Non è facile scrivere questo post, così come non è stato facile prendere questa decisione che, di fatto, mette fine a 27 anni di storia.
La nostra storia.
La storia del calcio a 5 regionale laziale per 21 anni e poi 6 Campionati Nazionali, riuscendo a mantenere la categoria, riuscendo ad uscire indenni persino dal Covid.
Ma anche i romanzi più belli arrivano all’ultima pagina.
E’ stato un viaggio lungo, entusiasmante, coinvolgente, spesso faticoso ma che alla fine ci ha lasciato sempre più ricchi dentro e ci ha arricchito con nuovi rapporti di amicizia che sono rimasti al di là del campo.
Abbiamo conosciuto tante persone, abbiamo visto crescere ragazze, le abbiamo viste sposarsi e diventare mamme e noi, di conseguenza, zie…e poi anche un po’ nonne5
Siamo state spettatrici di ricambi generazionali, che alla fine hanno aiutato anche noi a cercare di essere sempre “al passo”, per non rimanere indietro.
Abbiamo messo passione, amore, lealtà, rispetto, comprensione.
Non so se ne abbiamo ricevuto in egual misura, ma va bene ugualmente perché in amore c’è sempre chi ama di più e noi abbiamo amato questa squadra, questa maglia e questi colori in modo assoluto, viscerale.
E siamo arrivati fino ad oggi sempre e solo per amore.
Se guardiamo indietro tanti nomi, tanti volti: qualcuno ci ha accompagnato per viaggi brevi, qualcuno è andato e tornato, qualcuno ha indossato a pelle la nostra maglia fino a quando poi ha smesso, qualcun altro non avrebbe voluto toglierla nemmeno ora, ma non ci sono più i presupposti per continuare, sotto tanti punti di vista.
Ed è la cosa che più ci amareggia.
Le sirene, nel nostro mondo, sono tante ed allestire una rosa diventa ogni anno più difficile.
Non abbiamo la forza economica per competere con le società concorrenti, per “andare al rialzo”.
Non facciamo promesse che poi non possiamo mantenere e non prendiamo impegni che poi non possiamo rispettare.
Un Campionato Nazionale già comporta di per sé spese non indifferenti.
E non l’iscrizione, che da anni si mantiene sullo stesso importo, ma dopo il Covid e soprattutto dopo la guerra in Ucraina, i costi delle trasferte sono più che raddoppiati soprattutto a causa dei trasporti, aumentati in maniera esorbitante ed anche non giustificata.
A questo aggiungiamoci la mancanza di impianti sportivi a Roma che costringe le Società a “litigarsi” gli spazi nei pochissimi palazzetti disponibili per l’attività, a prezzi che già erano alti e che si sono alzati ancora di più con l’aumento dell’energia elettrica e del gas.
Quando una Società deve spendere già 30.000,00 euro di base, solo per partecipare al Campionato, come si può pensare che ci siano risorse economiche per altro?
Ecco quindi la scelta di fare un passo indietro.
Le persone devono fare quello che è nelle proprie possibilità e capire quando è il momento di fermarsi.
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno accompagnato in questo viaggio: giocatrici, dirigenti e tifosi.
Ringraziamo il nostro sponsor, la Caffè Circi, per averci sempre sostenuto e anche seguito in trasferta (perdendosi anche nelle campagne dell’agro-pontino vero Massimo e Maria Grazia?) o tifando da casa come Michele
Quando iniziò la nostra collaborazione, tra noi pensavamo “grande sponsor, grande squadra” e anche se non siamo riuscite a portare molti trofei a casa abbiamo sicuramente portato con orgoglio e onorato il suo nome in giro per mezza Italia.
Un ringraziamento particolare alla nostra fisioterapista Piera Pani, che è entrata con noi in questo pazzo mondo 25 anni fa e che ha sempre messo la sua bravura e la sua professionalità a disposizione delle nostre ragazze e della Società.
Ringraziamo i media che ci hanno seguito, hanno scritto di noi (anche non remunerati) e anche quelli che non lo hanno mai fatto (nonostante anche qualche risultato buono).
Non è nostra abitudine fare “Comunicati Ufficiali”, noi ci raccontiamo, così, per quello che siamo.
E questo post è l’ultimo capitolo del nostro racconto.
Un nostro ricordo affettuoso va a Pietro Colantuoni, che ci ha visto nascere e crescere in questo sport fino ad alzare insieme una Coppa nel gennaio 2014 e che il Covid si è portato via troppo presto.
Da Presidente a Presidente, poi, il mio abbraccio personale va a Melchiorre Zarelli, Presidente del Comitato Regionale LND Lazio, che è stato e resterà sempre il “mio” Presidente (Preside’ non trovo più la nostra foto mentre indossavi la sciarpa con i nostri colori).
Auguriamo a tutte le società che continueranno di poter superare le tante difficoltà che ogni anno si prospettano all’orizzonte e raggiungere i propri obiettivi, mantenendo sempre la propria integrità.
Auguriamo alle nostre ragazze di togliersi tutte le soddisfazioni che meritano.
Noi le seguiremo sempre perché la nostra squadra è stata prima di tutto “famiglia”.
Ad maiora.
COMUNICATO BRC 1996