Si è appena concluso il Torneo delle Regioni e per quanto riguarda il femminile, ha visto trionfare nuovamente la Lombardia.
Quest’anno in finale, la detentrice del titolo, ha trovato il Veneto, che ha battuto in semifinale proprio l’altra finalista dello scorso anno: l’Emilia Romagna.
Per entrambe le squadre si è trattato di un percorso impeccabile in fase di qualificazione,
raggiunta a punteggio pieno con una pioggia di gol: ben 17 per la formazione Lombarda e 5 per il Veneto, che però ha giocato una partita in meno.
Quarti di finale e semifinale sono stati solo una pratica da sbrigare in fretta, visto gli ampi risultati su entrambi i campi. Veneto e Lombardia sono andate meritatamente in Finale e hanno divertito gli spettatori con una battaglia vera ed equilibrata, con giocatrici che si sono spese fino ai crampi, pur di conquistare l’ambito trofeo.

Dopo un iniziale vantaggio per 2-0 a favore della Lombardia, il Veneto ha riportato la parità e la partita si è protratta fino ai tempi supplementari.
Quando ormai i calci di rigori sembravano essere gli estremi giudici del match , arrivava come una doccia fredda per il Veneto , il gol di Serena Porro che ha consegnato il trofeo nelle mani delle Lombarde.
Straordinario comunque, il percorso delle venete trascinate da un’instancabile Matilde De Muri a cui va il titolo di capocannoniere del torneo con i suoi 9 gol.
L’attaccante del Real Vicenza, non è certo una sconosciuta, negli ambienti della Lega Dilettanti, già l’anno scorso infatti, ha partecipato al Torneo delle Regioni e da due anni fa parte della Rappresentativa Nazionale U20 LND. Nel mese di marzo ha partecipato al Torneo di Viareggio, riservato alle squadre giovanili, contribuendo al buon terzo posto della rappresentativa.
A Matilde, che gioca nel Campionato di Serie C e che, con la sua rapidità, costringe le squadre avversarie a raddoppiare la marcatura, abbiamo rivolto qualche domanda.
Che cosa significa per te far parte della Rappresentativa, sia essa regionale o nazionale?
“Per me far parte della rappresentativa è motivo di grande orgoglio. Penso che, per qualsiasi ragazza che giochi a calcio, non ci sia cosa più bella della possibilità rappresentare il proprio Paese o la propria regione. Fin da quando ho scoperto l’esistenza di queste rappresentative, ho sempre aspirato a farne parte e quando è arrivata la chiamata l’emozione è stata tanta”.

Cosa ti porti a casa di questa esperienza al Torneo delle Regioni ?
“Il torneo delle regioni di quest’anno, in Sicilia, è stata l’esperienza più bella che ho vissuto fino ad oggi all’interno dell’ambiente della rappresentativa. Siamo partite come venti sconosciute e siamo tornate come un’unica, grande famiglia. Ciò che mi porto a casa sono i momenti vissuti, le emozioni, le risate, le lacrime, i legami, il gruppo, quelle cose che dopo qualsiasi esperienza di questo tipo restano per sempre impresse nel cuore di ognuna di noi”.

Come si gestiscono, in questi tornei, i momenti liberi ?
“Durante i tornei ci sono spesso momenti liberi. Se si tratta di momenti liberi brevi solitamente si utilizzano per recuperare fisicamente, per esempio mettendo le gambe in piscina o in mare. Se, invece, il tempo libero è più lungo si utilizza per visitare città o luoghi storici, per esempio quest’anno in Sicilia abbiamo visitato la Valle dei Templi e la casa di Pirandello”.

Qual’è la differenza tra giocare con la rappresentativa e giocare con la tua squadra, il Real
Vicenza?
“Quando gioco con la mia squadra, ovviamente, le compagne mi conoscono, sanno quali sono le mie caratteristiche e come mi muovo. In rappresentativa, invece, nessuno si conosce bene. Tuttavia la qualità è superiore, sia per quanto riguarda la squadra in cui giochi sia per quanto riguarda gli avversari che incontri”.

Intervista in ESCLUSIVA, per Calcio Femminile Italiano, a cura di Monica LOVATO