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Perselli stende l’Inter e regala la finalissima al Sassuolo. Sabato alle 16.30 la sfida Scudetto con il Milan

Dopo quattro anni targati Roma-Juventus, il titolo del campionato Primavera verrà messo in palio nell’inedita sfida tra Milan e Sassuolo, entrambe alla loro prima finale. Nella seconda semifinale disputata oggi nello stadio ‘Davide Astori’ le neroverdi superano l’Inter – campione d’Italia nel 2019 – grazie al gol al 44’ di Perselli. In mattinata, il Milan aveva battuto 4-1 la Roma, con le giallorosse che avevano vinto gli ultimi quattro scudetti e avevano chiuso al primo posto la regular season.

La squadra di Balugani parte peggio delle avversarie, soffre il fraseggio nerazzurro ma cresce alla distanza, colpendo tre traverse e mettendo in mostra le qualità delle sue attaccanti, da Sciabica a Girotto passando per la match winner, tutte nel giro delle nazionali giovanili azzurre. Da segnalare anche la prestazione della 14enne Guerzoni, che ha respinto con sorprendente autorità i tentativi dell’undici allenato da Mandelli, che come lo scorso anno si ferma a un passo dalla finalissima. La gara Scudetto si disputerà sabato alle 16.30 sempre nello splendido scenario del Viola Park e sarà trasmessa in diretta sul canale Youtbe della FIGC Femminile.

LA PARTITA

Come avvenuto nel match di questa mattina, anche la seconda gara della Final Four inizia con un’occasione quasi immediata: la protagonista è il difensore nerazzurro Toffano, che sugli sviluppi di un corner salta più in alto di tutte e di testa colpisce il palo. L’Inter continua a spingere con D’Elia – imprendibile sulla fascia destra – e gestisce il gioco grazie alle geometrie di Pavan, appena rientrata dall’infortunio al ginocchio (subìto pochi giorni dopo la sua prima presenza in Nazionale maggiore) che l’ha tenuta ai box per quasi un anno.

La prima chance per il Sassuolo arriva al 30’ ed è clamorosa: Girotto si lancia sul pallone crossato dalla sinistra e costringe Belli a salvare la sua porta con un’uscita provvidenziale, la prima ad arrivare sul pallone è Perselli che da pochi passi spedisce il pallone sulla traversa. All’appello, nel talentuosissimo roster offensivo neroverde, manca solo Sciabica, che al 40’ semina tre avversarie e serve un perfetto assist per Girotto, brava a coordinarsi e a far partire una conclusione che la numero 1 nerazzurra devia miracolosamente sulla traversa. È questo il preludio al vantaggio della formazione emiliana, che al 44’ passa con un comodo tocco di Perselli, lasciata colpevolmente sola sul calcio d’angolo battuto da Bertola.

L’1-0 dà la scossa alle calciatrici allenate da Balugani, che iniziano la ripresa colpendo la terza traversa della loro gara, questa volta con un destro da oltre venti metri di Sciabica, entrata con carattere e tocchi di classe nel match dopo una prima mezz’ora sottotono. A quel punto mister Mandelli decide di sostituire le stanchissime Pavan e D’Elia, tra le migliori nei primi 45’, inserendo al loro posto Santoro e Fornara. Nella parte finale dell’incontro l’Inter prova a gettarsi in avanti, ma la stanchezza non permette a Razza e compagne di costruire vere palle gol. Il Sassuolo difende con ordine, il tecnico non smette un secondo di incitare le sue giocatrici che completano l’impresa resistendo fino al triplice fischio del direttore di gara. Il coro “ce ne andiamo in finale” accompagna la festa del gruppo, che non vede l’ora di tornare in campo per giocarsi il titolo.

INTER-SASSUOLO 0-1 (0-1 pt)

Marcatrice: 44’ Perselli

INTER (4-3-3): Belli; Verrini, Toffano (dal 66’ Consolini), Battilana, Compiani (dal 75’ Viviani); Pavan (dal 55’ Fornara), Razza, Fadda; D’Elia (dal 56’ Santoro), Tironi, Ciano (dal 66’ Dicataldo). A disp: Capecchi, Bonsi, Bufano, Giudici. Tecnico: Marco Mandelli

SASSUOLO (4-3-3): Di Nallo; Venturelli, Stankova (dal 73’ Hoxhaj), Petrillo, Vargova; Poje, Guerzoni (dal 65’ Tonali), Perselli (dal 73’ Guglielmini); Sciabica, Bertola (dal 65’ Randazzo), Girotto. A disp: Tortora, Dubravica, Pede, Milani, Picchirallo. Tecnico: Davide Balugani

Arbitro: Manuel Marchetti. Assistenti: Daniele Desi e Simone Pellegrini. Quarto ufficiale: Juri Gallorini

Note: ammonita Consolini

IL REGOLAMENTO

In caso di parità al termine dei due tempi regolamentari della finale, si giocheranno due tempi supplementari della durata di 15 minuti ciascuno. In caso di ulteriore parità, lo scudetto si assegnerà ai rigori.

MODALITÀ DI ACCESSO

Per avere accesso al ‘Viola Park’ per la finale di sabato 11 maggio è possibile richiedere l’accredito fino a esaurimento posti disponibili indicando nome, cognome, luogo, data di nascita e indirizzo email entro e non oltre le 12 di venerdì 10 maggio inviando una mail all’indirizzo div.serieafemminile@figc.it.

CAMPIONATO PRIMAVERA 1 FEMMINILE 2023-24
Final Four, stadio ‘Davide Astori’, Viola Park – Bagno a Ripoli (FI)

Semifinali (giovedì 9 maggio)
Roma-Milan 1-4
Inter-Sassuolo 0-1

Finale (Sabato 11 maggio, ore 16.30, diretta YouTube FIGC Femminile)
Milan-Sassuolo

Vera Indino, Lecce Women: Buon primo tempo, nel secondo siamo state rinunciatarie

Credit photo: Facebook-Lecce Women Soccer

Nella gara valevole la 26esima giornata del campionato di serie c, il Lecce Women scende in campo contro il Catania. Nel match del comunale ”La Torre” a conquistare i tre punti sono proprio le ospiti che superano di misura le salentine. Il risultato finale è di 1 a 2. Sono proprio le giallorosse a sbloccare l’incontro al 13esimo con un destro a giro chirurgico che si infila nell’angolino basso, colpo da biliardo per la numero 9 Ejzel. Sullo scadere di primo tempo le siciliane trovano il pari con Di Stefano che sfrutta un ribattuta non perfetta di Garzya. Al 56esimo il Catania trova il gol del sorpasso. Imbucata perfetta di Cammarata che trova egregiamente Vitale e supera il portiere salentino. All’87esimo il Lecce sfiora per centimetri il gol del pari con Lisi. Il suo tiro finisce a fin di palo. Termina così l’incontro con le salentine che rimangono ancorate all’ottavo posto in classifica. Prossimo incontro domenica 12 maggio contro l’Eugenio Coscarello.

Le dichiarazioni di Vera Indino: <<Abbiamo giocato un buon primo tempo mentre nel secondo non mi è piaciuto molto l’atteggiamento in campo. Le avversarie ci hanno aggredito con il loro pressing alto e siamo state un pò rinunciatarie. Abbiamo sprecato molto e potevamo fare meglio sottoporta. Oggi l’intesa tra D’Amico e Ejzel è mancata. Nota positiva Di Staso che nonostante giocasse fuori ruolo ha dato tutto. Sul gol dell’uno a due del Catania c’è stata una disattenzione generale della difesa ma sono passate meritatamente in vantaggio>>.

Qualificazioni EURO 2025, il 16 luglio allo stadio ‘Druso’ di Bolzano l’ultima gara del girone contro la Finlandia

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Sarà lo stadio ‘Druso’ di Bolzano a ospitare, martedì 16 luglio, Italia-Finlandia, sesta e ultima partita del girone di qualificazione a EURO 2025. Il cammino della Nazionale Femminile si chiuderà nell’impianto che lo scorso ottobre ha fatto registrare il tutto esaurito per la vittoria dell’Under 21 maschile contro la Norvegia, che sarà la prossima avversaria della squadra di Andrea Soncin, attesa dal doppio confronto con le scandinave in programma venerdì 31 maggio a Oslo e martedì 4 giugno a Ferrara.

Dopo le due partite con la Norvegia, martedì 12 luglio l’Italia farà visita ai Paesi Bassi, battuti 2-0 nella gara d’esordio disputata il 5 aprile a Cosenza, per poi concentrarsi sull’appuntamento conclusivo del Gruppo A1 con la Finlandia. Le Azzurre giocheranno a Bolzano per la terza volta: l’ultima, in ordine di tempo, è stata l’amichevole persa 20 anni fa con la Germania (1-0), preceduta dal successo (8-0) nel test del 1983 contro l’Austria.

Valentina De Risi, Salernitana Women: “Prestazione ottima, siamo ad un passo dall’obiettivo”

Photo Credit: Stefania Bisogno - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Salernitana Women nel recupero del girone C di Serie C impatta per 0-0 sul campo della capolista Vis Mediterranea. Dopo lo 0-0 a parlare in casa granata è stata la coach Valentina De Risi che ha affermato:

“Ho visto una Salernitana ottima. Oggi forse è stata una delle migliori prestazioni dell’anno, che viene dopo una delle peggiori a Palermo dove magari avevamo delle scusanti ma certamente non alibi. Anche oggi avevamo alcune ragazze fuori e, nonostante ciò, abbiamo fatto una prestazione davvero importante”.  

Il tecnico ha poi continuato: “Pareggio utile per il morale? Spero porti più consapevolezza a queste ragazze che a volte smettono di credere nelle loro potenzialità. Il match con la Vis Mediterranea non era facile, ed in verità abbiamo avuto solo un giorno per preparare la partita a dovere e più che altro è stato fatto uno scarico. Ci siamo arrivate bene comunque e vuol dire che tutto lo staff lavora benissimo, abbiamo retto il viaggio di Palermo e siamo venute qua in casa della capolista a strappare un pareggio, facendo una prestazione di altissimo livello soprattutto tattico”. 

De Risi ha quindi concluso: “Ora ci attende la gara interna con il Crotone dove speriamo di chiudere il discorso salvezza. Sarebbe veramente un regalo per tutti visto la partenza in ritardo e le difficoltà trovate durante questo lungo percorso. Salvarsi evitando i playout e con tre giornate d’anticipo sarebbe un bel premio per questa intensa stagione. Siamo felici di esserci costruite queste opportunità, ma adesso però bisogna andare vincere al Volpe per chiudere il discorso e giocare le ultime gare senza il peso del dell’obiettivo, magari provando a toglierci altre soddisfazioni. Posso solo che parlare bene di queste ragazze che a volte hanno subito in silenzio ed ora si avvicinano ad un momento di soddisfazione per noi”. 

Saranno Milan e Sassuolo, a contendersi lo scudetto Primavera

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Saranno Milan e Sassuolo, a sfidarsi domani pomeriggio per cercare di conquistare lo scudetto del campionato Primavera. Nelle semifinali di ieri, il Milan ha letteralmente travolto la Roma per 4-1, mentre il Sassuolo ha prevalso di misura (1-0) sull’Inter.

Le rossonere di mister Matteo Zago hanno disputato una prova gagliarda, sempre all’attacco, contro una formazione giallorossa apparsa un po’ sottotono, rispetto ai suoi abituali standard. Le “diavoline” sono passate in vantaggio presto, al 10’, grazie ad una realizzazione di Anna Longobardi, che ha messo in rete un traversone proveniente da sinistra di Karen Appiah Amoakoah. Proprio quest’ultima, al 17’, ha furbescamente riportato in vantaggio la sua squadra, beffando una incerta Liliana Merolla, con un tiro sul primo palo. In precedenza (14’), l’arbitro aveva decretato un penalty in favore della Roma, per l’atterramento di Giulia Galli da parte del portiere Lavinia Tornaghi: rigore che Rosanna Ventriglia aveva trasformato, portando il punteggio sull’1-1.

Con un Milan che appariva comunque superiore all’avversaria, sia nel palleggio che nella velocità di esecuzione, la svolta decisiva del match arrivava al 37’, quando la capitolina Emanuela Testa si faceva espellere, per fallo da ultimo uomo. Dopo che il mister giallorosso, Francesco Ventriglia, aveva riequilibrato la squadra (sostituendo l’evanescente punta Yasmine Zouhir con il difensore Michela Fuzio), era Sara Stokic a trasformare la successiva punizione, con una parabola imprendibile per la Merolla (39’).

All’intervallo, il vantaggio rossonero era dunque di 3-1: vantaggio meritato ed ispirato dalle intercambiabili ali Appiah e Renzotti, che avevano fatto sudare una difesa romanista in evidente difficoltà, anche perché messa sotto pressione dai ritmi frenetici del match.

Nella ripresa la supremazia milanista non faceva che aumentare, anche perché l’uomo in meno costringeva la Roma a sforzi supplementari, che non le facilitavano il compito di recuperare. Anzi, era ancora il Milan a centrare il bersaglio, con una splendida conclusione dalla distanza di Monica Renzotti, sulla quale il portiere avversario nulla poteva fare.

Da quel momento, la gara era segnata, con la Roma che conquistava anche un certo predominio territoriale nella metà campo altrui, ma senza creare effettivi patemi alla retroguardia rossonera.

Nella semifinale del pomeriggio, invece, il Sassuolo aveva la meglio sull’Inter grazie alla marcatura che Manuela Perselli, sugli sviluppi di un corner calciato da Alice Bertola, ha siglato al 44’. Il successo neroverde (ma in realtà le sassuolesi sono scese in campo con la divisa bianca e fascia diagonale neroverde) è stato legittimato da ben tre traverse colpite (contro una interista) e da un numero congruo di altre occasioni, anche se la sfida è risultata meno spettacolare di quella mattutina.

Le nerazzurre di Marco Mandelli, si erano dimostrate motivate e decisamente superiori nel primo terzo di partita, quando le avversarie si sono raramente affacciate nella loro metà campo. Non sono però riuscite a concretizzare la mole di lavoro svolto, lasciando poi pian piano il controllo del match alla squadra guidata da Davide Balugani. Controllo che, come detto, si è trasformato in vantaggio sul finire di prima frazione, ma che è proseguito anche nel secondo tempo, quando l’Inter ha corso molto ma costruito decisamente poco.

Dunque, le semifinali di Primavera 1 hanno sancito la qualificazione meritata delle due compagini che avevano chiuso la stagione regolare nella posizione peggiore, rispetto alle rivali. Chissà, se il trend si confermerà anche nella finalissima di domani pomeriggio?

Finale che, fra l’altro, il nostro sito seguirà con una cronaca, scritta, in diretta, come avvenuto per i due impegni di semifinale. Appuntamento quindi, per gli appassionati, alla sfida scudetto che, unica cosa certa, riporterà nell’albo d’oro un nome diverso da quello della Roma, che lo aveva vinto nelle ultime quattro occasioni.

Final Four Primavera 1 – Semifinali

Roma           –         Milan            1-4

Inter             –         Sassuolo      0-1

 

FAČR Pohár: lo Slavia Praga conquista la sua quinta doppietta

La finale dell’edizione 2023-24 della FAČR Pohár non muta la tradizione del calcio ceco, che continua a vedere il dominio delle squadre di Praga. Ad alzare il trofeo mercoledì 8 maggio, è stato lo Slavia Praga, alla quinta doppietta campionato-coppa, la terza consecutiva. Il record di doppiette filate ovviamente, appartiene alle acerrime rivali dello Sparta Praga, che tra il 2007-08 – anno di creazione della Coppa Ceca – e il 2012-13 ne hanno messe insieme sei (8 invece il numero totale).

Slovácko dunque battuto 2-0, che non può nulla né sul diagonale di Khýrová, né nella situazione del raddoppio al 78′, quando Bartovičová riesce a volgere in rete il colpo di tacco di Svítková sul primo palo. Per la 20 Biancorossa, anche una traversa, colpita però nel primo tempo. Non basta una stoica difesa alle Biancoblù per reggere alle avversarie e per cercare di conquistare così i calci di rigore.

L’ultima notizia riguarda il dato sugli spettatori: a Velké Meziříčí, hanno seguito la partita 1375 persone. Un numero molto interessante, che sottolinea la crescita del movimento anche in Repubblica Ceca, dove c’è ancora molto da fare, specie per ridurre il gap tra Prima e Seconda Divisione, quantomeno per quanto si è visto quest’anno proprio in virtù della FAČR Pohár. Chiudiamo con il tabellino ufficiale pubblicato sul sito della Federazione (traduzioni nostre).

SK Slavia Praha – 1.FC Slovácko 2:0 (0:0)

Marcatrici: 70. Khýrová, 78. Bartovičová. Ammonizioni: Šurnovská, Bendová, Piták (allenatore) – Krejčířová, Růžičková. Arbitri: Čampišová – Špindlerová, Hessová. Spettatori: 1375.

SK Slavia Praha: Lukášová – Šlajsová, Bendová, Bartovičová, Veselá (82. Xiao) – McLaughlin (61. Stackpole), Šurnovská (82. Černá) – Krejčiříková, Svitková, Khýrová (90+1. Divišová) – Szewieczková (90+1. Křivská). All.: K. Piták

1.FC Slovácko: Růžičková – Trčková Obadalová, Ohlídalová, V. Polášková – Střížová (66. A. Polášková), Nyby, Krejčířová (90. Jonášová), Surová, Pěčková – Jančářová (80. Škerdová). All.: M. Zbořil

Capolavoro rossonero al Viola Park: il Milan supera 4-1 le campionesse in carica della Roma e conquista la sua prima finale

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La quarta volta è quella buona. Dopo aver perso tre semifinali di fila contro le giallorosse, il Milan supera con un perentorio 4-1 le campionesse d’Italia in carica, conquistando la finalissima e mettendo fine al dominio della squadra capitolina, vincitrice degli ultimi quattro scudetti.

Al Viola Park, davanti a circa 900 spettatori, la squadra di Matteo Zago dà spettacolo e, dopo il vantaggio iniziale di Longobardi e il penalty dell’1-1 quasi immediato di Ventriglia, dilaga con le perle di Appiah e Stokic. La Roma, in dieci dal 38’, cerca la reazione ma sbatte contro il muro rossonero, e nella ripresa arriva anche il sigillo di Renzotti, che fa partire la festa del gruppo e dei tanti tifosi del Diavolo presenti sulla tribuna dello stadio ‘Davide Astori’.

Alle 17.30 il calcio d’inizio della seconda semifinale (trasmessa in diretta sul canale YouTube della FIGC Femminile), che vedrà come protagoniste Inter e Sassuolo, a caccia del pass per il match che sabato alle 16.30 metterà in palio il titolo del campionato Primavera.

LA PARTITA

Subito fuochi d’artificio nella gara d’apertura della Final Four, le squadre regalano magie – individuali e non – e nei primi venti minuti succede di tutto. Il Milan parte fortissimo e al 10’ trova il vantaggio con Longobardi, bravissima ad approfittare del rimpallo nell’area avversaria e a battere Merolla con un preciso tocco di destro che le consente di festeggiare il suo sedicesimo centro in campionato.

La gioia rossonera dura però poco, perché al 15’ la 16enne Galli – la più giovane giallorossa ad esordire in Serie A – si presenta a tu per tu con Tornaghi, che con un’uscita disperata atterra l’attaccante. Dal dischetto Ventriglia realizza l’1-1, ma nell’azione successiva arriva il raddoppio milanista grazie all’assolo della scatenata Appiah. L’esterna offensiva stoppa il pallone sull’out di sinistra e dopo aver dribblato Pieri fa partire un destro che si infila sotto al sette, con il portiere e capitano della Roma che si fa sorprendere sul suo palo da una conclusione potente ma non imparabile. Merolla si riscatta poco dopo sul tiro ravvicinato e quasi a botta sicura di Renzotti, apparsa in forma smagliante come tutte le sue compagne.

Il Milan fa male soprattutto sulla fascia sinistra ed è da quella zona di campo che al 38’ arriva lo spunto che porta al 3-1. Appiah lancia in profondità Stokic, la numero 10 supera con un dribbling ubriacante Testa, che atterra l’avversaria costringendo il direttore di gara a tirare fuori il cartellino rosso. Sulla punizione dal limite è la stessa punta serba – arrivata a Milano a gennaio – a dipingere un arcobaleno che supera la barriera e si spegne all’incrocio dei pali.

La ripresa si apre con il pubblico di fede romanista che prova a spingere le proprie beniamine verso la clamorosa rimonta. Nonostante l’inferiorità numerica, la Roma si spinge in avanti per tentare di riaprire il match, ma Sorelli e compagne respingono al mittente ogni tentativo e alla prima occasione puniscono l’undici di Viglietta. Il quarto sigillo lo realizza Renzotti, che si libera di due avversarie e dai 20 metri fa partire un insidioso rasoterra che sfiora il palo battendo per la quarta volta Merolla. Durante l’esultanza l’attaccante della Nazionale Under 19 accusa un fastidio che la costringe a chiedere il cambio.

Dopo un’ora abbondante a mille all’ora le squadre iniziano ad accusare la stanchezza. Le detentrici del titolo non vogliono mollare e vanno addirittura in gol con Galli, fermata però dalla bandierina alzata dell’assistente. Nel finale c’è spazio per tanti cambi e per il nuovo miracolo di Merolla, che chiude la porta evitando un passivo ancora più pesante. Dopo il fischio finale fair play e abbracci tra le giocatrici, protagoniste di un match emozionante e ricco di grandi giocate.

ROMA-MILAN 1-4 (1-3 pt)

Marcatrici: 10’ Longobardi (M), 15’ Ventriglia (R), 16’ Appiah (M), 38’ Stokic (M), 66’ Renzotti (M)

ROMA (4-3-3): Merolla; Pieri (dal 60’ Cherubini Martina), Falzone (dal 79’ Canale), Testa E., Pizzuti (dal 79’ Bernardi); Testa S., Catena, Pellegrino Cimò; Zouhir (dal 38’ Fuzio), Ventriglia, Galli. A disp: Valeri, Lasco, Cherubini Maya, Viesti, Caruso. Tecnico: Francesco Viglietta

MILAN (4-2-3-1): Tornaghi; Zanini (dall’80’ De Marco), Sorelli, Pomati (dal 62’ Boldrini), Gemmi; Cesarini, Arrigoni; Appiah, Stokic (dal 62’ Donolato), Renzotti (dal 67’ Mikulica); Longobardi (dall’80’ Cappa). A disp: Lorenzi, Carotenuto, Minnei, Zanisi. Tecnico: Matteo Zago

Arbitro: Davide Ammannati. Assistenti: Filippo Scorteccia e Antonio Orsini. Quarto ufficiale: Filippo Balducci

Note: 897 spettatori. Espulsa E. Testa

Matilde Macera, Genoa: “Esordire da titolare, vincendo e tenendo il clean sheet contro il Ravenna è stata una doppia soddisfazione”

Photo Credit: William Bignone - Genoa CFC

Il Genoa è ritornato al successo domenica nella terz’ultima giornata, grazie al 3-0 ottenuto sul Ravenna che ha consentito alle genoane di Antonio Filippini di consolidare il settimo piazzamento della Serie B.
Ma nella partita vinta sulle ravennati, c’è una calciatrice che ha giocato domenica la sua prima partita stagionale: stiamo parlando di Matilde Macera, portiere classe 2002 che dal 2016 indossa la maglia del Grifone, facendo tutta la trafila che parte dalle giovanili alla Prima Squadra.
La nostra Redazione ha raggiunto Matilde per risponderci ad alcune domande.

Matilde, cosa significa per te indossare del Genoa?
«Essere del Genoa è un’emozione unica e incredibile che mi porto dietro ogni anno, perché è qualcosa di unico e di inimitabile. È tutto incredibile, che va dalla società ai tifosi».

Tu sei partita dalle giovanili per poi andare in Prima Squadra, dove col Genoa sei partita dall’Eccellenza sino alla Serie B. Ti aspettavi di fare questo percorso?
«Il mio obiettivo è sempre stato quello di essere in questa squadra il più a lungo tempo possibile ed è una cosa emozionante essere partecipe di questo percorso».

Passiamo al presente, dove il Genoa è settimo dopo ventotto giornate di Serie B. Come giudichi il percorso fatto dalla squadra sino a questo momento?
«Sono convinta che la squadra e la società abbiano fatto un percorso di crescita incredibile, così come sono convinta che si possa sempre far di meglio, ma quello in ogni cosa. Però è comunque un’annata assolutamente positiva, un po’ per l’ambiente che si sta sempre di più avvicinando ad una realtà professionistica come la nostra».

Domenica hai fatto il tuo esordio da titolare contro il Ravenna ed è stata una doppia soddisfazione per te, dato che il Genoa è tornata a vincere e hai mantenuto la porta inviolata…
«È tutta la stagione che aspettavo un po’ questo momento, ma senza pressioni, dove quest’anno ho lavorato tanto, più che altro, su me stessa. Nel momento in cui ho avuto l’opportunità ho dato tutto quello che avevo, ma ho anche fatto di tutto per dare un contributo importante alla squadra e spero di esserci riuscita, perché è stata una doppia gioia vincere dopo una serie di sconfitte non proprio soddisfacenti, ma anche per aver mantenuto la porta inviolata, Certo, il Ravenna, sebbene sia già retrocesso, ci ha dato un po’ il filo da torcere, ma in termini di occasioni da gol sbagliate possiamo dire che questo tre a zero ci risulta leggermente stretto».

Ora ci sono due partite per chiudere bene la stagione: la prima è contro la Freedom, dove all’andata è finita tre a zero per voi, la seconda è contro la Res Roma VIII e contro questa squadra c’è un conto in sospeso da saldare…
«Sicuramente con la Res c’è voglia di rivalsa, perché nella gara di andata eravamo avanti tre a uno e alla fine abbiamo preso tre reti nel giro di pochi minuti (infatti, vinse la Res 4-3, ndr), invece la Freedom ha fatto un grandissimo girone di ritorno. Mi aspetto due partite equilibrate, ma sono sicura che le affronteremo al meglio».

Al vertice della Serie B ci sono Lazio, Parma e Ternana. Chi salirà alla fine in Serie A?
«Sono tre squadre molto competitive con caratteristiche diverse. La Lazio è forse la squadra leggermente più completa, sono molto brave sia nel palleggio che nel giocare su palloni lunghi. La Ternana lavora molto sulla grinta e sulla cattiveria sportiva; quindi, è una squadra che sicuramente darà filo da torcere nel caso dovesse passare agli spareggi. Il Parma, invece, ha grandi individualità ed è una squadra che è difficilmente sbagli le partite. Perciò non saprei, sono un po’ combattuta».

Secondo te, cosa manca al calcio femminile per arrivare al livello delle nazionali top mondiali?
«Beh, tutto parte dalle basi e dai Settori Giovanili. Io vedo, anche qua in Liguria, che ci sono pochissime squadre del Settore Giovanile con cui giocare e, essendo pochi, sono anche spesso poco competitive. Io sono dell’opinione che, secondo me, in Italia si dovrebbe attuare una sorta di unificazione fra il Settore Giovanile maschile con quello femminile, perché in questo modo dai la possibilità ad entrambi i movimenti di crescere allo stesso modo, perché nel femminile è più difficile reperire allenatori o preparatori, tutto è molto più amatoriale, molto di più rispetto al maschile. Mi permetto di dire queste cose perché ho iniziato, come molti altre mie compagne, con la realtà maschile: infatti, spesso mi rendo conto che molte ragazze che sono riuscite ad arrivare a certi livelli hanno iniziato nel maschile, dove c’è un’impostazione molto diversa rispetto a quello femminile».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«La mia vita è quella di una qualsiasi ventenne, come andare all’università ed uscire con i miei amici».

Che obiettivi vorresti ancora raggiungere?
«Mi piacerebbe andare in Serie A e, ovviamente, anche quello di far parte della Nazionale, un obiettivo che, penso, siano per quelle persone che giocano a calcio».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Matilde Macera per la disponibilità.

Giulia Trapani, Moncalieri: “Soddisfatta del percorso fatto sin qui. Ultime gare? Le prepareremo con la giusta attenzione”

Credit Photo: Fabrizio Brioschi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Passeranno dalla trasferta in casa Spezia le ultime possibilità di risalita per il Moncalieri, confermatosi sul podio (terza posizione) del girone A di serie C.
Certo è che se la squadra di Ferrarese, a tanto così dalla chiusura della parentesi campionato, si trova in questo stato, è merito del costante lavoro d’insieme compiuto da inizio anno, insieme che non ha mai nascosto di voler arrivare alla vetta e centrare l’unico obiettivo comune: la conquista della serie B.

Gli intoppi e le cadute che si sono verificate lungo il percorso (tra cui la più recente nel faccia a faccia con la Pro Sesto) sono servite al gruppo a rafforzare identità, lucidità, forza e furore agonistico, e non hanno scalfito la vera natura di una neopromossa che ha cercato di farsi spazio anche tra le più navigate del campionato.

Ad ogni modo, seppur il viaggio sia in dirittura d’arrivo, internamente vi è la consapevolezza che qualche punto in più in ottica salvezza non guasterebbe.
Con piacere ne abbiamo parlato con Giulia Trapani, centrocampista (ora in reparto difesa) della formazione biancoblù.

Benvenuta Giulia. Il tuo viaggio in rinforzo del centrocampo torinese dura ormai da diversi anni; quella attuale è, infatti, l’ennesima stagione in maglia Moncalieri per te, seppur in diversa categoria. Una analisi sul tuo percorso personale fino ad oggi e su quello della squadra, arrivata fin qui con un bel bilancio.

Personalmente devo ritenermi soddisfatta del percorso fatto sin qui con questa maglia: ho modificato il mio modo di stare in campo imparando sempre più il nuovo ruolo che mi vede ora in difesa.
La squadra ha rispecchiato ciò che ad inizio campionato aveva come obiettivo, ossia ben figurare e cercare di stare nella parte alta della classifica.

Siete reduci da due risultati distinti: una sconfitta ed una vittoria. Un parere sulla prima, rimediata nel testa a testa con la Pro Sesto (che in andata la sconfitta, invece, l’ha subita) e quanto era importante, invece, riscattare tale risultato come fatto questa domenica in casa Caprera, in modo da saldare quelli che sono gli attuali dati statistici?

Sicuramente dopo una sconfitta i tre punti sono la medicina migliore: il calcio, purtroppo, è questo, e ci sono giornate in cui non riesci a mettere in campo ciò che vorresti e che hai preparato in settimana. Di conseguenza complimenti alla Pro che ha saputo approfittare di questo e brave noi ad aver trovato subito la giusta reazione per tornare alla vittoria.

A quattro giornate dalla chiusura stagionale occupate il terzo posto in graduatoria, a sei lunghezze dall’Orobica.
Manca davvero poco, quindi, al termine di un campionato in fin dei conti esaltante per voi, dopo la neopromozione: quali carte pensi possa ancora giocarsi il gruppo per un piazzamento migliore?

Arrivate a questo punto credo non ci siano più carte da scoprire, determinazione e lavoro sono ciò che deve accompagnarci in queste ultime gare. Alla fine vedremo cosa saremo riuscite a fare, in ogni caso sarà stato un bel percorso.

Sarà necessario limare ogni dettaglio per non lasciare punti in sospeso, ora come ora ancora più fondamentali per confermare l’ultima parentesi del percorso in ottica salvezza. Continuerete con lo stesso approccio di sempre, facendo totale affidamento alle vostre capacità, o cambierete qualcosina in quest’ultima fase?

Per quanto ci riguarda cercheremo di affrontare ogni partita con la giusta determinazione per provare a portare a casa il più possibile.

Passo dopo passo si è riuscito a costruire una squadra ancora più capace di battagliare su qualsiasi campo del girone, nonostante qualche caduta di cui avete dimostrato di far tesoro e dalla quale avete saputo rialzarvi a testa alta: quanto fa la mentalità in questo?

Come detto, le partite si vincono e si perdono, cosa non deve venir meno è proprio la mentalità che il mister ha trasmesso alla squadra e che ognuna di noi trasforma in agonismo in campo.

Domenica vi aspetta una grande trasferta in casa Spezia, poi le ultime tre…come le state preparando e cosa ti aspetti da questi gruppi, già comunque incontrati in circostanza d’andata?

Dici bene: domenica saremo in casa di una squadra che ha vinto le ultime sette gare e che, anche grazie ad un mio errore dal dischetto, ci ha eliminate in Coppa Italia.
Mancano quattro gare e come sempre le prepareremo con la giusta attenzione, consapevoli che troveremo squadre che, come noi, vogliono ben figurare.

Ci lasciamo con il tuo desiderio inespresso per questa stagione e per il tuo futuro calcistico…

Il mio desiderio è quello di poter tornare a segnare, anche se non far segnare inizia a piacermi. Per il futuro vedremo dopo il triplice fischio dell’ultima partita, per ora…il mio è solo Moncalieri!

Si ringrazia Giulia Trapani e la società tutta per la gentile concessione.

Verso la Coppa del Mondo femminile FIFA 27, il 17 maggio la nomina degli organizzatori

Dopo il successo globale della Coppa del Mondo femminile FIFA 2023 in Australia e Nuova Zelanda, è giunto il momento di scoprire chi avrà l’onore di ospitare la competizione nel 2027.

Sono state presentate due offerte da parte delle associazioni membri di due confederazioni:

  • La Federcalcio belga, la Federcalcio tedesca e la Federcalcio olandese (offerta congiunta)

  • La Federcalcio brasiliana

Il risultato della votazione del Congresso FIFA sarà annunciato sulle piattaforme digitali della FIFA il 17 maggio, confermando quale delle candidature ha avuto successo.

Il torneo del 2027 sarà la 10a edizione della Coppa del Mondo femminile FIFA, con Cina, Svezia, Stati Uniti, Germania, Canada e Francia che hanno ospitato almeno un’edizione prima dell’evento del 2023.

La Spagna è l’attuale detentrice della Coppa del Mondo femminile FIFA. Stati Uniti (quattro titoli), Germania (due), Giappone e Norvegia sono le nazioni che sono riuscite a vincere il trofeo mondiale.

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