Da Agliana, piccolo paesino toscano, a Madrid, città simbolo del calcio mondiale.
La storia di Mattia Martini, giovane manager e consulente di calcio-mercato, ha i contorni di un romanzo arricchito da soddisfazioni personali e record.
Classe 1995, Mattia lascia il calcio giocato all’età di 16 anni a causa di un infortunio, dopo una breve carriera in squadre locali: Rinascita Aglianese, Quarrata e Pistoia Nord. Appesi gli scarpini al chiodo inizia a lavorare come addetto stampa nella Real Aglianese, con il compito di tenere rapporti con le società e i media locali.
L’ACF Firenze femminile, diventata in seguito Fiorentina Women’s FC, lo nota e lo ingaggia in qualità di manager di calcio-mercato al fianco del mister viola Sauro Fattori.
Da Firenze si trasferisce prima a Verona, dove ha l’opportunità di esordire come dirigente in Champion’s League, e successivamente a Brescia, dove vince il suo primo titolo nazionale battendo 4-1 la Fiorentina nel match di Supercoppa italiana.
Nell’estate del 2018 si trasferisce a Madrid, dove inizia a lavorare per l’Atletico Madrid Femenino in qualità di manager e consulente di calcio-mercato. Il suo compito è quello di visionare le partite e segnalare le giocatrici, intervenendo in prima persona nei contatti tra società e atleta e rientrando nelle trattative di ingaggio.
Al suo primo anno in terra spagnola Mattia ha conquistato il titolo di campione della Liga, diventando l’unico dirigente italiano di calcio femminile ad aver vinto titoli nazionali con club di prima serie di 2 nazioni differenti (Brescia in Italia, Atletico Madrid Femenino in Spagna).

Lo abbiamo contattato per un giudizio sulla stagione appena terminata:

Avete fatto una grande stagione, vincendo la Liga (terza consecutiva del Club) e arrivando in finale di Coppa. Che giudizio dai sul tuo primo anno a Madrid? 
Arrivare in un Top Club mondiale come è l’Atletico e porsi in gioco a soli 23 anni non è  facile, ma l’ambiente e la città respirano il cosiddetto “Sentimiento” – “Passione”: ciò permette di lavorare con la massima serenità e professionalità, supportato da una struttura che vive di valori. Detto ciò ed alla luce della Liga conquistata, do una valutazione massima.
Quali differenze hai trovato tra il campionato italiano e quello spagnolo? Anche dal punto di vista del tuo lavoro.

Difficile fare una comparazione, in quanto la Serie A è in una fase ancora embrionale di vita, con l’avvento dei Club Pro solo da pochi anni, mentre qui è dal 2001 che i medesimi portano avanti attività, con noi e Barcellona come società pioniere.
A livello di mia carica vi sono modi di lavorare distinti. In Italia vi è più formalità e sistematicità, a volte a discapito della programmazione se i risultati non maturano nel breve,  mentre in Spagna vi è  più praticità e libertà da schemi ed aspetti procedurali, con valutazioni nel lungo.
Hai vissuto in prima persona il record dei 60.700 spettatori al Wanda Metropolitano, nella gara tra il tuo Atletico e il Barcellona. Emozioni?
Tante, tantissime. E se dovessi spiegarle, non riuscirei. Sono quelle cose che sogni e quando ti accadano rimangono della stessa sensazione dei sogni.
La Nazionale torna al Mondiale dopo 20 anni. Le azzurre possono essere una delle rivelazioni?
Abbiamo una nazionale di importante fisicità, di notevole tasso tecnico e con ogni singola calciatrice che ha un gran bagaglio di esperienza calcistica e di vita.
Non saremo la rivelazione, saremo l’Italia.
Nonostante la giovane età hai già vinto titoli in Italia e in Spagna. L’Inghilterra potrebbe essere una meta futura o preferiresti fare un’esperienza fuori dall’Europa? 
Mi sento Atletico Madrid, sono Atletico Madrid. 
Ad oggi mi vedo a lavorare solo per questi colori.

 

Ringraziando Mattia Martini per la disponibilità elenchiamo di seguito i record e i successi conquistati nell’arco della sua carriera da dirigente:

Più giovane dirigente del Calcio Italiano Femminile ad avere debuttato in Champions League: 21 anni, 5 ottobre 2016, a Shymkent (Kazakistan), in occasione dei 16esimi di Finale di Champions League, Kazigurt-Verona.
– Unico dirigente del Calcio Italiano Femminile ad aver disputato la Champions League con 3 Club diversi: Verona, Brescia e Atletico Madrid (in ordine cronologico).
Unico dirigente  del Calcio Italiano Femminile ad aver disputato la Champions League con  Club di  2 nazioni differenti:  Verona-Brescia (Italia) – Atletico Madrid (Spagna).
– Più giovane dirigente del Calcio Italiano Femminile ad aver vinto un titolo nazionale di prima serie: 22 anni, 23 Settembre 2017, Supercoppa Italiana, Fiorentina-Brescia 1-4.
– Più giovane dirigente del Calcio Italiano Femminile ad  essere andato a lavorare per un Club estero di prima serie:  23 anni, 23 luglio 2018, per l’Atletico Madrid.
– Più giovane dirigente del Calcio Italiano Femminile ad aver vinto un titolo nazionale con un Club estero di prima serie:  23 anni, 5 Maggio 2019, Liga 2018/2019, con l’Atletico Madrid.
– Primo dirigente del Calcio Italiano Femminile ad aver vinto un titolo nazionale con un Club spagnolo:  23 anni, 5 Maggio 2019, Liga 2018/2019, con l’Atletico Madrid.
– Unico dirigente del Calcio Italiano Femminile ad aver vinto titoli nazionali con Club di prima serie di 2 nazioni differenti:   22 anni, 23 Settembre 2017, Supercoppa Italiana, Fiorentina-Brescia 1-4 /  23 anni, 5 Maggio 2019, Liga 2018/2019.
Dirigente U25 più vincente del Calcio Italiano Femminile:  22 anni, 23 Settembre 2017, Supercoppa Italiana, Fiorentina-Brescia 1-4 / 23 anni, 5 Maggio 2019, Liga 2018/2019.

 

Credit photo: Mattia Martini