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La Lazio batte 5-0 la San Marino e vede la Serie A ad un passo, 2-0 prezioso della Ternana in chiave 2° posto

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Lazio non si ferma più: nella 27ª giornata di Serie B arriva il 24° successo delle biancocelesti nel campionato cadetto e la leadership delle Aquilotte è sempre più solida. Nel prossimo turno lo scontro diretto con la Ternana potrebbe già valere la promozione aritmetica. 74 punti per la prima della classe, che mantiene cinque punti di distacco sulle umbre (69) e allunga sul Cesena, sconfitto proprio in questo turno infrasettimanale dalle rossoverdi di Melillo e scivolate a -7 dalla vetta. Al terzo posto resta in solitaria il Parma, che batte 3-1 il Genoa e tiene il passo. Il Chievo si aggiudica il derby veneto con l’Hellas e riaggancia al quinto posto in graduatoria proprio le rivali di giornata (coabitano a quota 46), mentre nella parte più bassa della classifica la seconda formazione a retrocedere, dopo il Ravenna, è il Tavagnacco, che cade anche in casa della Freedom e va in C. Sorride invece l’Arezzo, che grazie all’1-0 sul Pavia terzultimo conquista la salvezza.

Un’altra goleada, ma questa volta non in rimonta e tenendo la porta inviolata: dopo il 6-1 di domenica ai danni del Pavia, la Lazio capolista strapazza la San Marino Academy. Finisce 5-0 il match del Fersini: Popadinova sblocca il punteggio al 3’ e Visentin raddoppia al 7’; nel secondo tempo doppietta di Gomes e Palombi per il pokerissimo biancoceleste.

Alle spalle della prima della classe, nella lotta per il secondo posto, conquista tre punti fondamentali la Ternana, che batte 2-0 il Cesena nello scontro diretto (decisive le reti di Tui e Quazzico) e lo stacca di cinque lunghezze (69 punti per le umbre, 64 per le romagnole). Il terzo posto in solitaria appartiene quindi al Parma ora, che in virtù del 3-1 casalingo con il Genoa (doppietta di Gago e rete di Kongouli, con Parodi a bersaglio per le Grifoncine) centra la 22ª vittoria nella Serie B corrente e si porta a quota 67, sempre a -2 dalla Ternana.

Alle spalle delle prime quattro, il duello per il quinto posto si riaccende in questo turno nella cornice del derby veneto al Sinergy Stadium: la stracittadina tra Hellas e Chievo se la aggiudicano le ospiti di Ulderici (2-0 frutto di due reti di Landa, la seconda dal dischetto), che riagganciano le rivali di giornata a 46 punti.

Nella seconda parte della classifica spiccano il successo del Bologna e la sconfitta del Brescia. Le rossoblù passano 3-1 sul campo del Ravenna fanalino di coda: tripletta di Pinna per le felsinee (l’attaccante sbaglia anche un calcio di rigore nel corso del primo tempo) e illusorio 1-2 di Costantini al 40’. Si tratta della vittoria numero 11 in 27 giornate per il Bologna, che migliora il suo score e sale a 35 punti. Perdono invece 1-0 in casa le Leonesse di Nicolini contro la Res Women: alle capitoline, per espugnare il Rigamonti, basta il pallonetto di Duchnowska nel primo tempo. 8° successo e 28 punti in classifica per la formazione giallorossa, la cui posizione non crea particolari patemi anche se la salvezza non è ancora certa.

Al contrario, la permanenza in B è garantita nella prossima stagione per l’Arezzo, che in questo turno di campionato batte 1-0 il Pavia (la solita Razzolini a bersaglio per le amaranto) e centra tre punti che valgono la salvezza aritmetica. Un verdetto amaro invece, anche se annunciato, arriva per il Tavagnacco, che incassa contro la Freedom la 21ª sconfitta stagionale (1-0 siglato da Zito) e saluta la Serie B.

 

Risultati della 27ª giornata di Serie B 2023/24

Freedom-Tavagnacco 1-0
73’ Zito (F)

Parma-Genoa 3-1
30’ Gago (P), 34’ Gago (P), 76’ Parodi (G), 77’ Kongouli (P)

Arezzo-Pavia 1-0
37’ Razzolini (A)

Brescia-Res Women 0-1
38’ Duchnowska (R)

Hellas Verona-H&D Chievo Women 0-2
11’ Landa (C), 25’ rig. Landa (C)

Lazio-San Marino Academy 5-0
3’ Popadinova (L), 7’ Visentin (L), 53’ Gomes (L), 72’ Gomes (L), 74’ Palombi (L)

Ravenna-Bologna 1-3
14’ Pinna (B), 19’ Pinna (B), 40’ Costantini (R), 90’+2’ Pinna (B)

Ternana-Cesena 2-0
55’ Tui (T), 80’ Quazzico (T)

Programma della 28ª giornata di Serie B 2023/24
Domenica 5 maggio

Bologna-Brescia
Cesena-Freedom
Genoa-Ravenna
H&D Chievo Women-Res Women
Lazio-Ternana
Pavia-Parma
San Marino Academy-Hellas Verona
Tavagnacco-Arezzo

Arezzo-Pavia, le dichiarazioni del post-partita

Arezzo-Pavia 1-0 ha significato, per le padroni di casa, il raggiungimento della salvezza aritmetica. Il primo a presentarsi ai microfoni di Be.Pi TV per le consuete interviste post-partita, è stato il Presidente Massimo Anselmi.

Ad aprire il suo intervento, il commento alla salvezza anticipata: “Era l’obiettivo minimo, e io non ho mai accettato troppo il termine salvezza, perché non abbiamo mai giocato le partite per questo obiettivo. Ci sono ancora tre giornate, quindi siamo soddisfatti di questo risultato anticipato, e mi piace molto l’idea che ci sono molte giovani in campo e quindi una crescita importante della nostra squadra con tante prospettive per noi“. Sulla programmazione, “possiamo pensare già al prossimo anno. Abbiamo già dei punti di riferimento interessanti per poter, diciamo, non costruire, ma inserire ulteriori componenti che ci possano permettere di fare ancora meglio“. Sull’impiego delle giocatrici della Primavera, “hai scoperto le carte [ride riferito alla domanda del giornalista di Be.Pi TV]. Per noi è una soddisfazione vedere molte ragazze della Primavera che stanno crescendo con la prima squadra. Ilaria Leoni è stata sicuramente un’ottima opportunità per costruire questo processo che era voluto dalla società, e quindi sono molto soddisfatto di questa vicinanza con la Primavera e anche con tutto il settore giovanile. Per me è molto importante costruire dalle giovani. Era proprio l’obiettivo, ci stiamo lavorando e stiamo ottenendo dei buoni risultati“.

Gli fa eco Ilaria Leoni, subentrata ad Eracleous a stagione in corso: “per scontato non c’è mai niente, e quindi oggi (mercoledì, ndr) è arrivata la matematica salvezza, e quindi sono contenta di questo risultato, soprattutto di questa vittoria, perché le ragazze se lo meritavano. Erano tre partite che, secondo me, ci meritavamo la vittoria, e non è mai arrivata, ma finalmente questi tre punti sono arrivati e complimenti alle ragazze“. Sulle giovani, si è espressa così: “abbiamo schierato una 2007, già subito titolare in campo, e una 2005. Susanna Lunghi aveva già fatto comunque la sua prima partita da titolare contro la Freedom, Sara Nasoni no, ma hanno fatto una partita splendida. Poi vabbè sono poi subentrate Taddei e Rossi Allegra, e poi Anais Fragnito, ma loro sono certezze, non sono ormai giovani. Danno tutto, danno il 100%, sanno come mettersi in campo, e credo anche che sia frutto del lavoro di due anni che abbiamo fatto in Primavera, e quindi complimenti anche allo staff della Primavera“. Sulle note negative dell’incontro, tra cui il rigore fallito, per Leoni “ci anche vuole un po’ di fortuna, li batte solo chi è bravo a batterli no? E in quel momento Razzolini ha avuto il coraggio di batterlo, e ci sono anche gli avversari e quindi ha fatto anche una bella parata il portiere avversario. Per quanto riguarda invece la finalizzazione, attacchiamo ancora troppe poche volte la porta, ma sarà un modo per lavorarci ancora di più“.

Infine, è intervenuta Costanza Razzolini, capitana e match-winner di giornata, nonostante un rigore respinto da Migliazza sul palo. Sul gol segnato e sulla salvezza, “siamo molto contente. Questo era il nostro obiettivo odierno e di inizio stagione, e quindi la vittoria è stata molto importante. Sono molto contenta di aver segnato, perché anche aver partecipato ad una vittoria così importante è una grande soddisfazione”. Sul rigore sbagliato: “Mi dispiace sicuramente. Però la perfezione non esiste, sarebbe stato troppo bello no? Quindi va bene così. Mi dispiace perché per un’attaccante, fare gol è sempre motivo di orgoglio, di felicità, però oggi sinceramente non mi rammarico di niente“. Per chiudere, gli obiettivi del finale di stagione: “personalmente, superare le reti fatte l’anno scorso. Di squadra adesso ne parleremo anche con il gruppo, però sicuramente a questo punto fare più punti possibili. Perché la salvezza l’abbiamo messa in tasca, perciò ci sono tre partite. L’obiettivo sarebbe fare almeno sei punti, sarebbe perfetto“.

Per il Pavia invece, con il successo della Freedom sul Tavagnacco, sono 6 le lunghezze dalla zona salvezza, e a questo punto a 3 giornate dalla conclusione, suona quasi come una condanna. Per le Azzurre, è intervenuto Wergifker, che ha commentato così la sconfitta. “Credo sia mancata la freddezza nei momenti più caldi della partita per gestire la palla. L’impegno e la voglia ci sono state. Poteva essere o per noi o per loro, è stata per loro, meritatamente. Potevamo vincere anche noi, anche quello era meritatamente. Abbiamo tenuto la partita. L’unica cosa è che partiamo da una situazione diversa da loro, che non possiamo sbagliare, e quando succedono queste cose le paghi. E giochi con la pressione di non poter sbagliare. Tu sai che quando hai questa pressione, sbagli di più. Purtroppo è così. È molto difficile la salvezza visto il calendario (Parma, Ternana e Brescia, ndr). Noi finché l’aritmetica non ci condanna, continueremo a lottare. Io vorrei dire due cose. La prima, dobbiamo rivedere un po’ i livelli degli arbitri, perché non so di quale categoria sono, ma sono successe cose nelle ultime 5-6 partite che sembra che gli arbitri qua non vengono ad arbitrare, ma a togliersi di dosso la partita. Gialli che non si danno, tempi che gestiscono i giocatori. La nostra situazione non c’entra con loro, ma è il momento di dirlo, perché se noi vogliamo tutti lottare per il calcio femminile, dobbiamo anche vedere che gli arbitri devono essere all’altezza. Se mandano questo tipo di arbitro come oggi (mercoledì, ndr), l’unica cosa che fanno è abbassare il livello del calcio femminile, e tutti lavoriamo per alzarlo. La seconda, è ringraziare sia la società sia le ragazze, perché stanno dando di più delle loro possibilità e quello è evidente. Io sono molto orgoglioso della squadra che sto allenando, del loro comportamento, della loro predisposizione per la partita. A volte le cose finiscono bene, a volte finiscono male, però nulla da togliere a quello che stanno facendo. Stanno dando il cuore in campo“.

La Roma Campione d’Italia batte 6-5 il Sassuolo, la Fiorentina stacca il pass per la Champions

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La 7ª giornata di Post Season della Serie A eBay 23/24 emette un altro verdetto della stagione in corso: il ritorno in Women’s Champions League della Fiorentina. Le viola agguantano il pareggio al fotofinish in casa dell’Inter (2-2) e, complice la sconfitta del Sassuolo con la Roma (5-6), si qualificano alla fase preliminare della prossima edizione della competizione europea. Pareggio, nel turno di Poule Salvezza appena concluso, anche nella sfida tra Pomigliano e Milan (2-2), mentre il Como si aggiudica 3-1 il match con la Sampdoria.

La prima uscita da Campione d’Italia per la Roma di Spugna si traduce nel 21° successo nella Serie A eBay 23/24. Le giallorosse di Spugna, accolte dagli appalusi del Ricci (sugli spalti anche il ct della Nazionale Soncin) e omaggiate con il passillo de honor dalle giocatrici del Sassuolo, centrano un’altra vittoria, che consente loro di salire a 64 punti e distanziare ulteriormente le inseguitrici.

Le capitoline, nonostante il secondo Tricolore cucito sul petto, hanno lo stesso atteggiamento di sempre: approccio determinato e punteggio sbloccato dopo soli cinque minuti – erroraccio in uscita di Jane, Giacinti ruba palla e non sbaglia a tu per tu con Durand. L’attaccante azzurra si ripete sei minuti più tardi, quando sfrutta con una grande girata il suggerimento di Viens (traversa e gol per la numero nove giallorossa). Le padrone di casa accusano il colpo e al 19’ incassano il tris: inserimento puntuale di Giugliano in mezzo all’area e 10° centro nel campionato in corso per la regista. Al 23’ le neroverdi accorciano le distanze con Clelland: collo esterno preciso della scozzese (imbeccata da Sabatino) e Ceasar battuta.

La partita è vivacissima ma la prima frazione di gara si chiude con lo stesso parziale, anche se nel recupero la traversa nega a Prugna la rete del 2-3. Sono invece le giallorosse, all’inizio del secondo tempo, ad arrotondare ulteriormente il punteggio: ripartenza fulminea delle capitoline, Giacinti serve Glionna e l’ala esterna della Roma prende bene la mira realizzando il poker. Terzo gol per la classe ’99 (al rientro dall’infortunio) nel torneo 23/24, che non andava a bersaglio dallo scorso novembre. Le due formazioni in campo al Ricci non rinunciano ad attaccare e nell’ultima mezz’ora succede di tutto: al 60’ arriva il 2-4 firmato da Sabatino, rapida a respingere in porta il gran tiro dalla distanza di Clelland, prima parato e deviato sulla traversa da Ceasar; due minuti dopo risponde Viens, che conquista palla e non lascia scampo a Durand con una conclusione centrale ma molto potente. Al 75’ un eurogol di Kullashi dal limite dell’area vale il 3-5 per le neroverdi, che un minuto dopo segnano ancora con Clelland (colpo di testa sul bell’assist di Kullashi). Le emiliane spingono per agguantare il pari e al 77’ il punteggio si porta sul 5-5: attacco vincente di Monterubbiano al portiere giallorosso e clamorosa rimonta della squadra di Piovani. Le neo campionesse d’Italia però non ci stanno e all’80’ siglano il definitivo 6-5 con Feiersinger, che trafigge Durand con un destro all’angolino imprendibile. Il Sassuolo ci prova fino all’ultimo e allo scoccare del 90′ centra anche un palo con Mihelic, ma al triplice fischio festeggia la Roma, che conquista il 21° successo in 23 gare giocate. Il risultato del Ricci entra però nella storia: nell’era dei tre punti a vittoria infatti (dal 1995/96), solo una volta in precedenza era accaduto che due squadre segnassero almeno cinque gol a testa in una singola gara nel massimo campionato – il 27 gennaio 2001, nella gara tra Gravina Catania e AGSM Verona (5-5).

Partita altrettanto movimentata, seppur con “soli” quattro gol realizzati, anche quella andata in scena alle 12.30 tra Inter e Fiorentina all’Arena Civica di Milano. La sfida si accende già nei primi minuti, con la formazione toscana a caccia dei tre punti che le garantirebbero i preliminari della prossima Women’s Champions League; le padrone di casa però scendono in campo galvanizzate dal 2-0 sulla Juventus nel turno precedente e con la voglia di tornare a vincere davanti al proprio pubblico (l’ultimo successo interno è infatti quello del 20 gennaio con la Roma). Sono proprio Alborghetti e compagne a sbloccare il parziale: al 40′ Hammarlund atterra Bonfantini nella propria area e l’arbitro assegna il calcio di rigore alle milanesi. Dal dischetto non sbaglia Magull, che firma il suo ottavo gol in Serie A e diventa la miglior marcatrice stagionale del club.

Dopo il vantaggio l’Inter acquista fiducia e a inizio ripresa arriva il raddoppio: galoppata di Polli che approfitta di un’incertezza della linea del centrocampo viola, palla in mezzo per Bonfantini e tap-in della 11 nerazzurra, che dopo essersi procurata il penalty a fine primo tempo si premia con un gol nel secondo. La reazione delle toscane è immediata: al 50’ Severini batte Cetinja con un gran destro da fuori area e accorcia le distanze. L’1-2 delle undici di de la Fuente innesca la controreazione della squadra di Guarino, che torna a spingere in avanti con determinazione. Sfiorano il tris, nella successiva mezz’ora di gara, due volte Polli nella stessa azione (doppia parata clamorosa di Baldi), Bonfantini al 78’ (ancora decisiva Baldi sul diagonale dell’avversaria), e all’89’ Magull e Jelcic – anche in questo caso il portiere della Viola risponde presente con due interventi in sequenza da incorniciare. Le padrone di casa non solo vedono sfumare svariati tentativi offensivi, ma nel finale subiscono anche la beffa del pareggio: al 95’ infatti Pedersen atterra in modo irregolare Longo nella propria area piccola, concedendo alle ospiti una preziosa chance dal dischetto.

Vero Boquete non la spreca e festeggia un gol che vale molto più del risultato sul campo: con la sconfitta del Sassuolo è infatti blindato il terzo posto in classifica della formazione toscana, che diventa così, dopo Roma e Juventus, la terza a staccare il pass per l’Europa.

Ancora prematuro invece parlare di verdetti nella parte bassa della classifica: i due match di Poule Salvezza si chiudono infatti con un pareggio tra Pomigliano e Milan (risultato che tiene ancora in corsa le granata nella lotta per non retrocedere direttamente) e una vittoria del Como ai danni della Sampdoria, in uno scontro che però non mette nulla in palio in termini di obbiettivi stagionali. All’Amerigo Liguori partono forte le rossonere, che dopo cinque minuti si portano avanti con Mesjasz: cross di Rubio dalla bandierina e colpo di testa vincente della polacca alle spalle di Gavillet. Le undici di Corti vanno subito a caccia del raddoppio, che sfiorano al minuto 8 con Ijeh, ma questa volta l’istinto del portiere granata nega la gioia del gol all’attaccante svedese. Le offensive delle padrone di casa non incidono e poco prima dell’intervallo le ospiti vanno di nuovo vicino al 2-0 (sinistro di Guagni da dentro l’area e intervento in allungo dell’estremo difensore rivale). Il raddoppio del Diavolo si concretizza al 52’ e porta ancora la firma di Mesjasz, a bersaglio come nel primo tempo su calcio d’angolo e di testa, ma questa su assist di di Cernoia. Il match sembra in discesa per le milanesi, ma negli ultimi 20’ la squadra di Carannante insiste e alla fine trova la rimonta e un punto preziosissimo in chiave salvezza. La prima delle due reti arriva al 73’: cross di Ferrario, sponda di Nambi per Szymanowski e secondo gol di fila per l’argentina dopo quello in casa della Sampdoria di sabato. Al minuto 88 la numero 17 del Pomigliano confeziona l’assist a Rabot per il 2-2, che la francese classe 2000 sigla con un potente e preciso destro dalla distanza.

Al triplice fischio festeggiano le campane, che si portano a -3 dal Napoli (di riposto in questo turno infrasettimanale) e tengono vive le speranze di agguantare il penultimo posto e giocare i Playoff.

Vince infine 3-1, nella giornata appena terminata, il Como di Maccoppi, che sconfigge la Sampdoria per la quarta volta in Serie A. Allo stadio Ferruccio la prima occasione da gol, al 6’, è delle padrone di casa, che vedono sfumare il vantaggio per un intervento provvidenziale di Pisani (decisiva sul tacco di Kaján dall’interno dell’area blucerchiata). Le lariane ci provano poco dopo con Karlernäs, imbeccata da Kaján, ma la centrocampista non inquadra di testa lo specchio della porta. La rete delle lariane è nell’aria però e si concretizza al 16′: Karresmaa atterra Martinovic ed è calcio di rigore per il direttore di gara. Freddissima Kaján dagli undici metri, che incrocia il tiro e porta avanti le compagne. Monologo Como nella prima frazione, che comunque si chiude con un solo gol. Il raddoppio arriva a inizio ripresa con Karlernäs, protagonista di un’efficace incursione prima del colpo di testa vincente dopo la deviazione di Schatzer. Le doriane accorciano le distanze nel giro di 60 secondi con Baldi, che finalizza a perfezione il cross di Giordano da destra e rimette in partita la Sampdoria. Le liguri provano a sfruttare l’iniezione di fiducia derivata dall’1-2 e al 63’ centrano una traversa con DellaPeruta, dopo l’intervento miracoloso di Korenciova. Il rischio corso però riaccende le trame offensive di Lipman e compagne, che al minuto 69, nel momento migliore delle avversarie, trovano il colpo del ko: cross morbido di Martinovic sul secondo palo, Karlernäs prende il tempo a Heroum e schiaccia in rete il pallone, siglando la sua prima doppietta in Serie A. Il Como consolida il secondo posto nella mini classifica dei Poule Salvezza con 29 punti collezionati, meno solo del Milan, che lo precede a 34.

Sara Boutimah: “Il Mondiale cambierà la storia del futsal femminile, l’Italia deve esserci”

Il Mondiale che verrà, il primo della storia del futsal femminile, e il sogno di poterlo vivere. Sara Boutimah, giocatrice della Nazionale, ha parlato con la FIFA della massima competizione che si terrà nel 2025 e per la quale la FIGC ha presentato la propria manifestazione d’interesse. Quattro i posti riservati alle nazioni UEFA. Spagna e Portogallo le possibili avversarie di un cammino di qualificazione che sarà in salita, ma l’Azzurra è carica.
“La nostra forza è nell’orgoglio – ha dichiarato la miglior marcatrice del team del ct Salvatore -, quella voglia di far vedere che stiamo arrivando anche noi a questi livelli. L’Italia deve esserci per forza”.

Ciò che accomuna tutti gli atleti che rappresentano i colori dell’Italia è quel senso di orgoglio che può far andare il cuore oltre all’ostacolo. La Nazionale Italiana Femminile di Futsal vuole a tutti i costi qualificarsi per la prima Coppa del Mondo di Futsal che avrà luogo nel 2025, e per farlo, Sara Boutimah è pronta a prendersi le azzurre sulle spalle a suon di gol.

Boutimah è il terminale offensivo dell’Italia Femminile di Futsal e rappresenta i colori azzurri dal 2019, dove ha collezionato 32 convocazioni mettendo a segno 24 gol. Attualmente milita nel club Città di Falconara, squadra che ha puntato su di lei dopo essere diventata Campione d’Europa battendo il Benfica a dicembre 2022.

Saranno quattro i posti riservati alle nazioni UEFA, e le azzurre per qualificarsi dovranno intraprendere un percorso che potrebbe vedere Spagna e Portogallo sul loro cammino. “Non sarà facile”, ha dichiarato la miglior marcatrice dell’attuale selezione italiana, ma con i gol di Boutimah l’impressione è che l’Italia abbia il diritto di non porsi limiti.

Sapere che la FIFA ha creato il mondiale femminile di Futsal, come l’ha fatta sentire?

Sara Boutimah: “Una gioia immensa, aspettavamo da tantissimo di avere una competizione ufficiale per poterci confrontare globalmente, è un palcoscenico incredibile. Soltanto immaginare di giocare con grandi nazionali fuori dall’Europa è pazzesco. Già solo parlare del Mondiale mi fa venire i brividi. Mi sembra tutto molto astratto, ma è un sogno che si realizza e allo stesso tempo una grossa responsabilità perché ancora non siamo ancora qualificate. Ma di certo questa competizione cambierà la storia del Futsal femminile. L’Italia deve esserci per forza, dobbiamo farcela”.

“Il livello del campionato in Italia è completamente diverso rispetto alle competizioni internazionali nonostante ci siano diverse giocatrici che rispondono alle chiamate delle proprie selezioni, si alza tantissimo la competizione”.

Com’è essere la migliore marcatrice dell’Italia in Nazionale?

“Totalmente inaspettato. Te lo puoi immaginare o sognare, ancora adesso non mi rendo conto di quello faccio. Quando è arrivata la prima chiamata della Nazionale ero in Veneto, mi chiesero di andare a fare un torneo in Croazia. Risposi immediatamente di sì. Chiusi il telefono e mi chiesi se fosse tutto reale. Rimasi senza parole, sentii anche un po’ di paura. Adesso sono la miglior marcatrice della Nazionale”.

“All’interno del gruppo della Nazionale ho tante responsabilità, le mie compagne si fidano di me: voglio sempre dare il massimo senza sottovalutare nessuno – prosegue Boutimah -. Ma se sono quella che segna di più è anche merito del lavoro corale, è sempre merito del gruppo. Una volta quando non segnavo ci rimanevo male, adesso crescendo ho capito che l’importante è vincere, mi diverto quasi di più a fare assist che a segnare”.

Sarà comunque difficile per voi qualificarvi. Con Spagna e Portogallo, l’Italia quante chance ha di qualificarsi?

“Sarà complicato, ma le affrontiamo per cercare di farcela. Abbiamo fatto delle amichevoli contro di loro per capire come poter competere, ma soprattutto per alzare il nostro livello. Sono squadre fortissime ma la forza dell’Italia è l’orgoglio, quella voglia di far vedere che stiamo arrivando anche noi a questi livelli. Anche se siamo sotto nel punteggio contro squadre di questo calibro non ci abbattiamo mai e proviamo sempre a fare la nostra partita per arrivare a vincere”.

“Per noi è comunque un grande traguardo perché quando ho iniziato a giocare a calcio non sapevo nemmeno dell’esistenza del Futsal per noi ragazze – continua l’attaccante dell’Italia -. C’era solo il calcio a 11, e da lì ho iniziato, poi a 18 anni una mia amica mi disse che c’era una squadra di “calcetto”, lo chiamava così ma non è il Futsal. Poi da lì mi sono innamorata di questa disciplina e adesso sono arrivata a questi livelli.”

Lei è una teamplayer, ma personalmente quali sono i suoi obiettivi in Nazionale?

“Sono molto ambiziosa ma rimango sempre con i piedi per terra, cerco di vivermi il momento. Il rischio altrimenti è di andare troppo avanti coi pensieri e perdere di vista l’obiettivo concreto. Quando ho una partita con l’Italia il giorno prima cerco sempre di visualizzare in testa gli scenari che possono accadere. Provo ad immaginarmi le azioni da gol, ma quando poi accadono realmente e segno mi dico sempre “wow, è incredibile”.

Essere un punto di riferimento della Nazionale Italiana potrebbe voler dire essere una giocatrice d’élite. Ma chi sono le più forti che ammira?

“Ancora non sono al livello di giocatrici come Amandinha, Lucileia o Emily Marcondes del Brasile, o Janice Silva del Portogallo. Tutte le volte che vedo giocare loro penso “ma come fanno ad avere quella tecnica? È incredibile”. Cerco di guardare molto quello che fanno e provare a ricrearlo in campo. Anche nella nostra Nazionale però ci sono grandissime giocatrici che possono arrivare a quei livelli. C’è Renatinha che più volte è stata nominata nelle top 10 delle giocatrici, Ana Carolina che è il nostro fortissimo portiere. Poi ci sono tante ragazze che potenzialmente possono arrivare ad altissimi livelli: Alessia Grieco, Ludovica Coppari e tante altre”.

Lei ha un passato anche da giocatrice di beach soccer. Quanto l’ha aiutata nel suo percorso?

“Ora ho smesso perché mi voglio concentrare sull’obiettivo di arrivare alla Coppa del Mondo di Futsal, ma il beach soccer mi piace tantissimo. A dire la verità, è l’esperienza nel futsal che mi aiuta a giocare a beach soccer, soprattutto perché sulla sabbia ci sono molte giocatrici che arrivano dal calcio a 11 e non sono abituate a giocare 5 contro 5, lo sento come un vantaggio. Ognuno deve conoscere bene la propria posizione in campo, ma il lavoro di tattica che facciamo nel futsal è un grande aiuto. In Italia sulla tattica siamo molto evolute, per noi è importantissimo, credo sia uno dei punti di forza della Nazionale”.

La Fiorentina Femminile blinda il terzo posto in classifica e torna in Europa

credit photo: Alessio Bonaccorsi, photo agency calcio femminile italiano

Nel turno infrasettimanale della poule scudetto la Fiorentina ha giocato in trasferta contro l’Inter una partita dall’importanza fondamentale e dal sapore tutto europeo, pareggiando con il risultato di 2-2 contro la squadra di casa.

Entrambe le squadre sono scese in campo agguerrite e con i propri obiettivi ben chiari in mente.
La partenza delle Viola è stata molto positiva: sin da subito, infatti, si sono rese pericolose con Janogy e Boquete e rapidi passaggi nell’attesa di trovare un varco nella difesa avversaria.
Alla mezz’ora, però, l’Inter ha iniziato a crescere e ad insidiare le ospiti, culminando nel calcio di rigore procuratosi da Bonfantini. Nulla ha potuto Baldi contro la freddezza di Magull che, dagli undici metri, ha insaccato in rete.

Il secondo tempo della Fiorentina è iniziato con una doccia fredda. Polli, resasi conto di una défaillance Viola, si è smarcata da tre avversarie e ha servito Bonfantini a cui non è rimasto che spingere la palla in porta portando al raddoppio la sua squadra.
La Fiorentina, per nulla disposta a lasciarsi sfuggire la possibilità di coronare quello che è uno degli obiettivi fondamentali della stagione, ha reagito.
Al 50′ Boquete ha servito splendidamente Severini che, da fuori, ha raccolto la palla e ha segnato, accorciando così la distanza con le avversarie.
L’Inter allertato, ha nuovamente mostrato il suo forte spirito agonistico. Baldi è stata brava a neutralizzare ogni tentativo nerazzurro di chiudere i giochi.
Dopo il 90′, i 5 minuti di recupero sono stati provvidenziali per le toscane. Al 95′, infatti, Longo si è procurata un rigore prontamente battuto da Boquete.
La centrocampista non si è lasciata scappare l’occasione e ha segnato il gol del 2-2, facendo ufficialmente iniziare i festeggiamenti.
La Fiorentina che mancava dalla Champions dal 2020-2021, da terza in classifica, tornerà in Europa nella prossima stagione calcistica

 

Questa la formazione delle due squadre in campo:

INTER (4-3-3): Cetinja; Bowen; Fordos; Alborghetti; Robustellini; Milinkovic; Csiszar; Magull; Bonfantini; Polli; Bugeja.
A disposizione: Piazza, Pedersen, Pavan, Bonetti, Pandini, Simonetti, Battilana, Tomter, Jelcic.
Allenatore: Guarino.

FIORENTINA (4-3-1-2): Baldi; Skou Faerge; Agard; Georgieva; Toniolo; Cinotti; Severini; Catena; Boquete; Janogy; Hammarlund.
A disposizione: Russo, Spinelli, Breitner, Longo, Parisi, Bellucci, Johannsdottir, Lundini, Tucceri Cimini.
Allenatore: De La Fuente.

Como Women, tre gol alla Sampdoria

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
Allo stadio “Ferruccio” di Seregno, il Como Women disputa la sesta giornata della seconda fase del campionato contro la Sampdoria. Alle 15:00 il fischio d’inizio, Mister Maccoppi schiera il 4-2-3-1: Korenciova – Lundorf, Lipman, Cox, Bergersen – Hilaj, Vaitukaityte – Picchi, Karlernas, Kajan – Martinovic. La Sampdoria di Mister Rossi risponde con il 4-3-3:  Karresmaa – Heroum, Pisani, Panzeri, Oliviero – T. Della Peruta, Benoit, Schatzer – Giordano, V. Della Peruta, Baldi.
Primo tempo: il primo pallone è della Sampdoria. Si presenta subito per il Como la prima occasione da rete, Kajan dalla destra crossa in area a favore di Karlernas che di testa prova a spingere il pallone in porta, ma esce di poco sul palo sinistro. Le lariane ci riprovano, ancora con Karlernas che riceve il pallone da Martinovic e calcia in porta, ma viene bloccata da Karresmaa. Al 17’ minuto, dopo un fallo in area di Karresmaa su Martinovic, l’arbitro concede calcio di rigore, è Kajan ad andare sul dischetto e a portare il Como sul risultato di 1-0. La Sampdoria prova a rendersi pericolosa con un tiro di Della Peruta, che viene però deviata in angolo dalla difesa lariana; sul finale del primo tempo il Como prova a raddoppiare il risultato, con un colpo di Martinovic che esce di poco, ma dopo 1 minuto di recupero si rientra negli spogliatoi sull’ 1-0.
Secondo tempo: la partita riprende con la battuta di Hilaj e con il raddoppio del Como al 46’ minuto; Kajan, in un gioco a due con Bergersen calcia dritta in porta, ma c’è la respinta di Schatzer, Karlernas intercetta e con un colpo di testa segna la seconda rete. La risposta della Sampdoria è immediata con Baldi che calcia sul secondo palo e accorcia le distanze.  Mister Maccoppi effettua le prime sostituzioni della partita, inserendo Pastrenge, Zanoli e Sevenius, alzando i ritmi di gioco. Al 63’ minuto è decisiva la parata di Korenciova che alza sopra la traversa, ma il pallone rimane in gioco ed è Zanoli a salvare la linea di porta. Al 69’ minuto Martinovic crossa in area a favore di Karlernas che schiaccia il pallone in rete e porta il risultato su 3-1.  Il Como effettua altre sostituzioni, inserendo questa volta Regazzoli e Bianchi, è proprio quest’ultima che serve una bella palla a favore di Martinovic, che però non riesce a segnare la quarta rete del match. Un secondo tempo dai ritmi molto alti, che dopo 5 minuti di recupero termina sul risultato di 3-1.

Sassuolo sfiora un’altra rimonta, ma è la Roma a vincere: neroverdi battute 6-5 dalle giallorosse

Photo Credit: Foto Vignoli - US Sassuolo Calcio

Il Sassuolo esce sconfitto in casa 6-5 dalla Roma neocampionessa d’Italia, ma le neroverdi possono uscire a testa altissima, dato che avevano rimontato da uno svantaggio pesante di tre gol, ma stavolta il finale è stato diverso, poiché le giallorosse hanno trovato  la vittoria.

La Lupa sblocca subito il risultato dopo cinque minuti di gioco con Valentina Giacinti, la quale troverà all’11’ il raddoppio. Manuela Giugliano al 19′ cala il tris, ma le sassolesi reagiscono al 23′ con la botta di Lana Clelland. In avvio di ripresa la Roma, con Benedetta Glionna, sigla il poker ospite, però al 60′ Daniela Sabatino realizza la seconda rete del Sassuolo, ma due istanti dopo Evelyne Viens fissa il risultato sul 5-2 per le ospiti. Ma le neroverdi non cadono, si rialzano e trovano lo scatto della rimonta: al 75′ Loreta Kullashi fa 3-5, poi al 76′ Clelland fa doppietta e 4-5, mentre un minuto dopo Valeria Monterubbiano sigilla il pareggio sassolese. Però all’80’ Laura Feiersinger risveglia salva la Roma firmando il 6-5 giallorosso. Nel finale Poje Mihelic va ad un passo dal 6-6, ma il palo gli nega questa grande soddisfazione.

In classifica, le ragazze di Gianpiero Piovani restano quinte con 33 punti, a meno uno dall’Inter che ha pareggiato martedì contro la Fiorentina. Nel prossimo turno il Sassuolo sarà a riposo, per poi tornare in campo domenica 12 proprio in casa dell’Inter: in ballo il quarto posto.

SASSUOLO: Durand, Orsi, Filangeri, Pleidrup, Santoro (67′ Passeri), Missipo (37′ Poje Mihelic), Jane (45′ Pondini), Prugna (61′ Kullashi), Clelland, Beccari (67′ Monterubbiano), Sabatino. A disp: Kresche, Lonni, Simon, Zamanian. All: Piovani.
ROMA: Ceasar, Valdezate, Kumagai, Minami, Sonstevold (45′ Pellegrino Cimò), Troelsgaard (67′ Ciccotti), Giugliano (79′ Greggi), Tomaselli (51′ Feiersinger), Glionna, Giacinti (67′ Galli), Viens. A disp: Haavi, Linari, Ohrstrom. All: Spugna.
ARBITRO: Ramondino di Palermo.
MARCATRICI: 5′ e 11′ Giacinti (ROM), 19′ Giugliano (ROM), 23′ e 75′ Clelland (SAS), 47′ Glionna (ROM), 60′ Sabatino (SAS), 62′ Viens (ROM), 75′ Kullashi (SAS), 77′ Monterubbiano (SAS), 80′ Feiersinger (ROM).
AMMONITA: Troelsgaard (ROM).

Arezzo-Pavia 1-0: le Aretine confermano aritmeticamente la salvezza in Serie B

L’obiettivo stagionale è stato finalmente raggiunto. Arezzo-Pavia finisce 1-0 e regala di fatto la salvezza aritmetica alle Amaranto. Una partita sostanzialmente dominata dalla squadra di Leoni, che la spunta grazie ad un gol di Razzolini al 37′, ben lanciata dall’esterno del piede di Miotto. E non è un caso che la salvezza sia arrivata dalla capitana, una delle calciatrici che ha dato di più a questa squadra.

Le reti di Razzolini avrebbero potuto essere due, ma all’85’ il suo rigore è stato ottimamente respinto da Migliazza, che sta vivendo un periodo di forma straordinario. Ed è proprio il portiere pavese ad essere una delle poche note positive delle Azzurre dell’Oltrepò. La squadra di Wergifker si fa vedere di più nel secondo tempo, ma in concretezza, non riesce a rendersi effettivamente insidiosa. Unica opportunità al 64′, con Codecà che sfonda in area ma viene disturbata e chiusa in angolo al momento della conclusione.

L’Arezzo forse sente un po’ di tensione nervosa vista l’importanza della partita, e di conseguenza del suo diretto risultato. Alla fine però, le Aretine vincono con merito e mantengono la categoria. Ora si possono guardare con ottimismo sia il finale di stagione, sia la preparazione per la prossima. Chiudiamo con il tabellino ufficiale dell’ufficio stampa toscano.

ACF AREZZO: Nardi, Nasoni, Tuteri, Blasoni, Toomey, Lunghi (12’ st Rossi), Martino (38’ st Paganini), Licco, Miotto (31’ st Fragnito), Diaz (12’ st Taddei), Razzolini

A disp. Holzer, Torres, Gnisci, Galassi, Baccaro. All. Ilaria Leoni

PAVIA ACADEMY: Migliazza, Dubini (25’st Lepore), Accoliti, Codecà, Grumelli, Zecchino (25’st Longoni), Cavallin, Semplici, Contena (13’ st Avallone), Dugo, Asamoah

A disp. Terni, Zengrandi, Lepera, Ottina, Zecconi, Aprile, Longoni, Polillo, Avallone. All. Pablo Sebastian Wergifker

Angoli: 8-1

Recuperi: 0 e 4

Ammonite: 26’ Zecchino, 20’ st Rossi

Marcatrici: 37’ Razzolini

Como-Sampdoria 3-1: Blucerchiate alla terza sconfitta nella Poule Salvezza

Dal raggiungimento della salvezza aritmetica, le Blucerchiate hanno faticato ad essere la squadra commovente di inizio stagione. Como-Sampdoria 3-1 ne incarna perfettamente l’essenza. La squadra di Rossi fatica a rendersi pericolosa con costanza, vivendo a sprazzi in cui comunque riesce a mettere in difficoltà la difesa Lariana.

Al “Trabattoni” di Seregno la squadra di Maccoppi ritrova la brillantezza della Prima Fase e mette insieme una prestazione importante. Le Blucerchiate subiscono, vanno sotto per un rigore (forse dubbio) al 17′ – segna Kaján – e ad inizio ripresa subiscono il 2-0 di Karlenäs. Baldi riapre al 47′ sull’assistenza di Giordano (vera MVP delle Doriane), ma la reazione genovese non si traduce in pareggio. Parte del merito a Korenciova, che evita il 2-2 mandando sulla traversa il colpo di testa di Tori DellaPeruta al 63′. La schiacciata di testa di Karlenäs al 69′ chiude però i conti e spegne le velleità delle ospiti.

È comunque difficile criticare la Sampdoria dopo la stagione portata a termine senza patemi, rispetto ad un inizio incerto per le note vicende societarie. La differenza tra una buona e un’ottima stagione però, sta proprio nel riuscire a fare quello sforzo in più a risultato acquisito.

COMO (4-2-3-1): Korenciova; Bergersen (54′ Zanoli), Cox, Lipman, Lundorf; Picchi (84′ Bianchi), Hilaj (54′ Pastrenge); Vaitukaitytė, Karlenäs (81′ Regazzoli), Kaján (54′ Sevenius); Martinovic. All.: S. Maccoppi

SAMPDORIA (4-3-3): Karresmaa; Oliviero, Panzeri, Pisani, Heroum; Benoît (76′ Cuschieri), Ta. DellaPeruta (76′ Fallico), Schatzer (62′ Re); Baldi, To. DellaPeruta, Giordano (70′ Tatiely Sena). All.: G. L. Rossi

Marcatrici: 17′ Kaján (C) rig., 46′ Karlenäs (C), 47′ Baldi (S), 69′ Karlenäs (C)

Ammonizioni: 16′ Karresmaa (S), 37′ Lipman (C), 90’+2′ Zanoli (C)

Arbitro: Poli di Verona (VR)

Note: recupero pt 1′, st 5′

La Roma si aggiudica la prima partita dopo la conquista dello Scudetto bis

Credit Photo: Emanuele Colombo- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Le campionesse d’Italia si impongono in casa del Sassuolo al termine di una partita rocambolesca. Le reti giallorosse portano le firme di Giacinti (doppietta), Glionna, Viens e Feiersinger, che fissa definitivamente il risultato sul 6-5.

IL TABELLINO:

Sassuolo (4-3-1-2): Durand, Pleidrup, Jane, Santoro, Sabatino, Beccari, Missipo, Prugna, Orsi, Clelland, Filangeri.
A disp.: Pondini, Mihelic, Simon, Passeri, Kullashi, Lonni, Monterubbiano, Zamanian, Kresche.
All. Gianpiero Piovani

Roma (3-4-1-2): Ceasar; Valdezate, Kumagai, Minami; Glionna, Tomaselli, Troelsgaard, Giugliano, Sonstevold; Giacinti, Viens.
A disp.: Merolla, Ohrstrom, Linari, Ciccotti, Feiersinger, Greggi, Galli, Haavi, Pellegrino Cimò, Pilgrim.
All. Alessandro Spugna

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