Photo Credit: Antonio Valente - Doverese Calcio Femminile

La Doverese ha cominciato la sua avventura in Eccellenza Lombardia col piede giusto. Infatti, le giallonere, che quest’anno sono allenate da Matteo Festa, guidano il campionato dopo due giornate, grazie ai successi arrivati contro 3Team Brescia Calcio per 2-1 e dalla vittoria ottenuta contro l’Albosaggia Ponchiera col punteggio di 9-0.
Ad andare in gol nel match vinto domenica contro il Ponchiera c’è anche la doppietta di Sara Giusti, centrocampista classe ’04 che ha deciso quest’anno di entrare nel mondo delle grandi scegliendo di rivestire la maglia della Doverese.
La nostra Redazione ha raggiunto Sara per risponderci ad alcune domande.

Sara cos’è per te giocare a calcio?
«Giocare a calcio per me significa essere liberi di esprimere se stessi , vivendo a pieno le emozioni belle e anche brutte che regala questo sport. Non smettere mai di scoprirsi e dare luce alla propria fantasia, personalità e carattere».

Cosa ti ha spinto a diventare un’attaccante?
«Ho girato molto nel reparto offensivo in questi anni, per poi passare fissa come trequartista l’anno scorso e adattarmi quest’anno a centrocampo come mezzala. Mi piace molto costruire il gioco, fare assist e qualche volta fare anche gol. Penso che ruolo migliore di questo per me non ci sia».

Com’è stato il tuo percorso calcistico sino a questo momento?
«Sono sempre riuscita a divertirmi tutti gli anni, giocando e imparando sempre. Quest’anno sicuramente sarà lo stesso».

Perché hai deciso di vestire, quest’anno, la maglia della Doverese?
«Questa società, da bambina, mi ha aperto le porte al calcio. Mi hanno cresciuta e apprezzata da subito. Giallo-nero sono i colori che mi hanno fatto innamorare del calcio femminile. Sono sempre stata legata a questa società emotivamente. Mi hanno sempre dato fiducia e sapevo che sarei tornata a dare tutto per questa società. E finalmente è giunta l’ora: sono felice di essere tornata a casa».

Per te è il tuo primo vero anno con le grandi dopo anni nel mondo delle giovanili. Che differenze hai notato tra questi due mondi?
«Chiaramente l’esperienza si fa sentire molto sul campo: mentalità, fisico e il ritmo sono su un altro piano. Per mia fortuna ho delle compagne di squadra che mi aiutano molto, e sto affrontando questo salto con molta più sicurezza e serenità».

Parliamo delle prime due partite vinte dalla Doverese in campionato. Ti aspettavi questa partenza?
«Penso che gli allenamenti e la costanza fin ora abbiano dato i loro frutti».

Nella gara vinta domenica contro l’Albosaggia Ponchiera tu hai segnato i primi due gol in una Prima Squadra. Che sensazioni hai avuto dopo aver gonfiato per due volte la rete?
«Mille emozioni diverse. Non trovo nemmeno le parole per esprimermi. Sono felicissima e ringrazio tutte le mie compagne per avermi aiutata ad arrivare alla finalizzazione».

Però, il cammino della Doverese è appena cominciato, perché domenica si andrà in casa del Sedriano. Secondo te, che gara ci possiamo aspettare?
«Essendo appena entrata in questa categoria, non riesco a dare un giudizio sulla partita di domenica. Ma sono sicura che faremo del nostro meglio in campo».

Come stai vedendo in questo momento il calcio femminile italiano?
«Il calcio femminile per me, negli ultimi anni, sta raccogliendo man mano i meriti dovuti. Passo dopo passo, tempo al tempo e speriamo sempre in meglio».

Com’è la tua vita al di fuori dal rettangolo di gioco?
«La mia vita è una routine tra lavoro e calcio non faccio nient’altro di particolare».

Cosa ti aspetti dal tuo futuro calcistico e personale?
«Indubbiamente per parlare di futuro in entrambi gli ambiti servirà costanza, testa, passione e sacrificio. Non sono una persona che si fa grandi prospettive, le cose penso vengano da se, sia nel calcio che nella vita personale».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Doverese Calcio Femminile e Sara Giusti per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.