Si è da poco conclusa la partita dei quarti di finale che ha visto scendere in campo l’Australia, padrona di casa in questi Mondiali Femminili FIFA 2023, e la Francia.

Nonostante i pronostici dessero Les Bleues come vincitrici del match, le due squadre che si sono date battaglia nel rettangolo verde sono rimaste in completa parità a reti inviolate sia per i tempi regolamentari che per i supplementari.
I calci di rigore hanno poi decretato la vittoria delle Matildas (7-6), che proseguiranno la corsa per la vittoria in semifinale. Risultato storico per l’Australia che per la prima volta si troverà ad affrontare una partita di tale portata.

Tony Gustavsson ha deciso di riutilizzare la medesima formazione che ha sconfitto la Danimarca per 2-0 negli ottavi di finale. Questo significa un 4-4-2 con Mary Fowler ed Emily van Egmond che riprendono il loro ruolo di attaccanti centrali.
Anche la Francia ha tenuto pressoché invariata la formazione titolare che è risultata vittoriosa contro il Marocco, con l’eccezione di Maelle Lakrar.

La Francia è uscita dai blocchi come squadra più forte. Kadidiatou Diani era ovunque, l’attaccante ha fatto sentire la sua presenza fin da subito. C’è stato un momento di nervosismo quando Alanna Kennedy ha sbagliato un rinvio, ma ha fatto abbastanza per mettere fuori gioco Diani, il cui tiro è stato respinto.
Maelle Lakrar ha avuto un’occasione d’oro per segnare da pochi metri dopo una seconda palla messa in area da un corner, ma la palla ha sorvolato la traversa.
L’Australia ha iniziato a riprendere il controllo a partire dal 20′. Il pressing della prima linea – in particolare di Caitlin Foord – ha messo in difficoltà le francesi, e c’è stato un periodo di pressione prolungata da parte delle verde-oro.
È stato questo pressing a creare quasi il primo gol della partita. Un errore di comunicazione con il portiere francese Pauline Peyraud-Magnin ha fatto sì che Mary Fowler si trovasse la palla ai piedi senza marcatura in area e con la porta priva di un portiere. Elisa De Almeida ha bloccato il tiro e la palla è stata messa in angolo.
La stessa si è occupato di spegnere un’altra occasione di Fowler cinque minuti dopo. Uno splendido periodo di gioco della stella del Paris Saint-Germain ha fatto sì che la partita rimanesse senza gol all’intervallo.

Nella seconda frazione di gioco le giocatrici in verde e oro sembrano avere più possibilità. Fowler ha avuto altre occasioni, ma è stato nuovamente respinta, questa volta dal piede di Peyraud-Magnin.
Il pubblico si è alzato con l’entrata in campo di Sam Kerr a meno di dieci minuti dalla fine del secondo tempo, e la squadra si è alzata con loro. Intorno al 60′ c’è stato un periodo di pressione in cui sembrava che l’Australia potesse segnare da un momento all’altro. In qualche modo, Les Bleues hanno respinto ogni tentativo di vantaggio delle Matildas.
Hanno avuto delle occasioni, per lo più da calci piazzati, ma niente di entusiasmante.

Dopo 90 minuti di reti inviolate si è giunti ai supplementari.
La Francia, ancora una volta, ha esercitato pressione attraverso i calci piazzati.
Mackenzie Arnold è stata resa inoffensiva da una splendida parata di Vicki Becho al limite dell’area. Ancora una volta le Matildas hanno avuto la possibilità di passare in vantaggio: in particolare, la subentrata Cortnee Vine è andata vicinissima a girare un cross sul palo di testa, che però è sfumato di poco.

Tuttavia, la sensazione diffusa dei tempi supplementari che si sarebbe giunti ai calci di rigore si è effettivamente avverata. Il pubblico negli spalti è rimasto, ancora una volta, con il fiato sospeso.
Descrivere il sentimento di ansia mista ad eccitazione di tutti i presenti nel momento dei calci non è pienamente possibile: tutte le ragazze hanno dato il proprio contributo, e dopo quella che è sembrata un’eternità, Cortnee Vine ha segnato il gol decisivo.

La vittoria delle Matildas le porterà a giocare la semifinale contro la squadra vincitrice tra Colombia e Inghilterra.

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.