Nel torneo di Eccellenza piemontese una delle novità di stagione è la Santostefanese. La realtà di Santo Stefano Belbo è presieduta da Alessandro Montanaro, e diretta in panchina da Franco Allievi. La squadra biancazzurra, capitanata da Giorgia Aloi, vede tra le sue fila Giada Bagnasco, punta classe ’98 di Mombaruzzo, e Lucia Lepre, centrocampista classe ’94 di Asti. Abbiamo raggiunto le due calciatrici per conoscere meglio il club piemontese.

Come vi siete avvicinate a questo sport e quali sono state le esperienze precedenti a questa annata?
Giada: “Fin da quando ero piccola ho sempre avuto la passione per il pallone. Giocavo in cortile con mio cugino, e poi ho deciso di entrare a far parte di una squadra maschile all’età di 7 anni. Ho cominciato dal Cassine, per poi passare all’Alessandria quando ne avevo 14, poi ho continuato nell’Acqui Terme dove ho giocato in Serie B e C. Successivamente a questa esperienza ho fatto due 2 di calcio a 5 nel Futsal Fucsia di Nizza Monferrato, per poi tornare a giocare a calcio a 11 nel Canelli, per 2 anni, e arrivare così alla Santostefanese. In tutto ciò sono arrivate due convocazioni per dei raduni nella Nazionale Under 17 e 19, vinto due Tornei delle Regioni, uno di calcio a 5 ed uno a 11”.
Lucia: “Mi sono avvicinata all’età di 5 anni, sinceramente nessuno della mia famiglia ha mai giocato a calcio. Sono innamorata di questo sport da sempre e penso sia la cosa più bella. Prima della mia esperienza attuale, ho giocato nel Torino femminile, dove ho fatto 1 anno in Serie A. Poi ho smesso per 3 anni per mia scelta e ho ricominciato ad Asti, nell’Astisport per poi passare nel Canelli”.

Giada esperienza nuova che parte da uno zoccolo duro già esistente. Quanto è servito conoscervi già sulla buona partenza che avete avuto?
“Buona parte della rosa lo scorso anno era tesserata con il Canelli Sicuramente avere un gruppo già solido è stata un’ottima cosa. Tra di noi andiamo d’accordo, infatti, sia fuori sia dentro il campo. Sono arrivate, poi, anche nuove ragazze che si sono subito ambientate, per cui si è formata una rosa ancora più unita e forte”.

Lucia come è stato tornare ad allenarvi dopo tanto tempo in estate? Con quali obiettivi volevate affrontare questa annata?
È stato emozionante, eravamo tutte grintose di ripartire e più forti di prima. Purtroppo ci siamo di nuovo fermate e questo non è un bene Sicuramente l’umore era ed è positivo, perché noi ragazze ci conoscevamo tutte e abbiamo ritrovato lo stesso mister del primo anno del Canelli. L’obiettivo è fare bene, avere ottimi risultati e migliorarci per il prossimo campionato. Non nascondo il pensiero di voler vincerlo vincere”.

Giada come avete metabolizzato il nuovo stop? Come state continuando ad allenarvi?
“Certamente non è stata un cosa positiva ricevere un altro stop dopo quella della passata primavera. Soprattutto sul lato sportivo dove stavamo iniziando a portare a casa ottimi risultati. Stiamo continuando ad allenarci individualmente e speriamo in una ripresa il prima possibile”.

Lucia questo torneo di Eccellenza è iniziato alla grande per voi. Come sono andate le prime gare?
“Le prime gare sono state ottime per la nostra squadra. Abbiamo iniziato a lavorare sul campo come chiedeva il mister ed abbiamo ottenuto due buoni risultati. Due ottime vittorie raggiunte con risultati netti a nostro favore. Un vero peccato essersi fermate”.

Giada di che livello reputi il campionato di Eccellenza in Piemonte?
“Sono passate solo pochissime giornate, quindi è difficile sbilanciarsi. Ci sono squadre ben attrezzate e qualcuna un po’ meno, in ognuno dei due gironi. Speriamo di poter tornare in campo per dare un giudizio più completo”.

Lucia come sta crescendo il movimento femminile nella vostra regione?
“Il movimento non sta crescendo come ci aspettiamo tutte, purtroppo. Dopo questo primo lockdown molte squadre si sono ritirate, di conseguenza tante ragazze si sono dovute fermare. Spero in un miglioramento ed in una voglia di investire in questo sport”.

Quale momento reputate i più belli delle vostre carriere?
Giada: “Vestire i colori della nostra Nazionale è stato uno dei momenti più belli della mia cartiera. Le convocazioni ai raduni sono state emozionati ed indimenticabili. Entrambi durarono 4 giorni: al primo a Roma, dove abbiamo svolto sedute di allenamenti, avevo 16 anni. Al secondo, a 18 anni, lavorammo a Coverciano”.
Lucia:Il momento più bello è sicuramente quello trascorso in Serie A. Molte ragazze della Juventus erano mie compagne di squadra e vederle in televisione è una cosa emozionante. Sono cresciuta molto da quell’anno e ho imparato il significato di gruppo. Ho esordito nella massima serie nel 2008 a 14 anni, esordendo contro la Torres di Panico. Svolgevamo quattro allenamenti a settimana più la partita del sabato, mentre la domenica giocavo con la squadra Primavera, con la quale siamo arrivate terze.. Ho imparato a velocizzare il gioco e ad avere più visione e credo di aver appreso tantissimo”.