Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 1099

Ali lavoro rinnova il supporto alla FIGC: “Continuiamo a scrivere la storia insieme”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Ali lavoro e Federazione Italiana Giuoco Calcio comunicano la prosecuzione della partnership, rinnovando la voglia di scrivere una nuova storia tra calcio e mondo del lavoro. Ali lavoro, società italiana con oltre venticinque anni di esperienza nella consulenza e nei servizi HR, diventa ‘Technical Supplier delle Nazionali italiane di calcio’. La partnership ha la finalità di promuovere il sistema di valori che da sempre uniscono le due società. Per Ali lavoro essere accanto alla Federazione si traduce, soprattutto, nella possibilità di perseguire e comunicare lo stesso obiettivo: andare alla continua ricerca del talento.

Così mondo del calcio e mondo del lavoro si fondono in un elemento comune, dal quale non prescindono mai i risultati importanti.

Commenta così Andrea Lombardi, Consigliere Delegato di Ali lavoro: “Come Ali lavoro vogliamo camminare al fianco di FIGC, perché crediamo che per entrambi il talento sia la risorsa più preziosa. Per nostra natura, individuiamo e valorizziamo persone talentuose. Il talento ha un significato molto ampio: è espresso in campo ma soprattutto fuori dal campo. Perché i risultati si costruiscono solo quando tutti danno il proprio apporto in una direzione comune. Supportare la Federazione vuol dire per noi attribuire merito anche a chi, con il proprio spirito laborioso e il proprio talento, quotidianamente agisce lontano dai riflettori. Abbiamo l’occasione di rappresentare chiunque, ed in qualsiasi forma, contribuisca al successo. Essere partner FIGC significa osservare calcio e lavoro in modo profondo, con una gran voglia di scoprire, guidare e coltivare professionisti a tutti i livelli. Perché il successo arriva dove esiste passione, competenza e talento!”.

“Siamo felici di continuare a collaborare con Ali lavoro, partner ideale per promuovere valori condivisi come la cura del talento e del gioco di squadra. Il calcio, oltre ad essere uno straordinario veicolo di emozioni per milioni di persone, rappresenta un modello, la sintesi ideale di una strategia vincente anche nel mondo del lavoro. Le Nazionali azzurre sono il vertice della piramide calcistica e rappresentano l’esempio perfetto di come le qualità individuali si esaltano al meglio quando sono messe a servizio del gruppo e viceversa. Anche per questo, insieme ad Ali lavoro, abbiamo avviato con grande soddisfazione un progetto di formazione riservato al personale FIGC che ha l’obiettivo di valorizzare il capitale umano federale”, dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina.

 

Inter: prolungamento dell’accordo con Elena Belli fino al 2026

È arrivata la notizia ufficiale: Elena Belli continuerà il cammino in neroazzurro fino al 30 giugno 2026. L’accordo tra l’estremo difensore classe 2006 e la società Internazionale è stato, quindi, prolungato: “Non è facile descrivere certe emozioniha fatto sapere la stessaÈ un sogno che rincorro da quando ho iniziato a giocare a calcio (7 anni), quindi posso parlare di un obiettivo raggiunto. Sono felice ma cercherò sempre di migliorare il più possibile per far si che questo sia solo un punto di inizio“.
La numero 32 aveva intrapreso il percorso milanese dopo un lungo corteggiamento del club nella sezione under 15, fino all’arrivo in Primavera. Impegno e dedizione sono state caratteristiche fondamentali per quest’ultima, oggi a guantoni ben saldi in Prima Squadra.

Il club non ha mai nascosto di puntare sul talento della calciatrice, aspetto percepito in primis dal portiere che ha così rivelato: “Mi fa molto piacere, fin dal primo momento mi sono accorta e per questo ringrazio molto la società. Vestire questi colori mi rende molto orgogliosa“.

Gli obiettivi per quest’anno? “Migliorare per diventare una parte sempre più importante per questa squadra e magari cominciare a raccogliere qualche trofeo, qualche qualificazione alla Champions e, perché no, sognare lo scudetto!“.

“Women4Football”: Scienza e Sport è l’evento dell’ A.I.C ed A.I.A.C. del 4 Marzo a Milano

Associazione Italiana Calciatori e Associazione Italiana Allenatori, con il supporto dell’Agenzia di comunicazione ed eventi DA e Calcio Femminile Italiano main partner dell’evento, saranno presenti nella giornata dedicata esclusivamente al calcio femminile (Lunedi 4 marzo dalle ore 15,30 presso il Talent Garden Studios di Milano – via Arcivescovo Calabiana, 6).

Un convegno medico scientifico ed una tavola rotonda saranno l’occasione per approfondire i più importanti temi che contribuiscono a definire la specificità dell’attività sportiva praticata da una donna.

L’evento, suddiviso in due fasi si svilupperà: dalle ore 15.30 alle 17.00 (in una conferenza) per un momento di confronto scientifico, rivolto principalmente agli addetti ai lavori, sui temi che contribuiscono a definire la specificità dell’attività sportiva praticata da una donna. Nell’occasione AIC presenterà i risultati del Questionario, compilato da Calciatrici e Staff Tecnici di Serie A.

Al tavolo prenderanno parte: Luca Gatteschi (Medico Nazionale A femminile- Resp. Sanitario Empoli Calcio), Carlo Castagna (AIAC e università di Urbino che presenterà una relazione realizzata assieme al vice-presidente AIAC Francesco Perondi), Natale Gentile (Nutrizionista settore nutrizione FC Internazionale), Marcella Bounous (Psicologa dello Sport), e Giuseppe Pedeliento (Calcio Femminile Italiano – Università di Bergamo) che traccerà il punto su “Passato, presente e futuro della comunicazione del calcio femminile in Italia”.

A seguire, il Workshop, dalle 17.30 alle 19.00. un incontro tra Istituzioni nazionali e internazionali per tracciare un bilancio di questo primo periodo di professionismo sportivo femminile in Italia e, attraverso il benchmark internazionale, delineare le prospettive di sviluppo della pratica sportiva del calcio femminile. Parteciperanno alla tavola rotonda: Umberto Calcagno (Presidente AIC), Pierluigi Vossi (Vice-Presidente AIAC), Gabriele Gravina (Presidente FIGC) e Federica Cappelletti (Presidente della divisione Serie A Femminile). Oltre a loro, le esperienze internazionali di Laura Georges (FFF General Secretary), Kelly Simmons (Sports Consultant – Former FA Director of  the Women’s Professional Game) e Sara Gama (Vice-President AIC).

Un’occasione per ragionare su come maturare una maggiore attenzione verso il corpo della donna anche e soprattutto in relazione alle esigenze di una vita da atleta. Ogni corpo si concepisce infatti come organismo complesso in cui cooperano sfere psicofisiche che necessitano eguale attenzione e cura e su cui va modellato ogni aspetto: dall’alimentazione all’allenamento, dal recupero alla prevenzione degli infortuni. Lo spessore dei temi trattati, insieme alla statura dei relatori invitati, farà sì che l’evento divenga un importante momento di formazione per tutti i presenti.

 Nota per i giornalisti:
Le richieste di ACCREDITO STAMPA sono da recapitare agli indirizzi mail: andrea.santoni@assoallenatori.it e nicola.bosio@assocalciatori.it

Valeria Cazzioli, Accademia Spal: la biancazzurra che ha raggiunto tre finali della Viareggio Women’s Cup

Credit Photo: Pedriali / LoSpallino.com

“Io volevo giocare punta, in porta ci sono finita un po’ per caso. Mi hanno detto: sei brava lì, perché dovresti cambiare?

Inizia così l’avventura tra i pali di Valeria Cazzioli, portiere spallina classe 2004, che è appena rientrata a Ferrara dalla Viareggio Women’s Cup dove ha difeso la porta della Rappresentativa Nazionale Under 20 LND fino alla finale del torneo.
Valeria può comunque sorridere perché, con l’approdo all’ultimo atto della prestigiosa kermesse internazionale, ha comunque raggiunto un record storico diventando l’unica calciatrice ad aver disputato tre finali del torneo con due squadre diverse (Milan nel 2022 e nel 2023, Rappresentativa Nazionale LND nel 2024), vantando anche un successo nella scorsa edizione.
La numero uno biancazzurra è adesso pronta a riaggregarsi alla squadra di mister Rossi in vista della sfida che vedrà l’Accademia SPAL Femminile scendere nuovamente in campo contro il Riccione, domenica 25 febbraio alle ore 14:30.
La finale è stata una partita complicata. Ovviamente sono dispiaciuta per il risultato finale, ma sono anche soddisfatta per la prestazione personale, perché penso di aver giocato un buon torneo. Faccio sempre molta autocritica, se non ti domandi come sia stata la tua prestazione non cresci mai.”

Gli inizi nel Fiammamonza, tra le cui fila ha militato per otto stagioni, poi il grande salto nel settore giovanile del Milan, dove ha collezionato diverse convocazioni in prima squadra e si è tolta la soddisfazione di giocare alcune amichevoli con le rossonere, pur senza mai esordire in gare ufficiali.
Di quella esperienza al Milan mi porto dietro la volontà di cercare sempre la vittoria: quando si passa da un club dilettantistico ad uno professionistico la differenza è notevole. La chiamata della SPAL è stata una chance che ho deciso di cogliere al volo e oggi sono felice. Non è facile sentirsi a casa, ma qui c’è un ambiente che mi fa lavorare in tranquillità: ho trovato una gestione del convitto e delle strutture in generale di alto livello per un Club di Serie C; inoltre, sento la fiducia dello staff tecnico ed è importante, perché stare bene sia fisicamente sia psicologicamente è fondamentale per uno sportivo.”

Iscritta alla facoltà di Design del prodotto industriale, le piace trascorrere il suo tempo libero facendo shopping e praticando altri sport tra cui l’arrampicata, il tennis e l’equitazione.
Sono una chiacchierona sia fuori che dentro il campo, dove è importante che dia indicazioni alle compagne. Ammetto, però, che la prima volta in cui ho cominciato a comunicare in campo è stata casuale: era la finale del Torneo di Viareggio 2023 vinta con il Milan e la cosa colpì molto il mio allenatore dell’epoca Corti, che mi fece i complimenti.
Il ruolo del portiere ho imparato ad apprezzarlo col tempo: hai più potere rispetto alle compagne perché puoi usare le mani ed è un vantaggio non da poco. Personalmente non sento la responsabilità di essere l’ultimo ostacolo prima del gol avversario, perché subire una rete significa non aver lavorato bene come squadra
.”

Archiviata la terza esperienza alla Viareggio Women’s Cup, Valeria si prepara adesso a tornare in biancazzurro per la parte finale della stagione che la vedrà protagonista con l’Accademia SPAL Femminile con l’obiettivo di raggiungere la salvezza in Serie C.
Sono determinata a raggiungere la salvezza insieme alle mie compagne. Credo che qualitativamente siamo superiori a diverse squadre con cui abbiamo giocato, dobbiamo essere un po’ più cattive sotto porta per conquistare i nostri obiettivi. Però fatemi giocare in maglia rossa, quella verde non mi sta bene per niente.”

Fonte: Sito ufficiale Spal SRL 

Woman Project: il ruolo dell’osservatore arbitrale

Il ruolo dell’osservatore arbitrale è stato il tema del nuovo incontro del Woman Project, che ha visto riunite le associate che ricoprono il ruolo di osservatore a livello nazionale e regionale inserite nel Progetto. Quella di martedì 6 febbraio, infatti, è stata una riunione in modalità on line completamente dedicata a coloro che svolgono l’importante compito di formare gli arbitri.

L’incontro è stato aperto da Katia Senesi, Componente del Comitato Nazionale: “Quest’anno abbiamo completato il nostro organico inserendo all’interno del Progetto anche le osservatrici e questo ci rende particolarmente orgogliose perché crediamo che il vostro ruolo sia estremamente importante. Quindi, per dare un valore ancor più sostanziale a quello che fate, stiamo lavorando su tanti fronti”.

Senesi ha poi proseguito spiegando che il primo passo è stato quello di creare le CON per garantire l’indipendenza di giudizio. Inoltre, ulteriore obiettivo che si è prefissato il Comitato Nazionale, guidato dal Presidente Carlo Pacifici, è stato quello di puntare sulla formazione. “Noi crediamo che la vostra esperienza e il vostro ruolo abbiano un valore assoluto che va preservato. Nella vostra esperienza pluriennale avete acquisito delle competenze specifiche che ora vanno affinate e implementate. Pertanto, dobbiamo salvaguardare le vostre conoscenze e valorizzarle anche con un percorso di formazione”. Sotto questo profilo, le donne che ricoprono il ruolo di osservatore saranno seguite dalla Commissione di studio per la realizzazione del Woman Project guidata da Carina Susana Vitulano coadiuvata dalle Componenti Maria Giovanna Alibrandi, Cristina Anastasi e Marta Atzori.

“Vi abbiamo messo a disposizione il meglio – ha affermato Senesi – e ora si tratta semplicemente di iniziare un percorso di formazione che non riguarderà soltanto la tecnica, ma anche altre discipline. Vi chiediamo tanto impegno perché sappiamo che il vostro lavoro si riflette direttamente sugli arbitri. Sappiamo che questo percorso sta già dando dei frutti e darà dei risultati importanti. Questo è il momento di lavorare, noi crediamo in voi”.

La parola è poi passata a Marta Atzori: “Noi siamo una squadra e pertanto non siamo qui per giudicarvi, ma per avere uno scambio di conoscenze e di competenze. La nostra Commissione si è posta l’obiettivo di farvi crescere e di farvi migliorare, ma anche voi dovete porvi degli obiettivi da raggiungere. Dobbiamo studiare e condividere le esperienze. Solo lavorando otterremo quello che vogliamo”.

Marta Atzori si è poi soffermata sulla figura dell’osservatore che, per svolgere bene il proprio ruolo, non solo deve conoscere in modo approfondito il Regolamento e le disposizioni del proprio Organo Tecnico, ma deve anche saper comprendere la lettura della gara da parte dell’arbitro e la sua capacità di incidere con la propria personalità, da intendere come sommatoria dall’aspetto caratteriale e dell’esperienza. “Il nostro compito è quello di vedere l’arbitro nella categoria superiore. Inoltre, dobbiamo aiutare i direttori di gara a raggiungere la consapevolezza dei propri pregi e difetti. Nel rapportarci alla terna dobbiamo avere sensibilità. Gli arbitri non ci devono temere e non devono sentirsi minacciati dalla nostra presenza, ma ci devono vedere come coloro in grado di poterli aiutare nel loro percorso di crescita”.

In seguito, la riunione è entrata nel vivo con la match analysis di diversi episodi. Le partecipanti, attraverso un confronto aperto, sono state chiamate a focalizzare i loro interventi sugli episodi penalizzanti e premianti della prestazione arbitrale di ogni singolo componente della terna. “Ogni categoria ha le proprie priorità e il proprio sistema di attribuzione dei voi. Pertanto, noi vi daremo un inquadramento generico che poi dovrete riadattare a quanto indicato dal vostro Organo Tecnico”, ha spiegato Marta Atzori.

In conclusione dell’incontro, Katia Senesi: “Grazie per la vostra presenza che non è mai scontata. Ritengo che questi momenti servano per crescere. Dovete essere consapevoli che voi avete una sensibilità diversa da quella degli uomini che farà la differenza nel breve e nel lungo periodo. Noi vi mettiamo a disposizione tutti gli strumenti, pertanto siate partecipi e credete in voi stesse. Buon lavoro”.

Il prossimo incontro organizzato dalla Commissione Woman Project sarà incentrato sulle tattiche di gioco delle squadre e si terrà il 26 febbraio.

Matera, Chiara Ferrarello a CFI: “Le mie compagne sono diventate una famiglia, abbiamo ancora tanto da mostrare”

Credit Photo: Matera

Il Matera Women è stata senza alcun dubbio una delle sorprese del girone C di Serie C Femminile. Una squadra giovanissima costruita (come raccontato ad inizio campionato da mister Lanzolla ai nostri microfoni) con l’obiettivo di arrivare almeno a metà classifica per raggiungere la salvezza e che invece attualmente si ritrova al quarto posto con 31 punti collezionati, 55 gol realizzati e il 58.8% di vittorie.

A distanza di qualche mese abbiamo raggiunto Chiara Ferrarello, la giovane centrocampista classe 2006 della squadra biancazzurra, che ha rilasciato un’intervista ai nostri microfoni. Nella scorsa stagione Chiara ha acquisito esperienza nel campionato di Serie C Nazionale con il Cosenza, dimostrando di avere grandi qualità che le hanno permesso di acquisire immediatamente la fiducia del tecnico.

Chiara e il calcio. Qual è la prima immagine che ti compare davanti agli occhi?
“Non c’è una singola immagine che mi passa davanti pensando al calcio. Quando penso al calcio mi vengono in mente sicuramente i primi calci al pallone tirati nel giardino di casa, ma anche i sacrifici che ho fatto negli anni”.

Un buon centrocampista cosa deve avere?
“Un buon centrocampista deve avere prima di tutto personalità e una costante capacità di iniziativa sicuramente associate ad una buona tecnica, un buon tiro, visione di gioco e velocità di pensiero nel saper cogliere il momento giusto per poter mandare i propri compagni di squadra in goal con dei passaggi chiave”.

Sei giovane, eppure il tuo talento è già molto apprezzato (la convocazione in Nazionale U20 ne è un esempio): ti senti soddisfatta del risultato?
“Sono molto contenta che pian piano le mie capacità e qualità stiano venendo fuori, questo però lo considero solo un punto di partenza e non un punto di arrivo. Consapevole di quanto ancora ho da migliorare”.

Qual è il più bel ricordo della tua giovane carriera che hai bene impresso?
“Sono due i ricordi che resteranno per sempre impressi in me, il primo è sicuramente la vittoria del campionato di eccellenza con il Cosenza che ci ha poi concesso di partecipare per la prima volta ad un campionato di Serie C. Il secondo ricordo, invece, risale all’anno scorso sempre con il Cosenza nello scontro diretto contro il Lecce in Coppa Italia per giocarsi il pass per gli ottavi di finale. È stata una grandissima emozione segnare il goal del 4 a 3 nei minuti finali che ci ha permesso di andare avanti nella prima nostra partecipazione alla Coppa Italia. Resteranno per sempre ricordi indelebili”.

Che rapporto hai con le tue compagne di squadra?
“Le mie compagne sono diventate la mia famiglia, alla mia prima esperienza fuori casa non pensavo di trovare delle persone così importanti per il mio percorso. Saranno sempre parte di me”.

Il Matera è ad oggi in quarta posizione in classifica, un risultato notevole se consideriamo l’iniziale obiettivo stagionale che il club si era prefissato. Siete soddisfatte di come sta proseguendo il vostro campionato o ritenete che è possibile fare ancora di più?
“Lavoriamo ogni giorno per far sì che la nostra posizione in classifica migliori sempre più. Possiamo ritenerci soddisfatte di come sta andando il nostro campionato ma siamo anche consapevoli di quanto ancora possiamo dimostrare”.

Tre parole per definire il Matera.
“Combattiva, unita, speciale”.

Nell’ultima gara avete sconfitto la Molfetta e nel prossimo turno affronterete in casa la Salernitana reduce anche lei da una vittoria contro il Villaricca. Un giudizio sull’ultima prestazione e cosa ti aspetti, invece, dalla sfida di domenica?
“Sì, nell’ultima partita abbiamo sconfitto la Molfetta magari non esprimendo nel migliore dei modi il nostro gioco ma è stato fondamentale portare a casa i 3 punti. Domenica ci aspetta la Salernitana una squadra molto difficile da affrontare e reduce da buone prestazioni, noi abbiamo preparato al meglio la partita e faremo di tutto per conquistare i 3 punti”.

Oltre al calcio hai qualche altra passione?
“Oltre al calcio posso dire di avere la passione per la cucina e nei momenti liberi mi capita spesso di cucinare”.

Obiettivi futuri?
“Per ora non penso più di tanto al futuro, preferisco concentrarmi sul presente e sulla fine del campionato; anche perché le cose possono cambiare da un momento all’altro, come allo stesso tempo, quando pensi possano cambiare rimangono uguali. Cercherò di fare sempre la scelta giusta, aiutata dalla mia famiglia, per poter avere più soddisfazioni possibili”.

 

Polisportiva Monterosso, contro il Rinascita Doccia un 2-0 che ti porta in alto

Photo Credit: Pagina Facebook ASD Polisportiva Monterosso

La Polisportiva Monterosso ottiene la sua nona vittoria nel Girone A di Serie C, grazie allo 0-2 conquistato in casa del Rinascita Doccia nel diciassettesimo turno di campionato.

Le bergamasche passano in vantaggio nella prima frazione di gioco, quando Vismara lancia Lisa Citaristi, la quale si fa tutta la metà campo resistendo all’attacco di due difensori della Rinascita, per poi insaccare a tu per tu con il portiere. Per il secondo gol biancazzurro bisogna aspettare il 60′, e a farlo è Andrea Ruggeri che, con un colpo di testa su un cross di Lazzaroni, mette ko la difesa toscana e di ottenere il secondo successo di fila.

In classifica la squadra di Massimo Vezzali sale al sesto posto con 27 punti, ad uno dall’Independiente Ivrea quinta. Domani il Monterosso riceverà alle 14:30 la Tharros neopromossa dall’Eccellenza Sardegna e che è attualmente in zona play-out.

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “A Moncalieri incognita campo, dovremo essere forti di testa”

Photo Credit: Pagina Youtube FC Lumezzane

Il Lumezzane sta per chiudere il suo trittico di partite ostiche, iniziato con lo Spezia e proseguito col Meda, dove entrambe sono arrivate le vittorie, e domani le rossoblù affronteranno in trasferta per la 18a del Girone A di Serie C il Moncalieri, neopromosso dall’Eccellenza Piemonte ed attualmente terzo in classifica, con l’obiettivo di batterlo e di restare al comando.

L’allenatrice delle valgobbine Nicoletta Mazza, davanti ai microfoni del club lumezzanese, ha commentato il successo sulle medesi e ha presentato il match contro le piemontesi: “La vittoria sul Media ci dà una grande certezza, perché abbiamo visto che insistere sulle cose che proviamo con pazienza ci porta poi a trovare il gol, a volte non arriva presto e questo ti porta a dover rimanere concentrata con un po’ di ansia, ovviamente che cresce durante il match, però anche questo fa parte della maturità che dobbiamo acquisire nel nostro percorso. Sappiamo che tanto della prestazione accade nella nostra testa e sicuramente siamo forti ma non dobbiamo mollare niente e questo in campo a volte si traduce nell’attesa, senza farsi prendere dal panico e, mentre il tempo scorre, e si fa fatica a trovare il gol. Col Moncalieri mi aspetto una grande battaglia su un campo difficile in tutti i sensi, in cui giocare a pallone non sarà proprio così spontaneo per via del loro manto senza erba, però prepariamo anche questo aspetto per quella partita lì, sappiamo che avremo altre armi da poter usare: non vediamo l’ora di misurarci. Torna a disposizione Carolina Sardi de Letto, diventiamo tutte importanti nell’ottica del finale di stagione che è ancora lungo e dico sempre che abbiamo bisogno di tutte: chiunque fa parte di questa squadra è qui per un preciso motivo, quindi da qui alla fine ci sarà davvero bisogno di tutte”.

Aldo Nicolini, coach Brescia Femminile: “Parma partita difficile per noi”

Photo Credit: Pagina Youtube Be.Pi.Tv

Le parole di Aldo Nicolini davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv dopo la sconfitta del Brescia sul campo del Parma, finita 5-1 per le ducali, dopo la 18a giornata di Serie B.

Una partita sicuramente difficile. Noi siamo arrivate a questo impegno abbastanza cariche di lavoro, venivamo da un periodo molto buono ed importante e, sicuramente, siamo arrivate con poca energia: era abbastanza normale e fisiologico anche se la partita avevamo iniziata bene. C’è stato un episodio iniziale che ha portato al primo gol loro, e questo ci ha tolto maggiori certezze e sicurezze. Poi è chiaro che quando incontri squadre forti e non sei al top può succedere giornate come queste. Siamo andati in difficoltà dopo aver preso l’1-0, togliendoci energia e sicurezza,  poi chiaramente gli episodi condizionano anche la tranquillità delle giocatrici. Dobbiamo recuperare energie: adesso arriva la sosta, e dobbiamo pensare davvero a noi più che agli avversari che andremo a incontrare successivamente per ritornare a ricaricare a star bene fisicamente mentalmente in tutto e poi affrontare le prossime partite“.

Intanto, la società ha comunicato un aggiornamento su Letizia Angoli che, in seguito a quanto emerso dagli esami, ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e lesioni a entrambi i menischi. Nelle prossime settimane la calciatrice inizierà la riabilitazione preventiva all’intervento, al momento ancora non fissato.

Simone Bragantini, coach Bologna: “La prestazione contro il Cesena è stata insufficiente”

Photo Credit: Pagina Youtube Be.Pi.Tv

Il commento dell’allenatore del Bologna Simone Bragantini, davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv, al termine della gara persa 5-0 in casa del Cesena nella 18a giornata di Serie B.

La prestazione che abbiamo fatto non è stata sufficiente. Quindi c’è solo da meditare da lavorare molto. Non abbiamo avuto la capacità di saper gestire il pallone in fase di possesso, le punte andavano in difficoltà perché non erano supportate dalle altre giocatrici. Abbiamo disputato una partita molto al di sotto delle nostre capacità, soprattutto in quello caratteriale, perché si può sbagliare, ma se si vogliono portare a casa certe bisogna che ci sia molta più cattiveria “.

DA NON PERDERE...