Finiscono qui i Mondiali Femminili della Svezia che è stata incredibilmente sconfitta dalla Spagna allo scadere del secondo tempo. Per le scandinave è stata la terza sconfitta in semifinale dopo quelle nel 2011 e nel 2019, senza contare il ko, sempre nel penultimo atto, all’Europeo dello scorso anno.

La prima metà è stata molto tattica, con le ragazze del CT Vilda a tenere maggiormente il possesso e a sfiorare il vantaggio al 14′ con un tiro da fuori di Carmona. Pericolosa anche la Svezia al minuto 41 con Rolfo che da distanza ravvicinata in area ha impegnato Coll alla parata. Asllani e compagne hanno cercato le proprie situazioni di transizione, ma è mancata la precisione nei passaggi decisivi.

La Svezia ha aperto il secondo tempo a ritmi altissimi, riuscendo a mettere sotto pressione la Spagna fin dall’inizio. La resa dei conti tra le squadre è continuata. Il ct delle iberiche ha schierato la veloce Salma Paralluelo al posto di Putellas dopo poco più di dieci minuti e ha guadagnato nuove dimensioni in attacco. Al 70′ proprio le rojas hanno sfiorato il vantaggio quando il lay up di Alba Redondo ha fatto tremare Musovic. In questa fase della partita, c’è stato ancora una volta un ottimo possesso palla spagnolo, ma la Svezia ha risposto e ha annullato pericolose posizioni di passaggio.

Il primo cambio svedese è arrivato al 77′ quando Kaneryd e Blackstenius hanno lasciato il posto a Schough e Blomqvist. Poco dopo Salma Paralluelo, la 19enne subentrata poc’anzi che aveva anche segnato il gol decisivo nella vittoria per 2-1 della Spagna nei quarti di finale contro l’Olanda ai supplementari, ha segnato all’81’, interrompendo una partita senza reti. Ha festeggiato animatamente con i propri tifosi, pensando che stesse festeggiando il gol decisivo, ma la celebrazione è stata breve. Rebecka Blomqvist, infatti, ha pareggiato i conti all’88esimo. Le furie rosse sono tornate in vantaggio pochi istanti dopo, quando un corner è stato indirizzato al limite dell’area di rigore a Carmona e il tiro del capitano si è schiantato sulla parte inferiore della traversa, con il portiere svedese Zecira Musovic che ha toccato il pallone solo con le dita.

Sfuma così il sogno della Svezia, con una doccia gelata arrivata quasi allo scadere, finisce così il percorso di una squadra che ha disputato dei Mondiali in maniera sorprendente. È la Spagna la prima Finalista del Mondiale di Australia e Nuova Zelanda 2023. Partita tesissima ed emozionante che ha messo in scena uno scontro di filosofie di gioco tra il possesso palla iberico e la solidità difensiva svedese, in un match che si è risolto solo nei dettagli. La formazione di Peter Gerhardsson, che durante questo percorso ha combinato fisicità, stile e tenacia per raggiungere le semifinali, non è riuscita ad imporre nel migliore dei modi le proprie qualità, ritrovandosi davanti un’avversaria persistente e spesso pericolosa.

Stina Blackstenius, nonostante rappresenti una figura determinante per la Svezia, è andata a segno soltanto una volta ai Mondiali in Australia e Nuova Zelanda e molto probabilmente porterà con se il rammarico di non aver messo il suo zampino nemmeno contro la Spagna. L’attaccante dell’Arsenal è stata una presenza acuta, energica e fisica come punto focale offensivo della sua squadra, occupando le difese avversarie e creando spazio per le sue compagni attaccanti. Ma l’unico gol che la numero 11 ha segnato al torneo ha messo in mostra i suoi istinti predatori, è stato nel 5-0 contro l’Italia. Ci si aspettava forse di più da una bomber del suo calibro. Tra le note positive c’è sicuramente Rebecka Blomqvist: la calciatrice del Wolfsburg è riuscita, da subentrata, a trascinare le proprie compagne sull’1-1 in un momento molto delicato, specchio di una mentalità matura e fiduciosa della rosa palesatasi in tutto il torneo.

La Svezia giocherà dunque, come nel Mondiale 2019, un’altra partita per il bronzo. Questa volta a Brisbane. L’avversario sarà la perdente di Australia-Inghilterra, che si giocherà domani alle ore 12. Le scandinave, inoltre, potranno avere la propria rivincita con la Spagna al Gamla Ullevi il 22 settembre nella premiere della Nations League.

 

Chiara Frate
Chiara Frate, attualmente iscritta al corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale, coltiva la passione per il giornalismo sportivo ed il calcio, sia femminile sia maschile. Attualmente è redattrice di SportdelSud, un giornale sportivo innovativo di partecipazione popolare che le ha offerto l'opportunità di mettersi alla guida di un progetto imprenditoriale nel settore della comunicazione. Conosce l'inglese, il francese, lo spagnolo e sta imparando anche il portoghese. Sempre pronta a schierarsi a favore della parità di genere, il riscatto delle donne e l’impegno costante e instancabile verso un nuovo approccio culturale anche dal punto di vista sportivo.