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Sebastian de la Fuente, Fiorentina Femminile: “Prima della partita avevamo detto di voler fare la nostra gara e così è stato”

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La sesta giornata della poule scudetto ha visto la Fiorentina giocare in casa, al Viola Park, contro un ostico Sassuolo che già all’andata aveva fatto male alle Gigliate. La partita, diversamente da quella dell’andata, però si è conclusa con un inaspettato pareggio (4-4).
Entrambe le squadre erano fortemente motivate a far bene e a raggiungere l’obiettivo prefissato, e lo hanno dimostrato sul rettangolo verde in cui non si sono certamente risparmiate offrendo uno spettacolo da fiato sospeso ai tifosi accorsi a sostenerle.

Il mister De La Fuente, intervistato al termine della gara riguardo l’andamento della sua squadra e sulla prossima partita (mercoledì le Viola giocheranno in trasferta a Milano contro l’Inter) ha parlato di una buona gara in cui, in ogni caso, è stato guadagnato un punto in classifica.
In questa seconda fase del Campionato tutte le partite, che si svolgono come scontri diretti, sono importanti e difficili e contro il Sassuolo, nello specifico, i gol subiti nella seconda frazione di gioco hanno fatto perdere alle atlete della sua squadra quella sicurezza acquistata nel primo tempo.
Per quanto riguarda la partita contro l’Inter, verrà giocata con la stessa fame e voglia di riuscire per raggiungere l’obiettivo e fare più punti possibile.

“Abbiamo conquistato un altro punto in questa poule scudetto. Sappiamo che sono tutte partite difficili. Prima della partita avevamo detto di voler fare la nostra gara e così è stato poi, alla fine, abbiamo subito dei gol che forse ci hanno fatto perdere qualche certezza che avevamo acquisito nel primo tempo. 
Il nostro campionato, però, è iniziato tanto tempo fa e abbiamo fatto degli ottimi passi, adesso stiamo faticando un po’. Cancelliamo quello che è successo perché, comunque, abbiamo guadagnato un punto. Dipende da noi, e mercoledì a Milano cercheremo di fare punti e di giocare come abbiamo giocato oggi. 
Lo spirito sarà lo stesso, anzi ci sono otto punti di vantaggio su nove in gioco, prima della partita erano dodici quindi ci comporteremo come oggi: cercheremo di fare la gara e di conquistare i punti necessari per arrivare all’obiettivo prefissato. Forse sarà sembrato che non fossimo presenti nell’ultimo quarto d’ora, ma per sessantacinque minuti abbiamo giocato a pieno la nostra gara. 
Nel calcio queste cose succedono, a noi in questo momento è successo spesso perché comunque abbiamo perso qualche certezza, ma sempre e solo riguardo punti e per determinazione ma ora resettiamo tutto e lavoriamo per quello che viene”. 

La Lazio batte il Pavia in rimonta e consolida il primato, Ternana, Cesena e Parma non sbagliano alle sue spalle

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Lazio non conosce ostacoli: la26ª giornata di Serie B vale la vittoria numero 23 per le biancocelesti di Grassadonia, che consolidano la leadership salendo a quota 71 punti e mantenendo le distanze dalle inseguitrici Ternana (-5), Cesena (-7) e Parma (-7). In quinta e sesta posizione restano Hellas e Chievo (reduci da due pareggi con Brescia e Ravenna), mentre nella parte più bassa della classifica guadagna altri punti preziosi la San Marino Academy, che centra il secondo successo di fila e sale a +7 sul Pavia terzultimo.

Una goleada in rimonta: la trasferta della Lazio in casa del Pavia inizia con il vantaggio delle padrone di casa siglato da Codecà dopo soli quattro minuti; l’illusione delle lombarde però dura fino all’11’, quando Moraca trasforma il calcio di rigore e pareggia il conto; l’attaccante classe ’94 firma anche i due gol successivi (al 40’ e al 48’), ai quali poi, nel finale, si aggiungono quelli di Gomes, Palombi e Ferrandi. Le Aquilotte volano e vedono sempre più vicino il ritorno nel massimo campionato.

Alle spalle della prima della classe continua la lotta tra Ternana (66 punti), Cesena (64) e Parma (64) per il secondo posto. Anche in questo turno però nessuna delle tre commette passi falsi. Le rossoverdi di Melillo battono il Bologna fuori casa con un tondo 4-1 frutto delle reti di Wagner, Marenic, Vigliucci e Labate (in mezzo la firma di Gelmetti a favore delle emiliane). Tre punti, sempre in esterna e con lo stesso risultato, li ottiene anche il Cesena di Conte, che va sotto al 42’ (Bettalli a bersaglio per la formazione ligure), ma poi ne segna quattro: di Jansen l’1-1, prima della tripletta della subentrata Sechi. Il Parma invece chiude la pratica Tavagnacco con un secco 3-0 deciso dai gol di Ambrosi e di Distefano e dall’autorete di Peressotti nel finale.

Mantengono quinto e sesto posto (oltre che una distanza invariata) Hellas e Chievo Verona, che chiudono la 26ª giornata del campionato cadetto pareggiando 1-1 con Brescia e Ravenna. Le undici di Pachera vanno sotto al 62’ con Menassi ma agguantano il pari al fotofinish (Peretti al 95’); per la formazione di Ulderici invece è decisiva la firma di Cristina Merli al 71’, dopo il rigore trasformato da Petralia al minuto 41.

Nella seconda parte della classifica termina 2-2 il match tra Res Women e Arezzo, rispettivamente quintultima e decima forza in classifica con 25 e 28 punti guadagnati finora. In casa delle capitoline passano in vantaggio le toscane dopo una manciata di secondi (rete di Carcassi), ma al 40’ Nagni pareggia dal dischetto. Nella ripresa sono invece le giallorosse a portarsi avanti con Montesi, ma all’84’ la 2007 Rossi sigla di testa il definitivo 2-2. In chiave salvezza il risultato più importante di giornata lo registra la San Marino Academy, che supera 2-1 in rimonta la Freedom e si porta a 27 punti in classifica, ben sette di vantaggio sul terzultimo posto, occupato al momento dal Pavia a 20. Le Titane subiscono al 2’ il gol di Martin, ma al 41’ Barbieri rimette tutto in equilibrio trasformando un calcio di rigore e al 64’ Peare segna la rete del 2-1 finale, che vale l’8° successo della formazione di Venturi e assume un peso fondamentale nella lotta per non retrocedere.

Risultati della 26ª giornata di Serie B 2023/24

H&D Chievo Women-Ravenna 1-1
41’ rig. Petralia (R), 71’ C. Merli (C)

San Marino Academy-Freedom 2-1
2’ Martin (F), 41’ rig. Barbieri (SM), 64’ Peare (SM)

Bologna-Ternana 1-4
36’ Wagner (T), 50’ Marenic (T), 59’ Vigliucci (T), 60’ Gelmetti (B), 85’ Labate (T)

Genoa-Cesena 1-4
42’ Bettalli (G), 54’ Jansen (C), 69’ rig. Sechi (C), 77’ Sechi (C), 80’ Sechi (C)

Brescia-Hellas Verona 1-1
62’ Menassi (B), 90’+5’ Peretti (V)

Pavia-Lazio 1-6
4’ Codecà (P), 11’ rig. Moraca (L), 40’ Moraca (L), 48’ Moraca (L), 81’ Gomes (L), 88’ Palombi (L), 89’ Ferrandi (L)

Res Women-Arezzo 2-2
1’ Carcassi (A), 40’ rig. Nagni (R), 75’ Montesi (R), 84’ Rossi (A)

Tavagnacco-Parma 0-3
55’ Ambrosi (P), 65’ Distefano (P), 89’ aut. Peressotti (P)

Programma della 27ª giornata di Serie B 2023/24
Mercoledì 1° maggio

Arezzo-Pavia
Brescia-Res Women
Freedom-Tavagnacco
Hellas Verona-H&D Chievo Women
Lazio-San Marino Academy
Parma-Genoa
Ravenna-Bologna
Ternana-Cesena

Arezzo Calcio Femminile: le dichiarazioni del week-end di Serie B

Domenica dal sapore agrodolce per l’Arezzo Calcio Femminile che nella sfida contro la Res non va oltre il pareggio. Il 2-2 è comunque un risultato positivo. Al termine della partita, ai microfoni di Be.Pi TV sono intervenute Alessia Carcassi e Ilaria Leoni per parlare della partita.

Carcassi, autrice del gol nel primo tempo (arrivato dopo 44 secondi), ha dichiarato: “Abbiamo iniziato subito forte i primi secondi, con una pressione alta. Julia è andata sul portiere, e quando ho visto schizzare dietro la palla, non ci ho pensato due volte, anche se con il piede debole. Ho provato a tirare e fortunatamente è andata bene, e così abbiamo sbloccato subito il match“. Sull’infortunio subìto, ha detto che si tratta “di un infortunio muscolare, spero nulla di grave, in un contrasto. Nei prossimi giorni valuteremo e vedremo“. Sulla prestazione, “sicuramente si poteva fare meglio in generale, anche io personalmente. Avevamo preparato la partita per vincerla e portare a casa i tre punti, poi si è messa in salita con l’espulsione. Però siamo state brave a reagire di squadra e riuscire a fare il 2-2“. Il gol infine, viene dedicato “alla mia famiglia, e ai miei nonni“.

L’allenatrice Leoni vede il bicchiere mezzo pieno, per lei “per come si era messa la gara, è un punto guadagnato probabilmente, perché giocare un tempo con un uomo in meno è sempre difficile. Soprattutto, in un campo tosto come questo di Roma, e contro anche una bella squadra. Quindi sicuramente sul secondo tempo è un punto guadagnato. Partendo dal primo, o comunque dalla partita in complessivo, sono due punti persi, perché abbiamo giocato la peggior partita da quando sono allenatrice di questa squadra“. Le differenze rispetto alla gara di Brescia, sono dovute al fatto che “abbiamo giocato meno a pallone. Solitamente, almeno io, chiedo di giocare a calcio, palla a terra, cercare le verticalizzazioni, la profondità, l’ampiezza, cosa che oggi abbiamo fatto solo credo i primi 30 minuti, o comunque a sprazzi. E quindi non c’è riuscito questo. Poi nel secondo tempo è stata tutta un’altra partita, perché dopo 4 minuti, con un uomo in meno, dovevamo giocare diversamente. Le ragazze poi sono riuscite a pareggiarla“. Comunque “i punti e le partite contano, quindi dobbiamo sempre provarci fino alla fine“. Sul gol di Allegra Rossi, prodotto delle giovanili autrice del 2-2, “più che per me è soddisfacente per la ragazza stessa, perché comunque se l’è meritato durante l’anno. E anche in questo mese è venuta ad allenarsi con noi, e quindi sono contentissima del suo gol, ma come di tutte le ragazze che entrano della Primavera, perché danno sempre il massimo, e giocano a pallone come richiedo io“. Dalle ultime partite, tra cui lo scontro diretto per la salvezza che porterebbe alla salvezza, “dobbiamo recuperare energie perché ci servono i punti per la salvezza. E poi per il morale della squadra, perché è giusto anche cominciare a fare tre punti e portare a casa la vittoria. Nelle altre partite cercherò di continuare con il gioco, e di avere coraggio per levargli quella paura che avevano prima“.

UEFA Women’s Champions League, il Lione conquista l’undicesima finale. PSG battuto 1-2

Il Lione approda in finale di UEFA Women’s Champions League per l’undicesima volta nella sua storia imponendosi 2-1 al Parco dei Principi nella semifinale di ritorno, dopo aver già battuto 3-2 in rimonta all’andata il Paris Saint-Germain.

Dopo essersi imposto in rimonta all’andata, il Lione passa in vantaggio a Parigi dopo tre minuti di gioco: Selma Bacha riceve palla da Melchie Demornay sugli sviluppi di un corner e lascia partire un tiro rasoterra da fuori area che sorprende Constance Picaud sul primo palo. Il Lione ha un vantaggio di due gol e gestisce la gara, optando per veloci ripartenze in contropiede. Al 34′ i riflessi di Picaud evitano l’autogol della compagna James Le Guilly. Per intercettare un traversone basso di Cascarino, ha pericolosamente deviato il pallone verso la propria porta. Il PSG domina il possesso palla nel primo tempo e trova il pareggio poco prima dell’intervallo con Tabitha Chawinga, che su invito di Marie-Antoinette Katoto piazza il pallone sul secondo palo al 41′.

Il gol galvanizza la squadra di casa, ma il Lione mette a frutto la sua superiore esperienza a livello continentale e nella ripresa disinnesca la squadra di casa e colpisce nuovamente nel finale. Al 51′ Demornay si libera di Le Guilly e si lancia verso l’area avversaria trovando la risposta pronta di Picaud, mentre Lindsey Horan spara alto sul secondo tentativo da dentro l’area di rigore. Il Lione ci riprova ancora quattro minuti dopo con Amel Majri, ma ancora una volta Picaud isponde presente. PSG graziato ancora una volta dalle parate del suo portiere al 65′ prima su Majri, e poi su Demornay. Il raddoppio del Lione arriva finalmente all’81’: Majri imbecca Demornay e la centrocampista spedisce nuovamente il pallone alle spalle di Picaud e di fatto fa calare il sipario sulla sfida.

Il Lione vola in finale, in programma a Bilbao il 25 maggio, dove ritroverà ancora una volta il Barcellona.

PSG (4-3-3) : Picaud; Le Guilly (Vangsgaard 73′), Gaetino, De Almeida, Karchaoui; Geyoro, Groenen (Albert 84′), Samoura; Baltimore (Martens 84′), Katoto, Chawinga All.: Sonia Bompastor

Lione (4-3-3): Endler; Carpenter, Gilles, Renard, Bacha (Morroni 90′); Horan, Egurrola, Van de Donk; Diani (Becho 74′), Dumornay, Cascarino (Majri 46′) All.: Jocelyn Prêcheur

Como Women, è 1-1 col Napoli Femminile

Photo Credit: Daniela Belmonte
Allo stadio “Giuseppe Piccolo” di Cercola, il Como Women disputa la quinta giornata della seconda fase del campionato contro il Napoli Femminile. Alle 14:30 il fischio d’inizio, Mister Maccoppi schiera il 4-2-3-1:Gilardi – Bergersen, Rizzon, Cox, Zanoli – Pastrenge, Hilaj – Monnecchi, Skorvankova, Kajan – Sevenius. Il Napoli di Mister Seno risponde con il 4-3-3:  Bacic – Pellinghelli, Pettenuzzo, Di Marino, Kobayashi – Giai, Gallazzi, Kajzba – Corelli, del Estal, Banusic.
Primo tempo: il primo pallone è del Napoli. Una partita alla pari per i primi minuti, ma al 13’ è Pastrenge a creare la prima occasione per il Como, provando il tiro dalla distanza che finisce però sul fondo. Il Napoli prova ad attaccare, ma la difesa lariana respinge bene e blocca le avversarie in più occasioni, provando la ripartenza. Il Como prova ancora a sbloccare la partita, questa volta con Monnecchi, che crossa in area cercando la porta, ma il pallone va alto sopra la traversa. Mister Maccoppi effettua la prima sostituzione della partita, inserendo Martinovic, che allo scadere del tempo regolare riceve il pallone da Skorvankova e calcia di destro in porta, portando il Como in vantaggio; dopo 3 minuti di recupero si rientra negli spogliatoi sul risultato di 0-1.

Secondo tempo: la partita riprende con la battuta del Como, che dopo solo 5 minuti prova a raddoppiare il risultato con un tiro dalla distanza di Kajan, che esce sulla sinistra; dopo solo un minuto, è Sevenius a cercare il goal, che riceve il pallone da Skorvankova e dalla distanza mira lo specchio della porta, ma Bacic respinge. Mister Maccoppi effettua una doppia sostituzione, inserendo Picchi e Vaitukaityte; è quest’ultima a sfiorare la seconda rete della partita, con un tiro dritto in porta da calcio d’angolo che colpisce però la traversa. La reazione del Napoli è però immediata, al 79’ minuto Banusic viene servita da Del Estal e con un tiro al volo di mancino pareggia il risultato. I minuti finali della partita vengono giocati da entrambe le squadre a ritmi molto bassi e dopo 5 minuti di recupero al triplice fischio il risultato è di 1-1.

“Un trionfo bellissimo: bene, brave, bis!” La rassegna stampa del nostro 2° Scudetto.


Uno Scudetto meraviglioso. Una cavalcata fantastica che si è conclusa davanti alla tv.

La Roma Femminile ha conquistato il suo storico secondo tricolore consecutivo nella notte di venerdì 26 aprile. La festa è scoppiata al termine di Juventus-Inter.

La sconfitta interna delle bianconere ha infatti consegnato l’aritmetica certezza del bis tricolore alle nostre campionesse, che hanno 11 punti sulla Juventus a 3 giornate dalla fine della Poule Scudetto.

Ecco alcuni passaggi della rassegna stampa sulla Roma scudettata!


Il Corriere della Sera

Festeggiare dal divano non è mai stato così bello“, scrive il Corriere della Sera, che dedica alle nostre ragazze una foto notizia dove l’immagine, giocoforza, è quella della conquista del titolo nella passata stagione.


Il Corriere dello Sport

Per lo storico quotidiano sportivo romano, lo Scudetto è rimasto sul petto delle ragazze “per osmosi, perché la Spugna band non mai avuto rivali in Italia”.

Il giornale sottolinea “l’apertura di un ciclo grazie alla visione della famiglia Friedkin“: “Il recente rinnovo pluriennale di Betty Bavagnoli, la responsabile del settore femminile, dice praticamente tutto”.

Il Corriere analizza poi i punti di forza della rosa: da bomber Giugliano al blocco della ItalRoma, fino alle fuoriclasse arrivate dal mercato, come Kumagai, Viens e a gennaio Pilgrim.


La Gazzetta dello Sport

Parla di “trionfo assoluto” la Gazzetta, che si sofferma sulla schiacciante superiorità dimostrata dalla Roma: “Una percentuale di successi pari al 91%, solo quei mostri sacri del Barcellona hanno fatto meglio (96%)”.

Il principale quotidiano sportivo italiano elogia il lavoro di Alessandro Spugna e Betty Bavagnoli, di cui viene ricordato il freschissimo rinnovo fino al 2027. La Gazzetta evidenzia le qualità di “una rosa completa, e anche molto compatta, unita, pronta ad aiutarsi in ogni frangente”.

 C’è un dato che viene messo in luce dalla Gazzetta, e che farà certamente piacere al nostro coach: “La squadra di Spugna ha portato a segnare ben 15 giocatrici“.


Il Messaggero

Un trionfo meritato, che non è mai stato in discussione“. Il Messaggero pone l’accento su “un dominio assoluto”, con “le scelte estive della Società che hanno fatto capire sin da subito che le giallorosse avevano tutta la voglia di vincere di nuovo“.

Il quotidiano di via del Tritone ricorda come la stagione non sia ancora finita, perché il 24 maggio la Roma giocherà la finale di Coppa Italia con la Fiorentina. E racconta la strategia del Club, che ha rinnovato i contratti di Spugna, di Bavagnoli e del ds Migliorati, e le ambizioni di “una Proprietà che è sempre stata vicina alle ragazze, rispondendo alle richieste arrivate a inizio anno”.


Il Romanista

Prima pagina al femminile per Il Romanista. Il quotidiano giallorosso mette in evidenza come, a fronte di partenze eccellenti, la Società abbia “alzato il livello medio di esperienza e qualità internazionali con arrivi come quelli di Viens e Kumagai” e “confermato tante delle colonne che avevano lanciato la Roma in vetta al calcio italiano”.

Il Romanista rimarca il lavoro svolto da Spugna e dal suo staff, l’eccellente gestione di Bavagnoli e il superbo lavoro del ds Migliorati.


Il Tempo

Il Tempo “svela” i “segreti del trionfo”: ” Le mosse di Spugna, muro Linari, i gol di Giacinti e la classe di Giugliano“. Il giornale parla di “traguardi raggiunti” anche in relazione al cammino europeo, dove la Roma “ha fatto bene nonostante un girone di Champions League durissimo”.

Viene anche stilato un pagellone della stagione, dove fioccano gli 8 – a partire da coach Spugna: “La sua Roma è una macchina da gol” –  e non si scende mai sotto al 7.5!


Tuttosport

“Le Women si arrendono all’Inter”, titola il quotidiano sportivo torinese, che racconta il ko della Juventus e riconosce come “il campionato non sia mai stato in discussione, con le qualità del gioco di squadra capace di esaltare le qualità delle singole“.

Chapeau, campionesse!

 

Fiorentina e Sassuolo danno spettacolo nel posticipo, due pareggi per Napoli e Pomigliano, che mantengono le distanze

Credit Photo: Marco Montrone - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dopo la vittoria dell’Inter in casa della Juventus nell’anticipo del venerdì, valso il titolo di Campione d’Italia alla Roma di Spugna, la 6ª giornata di Post Season della Serie A eBay 23/24 si chiude con tre pareggi, maturati nelle sfide tra Fiorentina e Sassuolo, Napoli e Como e Sampdoria e Pomigliano. Nessun passo decisivo nella lotta tra le due formazioni campane in chiave salvezza, anche se la classifica sorride alle partenopee, che mantengono quattro lunghezze di vantaggio nei confronti delle granata.

Nel posticipo della 6ª giornata di Poule Scudetto, spicca il 4-4 al Viola Park tra Fiorentina e Sassuolo, raggiunto al fotofinish dalla formazione di Piovani. Sul campo delle toscane partono più convinte le padrone di casa, che al minuto 18 si portano in vantaggio: mancino perfetto di Janogy sul suggerimento di Boquete e pallone sotto l’incrocio dei pali per la svedese, che firma l’1-0 delle toscane nonché il suo sesto gol nel massimo campionato italiano. Il Sassuolo risponde 11 minuti più tardi con Clelland, che calcia da destra nel tentativo di crossare e – complice la leggera deviazione di Schroffenegger – centra la traversa. Alla mezz’ora però le neroverdi agguantano il pari con Prugna, che tutta libera nell’area di rigore viola intercetta il pallone e con un destro perfettamente calibrato rimette tutto in equilibrio. Le padrone di casa non ci stanno e nel giro di tre minuti vanno a bersaglio due volte: al 32’ sfruttando un brutto errore in impostazione delle emiliane (Boquete intercetta il pallone e lo consegna a Hammarlund per il suo destro vincente), mentre al 35’ ancora con Janogy (la svedese si lancia in velocità, si libera di Prugna e conclude in porta a distanza ravvicinata, trovando la doppietta personale, favorita anche da una deviazione proprio della centrocampista avversaria). Le undici di Piovani accusano il colpo e al minuto 43 incassano il poker: uscita a vuoto di Durand e colpo di testa preciso di Severini sul traversone di Faerge.

A inizio ripresa è ancora la Fiorentina a spingere in attacco (altro cross al bacio di Boquete ed esterno della rete in scivolata per Georgieva, brava ad inserirsi nello spazio), ma il Sassuolo non si perde d’animo e non rinuncia mai alle offensive. Filangeri e compagne insistono e al 77’ accorciano le distanze con Sabatino: l’attaccante classe ’85 dialoga bene con Kullashi e poi insacca con precisione alle spalle di Schroffenegger. Passano solo cinque minuti al Viola Park e il settimo gol del match è ancora neroverde: Missipo sfrutta al meglio un errore di Breitner, le ruba palla e a tu per tu con il portiere avversario non sbaglia. Ora le ospiti ci credono e sulla scia dell’entusiasmo affondano il colpo al 91’, quando la neoentrata Sciabica (dal 90’ al posto di Prugna) si ritrova il pallone sul destro in area di rigore e di prima intenzione va a bersaglio per il definitivo 4-4. Clamoroso esito al Viola Park, in quello che è inoltre il primo pareggio in assoluto nel massimo campionato tra le due squadre; la rimonta lascia l’amaro in bocca alle toscane, costrette a rinviare il discorso qualificazione alla prossima Women’s Champions League; mentre sorridono le emiliane, che raccolgono un punto insperato sul 4-1 e agganciano l’Inter a quota 33 in graduatoria.

Due pareggi, dopo l’1-1 nello scontro diretto del turno precedente, lo registrano sia Napoli che Pomigliano, impegnate in questo weekend con Como e Sampdoria, nelle due gare di giornata di Poule Salvezza. Il primo segno X matura allo stadio “La Sciorba” nel lunch match delle 12.30. La sfida in casa delle liguri si sblocca dopo soli sei minuti: azione tutta in verticale di Taty che pesca Oliviero sulla sinistra, cross basso del terzino classe ’97 e inserimento da attaccante aggiunto di De Rita, che taglia bene l’area e sigla il vantaggio doriano. Il primo squillo del Pomigliano arriva al 10’ con Harvey, che calcia dalla distanza senza però inquadrare la porta. Tra le padrone di casa invece continua ad essere pericolosa De Rita, che al 18’ sfiora di testa il raddoppio sul traversone di Cuschieri. La reazione delle undici di Carannante passa soprattutto dai piedi di Arcangeli, che mette più volte in difficoltà la retroguardia blucerchiata; al 28’ la sua incursione sul fondo non va a buon fine per una serie di rimpalli tra le avversarie, prima che Karresmaa faccia suo il pallone. Il match è vivace e al 40’ le ospiti trovano la rete del pari: capolavoro da distanza siderale di Szymanowski, che traccia una parabola velenosa da 40 metri e scavalca il portiere blucerchiato, sorpreso fuori dai pali.

A inizio ripresa il copione non cambia: la Sampdoria tiene le redini del gioco e il Pomigliano tenta di sfruttare gli spazi in ripartenza. La squadra di Rossi tenta di riportarsi avanti con Taty al 48’ e con DellaPeruta tre minuti più tardi, ma le campane fanno muro e il punteggio resta in equilibrio. Anche i cambi dei due allenatori non sembrano essere incisivi: il secondo tempo è infatti scandito da continui cambi di fronte ma senza alcun affondo. È però nel finale che succede di tutto: al 91’ una magia da fuori area di Baldi (subentrata a Cuschieri al 74’) mette ko Gavillet; ma al 94’ l’ultimo colpo di scena è opera di Novellino, che all’ultimo respiro trova la deviazione vincente sugli sviluppi del corner di Arcangeli.

Gol e punto pesantissimo per le Pantere, che riescono ad evitare la sconfitta e a rimanere, seppure ultime, a -4 dal Napoli. Pareggiano infatti anche le partenopee nel match interno con il Como. Al Piccolo di Cercola la sfida delle 14.30 parte a ritmi bassi, ma sono le lombarde a dettare i ritmi e a far girare il pallone. Al 40’ la partita si accende con il gol (annullato per fuorigioco) delle padrone di casa – bella triangolazione tra del Estal e Banusic e conclusione vincente della svedese. Niente da fare per le partenopee, che non solo vedono sfumare il vantaggio, ma al 45’ vanno sotto: discesa di Skorvankova sulla corsia di destra, cross rasoterra in mezzo per Martinovic (subentrata all’infortunata Monnecchi un minuto prima) e destro di prima intenzione per la numero nove del Como, che sigla il suo quinto gol in questa Serie A diventando la miglior marcatrice tra le compagne di squadra. Cinque reti tutte “dalla panchina” per la classe ’93; nei cinque principali campionati europei 23/24, solo Louna Ribadeira del Paris FC ne conta di più (sei).

A inizio secondo tempo Seno gioca la carta Chmielinski, che ha la prima chance per fare male al 56’: calcio di punizione di Banusic e pallone sui piedi della tedesca dopo la ribattuta; anche la sua conclusione però si scontra con il muro difensivo del Como. Il Napoli intensifica la sua caccia al pareggio, ma concedendo inevitabilmente terreno alle rivali. Al 73’ infatti Vaitukaityte sfiora il gol direttamente dalla bandierina, centrando in pieno la traversa. Seno effettua un altro cambio in chiave offensiva inserendo la classe 2008 Gianfico al posto di Kajzba. Sostituzione vincente, perché al minuto 79 è proprio la baby attaccante azzurra ad avviare l’azione dell’1-1: gran passaggio a del Estal, cross della spagnola e mancino perfetto di Banusic alle spalle di Gilardi.

L’equilibrio nel punteggio si mantiene fino al triplice fischio, con le campane che non riescono ad allungare nei confronti del Pomigliano, ma che recuperano un punto prezioso e ne mantengono quattro sulle ultime in classifica.

Pavia-Lazio 1-6: non basta Codecà al via, la Lazio è nettamente più forte

La 26a giornata di Serie B Femminile metteva Pavia-Lazio di fronte ad un bivio. Per le Biancocelesti era una gara in meno da spuntare nella corsa alla Serie A, mentre le Azzurre dovevano per forza testare il proprio carattere in vista della sfida salvezza di Arezzo di mercoledì.

Sostanzialmente, entrambe le squadre hanno raggiunto il proprio obiettivo. La Lazio vince 6-1, e ora ha quattro giornate (potenzialmente due/tre in caso di passi falsi delle avversarie) che la separano dal ritorno in Serie A. Il Pavia segna all’unica vera opportunità, prova a testare la solidità del reparto difensivo, e si aggrappa come può ad una Migliazza in un periodo di forma straordinario. Ovviamente, lo strapotere ospite è impareggiabile.

Tra le note positive, al di là del carattere, il 15° gol stagionale di Biancamaria Codecà, autrice del gol dell’illusione al 4° minuto. La difesa si fa cogliere impreparata, la centravanti calcia dal limite di destro e sorprende Guidi. Il vantaggio dura circa 7 minuti, fino al fallo di Dubini su Visentin che porta al rigore del pareggio di Moraca. Migliazza compie due miracoli, le Laziali reclamano due rigori (fallo di Crevacore su Visentin, non fischiato, ma era fuori area; poi Visentin casca troppo facilmente sull’uscita del portiere), poi è ancora Moraca a segnare, trovando il 2-1 che muta il corso del pomeriggio.

Ad inizio ripresa, Moraca trova il 3-1 firmando la tripletta personale, e di fatto la giornata per il Pavia termina lì, nonostante Grumelli cerchi di impensierire Guidi al 55′ senza successo. Migliazza posticipa il più possibile il 4-1, che arriva all’81’ per opera di Gomes. La rete di fatto fa crollare le Azzurre, che concedono il gol a Palombi e poi a Ferrandi. Un 6-1 pesante oggettivamente per quanto visto in campo, e che non rende giustizia all’atteggiamento tattico delle Pavesi. In compenso, rende giustizia al potenziale offensivo della formazione di Grassadonia.

Chiudiamo con il tabellino pubblicato dall’ufficio stampa laziale sul sito ufficiale.

PAVIA-LAZIO WOMEN 1-6

Marcatrici: 4` Codeca (P), 11` rig., 40`, 48` Moraca (L), 80` Gomes (L), 88` Palombi (L), 89` Ferrandi (L)

PAVIA: Migliazza, Dubini, Accoliti, Codeca, Grumelli (66` Longoni), Zecchino (70` Aprile), Cavallin (82` Zangrandi), Semplici, Contena (66` Avallone), Crevacore (66` Asamoah), Dugo.

A disp.: Terni, Lepera, Ottina, Polillo.

All.: Pablo Sebastian Wergifker

LAZIO WOMEN (4-3-1-2): Guidi; Pittaccio, Mancuso, Reyes, Gothberg; Adami, Eriksen (75` Ferrandi), Colombo (59` Goldoni); Moraca (59` Gomes); Visentin (71` Proietti), Popadinova (59` Palombi).

A disp.: Fierro, Pezzotti, Kuenrath, Varriale.

All.: Gianluca Grassadonia

Arbitro: Deborah Bianchi (sez. Prato)

Assistenti: Massimiliano Alvise Quaglia – Davide Cavallaro

NOTE: Ammoniti: 16` Semplici (P), 85` Wergifker (P)

Recupero: 1` pt, 6` st

La tripletta di Moraca spinge la Lazio Women verso la Serie A, Pavia Academy travolto 1-6

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Lazio Women per consolidare il primato e per tenere a debita distanza la Ternana, vittoriosa contro il Bologna; la Pavia Academy per provare ad accorciare sulla Freedom, sconfitta ieri sul campo della San Marino Academy. Comincia con questi presupposti la sfida tra Pavia Academy e Lazio Women allo Stadio Pietro Fortunati.

Abituale partenza vivace per la squadra di Grassadonia. Al 4′ Louise Eriksen sbaglia il controllo a centrocampo, ne approfitta la Pavia Academy che verticalizza per Biancamaria Codecà, freddissima a insaccare il pallone in rete alle spalle di Emma Guidi. Quindicesimo gol in campionato e Lazio Women in svantaggio per la sesta volta in campionato. All’11 Noemi Visentin salta secca Ilaria Dubini che la stende in area di rigore e la direttrice di gara  fischia senza dubbi. Dal dischetto va Giusy Moraca che non fallisce, a differenza della gara di andata quando si fece ipnotizzare da Federica Migliazza. Palla al centro e parità ristabilita. La vivacità di gioco della Lazio Women comincia dare i suoi frutti quando al 16′ Visentin guadagna un calcio di punizione e costringe all’ammonizione Giulia Semplici. Animi infuocati per un frangente, l’agitazione in panchina viene calmata dall’arbitro che estrae il giallo anche nei confronti di un membro dello staff della Pavia Academy.

Ritmo intenso e tanto agonismo in campo, la Lazio cerca con insistenza il vantaggio e la Pavia Academy risponde con attenzione e rapidità nelle ripartenze. Le biancocelesti alzano la pressione e cercano il vantaggio e al 29′ Migliazza compie un miracolo sulla conclusione a botta sicura di Gothberg. Inaspettamente, i pericoli della Lazio non si trasformano con fluidità in gol, merito dell’atteggiamento tenace della squadra di casa, aggressiva su ogni pallone e protetta dai tempestivi interventi di Migliazza. Ma ogni muro, se colpito con insistenza viene abbattuto. E al 40′ Moraca trova la doppietta che vale il vantaggio per le undici di Grassadonia: Eriksen batte furbescamente una punizione, servendo Visentin che apparecchia per l’infallibile colpo di Moraca, al quindicesimo timbro stagionale. Finisce il primo tempo e le squadre tornano negli spogliatoi sul risultato di 1-2.

Ricomincia il match e questa volta il calcio d’inizio lo batte la Pavia Academy, con quattro giocatrci biancocelesti pronte sulla linea di metà campo ad aggredire affamate le avversarie. Sono sufficienti tre minuti affinchè Moraca realizzi la sua personale tripletta, su assist della scoppiettante Visentin. Lazio vicinissima al poker quando al 53′ Evdokija Popadinova serve Visentin con un traversone basso, sciupato clamorosamente dalla numero 99. La Pavia Academy non si arrende e ci prova dal nulla con un tiro a campanile di Giulia Grumelli al 55′, la palla tuttavia finisce sopra la traversa. Popadinova cerca l’ennesima gioia personale per aggiungere il suo nome sul tabellino di gara al 58′, ma il suo tiro sbatte contro i guantoni di Migliazza, indubbiamente una delle migliori in campo per la Pavia Academy.

Alla mezz’ora Grassadonia effettua un triplo cambio al fine di fare rifiatare Moraca, Popadinova e Colombo in vista dell’impegno di mercoledì contro la San Marino Academy; dentro Palombi, Gomes e Goldoni, reduce dalla sua emozionante doppietta contro il Tavagnacco. Le emozioni non mancano nemmeno oggi perchè all’81’ torna a sorridere anche Adriana Gomes, al 5° centro stagionale, e regala una romantica immagine calcistica, con tutto il gruppo che la va abbracciare per esultare. Ma non è la sola. Infatti, complice il nervosismo delle padrone e la stanchezza anche Claudia Palombi ritrova il gol all’88’ su assist di Elena Proietti. Alla goleada biancoceleste si aggiunge persino Giulia Ferrandi, un minuto dopo, tap in vincente e terzo gol alla Pavia Academy dopo la doppietta nel match di andata. Triplice fischio e 18° risultato utile consecutivo per Lazio Women. 71 punti in classifica per la squadra di mister Grassadonia che continua la sua inarrestabile corsa verso la Serie B.

PAVIA ACADEMY – LAZIO WOMEN 1-6

Marcatrici: 4` Codeca (P), 11` rig., 40`, 48` Moraca (L), 80` Gomes (L), 88` Palombi (L), 89` Ferrandi (L)

Pavia Academy (4-3-1-2):  Migliazza; Crevacore (65′ Asamoah), Semplici, Dubini, Dugo; Cavallin (82′ Zangrandi), Zecchino (70′ Aprile), Grumelli (65′ Longoni); Contena (65′ Avallone) ; Codeca, Accoliti. A disp.: Terni, Lepera, Ottina, Polillo. All.: Pablo Sebastian Wergifker

Lazio Women (4-3-1-2): Guidi; Pittaccio, Mancuso, Reyes, Gothberg; Adami, Eriksen (75` Ferrandi), Colombo (59` Goldoni); Moraca (59` Gomes); Visentin (71` Proietti), Popadinova (59` Palombi). A disp.: Fierro, Pezzotti, Kuenrath, Varriale. All.: Gianluca Grassadonia

Arbitro: Deborah Bianchi (sez. Prato)

Assistenti: Massimiliano Alvise Quaglia – Davide Cavallaro

Ammoniti: 16` Semplici (P), 85` Wergifker (P)

Recupero: 1` pt, 6` st

Sampdoria-Pomigliano 2-2, le pagelle: che gran partita De Rita, Baldi non basta

Sabato amaro per la Sampdoria, fermata sul 2-2 dal Pomigliano che ha pareggiato all’ultimo respiro. Come di consueto, ecco le nostre pagelle.

La prestazione corale della Sampdoria si può valutare con un 5.5. Vero che c’è stato qualche episodio sfortunato, ma sono proprio queste le partite in cui la squadra deve dimostrare di essere cresciuta. D’accordo tirare il fiato dopo una stagione impegnativa a livello mentale, oltre che chiaramente fisico, ma le Doriane affrontavano comunque l’ultima in classifica.

Sulle singole, per il reparto difensivo, Kerttu Karresmaa è sufficiente sino al gol del pareggio, dove viene disturbata in uscita dalla folta presenza nell’area di porta. Sufficienza anche per Oliviero, che serve l’assist per il momento 1-0, e al 51′ offre una bella chiusura su Harvey, mentre 6.5 meritato a Vanessa Panzeri, che gioca titolare con grande personalità. Bene nell’approccio e nei disimpegni, e sporcando palloni pericolosi. Che partita.

Altra giocatrice autrice di una discreta prestazione è Aurora De Rita, vera e propria attaccante aggiunta nell’avvio di gara, dove segna con una bella scivolata e poi va vicina al gol, e poi sfiora il raddoppio di testa. Per l’impegno messoci, un bel 7 è meritato. Discorso diverso per Pisani (5.5), che in difesa non convince pienamente seppur faccia buona guardia sulle conclusioni dalla distanza.

Per il centrocampo, piena sufficienza per Benoît e Schatzer, che giocano una gran quantità di palloni. Poco convincente Brustia, che non riesce ad incidere, anche se comunque cerca di aiutare anche la difesa. Purtroppo, non può essere definita una prestazione sufficiente, dato evidenziato anche dalla sostituzione con Michela Giordano, la quale dà verve al centrocampo, sfiora il gol di testa al 61′, ma poi si perde Novellino al 94′ nella situazione che porta al pareggio.

Insufficiente anche Rachel Cuschieri, che produce un bel cross per De Rita al 18′, ma purtroppo per le sue regala a Szymanovski il pallone che l’argentina trasforma nel gol del pareggio. Autentica perla, anche inaspettata, ma l’errore rimane. Perla che coglie Baldi, che subentra alla maltese e trova un gol che per poco non dà il successo alle Doriane. Sufficienza piena per una marcatura arrivata nel finale.

Chiudiamo con Tori DellaPeruta, purtroppo anch’ella insufficiente. Tanta fatica nell’entrare in partita. Paradossalmente, migliora nella ripresa dove si fa vedere di più, ma manca un aggancio al 51′ che avrebbe potuto essere decisivo. Sufficienza per Tatiely Sena, che apre l’azione del vantaggio, e cerca di aiutare anche in difesa con la fisicità. Per quanto possa fare di più, non è una prestazione da bocciare. Non fortunata nelle conclusioni dalla distanza. Le subentra Battelani, che non riesce però ad incidere, così come non può incidere Heroum, entrata per Schatzer all’89’. Veramente pochi minuti a disposizione.

Per Gian Loris Rossi, il voto è lo stesso della squadra. Stesso voto anche per l’arbitraggio, non sempre convincente o coerente.

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