Valeria Pirone è un attaccante di carattere e tecnica, di velocità e scaltrezza. È, a dire la verità, un punta completa: tante reti di testa nella sua carriera, un pressing in prima linea sui difensori, calcia da fuori come una numero 10 e ha il fiuto del numero 9. Le caratteristiche non le mancano e la sua storia, nei suoi momenti fondamentali attraverso questo Player Focus, raccontano di una calciatrice che segnato tantissimo e vissuto le esperienze più disparate, dalla Champions League alla Serie B, a un’impensabile Finale di Coppa Italia passando dalla Nazionale.

#10 VALERIA PIRONE
Luogo: Torre del Greco, Napoli
Altezza: 1,60 m
Nazionalità: italiana
Ruolo: attaccante
Piede preferito: destro
Caratteristiche: astuta e veloce
Presenze in Serie A: 184
Presenze Hellas Verona: 17

«Valeria è un vulcano di carica ed energia. E grazie alla sua forza esplosiva e alla sua astuzia sa sempre come rubare il tempo ai difensori»
Cit. Giorgia Motta

IL NAPOLI CHE SFIORÒ L’INCREDIBILE
Ha veramente dell’incredibile quello che accadde nella stagione 2011/12, quando Valeria Pirone giocava con il Napoli CF. Le partenopee annichiliscono le avversarie in campionato, stravincendo il Gruppo D di Serie A2 con 58 punti (19 vittorie e 1 pareggio): fondamentali in questo senso i 18 gol di Valeria Pirone che, insieme a Maria Caramia, formò quell’anno una coppia d’attacco disarmante. La vera impresa, aldilà di aver conquistato l’accesso alla Serie A successiva, fu quella di iniziare e concludere la stagione con due partite di Coppa Italia e questo può accadere solo in un caso: se si arriva in finale dopo essere partiti dal primo turno. All’epoca in realtà c’erano proprio tutte ai nastri di partenza, ma il Napoli ebbe la fortuna di incrociare Pink Bari e Real Marsico nei primi due turni: entrambe le squadre era in A2 insieme alle partenopee, la prima venne battuta 5-0 e la seconda 7-0. Nel dicembre del 2011 venne inoltre assegnata loro la vittoria per 3-0 a tavolino sull’Orlandia87 agli ottavi e, dunque, ai quarti rimaneva solo il Napoli fra le squadre cadette. Il 25 gennaio 2012, sul campo della Lazio a Ciampino, Caramia pareggia a pochi minuti dalla fine, vanificando il gol di Sarah Vürich e portando la gara prima ai supplementari e poi ai tiri dal dischetto: qui le padrone di casa ne sbagliano tre su quattro e il Napoli passa così in semifinale. Già questo era un grande traguardo per una squadra di Serie A2, specie pensando che la prossima avversaria sarebbe stata la Torres campione d’Italia e ormai a un passo dal sesto Scudetto. Era il 26 aprile 2012 e a Bacoli, campo di casa delle partenopee, Silvia Fuselli mette in chiaro le cose con una doppietta nei primi 50′. Due gol però li segna anche Elisa Lecce, accorciando al 78′ e acciuffando uno straordinario pareggio al 91′. La gara prosegue fino ai calci di rigore, quando incredibilmente cadono anche le campionesse. L’impresa è il viaggio fino alla finale. Nell’ultima gara ad Ostia, il 2 giugno 2012, le partenopee vanno sotto e pareggiano per ben due volte, ma al 98′, nel corso dei tempi supplementari, un gol di Daniela Sabatino decide l’incontro in favore del Brescia, che conquista così il suo primo titolo.

LA NAZIONALE
Fra le calciatrici che hanno avuto la possibilità di indossare la maglia della Nazionale giocando in una categoria inferiore alla Serie A c’è anche Valeria Pirone, che ricevette la prima convocazione in azzurro per Italia-Russia del 26 ottobre 2011, gara valida per le qualificazioni agli Europei di Svezia 2013. “L’obiettivo di una calciatrice – spiega Pirone – è arrivare in Serie A, ma ancora di più arrivare in Nazionale. Il fatto di essere stata convocata quando ancora ero in A2 è stato qualcosa per me di davvero importante. In azzurro senti davvero quanto puoi dare a tutto il movimento, qual è la tua importanza per l’intero calcio femminile italiano. Ho avuto la fortuna di confrontarmi con calciatrici formidabili come Patrizia Panico, Melania Gabbiadini, Silvia Fuselli, Giulia Domenichetti, Elisabetta Tona e Giorgia Motta: tutte queste calciatrici all’epoca facevano la differenza. Io ero ancora giovane, quindi le guardavo con ammirazione, ma il mio obiettivo era raggiungerle mettendoci sempre il massimo impegno“. Valeria ha giocato in tutto 5 partite con la Nazionale Italiana, tutte tra l’ottobre e il dicembre 2011, proprio mentre vestiva la maglia del Napoli.

QUELLA VOLTA CONTRO MARTA
Nell’estate del 2015 Valeria Pirone si trasferisce dalla Res Roma al Verona CF, squadra che l’anno prima aveva vinto lo Scudetto. Quell’anno le gialloblù arrivarono invece seconde, con tanti gol anche della nuova attaccante, ma ciò che Valeria ricorda con più piacere di quell’annata è senza dubbio il suo esordio in UEFA Champions League. In tutto 3 le presenze nella competizione europea di quell’anno e 3 i gol, con Pirone che fu protagonista con una doppietta nella vittoria all’esordio in casa del St. Pölten per 5-4. Le veronesi riuscirono ad accedere dunque agli ottavi, dove nella gara di andata al ‘Bentegodi’ fu proprio di Valeria Pirone la rete del momentaneo pareggio in risposta al vantaggio del Rosengård con Marta. “Marta, la brasiliana, fino a quel momento l’avevo sempre vista solo su internet. Era una delle più forti al mondo e probabilmente lo è ancora. Ricordo quando attorno alle mezzora Sandy Mändly andò a battere un calcio di punizione per noi: ci sistemammo in area e io mi girai, dietro di me c’era proprio Marta. Fu una grande emozione, anche perché dagli sviluppi di quel calcio di punizione riuscii a segnare“. In semifinale, poi, passarono però le svedesi.

I DUE STRAORDINARI ANNI AL MOZZANICA
Valeria Pirone, dopo la sua prima esperienza gialloblù con il Verona CF, sceglie Mozzanica. Una scelta azzeccata visti i numeri impressionanti: 52 presenze fra Serie A e Coppa Italia, con 33 gol segnati nel biennio bergamasco. Addirittura 19 le reti al primo campionato di A con il Mozzanica nel 2016/17: Pirone è terza nella classifica delle marcatrici, davanti a lei solo Lana Clelland e Tatiana Bonetti e dietro gente del calibro di Cristiana Girelli e Ilaria Mauro. La formazione bergamasca ottiene un quarto posto al primo anno e un quinto posto al secondo, ottimi piazzamenti in cui il segreto, secondo Valeria, è stato l’importante unione e coesione fra le persone che componevano quella realtà, mentre a livello personale ancora oggi ringrazia sempre con affetto la Presidentessa Ilaria Sarsilli e Claudio Salviti, per come l’hanno accolta e fatta sentire ‘a casa’ in quei due anni. A Mozzanica Pirone ha anche l’opportunità di giocare con quattro calciatrici che tuttora sono sue compagne all’Hellas Verona: Alessia Gritti, Giorgia Motta, Sara Baldi e Michela Ledri.

Credit Photo: Hellas Verona Women