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Federica Cappelletti confermata alla guida della Divisione Serie A Femminile Professionistica. Gravina: “Consolidati i progetti intrapresi”

Federica Cappelletti, in carica dal 29 giugno 2023, è stata confermata presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica. L’Assemblea della Serie A Femminile ha inoltre nominato i quattro consiglieri: Carlo Maria Stigliano sarà il vicepresidente, in un Consiglio Direttivo composto anche da Stefano Braghin, Elena Turra e Ilaria Pasqui, quest’ultima in qualità di consigliere indipendente.

Alla Divisione Serie A Femminile Professionistica, anche per la stagione sportiva 2024-25, è demandata l’organizzazione del campionato di Serie A – del quale oggi è stato reso noto il calendario della nuova stagione -, della Coppa Italia, della Supercoppa Italiana e del campionato Primavera 1. “Auguri di buon lavoro a Federica Cappelletti per il rinnovo del suo incarico, che testimonia la bontà del lavoro svolto nell’ultimo anno – il commento del presidente della FIGC, Gabriele Gravina –. La sua conferma alla guida della Divisione aiuta a consolidare i progetti intrapresi insieme alla Federazione per lo sviluppo del movimento femminile: un lavoro sinergico finalizzato tanto alla base, e all’incremento del numero delle tesserate, quanto al vertice, con le calciatrici dei club di Serie A Femminile che si apprestano a iniziare la loro terza stagione con lo status di professioniste”.

“Ringrazio l’Assemblea per la fiducia riposta nella mia persona e in quello che è stato il mio lavoro nel primo anno di presidenza – le prime parole, emozionate, di Cappelletti dopo la rielezione –. E ringrazio la FIGC per aver mantenuto gli impegni presi nei confronti della Divisione e delle società. Il bilancio della prima stagione è stato sicuramente positivo: lo dimostrano il successo dei due grandi eventi organizzati dalla Divisione, la finale di Supercoppa e quella di Coppa Italia, e la crescita del livello tecnico del campionato di Serie A e di quello Primavera, il vero serbatoio del talento. È stato nello stesso tempo intrapreso un percorso di riforma dei campionati, che porterà la Serie A a 12 squadre dalla stagione 2025-26, e che consentirà al movimento, ai nostri club e alle nostre calciatrici di compiere un ulteriore step di sviluppo”.

Ecco le calciatrici della Seleção che prenderanno parte alle Olimpiadi: tra loro anche la veterana Marta!

Ufficiale il gruppo delle brasiliane che scenderà in campo per giocarsi il tutto e per tutto alle Olimpiadi di Parigi 2024: in questi giorni è stata proprio la società gialloverde, insieme al ct della squadra Arthur Elias, a formalizzarne la lista. Ecco chi potrà incontrare Nigeria, Giappone e Spagna (campione del mondo in carica) in tale circostanza:
Lorena e Tainá (portieri)
Antonia, Tarciane, Rafaelle, Tamires, Yasmim, Thais Ferreira (difensori)
Duda Sampaio, Vitória Yaya, Ana Vitória (centrocampiste)
Kerolin, Adriana, Marta, Jheniffer, Ludmilla, Gabi Nunes, Gabi Portilho (attaccanti)
Priscilla, Angelina, Lauren e Luciana (riserviste).

A proposito delle calciatrici convocate, durante la conferenza stampa tenutasi il 2 luglio esclusivamente per il famigerato annuncio, l’allenatore della Seleção ha riferito:Questa lista è stata stilata con grande cura, analizzando la natura della competizione.
È importante avere una squadra molto equilibrata, sotto tutti gli aspetti; pensiamo anche alle trasferte e alle partite molto ravvicinate, al raduno delle atlete in relazione ai sistemi che possiamo utilizzare strategicamente. Tutto questo rientra nel processo decisionale, che è ed è stato mio, ma condiviso con tanti professionisti qualificati“.

Un altro punto sottolineato dallo stesso  è la presenza di sette attaccanti (tra cui l’ormai ufficiale Marta, presenza dubbia fino alla medesima conferma); oltre alla propensione offensiva, infatti, internamente sono state privilegiate atlete con caratteristiche diverse che possano rinforzare il centrocampo: “La lista è piccola, ci sono solo tre centrocampisti, tre difensori, tre terzini e solo due portieriha continuato il sopra citatoAnche in base al profilo del calcio attuale, abbiamo convocato un numero maggiore di attaccanti perché è proprio in attacco che ci saranno più sostituzioni (solitamente ci si consuma di più)“.

Le due volte medaglia d’argento (Atene 2004-Pechino 2008) su sette partecipazioni totali alle Olimpiadi, dal 4 luglio, sono ben concentrate sull’allenamento presso il Granja Comary a Teresópolis-RJ, principale struttura a disposizione in preparazione all’evento.
Il 17 luglio è prevista, invece, la partenza per Bordeaux, prima del vero e proprio avvio della competizione il 25 contro la Nigeria.

Presentata la mascotte ufficiale della Coppa del Mondo femminile FIFA Under 17 2024 a 100 dall’inizio del torneo

TANÍ, la mascotte ufficiale della Coppa del Mondo femminile FIFA Under 17 2024, è stata svelata in vista del primo torneo FIFA che si terrà nella Repubblica Dominicana.

Il nome della mascotte è ispirato al popolo Taino indigeno dell’isola caraibica e si è fuso con il nome “Ana”, che nella lingua Taino si traduce come “fiore”. Il carattere unico incarna la straordinaria bellezza naturale del paese e si basa sulla rosa di Bayahibe, il fiore nazionale della Repubblica Dominicana.

L’uso del fiore indica anche il talento naturale e lo spirito di crescita dei giocatori, che saranno gli ultimi a competere nell’attuale formato biennale a 16 squadre del torneo prima di estendersi a una competizione annuale a 24 squadre a partire dal 2025.

La mascotte sarà presente alle partite delle due città ospitanti: la capitale Santo Domingo, lo Stadio Felix Sanchez e Santiago de los Caballeros, lo Stadio CFC.

Le 16 squadre partecipanti saranno Brasile, Colombia, Repubblica Dominicana, Ecuador, Inghilterra, Giappone, Kenya, Corea del Nord, Repubblica di Corea, Messico, Nuova Zelanda, Nigeria, Polonia, Spagna, Stati Uniti e Zambia.

Genoa, il club conferma Camilla Forcinella, Chiara Mele, Eleonora Oliva ed Emma Errico

Photo Credit: Marco Montrone - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Genoa ha annunciato in questi giorni ulteriori rinnovi contrattuali in vista della nuova stagione e sono Chiara Mele, Eleonora Oliva ed Emma Errico. Tutte e tre restano rossoblù fino al 2025.

Chiara Mele (nella foto) è un difensore classe ’02 arrivata nella scorsa stagione sotto la Lanterna, collezionando 25 presenze al suo primo anno con le rossoblù, ma è difensore anche Eleonora Oliva che ha scesa in campo all’esordio stagionale con la divisa del Grifone. Emma Errico è una centrocampista classe ’94 anch’essa giunta al Genoa un anno fa, collezionando 21 presenze nell’annata che si è appena conclusa.

Restando in tema conferme, la società punterà ancora sul portiere Camilla Forcinella, dato che si è deciso di rinnovare il prestito di un anno dalla Juventus, club di appartenenza dell’estremo difensore classe ’01.

Real Madrid: quinto rinforzo direttamente dall’Atletico Madrid

Eva Navarro è il quinto acquisto del Real Madrid femminile. Come riportato da AS, la giocatrice classe 2001 era svincolata dopo la scadenza del contratto con le Colchoneras e ha firmato un contratto con il Real fino al 2028.

Dopo due stagioni con l’Atletico Madrid, la prima culminata con la vittoria della Coppa della Regina proprio contro il Real Madrid, Eva Navarro diventa la seconda giocatrice trasferitasi da una squadra di Madrid all’altra. Nel 2020, infatti, Kenti Robles fu protagonista di un trasferimento dall’Atletico al Real Madrid nell’anno di fondazione della squadra delle Merengues.

L’allenatore Alberto Toril potrà sfruttare la duttilità di Eva Navarro, abile negli inserimenti e nel gioco sulle fasce: 7 gol e 9 assist quest’anno, statistiche record per la murciana. La qualità del pacchetto offensivo scatenerà una concorrenza avvincente: Athenea, Linda Caicedo, Weir, Feller, Moller, Carla Camacho e il neo acquisto Alba Redondo si giocheranno un posto in attacco in quello che potrà essere il 4-2-3-1 di Toril.

“È un sogno che penso che ogni calciatore voglia giocare per questo club. Quando ho saputo che il club mi voleva, ovviamente, non ci pensato due volte”, ha dichiarato Eva Navarro nella sua prima intervista con il club. “Ho deciso di venire qui, con la voglia di godermi davvero questo club , di vincere tanti titoli, che è quello che voglio ” . Navarro ha rivelato di essere da sempre tifosa del Real Madrid, così come tutta la sua famiglia: “Ho la fortuna che a casa mia siano tutti del Real Madrid e ho sempre visto il Real Madrid vincere quelle Champions League in TV”.

Il Real Madrid ,dunque, fa sul serio per la prossima stagione. La società sta rispettando volontà espressa di costruire una squadra competitiva e fino ad ora sono arrivati 5 nuovi innesti dal mercato. L’obiettivo è continuare ad assemblare un gruppo in grado di avanzare in UEFA Women’s Champions League, dopo la breve comparsa fino ai gironi nella scorsa edizione del torneo. Barcellona avvisato.

Il calendario della nuova stagione: si parte col botto, il derby Lazio-Roma alla prima giornata. Alla sesta il duello tra la Juventus e le giallorosse

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Serie A Femminile eBay 2024-25 inizia col botto: subito il derby tra Lazio e Roma, che torna a distanza di due stagioni dopo la promozione della squadra biancoceleste, vincitrice dell’ultimo campionato di Serie B. Quello tra la Lazio e le bi-campionesse d’Italia della Roma sarà soltanto il primo atto di una stagione – la terza dall’introduzione del professionismo – che si annuncia esaltante, e che precederà la riforma dei campionati prevista dalla stagione 2025-26, con la Serie A che passerà da 10 a 12 squadre e la Serie B che sarà invece composta da 14 formazioni.

L’altro derby alla prima giornata, in questo caso regionale, è quello tra Como Women e Milan, con Fiorentina-Napoli Femminile, Inter-Sampdoria e Sassuolo-Juventus a completare il programma del weekend tra sabato 31 agosto e domenica 1° settembre (gli orari e i giorni di gara saranno resi noti successivamente).

I BIG MATCH Alla seconda giornata ecco Milan-Fiorentina, alla terza il derby di Milano (andata in casa nerazzurra), alla quarta Juventus-Fiorentina, alla quinta Inter-Roma, alla sesta Juventus-Roma, alla settima Inter-Juventus e Roma-Milan, all’ottava Fiorentina-Inter, alla nona e ultima giornata Juventus-Milan e Roma-Fiorentina, rivincita quest’ultima della finale di Coppa Italia giocata a maggio a Cesena.

LE DATE Dopo la prima giornata ecco la prima sosta, che coinciderà con l’impegno della Fiorentina nel primo turno di qualificazione alla UEFA Women’s Champions League; il campionato si fermerà poi nel weekend tra sabato 26 e domenica 27 ottobre e tra sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre (finestre dedicate alle nazionali). La prima fase del campionato di Serie A Femminile eBay, che riprenderà l’11 e 12 gennaio dopo la sosta natalizia, si concluderà nel weekend tra sabato 8 e domenica 9 febbraio.

LA FORMULA Invariata la formula rispetto alla passata stagione: al termine della prima fase, le prime cinque squadre della classifica accederanno alla poule scudetto portandosi dietro i punti totalizzati nelle prime 18 giornate, stesso discorso per le squadre classificate dalla sesta alla decima posizione, che parteciperanno alla poule salvezza al termine della quale solo l’ultima retrocederà in Serie B, categoria dalla quale saliranno le prime tre classificate per portare l’organico della Serie A 2025-26 a 12 squadre.

La seconda fase prenderà il via tra il 1° e il 2 marzo, e si concluderà il 17 e il 18 maggio.

SERIE A FEMMINILE EBAY 2024-25 – PRIMA GIORNATA (31 agosto-1° settembre)
Como Women-Milan
Fiorentina-Napoli Femminile
Inter-Sampdoria
Lazio-Roma
Sassuolo-Juventus

SERIE A FEMMINILE EBAY – LE DATE DELLA STAGIONE 2024-25
Prima fase
Prima giornata: sabato 31 agosto-domenica 1° settembre
Ultima giornata: sabato 8-domenica 9 febbraio

Seconda fase
Poule scudetto e poule salvezza
Prima giornata: sabato 1-domenica 2 marzo
Ultima giornata: sabato 17-domenica 18 maggio

 

Alisha Lehmann: un’operazione che ci lascia qualche dubbio

Alisha Lehmann si è ufficialmente trasferita alla Juventus. L’operazione, dal punto di vista puramente mediatico, è stata un successo, visto che sono aumentati esponenzialmente followers e interazioni sui profili della squadra, ed è una mossa che ha fatto parlare e continuerà a far parlare di sé. La nostra redazione però, vuole sottolineare come questo trasferimento abbia comunque generato qualche dubbio, perché se da un lato serve visibilità al calcio femminile italiano, non sempre il fine giustifica i mezzi.

Punto 1: com’è nata l’operazione

Alisha Lehmann in questa finestra di mercato, non era considerata “un obiettivo di mercato concreto” (riportando le parole di Mauro Munno, giornalista di JuventusNews24), seppur il club non avesse “preclusioni“. Tutto questo il 13 giugno. Solamente 24 ore dopo, lo stesso giornalista bianconero scriveva “l’operazione sarebbe innegabilmente appetibile da un punto di vista marketing e Juventus come club ci sta pensando sempre più seriamente“, mossa diventata quasi realtà il 15 giugno. Era evidente come le voci stessero prendendo sempre più concretezza.

Il trasferimento è stato legato ad un altro movimento di mercato, che però riguardava la squadra maschile. La società infatti, ha tesserato Douglas Luiz – fidanzato di Lehmann – dall’Aston Villa, club in cui militava la stessa calciatrice svizzera. Evidentemente, è stata una mossa vantaggiosa soprattutto per la sezione femminile, in quanto è stata subordinata al maschile, evitando spese che avrebbero sforato il budget trasferimenti (sempre citando Munno).

Se da un lato si può esaltare la furbizia di questo colpo, dall’altro ci chiediamo se la stessa giocatrice possa aver avuto voce in capitolo. Questo potrebbe essere smentito dalla stessa giocatrice, che poco dopo l’acquisto, sul sito ufficiale del club, dichiarava: “Per me e Douglas essere insieme nello stesso Club è un sogno: abbiamo spesso giocato in città differenti, e quindi poter vivere queste grandi avventure nello stesso posto è qualcosa di meraviglioso“.

Punto 2: il rischio di creare un ambiente difficile

Il secondo rischio che può essere legato all’operazione, è la possibilità che l’ambiente bianconero si possa trasformare in un habitat iper-competitivo pur di quanto già non lo sia. Giocare alla Juventus significa avere la possibilità di confrontarsi con una realtà che, specialmente a livello di mentalità (come si evince dal motto “fino alla fine“) non ha eguali.

Negli ultimi anni però, la serenità del ciclo Guarino e del primo Montemurro è venuta un po’ a mancare. La miccia che ha dato fuoco alle polveri, è stata sicuramente la dimissione dell’intero Consiglio di Amministrazione della società per il caso plusvalenze, proprio mentre le Women si giocavano l’accesso ai Quarti contro Lione ed Arsenal. Unito ad un ciclo ormai giunto alla sua naturale conclusione, le certezze e la sicurezza delle giocatrici sono venute meno. E l’ultima gestione Montemurro, culminata con l’esonero, ha scontentato buona parte del gruppo squadra.

Il fatto che molte giocatrici si siano impegnate tanto e abbiano fatto sacrifici sia per arrivare a Vinovo, sia per creare una squadra vincente e competitiva, lottando per quello che la maglia simbolicamente rappresenta, e ora si sia aggiunta una calciatrice per una mossa che strizza l’occhio al marketing come fine principale, può creare ulteriore malcontento da gestire. Va detto però che Alisha Lehmann è stata definita, da chi l’ha conosciuta, come una persona umile, per cui superata la diffidenza iniziale, può sicuramente ritagliarsi il suo spazio all’interno dello spogliatoio.

Professionismo implica professionalità, quindi il fastidio iniziale sarà sicuramente superato quando si lotterà tutte insieme per la vittoria. Inutile creare polemiche basate sui “likes” (anche perché buona parte delle Bianconere è impegnata nella Pausa Nazionali, in quanto c’è un europeo da conquistare) al momento. L’ambiente bianconero deve fronteggiare voglia di rivalsa, gestire senatrici e nuove leve, e personalità di un certo tipo, il tutto alla guida di un allenatore alla sua prima esperienza nel femminile. C’è già fin troppa pressione per aggiungere ulteriore pepe alla faccenda.

Punto 3: battaglie per l’uguaglianza minimizzate

Dopo aver visto le problematiche puramente sportive (quelle quindi risolvibili), passiamo a quelle più spinose, perché la vicenda Lehmann tocca tanti altri tasti. La prima, la più evidente, è che essendo una mossa di marketing, rischia di minimizzare tutte le battaglie per l’uguaglianza, contro il sessismo e per la parità di genere. Il calcio femminile è una delle basi con cui costruire un futuro che combatta l’oggettificazione e la sessualizzazione delle donne, per creare ambienti di parità senza discriminazioni e molestie.

I commenti social evidenziano quanto ancora ci sia da lavorare per superare stereotipi e sessualizzazione. Buona parte del pubblico italiano considera il calcio femminile meno di uno sport, e sta indirizzando la sua attenzione più per l’avvenenza e la fama di Alisha Lehmann, che non per le sue qualità tecniche. Di questo la Juventus non ha colpe dirette, però la mossa di mercato strizza l’occhio più a loro che non agli appassionati del movimento.

E l’altro problema è quello del mansplaining. Ci sono personaggi che ne hanno approfittato per lanciare frecciatine e battutine, paventando una sapienza del movimento, specialmente rivolto alle giornaliste, accusate di “gelosia“. Per chi è nel settore da anni, e segue con passione, trasporto e assiduità, talvolta facendo trasferte pagate di tasca propria, è decisamente fastidioso leggere chi si presta a lezioncine su come bisogni trattare la vicenda. Il fatto che Lehmann giochi con la sua femminilità, non dà il diritto a nessuno di considerarla principalmente per quel motivo.

Punto 4: il calcio femminile necessita di questa visibilità?

Il calcio femminile, specialmente quello italiano, ha bisogno di crescere nella visibilità. Visibilità che è già cresciuta grazie all’ingresso della Juventus nel lontano 2017-18. Il club ha dimostrato di sapere smuovere l’animo di molti tifose e tifosi, e nell’ultima finale di Coppa Italia l’assenza delle Bianconere è comunque pesata. Ovviamente, la vicenda Lehmann non deve essere utilizzata per far finta che non esistano problematiche legate al calcio femminile italiano.

Vi sono infatti molti problemi alla base. Il professionismo, in fin dei conti, ha riguardato soltanto la punta della piramide, che hanno alzato la crescita, pure quella dei costi che le piccole e medie società si sono trovate ad affrontare, con anche società storiche che hanno dovuto alzare bandiera bianca. Era una mossa necessaria, ma si è poi presa in considerazione solo una parte del movimento.

Altri problemi riguardano la difficoltà nel reperire informazioni sulle squadre delle divisioni minori, sia per l’assenza di uffici stampa, sia perché alcuni club non hanno un sito di proprietà sul quale riportare le principali news. E tra Serie B, Serie C, Eccellenza e Promozione, buona parte delle ultime estati ha visto il ritiro o la cancellazione delle iscrizioni – spesso a calendari già compilati – ripescaggi o addirittura lo scioglimento della squadra femminile, come avvenuto per Canelli e Pinerolo ad esempio. Oppure come nel caso della Virtus Verona (Serie C maschile), che aveva acquisito il titolo sportivo del Real San Massimo, salvo poi fare un passo indietro.

Purtroppo la crescita dei costi, se da un lato permette alle calciatrici di accedere a strutture all’avanguardia e a personale qualificato, dall’altro rischia di ritardare l’indipendenza del calcio femminile. E come si sta evincendo dalla dura estate del calcio inglese, spesso basta la decisione di pochi uomini perché intere storie di calcio femminile vengano cancellate in un colpo di spugna. Saranno anche decisioni “difficili e sofferte” per i proprietari, ma non è che per le giocatrici sia una botta di vita, ecco.

L’ultimo problema sono i comportamenti ancora inappropriati di certi elementi all’interno del sistema, tra molestie sessuali, abusi e discriminazioni insabbiate per non creare scandali, elementi più interessati agli sponsor che non al calcio giocato (si parla in generale a livello nazionale e globale, non si sta accusando di questo uno specifico club), l’arroganza di certi procuratori, peraltro spesso non iscritti all’albo, e chi pensa – come già denunciava Carolina Morace nell’immediato post-mondiale – che il movimento Femminile sia soltanto una moda. Il fatto che Alisha Lehmann possa portare nuova linfa vitale al calcio femminile, non può significare l’ignorare criticità da risolvere al più presto per il bene dell’intero sistema.

Punto 5: accontentarsi sempre

Chiudiamo questa lunga riflessione con un quesito: perché il calcio femminile deve sempre accontentarsi? Accontentarsi di giocare in certi stadi, che se ne parli poco e peraltro nemmeno con conoscenza approfondita dei campionati, e perché “qualche anno fa era impensabile arrivare a questi livelli“…

È impossibile e arrogante pretendere che da un momento all’altro uno sport rimasto nell’ombra illumini le stanze di tutto il mondo. Ma non si può nemmeno rimanere su livelli neanche lontanamente accettabili solo perché si sta crescendo. Ci vuole tempo per un totale cambio culturale, vero, e non si può pensare di sottrarre spazio ad altri sport ugualmente importanti, anche se più di nicchia (maschili e femminili). Certo, basterebbe iniziare a ridurre lo spazio riservato al calcio maschile, anche perché se ne parli con più riguardo alla qualità delle opinioni e con meno speculazioni, ma questo è un altro discorso, e non vale solo in quel contesto.

Quello che si chiede è che vengano rispettate le volontà degli spettatori di potersi godere finalmente uno sport puro, vero, che possa effettivamente servire a cambiare la concezione di calcio che si è avuta sino adesso, uscendo dalla visione prettamente machista.

Semplicemente il calcio femminile deve tornare far notizia per le sue qualità tecniche e per le storie che nascono da esso, per la sportività, per il romanticismo dei club interamente “al femminile”, e per i nomi pesanti che arrivano dal maschile. Il tutto senza sessualizzazioni di chi va in campo per giocare. Perché il lavoro di una calciatrice è quello. La bellezza non può essere né deve diventare il mezzo principale per veicolare l’attenzione su determinate squadre.

E siamo certi che, se Alisha Lehmann non dovesse performare a dovere – potrebbe essere un’evenienza, l’ambiente juventino richiede una diversa performance rispetto ad Aston Villa o West Ham – coloro che l’hanno senza averla mai vista giocare, non esiteranno a riversare la loro frustrazione all’indirizzo della calciatrice stessa e su tutto il movimento, come purtroppo si è visto con gli insulti sessisti dopo l’ultimo Mondiale. Il sessismo è un problema da risolvere il prima possibile, e purtroppo c’è il rischio che questa operazione vada invece ad alimentarlo.

Freedom FC Women: il rinnovo di Devoto e tre nuovi acquisti (uno dall’estero)

La Freedom FC Women sta delineando la rosa per il nuovo campionato di Serie B. Dopo aver annunciato alcune mosse molto interessanti, come l’arrivo di Korenciova, il club piemontese si sta adoperando per confermare le giocatrici fondamentali dell’ultima salvezza. Tra queste, vi è Flavia Devoto, autrice di diversi assist fondamentali nella passata stagione. Ecco il comunicato pubblicato sui profili social della squadra:

FLAVIA SCATTA ANCORA INSIEME A NOI! La Freedom FC Women è lieta di annunciare la conferma di Flavia Devoto per la stagione 2024-25. Duttile esterno scuola Juventus, classe 2000, in grado di svolgere con efficacia la doppia fase, difensiva e offensiva, Flavia è arrivata a Cuneo nell’estate del 2023 dopo le esperienze al Vittorio Veneto, al Tavagnacco e alla Torres, diventando uno dei punti fermi dello scacchiere biancoblù nello scorso campionato di Serie B. Entusiasti di averti ancora con noi, Flavia!“.

A Korenciova invece, si aggiunge una nuova entrata. Si tratta di Yoana Yordanova Stankova, che ha collezionato 7 presenze nelle qualificazioni al campionato Mondiale 2023 con la sua Bulgaria, oltre ad aver partecipato all’ultima Nations League vinta poi dalla Spagna. La giovane calciatrice arriva dal Sassuolo Primavera vicecampione d’Italia. Questo il comunicato, riportato integralmente, preso sempre dai profili social del club cuneese.

UN ARRIVO DI PROSPETTIVA INTERNAZIONALE! La Freedom FC Women è lieta di annunciare l’arrivo in biancoblù di Yoana Yordanova Stankova: difensore classe 2005, approda a Cuneo dal Sassuolo a titolo definitivo. Nonostante la giovane età, Yoana ha già saputo ritagliarsi uno spazio importante, nel corso delle ultime due stagioni, all’interno della nazionale maggiore della Bulgaria con la quale può vantare un primato statistico di tutto rispetto e prestigio: è stato, infatti, suo il primo gol realizzato nella UEFA Women’s Nations League, andando a segno nella gara contro la Macedonia del Nord. Yoana Stankova è approdata in Italia nell’estate del 2022, dopo aver vinto il campionato con il Lokomotiv Stara Zagora: al Sassuolo, è stata una colonna della Primavera, con cui ha raggiunto lo scorso maggio la Final Four Scudetto, laureandosi vice-campionessa d’Italia. Ora una nuova sfida, ambiziosa, con la Freedom FC Women in Serie B: benvenuta in Granda, Yoana Stankova!“.

Dal Cesena arriva anche Paola Cuciniello a rinforzare la difesa. La giocatrice arriva dal Cesena, con cui ha sfiorato la promozione lo scorso anno.

PER LA DIFESA C’È CUCINIELLO! La Freedom FC Women è lieta di annunciare l’arrivo in biancoblu di Paola Cuciniello! Difensore laterale (ma all’occorrenza, anche centrale) classe 1997, Paola ha cominciato a giocare a calcio in giovanissima età, iniziando la propria carriera agonistica al Napoli, debuttando in Serie A a soli 16 anni e collezionando 52 presenze e 3 gol con la compagine partenopea. Dopo le esperienze con lo Jesina ed il San Zaccaria, nel 2018 passa al Cesena: per lei, ben 6 stagioni in bianconero, coronate con l’ottimo quarto posto nell’ultimo campionato cadetto. Ora l’approdo a Cuneo, per rinforzare il pacchetto arretrato della nostra squadra in vista della Serie B Femminile 2024-25. , BENVENUTA PAOLA!

Infine, dalla Lazio, arriva anche Ludovica Falloni. Per lei, 15 presenze nel campionato di Serie A 2021-22 con le Biancocelesti. La società piemontese sta facendo un mercato da Serie A. Ecco il comunicato:

LUDOVICA È BIANCOBLÙ! La Freedom FC Women è felice di annunciare l’ingaggio di Ludovica Falloni! Forte centrale difensivo, romana classe 2001, muove i suoi primi passi calcistici nel Grifone Gialloverde, con cui milita in Serie C nel 2019-20, prima di passare alle giovanili della Lazio: aggregata nel giro di pochi mesi in Prima Squadra, ha vinto il campionato di B e conquistato la promozione in Serie A. Debutta così nella massima serie a 19 anni, diventando un punto fermo delle biancocelesti e guadagnandosi anche la convocazione nella Nazionale Italiana Under 23. Fresca di nuova promozione in A, Ludovica Falloni ha concluso un sodalizio durato 5 anni, rimettendosi in gioco per una nuova sfida, a Cuneo. BENVENUTA ALLA FREEDOM, LUDOVICA!“.

 

Marta Forelli, Lumezzane: “Ora ti devo lasciare con enorme malinconia, ma con la consapevolezza di aver contribuito una macchina devastante”

Photo Credit: Fabrizio Brioschi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Come vi abbiamo già scritto nella giornata di ieri, undici giocatrici hanno lasciato il Lumezzane e, tra queste, vi è quella di Marta Forelli, difensore classe ’89 che ha iniziato cinque anni fa l’avventura con le valgobbine per finire a giugno di quest’anno nel migliore dei modi, vincendo campionato e Coppa Serie C.

Questo è il pensiero dell’ex rossoblù che ha scritto sui canali social: “Eccoci qui: è stato un viaggio bellissimo, durato cinque anni, iniziato nella più totale incertezza di ciò che sarebbe stato, ma con l’assoluta convinzione che avrei fatto tutto ciò che era in mio potere, per renderlo indimenticabile, devastante, unico, raro. E così è stato. Sono stati anni carichi di fatiche, sacrifici, dolori, pianti, ma anche di traguardi raggiunti, amicizie, sorrisi, lacrime di gioia pura. Ho trovato persone fantastiche che sono sicura che mi accompagneranno ancora per molto tempo. Abbiamo concluso nel modo migliore, nel migliore dei modi possibili, abbiamo vinto tutto ciò che potevamo vincere. Ora ti devo lasciare, con un’enorme malinconia nel cuore, ma con un’altrettanta enorme gioia dovuta alla consapevolezza di aver contribuito a creare una macchina devastante. Oche per un anno, oche per sempre. Bandiera o vento?… ora possiamo sicuramente dire che abbiamo fatto la scelta giusta. Un ringraziamento speciale alla società del Lumezzane che mi ha sempre sostenuta e tenuta come pedina fondamentale di questi cinque anni, dal primo all’ultimo giorno; società così non si incontrano così spesso sul proprio cammino. Sarai sempre casa mia. Un grazie immenso alle mie compagne passate ed alle mie compagne di quest’ultimo anno perché hanno contribuito singolarmente in maniera sostanziale a scrivere una pagina di storia per questa bellissima squadra e per questa società. Un grazie alla mister ed al suo fantastico staff… avere condottieri esemplari ed unici, rende la navigazione decisamente più semplice. Unici. Arrivederci Lume“.

Nazionale femminile, Laura Giuliani: “Per me la maglia Azzurra è un onore”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Mancano 4 giorni alla sfida tra Italia e Paesi Bassi. L’obiettivo delle Azzurre saranno i tre punti, necessari per avvicinarsi alla qualificazione a Euro 2025.

Pilastro della Nazionale del ct Andrea Soncin, Laura Giuliani ha affermato tramite i canali ufficiali della FIGC: “Per me la maglia Azzurra è un onore e non può mai essere vista come una barriera. Deve essere vista come uno sprono, come la possibilità di dare qualcosa in più e di rappresentare e portare il proprio Paese all’esterno. Buffon è sempre stato il mio idolo fin da quando ero piccolina, sognavo di volare all’incrocio dei pali come faceva lui”.

 

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