L’U.C. Sampdoria, in estate, si è iscritta, per la prima volta, al torneo regionale di Eccellenza ligure. La formazione doriana ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio femminile nel 2015, dando vita ad un settore giovanile cresciuto di anno in anno. Abbiamo raggiunto, per conoscere meglio la realtà blucerchiata, Enrico Calvi, coordinatore dell’area rosa della società genovese e allenatore della squadra Under 17.

Sig. Calvi come è nato il progetto a tinte rosa della Sampdoria?
“Il progetto femminile della Sampdoria nasce nel 2015, con l’allestimento di una squadra under 12 composta da 20 ragazze. Di anno in anno il movimento è cresciuto, sin ad arrivare alle sei squadre attuali. Abbiamo formazioni Under 8, 10, 12, 15, 17 e 19, tutte partecipanti a campionati federali con un totale di 100 iscritte. Il 40% di queste hanno cominciato il loro percorso calcistico proprio in blucerchiato”.

La società quindi ha puntato forte sul settore giovanile vero?
La costituzione di un settore giovanile di qualità è stata alla base del nostro progetto. La società è voluta partire, per il proprio movimento femminile, da un gruppo giovane affiancato da uno staff competente. Cosi si è aperta la possibilità di avere il tempo di far crescere e lavorare il settore giovanile, bacino per la prima squadra del futuro”.

In questa stagione per voi la novità dell’iscrizione nel torneo di Eccellenza giusto?
Si, abbiamo deciso di affrontare questo campionato con la nostra Under 19. Si tratta di ragazze nate nel 2003-2004, affiancate, , nel loro percorso di crescita, da 4 o 5 ragazze, sempre molto giovani, che hanno maturato esperienze in categorie superiori. La scelta mira a dare dei punti di riferimento che possano guidare in campo questo gruppo”.

Che esperienza ha maturato dopo i primi anni all’interno di questo mondo?
Sono molto contento di come le ragazze in questi anni hanno lavorato. Riconosco la loro dedizione agli allenamenti, condita da attenzione, motivazione e voglia di crescere. Sottolineo, insieme ai colleghi del settore femminile, la capacità di apprendimento di queste ragazze. Per i campionati federali noto una crescita del gruppo, valido ormai anche nelle fasi a carattere nazionale”.

La vostra società ha allacciato contatti anche con altre realtà vero?
Avendo quasi metà del gruppo cresciuto interamente in casa doriana siamo stati sempre attenti al nostro territorio. Abbiamo affiliazioni anche con altre società vicine a noi, sotto il progetto Next Generation. Con loro abbiamo scambi anche culturali, di aggiornamento per cercare di far emergere anche i movimenti a noi care”.

Come hanno metabolizzato il recente stop dei tornei ragazze?
“Non è un momento particolarmente felice per tutta l’Italia. Ovviamente le nostre ragazze non sono state particolarmente contente, sul lato sportivo, di non poter iniziare la stagione. Siamo vicine a loro costantemente e cerchiamo, anche a distanza, di non lasciarle mai solo. Curiamo, con il nostro staff, la parte emotiva e dell’ambiente che le circonda per farle crescere al meglio. Hanno un piano alimentare da seguire, un programma di allenamento, oltre al nostro supporto costante, oltre che della nostra psicologa la dottoressa Paloscia”.