Allo stadio Olivieri di Verona si affrontano H&D Chievo Women e San Marino Academy per la 18 giornata di Serie B. Le padrone di casa vogliono dare continuità alla convincente vittoria contro l’Arezzo, mentre San Marino cerca punti importanti per risalire la china.
L’inizio di partita è equilibrato, giocato prevalentemente a metà campo. I primi pericoli li porta il Chievo che inizia a prendere in mano le operazioni dopo una decina di minuti. Sulla fascia destra scambiano bene Saggion e Poli (autrice all’andata di un gran gol) che portano al tiro Montemezzo, che manca di precisione. L’H&D Chievo Women insiste e arriva la prima conclusione in porta dopo un bello scambio fra Picchi e Begal con quest’ultima che va al tiro parato in angolo. Dopo una fase di controllo da parte delle gialloblù arriva la reazione di San Marino che inizia a spingere e mette in seria difficoltà la difesa clivense. Dopo una veloce ripartenza la squadra di Venturi colpisce la traversa con Bonnin. Il San Marino insiste e va al tiro con Puglisi (deviato) e trova una super risposta di Polonio sul tentativo di Tamburini. Mister Ulderici capisce il momento di sofferenza delle sue ragazze e prova a trovare soluzioni alternative invertendo Begal e Poli sugli esterni. Arriva però un altro pericolo nell’area del H&D Chievo Women con un gol annullato per fuorigioco a Gardel. Ma è proprio dalle fasce che il Chievo trova l’azione del vantaggio. Ottimo lavoro di Picchi che imbuca, con una palla da trequartista più che da centravanti, per Poli (tornata a destra) la quale mette in mezzo per Begal che si fa trovare pronta all’appuntamento con il gol, il quarto del suo campionato. L’autrice del vantaggio gialloblù si dimostra molto mobile e nel finale del primo tempo si sposta di nuovo a destra vicina a Poli. L’ultima occasione dei primi 45 minuti è per il Chievo con Poli che da buona posizione al centro dell’area mastica la conclusione.
La seconda frazione inizia sulla falsa riga della prima, con sostanziale equilibrio in campo. I primi brividi provengono da una disattenzione difensiva per parte, non concretizzata dagli attacchi. Le ragazze di Ulderici paiono in controllo ed è da sottolineare l’intelligente lavoro svolto da Picchi spalle alla porta, fungendo da raccordo fra i reparti e aprendo spazi alle proprie spalle che Begal è abilissima a sfruttare. Sembra essere questa la chiave tattica che manda fuori giri la difesa di San Marino. Ma le ragazze di Venturi sono vive e colpiscono un altro legno, sempre con la sfortunata Bonnin. Immediata la risposta del Chievo con Begal che a tu per tu con Limardi si fa respingere il tiro, sulla ribattuta Poli spedisce alto. Il tutto era nato da una bella azione in velocità fra la regista offensiva Picchi e la neo entrata Peddio. L’H&D Chievo Women continua a macinare gioco e va nuovamente vicina al raddoppio con Picchi, dopo che Pizzolato aveva azionato la modalità motorino seminando metà squadra avversaria. Il gol è nell’aria e arriva al minuto 76 dopo un errato disimpegno difensivo di San Marino: Marengoni, appena entrata, è brava ad avventarsi sul pallone e a depositarlo in rete. Il Chievo non è ancora sazio e va vicino al terzo gol con Picchi. Il San Marino non riesce più ad impensierire Polonio e la partita si trascina così al novantesimo sul 2 a 0 per le padrone di casa.
L’H&D Chievo Women sale a 30 punti e trova la seconda vittoria casalinga in questo campionato (successo interno che mancava dalla seconda giornata) guardando con rinnovata fiducia ai prossimi impegni. La squadra di Ulderici si diverte a giocare e la giovanissima età media della rosa ha portato spensieratezza e allegria, ma allo stesso tempo si denota una grande maturità nella gestione dei momenti più difficili. Sono tutti elementi che possono far sognare in grande la propria tifoseria!
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L’Inter conclude la regular season con una sconfitta: due le reti subite in campo milanese davanti alle rossonere di Corti ed una siglata dall’ormai ex AS Roma Serturini che non è bastata ad ottenere il pallone della gara.
Si tratta del secondo risultato in difetto per la compagine neroazzurra, che non trova positività dalla sedicesima giornata di campionato; in termini di graduatoria, infatti, ha dovuto fare spazio al Sassuolo, attualmente a pari punteggio ma appena uno scalino sopra.
Il commento post derby della coach Rita Guarino: “Abbiamo sicuramente giocato meglio nel secondo tempo, però ancora una volta abbiamo commesso delle ingenuità; l’approccio non era sbagliato. Se concedi due gol così cambi l’inerzia della partita perché poi diventa difficile recuperarli. Quest’anno, purtroppo, più di una volta ci siamo trovate in questa situazione, non possiamo iniziare le gare lasciando il vantaggio alle avversarie; dobbiamo lavorare su questo. Potevamo fare qualcosa in più nella regular season perché tante gare ai punti si potevano vincere, abbiamo commesso degli errori che abbiamo pagato caro“.
Archiviato il destino finale del derby disputato, ora il gruppo potrà volgere testa alla Poule Scudetto. A tal proposito la stessa ha continuato, affermando: “Vuol dire per noi misurarci con le migliori del campionato e se vogliamo alzare il nostro livello dobbiamo cercare di fare bene“.
Gloria Marinelli, dopo la vittoria nel “derby” contro l’ Inter per 2 a 1, attraverso i canali istituzionali del Club rosso nero, ha dichiarato: “Purtroppo rispetto alla gara di andata, che avevamo perso, non aspettavamo altro che rigiocare questa partita per prenderci questa rivincita. Siamo state molto unite per questo ed è stata, a mio avviso, la forza di oggi che ci ha portate alla vittoria”.
Davide Corti, ha riformato il gruppo e questa rivincita è frutto anche del suo lavoro sul campo, come ammette la calciatrice; “Si, il mister ci ha insegnato tante cose, siamo unite più di prima, e lo faremo vedere nella seconda parte del campionato. Avevamo un po’ perso quella “magia”, invece, in queste gare la sentiamo viva in campo: i risultati si vedono!”.
Gloria, ex nero azzurra ha dovuto fare i conti anche con la commozione di incontrare le sue amiche: “Ebbene si, ammette, ho dovute salutarle una ad una: siamo rimaste molto amiche, perché comunque c’è un rispetto reciproco che continua e continuerà per sempre, non è semplice giocare questo tipo di partita ma ho trovato le motivazioni e spero che si sia visto. Importante è aver vinto, ed il gol quando arriverà ne sarò felice, ma l’importante è fare una grande prestazione e vincere”.
Il tifo, nel derby del Vismara, con il pubblico a caricare le diavole è stato “strepitoso”, afferma la calciatrice: “Oggi sono stati fantastici, li abbiamo sentiti per tutta la partita, ed a me ha dato una carica eccezionale”.
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Joe Montemurro anella la sua 14 vittoria in questa prima fase di campionato, la terza di fila (dopo la caduta al Tre Fontane), e dopo la pausa delle Nazionali ripartirà per il lavoro di Coppa Italia (contro la Fiorentina) e per la “Poule Scudetto”.
“Il gol subito all’ultimo istante, contro il Napoli: afferma il tecnico in conferenza stampa, rappresenta quei dettagli su cui noi dobbiamo sempre concentrarci, sfruttando anche partite come questa con il risultato acquisito e mai in discussione, per lavorare a quegli aspetti di attenzione a cui io tengo molto. Dobbiamo evitare i cali di concentrazione, ma in generale sono soddisfatto della prestazione: abbiamo fatto un buon primo tempo e poi nella ripresa abbiamo cambiato tanto e magari inciso di meno, ma devo dire brave alle ragazze”.
Tre gare ravvicinate che hanno permesso al tecnico di effettuare cambi, anche di peso, per capire meglio chi è più in forma per dare il massimo nella seconda fase: “Sono state tre partite importanti le ultime, ammette Joe, in cui abbiamo avuto l’opportunità di sperimentare anche in attacco: il nostro modo di intendere il calcio offensivo va alla ricerca degli spazi e non un attacco fluido di posizione e sono soddisfatto dei movimenti messi in campo oggi. Poi certo, avere tutte questa alternative davanti ti fa venire il mal di testa pensando a chi mettere in campo e chi tenere fuori, ma è un privilegio per me avere tante calciatrici a disposizione”.
Ma con la Roma, sempre a più otto, ed uno scudetto in parte già cucito sulla maglia, ci crede ancora la Juventus e quanto ci crede Montemurro?
“Allo Scudetto, io ci credo, ci credo tantissimo: abbiamo 24 punti a disposizione, tanti scontri diretti e la squadra sta bene. Mi spiace per quanto successo in campionato finora (per aver perso un paio di punti contro la Fiorentina o la Sampdoria), però non posso lamentarmi delle ragazze e ci crederemo fino alla fine”.
In chiusura Joe vuole fare un bilancio, di questa prima parte: “Siamo maturati tanto, sappiamo leggere le varie fasi della partita e abbiamo lavorato su tanti aspetti: per crescere dobbiamo guardare ai dettagli ed evitare sbavature, ma vedremo i frutti di questo lavoro anche in futuro”.
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La classifica di Serie B, al termine della 18ª giornata, torna ad avere due capolista: Lazio e Ternana sono infatti di nuovo prime a quota 47, in virtù del pareggio delle rossoverdi con il Tavagnacco e del successo delle biancocelesti contro l’Arezzo.
Risultato a sorpresa nell’anticipo delle 12.00 tra le umbre di Melillo e le friulane di Campi: sul campo del Tavagnacco penultimo in classifica le prime della classe non vanno oltre lo 0-0, colpendo due traverse e scontrandosi con una prestazione di grande sacrificio delle padrone di casa. Del pareggio della Ternana ne approfitta la Lazio di Grassadonia, che batte 4-0 l’Arezzo al Fersini grazie alle reti di Moraca, Colombo, Eriksen e Ferrandi. Tornano appaiate le due squadre che stanno dominando il torneo cadetto, ora a quota 47.
Alle loro spalle prosegue il cammino del Cesena, che rifila un tondo 5-0 al Bologna targato Sechi, Jansen, Lonati e Milan due volte. 15° successo per le romagnole, che rimangono in scia alle prime due. In questa giornata di Serie B torna alla vittoria anche il Parma, quarto a quota 40. Per le Ducali la sfida interna con il Brescia finisce 5-1 grazie ai gol di Distefano, Gago, Benedetti, Stapelfeldt e Di Luzio – per le ospiti invece decisiva l’autorete di Larenza.
Termina con un gol e un punto a testa lo scontro tra la quinta e sesta della classifica: 1-1 tra Hellas Verona e Genoa, in virtù del rigore trasformato da Bargi e dalla rete di Dallagiacoma. Le scaligere rimangono quindi avanti di un punto in graduatoria rispetto alle liguri (31 a 30). Le Grifoncine vengono però agganciate dal Chievo, che grazie al 2-0 sulla San Marino Academy (decisive Begal e Marengoni) salgono a quota 30 punti, gli stessi delle rossoblù, con tre lunghezze di vantaggio nei confronti del Brescia (27).
Non si muove molto invece la parte bassa della classifica, con gli scontri diretti tra Freedom e Res Women e Ravenna e Pavia che terminano entrambi 2-2. Sul campo delle piemontesi il risultato viene deciso dalla doppietta di Boldrini per le ospiti e da quella di Burbassi per le padrone di casa. Il match tra romagnole e pavesi è invece frutto dei gol di Papaleo e De Matteis per le Leonesse e Accoliti e Zecchino per le lombarde.
Programma della 19ª giornata di Serie B 2023/24
Domenica 3 marzo
Arezzo-Genoa
Bologna-Lazio
Brescia-Ravenna
Hellas Verona-Freedom
Pavia-Tavagnacco
Res Women-Parma
San Marino Academy-Cesena Pavia
Ternana-H&D Chievo Women
Il Sassuolo ha concluso nel migliore dei modi il suo percorso nella Prima Fase della Serie A, certificata con l’accesso alla Poule Scudetto, grazie al successo ottenuto in casa contro la Sampdoria per 2-0 nell’ultimo turno. Le neroverdi, tra le sue mura amiche, hanno mantenuto la porta inviolata per la seconda volta di fila dopo il 2-0 ottenuto contro il Napoli otto giorni fa.
A fine gara, il difensore delle sassolesi Sara Mella ha parlato così davanti ai microfoni del club emiliano: “Il mio obiettivo personale, e quello di squadra, era quello di vincere. Siamo partite un po’ al rallentatore, ma questi sono tre punti guadagnati per il nostro futuro, continuiamo così. Cercheremo di dare il meglio con tutte le altre squadre. Ci aspetta un grande finale di stagione“.
Ultimo appuntamento della regular season per il Napoli Femminile prima di affrontare la Poule Salvezza. Dopo la vittoria nel derby sul Pomigliano le ragazze di Biagio Seno sono scese in campo contro la Juventus, che ha messo a segno la sua sesta vittoria consecutiva. 4-4-2 per il Napoli, che ha affidato l’attacco a Paloma Lazaro e Del Estal.
Le bianconere di Montemurro hanno indirizzato subito la partita a proprio favore, spingendosi aggressive della metà campo avversaria. All’8′ è arrivata l’occasione per il vantaggio con fallo di mano in area di Pellinghelli: dagli 11 metri non ha sbagliato Girelli, che spiazza Bacic segnando l’1-0 per la Juve. Ci ha provato il Napoli di pronta risposta al 10′ con Chmielinski che, a tu per tu con Peyraud-Magnin, ha costretto il portiere bianconero ad un intervento prodigioso che ha negato il pareggio alle azzurre. Sono bastati poi pochi minuti alla Juventus per raddoppiare il vantaggio con la firma di Thomas: al 17′ sponda aerea di Girelli e palla in rete per la numero 19. Fondamentali gli interventi di Bacic, prima al 32′ sul colpo di testa di Girelli e poco dopo sul sinistro di Beerensteyn. Nulla può, però, il portiere azzurro per negare la rete del 3-0 sul mancino di Grosso allo scadere del primo tempo.
Nella seconda frazione di gioco il Napoli è entrato bene in campo, cercando di accorciare le distanze rendendosi pericoloso nella metà campo avversaria. Al 48′ del Estal ha tentato un tiro dalla lunghissima distanza non riuscendo ad inquadrare lo specchio della porta. Al 64′, però, è ancora la Juventus a fare paura al Napoli: Caruso al limite dell’area cerca il gol che si infrange sulla traversa. All’81’ ci ha provato Banusic che ha calciato però troppo debole con il destro, senza impensierire Peyraud-Magnin che ha bloccato con facilità. Nel recupero sono arrivate due reti, una per parte, che non hanno cambiato però la direzione della partita. Al 91′ ancora Thomas ha portato la propria squadra sul 4-0 e allo scadere del recupero Banusic si è guadagnata, e poi ha realizzato, il penalty sul fallo di Peyraud-Magnin. Termina 4-1 la sfida tra Juventus e Napoli Femminile, che conclude così la regular season in vista della Poule Salvezza che definirà le sorti della squadra.
Ultima giornata della regular season per il Como Women, che scende in campo allo stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco contro il Pomigliano.
Alle 15:00 il fischio d’inizio, Mister Bruzzano schiera il 4-3-2-1: Korenciova – Lundorf, Rizzon, Lipman, Bergersen – Pastrenge, Vaitukaityte, Skorvankova – Karlenas, Monnecch – Kajan.
Il Pomigliano di Mister Mango risponde con il 3-5-2: Buhigas – Battistini, Apicella, Caiazzo – Harvey, Ferrario, Di Giammarino, Rabot, Fusini – Ippolito, Arcangeli
Primo tempo: Il primo pallone è del Pomigliano, con Ippolito che batte il calcio d’inizio. Il Pomigliano tiene subito alto il ritmo di gioco e segna la prima rete al 9’ minuto, Di Giammarino tira dalla distanza e colpisce la traversa, ma Ippolito ribatte a rete. Il Como prova a salire in attacco, ma trova sempre la respinta. Al 17’ minuto il Pomigliano trova il raddoppio con un tiro di Apicella. Il Pomigliano, dopo aver subito un fallo in area, al 39’ minuto guadagna un calcio di rigore, sul dischetto Arcangeli; Korenciova intuisce il tiro e para, impedendo il goal. Dopo 2 minuti di recupero, si rientra negli spogliatoi sul risultato di 2-0.
Secondo tempo: il gioco riprende con i primi due cambi per il Como Women, entrano in campo Sevenius, Zanoli e Martinovic, è proprio quest’ultima ad accorciare le distanze con un tiro di destro al 58’ minuto. Un secondo tempo da cardiopalma, con un Como che alza i ritmi e crea diverse occasioni, al 60’ minuto è il capitano Rizzon a segnare il goal del pareggio, dopo aver intercettato il cross di Kajan, con un colpo di testa spinge il pallone in porta. Il Como Women sale in attacco e su tiro di Sevenius, Battistini tocca il pallone con la mano; calcio di rigore per le lariane, al 63’ minuto sul dischetto va Kajan, che tira di mancino e porta la squadra in vantaggio. Altra sostituzione per il Como Women, questa volta è Picchi ad entrare in campo. Ennesima occasione per il Como Women, con Monnecchi che calcia in porta, ma trova la respinta di Buhigas. Al 69’ minuto è il Pomigliano a riportare la partita sul pareggio, con un tiro da fuori area di Arcangeli che entra in porta, dopo una prima respinta della difesa lariana. Ritmi altissimi negli ultimi minuti di gioco, con il Como che costruisce due occasioni, la prima con un colpo di testa di Lipman, su cross di Kajan e la seconda con un colpo di testa di Sevenius che coòpisce la traversa, su assist di Monnecchi. Il Como fa l’ultima sostituzione del match inserendo Hilaj; l’arbitro concede 5 minuti di recupero, decisivi per il Como, allo scadere del tempo Kajan crossa dalla bandierina e Martinovic con un colpo di testa angola il pallone e lo spinge in rete, portando così il Como in vantaggio. Al triplice fischio, il risultato è di 3-4.
Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
La 18ª e ultima giornata di Regular Season della Serie A eBay 23/24 si chiude con le vittorie di Juventus, Milan e Como. Tra un mese al via la Poule Scudetto e la Poule Salvezza: Roma favorita per il titolo, mentre in fondo alla classifica regna l’equilibrio.
Tutto facile per la Juventus di Montemurro negli ultimi 90’ della prima parte di campionato: le bianconere battono 4-1 il Napoli, conquistano il 14° successo stagionale nel torneo e restano a -8 dalle giallorosse. Le piemontesi partono molto aggressive nella sfida del Pozzo e dopo due tentativi sfumati (grazie alla prontezza di riflessi di Bacic) si portano avanti nel punteggio: fallo di mano piuttosto evidente di Pellinghelli nella propria area e calcio di rigore per le padrone di casa, trasformato da Girelli. Due minuti dopo la rete subita le campane sfiorano il pareggio con Chmielinski, murata però da un super intervento di Peyraud-Magnin. All’11’ arriva invece il raddoppio per le bianconere: Caruso pesca Girelli sul secondo palo, la numero 10 fa la torre per Thomas e la francese di testa sigla il 2-0, nonché il settimo gol nel campionato in corso. Salvai e compagne allentano la pressione in attacco concedendo qualche spazio alle ospiti, che però non affondano. La Juventus al contrario va vicino al tris in altre tre occasioni, trovando solo Bacic ad ostacolarla: la prima al 28’, quando risponde d’istinto alla conclusione al volo di Garbino da dentro l’area, la seconda al 32’, con un vero miracolo a mano aperta sulla torsione di Girelli, la terza al 36’, su Beerensteyn dalla distanza. Alla fine del primo tempo però le bianconere vanno a segno con Grosso, che respinge in porta il pallone dopo l’ennesimo salvataggio del portiere croato su Beerensteyn.
La squadra di Seno nella ripresa scende in campo con un buon piglio e al 54’ non sfrutta la chance di portarsi sull’1-3: lancio lungo di Kobayashi, del Estal riceve e si trova a tu per tu con Peyraud-Magnin, sbagliando però la misura del tiro. Tutto inutile per le campane però, perché il gioco è fermo per una posizione di fuorigioco. La spagnola è senza dubbio la pedina più vivace dell’attacco partenopeo, ma è al reparto più arretrato che toccano gli straordinari: al 63’ anche Boattin va vicina al gol, ma la conclusione dal limite termina di poco a lato. Nonostante il triplo vantaggio, quello delle padrone di casa è un forcing continuo: traversa di Caruso al 64’, tiro velenoso di Grosso al 71’, pallonetto di tacco tentato da Girelli al 74’. È però negli ultimi minuti di gara che succede di tutto: al 90’ annullata una rete a Chmielinski per un offside ravvisato dall’arbitro; al 91’ poker firmato da Thomas (imparabile il tap-in dopo una conclusione di Bonansea intercettata ancora una volta da Bacic) e al 92’ calcio di rigore per il Napoli guadagnato e trasformato da Banusic. Termina 4-1 per la Juventus la sfida del Pozzo, con la Vecchia Signora salda al secondo posto in classifica a -8 dalla Roma capolista e a +4 sulla Fiorentina terza.
La Viola perde terreno nei confronti delle bianconere ma mantiene il +13 sull’Inter, che esce sconfitto dall’ultimo derby stagionale col Milan. Nella stracittadina che chiude il 18° turno di campionato le rossonere si portano avanti al 9’: cross da destra di Dompig, Cetinja sbaglia l’uscita e la deviazione di Alborghetti nella propria porta è fatale. Seconda autorete per il centrale nerazzurro e quarta per l’Inter nel campionato in corso – entrambi record negativi nel torneo. Le undici di Corti insistono e al 14’ sfiorano il raddoppio con l’ex Marinelli, che però calcia altissimo dall’interno dell’area piccola. Poco dopo è Grimshaw a far tremare la retroguardia interista, con Stasková che scarica il pallone sulla scozzese, imprecisa poi nel tentativo di piazzarlo sul secondo palo. Al 21′ altra occasione per il Milan: Dubcová aggira Fordos e cerca Stasková in mezzo – l’anticipo di Alborghetti in questo caso è provvidenziale. Il raddoppio tuttavia è nell’aria e si concretizza al 33’ (dopo una buona opportunità per Cambiaghi su calcio d’angolo): corner per le padrone di casa, Piga in rovesciata trova Stasková sotto porta e – complice l’errata lettura di Cetinja – il rimbalzo quasi involontario del pallone sulla ceca vale il 2-0 per il Diavolo.
Meglio le rossonere in entrambe le fasi di gioco, ma al 45’ le ospiti accorciano le distanze con una prodezza di Serturini, che approfitta dell’errore di Guagni in uscita e non sbaglia col destro, trovando la seconda firma di fila dopo quella contro il Pomigliano. Il Milan diventa inoltre, con Tavagnacco (tre), Sassuolo (due) e Pomigliano (due), una delle quattro avversarie contro cui l’attaccante conta almeno una rete in Serie A con più di una squadra (due – Roma e Inter). A inizio ripresa la formazione di Guarino torna in campo con un piglio nettamente più aggressivo, costringendo le padrone di casa ad abbassare il baricentro. Nonostante però si giochi molto di più nella metà campo rossonera, Bergamaschi e compagne restano compatte e ben organizzate, senza concedere troppi spazi. Le uniche due occasioni nitide per le nerazzurre si figurano infatti al 72’, con Serturini che ci prova dal limite dopo la sponda di Cambiaghi (Giuliani in presa sicura) e all’81’, prima con Polli murata dal portiere avversario, e poi ancora con Serturini, che costringe Guagni ad un intervento prodigioso. Al triplice fischio però sono le padrone di casa a festeggiare i tre punti e ad aggiudicarsi il terzo derby dei quattro più recenti (una sconfitta in mezzo, nella gara d’andata) dopo aver rimediato tre ko in altrettanti precedenti. I tre punti di oggi tuttavia non influiscono sul percorso della Post Season, che l’Inter giocherà tra le prime cinque della classe, mentre il Milan tra le formazioni classificate tra il quinto e decimo posto.
Spettacolare 4-3 infine, nella sfida delle 15.00, quello con cui il Como si aggiudica la trasferta sul campo del Pomigliano. All’Amerigo Liguori di Torre del Greco le padrone di casa si portano avanti dopo nove minuti: Di Giammarino ci prova dal limite centrando in pieno la traversa, Ippólito si avventa sul pallone e batte Korenciova tra i pali. Avvio determinato delle Pantere, che al 18’ raddoppiano con Apicella, brava a farsi trovare pronta sotto porta dopo il diagonale di Caiazzo respinto dal portiere del Como. Le lariane accusano il pressing delle undici di Carannante, che nel corso del primo tempo sfiorano il tris in altre due occasioni: la prima al 38’ – destro a giro di Ippólito che si stampa sul palo – e la seconda un minuto più tardi, quando Arcangeli viene abbattuta in area da Lundorf e conquista un prezioso calcio di rigore. Dal dischetto va proprio la classe 2003 ex Como, che però si fa parare il tiro da Korenciova.
Alla fine del primo tempo il punteggio premia le padrone di casa, ma in avvio di ripresa le ospiti scendono in campo con maggior cattiveria e i risultati si vedono allo scoccare tra il 58’ e il 60’, quando rimettono tutto in equilibrio. La prima ad andare a bersaglio è Martinovic (dal 56’ al posto di Pastrenge), che di prima intenzione finalizza al meglio il passaggio vincente di Monnecchi; la seconda invece è Rizzon, che di testa sfrutta il traversone di Kaján dalla bandierina e sigilla il 2-2 con la sua prima firma in questo campionato. Shock per il Pomigliano, che poco dopo si fa sorpassare: calcio di rigore per il Como, causato da un tocco di Battistini con il braccio sul tiro di Sevenius, e gol di Kaján che non sbaglia dagli undici metri. Sotto nel punteggio la formazione granata però reagisce e al 69’ Arcangeli si fa perdonare l’errore dal dischetto del primo tempo con un potentissimo sinistro sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto proprio da lei. Nell’ultima frazione di match le squadre si allungano e le chances in avanti aumentano: all’81’ girata velenosa di Rabot nell’area comasca sul cross di Harvey, poco dopo il colpo di testa di Sevenius centra la traversa. La gara sembra orientarsi verso il 3-3, ma al fotofinish sono le lombarde a trovare il poker: altro traversone di Kaján da corner e incornata vincente di Martinovic alle spalle di Buhigas che vale il definitivo 4-3 per il Como. L’attaccante diventa anche la più prolifica nella Serie A in corsa da subentrata: quattro gol totali (superate Longo e Thomas a tre). Chiude nel peggiore dei modi il Pomigliano la sua Regular Season: 14° ko in 18 partite e ultimo posto in condivisione con il Napoli a quota sei.
Lungo stop del campionato ora, per lasciare spazio agli impegni della Nazionale. La Serie A ripartirà tra circa un mese con la Poule Scudetto e la Poule Salvezza.
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Una soddisfazione tanto attesa e tanto meritata per le rossonere, che vincono 2-1 il Derby casalingo contro l’Inter e chiudono nel miglior modo possibile la regular season di Serie A Femminile. Decidono la sfida l’autorete in apertura di Alborghetti e il gol di Stašková, accorcia Serturini ma non basta per le nerazzurre. Una vittoria che conferma la crescita della squadra di Mister Corti, al secondo successo consecutivo in campionato e imbattuta in casa da 7 partite. Segnali che fanno ben sperare per gli impegni che verranno, nello specifico la doppia Semifinale di Coppa Italia e per la Poule.
La stagione regolare, dopo tante difficoltà, si chiude al sesto posto con 21 punti e con un 2024 in crescita, di prestazioni e di riflesso anche di risultati. Due vittorie consecutive, Sampdoria e Inter, non capitavano da diverso tempo ed esprimono la cifra del momento che sta vivendo la squadra. Una fase estremamente positiva espressa anche dai numeri di Stašková, al quinto gol in Serie A nel 2024 e sempre più decisiva. Il focus ora, inevitabilmente, si sposta sulla Coppa Italia e sulla doppia sfida contro la Roma: 3 marzo al PUMA House of Football, 10 marzo al Tre Fontane.
LA CRONACA Inizio sprint per le rossonere, che sbloccano la partita al 9′ grazie a un’iniziativa vincente di Chanté Dompig: l’olandese fugge via sulla destra e crossa al centro, Centinja e Alborghetti si disturbano e la deviazione di quest’ultima propizia un’autorete che vale l’1-0 per noi. La partita si fa in discesa per la formazione di Mister Corti, il cui piano partita si rivela vincente. L’Inter lascia spazi in cui le rossonere si fiondano e il raddoppio è solo sfiorato da Grimshaw in due occasioni: al 17′ un sinistro fuori di poco, al 33′ un destro deviato in corner da Centinja. Sul calcio d’angolo seguente, Piga rimette in mezzo in acrobazia per la deviazione vincente di Stašková per il 2-0 Milan. Sul finire della frazione, la squadra ospite accorcia le distanze con un bel gol di Serturini.
La rete dell’Inter movimenta la seconda frazione, che però le rossonere gestiscono con maturità e solidità, concedendo davvero pochissime occasioni. Anzi, al 56′ le rossonere annusano il tris con un traversone di Marinelli, che Cetinja smanaccia come può e che Grimshaw non riesce a ribadire in rete. Proprio la scozzese è sfortunata poco dopo l’ora di gioco, quando è costretta a uscire a seguito di un brutto fallo di Milinković, che viene punita con il giallo. L’Inter impensierisce la nostra retroguardia soltanto all’81’, quando Giuliani prima e Guagni poi salvano sui due tentativi ravvicinati di Serturini. Nel finale le squadra amministra con discreta tranquillità i lanci in mezzo delle nerazzurre, fino al triplice fischio di Centi al 94′: il Derby è rossonero!