Oggi vi presentiamo Chiara Poli, attaccante della Sambenedettese che milita in eccellenza, Chiara è anche giornalista sportiva e non solo, la sua più grande passione è sempre stata il calcio in tutte le sue forme, a 5 dove ha giocato per 9 anni nell’ascolano, a 11 ha giocato 8 anni alla picenum e 2 al Montecassiano, sempre serie B, quindi ha solcato in campi di serie A, B e C, e nel beach soccer, dove recentemente è arrivata anche alla nazionale. Chiara è una persona energica e piena di vita, che ama mettersi sempre in gioco, ma andiamo a conoscerla meglio con questa intervista.   

Chiara, sveliamo subito ai nostri lettori una tua particolarità: d’inverno giochi a calcio a 11 mentre d’estate ti diletti sempre difendendo i colori della Sambenedettese nel beach soccer, dove da poco tempo sei stata chiamata al primo raduno della nazionale?                                                                                “Sì tutto vero, d’inverno gioco a calcio a 11, ora in eccellenza nella Sambenedettese, mentre d’estate, sempre con un altra società qui del luogo, faccio il campionato di beach soccer, da poco finalmente anche in questo settore le cose sono progredite ed è arrivato il momento di formare una nazionale italiana, di cui sono stata chiamata a far parte da poco del suo primo ritiro, è inutile nascondere che ne sono stata contentissima”.  

Tornando al calcio a 11, il tuo alla Sambenedettese è stato un ritorno dopo due anni, lo scorso anno, infatti, eri alla Civitanovese in serie C.                                  “Sì esatto, diciamo che si torna sempre dove c’è un pezzo di cuore e una famiglia pronta ad accoglierti e questo per me è la Sambenedettese. Io qui sto bene, anche se ho scalato di una categoria e ora faccio l’eccellenza, però mi trovo davvero bene con la squadra e con l’ambiente che la circonda. Magari non abbiamo chissà quanti dirigenti, però quelli che ci sono fanno tutto con un’enorme passione per cercare di non farci mancare nulla, e con le ragazze mi sono sempre trovata bene, dunque ho ritrovato tante amiche, peccato che per via dello stop, causa Covid-19, molte in questi anni hanno smesso, questo forse è l’unico rammarico”.   

In che ruolo giochi?                                                                                                      “Attaccante, in tutti questi anni fra calcio a 5, beach soccer, e calcio a 11, quello è sempre stato il mio ruolo. Tutto è iniziato fin da quando ero piccola e giocavo con i maschi fra mille pregiudizi, e l’unica maniera per farsi rispettare era quella di dimostrare sul campo che tenevo il loro passo, e che alla volte segnavo più di loro. Poi va detto che nella mia carriera fra tutto ho abbattuto il muro dei 400 goal segnati nei vari campionati, dunque è intrinseco dentro di me giocare in attacco”.  

Che tipo di attaccante sei?                                                                        “Sicuramente sono un’attaccante molto tecnica, la classica seconda punta che poi alla fine è in raccordo con la prima punta, ho tanto fiuto per il goal e in questi anni ho modificato forse il mio modo di giocare, nel senso che, magari, ho sopperito qualche carenza che ancora ho sui colpi di testa, con il tiro, che alleno continuamente, sia con la botta secca, che con i vari effetti. Penso che nella vita non si finisca mai di imparare e, dunque, se ora come ora non ho più lo scatto di inizio carriera, cerco di raggirare questo ostacolo, facendomi trovare sempre al posto giusto nel momento giusto, ultimamente ho conosciuto anche una persona di oltre 70 anni (Italo), con la quale spesso mi alleno proprio per perfezionarmi a parte, oltre agli allenamenti con la squadra, e proprio da questa persona sto imparando ancora tanto”.  

Mi fai un fotografia della Sambenedettese di quest’anno?                                “Come ti dicevo prima, purtroppo il Covid ha fatto sì che molte ragazze, anche dotate, smettessero, dunque, ora come ora, siamo un mix fra giocatrici di esperienza e giovani, di cui due, secondo me, sono degli assoluti prospetti che faranno parlare di loro nei prossimi anni, dunque dobbiamo ancora magari trovare il giusto equilibrio ma stiamo lavorando tutte assieme per cercare di trovare la giusta quadra, che sicuramente troveremo giocando assieme”.   

Ora state facendo la Coppa Marche, giusto?                                                        “Sì, quest’anno la Federazione ha deciso di farci fare prima la Coppa Marche e poi di iniziare il campionato d’Eccellenza, dove si dovrebbero aggregare altre squadre fino ad arrivare ad un massimo di 7 circa. Per ora siamo a due partite vinte e una persa, ma gli obiettivi che ci ha chiesto la società ad inizio anno sono di vincere entrambi i campionati, ovviamente noi ce la metteremo tutta e vedremo poi con il tempo come andrà a finire, il nostro impegno e le qualità tecniche secondo il mio punto di vista ci sono tutte, poi come sempre sarà il campo a dare il verdetto finale”.   

Nella vita di tutti i giorni cosa fai?                                                                        “Nella vita di tutti i giorni sono una giornalista sportiva per il Piceno Oggi, dal 2014 mi occupo di digital marketing come libero professionista e insegno, faccio formazione per la Camera di Commercio delle Marche Unioncamere, poi ovviamente mi alleno a beach soccer e a calcio a 11, praticamente un vita abbastanza piena, che affronto sempre con il sorriso sulle labbra”.   

Un giorno, quando smetterai i panni di giocatrice ti piacerebbe rimanere nell’ambiente?                                                                                            “Assolutamente sì, già ora in campo recito la parte di un secondo allenatore aggiunto, in particolare per le più piccole, mi vedrei bene ad allenare, ma non è ancora tempo, mi voglio prima togliere tante soddisfazioni con la palla fra i piedi da giocatrice”.  

A nome della redazione di Calcio femminile italiano ringraziamo per il tempo a noi dedicato Chiara Poli e lo staff della Sambenedettese.

Danilo Billi è un giornalista pubblicista da circa 20 anni. Nativo di Bologna, ha mosso i primi passi lavorativi nella città natale nell’ambito sportivo, seguendo dapprima la Fortitudo Baseball e poi la Pallavolo femminile di San Lazzaro di Savena in serie A1. Per gli anni a seguire ha collaborato con la Lega Volley Femminile, prima di approdare a Pesaro, dove è stato capo fotografo per oltre 10 anni dell’ex Scavolini Volley di A1 e redattore a Pesaro, dove attualmente vive, per il Messaggero, il Corriere Adriatico e Pesaro Notizie (web). Si è occupato del Bologna Football Club per diverse stazioni radio emiliane, come Radio Logica e Radio Digitale, dopo di che ha iniziato a scrivere per la fanzine Cronache Bolognesi e ha collaborato con altri siti e app che si occupano, tra l’altro, di calcio femminile, che negli ultimi anni ha rappresentato la maggior parte della suo impegno giornalistico. Ha scritto due libri di narrativa attinenti al calcio Bolognese e al suo tifo e uno lo scorso anno relativo alla stagione del Bologna calcio femminile edito dalla collezione Luca e Lamberto Bertozzi.