Il Cortefranca, al suo primo anno in Serie B, sta facendo un grande percorso, piazzandosi in questo momento all’ottavo posto con diciotto punti. Domenica scorsa le rossoblù allenate da Nicoletta Mazza hanno bloccato sullo 0-0 la Pink Bari, grazie anche ad una buona prova difensiva. Ciò è dovuto anche alla buona prestazione fatta da Silvia Belotti, difensore classe ‘97 ed è una delle colonne portanti delle cortefranchesi. La nostra Redazione ha raggiunto Silvia per risponderci ad alcune domande.

Silvia qual è il tuo significato di giocare a calcio?
«Felicità, perché giocare a calcio è uno sport che mi rende da sempre felice».

Cosa vuol dire per te giocare come difensore?
«Essere un difensore vuole dire avere ordine, costanza e molto sacrificio, e tutte queste cose mi piacciono molto».

Com’è partita la tua carriera calcistica?
«Ho iniziato a giocare da sei anni. Vedevo i mei amici andare a calcio, e ho chiesto a mia mamma di farne parte. Dopo un breve periodo di ginnastica artistica mia mamma non ha opposto resistenza portandomi in una squadra di calcio, e da lì è stato subito amore per il pallone».

Hai giocato per quattro stagioni al Franciacorta, giocando tra le giovanili e Prima Squadra.
«Ero molto giovane e giocavo nella Primavera e, certe volte, andavo in Prima Squadra a fare alcuni allenamenti. L’inserimento è stato molto difficile, ma le compagne di squadra di quel tempo mi hanno sempre aiutato. Tra l’altro alcune delle ragazze in cui giocano al Corte erano del Franciacorta».

Sei stata per tre anni un punto di riferimento del Montorfano Rovato: cosa ti ha lasciato questo club?
«Ero proprio contenta di essere stata al Rovato, c’era un gruppo bellissimo, dove abbiamo vinto un campionato di Promozione e fatto una buona stagione in Eccellenza. Sono stati legami che ricordo moto volentieri».

Sei al Cortefranca dal 2019: cosa ti ha colpito dell’ambiente franciacortino?
«Sicuramente il gruppo, perché si vede che sono molto unite e, anche se ci sono stati tanti allenatori, sono sempre rimaste affiatate tra di loro, e io mi sento parte di loro, perché accolgono bene anche le nuove arrivate».

C’è una calciatrice del Corte che ti ha dato una certa impressione?
«Anna Lacchini. Lei è un po’ il mio punto di riferimento, rimane sempre calma, è sempre determinata. Poi è forte tecnicamente, ed è molto intelligente».

Torniamo allo scorso anno, dove la squadra ha dominato il Girone B di Serie C: avresti pensato di fare questo percorso?
«Assolutamente no. Quando giunsi al Cortefranca pensavo fosse il mio punto d’arrivo, ma al secondo anno con questa squadra non mi ero resa conto di quanto questo gruppo avesse questa forza e questo affiatamento».

Il Corte sta occupando, per il momento, l’ottavo posto in Serie B: come giudichi questo piazzamento?
«Sono molto contenta e ce lo meritiamo tutto quest’ottavo posto. All’andata abbiamo pagato di inesperienza, e ora che abbiamo capito come funzione la Serie B, il girone di ritorno ci darà tate soddisfazioni».

Parliamo dello 0-0 maturato otto giorni fa con la Pink Bari. Che valore dai a questo pareggio?
«Inaspettato ma straordinario. Il pareggio ci sta però un po’ stretto, perché avevamo avuto tante occasioni del Bari. Nessuno pensava di mettere in difficoltà una formazione che ha come obiettivo la Serie A. Abbiamo mostrato di non aver paura di nessuno».

Le franciacortine incroceranno il Ravenna reduce da tre sconfitte consecutive: su quali aspetti bisognerà fare attenzione?
«Il Ravenna, all’andata, si è rivelata una squadra molto ostica, ma ora siamo consapevoli della nostra forza. Credo che sarà una bella partita da giocare. Dovremo essere costanti nel corso della partita, e credo che, se faremo questo, potremo portare a casa la partita».

Ti immaginavi una Serie B così competitiva?
«Guardando la classifica dello scorso anno, avevo immaginato una Serie B così competitiva, ma mai così tanto come ora, perché alla fine mi sono resa conto che nessun match è scontato, e le insidie sono dietro l’angolo».

Secondo te chi può vincere il campionato?
«Secondo me il Como è la favorita, anche se non l’abbiamo ancora incontrata, ma il punteggio delle lariane parlano chiaro».

Peserà ancora il Covid-19 sull’andamento della stagione?
«Secondo me non influenzerà più di tanto, anche perché le restrizioni stanno allentando e, andando verso l’estate, la situazione migliorerà».

Che aspettative hai sul calcio femminile italiano?
«Una continua crescita, ma lenta. Rispetto a quando ero piccola, il mondo si è svoluto tantissimo, perché ora ci sono tante bambine che vogliono giocare a calcio, e di sicuro ci saranno investimenti».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«A ottobre mi sono laureata in Scienze Motorie. Vorrei entrare nella scuola come insegnate di Educazione Fisica, purtroppo, entrare nel mondo scolastico è sempre complicato. Nell’attesa sto allenando alcune squadre di calcio e sto facendo alcuni progetti per gli asili e le scuole elementari».

Cosa ti aspetti dal tuo 2022?
«Spero di riuscire a trovare un lavoro stabile, e di imparare ancora calcisticamente».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Cortefranca Calcio e Silvia Belotti per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.