Photo Credit: Elia Soregaroli

Domenica 7 gennaio andrà in scena allo stadio “Giovanni Zini” di Cremona la ventisettesima edizione della Supercoppa Italiana, e nell’impianto di proprietà della Cremonese si affronteranno Roma, campionessa d’Italia in carica, e Juventus, vincitrice della Coppa Italia della scorsa stagione.
Per la prima volta la città lombarda sarà sede di quest’evento di particolare importanza per la comunità cremonese: abbiamo raggiunto Luca Zanacchi, Assessore allo Sport del Comune di Cremona, il quale ci ha parlato della Supercoppa e di molto altro.

Luca in che modo l’amministrazione comunale di Cremona è riuscita a portare qui la Supercoppa?
«La Divisione Serie A Femminile ha visionato una serie di impianti, tra cui anche il nostro, dove hanno fatto anche un passaggio propedeutico con la Cremonese, società che gestisce lo stadio. Preso atto dell’iniziale disponibilità del club, la Divisione ha effettuato un passaggio col Comune, e in particolar modo col sottoscritto, per capire se vi fosse l’interesse dell’amministrazione ad accogliere quest’evento e la nostra risposta è stata positiva, portando la Supercoppa nella nostra città».

Quanto è fondamentale portare questo evento alla comunità di Cremona?
«Noi crediamo che il calcio femminile possa avere delle possibilità di crescita importanti ed interessanti. Partiamo da una fotografia del territorio: la provincia di Cremona è al terzo posto come indice di sportività, ma siamo al primo posto per quanto riguarda il femminile. In parallelo siamo capofila con Assist (Associazione Nazionale Atlete) e con l’Università di Verona di un osservatorio nazionale nella prevenzione alla violenza in ambito sportivo. Noi stiamo facendo un lavoro importante sul territorio in merito al superamento dei pregiudizi, cercando di dare a tutte e tutti i cittadini cremonesi il più ampio ventaglio di possibilità sportive».

L’amministrazione come si sta attivando nella promozione della Supercoppa?
«Abbiamo organizzato, in accordo con la Federazione, un piccolo tour che vedrà la Coppa presente nel centro storico durante le festività natalizie e in piazza Stradivari, in parallelo ci saranno anche degli stand presenti anche nei centri commerciali della città. È iniziata, nei giorni, scorsi, una campagna pubblicitaria sulla città che va dalla cartellonistica ai canali social, ma anche la conferenza stessa che si è tenuta giovedì. Inoltre, in concomitanza con la gara di Supercoppa, intitoleremo il settore Distinti dello stadio Zini a Gianluca Vialli».

Cambiando argomento, le infrastrutture hanno una valenza importante nella crescita del movimento calcistico femminile?
«Gli impianti sportivi nel nostro territorio sono distribuiti a livello capillare, e la crescita del movimento porterà nuove richieste e nuovi bisogni. Ci saranno investimenti anche nei numerosi campi da calcio che abbiamo sulla nostra provincia, cercando di andare incontro alle esigenze e alle richieste attuali. Secondo me, nella consapevolezza che si deve sempre fare di più, le realtà sportive sono in condizione per essere sempre di più operativi».

Ovviamente nel nostro Paese serve un significativo cambiamento culturale…
«La vera battaglia è quella di far trasmettere, alle famiglie e alle scuole, che esiste solamente lo sport, e che tutti hanno la possibilità di farlo nella massima libertà, perché li sport è passione. La battaglia va fatta in particolar modo negli adulti. Dobbiamo capire che i bambini possono fare danza, così come le bambine possano giocare a calcio».

Torniamo alla Supercoppa, che messaggio vuole lanciare in vista di quest’evento?
«Il giorno della Supercoppa sarà un giorno di festa e di uno sport agonistico di alto livello. Secondo me, ci sarà una ricaduta culturale importante: portare due squadre di Serie A Femminile vuol dire portare un calcio di qualità. Lo sport è cultura, ma ne ha anche bisogno. L’auspicio è quello di far capire che questo è uno sport che può essere praticato non in base al genere. Il calcio femminile deve essere visto come un momento culturale importante, perché anche le donne possano un giorno diventare calciatrici».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Comune di Cremona e l’Assessore allo Sport Luca Zanacchi per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.