Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 1162

Iconic Goals: Pedersen infiamma lo Stadium

24 marzo 2019. Una data che resterà scolpita nella pietra per le Juventus Women, ma più in generale per il calcio femminile. Si gioca la 19ª giornata di campionato e, per l’occasione, la squadra di Rita Guarino affronta la Fiorentina in un big match che vale una porzione enorme di Scudetto; il teatro di questa affascinante sfida è l’Allianz Stadium. Prima volta storica nell’impianto, a un passo dal tutto esaurito sugli spalti: si contano quasi 40mila spettatori, una risposta magnifica del pubblico bianconero che non vuole perdersi l’opportunità di vivere il pomeriggio immerso in una cornice extra lusso.

TESTA A TESTA PER IL TRICOLORE

La classifica, a pochissimi turni dal termine, vede la Juventus avanti di una sola lunghezza rispetto alla Fiorentina che insegue, ma di mollare non se ne parla. Le bianconere hanno ridotto la corsa al titolo a una lotta a due sbarazzandosi del Milan due settimane prima, ora l’incontro con le viola può rivelarsi l’appuntamento decisivo.

TRAVERSA DI GIRELLI, 0-0 NEL PRIMO TEMPO

Nonostante il frastuono dello Stadium, la gara inizialmente è abbastanza tattica: le due squadre sembrano voler giocare una partita a scacchi. Il primo vero squillo del match è di Girelli che incorna su calcio d’angolo di Cernoia, la palla si stampa sulla traversa. Questa l’unica vera palla gol della frazione, alla quale fanno seguito soltanto alcuni tentativi dalla distanza che entrambe le squadre non sfruttano a dovere. Si va, quindi, alla pausa con il risultato ancora fermo sullo 0-0.

PIÙ CHANCE NELLA RIPRESA, ALLA FINE CI PENSA PEDERSEN

Nella ripresa ci sono sicuramente più emozioni. Prima la fotocopia di quanto accaduto nella prima parte: altro corner di Cernoia con frustata di testa della solita Girelli che colleziona così la seconda traversa di giornata, poco dopo Guagni mette i brividi nell’area opposta concludendo di controbalzo, montante alto e palla che rimbalza appena al di qua della linea.

Sfida che sembra così indirizzata verso un pareggio, ma la storia cambia al minuto 84. Boattin avanza sulla corsia mancina, cross velenoso sul quale Durante sbaglia il tempo di intervento, Girelli sfiora e Pedersen di testa la spedisce in porta per l’1-0. Lo Stadium ruggisce, la danese corre a prendersi l’urlo del popolo bianconero per uno degli “iconic goals” più significativi di sempre.

La festa termina con i 3 punti per le ragazze di Guarino che scappano a +4 a sole tre giornate dalla fine. Sarà secondo Scudetto per le Women, con la foto ricordo dello Stadium appesa sopra al cuore.

Il Ravenna Women annuncia l’arrivo di Francesca Papaleo

La sessione di calciomercato, per quanto concerne il campionato cadetto, è terminata un mese fa, ma le calciatrici svincolate possono sempre essere tesserate dai club. È il caso del Ravenna, che ha tesserato l’attaccante classe 1990 Francesca Papaleo, che vestirà Giallorosso quantomeno sino al termine dell’attuale stagione.

La giocatrice vanta una grande esperienza nel calcio italiano, avendo giocato tra le diverse divisioni della piramide calcistica. Tre anni con il Cuneo, conditi da diverse reti in Serie A, poi l’avventura in Serie B con l’Alessandria. Il passaggio all’Empoli, con la riconquista della Serie A e due reti nel massimo campionato con la maglia azzurra, seguito dal trasferimento al Verona, con il gol su rigore contro il Sassuolo all’8a giornata. Infine, due stagioni con il Cesena e due con la San Marino Academy, entrambe in Serie B, sino allo svincolo.

Per Papaleo, la grande opportunità di rilanciare l’attenzione su di sé giocando in una squadra che necessita di perni offensivi, soprattutto in vista del delicato confronto con il Tavagnacco di domenica.

UEFA Women’s Champions League: anteprima delle sfide di questa sera

Il Barcellona campione in carica e il Lione hanno già prenotato un posto ai quarti di finale di UEFA Women’s Champions League, ma altre squadre potrebbero unirsi a loro alla quinta giornata. Ecco l’anteprima delle sfide più importanti di questa sera Giovedì 25 gennaio.


Gruppo A
Rosengård – Benfica (18:45), Barcellona – Francoforte (21:00)

Gruppo B
Slavia Praga – Brann (18:45), St. Pölten – Lione (21:00)


Il Benfica intravede la storia
Quando il Benfica ha lanciato la sua prima squadra femminile alla fine del 2017, l’FFC Frankfurt aveva già vinto quattro titoli europei. Arrivare tra le prime otto squadre europee era l’ambizione massima delle portoghesi, ma addirittura competere con una squadra tedesca era un’idea fantasiosa.
Questa settimana, però, il Benfica potrebbe vincere contro il Rosengård (già eliminato) e soffiare all’Eintracht un posto ai quarti. La formazione lusitana ha pareggiato 1-1 a Francoforte, rimanendo seconda con tre punti di distacco e in vantaggio negli scontri diretti. Un duro colpo per il Benfica sarà l’assenza di Kika Nazareth, che è stata in continua ascesa ma si è infortunata alla caviglia e salterà le ultime due partite.

Brann a un passo
Il Brann non era necessariamente tra le favorite a settembre, soprattutto perché non era stato molto costante a livello nazionale, ma ha battuto comodamente Anderlecht e Glasgow City nelle qualificazioni e poi ha sconfitto due squadre esperte come St. Pölten e Slavia.
A dicembre ha dimostrato di poter tenere testa al Lione, perdendo 3-1 fuori casa ma pareggiando 2-2 in casa grazie a un gol della giovane Signe Gaupset nel recupero. Evitando la sconfitta in casa dello Slavia, il Brann sarebbe ai quarti ancor prima della successiva visita del St. Pölten. Lo Slavia ha battuto il St. Pölten 1-0 giovedì scorso e si è portato a tre punti dal Brann. La squadra ceca deve vincere per restare in corsa. Un successo con due o più gol di scarto sarebbe ancora più prezioso perché le consentirebbe di superare il Brann negli scontri diretti dopo aver perso 1-0 in Norvegia a novembre.

Elena Linari, AS Roma: “Possiamo fare grandi prestazioni”

Credit photo: Emanuele Colombo

Il pareggio casalingo nella sfida contro il Bayern Monaco costa, per il momento, il quarto posto nel girone alle ragazze giallorosse. Nonostante la Roma avesse strappato il gol del 2-1 al 93esimo con Manuela Giugliano, le calciatrice tedesche sono riuscite nei secondi finali a raggiungere la rete del pari. 2-2 il finale al Tre Fontane.

Post-match ha commentato la partita Elena Linari; ecco di seguito l’analisi della gara ed alcune sue parole a riguardo:”Venivamo da un periodo difficile, forse il più difficile da quando sono alla Roma. Però questa squadra ha un grande cuore. Si è unita, si è compattata, si è guardata negli occhi, oggi la dimostrazione che siamo tutte unite e lottiamo per l’obiettivo che abbiamo in testa, possiamo fare grandi prestazioni come oggi“.

La vittoria di questa sfida avrebbe potuto aggiungere, come si suol dire, “la ciliegina sulla torta” per il difensore giallorosso considerando che proprio con la prestazione di ieri, ha collezionato le 100 presenze con la maglia dell’AS Roma.

Proprio in merito a ciò la 29enne ha aggiunto:”In realtà, me lo hanno detto ora. Mi fa un effetto bellissimo, speciale, a Roma mi sono sempre sentita a casa. Festeggiare le 100 presenze in una partita così, con una prestazione del genere, mi fa tanto piacere.”

Fiorentina Femminile: arriva il rinnovo di Katja Schroffeneger

ACF Fiorentina

Tramite un breve comunicato diramato in queste ultime ore e condiviso in tutti i suoi social, la Fiorentina Femminile ha fatto sapere di aver esercitato il diritto di opzione nei confronti di Katja Schroffeneger.
L’estremo difensore Viola e della Nazionale Italiana classe 1991 originario di Bolzano e con un passato europeo al Bayern Monaco e al Bayern Leverkusen, infatti, aveva già in precedenza scelto di continuare il suo percorso a Firenze città in cui gioca dal 2020 vestendo la maglia gigliata.
Il portiere ha firmato il suo contratto con scadenza il 30 giugno 2025.
Si tratta di un importante attestato di stima reciproca tra l’atleta e la società che a tutti gli effetti continuano un sodalizio iniziato ormai quattro anni fa.

Schroffeneger, sentita in proposito al suo rinnovo, fa sapere di essere contenta perché la sua è una squadra con un luminoso futuro davanti a se che sta vivendo in una struttura all’avanguardia e su misura come il Viola Park. I suoi propositi, come naturale, riguardano il proprio impegno al servizio della squadra per il raggiungimento degli obbiettivi comuni. Intervistata nel live proprio presso il Viola Park, Schroffeneger ha parlato del suo rinnovo in questi termini:
“Sono molto contenta del rinnovo. E’ un segnale importante da parte del club. Io ho sempre detto di essere felice di stare a Firenze e giocare con la Fiorentina.
V
edo una squadra che ha un grande futuro davanti e la nostra nuova casa – il Viola Park – è una struttura da sogno. Spero di poter dare un contributo importante a questa squadra”

Lunedì 29 gennaio, alle ore 18:00, Katja Schroffeneger e le sue compagne saranno impegnate in trasferta a Biella nel difficile posticipo di serie A contro la Juventus Women.
In caso di vittoria le Viola conquisteranno il secondo posto nella classifica di serie A, scalzando la squadra di casa che attualmente si trova a meno tre dalla Roma capolista. Dalle sue parole traspare l’attenzione che stanno ponendo nella preparazione del match, che è importantissimo ma, e tiene anche a precisarlo, tutte le partite lo sono.
E’ poi anche lecito sognare, e farlo in grande. La Fiorentina è una squadra forte, ricca di elementi molto validi, ed ha tutti gli strumenti non solo per far parte della fascia alta della classifica ma forse anche per aspirare allo scudetto:

“Le partite contro la Juve sono sempre delle grandi partite. Si tratta di una squadra con una grande qualità ma noi non siamo da meno. Devo dire che noi stia o dimostrando di star facendo il nostro percorso, di star crescendo e quindi sarà sicuramente una bella partita e spero ci sarà tanto tifo lunedì. Il trucco sarà rimanere concentrate per tutta la durata della partita, però sono convinta che la squadra abbia tutti gli strumenti per fare bene,
Questa partita è importante come tutte le altre, perché magari con la Juve si vince ma poi si perde con il Pomigliano, i tre punti non sono serviti a nulla. E’ importante che vinciamo con tutte le squadre sotto di noi, e proviamo a vincere anche contro quelle sopra di noi.
Sognare, anche lo scudetto, è lecito lo dico sempre anche alle mie compagne che dobbiamo sognare perché in realtà abbiamo gli strumenti. Sognamo in grande e andiamo a prenderci qualcosa di buono lunedì
“.

 

UEFA Women’s Champions League: pari per la Roma, si qualifica il Chelsea, vince il Paris

Il Chelsea mercoledì è diventata la terza squadra a conquistare un posto nei quarti di finale di UEFA Women’s Champions League dopo il successo per 2-1 sul Real Madrid e il primo posto nel Gruppo D.

Anche il Paris Saint-Germain ha vinto alla quinta giornata, travolgendo l’Ajax per 3-1 e mettendosi in pole position per la qualificazione. La Roma, dopo essere stata in vantaggio per gran parte della partita, ha ottenuto un solo punto contro un combattivo Bayern, mentre la sfida tra Häcken e Paris FC è terminata a reti bianche.


Gruppo C

Roma – Bayern 2-2
Roma e Bayern restano in corsa per la qualificazione con l’emozionante pari maturato nei convulsi minuti finali della sfida giocata in Italia. Le giallorosse passano in vantaggio alla mezz’ora con un tiro a giro di Valentina Giacinti e difendono il vantaggio fino all’87’ quando Lea Schüller segna l’1-1. Al terzo minuto di recupero Manuela Giugliano segna la rete che potenzialmente potrebbe valere i tre punti, ma dopo altri tre minuti, Schüller sigla il 2-2 definitivo.

Paris Saint-Germain – Ajax 3-1
Le padrone di casa volano in testa al Gruppo C grazie al successo al Parco dei Principi. La doppietta di Marie-Antoinette Katoto (7′ e 25′) mette la partita sul binario giusto, ma alla mezz’ora le ospiti accorciano con Romée Leuchter. Sul finire del primo tempo, le francesi realizzano il 3-1 definitivo con Grace Geyoro. L’Ajax, che con tre punti avrebbe vinto il girone, mette sotto pressione il Paris nella ripresa ma non riesce a capitalizzare le occasioni create.

30 gennaio: Ajax – Roma, Bayern – Paris Saint-Germain


Gruppo D
Chelsea – Real Madrid 2-1
Uno sfortunato autogol del portiere Mylène Chavas qualifica le Blues ai quarti di finale al termine della combattuta sfida di Londra. Dopo aver faticato a piegare le ben organizzate avversarie, il Chelsea passa in vantaggio con un rigore di Guro Reiten al 62° minuto, ma dopo appena sei minuti, Athenea (entrata a partita in corso) sigla il gol del pari avventandosi su un pallone vagante. Le madrilene però capitolano dopo tre minuti dal pari, quando Chavas si rende protagonista di un autogol dopo che un tiro di Erin Cuthbert aveva subito una deviazione da parte di un difensore.

Häcken – Paris FC 0-0
Nonostante lo 0-0 finale, la partita regala emozioni e spettacolo, come il rigore parato da Chiamaka Nnadozie sul tiro dagli 11 metri di Rosa Kafaji nel primo tempo e il palo colpito da Monica Jusu Bah. Anche il Paris mette sotto pressione le padrone di casa ma trova la serata di grazia del portiere avversario Jennifer Falk che para due conclusioni della capitana delle ospiti, Gaëtane Thiney.

30 gennaio: Paris FC – Chelsea, Real Madrid – Häcken


Le partite di giovedì
Gruppo A
Rosengård – Benfica (18:45), Barcellona – Francoforte (21:00)
Gruppo B
Slavia Praga – Brann (18:45), St. Pölten – Lyon (21:00)

Sampdoria-Napoli 0-0: rivediamola con i dati Panini Digital

Credits to: Alessandro Belli - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Sabato, Sampdoria-Napoli ha aperto il 13° turno di Serie A Femminile. L’incontro, terminato 0-0, ha lasciato comunque alcuni spunti interessanti. Grazie al sempre perfetto appoggio di Panini Digital, ecco le statistiche più interessanti del match dello stadio “La Sciorba”. La frase chiave che esce dalla lettura della gara è: “niente è come sembra”.

PAGELLE VS STATISTICHE: CHI AVRÀ LA MEGLIO?

Nelle nostre pagelle sull’incontro, avevamo premiato Aurora De Rita come migliore in campo, assieme ad Amanda Tampieri. I dati Panini Digital, segnalano invece una grande prestazione da parte di Elisabetta Oliviero, i cui numeri parlano di un totale di 3’03” minuti di possesso palla, 70 palle giocate, 36 passaggi riusciti, 14 giocate utili, 17 palle recuperate effettive su 29, con una percentuale del 58,6%. Interessante anche il dato sui palloni recuperati, 14 in zona area di rigore, e 9 aerei. 3 su 6 i dribbling utili, 22 le intercettazioni. Per lei anche un’occasione costruita, quella all’81’ che genera il calcio d’angolo sui quali sviluppi Pisani coglierà la traversa.

La stessa Pisani ha numeri simili a Cecilia Re, per un reparto difensivo attivo sia in difesa, sia in zona gol. Infatti le occasioni più importanti le crea proprio la difesa delle Doriane. Per Aurora De Rita, che impegna Bačić al 64′, numeri inferiori ad Oliviero, ma ha un dato minore di palle perse, 17, contro le 22 della compagna di reparto. Per quanto riguarda le statistiche delle altre due giocatrici più attive, a Cuschieri riescono 4 dribbling utili su 5 tentati, e 10 palle recuperate effettive su 12 (83%). Per Tatiely Sena invece, 8 dribbling riusciti su 8 tentati, e 15 giocate utili, una in più di Oliviero. E soprattutto, è la giocatrice che subisce più falli (4).

I FLUSSI DI GIOCO

 

Nel dato dei flussi di gioco si notano alcuni numeri molto interessanti, che modificano quella che è stata la valutazione dell’incontro rispetto alle pagelle. Ad esempio, oltre a notare Tatiely Sena ed Heroum sono le calciatrici più avanzate, vogliamo evidenziare il numero di passaggi. Cuschieri è la giocatrice che riceve il maggior numero di passaggi, 10, da parte di Oliviero, che ne gioca 8 a Tatiely Sena, risultando così un perno importante nella costruzione del gioco della squadra di Castiglione. Infatti le riesce il maggior numero di passaggi (36) con il 54% di precisione, uno dei numeri più alti assieme a Schatzer, che di passaggi ne compie 26. I 19 di Tatiely Sena però, le valgono la percentuale migliore (61%). Incredibile il numero di Tarenzi, che nei pochi minuti in cui ha giocato, ha effettuato 5 passaggi senza sbagliarne uno, per una perfetta percentuale del 100%. Soprattutto, sorprende il dato dell’ex Chievo ed Inter sul possesso palla: solo 10 secondi.

Quello che emerge dai dati Panini Digital, questo weekend, è che appunto “niente è come sembra”. Infatti, a guardare l’incontro dalla solita prospettiva, non si è notato quanto effettivamente l’apporto di Oliviero sia stato importante, tanto quanto quello di De Rita, da noi premiata come migliore in campo. Come sempre, il supporto di queste statistiche, aiuta ad offrire una visuale diversa della partita, segnalando ciò che è sfuggito ad una prima – seppur attenta – visione.

Salernitana femminile, Rossella Cuomo: “Vogliamo allungare questa striscia positiva”

La Salernitana Woman vince il derby campano e so respira aria di ottimismo in casa granata:” Amio avviso è stata una vittoria meritata. Nel finale abbiamo avuto diverse occasioni per vincerla ma farlo a pochi secondi dalla fine è stato ancora più emozionante. Abbiamo piena consapevolezza nei nostri mezzi e daremo il massimo in ogni partita”. Queste le parole di Cuomo. La numero 9 prosegue sul momento di forma della squadra: “Vincere aiuta a vincere, vogliamo continuare su questa strada. Con questo doppio successo sono stati ripagati pienamente gli sforzi e il lavoro fatti durante il periodo di sosta”.

Prossimo impegno per la Salernitana è in casa contro l’Apulia Trani: “Sarà una gara difficile. Loro sono da sempre una squadra molto ostica e ben organizzata difensivamenta. Sarà difficile ma noi vogliamo vincere e gioire insieme ai nostri tifosi”.

Freedom FC Women: si dimette Petruzzelli, Michele Ardito è il nuovo allenatore

È un 2024 tribolato quello della Freedom FC, che ha iniziato con un buonissimo mercato in entrata, con tanto di potenziamento societario, mentre i risultati sono stati altalenanti. La trasferta di Tavagnacco è stata chiusa con 3 punti, con 92 minuti gestiti molto bene, poi nel finale la squadra ha rischiato di subire la rimonta. Poi sono seguite due sconfitte, una con il Cesena, in cui le Cuneesi hanno comunque sognato il colpaccio contro la quarta classificata, e l’ultima in ordine di tempo con il Genoa. Il 3-0, pesante visto il comportamento delle dirette rivali, ma che comunque riflette il campionato delle Rossoblù, lanciate ormai come rivelazione del campionato, e delle Biancorosse, che devono difendere la categoria.

In settimana, il tecnico Gianluca Petruzzelli ha voluto rassegnare le proprie dimissioni, e la società è corsa ai ripari per tesserare al più presto un nuovo tecnico. Ed è comunque un profilo di alto livello quello a cui il presidente ha puntato. Si tratta di Michele Ardito, esperto tecnico che ha allenato sia in Serie A, guidando il Mozzanica prima, guidandolo ad un ottimo quinto posto in coabitazione con il Sassuolo a quota 33 punti, nella stagione 2018-19. Segue l’esperienza con la Florentia San Gimignano, che però si chiude dopo la 10a giornata, fatale la sconfitta del “Santa Lucia” per 2-1 contro il Tavagnacco. Nel successivo campionato, in Serie B, subentra a Dalla Pozza per la 14a giornata sulla panchina del Chievo, conducendolo alla salvezza conquistando il 9° posto, grazie ad un ultimo mese veramente incredibile, in quella che è stata una delle stagioni più combattute per la salvezza del campionato cadetto. Nella stagione successiva, subentra ancora ad un allenatore, stavolta Roberto Rossi del Cesena, ma dopo le sconfitte con Tavagnacco e Como gli è preferito Rossi, che poi sarà rimpiazzato definitivamente da Ardito alla 23a. Il campionato sarà concluso all’undicesimo posto, il quartultimo, ma con un ampio vantaggio sulla zona retrocessione. Nell’ultima stagione, la scorsa, conduce il Cesena al 6° posto, con 52 punti. Dunque una nuova sfida per un allenatore che le sa affrontare.

Questo il comunicato stampa ufficiale della Freedom FC:

Dopo le dimissioni di mister Gianluca Petruzzelli, FREEDOM FC ha affidato la guida tecnica della prima squadra a Michele Ardito. Michele Ardito, vanta esperienze significative nel maschile, in Lega Pro, collaboratore tecnico a Como e allenatore in seconda in serie D, a Varese. Nel 2018 approda in serie A femminile, il club è l’Atalanta Mozzanica, sorprendente il quinto posto conquistato e l’ulteriore, ed esclusivo, merito di aver concluso il campionato da unica squadra che ha mantenuto l’imbattibilità contro i campioni d’Italia della Juventus. A seguire Florentia, Chievo e Cesena in Serie B. Sarà presentato alla stampa a breve insieme ai nuovi acquisti del Presidente nel mercato invernale“.

Alexandra Johannsdottir, Fiorentina Femminile: dolori e gioie di una campionessa

Credit photo: Alessio Bonaccorsi

La partita contro il Pomigliano, che ha visto la Fiorentina vincere in casa, ha confermato a tutti gli effetti il ritorno di Alexandra Johannsdottir sul rettangolo verde nelle sua massima condizione fisica.
La centrocampista islandese, infatti, si è distinta per le sue gesta in campo: il gol che ha sbloccato la partita (23′ del primo tempo), una traversa e il titolo di MVP (in quanto giocatrice che ha effettuato più tiri in porta e tocchi nell’area avversaria).

La stagione 2023-2024 per lei è iniziata in maniera per nulla positiva. Il primo giorno di ritiro, dopo soli 15 minuti dall’inizio degli allenamenti, Alexandra è uscita dal campo accusando dei dolori che, compiuti in necessari accertamenti, hanno rivelato una frattura parcellare a livello dell’astragalo.
E’ stato per lei, carica di aspettative, energie e consapevole degli obbiettivi da raggiungere, un duro colpo sia fisico che morale.
Ha raccontato che quello al piede è stato il suo infortunio più grave e che i momenti di stop (prima) e di recupero (dopo) sono stati davvero duri.
Con il desiderio di dimostrare tutto quello che sapeva fare, si è trovata nelle condizioni di doversi impegnare il doppio per dare prova delle proprie abilità:
”Sì,è stato l’infortunio più grave che ho mai subito. I primi mesi è stata davvero dura, soprattutto dal punto di vista mentale. Ero spesso da sola, non potevo scendere in campo con le altre. Non è stato semplice affrontare questa situazione, essere a Firenze per giocare a calcio e non poterlo fare mi lasciava un vuoto. Quando poi ho ricominciato ad allenarmi mi rendevo conto di non essere al 100%, capivo che dovevo rimboccarmi le maniche. Con un nuovo Mister e nuove compagne, avrei voluto dimostrare quello che sapevo fare. Essere temporaneamente impotente è stato l’aspetto più difficile. Ecco, questo forse è stato il punto più basso di questo infortunio. Rimanere indietro, essere quella meno in forma. Nonostante tutto mi sono impegnata, ho ricevuto aiuto e ne sono uscita”.

Il Mister De La Fuente, durante i mesi estivi, le aveva spiegato quali fossero le sue idee di squadra e di gioco. Nel momento in cui ha avuto la possibilità di rientrare in campo, ha dato tutta se stessa, a prescindere dal minutaggio, in modo da guadagnare mano mano un suo spazio sempre più ampio. Ad oggi è riuscita nel suo intento:
“Mister De La Fuente mi spiegò in estate che tipo di squadra e di gioco volesse mettere in campo. Essendo infortunata mi sono persa la creazione dell’alchimia in campo per cui quando sono rientrata ho capito che avrei dovuto dare il 100% in ogni occasione, anche se avessi avuto solo due minuti a disposizione. Ho cercato di fare del mio meglio, direi che ci sono riuscita visto che poi il Mister mi ha voluta utilizzare più spesso”.

Questa esperienza ha portato alla centrocampista una crescita a livello personale. Uscire dalla confort zone e allontanarsi dagli affetti, obbliga a fare i conti con la propria forza interiore, e ad essere più indipendente.
Allo stesso tempo Alexandra, che ha scelto la Fiorentina consapevole che avrebbe vissuto una realtà diversa da quella a cui era abituata, ha raccontato che ha imparato ad essere più paziente e a conoscere la cultura italiana, diversa in alcuni aspetti, da quella dell’Islanda:
“Dal punto di vista personale penso di essere cresciuta molto. Vivere lontano dalla tua famiglia e dagli amici ti costringe ad uscire dalla tua comfort zone, ad essere più indipendente. Sono molto legata alla mia famiglia, mi mancavano. Venire a Firenze mi ha insegnato ad essere più paziente, più capace di capire la cultura altrui. Ho scelto la Fiorentina proprio per migliorare come persona e come calciatrice”.

Nella sua seconda stagione nella squadra gigliata Alexandra ha trovato una serie A cresciuta di livello al punto tale che è difficile avere dei risultati schiaccianti anche contro le squadre che si trovano nella parte bassa della classifica:
“In questa stagione le partite sono più difficili e impegnative rispetto allo scorso anno.
Non vinciamo più 4-0, anche contro le squadre più indietro in classifica dobbiamo sudare e rimanere concentrate per novanta minuti. Ho visto una Serie A in crescita e questo è sicuramente un passo avanti”.


Quando si trova con la Nazionale islandese c’è sempre un certa curiosità da parte delle sue compagne di squadra riguardo l’Italia, il suo Campionato e il modo di vivere. E’ importante soppesare tutte queste informazioni nel momento in cui si decide di scegliere una nuova squadra.
Le strutture in Islanda non sono poi tanto all’avanguardia, come il Viola Park ad esempio, ma allo stesso tempo c’è parecchia uguaglianza tra il calcio femminile e quello maschile. Ragazze e ragazzi utilizzano le medesime strutture:
“Per adesso siamo due islandesi a giocare in Serie A, le altre compagne di Nazionale mi chiedono del Campionato ma soprattutto della vita in Italia. Vogliono conoscere com’è la vita a Firenze, cosa mangiamo, come viviamo. Sono aspetti che hanno un peso nella scelta di una nuova squadra, le invito sempre a provare una stagione qui!
Non abbiamo niente che assomigli al Viola Park! Mancano gli spazi e gli investimenti, ma c’è molta uguaglianza. Le squadre maschili e femminili si allenano sugli stessi campi e usano le stesse strutture. Girando l’isola ho notato che più o meno questo si applica ovunque”.

Alexandra, ormai praticamente fiorentina di adozione, trascorre quasi tutto il suo tempo (eccetto il periodo in cui sta con la Nazionale) in Italia ma, ha raccontato, ci sono alcune delle abitudini italiane a cui non riesce ad abituarsi. Una di queste è l’orario della cena essendo solita andare anche a letto abbastanza presto:
Gli orari della cena! Non riesco proprio a cenare con gli orari italiani, dopo le 19 per me è già tardi! Odio quando usciamo la sera e prenotano un tavolo per le 20.30, devo proprio sforzarmi (ride)! Vado anche a letto abbastanza presto, di solito prima parlo un po’ con la mia famiglia e il mio fidanzato al telefono”.

Riferendosi alla sua vita al di fuori dal campo da calcio l’atleta ha raccontato come sia una persona abbastanza tranquilla amante della cucina e di Netflix. Sul rettangolo verde poi la sua parte più estroversa si esprime al meglio, tende ad aprirsi di più.
In generale, comunque, è una persona che preferisce ascoltare piuttosto che parlare.
Nella sua vita al di là del calcio ci sono anche gli studi universitari. Essendo più incline alle materie scientifiche ha frequentato per due anni il corso di Ingegneria Medica, ma a causa della sua carriera da calciatrice che non le permetteva di seguire le due discipline contemporaneamente, ha dovuto mettere in pausa gli studi. Nello stesso tempo, però, con l’intenzione di rendere più sostanzioso il suo CV, ha virato la sua attenzione sull’informatica: “Fuori dal campo sono una persona tranquilla. Davvero molto rilassata, Netflix e cucina quando arrivo a casa la sera. Quando invece scendo in campo sono una persona diversa. Ho una grande personalità, parlo molto, ma quando finisce la partita questo aspetto si nasconde. Torno ad essere una persona abbastanza silenziosa che interviene solo se necessario. Sono più una ascoltatrice che una chiacchierona, anche in Nazionale.
Dopo il liceo ho iniziato a studiare Ingegneria Medica. Ho proseguito per due anni, poi mi sono spostata in Germania per giocare e non è stato semplice conciliare calcio e università. Ho messo in pausa questi studi, mi sono buttata sull’Informatica per arricchire il mio cv. Sono decisamente una “Math Girl”, appassionata di matematica! Per adesso ho dovuto interrompere gli studi, anche il trasferimento in Italia non facilita. Mi concentro sul calcio in attesa del futuro”.

Lo sport però, come è evidente, è la passione più grande di Alexandra Johannsdottir che oltre il calcio ha giocato anche a pallamano. Nel momento di compiere una scelta poi, il calcio ha vinto e lei ci si è buttata a capofitto dando sempre il massimo. Oltre lo sport, tutto ciò che la rende felice sono la famiglia e le lunghe passeggiate:
“La pallamano! Ho giocato in passato e adoro questo sport! Ad un certo punto ho dovuto scegliere tra calcio e pallamano….sapete cosa ha vinto!. Sono una persona semplice, cerco di essere gentile con tutti ma in campo do sempre il massimo. La famiglia, le passeggiate e il calcio: questo per me è l’ideale di felicità”.

 

DA NON PERDERE...