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Inter Women – Roma, le pagelle delle neroazzurre: Bonfantini segna il gol dell’ex. Bene la difesa, delude Serturini

Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

L’Inter Women ha giocato una gara alla pari contro la Roma, come affermato da Rita Guarino nel post gara di venerdì sera. Sconfitta amara per la formazione di casa, che cercava il terzo risultato utile consecutivo dopo il pareggio contro la Juventus e la vittoria in casa della Fiorentina.

LE PAGELLE

Cetinja 6: non può fare nulla sui gol subiti. Prestazione sufficiente, nonostante l’errore sul controllo in uscita nel finale che quasi le costa caro;

Thogersen 6,5: la danese gioca senza paura. Pericolosa palla al piede quando avanza verso il centrocampo della Roma e attenta a contenere Viens;

Fordos 6,5: sempre concentrata e puntuale nell’intervenire. Guida le compagne di reparto ad affrontare e a respingere le azioni offensive delle giallorosse, anche se cala un po’ verso la fine;

Bowen 6: brava soprattutto nel primo tempo a difendere con tutto il pacchetto offensivo. Giacinti e compagne sono avversarie toste, sfortunatamente la sua deviazione è cruciale per il vantaggio di Troelsgaard;

Robustellini 6: combatte molto contro un’avversaria tosta come Haavi. Insieme a tutto il pacchetto difensivo neroazzurro, partecipa con successo alla manovra difensiva;

Milinkovic 5,5: fa molta fatica in mezzo al campo e si accende a intermittenza. Non ci sono dubbi sulla sua fisicità, ma non sempre accompagna l’azione per creare superiorità numerica (dal 61′ Simonetti 6: entra e aggiunge dinamicità al centrocampo. Dal suo ingresso, l’Inter prova a costruire con più velocità la manovra);

Csiszar 6,5: l’anima del centrocampo di Guarino. Tanto sacrificio già nel primo tempo, puntuale a recuperare i palloni, dalla cabina di regia partecipa della fase di costruzione offensiva. Cresce nei secondi 45 minuti, finchè non è costretta a uscire per infortunio (dall’82’ Pedersen: S.V.);

Magull 6,5: schierata a centrocampo, la tedesca cerca di muoversi continuamente per non dare punti di riferimento alla Roma. Non riesce a finalizzare in area di rigore e si divora il gol del potenziale vantaggio neroazzurro;

Bonfantini 6,5: nel primo tempo appare un po’ lenta nel pensare e nel dialogare con le compagne. Partita di enorme sacrificio in fascia premiata con il gol dell’ex che fa impazzire i tifosi (dal 76′ Bugeja: S.V.);

Cambiaghi 6,5: non trova il gol per bravura della difesa giallorossa. Linari è un osso duro, ciononostante prova sempre a giocare la palla con le compagne e colpisce il palo in una delle sue incursioni. Supera con intelligenza Minami per servire l’assist del gol del pareggio. Vivace e rapida anche quando viene spostata sull’esterno;

Serturini 5,5: partita dell’ex per la numero 15 neroazzurra. Fatica a trovare spazi nel primo tempo e non riesce a incidere. Forse tradita dall’emozione fallisce un’occasione clamorosa nel secondo tempo, prima di uscire per infortunio (dal 61′ Polli 6: in mezz’ora riesce a partecipare alle azioni di attacco dell’Inter. La sua freschezza e le sue idee sono funzionali, dimostra di essere all’altezza della situazione).

All. Rita Guarino 6,5: solo la sfortuna nega quantomeno il pareggio alle nerazzurre. Atteggiamento giusto contro la prima della classifica, i cambi sono stati azzeccatti. Forse un po’ di imprecisione in alcuni passaggi.

Napoli-Sampdoria 2-0, le pagelle: bene Baldi, Tampieri dall’errore a due salvataggi

Sabato dimenticabile per la Sampdoria, sconfitta 2-0 dal Napoli in una partita di poco carattere. Doveva essere il momento del salto di qualità delle Blucerchiate, è stata la partita che invece ha ridato speranze al Napoli, che peraltro ha accorciato sul Como.

Voto corale, 5: dalle Doriane ci si aspetta sempre voglia e grinta, tratti che hanno caratterizzato l’ottimo inizio di campionato e che per alcuni tratti della stagione hanno fatto pensare ad un possibile accesso alla Poule Scudetto, in combinazione ai risultati delle concorrenti. La gara di Cercola, è stata invece l’opposto. Squadra spenta, forse anche stanca vista l’imminente pausa Nazionali, come già si era visto nella sconfitta interna con il Sassuolo.

La migliore, Sara Baldi, 6: l’unica del reparto offensivo in grado di costruire occasioni effettivamente pericolose, impegnando per ben due volte Beretta alla parata acrobatica e al rifugio in calcio d’angolo. Sempre coraggiosa anche nel provare il tiro dalla distanza, l’aria di Genova le ha fatto ritrovare lo smalto di Verona e del primo anno a Firenze.

Amanda Tampieri, 5,5: l’errore sull’angolo da sinistra di Banušić – seppur condizionato dal vento – che purtroppo le viene anche assegnato come autogol, indirizza definitivamente la partita. La successiva parata su Corelli, e la parata sul rigore di del Estal salvano parzialmente la prestazione.

Elisabetta Oliviero, 5,5: prestazione sufficiente dell’ex della sfida, che approccia molto bene la partita, sfiorando anche la rete all’undicesimo, dove avrebbe potuto anche coordinarsi meglio. Bene il lavoro su entrambe le fasce, sia quando mette in angolo i cross partenopei, sia sul fronte offensivo, conquistando alcuni angoli. Quello che rovina il voto, è il fallo che porta al rigore avversario.

Elena Pisani, 5,5: non una gran giornata per l’intero reparto difensivo, condito da alcuni errori di posizionamento e poca attenzione nei momenti chiave. Prova a dare una mano, senza commettere errori gravi, e cerca di farsi valere in attacco, seppur con poco successo.

Cecilia Re, 5,5: parte molto bene nonostante la maschera sul viso, al 21′ allontanando di testa un cross sulla linea al 21′, e poi anticipando Banušić al 28′. Nella ripresa, cambia completamente il tono, ricevendo un giallo al 57′, e poi arrivando in ritardo nel raddoppio di Lázaro.

Aurora De Rita, 6: tra le più positive del reparto arretrato, si fa vedere anche in attacco dove crea il cross all’11’ per Oliviero, andando via in tunnel a Kobayashi, mentre al 68′ non sfrutta a dovere un buco di Pettenuzzo. Al 21′, buon muro sulla conclusione di del Estal. (Dall’88’ Nora Heroum, s.v.: come al solito, entra troppo tardi per poter effettivamente incidere. Occhio ad un’eventuale vendetta in Nations League).

Eva Schatzer, 6: sfiora il gol con un bel sinistro dal limite dell’area di rigore dopo soli 8 minuti, poi effettua il solito lavoro di pulizia dei palloni, cercando di sbrogliare il bandolo di una matassa che si fa via via sempre più intricata. Giusto un rimprovero, un tiraccio su punizione al 59′.

Michela Giordano, 5,5: non la sua migliore prestazione stagionale, ma combatte sempre facendosi vedere in entrambe le fasi. All’11’ sfiora l’assist per Oliviero (nel senso che se il pallone fosse entrato, sarebbe valso come assist), poi cerca di mettere qualche pallone interessante in area avversaria, che viene allontanato dalla difesa.

Alice Benoît, 5: discreto apporto nel primo tempo, nella ripresa invece compie alcune azioni di disturbo, che in un paio di situazioni complicano la vita a Tampieri, come nell’occasione in cui Chmielinski manca il raddoppio. Sul 2-0, resta passiva senza rincorrere il pallone. Sarebbe stato vano, ma spiega lo stato d’animo della squadra. (Dall’87’ Bianca Fallico, s.v.: minuti per mantenere la condizione, ma ovviamente non c’è il tempo per imbastire qualche azione).

Rachel Cuschieri, 5,5: si fa vedere specialmente nel primo tempo, dove al 24′ porta a casa un calcio d’angolo grazie ad una chiusura di Di Marino, poi cala alla distanza fino alla sostituzione. (Dal 72′ Giada Lopez, 6: subentra un po’ in sordina, ma riesce a costruire un’azione pericolosissima, obbligando Beretta a respingere sul palo).

Veronica Battelani, 5: prestazione insufficiente per un’attaccante che ci ha abituato a ben altre partite. Annullata dalla difesa del Napoli, non riesce a rendersi pericolosa nemmeno con i calci piazzati, sua specialità. Prende un giallo ad inizio ripresa, e poi è la prima ad uscire. (Dal 55′ Tori DellaPeruta, s.v.: non incide nonostante aver avuto più tempo rispetto alle altre subentrate. Giornata storta per tutte).

Salvatore Mango, 5: gli esperimenti non vanno a buon fine, la squadra pare stanca e con pochissime idee. Buoni i primi 20 minuti, poi un calo. La pausa Nazionali è fondamentale per ripartire.

Arbitro Vingo di Pisa, 5,5: gestisce bene gli episodi chiave, ma nel finale accorda al Napoli un rigore molto generoso. Per fortuna, Tampieri respinge eventuali polemiche, e il fatto non incide sul risultato.

Sebastian de la Fuente, Florentina Femminile: “La pausa servirà per ricaricarci e lavorare soprattutto sulle cose che non sono andate in questo periodo”

La terza giornata di poule scudetto della Fiorentina ha visto le gigliate perdere, in trasferta a Biella, contro la Juventus con il risultato di 4-0.
La partita è stata difficile per entrambi gli schieramenti che sono scesi in campo fortemente motivati a conquistare i tre punti della vittoria.
Tutte e due le squadre erano accomunate dalla voglia di riscatto. La Fiorentina, infatti, era reduce da due sconfitte (Sassuolo e Inter) mentre la Juventus doveva rifarsi dalle sconfitte subite in Coppa Italia proprio contro le Gigliate.

Nonostante abbiano perso le Viola hanno giocato una buona partita a detta del mister De La Fuente, intervistato a proposito della gara terminata poco prima.
Il tecnico argentino nella sua analisi ha riconosciuto come le sue ragazze abbiano avuto diverse buone occasioni da finalizzare e che lo svantaggio non le abbia fermate dal cercare il miglior risultato possibile.
Il risultato è stato inclemente ma ora la Fiorentina avrà una lunga pausa in cui lavorare su ciò che sta andando male, perfezionando quelle sbavature che, in partite che si vincono (e si perdono) grazie a degli episodi, possono inficiare la vittoria.

“Penso non abbia funzionato il risultato, non ho niente da recriminare alle ragazze. Penso che abbiamo avuto un approccio perfetto alla gara però abbiamo subìto la loro prima azione; fino a quel momento abbiamo avuto un paio di occasioni per sbloccare la gara. Pochi minuti dopo ci siamo ritrovati sotto di due gol, ma ho visto le ragazze con la medesima voglia di fare la partita e vincere.
La gara credo sia stata giocata alla pari e il risultato ci ha visto perdere per 4-0, per me è molto di più di quanto si sia visto in campo. Come ho detto anche in settimana gli episodi fanno la differenza, due gol dopo pochi minuti e poi c’è da continuare a far la gara. 
Noi siamo andati a Biella per fare la partita e vincere i duelli, qualcuno lo abbiamo vinto mentre altri li abbiamo persi. 
La pausa servirà per ricaricarci e lavorare soprattutto sulle cose che non sono andate in questo periodo, non parlo della partita di oggi ma, in generale, in queste settimane qualcosa non sta andando bene e dobbiamo cercare di concentrarci sui dettagli”. 

Federico Gozzi, Ravenna Women: “Negli episodi ci viene a meno l’esperienza”

Solita domenica amara per il Ravenna, sconfitto per 5-2 a Roma contro la Res dopo comunque un buon avvio, e una discreta prestazione fino al 3-2. Al termine della partita, l’allenatore Federico Gozzi ha raggiunto i microfoni di Be.Pi TV per commentare la gara.

Negli episodi ci viene a meno l’esperienza, e abbiamo poche giocatrici che hanno gare in campionato di Serie B. Le altre sono ragazze che, o per l’età o perché vengono da categorie poi basse, non hanno l’esperienza, e noi negli episodi purtroppo paghiamo pegno. Però secondo me la squadra, soprattutto nel primo tempo, non meritava di stare sotto. Il rigore sbagliato, l’errore sul primo gol loro… però siamo in partita. Noi quello che chiediamo alle ragazze è di cercare di affrontare le partite domenica per domenica, di avere grande dignità in campo e di mettercela tutta. Poi speriamo di toglierci qualche soddisfazione, ecco“.

[Il rigore sbagliato] è una mancanza nostra, perché se non riusciamo a trovare la determinazione negli episodi a favore, poi… a me non piace parlare di fortune e di sfortune. Io credo che in campo ci debbano essere determinazione e convinzione, e noi purtroppo (ripeto) negli episodi chiave, sia la determinazione sia la convinzione vengono a meno. Poi possiamo star qua a dire che ci gira tutto storto (infortuni dell’ultimo momento…) però la realtà è che abbiamo tre punti, subiamo tanti gol tutte le domeniche. Si vedono delle cose buone, ha esordito anche oggi la 2006 che ha giocato (Sara Ventura) che era diversi mesi che non giocava. Cerchiamo di far crescere qui queste ragazze il più possibile, se non per quest’anno almeno per l’anno prossimo“.

L’obiettivo è domenicale. Nel senso che io preparo la partita per cercare di fare risultato, o di rimanere in partita il più possibile. Poi se dovesse arrivare qualche punto che magari ci permette di avere un po’ più di convinzione, di coraggio per giocare alla pari con le altre ben venga. Però sicuramente è già rivolto per l’anno prossimo, nel senso che si valutano le ragazze che potranno fare al caso nostro l’anno prossimo, di fare ruotare tutta la rosa, e cercare di migliorarsi da qui alla fine, perché quello lì c’è sempre tempo“.

Bologna sconfitto a Pavia

Photo Credit: Bologna FC 1909

Nel secondo tempo il Pavia Academy indirizza la gara: il Bologna femminile spreca tanto e, alla fine, perde 2-0 nel 23° turno di Serie B che precede la sosta delle nazionali.
Le rossoblù restano a9° posto 29 punti.

Mister Bragantini opta per Lauria tra i pali, linea a quattro composta da RipamontiGradisekRossi Raggi; in mediana Barbaresi con De Biase Da Canal; in avanti Colombo con Kustrin eGelmetti a supporto.

Il primo tempo vive di sprazzi: la prima occasione è sul sinistro di Gelmetti, che controlla un pallone recuperato al limite dell’area lombardo e prova a incrociare, mancando il secondo palo. Le padrone di casa rispondono due minuti dopo, quando Codecà serve Longoni, imprecisa da buona posizione all’interno dell’area. Dopodiché, la partita vive un periodo di studio, interrotto dall’infortunio di Grumelli, sostituita dopo 24 minuti. Mister Bragantini mischia le carte in attacco, Kustrin – al 33’ – registra la seconda occasione per le rossoblù stoppando, sul secondo palo, un cross di Raggi, alzando troppo la mira. Esteticamente impeccabile, al 45’, l’assist di De Biase per lanciare Gelmetti verso Migliazza: la numero 11 riesce a servire, in qualche modo, Colombo, stoppata al momento del tiro davanti alla porta.

A inizio ripresa è sempre il Bologna la squadra più pericolosa, per due volte, con Da Canal: la mezz’ala classe 2003, nella prima occasione, sfrutta un doppio colpo di testa su punizione di Barabresi per prolungare verso la porta, con Migliazza prodigiosa a salvare lo 0-0. Ancora, verso la numero 5 viene indirizzato un altro calcio da fermo di Barbaresi che non riesce a gonfiare la rete. Prende campo, quindi, il Pavia Academy che fa male di testa, al 59’, con Dubini: una doccia fredda, improvvisa, dalle quali le rossoblù fanno fatica a riprendersi. Al 74’ arriva il raddoppio di Codecà, in contropiede, chiudendo di fatto la gara. Nel finale, Antolini fa 2-1, ma il gol viene annullato per fuorigioco.

Prossimo appuntamento domenica 14 aprile, ore 18.30, in casa contro il Parma.

PAVIA ACADEMY: Migliazza; Crevacore (83’ Asamoah), Dubini, Semplici, Dugo;  Longoni (83’ Zecconi), Zecchino (83’ Lepera), Cavicchia (25’ Grumelli), Contena (68’ Avallone); Accoliti, Codecà. A disp: Terni, Zangrandi, Aprile, Polillo. AllWergifker.
BOLOGNA: Nicole Lauria; Ripamonti, Gradisek, Rossi, Raggi; De Biase (71’ Arcamone), Barbaresi (82’ Antolini), Da Canal (62’ Pinna); Kustrin, Colombo (62’ Farina), Gelmetti. A disp: Lucia Sassi, Larocca, Zanetti, Marcanti. All: Bragantini.
ARBITROGarofalo di Torre del Greco
MARCATRICI: 59’ Dubini (PAV), 74’ Codecà (PAV).
AMMONITE
: Crevacore (PAV), Asamoah (PAV), Raggi (BOL).

Il raduno delle associate piombinesi con la lezione della componente nazionale Senesi e il saluto del presidente Pacifici

Grande successo per il raduno tutto al femminile organizzato dalla Sezione AIA di Piombino. L’iniziativa è stata fortemente voluta e curata nei minimi dettagli dalla Componente del Consiglio Direttivo Sezionale Arianna Anello. Quest’ultima, d’intesa con il Presidente Sezionale Riccardo Pucini, ha pensato di riunire per uno stage tecnico e atletico le 17 associate piombinesi, che insieme compongono circa il 18% dell’organico sezionale.

I lavori sono iniziati nel primo pomeriggio di martedì scorso al campo d’atletica, dove le ragazze hanno effettuato una seduta di allenamento. In seguito, nei locali sezionali, è stata la volta di una ‘full immersion’ sui video regolamentari accuratamente preparati dal Componente del Settore Tecnico dell’AIA, Renzo Masini.

Nel tardo pomeriggio, a sorpresa, direttamente dalla riunione del Comitato Nazionale dell’AIA in corso di svolgimento a Lamezia Terme, si sono collegati da remoto il Presidente dell’AIA Carlo Pacifici e la Componente Nazionale Katia Senesi. Inoltre, era presente in video collegamento anche il Presidente del Comitato Regionale Arbitri della Toscana Tiziano Reni.

Tutti e tre i dirigenti arbitrali si sono complimentati con il Presidente Riccardo Pucini per l’alta percentuale di ragazze in forza alla Sezione piombinese, di gran lunga superiore alla media nazionale. Le giovani associate sono apparse particolarmente emozionate, anche perché molte di loro provengono dall’ultimo corso arbitri e non potevano immaginare tanta attenzione nei loro confronti. In particolare, Katia Senesi è rimasta collegata per circa un’ora mostrando anch’essa alle ragazze una serie di filmati che hanno contributo alla crescita formativa del gruppo.

San Marino Academy: da applausi contro il Genoa, piegato 3-2

Photo Credit: SMAcademy

Altri tre gol, altri tre punti, una prova di applicazione totale. La San Marino Academy si regala una Pasqua dolcissima centrando la seconda vittoria consecutiva e prendendosi un altro scalpo eccellente ad Acquaviva dopo quello del Cesena. C’è qualche similitudine rispetto alla gara contro le Bianconere, ma a dominare sono le differenze. Allora furono due gol in due occasioni create e, per il resto, tanta ordinata e agguerrita resistenza. Oggi le palle-gol sono state numerosissime, e soprattutto, la San Marino Academy ha imposto il suo gioco per ampi tratti della partita, mettendo qualità nelle giocate e ricercando molto più spesso la rete della sicurezza piuttosto che arroccandosi a difesa di un vantaggio minimo. Tutte cose da tenere bene a mente in vista di un mese di aprile che dirà praticamente tutto sulla corsa salvezza.

Giacomo Venturi mantiene la difesa a tre ma passa al tridente d’attacco. Barbieri è naturalmente al centro, mentre ai lati agiscono Giuliani e Tamburini. Detto delle modifiche nel disegno, nulla cambia nelle undici titolari, esattamente le stesse che erano scese in campo, sei giorni fa, contro il Ravenna. Un minuto esatto sul cronometro e Barbieri è già alla bandierina per battere un corner. Peare svetta e colpisce il palo dopo le leggere deviazioni di Giuliani e Tamburini; a quel punto però si è già alzata la bandierina del primo assistente a ravvisare il fuorigioco della seconda. Anche il Genoa crea un pericolo su corner. Errico batte stretto e cerca direttamente l’incrocio, ma ci sono i pugni di Limardi a negare alla 13 avversaria il cosiddetto “gol olimpico”. Al quarto d’ora Errico ci riprova dalla medesima bandierina, cercando stavolta il palo più lontano. Interessante l’arcobaleno disegnato dalla centrocampista ligure, ma la palla sorvola il montante. La San Marino Academy replica immediatamente: Ladu raccoglie il cross arretrato di Tamburini e dal limite carica un destro forte, ma anche tanto alto. L’azione apre una fase di insistente presenza biancoazzurra negli ultimi trenta metri del Genoa.

E il forcing paga i dividendi al 21’: Barbieri difende palla in area e la scarica su Tamburini, che calibra il traversone sul secondo palo per l’inserimento, e la perfetta battuta al volo, di Giuliani. Palla nel sacco e quarta esultanza stagionale per la classe 2004.  Il gol mette le ali alle Titane, che qualche minuto dopo servono il bis sfruttando la corsia sinistra. Barbieri asseconda la sovrapposizione velocissima di Tamburini che, entrata in area, cerca sul primo palo Giuliani; la 30 non tocca e questo disorienta Forcinella, il cui intervento scoordinato fa sì che la palla rotoli nella direzione meno gradita all’estremo ospite.

Appena scollinata la mezz’ora, Giuliani si divincola dalla marcatura di Giles e mette un cross invitante per Tamburini, che va a vuoto in area piccola così come Peare alle sue spalle. Il Genoa si rivede con una punizione dalla tre quarti che Errico calcia alto. Poco dopo, Ferrato usa il fisico per ritagliarsi lo spazio per il tiro, che esce molto fiacco dal suo piede mancino: Limardi non ha alcuna difficoltà a bloccare. La San Marino Academy risale velocemente e, con la solita Giuliani, va al cross in area: Tamburini non tocca ma la corta respinta della difesa diventa un invito a nozze per Barbieri, il cui tiro viene respinto con i pugni da Forcinella. Una manciata di minuti più tardi serve un enorme intervento difensivo di Giles  – prezioso almeno quanto un gol – per schermare Tamburini prima del tu per tu con Forcinella. Sull’altro fronte Massa mette un cross tagliato e insidiosissimo per Ferrato, che manca la deviazione all’altezza del primo palo. La 18 si farà però perdonare poco dopo con il suggerimento per Bargi, che in un primo momento si deve arrendere al riflesso di Limardi (grande parata, con l’aiuto della traversa, sul colpo di testa ravvicinato) ma poi è rapidissima ad avventarsi sulla seconda palla e a spedirla nel sacco da due passi. La San Marino Academy non perde tanto tempo a pensarci su, anzi va subito alla ricerca del nuovo +2. Lo sfiora al 1’ di recupero sull’asse Barbieri-Tamburini: la seconda cerca la prima che poi chiude la combinazione mettendo la compagna davanti a Forcinella, superlativa nel respingerne la conclusione ravvicinata.

Nella ripresa l’unica novità di formazione è in casa Genoa. Proprio la nuova entrata, Acuti, partecipa all’azione che sfocia nel cross di Massa per la testa di Ferrato, imprecisa nella torsione sul primo palo. Ancora Ferrato alla conclusione al 50’: mancino dai sedici metri molto alto. Le Titane non impiegano molto per tornare a svolgere il tema del primo tempo. Barbieri lancia per Ladu, che si inserisce con i tempi giusti sul secondo palo e fa la sponda al centro per una tra Puglisi e Tamburini, che non arrivano con i tempi giusti. Comunque le padrone di casa restano lì e il Genoa non esce. Al 58’ Barbieri, dalla bandierina, cerca sul primo palo una compagna: ci arrivano in contemporanea Tamburini e Manzetti, che si ostacolano un po’ ma la palla resta comunque nella disponibilità della seconda, cui non riesce la correzione sottoporta. Due minuti dopo, grande occasione per la San Marino Academy in ripartenza. Tamburini corre a destra e poi serve in mezzo Barbieri, che con il controllo orientato fa fuori Giles e guadagna il dischetto: solo l’intervento disperato ma perfetto di Mele evita alla 45 di casa una comoda battuta a rete.

La propulsione offensiva delle Biancoazzurre si affievolisce per una decina di minuti prima di tornare a divampare a cavallo del 70’. Tamburini mette Giuliani davanti a Forcinella, che ancora una volta abbassa la saracinesca su una conclusione da pochi metri. Poco dopo arriva il tanto cercato, e meritato, terzo gol. L’ispirazione è di Giuliani, che si inventa il tracciante per mettere Ladu in uno contro uno con Giles. Tutto il resto, però, è farina del sacco della giocatrice sarda: dribbling secco e destro al tritolo all’incrocio dei pali, con nessuna possibilità di replica per Forcinella. Un gol ampiamente applaudito dal pubblico di casa e che regala a Ladu la prima gioia personale in stagione, tante volte cercata e spesso mancata per questione di centimetri o frazioni di secondo. Soprattutto, l’episodio che certifica e sposta anche sul piano più gradito – quello del risultato – una certa disinvoltura, per non dire superiorità, delle padrone di casa. Ma il Genoa ha il merito di reagire prontamente al colpo incassato. Alla prima risalita delle liguri, Brambilla aggancia il piede di Ferrato inducendo il direttore di gara a concedere il penalty, già peraltro invocato in precedenza per un paio di presunti falli di mano. Dagli undici metri Bargi fa doppietta e 20 in campionato. Ma, ciò che più conta, riapre una partita che a lungo ha visto il Genoa soffrire. Intanto entra Menin per Barbieri dopo che Bertolotti aveva rilevato Puglisi. La 13 si mette là davanti per fare da riferimento nelle ripartenze sammarinesi, immaginando un certo forcing finale del Genoa. In effetti alzano le linee alla ricerca del terzo gol, ma nella fase precedente il recupero non sfornano niente più di un tiro fiacco di Ferrato, comodamente bloccato da Limardi, ed un destro di Scuratti da fuori area che sorvola di una buona spanna la traversa.

Decisamente più taglienti le offensive della San Marino Academy, come quella che all’89’ consente a Ladu sulla stessa zolla e nella stessa situazione del 3-1. Come prima, la giocatrice sarda si sposta velocemente la palla sul destro e calcia di potenza: Forcinella non può intervenire ma è la traversa a salvare il portiere genoano. Di là, il cross di Parolo diventa buono per Bargi, che calcia senza alcuna potenza favorendo la presa sicura di Limardi. La più grossa chance nei minuti di recupero ce l’ha però la San Marino Academy con Bertolotti che, servita da Menin, arriva davanti a Forcinella e calcia sul primo palo, chiamando l’estremo avversario ad all’ennesima paratona della sua partita. Nell’ultimissima mischia in area biancoazzurra il Genoa torna a chiedere un calcio di rigore per presunto fallo di mano di Gardel. L’arbitro non accoglie queste invocazioni e poco dopo mette fine ad una partita che fa segnare la miglior performance stagionale di Barbieri e compagne e che regala al gruppo biancoazzurro ulteriori dosi di autostima e adrenalina in vista degli scontri diretti post-pausa.

San Marino Academy – Genoa Women 3-2

Marcatrici: 21’ Giuliani (SMA), 28’ aut. Forcinella (SMA), 41’ e 76’ (rig.) Bargi (GEN), 71’ Ladu (SMA)

SAN MARINO ACADEMY (3-4-3): Limardi;  Manzetti, Gardel, Carlini; Ladu, Puglisi (dal 64’ Bertolotti), Brambilla, Peare; Giuliani, Barbieri (dal 79’ Menin), Tamburini (dall’87’ Bonnín) A disposizione: Montanari, Montalti, Carrer, Buonamassa, Prinzivalli Allenatore: Giacomo Venturi

GENOA WOMEN (3-5-2): Forcinella; Tardini, Lucafò (dal 67’ Fernandez), Giles; Massa (dal 76’ Parodi), Bettalli (dal 67’ Campora), Errico (dal 46’ Acuti), Scuratti, Mele; Ferrato, Bargi A disposizione: Macera, Abate, Oliva, Rossi, Parolo Allenatore: Simone Martinelli (sostituisce Antonio Filippini)

Arbitro: Roberto Carrisi di Padova

Assistenti: Alberto Callovi e Alessia Cerrato di San Donà di Piave

Ammonite: Brambilla (SMA), Bettalli (GEN)

Inter Women – Roma, le pagelle delle giallorosse: Troelsgaard determinante, Kumagai perfetta in cabina di regia. Haavi meno brillante del solito

Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Non la migliore prestazione della stagione per la capolista. La Roma di Alessandro Spugna supera anche l’Inter e si avvicina sempre di più al secondo Scudetto consecutivo.

LE PAGELLE

Ceasar 7: tanti interventi decisivi per la numero 12 giallorossa. Si distingue nel secondo tempo con un paio di uscite basse e si tuffa come una gatta sul tiro a giro di Serturini;

Bartoli 6: la capitana della Roma partecipa alla manovra offensiva come sempre, anche se affronta Cambiaghi e Serturini, talvolta soffrendo;

Minami 5,5: una buona gara per la centrale giapponese, condizionata dal contrasto perso con Cambiaghi in occasione del gol del pareggio. Nel secondo tempo rischia l’autogol con deviazione su calcio d’angolo;

Linari 6: l’attacco dell’Inter è un cliente scomodo per il centrale della nazionale, abile a resistere e a difendere, talvolta in affanno. Viene ammonita al 71′ per fallo al limite dell’area;

Di Guglielmo 6: tenta più volte di sovrapporsi come ben sa fare, ma a fatica. Forse non al meglio della condizione, esce per infortunio nel secondo tempo (dal 66′ Sonstevold 6: adempie con diligenza al suo compito anche se non è facile sostituire Di Guglielmo);

Giugliano 7: raro aver assistito a una gara della Roma senza un gol o un assist della numero 10 giallorossa. Tanti acuti e tanti spunti, come la palla che colpisce la traversa prima del gol del vantaggio e la rete sfiorata pochi minuti dopo. Infaticabile, come quando guida il contropiede del vantaggio giallorosso e lo conclude con un tiro deviato;

Kumagai 7: sta vivendo un ottimo periodo di stagione che culmina con il gol dopo sei minuti di gioco. Puntuale e fredda in occasione del tap in del vantaggio, conduce con ottima visione tattica e precisione le azioni della Roma;

Greggi 6,5: corre a destra e a sinistra come un motorino infaticabile. Abile a saper fare sia il lavoro sporco in fase difensiva che a proporsi con rapidità durante le incursioni d’attacco (dal 76′ Troelsgaard 7: non è semplice subentrare dalla panchina e segnare un gol così importante. La danese ci riesce, complice la sfortunata deviazione di Bowen, con un violento tiro  dalla distanza);

Viens 6: tanti dribbling e tante giocate, una delle quali porta all’angolo da cui scaturisce il gol. La difesa dell’Inter riesce a contenerla e a limitarla (dal 66′ Pilgrim 6,5: talento puro la giocatrice svizzera classe 2003. Come al solito, entra benissimo in partita, le sue accellerazioni sono sempre un pericolo per l’Inter);

Giacinti 6,5: ha grinta da vendere e le manca solo il gol. Guida il pressing delle giallorosse e partecipa costantemente con grande intensità all’attacco. Restituisce perfettamente il pallone a Giugliano in occasione del gol di Kumagai e riesce a scattare su ogni pallone fino alla fine (dal 90’+3 Feirsinger: S.V.);

Haavi 6: meno incisiva del solito, si accende a fatica. Prestazione comunque di impegno per la norvegese fresca di convocazione in Nazionale.

All. Alessandro Spugna 7: Roma meno brillante del solito ma non per causa sua. Le sostituzioni sono azzeccate e premiano la Roma con la vittoria. Il tricolore è sempre più vicino, il merito è anche suo e dello staff.

Greta Adami, Lazio Women: “Era importante vincere e dare un segnale forte al campionato”

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Tre punti fondamentali per mantenere il primato nel campionato di Serie B. Cesena e Lazio Women hanno dimostrato anche ieri di essere tra le squadre più in forma del campionato cadetto, solo le biancocelesti l’hanno spuntata con il decisivo gol del 2-3 di Maja Göthberg. Cinque gol in totale e tante emozioni vissute nel successo esterno della formazione di Gianluca Grassadonia.

Attraverso i canali ufficiali del club, la centrocampista biancoceleste Greta Adami è intervenuta così a fine partita:

Quanto conta l’esperienza in gare così? Sicuramente è sempre importante, ma è stata molto brava la squadra a recuperare nel primo tempo lo svantaggio. C’è grande unione, bravissime tutte. Abbiamo dato un segnale importante, voglia di vincere e non arrendersi. Lotteremo fino alla fine. – afferma Adami –  Sapevamo che era importantissimo vincere oggi, non è però finita qui perché siamo tutte li. Sappiamo che qualsiasi squadra verrà contro di noi per fare punti, non possiamo abbassare la tensione. Ultimi istanti? Sono stati brutti perché quando sei li che vuoi segnare e chiudere la partita è difficile. Si è vista l’agitazione, abbiamo iniziato a giocare a pallonate per poterla vincere. Ringrazio i tifosi e gli auguro Buona Pasqua“.

Leggere e ascoltare concetti correlati allo spirito e al gioco di squadra non è più una novità. Il gruppo delle biancocelesti ha costruito nel tempo una forte identità. E in gare impegnative, come lo è stata la trasferta di Cesena, la grinta e la coesione tra le compagne diventano gli ingredienti segreti del successo.

Il 4 aprile a Coverciano Italia-Francia, il match in diretta streaming sul sito FIGC

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Un mese dopo il pirotecnico pareggio (3-3) in casa del Portogallo, la Nazionale Under 23 Femminile torna in campo per un’altra amichevole di prestigio con la Francia. La sfida con ‘Les Bleus’ si disputerà giovedì 4 aprile (ore 15.30, diretta streaming sul sito FIGC) presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove nella serata di domenica 31 marzo si raduneranno le 23 calciatrici convocate dal tecnico Nazzarena Grilli.

In questa stagione l’Under 23 Femminile ha conquistato due vittorie con Svezia e Belgio e altrettanti pareggi con Portogallo e Inghilterra perdendo una sola gara, l’amichevole casalinga di settembre con i Paesi Bassi.

 

L’elenco delle convocate

Portieri: Roberta Aprile (Juventus), Camilla Forcinella (Genoa), Valentina Soggiu (Chievo Verona);
Difensori: Sara Caiazzo (Pomigliano), Federica D’Auria (Cesena), Martina Di Bari (Napoli), Maria Luisa Filangeri (Sassuolo), Benedetta Orsi (Sassuolo), Alice Pellinghelli (Napoli), Chiara Robustellini (Inter), Martina Toniolo (Fiorentina);
Centrocampiste: Melissa Bellucci (Fiorentina), Valentina Gallazzi (Napoli), Lucia Pastrenge (Como), Martina Tomaselli (Roma);
Attaccanti: Nicole Arcangeli (Pomigliano), Asia Bragonzi (Juventus), Alice Corelli (Napoli), Victoria Della Peruta (Sampdoria), Michela Giordano (Sampdoria), Miriam Longo (Fiorentina), Margherita Monnecchi (Como), Elisa Pfattner (Neulengbach).

Staff – Tecnico: Nazzarena Grilli; Assistente tecnico: Nicola Matteucci; Preparatore atletico: Gilberto Voltolina; Preparatore dei portieri: Pasquale Pastore; Match analyst: Francesco Donzella; Medici: Riccardo Di Niccolo e Salvatore Caruso; Fisioterapista: Matteo Cossa; Nutrizionista: Giuseppe Cucinotta; Segretario: Ilaria Felaco.

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