In occasione della 23esima giornata di campionato di Serie C Femminile (Girone C) la Molfetta e il Frosinone si sono affrontate al “Paolo Poli”. Le giallazzurre di Francesco Foglietta hanno portato a casa 3 punti importanti battendo la formazione di mister Petruzzella con un sonoro 0-7.
Molfetta-Frosinone 0-7, Lucrezia Silvi: “Siamo state brave a consolidare il risultato”
A Napoli possono partire i festeggiamenti, a Como li stanno preparando
Con tre giornate di anticipo, rispetto alla chiusura ufficiale del campionato di Primavera 2, il Napoli di Giuseppe Abbondanza può finalmente festeggiare la promozione alla categoria superiore. Diciamo finalmente, non perché il successo nel girone B potesse essere in discussione, ma bensì perché è stata talmente superiore l’annata delle ragazze azzurre che ormai da parecchie giornate (quantomeno dall’inizio della terza fase, ma probabilmente da quell’unico pareggio -in mezzo a tutte vittorie- ottenuto in terra cesenate al 13° turno) gli appassionati, ed ancor più i tifosi partenopei, si attendevano questa conclusione.
Dunque, il Napoli sbanca anche il terreno dell’ambizioso Bologna (5-2) trascinato dalla sua ‘stellina’ Morena Gianfico, che ha segnato una splendida tripletta, affiancata dalle altre marcatrici Alessia D’Angelo e Miriam Giaquinto. Per le rossoblù di casa, che hanno cercato di contrastare la supremazia avversaria, sono invece arrivate le reti di Elisa Gabrielli e Giorgia Casale.
Il Cesena, che ha saputo dimostrarsi l’unica vera antagonista della capofila, ha annegato eventuali rimpianti travolgendo, nel ‘derby’ romagnolo, l’ospitato Ravenna: le bianconere di casa, hanno infatti raggiunto la doppia cifra realizzativa (oltre alle doppiettiste Consuelo Di Maria ed Alessia Bernabei, sono andate a bersaglio anche Bianca Grossi, Anna Biserni, Maria Giulia Dumitru, Letizia Amadei, Sara Mazzotti e Giorgia Spotti) contro rivali che, una volta di più, hanno dimostrato di non essere ancora probabilmente pronte per la categoria, non riuscendo nemmeno a limitare il passivo.
Nell’ultima gara in programma, per questo girone dove ha riposato la Ternana, la Res Roma VIII ha infine preso il largo, prenotando la terza posizione della classifica: superando 3-1 la diretta rivale Pomigliano, le capitoline hanno portato a sette lunghezze il loro margine di vantaggio sulle rivali più accreditate. Il tabellino del match, ha visto riportare la doppietta di Marika Vitiello e la rete di Sofia Gatta per le padrone di casa, mentre le ospiti hanno replicato con la sola Alessia Buonpane.
Passando al primo gruppo, si può sottolineare come la capolista Como (anche lei, ormai ad un passo dal salto nella categoria superiore) abbia approfittato appieno della giornata di riposo che la sua unica rivale Brescia ha dovuto sostenere. Vincendo fra le mura amiche sulla cuneese Freedom (7-0, il punteggio conclusivo, con tre marcature di Andrea Gaia Colombo, due di Lara Tagliabue e singoli sigilli per la coppia Ludovica Serio – Sofia Pengo), la compagine lariana ha aumentato ad otto punti il proprio vantaggio sulle riposanti avversarie, diventando quasi matematicamente irraggiungibili. Non bisogna certo essere degli oracoli, per immaginare che un pareggio, nel confronto diretto in terra bresciana del prossimo turno, vorrebbe significare la conquista matematica della promozione… Nel contempo, però, siamo altrettanto sicuri che le ‘rondinelle’ inseguitrici faranno di tutto, per aggiudicarsi questo incontro e mantenere ancora aperto l’esito del loro campionato.
Per il resto, Genoa e Chievo Verona continuano a duellare per aggiudicarsi il terzio gradino del podio. Le rossoblù liguri, hanno piegato 3-0 l’ospitato Pavia (doppietta per Ilaria Matzedda e gol di Cecilia Pezzi), mantenendo così immutato il vantaggio di tre punti sulle gialloblù venete, che hanno violato (per 2-0, con centri di Alessandra De Ciuceis e Asia Gaglianò) il terreno friulano del Tavagnacco.
In sintesi, con i festeggiamenti partenopei ed i quasi festeggiamenti comaschi la stagione volge ormai al termine. Tutto si può considerare già praticamente deciso, soprattutto nel raggruppamento B dove Ternana e Ravenna sono ormai certe delle ultime due posizioni. Resta in piedi il confronto fra le appaiate Bologna e Pomigliano, per un non certo esaltante quarto posto, mentre qualcosa di più coinvolgente può essere trovato nel concentramento A, dove Pavia, Tavagnacco e Freedom, tutte distanziate di un solo punto, provano a lottare per evitare l’ultima posizione della graduatoria (oltre al già citato confronto fra bolognesi e pomiglianesi, per la terza piazza).
Risultati Primavera 2 – Girone A
Como – Freedom CN 7-0
Tavagnacco – Chievo VR 0-2
Genoa – Pavia 3-0
Riposa: Brescia
Classifica Primavera 2 – Girone A
Como pt 44; Brescia 36; Genoa 21; Chievo VR 18; Pavia 13; Tavagnacco 12; Freedom CN 11
Risultati Primavera 2 – Girone B
Bologna – Napoli 2-5
Cesena – Ravenna 10-0
Res Roma VIII – Pomigliano 3-1
Riposa: Ternana
Classifica Primavera 2 – Girone B
Napoli pt 43; Cesena 34; Res Roma 27; Bologna e Pomigliano 20; Ternana 8; Ravenna 1
Vi Skin, calciatrice e cantautrice “Io, nel mio piccolo, attraverso la mia musica, cerco di dare il mio contributo”
La calciatrice e cantautrice Vi Skin, ha da poco presentato il suo nuovo singolo intitolato: “Calamita“. Brano che segue la scia emotiva e di successo di “Amore Incondizionato“, ovvero l’inno dedicato all’Inter (squadra del cuore della cantautrice) che ha unito i tifosi sotto la bandiera del calcio e della musica.
Ciao Vi Skin, il tuo percorso artistico è legato molto allo sport, però in questa “Calamita” hai voluto toccare dei temi universali come il superamento dei pregiudizi e l’importanza dell’accettazione, ci spieghi il perché di questo cambio di rotta e come è nato il nuovo brano?
“Ciao! In realtà il cambio di rotta è avvenuto con la stesura di “Amore Incondizionato”: non avevo mai scritto una canzone per la mia squadra del cuore, sono solita scrivere di tematiche sociali, e in “Calamita” ho voluto parlare del pregiudizio, tematica che, ahimè, è presente anche nello sport”.
Con la stessa passione e dedizione che ha dedicato al suo amore per l’Inter, ci inviti a riflettere su come possiamo abbattere le barriere dell’ignoranza e dell’intolleranza, promuovendo un dialogo aperto e costruttivo, credi che mai si arriverà, nel mondo ed in Italia, a cambiare verso questa direzione?
“Lo spero tanto, purtroppo siamo ancora troppo indietro nel nostro Paese. Credo sia importante fare campagne di sensibilizzazione efficaci in cui si propone ai destinatari azioni coordinate nelle quali impegnarsi che possono innescare il cambiamento diffondendo dei messaggi incentrati su un’idea o su un obiettivo. Le famiglie ovviamente hanno un ruolo di rilievo poiché principi e valori, fin da bambini, vengono insegnati e trasmessi lì; anche le scuole hanno il compito e il dovere di spiegare e far capire ai ragazzi quanto sia importante essere inclusivi. Io, nel mio piccolo, attraverso la mia musica, cerco di dare il mio contributo. Non dobbiamo spaventarci e chiuderci nel pregiudizio, ma dobbiamo avere la forza di ribellarci dinanzi ad esso. Non dobbiamo dare al pregiudizio il potere di definire chi siamo”.
Le calamite attraggono i metalli, tu chi vuoi attirare con le tue frasi piene di passione ed unione?
“Spero che questo brano possa avvolgere e consolare le persone che non riescono a trovare riparo dal pregiudizio. Il principio che mi spinge a fare musica è quello di aiutare il prossimo e a farlo sentire meno solo. La mia musica, voglio che sia quella pacca sulla spalla che incoraggi le persone ad affrontare ogni momento con grinta e positività. Ci tengo a trasmettere vicinanza e speranza, è sempre bello sperare, soprattutto quando speri che quel qualcosa accada e tu, fai in modo che accada davvero. La musica è parte integrante della società, che ha bisogno di sentirsi accolta e di rendersi conto, che in fondo, non siamo poi così diversi”.
Una canzone, a mio avviso, molto forte di lotta e passione dove ogni nota porta ad insegnarci un qualcosa, credi che può essere anche un invito a considerare come lo sport, nella sua essenza più pura, possa insegnarci a superare le divergenze e a celebrare ciò che ci unisce?
“Assolutamente sì, lo sport, come l’arte, unisce e non divide!”.
Congediamo Vi Skin, del suo tempo e dei messaggi allo sport, che oltre alle sue doti passate da calciatrice, continua a dimostrare come arte e sport possano convergere per trasmettere messaggi potenti e trasformativi.
Damallsvenskan, 1a giornata: riparte così il campionato più bello d’Europa
La Damallsvenskan torna protagonista con l’apertura della stagione 2024, che regala una 1a giornata da brividi e colpi di scena. E come non potrebbe essere, avendo concluso la precedente stagione con tutto aperto (Kalmar a parte) fino all’ultima giornata. Il modo migliore per ricominciare con il fascino intatto e tanti volti nuovi.
E i risultati del primo turno fanno ben sperare per una stagione ancora più bella e spettacolare della precedente. Anzitutto già la prima sorpresa arriva dall’anticipo che dà il “la” al nuovo anno. Il Brommapojkarna, poco convincente nel pre-campionato, ferma il Linköping (terzo un anno fa) sullo 0-0, per un risultato che fa morale. Il vero valore in campo uscirà fuori verso la fine del girone di andata come succede comunque nei campionati equilibrati, ma sicuramente le Rossonere portano a casa un punto importantissimo.
HÄCKEN E HAMMARBY: 3 PUNTI NEL RECUPERO
L’Häcken e l’Hammarby, le duellanti della passata Damallsvenskan, aprono la stagione più o meno allo stesso modo. Le Biancoverdi rischiano di farsi fermare sullo 0-0 dall’Örebro, ma la rete al 95′ di Joramo regala i tre punti alla squadra di Stoccolma.
Più complicato il percorso delle Giallonere, che aprono con Schröder al 27′ (primo gol della stagione) ma poi rischiano di farsi scappar via la gara. Kanutte Sørensen pareggia al 39′, ed è poi Leidhammar al 55′ a riequilibrare la situazione per il Norrköping, dopo che Schröder ad inizio ripresa aveva nuovamente riportato avanti l’Häcken.
Le ospiti però, subito dopo aver pareggiato, trovano il 3-2 ancora con Kanutte Sørensen, risultato che viene difeso sino al 93′. Nel recupero, nello spazio di due minuti, prima Larisey pareggia al 94′, poi è ancora Schröder ad andare a segno (tripletta personale a 17 anni nel giorno del suo compleanno), dando i tre punti alla squadra di Lind e fissando un 4-3 che ha comunque dell’incredibile.
LE ALTRE PARTITE
Nella giornata di sabato, comodo 2-0 del Djurgården sul neopromosso Trelleborgs. Con una rete per tempo, Åsland e Koyama aprono positivamente la stagione delle Stoccolmesi. La domenica vede invece il 3-1 esterno del Kristianstads ad Almänna contro l’AIK Solna, determinato dalle reti di Tindell, Tryggvadóttir, che in 34 minuti risolvono la pratica. Seguono due autoreti: al 36′ Polkinghorne sembra riaprire la gara per la squadra di casa, l’autogol di Engström all’80’ chiude il match.
In contemporanea va in scena un’altra gara ricca di reti e colpi di scena, quella tra Piteå e Växjö. Viklund apre subito per le Biancorosse, poi rimontano un rigore di Russell e un altro gol dell’ex Serie A Dupuy. Nella ripresa, un rigore di Imo al 56′ e la segnatura di Henriksson all’85’ ribaltano la sfida e danno i tre punti alla squadra di casa. Chiude il 5-0 del Rosengård sul Vittsjö, con le marcature di Schough (rigore al 26′), delle giapponesi Tanikawa (31′) e Kadowaki, che nel lungo recupero fissa il 3-0 con cui chiude il primo tempo. Nella ripresa, Öling al 55′ e Larsson all’83’ fissano l’ampio risultato. È il ritorno delle pluricampionesse? Lo scopriremo durante la stagione.
I RISULTATI
13/04 ore 13 Brommapojkarna-Linköping 0-0
13/04 ore 15 Djurgården-Trelleborgs 2-0
Häcken-Norrköping 4-3
Örebro-Hammarby 0-1
14/04 ore 13 AIK-Kristianstads 1-3
Piteå-Växjö 3-2
14/04 ore 15 Rosengård-Vittsjö 5-0
LA CLASSIFICA
Rosengård, Kristianstads, Djurgården, Häcken, Hammarby 3, Brommapojkarna e Linköping 1, Norrköping, Örebro, Kristianstads, Trelleborgs e Vittsjö 0.
Vera Indino, Lecce Women: Vittoria importante, le calciatrici più tecniche hanno fatto la differenza.
Una rete di Serena D’Amico sullo scadere regala i tre punti alle giallorosse. Una vittoria di misura ma ampiamente meritata con le salentine che confermano l’imbattibilità nel girone di ritorno. Gara decisa nel secondo tempo con le giallorosse che passano in vantaggio al quarto d’ora grazie a Pompa. Alla mezz’ora la Salernitana reagisce e trova il pari su calcio di rigore. A regalare la vittoria ci pensa il capitano D’Amico sul fotofinish.
Le dichiarazioni di Vera Indino: <<Vittoria importante per tutto il gruppo a Salerno. La partita è stata difficile, come al solito tante occasioni create con tanti errori sottoporta e imprecisioni nella fase difensiva. Alcune ragazze non erano in giornata e il caldo si è fatto sentire. Devo dire che le giocate delle nostre calciatrici più tecniche hanno fatto la differenza e ci hanno regalato i tre punti>>.
Evelina Bertoli, sport equestri: “Difendere i colori italiani a Parigi è uno dei miei più grandi sogni e cercherò di essere protagonista”
L’equitazione unisce la passione per lo sport alla classe. Lo sa bene Evelina Bertoli, ex talento del pentathlon moderno, in cui si è laureata campionessa d’Italia junior nel 2004 e nel 2005. Evelina è figlia d’arte e nipote di Ranieri di Campello, creatore dei Pratoni del Vivaro in provincia di Roma, noto impianto della storia italiana dello sport equestre. Lei stessa nel settembre del 2022 ha disputato un Campionato del Mondo su quel terreno tanto familiare.
Oggi l’amazzone delle Fiamme Azzurre compete nella categoria singolo e si è raccontata a Calcio Femminile Italiano in un’intervista per la rubrica Un Caffè Con…
Ciao Evelina, cosa ti ha spinto inizialmente verso l’equitazione e come si è sviluppata nel tempo la tua passione per questo sport?
“Sono nata in una Famiglia di appassionati e praticanti equitazione, mio nonno fece le olimpiadi di Berlino e fu presidente della Federazione Italiana Sport Equestri. Quindi mi sono letteralmente ritrovata in mezzo ai cavalli. Da piccola la passione non era così forte ma con il tempo mi sono totalmente innamorata dei cavalli e dell’equitazione”.
Puoi descrivere il tuo viaggio come atleta, dalle tue prime esperienze con i cavalli fino a dove sei oggi?
“Da piccola ho avuto una formazione a 360 gradi. Ho iniziato con i ponies, ho praticato anche il volteggio. Poi sempre con i ponies mi sono dedicata più specialmente alla disciplina del completo ed ho partecipato ai miei primi campionati Europei all’età di 14 anni. Una volta passata sui cavalli ho avuto un’ottima carriera giovanile con 2 medaglie europee e un titolo tricolore da Juniores ed uno da Young Rider. A livello senior ho fatto un po’ fatica i primi anni ma con perseveranza e con l’aiuto del mio Tecnico Stefano Brecciaroli sono riuscita ad arrivare ai Campionati del Mondo nel 2014. Negli ultimi anni ho partecipato ad un altro Mondiale (2022) due campionati Europei e molte Coppe delle Nazioni”.
Dal pentathlon moderno agli sport equestri, quali differenze ci sono tra le due discipline? E quali preferisci tra le due?
“Sono entrambe due discipline molto complete. Sicuramente il pentathlon è molto più fisico, forse meno stressante psicologicamente e senza ombra di dubbio uno sport con più “spirito di spogliatoio”. L’equitazione è uno sport molto individuale ed il lavoro dietro al cavallo è 24 ore su 24”.
Come stabilisci un legame forte e una fiducia reciproca con la tua cavalla, Fidjy des Melezes, e che ruolo gioca la comunicazione nel tuo rapporto con lei?
“Monto questa cavalla da 5 anni. L’ho comprata appena prima dell’arrivo del Covid, quindi i primi mesi abbiamo avuto modo di conoscerci bene senza andare in gara. Siamo cresciute insieme, è combattente come me ma sa anche essere coccolosa”.
Prima partecipazione in assoluto ai Giochi Olimpici. Quali sono le tue sensazioni e quali sono i tuoi obiettivi?
“Per ora andiamo avanti con la preparazione. La cavalla sta entrando in forma e faremo del nostro meglio per arrivare al top a luglio. Ovviamente fino a quella data nulla è certo. Se potremo difendere i colori italiani a Parigi realizzerò uno dei miei più grandi sogni e cercherò di essere protagonista”.
La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Evelina Bertoli per la disponibilità e le augura un sincero in bocca al lupo per le Olimpiadi di Parigi!
Elena Linari celebra la vittoria contro la Juventus Women: “Credo che questo compleanno difficilmente lo dimenticherò!”
Serie A Femminile eBay 2023/24: la Top 11 della 4ª giornata di poule scudetto e poule salvezza
Ecco i facts relativi alla Top 11 della 4ª giornata di poule scudetto e poule salvezza della Serie A Femminile eBay:
● Solène Durand: il portiere neroverde ha registrato la più alta percentuale di parate in questo turno di campionato (87.5% – sette salvataggi su otto tiri in porta) e in termini assoluti, nessun estremo difensore ha effettuato più interventi (sette anche Gavillet).
● Frederikke Thøgersen: nel turno di Serie A appena terminato, la nerazzurra è stata la giocatrice con più passaggi effettuati sulla ¾ avversaria (22) e uno dei due difensori con più di un dribbling riuscito (due come Milinkovic);
● Elena Linari: la giallorossa è stata la giocatrice con più passaggi riusciti nella giornata di campionato appena conclusa: 69. Inoltre, solo Piga (92) e Zanoli (89) hanno effettuato più tocchi del centrale della Roma (85);
● Giulia Rizzon: oltre ad aver servito l’assist a Sevenius per il gol del definitivo 2-1 del Como, la classe ’93 è stata la giocatrice che ha effettuato più respinte difensive nel turno appena concluso (otto);
● Anja Sønstevold: la giallorossa, in questo turno di Serie A, è stata – tra i difensori – la giocatrice con più occasioni create (tre) e, in generale, quella con più contrasti vinti (cinque, almeno due più di qualsiasi altra, su cinque effettuati).
● Saki Kumagai: tra le giocatrici con almeno 15 passaggi in questo turno di Serie A, la giallorossa è stata quella con la percentuale più alta di successo (97%); la giapponese è stata inoltre la centrocampista con più palloni recuperati (sette);
● Kamila Dubcová: oltre ad aver siglato il gol vittoria nel 3-2 del Milan sul Napoli, la rossonera è stata una delle due centrocampiste con più tocchi in area di rigore avversaria (sei, meno solo di Magull, otto) e più cross tentati (cinque, dietro a Giugliano, sette);
● Arianna Caruso: tre occasioni create nella sfida con la Roma per la regista bianconera – record tra le compagne di squadra e nel match (insieme a Sønstevold); in generale, tra le colleghe di reparto scese in campo nel turno appena concluso, nessuna ne conta di più.
● Lana Clelland: oltre al gol vittoria nel 2-1 del Sassuolo sull’Inter, la scozzese è stata la migliore tra le compagne di squadra per tiri effettuati (tre) e tocchi nell’area di rigore avversaria (sette);
● Oona Sevenius: oltre ad essere l’unica giocatrice ad aver segnato più di un gol in questa giornata di campionato (doppietta vs Pomigliano), per la finlandese quattro tiri nello specchio e tre dribbling riusciti – nessuna ha fatto meglio nel weekend;
● Alayah Pilgrim: oltre ad aver segnato uno dei due gol della Roma contro la Juventus, la svizzera ha completato tre dribbling in questo turno (record condiviso con Gallazzi) e ingaggiato 15 duelli (primato con del Estal).
Apulia Trani: Mauro Simone compie 90 anni, le sue parole: “Nel calcio femminile qualcosa in meglio è cambiato”
FAČR Poháru: ecco chi saranno le finaliste di Coppa Ceca
Sarà Slavia Praga-Slovácko la finale della FAČR Pohár. Il weekend del calcio femminile ceco regala emozioni e colpi di scena nelle due semifinali, che assegnano così la partita decisiva, che si disputerà in data 8 maggio alle 12:45. La sede sarà comunicata prossimamente.
Lo Slovácko centra la terza finale grazie ai calci di rigore. Un diagonale di Nyby al 26′ risponde al colpo di testa di Švíbková sugli sviluppi di un corner al 5′, e per decidere la vincitrice occorrono i tiri dagli undici metri. Nella prima serie, Pěčková segna mentre Harvilová sbaglia. Per quanto riguarda la seconda, Nyby non riesce a dare continuità al gol siglato nei regolamentari, e permette a Růžičková di pareggiare. Klímová, Šušolová e Obadalová non sbagliano, mentre l’errore di Šubrtová regala un gran match point a Jančářová, che però non coglie l’occasione, così come Buryanová. Per la serie decisiva, Polášková spiazza Pižlová, Fraňková para il penalty di Kantarská e porta le Biancoblù in finale.
Per la prima volta, sarà lo Slavia Praga l’avversaria dello Slovácko, che nei due precedenti aveva affrontato solo lo Sparta Praga, cedendo in entrambe le gare (0-7 nel 2008/09, 1-3 nel 2017/18). Le Bílo-červený invece, colgono l’undicesima finale. Nei precedenti, 4 vittorie e 6 sconfitte, tutte nei derby con le Spart’anky.
Ed è proprio il derby a consegnare la finale alle Biancorosse, che vincono 4-0 (risultato che mancava dal 2021/22). Apre Khýrová al 21′ girando in rete di sinistro un filtrante di Nekesa, poi la sfida viene definitivamente indirizzata ad inizio ripresa. Al 55′ McLaughlin in scivolata insacca all’incrocio alla destra del portiere, con la sfera che tocca l’interno del palo, e dopo poco più di un minuto Wafula Nekesa irride la difesa avversaria e mette dentro il 3-0. Chiude i conti Veselá, appostata tutta sola sul secondo palo al 77′. L’ultima buona notizia per lo Slavia, il ritorno in campo da titolare di Olivie Lukášová, reduce da un piccolo infortunio alla spalla.















