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Elena Tagliabue, lancia un allarme: “Evitare procuratori, senza ombra di patentino, che operano a discapito del Movimento”

Credit photo: Alessandro Ravezzani

Elena Tagliabue, è stata per anni la presidentessa dell’Inter Femminile, ad oggi responsabile del settore femminile della Pro Sesto, da 24 anni ha messo la sua impronta gestionale impostando una tipologia di lavoro, maturata con esperienza, volta alla crescita delle giovani calciatrici e al loro approdo in prima squadra.

Consigliera nella lega dilettanti, per le società del Nord della Serie C dilettanti, ha recentemente fatto notare il dannoso proliferare di pseudo procuratori, senza ombra di patentino, che operano senza conoscenza delle regole, portando confusione non solo ai genitori delle atlete, ma anche alle società che ne gestiscono la crescita sportiva.

La nostra redazione, sensibile ed attenta a questo grandissimo problema, l’ha contattata per meglio capire la problematica.

Questo mio pensiero, – ci confessa Tagliabue, – lo sto portando avanti già da quando è entrato in essere il professionismo, poi dallo scorso anno da consigliera all’interno della Lnd categoria Serie C Nazionale (insieme ad altre cinque figure) abbiamo iniziato a combattere e a fare presente quello che è un importante problema che accomuna tutte le società nel calcio femminile”.

“La cosa che ci spaventa, e che abbiamo riscontrato, è che in questi ultimi anni il fenomeno si stia espandendo a macchia di leopardo anche nelle categorie minori: in Juniores per quanto riguarda il mio Club (nello specifico), ma anche in primavera per quanto riguarda il Club di Serie A”.

Attualmente esistono delle società che si definiscono “Agenzie Sportive”, che operano sul territorio, con a capo un “procuratore effettivo” con regolare corso e patentino Fifa, che frequenta i corsi e gli aggiornamento, e risulta in regola con le norme, poi al di sotto vengono contrattualizzati dei “giovani collaboratori” che nulla hanno a che vedere con il procuratore ufficiale, ma che agiscono in nome e per conto di, effettuano a tappeto delle vere e proprie promesse azzardate pur di ottenere la procura da parte delle calciatrici.

“Lo scorso anno, da consigliere, avevamo già sollevato in Figc questo problema. Abbiamo scritto direttamente alla LND, proprio perché nel Movimento femminile esistono queste figure, oltre tutto senza preparazione ne competenze, assunte e mandate nelle società per cercare di reclutare ragazzine dai 14 ai 20 anni e portarle a firmare accordi in cui le giocatrici stesse sono già tenute a riconoscere loro cifre importanti. Queste regole, o divieti, messe in forma contrattuale, generano tanti altri problemi di gestione con le società di appartenenza, in quanto le calciatrici che non dovessero rispettare tutte le clausole contrattuali con i procuratori, incorrerebbero anche in “penali”.

“Questo messaggio, prosegue Elena, è da fare passare alle calciatrici e ai genitori che si trovano di fronte a questo fenomeno; promesse azzardate e difficilmente realizzabili portano giovani talenti a tesserarsi in società che non valorizzano più l’atleta. Io ho il mio settore giovanile e ogni giorno, da 24 anni, valorizzo il loro impegno e sostengo le mie giovani: sacrifico magari una annata in prima squadra, facendo fare loro il giusto percorso di crescita e portandole in prima squadra quando sono pronte a giocare, non per guardare le partite dalla panchina. Queste giocatrici non si rapportano più con dei campionati alla loro pari, anzi iniziano e terminano la loro professione in panchina (magari di prestigio), ma senza fare nemmeno un minuto”.

Fenomeno che, se allargato anche in categorie minori, come in Eccellenza, porterà anche molte Società (già in difficoltà con i costi di iscrizione e trasferta) ad indebitarsi ulteriormente per far crescere il settore giovanile e questo non potrà che portare alla lunga a grosse problematiche per le società stesse che rischieranno il fallimento e per l’intero movimento femminile.

Queste difficoltà ricadranno sicuramente sullo sviluppo del settore al femminile che è appena partito e che deve ancora fare molto per il suo sviluppo.

“Vogliamo pertanto, conclude Elena, che vengano emesse normative che tutelino le calciatrici e le società per regolamentare le attività dei procuratori o degli speudo-procuratori, che, nelle divisioni dilettanti, non dovrebbe neanche poter operare in virtù delle attuali normative”.

BCF Dream Cup 2024, dove lo sport non conosce barriere

Photo Credit: Elia Soregaroli - Calcio Femminile Italiano

Lo sport che abbatte qualsiasi barriera. Questo il leitmotiv della seconda edizione della BCF Dream Cup organizzata dal Brescia Calcio Femminile in collaborazione con Ideabili e Specialisterne Italia.

Un fine settimana nel quale il Centro Sportivo Epas di Brescia ha visto in scena un torneo di calcio aperto a tutti e a tutte, dove le squadre sono state chiamate in base ai valori che dovrebbe avere la società di oggi: Lealtà, Gentilezza, Tenerezza, Amore, Passione, Speranza, Assistenza, Allegria, Grazia, Gioia, Amabilità, Felicità, Premura, Protezione, Cortesia, Sogno, Umiltà e Rispetto.

Nel corso di queste due giornate, dove nemmeno la pioggia ha fermato l’entusiasmo dei partecipanti, ci sono stati degli incontri incentrati sulla sostenibilità e sull’HPV e il concerto tenuto dal gruppo musicale “Si Può Fare Band”.

Queste sono le parole che la Presidente del BCF Clara Gorno ha rilasciato davanti ai microfoni del club bresciano: «Come qualcuno canterebbe “siamo ancora qua” e lo siamo veramente con la seconda edizione della BCF Dream Cup e siamo davvero molto orgogliosi di aver nuovamente coronato questo sogno. Il nostro motto è “sogniamo insieme” e solo attraverso un lavoro corale possiamo realizzare i nostri sogni, come oggi. La parola chiave di questi due giorni è inclusione e riguarda le persone con disabilità ma tutti noi da loro possiamo imparare e apprezzare cose che sottovalutiamo e spesso diamo per scontate. Dietro a tutto ciò c’è una grande organizzazione e un lavoro capillare svolto da persone che compongono le varie squadre del BCF ma che insieme formano un forte gruppo, senza il quale sarebbe impossibile la buona riuscita di eventi come questo. Una volta ascoltai un saggio africano dire queste parole: «Voi pensate che quando morirete sarete ricordati per il vostro conto in banca o per aver cambiato qualcosa nella vita?» e questo è ciò che muove me e questa grande organizzazione, cercare di lasciare un pezzo di mondo migliore rispetto a come l’abbiamo trovato».

Matilde Pavan: dopo il calvario, eccola di nuovo in Nazionale

Il volto di Matilde Pavan è una delle novità più piacevoli tra le convocate azzurre, la seconda della sua carriera. La giovane centrocampista di proprietà dell’Inter ha ricevuto, infatti, la chiamata di mister Andrea Soncin, prendendo parte al raduno della Nazionale maggiore dopo il lungo calvario causato da un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio destro.

Considerata uno dei talenti del calcio femminile italiano, Pavan nasce il 12 giugno 2004 e il suo percorso calcistico ha inizio proprio nelle giovanili del Venezia, la sua città natale. Compie da subito rapidi progressi, culminati con l’approdo all’Hellas Verona e l’esordio in Serie A a soli 14 anni nella stagione 2018-19 contro il Tavagnacco. Nonostante le presenze limitate (una partita di campionato e due di coppa) durante la sua permanenza al Verona, questa precoce esposizione al calcio di alto livello è stata cruciale per la sua crescita​.

Il primo club ha riconoscerne il talento emergente è l’Inter, dove si trasferisce nell’estate del 2019, seppur inizialmente nella Primavera allenata da Sebastian De La Fuente. Pavan scavalca precocemente le gerarchie e conquista un posto in prima squadra, tuttavia collezionando solo poche presenze tra Campionato e Coppa Italia.

La centrocampista ha bisogno di minuti ed esperienza e così, finisce in prestito al Como Women dopo tre anni di permanenza nella società neroazzura. Con le lariane, allora neopromosse, ritrova il suo maestro De La Fuente e, soprattutto, disputa la sua miglior stagione calcistica: 24 presenze e 3 reti, la prima delle quali è un gran tiro sotto al sette da fuori area alla alla 6a giornata di campionato. Un discreto bottino promettente per la allora giovane 18enne azzurra.

Poi quella maledetta partita contro in casa del Parma: era il 27′ del primo tempo quando Pavan chiede di essere sostituita in seguito ad un movimento scomposto del ginocchio. Lesione del legamento crociato anteriore, la più terribile delle diagnosi, e sei mesi di stop. Lacrime, sofferenza e voglia di rivalsa, Matilde combatte e giorno dopo giorno immagina di tornare in campo per il suo bene e per quello del calcio italiano.

Ebbene, rientrata alla base neroazzura quest’anno, la ristabilita Pavan ha visto nuovamente la luce facendo il suo ingresso in campo negli ultimi 6 minuti contro la Juventus alla 6a giornata della Poule Scudetto. E, lasciatasi alle spalle l’infortunio, si è guadagnata a priori la fiducia dell’Inter con il quale ha rinnovato fino al 2026.

Che il ct Soncin la selezioni o meno tra le convocate definitive per il doppio impegno contro la Norvegia, poco conta. Ciò che vale maggiormente è che la carriera di Matilde Pavan è caratterizzata da promesse iniziali, sviluppo costante e risultati significativi sia a livello di club che internazionale, contesto nel quale a esordito con la Nazionale maggiore nell’aprile 2023 durante un’amichevole contro la Colombia.

Anja Sønstevold, AS Roma: “Dopo aver dedicato metà della mia vita al calcio professionistico ho deciso di ritirarmi”

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Anja Sønstevold ha scelto di appendere le scarpe al chiodo. La 31enne calciatrice norvegese della AS Roma ha dato ieri l’annuncio sui suoi profili social, condividendo pubblicamente il riassunto del suo percorso calcistico.

Oltre ad aver vestito la maglia della Nazionale norvegese, con la quale ha partecipato a Mondiali ed Europei, Sønstevold si è formata calcisticamente in terra scandinava prima di vestire le maglie di Inter e Roma. Con le giallorosse ha appena vinto Campionato e Coppa Italia, togliendosi un ultimo sfizio. Ecco le sue parole:

“Dopo aver dedicato metà della mia vita al calcio professionistico ho deciso di ritirarmi. Per essere una semplice ragazza dell’est di Oslo che pensava fosse impossibile essere una calciatrice professionista a causa del mio genere, sono estremamente orgogliosa e più che grata per la mia carriera. Firmare il mio primo contratto da professionista a 16 anni con Kolbotn, vincendo 9 titoli con Kvinner nel campionato norvegese e trasferendomi all’estero per giocare per grandi club come Inter e Roma. E ultimo, ma non meno importante, sono stato onorato di rappresentare il mio paese.

Oltre ai trofei e ai grandi tornei come i mondiali, gli Euro e la Champions League, ci sono tutte le persone che ho incontrato lungo la strada che hanno avuto il maggior impatto su di me. Il football mi ha dato alcuni amici di una vita per cui sono incredibilmente grato. Grazie per aver reso il mio viaggio così gioioso, divertente e soddisfacente.

A Michelle la mia più grande sostenitrice, critica, mental coach, migliore amica e futura moglie, grazie per avermi permesso di vivere i miei sogni d’infanzia e per essere la migliore mamma per il nostro piccolo Loui. Non avrei potuto fare niente di tutto questo senza di te.

Non so se il futuro mi riserva, ma sono entusiasta per il prossimo capitolo della mia vita e soprattutto per trascorrere più tempo con la mia bellissima famiglia”.

A novanta minuti dal termine: Chi sale, chi scende e chi spera nei gironi della serie C

Novanta minuti al termine del campionato di serie C femminile. Alcune verdetti sono stati emessi sia in chiave promozione che in chiave retrocessione.

Lumezzane (girone A), Meran (girone B) e Vis Mediterranea Soccer matematicamente promosse nel campionato di serie B, andranno a sostituire Pavia Accademy, Tavagnacco Femminile e Ravenna Woman retrocesse dalla B in serie C.

 Salutano la serie C, nel girone A, Livorno e Caprera in compagnia della Rinascita Doccia di Sesto Fiorentino. Perugia, Condor Treviso e Triestina oltre all’Aquila, ritirata dal torneo, per quanto riguarda il girone B. Nel girone meridionale retrocedono Crotone, Molfetta e Apulia Trani.

A novanta minuti dalla fine ci sono ancora da decidere due retrocesse dirette oppure attraverso i play – out, quattro squadre che sperano e sognano……soffrono.

Girone A ancora da decidere la quarta retrocessa cinque punti tra Roma Calcio, dodicesima nel girone A, e Accademia Calcio Vittore, tredicesima, saranno decisive domenica le sfida a distanza tra le due squadre. La Roma affronta in trasferta Angelo Baiardo mentre l’Accademia Calcio Vittone riceve lo Spezia Calcio Femminile. Se rimane tale il distacco non ci sarà play-out romane salve.

Nel girone B, ormai da tempo tutto deciso. Nel girone C da decidere se ci saranno play-out o retrocessione diretta.  Al momento, la classifica dice play out tra Grifone Gialloverde e Coscarello in casa delle romane. La formazione gialloverde ha tre punti di vantaggio sulle calabre. Decisive le due sfide di domenica il Grifone in trasferta a Molfetta mentre il Coscarello si reca a Frosinone.

Il Coscarello è chiamato all’impresa per continuare a difendere la serie C e nel tonfo del Grifone, che, significherebbe parità a 24 punti, per effetto degli scontri diretti, gara in casa.

Le nerazzurre convocate alle gare di qualificazione per UEFA Women’s EURO 2025

Credit Photo: Bruno Fontanarosa - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Tutto pronto per il via alle gare di qualificazione alla quattordicesima edizione di UEFA Women’s EURO 2025 che si disputerà prossimamente in Svizzera. Diverse le convocate alla competizione nelle rispettive Nazionali, di seguito i nomi delle nerazzurre pronte a scendere in campo per tale prova:

Italia – Matilde Pavan, Annamaria Serturini, Agnese Bonfantini, Michela Cambiaghi.
In programma: Norvegia – Italia (31/05/24) ed Italia – Norvegia (04/06/2024)

Danimarca – Frederikke Thøgersen.
In programma: Danimarca – Spagna (31/05/24)Spagna – Danimarca (4/06/24)

Ungheria – Henrietta Csiszar.
In programma: Svizzera – Ungheria (31/05/24) ed Ungheria – Svizzera (4/06/24)

Bosnia ed Erzegovina – Maja Jelcic, Marija Ana Milinkovic.
In programma: Malta – Bosnia (31/05/24) e Bosnia – Malta (4/06/24)

I doppi confronti saranno fondamentali per la determinazione del giro di boa: le prime due di ogni girone della Lega A raggiungeranno la Svizzera nella fase finale, le altre 28 squadre, invece, si qualificheranno agli spareggi fissati in autunno.

Azzurre, la corsa verso EURO 2025 riparte da Oslo. Ultimo allenamento a Tirrenia, poi la partenza per la Norvegia

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Prosegue a ritmo spedito il lavoro della Nazionale Femminile in vista del doppio confronto con la Norvegia, un crocevia fondamentale per la qualificazione all’Europeo. Dopo il ko in casa della Finlandia, arrivato quattro giorni dopo il netto successo di Cosenza con i Paesi Bassi, l’Italia deve reagire per evitare di complicare il cammino verso il torneo che si disputerà il prossimo anno in Svizzera. La classifica del Gruppo 1 della Lega A vede le quattro squadre a quota tre punti e sarà quindi fondamentale conquistare almeno una vittoria con le norvegesi.

Nonostante la forza delle avversarie, le Azzurre sono pronte a spiccare il volo: questa mattina le 33 calciatrici convocate dal Andrea Soncin hanno sostenuto l’ultimo allenamento nel Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia e nel pomeriggio saliranno sull’aereo che le porterà a Oslo, dove venerdì (ore 18, diretta su Rai 2) disputeranno i primi 90’ contro la selezione allenata dall’inglese Gemma Grainger. L’ex Ct del Galles a inizio 2024 ha preso il posto di Hege Riise – reduce dalla deludente spedizione Mondiale conclusa agli ottavi di finale (sconfitta 3-1 con il Giappone) – e sta cercando di risollevare le sorti dell’unica Nazionale europea che, oltre alla Germania, ha vinto almeno una volta l’Europeo, il Mondiale e l’Olimpiade.

Come dichiarato da Soncin nella conferenza stampa di ieri, l’Italia partirà con l’obiettivo fare un ulteriore passo verso il “sogno” EURO 2025 e, per riuscirci, andrà a caccia del primo successo in Norvegia. Nei tre precedenti sono arrivate altrettante sconfitte, due contro le padrone di casa, nel 1987 e nel 1994, e l’ultima con la Germania nella finale del Campionato Europeo del 1997 giocata a Oslo. Domani alle 17.30 le Azzurre scenderanno in campo all’Ullevaal Stadion – impianto da 25mila posti abitualmente utilizzato dalla Nazionale maggiore norvegese per le partite casalinghe – per la rifinitura, durante la quale Soncin sceglierà le 23 ragazze che prenderanno parte alla sfida che, insieme a Paesi Bassi-Finlandia (calcio d’inizio alle ore 20.45), romperà con molta probabilità l’equilibrio del girone.

BIGLIETTERIA. I biglietti per la seconda gara con la Norvegia, in programma martedì 4 giugno (ore 18.15) allo stadio ‘Paolo Mazza’ di Ferrara, sono in vendita presso le agenzie Vivaticket abilitate e sui siti figc.vivaticket.it e vivaticket.com. Il prezzo della tribuna sud è di 14 euro (1 euro per gli Under 12), mentre la gradinata nord costa 5 euro (1 euro per Under 18 e Over 65). Ingresso gratuito per possessori del biglietto della finale della Coppa Italia tra Roma e Fiorentina, disputata a Cesena lo scorso 24 maggio: in questo caso sarà possibile ottenere il tagliando inserendo i propri dati anagrafici in fase di acquisto del biglietto della gara di Ferrara e, nel campo codice sconto, il codice del sigillo fiscale presente in quello della finale.

 

Il programma

Giovedì 30 maggio
Ore 17.30 allenamento ufficiale MD-1 ‘Ullevaal Stadion’ di Oslo (primi 15’ aperti ai media)

Venerdì 31 maggio
Ore 18:00 gara Norvegia-ITALIA (diretta Rai 2)

Sabato 1° giugno
Ore 10.45 partenza volo per Bologna
Ore 13.30 arrivo e transfer per Ferrara
Ore 16.30 allenamento centro sportivo G.B. Fabbri (chiuso)

Domenica 2 giugno
Ore 11.00 allenamento centro sportivo G.B. Fabbri (chiuso)

Lunedì 3 giugno
Ore 16.30 conferenza stampa MD-1 CT + 1 giocatrice
Ore 17.30 allenamento ufficiale MD-1 Stadio ‘Paolo Mazza’ di Ferrara (primi 15’ aperti ai media)

Martedì 4 giugno
Ore 18.15 gara ITALIA-Norvegia (diretta Rai 2)
A seguire scioglimento delegazione

Calendario, risultati e classifica del Gruppo 1 (Lega A)

Prima giornata (5 aprile): ITALIA-Paesi Bassi 2-0, Norvegia-Finlandia 4-0
Seconda giornata (9 aprile): Finlandia-ITALIA 2-1, Paesi Bassi-Norvegia 1-0

Classifica: Norvegia, ITALIA, Paesi Bassi e Finlandia 3 punti

Terza giornata (31 maggio): Norvegia-ITALIA (ore 18, Oslo), Paesi Bassi-Finlandia (ore 20.45, Rotterdam)

Quarta giornata (4 giugno): Finlandia-Paesi Bassi (ore 18, Tampere), ITALIA-Norvegia (ore 18.15, Ferrara)

Quinta giornata (12 luglio): Paesi Bassi-ITALIA (orario e sede tbc), Finlandia-Norvegia (orario e sede tbc)

Sesta giornata (16 luglio): ITALIA-Finlandia (orario tbc, Bolzano), Norvegia-Paesi Bassi (orario tbc, Bergen)

Squadra della stagione della UEFA Women’s Champions League 2023/24

Il panel di osservatori tecnici UEFA ha selezionato la Squadra della Stagione della UEFA Women’s Champions League 2023/24. Sono 5 le giocatrici del Barcellona inserite nella Top Team di questa edizione della manifestazione, a riprova della sensazionale qualità calcistica del club blaugrana. Non è da meno il Lione; seppur sconfitta in finale, le lionesi allenate da Sonia Bompastor vantano ben 4 giocatrici nella selezione, tra cui la top scorer del torneo Kadidiatou Diani (8 reti). Completano l’11 stellare l’inglese Jessica Carter del Chelsea e la malawiana Tabitha Chawinga del PSG.

Ecco la formazione nel dettaglio:

Christiane Endler (Lione); Lucy Bronze (Barcellona), Irene Paredes (Barcellona), Jessica Carter (Chelsea), Selma Bacha (Lione); Patri Guijarro (Barcellona), Aitana Bonmatí (Barcellona), Lindsey Horan (Lione); Caroline Graham Hansen (Barcellona), Tabitha Chawinga (Paris Saint-Germain), Kadidiatou Diani (Lione)

 

Le 5.084 medaglie Olimpiche di Parigi di Gustave Eiffel

Forse non tutti sanno che delle 5.084 MEDAGLIE OLIMPICHE, che saranno consegnate agli atleti (suddivise in oro, argento e bronzo) sono state disegnate da “Chaumet, la prima gioielleria ad avere aperto a Place de Vendome”.

Gustave Eiffel, il famoso architetto che progetto la torre di Parigi, fu un cliente storico di Chaumet: comprò una collana per la figlia dopo l’inaugurazione della sua opera nel 1889.

Le medaglie Olimpiche hanno un motivo esagonale, che simboleggia la Francia che è conosciuta anche come “L’Hexagone” per la sua forma particolare ed al suo interno è stato apposto 18 grammi di ferro, della Tour Eiffel, rimosso durante le opere di ammodernamento della struttura.

Il pattern a raggiera, invece, indica la vittoria sportiva ma anche Parigi nella sua accezione di “Ville Lumiere”.

Le medaglie prendono luce quando vengono colpite da un raggio di sole e sul suo retro la Dea greca della vittoria: Nike viene raffigurata con alle sue spalle il Pantheon e la “Tour Eiffel”.

La particolarità si differenzia in quella paraolimpica che riporta nel suo interno le date di inizio e fine delle Olimpiadi in Braille, omaggio all’inventore del linguaggio per non vedenti.

Atletico Chiaravalle vs Pero, Molinelli: “Faremo valere la nostra identità”. De Oliveira: “Mente, corpo e gruppo”

Credit: Atletico Chiaravalle

Atletico Chiaravalle contro Pero, così come deciso dal sorteggio dello scorso 27 maggio. Quella che è già stata una delle due semifinali di Coppa Italia a Genova sarà anche una delle due “semi” di Serie B femminile nella Futsal Finals di Faenza (venerdì 31 maggio ore 14 su Futsal TV), ultima competizione della categoria e trampolino di lancio verso l’olimpo del futsal.

QUI ATLETICO CHIARAVALLE – “Tutte le squadre rimaste in gara sono forti e non è una frase fatta: la Roma ha dominato il proprio girone e avrebbe probabilmente meritato di essere già su, il Pero ci ha eliminate nella Final Four e ha poi vinto la Coppa, anche il Pistoia, che è riuscito a qualificarsi andando a vincere a Napoli, impresa non da poco come sappiamo per esperienza personale, è una formazione di valorecommenta mister Nicolò Molinelli – . Saranno semifinali diverse tra loro, ma molto complicate. Come sta il Chiaravalle in vista del Pero? Abbiamo la nostra identità che è stata la stessa per tutta la stagione, contro ogni tipo di avversaria. E ora abbiamo anche un po’ più di confidenza con le gare secche: sappiamo cosa abbiamo sbagliato quando non è andata bene e vogliamo portare questa consapevolezza in campo. Fino ad oggi è stata una stagione straordinaria. Siamo alla Futsal Finals perché abbiamo perso solo una partita (0-1) con una squadra forte come il CMB, ma pensiamo di meritare la Serie A e vogliamo andarcela a prendere”.

QUI PERO – Tanta determinazione anche per Priscila De Oliveira, player-manager del Pero già campione di Coppa Italia.Non avevo sinceramente preferenze di sorteggio, ogni rivale ha i propri punti di forza, preferisco perciò pensare a ciò che devo sistemare in casa prima del grande giorno. Sarà una semifinale molto diversa rispetto a quella di Genova: in quell’occasione non avevamo a disposizione il pivot e abbiamo rimodulato il nostro gioco, non abbiamo fatto una gara da 10 ma ce la siamo meritatamente e fortunatamente cavata. Ora il modulo ricambierà e ci conosciamo un po’ di più. La vittoria dell’una o dell’altra non dipenderà dal lavoro tattico, ormai siamo a fine stagione e quel che è fatto, è fatto: la spunterà chi starà meglio fisicamente, mentalmente e chi avrà il gruppo più compatto”. Voglia di double? Sì, ma senza affanno.Anche se vincere di nuovo sarebbe bellissimo, l’unico obiettivo che ho sempre dato al Pero è quello di migliorarsi e dare tutto ciò che si ha. Ho vinto tanti campionati tra Italia, Spagna, Russia e Brasile, ma la mia soddisfazione più grande è stata proprio questa: prendere per mano una squadra dalla Serie C einsieme al lavoro del mio staffportarla fin qui, costruendo qualcosa di solido stagione dopo stagione”.

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