Credit Photo: Marco Montrone
Alessandro Spugna ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del round 2 di Women’s Champions League contro il Vorskla Poltava, partita di ritorno che si giocherà al Tre Fontane come l’andata (vinta 3-0 dalle giallorosse).

Ecco le parole del tecnico.


Il discorso qualificazione sembra quasi chiuso. Hai fatto intendere che farai delle rotazioni. Quanto cambierà la squadra? Kramzar sarà titolare?

“Discorso qualificazione chiuso, no. Non mi piace pensare questo. Vogliamo fare una partita importante, come sempre bisogna fare in campo europeo. L’obiettivo è quello di passare il turno. Sicuramente ci saranno rotazioni, è importante farle, ma la squadra non perderà la sua identità.

Ci saranno sempre gli stessi principi, le stesse idee, cercando di vincere, le ragazze dovranno stare sulla stessa lunghezza d’onda, pur cambiando negli interpreti. Dobbiamo giocare per vincere, anche domani. Per quanto riguarda Zara, credo che giocherà dall’inizio”.

Probabilmente, quasi sicuramente, domani la Roma sarà per il secondo anno di fila ai gironi di Champions. Quanto ti senti soddisfatto del tuo cammino personale? E in porta chi giocherà?

“Come ripeto, non mi piace parlare di una qualificazione già sicura. Vogliamo raggiungere il primo obiettivo della stagione, raggiungere i gironi di Champions. Sarebbe davvero importante.

Se mi aspettavo questo: sicuramente è un percorso che, tutti quanti, come Club, come dirigenza, come staff, come calciatrici, l’obiettivo era questo. Dal primo giorno ho notato questa ambizione. Di migliorarsi e fare bene.

Lo abbiamo fatto in breve tempo? Non lo so, ma ora vogliamo restarci e alzare l’asticella. Se, come spero, arriveremo ai gironi, dovremo affrontare una Champions molto difficile, con squadre importanti. Sarà un orgoglio e un modo per vedere a che punto siamo”.

Sul portiere non rispondo, vedremo. Non lo so. Korpela ha fatto una buona partita, ma non ho ancora deciso nulla”.

Continuare a vincere in campionato, contribuisce a dare ancora più consapevolezza alla squadra?

“Assolutamente sì. È quello che ci proponiamo di fare in ogni partita. Quando offri prestazioni di questo tipo, la consapevolezza aumenta. Abbiamo una rosa davvero importante, con giocatrici di livello alto, con esperienza internazionale, questa consapevolezza la dobbiamo avere.

Anche domani dovremo fare una prestazione importante perché ci aumenterà la nostra consapevolezza in vista dei gironi”.

La squadra viene da uno scudetto vinto. Spesso a Roma ci si accontenta dopo una vittoria. Invece, quest’anno 5 vittorie su 5, miglior inizio della Roma femminile. Come si fa per motivare la squadra a questo livello?

“Non c’è stato tanto bisogno di motivare e spronare la squadra. Le giocatrici hanno una mentalità acquisita, sono forti, vogliono continuare a primeggiare, ad avere obiettivi importanti e a vincere. Attraverso il lavoro quotidiano, poi, si migliora sempre per continuare ad avere risultati.

Inoltre, qualcosa abbiamo cambiato nella squadra, magari con nuove motivazioni, aggiunte a chi già c’era e vuole continuare a vincere. Non c’è stata grande difficoltà. Per me il miglioramento è la cosa più importante, ti porta sempre a conquistare qualcosa”.

Continua a esserci l’atavico problema dei gol mangiati, che a volte pesa di più e a volte pesa di meno. Come si fa per risolvere questo problema? E, nel caso passaste il turno, state già pensando ad un mantra per i sorteggi? Lo scorso anno andò benino…

“Ai sorteggi poi ci penseremo. Comunque, nessun mantra (ride, ndr)… Sarà una bella Champions, con grandi squadre, sarà stimolante arrivare ai gironi, ci potremo davvero divertire.

Il problema del gol, per me l’importante è produrre occasioni offensive e situazioni favorevoli. Poi se la gara finisce 2-0 per me va bene. Non è necessario segnare per forza tanti gol. A volte le vorrei chiudere prima, è ovvio, ma c’è sempre un avversario e non è sempre così scontato. All’andata abbiamo avuto tante occasioni, ma non era semplice con 11 calciatrici davanti alla porta.

La partita di domenica contro l’Inter è stata una partita matura, con i gol segnati nei momenti giusti, pur non avendo grandissime occasioni. Per me l’importante è il dominio della gara. Quando hai il dominio, le chance per vincere le avrai sempre. E i tre punti si possono prendere anche segnando pochi gol, l’importante è vincere. Io non credo ci sia un problema da risolvere in questo senso. Dobbiamo continuare a giocare le partite come le stiamo giocando”.