Il Lumezzane Women, dopo undici giornate, sta comandando, insieme all’Accademia Vittuone, il girone lombardo di Eccellenza con trentuno punti, frutto di dieci vittorie e un pareggio. Le valgobbine hanno mostrato la loro forza piegando domenica il Crema per 7-0. Tra le marcatrici c’è un’attaccante arrivata quest’anno in terra lumezzanese: si chiama Camilla Ronca, giocatrice offensiva classe ‘99 e autrice di quattordici reti con la maglia rossoblù. La nostra Redazione ha raggiuto Camilla che ci ha risposto alle nostre domande.

Camilla cos’è per te il pallone?
«Per me il pallone è liberazione: quando la calcio mi sento libera da qualsiasi cosa che sia all’esterno».

Cosa vuol dire per te giocare in attacco?
«Giocare in attacco vuol dire per me significa cercare di dare un contributo con e per la squadra, ma anche segnare e realizzare qualcosa di importante».

C’è un gol che ti piacerebbe ricordare?
«La rete che mi piacerebbe condividere e segnare il gol con il Brescia al Perugia, perché in quel momento sentivo tanta responsabilità».

Com’è iniziato il tuo rapporto col calcio?
«A tre anni mio zio Giuseppe mi faceva giocare a pallone, l’anno dopo mi ha iscritto nella squadra di Gerolanuova (frazione di Pompiano, ndr) e ho vissuto quattro anni bellissimi».

La tua carriera è legata alla 3Team Brescia Calcio, tra l’altro avversaria nel campionato di Eccellenza: che anni sono stati per te?
«La 3Team mi ha accolto sin da subito bene, e facendomi entrare nella loro squadra, e negli anni in cui ho giocato con loro sono cresciuta sia come calciatrice che come persona».

Nella 3Team ci gioca anche tua sorella Francesca: com’era il rapporto in campo?
«Era un bel rapporto sul campo, nel senso che riuscivamo a dialogare e giocare bene insieme. Mi auguro cje Francesca possa crescere ancora».

L’anno scorso sei passata al Brescia Calcio Femminile, e con quella divisa hai assaggiato palcoscenici importanti.
«Penso sia stato il coronamento di un sogno: Brescia non è una società come le altre, ha una tradizione storica importante, arrivi in un club organizzato, con ambizioni e voglia di crescere. Lì ho imparato anche a non mollare mai».

Cosa ti ha spinto quest’anno a passare al Lumezzane?
«Ho scelto questa società perché ho posato il progetto Lumezzane: al di là della squadra, credo che questa società vuole crescere, ma allo stesso tempo crede molto nel calcio femminile».

Che ambiente si respira al Lume?
«Si respira un ambiente ambizioso, perché ha voglia di mettersi in vetrina. La società punta in alto, con la consapevolezza che le cose vadano fatte bene, però è anche consapevoli di poter gestire una rosa importante».

Siamo quasi al giro di boa e il Lume è al comando del girone lombardo di Eccellenza: ti aspettavi questo piazzamento?
«Se devo essere sincera me l’aspettavo, perché questo campionato lo possiamo perderlo solo noi. Se entriamo in campo con la mentalità giusta possiamo centrare l’obiettivo».

Tu hai segnato 14 gol in questa stagione: avresti mai pensato di realizzare questo score?
«Quando sono partita bene è entrata in me la convinzione delle potenzialità che possiedo, ma queste qualità devo utilizzarle per la squadra».

La vostra leadership è stata ancor di più legittimata nel turno precedente, quando avete battuto il Crema per 7-0.
«Il Crema, nonostante il punteggio che ha subito domenica scorsa, ha una squadra organizzata, però noi, quando siamo scese in campo, abbiamo dimostrato la voglia di mostrare chi siamo, e alla fine abbiamo vinto la partita».

Domani ci sarà il big match con l’Accademia Vittuone: può essere già l’incontro decisivo per il campionato?
«Assolutamente sì, perché ser riusciamo a portare a casa il risultato, ci sbloccherebbe qualcosa di importante. Sarebbe la ciliegina sulla torta del nostro campionato».

Dopo undici giornate di Eccellenza qual è la squadra che ti ha stupito di più?
«La 3Team perché quando l’abbiamo affrontata ci ha messo in difficoltà, è una squadra giovane e può fare davvero bene».

Come lo stai vedendo il calcio femminile bresciano?
«Per fortuna si sta muovendo qualcosa, stiamo avendo delle risposte positive. Speriamo di continuare così».

Che persona sei fuori dal campo?
«Sono una persona aperta, solare, comprensiva, che ascolta le persone. Sono un po’ testarda. Lavoro in una pasticceria di Pompiano, faccio l’educatrice all’Andreana di Orzinuovi. Alleno i bambini dell’Orceana. Insieme alla mia famiglia ho aperto una “Casa-famiglia” per bambini che sono state allontanate dalle famiglie».

Ci sono degli obiettivi che vorresti ancora raggiungere?
«Mi ritengo una persona ambiziosa: vorrei puntare sempre più in alto»

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lumezzane e Camilla Ronca per la disponibilità.

Photo Credit: Camilla Ronca

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.