco, giorno dopo giorno, soprattutto nei momenti di difficoltà. Chi mi conosce sa che sono una persona che parla poco ma che si fa capire anche solo con uno sguardo”.
Scegli tre aggettivi per descriverti e spiegali.
“Per iniziare mi definirei resiliente, infatti sono una persona che non si lascia scoraggiare, ma che si adatta e reagisce nei momenti difficili. Come secondo aggettivo direi altruista, perché mi piace essere d’aiuto e supporto per le persone che mi stanno vicino. Per concludere mi descriverei una persona organizzata che desidera avere tutto sotto controllo gestendo al meglio tempo e spazi”.
Hai ormai una certa esperienza in Serie C e nella stagione 2022/23 hai anche giocato in Serie B. Secondo te, il calcio femminile, sta andando nella direzione giusta? Cosa c’è ancora da migliorare?
“Nel lontano 2015/2016 ho avuto anche l’opportunità di disputare una stagione in serie A con il Sudtirol e posso affermare che negli ultimi anni il calcio femminile è in forte crescita. Da piccola giocavo in una squadra maschile in cui ero l’unica bambina della squadra e non avevo neanche idea che esistessero squadre femminili; ora invece le bambine possono ispirarsi e sognare di diventare calciatrici. Ritengo che la direzione intrapresa sia quella giusta, però il cambiamento richiede tempo e perseveranza”.

Come passi le tue giornate e quali sono i tuoi interessi al di fuori del rettangolo verde?
“Lavoro come ingegnere nel reparto qualità di un’azienda multinazionale nel settore
metalmeccanico; nel poco tempo libero a disposizione mi piace fare passeggiate nella natura e viaggiare per scoprire posti nuovi”.

Ringraziamo Linda Tonelli e l’ufficio stampa del Trento per la disponibilità e la cortesia.

Ternana Women: Cincotta recupera due calciatrici ma ne perde una per un brutto infortunio

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dal “Moreno Gubbiotti” arrivano buone notizie. Mister Antonio Cincotta potrà contare di nuovo su due pedine importanti in vista della sfida di domenica contro il Como Women (fischio d’inizio alle 12:30 con diretta freemium di DAZN). Dopo sette mesi di stop e un lungo percorso di riabilitazione, torna finalmente Claudia Ciccotti. Il centrocampista, protagonista della promozione in Serie A, è pronto a rimettere piede in campo e a dare il suo contributo alla causa rossoverde. Un ritorno che sa di emozione, sacrificio e forza di volontà.

Buone notizie anche tra i pali: Katia Ghioc ha smaltito il trauma contusivo alla spalla sinistra che l’aveva tenuta ferma per quasi un mese e torna a essere convocabile. Grazie anche al grande lavoro svolto dallo staff sanitario e tecnico, il gruppo ritrova così due figure importanti, dentro e fuori dal campo. Purtroppo non arrivano segnali positivi per Marika Massimino, uscita nei minuti finali del match di Biella contro la Juventus: gli esami hanno evidenziato un trauma distorsivo del ginocchio sinistro con lesione del collaterale mediale. Il difensore dell’Italia U23 ha già iniziato il percorso di recupero e tutto il gruppo le è accanto, in attesa di rivederla presto in campo.

Intanto, la squadra continua a lavorare senza sosta in vista della quinta giornata di Serie A Femminile Athora, che vedrà la Ternana Women tornare al “Gubbiotti” per la sua seconda gara casalinga. Un appuntamento importante, un’altra occasione per cercare quella prima vittoria che tutto il popolo rossoverde sogna e merita. Domenica coloriamo insieme il “Moreno Gubbiotti”: portiamo bandiere, sciarpe e voce, e spingiamo le nostre ragazze verso una grande prestazione. Perché questa squadra ha bisogno di tutti noi. E insieme, possiamo scrivere un’altra pagina di questa bellissima storia rossoverde.

A Milano incontro tra Athora Italia e i club di Serie A Women. Cappelletti: “Ottimi i primi i riscontri in termini di visibilità”

credit photo: Paolo Comba - photo agency Calcio Femminile Italiano

Dopo la conferenza stampa di presentazione a Roma, si è svolto oggi a Milano il primo incontro tra i 12 club di Serie A Women e i rappresentanti di Athora Italia, da quest’anno title partner del campionato di Serie A. Un momento di condivisione e scambio di idee in cui i vertici della compagnia assicurativa vita parte del Gruppo Athora, tra i leader europei nel risparmio assicurativo e nella previdenza, hanno illustrato ai club le iniziative – a livello media, digital e di attivazione sui campi – in programma in questa stagione per rafforzare una partnership non soltanto commerciale ma anche valoriale.

“Ringrazio Athora per essere entrata a far parte della famiglia della Serie A Women e per averci dato l’opportunità di ascoltare il loro piano strategico – le parole della presidente Federica Cappelletti -. I7 e quella di oggi è stata un’ulteriore occasione per valorizzare questa partnership che abbiamo già avuto modo di presentare ai media prima dell’inizio del campionato. Il percorso verso la sostenibilità del movimento passa inevitabilmente dall’aumento dei ricavi, ma anche dalla condivisione di valori e iniziative con i nostri partner”.

“E’ stato un piacere – ha commentato Jozef Bala, CEO di Athora Italia –, aver incontrato oggi la presidente Federica Cappelletti e i club della Serie A Women: un momento di confronto utile per condividere insieme i prossimi passi e la strategia di comunicazione che svilupperemo nei prossimi mesi a sostegno del movimento calcio femminile. Crediamo fortemente nel percorso che abbiamo intrapreso insieme, basato su una totale comunione di valori. Ci sentiamo davvero parte di una famiglia e siamo orgogliosi di farne parte”.

 

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