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Elena Proserpio Marchetti, Ravenna Women: “Sono sicura che i risultati arriveranno”

Credits: Ravenna Women

Al termine del match domenicale Ravenna-Parma, conclusosi con l’1-0 Ducale timbrato da Caterina Ferin, ai microfoni di BePi.TV, l’emittente del campionato cadetto, Elena Proserpio Marchetti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sulla prestazione della sua squadra.

Ci sono buone basi su cui lavorare. I progressi si son visti, soprattutto nel primo tempo. Il campo di sicuro era difficile, poi quando era diventato più facile, abbiamo giocato meglio noi. Abbiamo fatto due o tre azioni importanti, abbiamo applicato i principi su cui lavoriamo tutto l’anno… i risultati arriveranno, io ne sono sicura, lo posso dire qui a questo punto“.

De Matteis ha queste caratteristiche fisiche che le consentono di essere una lottatrice, però non abbiamo «l’accompagnatrice» [ride]. Cerchiamo di volta in volta di far inserire le mezzali, o di stringere gli esterni, ma ancora facciamo un po’ di fatica“.

Antonia Giammanco, Delegata AIAC Sicilia: “Vorrei vedere un aumento di massa di bambine che giocano a calcio”

Photo Credit: Maria Antonia Giammarco - AIAC Sicilia

La Sicilia è una regione molto importante per il settore femminile, basti pensare che ha raggiunto un secondo posto al Torneo delle Regioni nel 2018 e un quarto di finale nella competizione di quest’anno.
Abbiamo intervistato Maria Antonia Giammanco, Delegata AIAC Sicilia per il calcio in rosa e Selezionatrice della Rappresentativa Under 23 femminile siciliana.

Antonia ti va di presentarti ai nostri lettori?
«Sono Maria Antonia Giammanco, ex giocatrice di calcio a undici. Ho calpestato i campi da calcio da giocatrice per diversi anni come  centrocampista. Ho allenato per diversi anni nel settore giovanile maschile e femminile e, dopo alcuni anni,  mi sono abilitata Allenatrice Professionista UEFA  A. Ho svolto e svolgo scouting, sono stata consigliere provinciale AIAC, adesso coordinatrice regionale AIAC Femminile. Ho avuto l’incarico di Tecnico e Selezionatore della Rappresentativa Siciliana Under 23 per il torneo delle regioni in Abruzzo, conquistando nel 2018 il titolo di vicecampionesse d’Italia. Sono stata riconfermata anche per la stagione 2021/22 ma, causa Covid-19, non si è svolto il Torneo delle Regioni, mentre quest’anno in Piemonte siamo arrivate ai quarti di finale della manifestazione. Finito il torneo delle regioni sono stata premiata a livello nazionale come mister fair play delle regioni con delle motivazioni che mi hanno semplicemente emozionata».

Tu, in passato, sei stata una calciatrice. Che differenze hai notato tra il calcio del tuo tempo con quello di oggi?
«La differenza è basata sulla quantità, adesso c’è più materiale umano, ci sono più ragazze predisposte a disputare questa disciplina sportiva, sicuramente c’è stata anche un’evoluzione sulla qualità, sia l’aspetto tecnico e tattico il movimento femminile sta avendo uno sviluppo graduale e completo».

Da anni sei Delegata Calcio Femminile per l’AIAC Sicilia. Cosa ti ha portato ad accettare l’incarico?
«C’è un’affezione particolare verso questa associazione: prima ero consigliere provinciale AIAC, adesso delegata regionale AIAC calcio femminile a undici. Uniti si creano i presupposti per continuare i progetti, come la condivisione dei pensieri e di idee che ci permettono di confrontarci e di migliorarci anche tramite l’organizzazione di corsi di aggiornamenti e webinar. Desidero ringraziare, per questo, il mio presidente regionale AIAC Josè Sorbello, il consigliere nazionale Roberto Bellomo, e il presidente provinciale AIAC Piero Gatto».

Tu non solo lavori per l’AIAC, ma sei anche un’allenatrice. Quanto vale per una calciatrice avere al proprio fianco questa figura?
«L’allenatrice deve essere il leader del gruppo, l’esempio dei valori umani della perseveranza e influenza positiva nelle loro vite, l’essenza di una figura aperta alla cultura sportiva del comportamento dell’umiltà. Il rispetto totale verso tutto e tutti. L’educazione e sacrificio, se non hai trasmesso questo, non ci sono sistemi basici o moduli che ti faranno vincere».

Riusciremo, un giorno, a vedere una donna allenare una Prima Squadra Maschile?
«Se ci sarà mai una donna ad allenare una squadra maschile, sorriderò. Quello che si sta avverando nel mondo femminile è un popolamento di allenatori uomini. Penso fortemente che la cultura non dipenda dalla differenza del sesso, ma dalle proprie capacità intellettive».

Che sogni vorresti realizzare come Delegata AIAC Sicilia per il calcio femminile siciliano?
«Più che sogno un desiderio: vorrei vedere anno dopo anno un accrescere nei vari club nei propri settori giovanili, un aumento un insediamento di massa di tante bambine che sono patrimonio di ricchezza per il futuro del proprio club e del movimento siciliano».

E tu come Maria Antonia Giammarco che sogni vorresti riuscire a realizzare?
«Il sogno, come tutti gli allenatori, è quello di avere la possibilità, caratterizzata da condizioni favorevoli, per poter svolgere al meglio il tuo modo di allenare e giocare, qualsiasi cosa si presenta. Fino adesso mi ritengo fortunata».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’AIAC Sicilia e Maria Antonia Giammanco per la disponibilità.

Matteo Scarpa, Juventus Primavera: “Siamo ancora molto giovani e dobbiamo imparare a lasciarci alle spalle l’errore”

Siamo una squadra ancora molto giovane, ed andiamo ancora dietro all’errore, invece di lasciarcelo alle spalle: quando ti ritrovi in giornate come quella di oggi, dovresti cercare di continuare a giocare, lasciandoti scivolare addosso lo sbaglio per quanto possa pesare

Matteo Scarpa, l’allenatore della Juventus primavera, non ha dubbi sui perché della sonora sconfitta dal Milan, ma nel contempo riconosce i meriti della compagine rossonera: “Devo fare i complimenti al Milan, perché ha giocato veramente una grande partita”.

Il mister, nel contempo, è però fiducioso che “l’applicazione che mettono le ragazze nel lavoro quotidiano, ci porterà a notevoli miglioramenti nel prosieguo della stagione e sono altrettanto certo che centreremo l’obiettivo di crescere nel minor tempo possibile”.

Il fatto che tante, delle ragazze juventine, rendano qualche anno di età rispetto ad avversarie già più “formate”, è un dato che il tecnico bianconero non si nasconde  e che riconduce alle difficoltà espresse in precedenza: “La giovane età ci porta ad abbatterci facilmente e stiamo andando un po’ a corrente alternata: in altre occasioni siamo riuscite a ribaltare i risultati e questa è la prima volta che non ci riusciamo” ammette il nostro interlocutore “ma ci stiamo lavorando molto, su questi aspetti. Miglioramenti caratteriali ne abbiamo già mostrati, ma bisogna avere molta pazienza per poter arrivare a fine stagione avendo limato questi difetti”.

La sconfitta col Milan non compromette di certo l’obiettivo di puntare alle final four, ma forse fa suonare un campanello d’allarme, evidenziando delle carenze nei confronti delle capolista Roma: esiste la possibilità di recuperare questo gap, in tempo per giocarsi il titolo?

In realtà, sotto l’aspetto del gioco io non ho visto una squadra migliore dell’altra” premette Scarpa, che poi prosegue “di certo sotto l’aspetto del cinismo e della maturità, a noi manca qualcosa. In fondo, anche la sfida con le giallorosse è stata decisa da errori un po’ grossolani da parte nostra. Però preferisco qualche errore grossolano alla possibilità di non beccare palla per 80 minuti: in quel caso mi preoccuperei un poco di più…

L’allenatore bianconero resta comunque ottimista, sulle possibilità di correggere i difetti palesati, in tempo per giocarsi il titolo: “Di mesi a disposizione per migliorarci ne abbiamo, poi a maggio vedremo. Perché quelle sono le partite che vogliamo andarci a giocare, ma soprattutto sono le partite che le ragazze devono giocare se vogliono maturare”.

D’altra parte, la “zebrette” hanno già messo in mostra delle ottime individualità, che sicuramente possono fare il bene della squadra: “Avere tanta qualità nei singoli, aiuta poi la squadra ad essere competitiva, ma bisogna cercare di capire il più velocemente possibile che dobbiamo anteporre il ‘noi’ a quello che è l’ ‘io’…” specifica il tecnico “Storicamente tutte le squadre forti, maschili o femminili che possano essere, sono assemblate con tanti talenti e tante individualità e pertanto io sono contento di averne molte in squadra, anche se bisogna trovare l’equilibrio che vada a non pregiudicare il bene della formazione”.

In tribuna era presente l’allenatore della prima squadra juventina, Joe Montemurro: era venuto a visionare qualche ragazza in particolare?

I contatti con lo staff della prima squadra sono praticamente quotidiani e volti a risolvere eventuali loro necessità, e sovente organizziamo anche allenamenti congiunti, in modo che loro possano prendere visione del prodotto che c’è sotto” conferma il mister della formazione primavera “Ovviamente è un prodotto ancora grezzo, che speriamo però di preparare al più presto per poter essere integrato nella rosa maggiore”. Come conferma, aggiungiamo noi, la recentissima convocazione di Greta Bellagente con la prima squadra, a Biella. Ma non solo, perché pure il difensore Gloria Sliskovic ha già sovente “annusato” l’aria della formazione maggiore: “Gloria è una ragazza del 2005, che però ha già accumulato notevole esperienza anche nella sua nazionale e quando è con noi si mette sempre a disposizione con molta umiltà” sostiene Scarpa, che non lesina certo i complimenti per il difensore bosniaco “Lei una di quegli elementi da prendere ad esempio, soprattutto dal punto di vista caratteriale, perché l’esperienza accumulata in certi contesti la fa già trovare ‘pronta’ per ogni tipo di gara. La giovane età, poi, le permetterà di migliorare ulteriormente le sue già grandi qualità”.

Ludovica Buzzi, Athena Sassari: “Felice del gruppo e delle prime prestazioni, spero di poter dare qui il mio apporto”

In Italia tra le squadre a fare doppia attività tra calcio e futsal c’è l’Athena Sassari cara al patron Ardito. Il club sardo, che milita nell’Eccellenza sarda di calcio e nella Serie B di futsal, da qualche settimana ha nella propria rosa Ludovica Buzzi, che dopo le esperienze varie con il Cus Cagliari e Arzachena ha vestito la casacca dell’ Ampurias. Abbiamo raggiunto la stessa giocatrice per qualche battuta sulle prime settimane sui manti erbosi tra le fila dell’Athena Sassari.

Continuerò giocare anche a futsal con l’Ampurias. Mi ha incuriosito molto la chiamata del presidente Ardito, proposta e passione si sono sposati perfettamente con la poterla portare avanti anche con l’Athena Sassari. Mi sono trovata molto bene da subito con il gruppo, le ragazze ed il mister sono molto bravi, non mi hanno fatto sentire come la  nuova e questo lo apprezzo molto. Spero di poter dare una grande mano alla squadra e soprattutto di poter arrivare, tutte insieme, ad un posto in classifica degno per l’Athena”.

“Conoscevo già qualche compagna del gruppo poi, a poco a poco, ho ritrovato ragazze con cui ho giocato contro. Per me l’esordio è stato dopo il primo allenamento, quindi, c’era un po’ di ansia anche perchè tornavo a giocare a calcio dopo un po’ di tempo. Ho visto subito fiducia nei miei confronti, osservo molto le compagne che mi hanno dato una grandissima mano ad inserirmi nei meccanismi di squadra”.

“Le prime prestazioni mi sono piaciute, ci sono fondamentalmente  ci sono ancora un paio di cose da aggiustare ma il mister troverà la giusta quadra. Abbiamo dato tutto in queste due gare, mi piace molto l’aspetto con cui approcciamo le partite perchè non caliamo di attenzione entrando in campo con serenità e fiducia. Ho fiducia per il futuro di questa squadra”.

Coppa Italia: una sconfitta e una vittoria per l’Apulia Trani, le parole del tecnico Francesco Preziosa

Il percorso in Coppa Italia dell’Apulia Trani non era iniziato nel migliore dei modi, con le biancazzurre che hanno subito una sconfitta per 0-3 sul campo di Minervino al cospetto del Lecce Women. Al termine del match l’allenatore, Francesco Preziosa, ha dichiarato: “La prestazione delle ragazze è stata positiva fino a circa la mezz’ora quando hanno subito lo 0-1. Di li in poi, tenendo anche conto dei cambi, si è persa un po’ di lucidità. C’è da dire, però, che all’8’ una giocatrice salentina ha praticamente parato il pallone in area: il direttore di gara non ha dato ne il rigore e ne il cartellino: quest’episodio avrebbe potuto cambiare le sorti dell’incontro. La ripresa è stata una sorta di sgambata per tutte e due le formazioni con le leccesi che hanno trovato il tris sempre su palla inattiva”.

Le pugliesi sono tornate poi in campo domenica per il secondo incontro nel raggruppamento 3 contro il Matera Women e sono riuscite a trovare la prima vittoria. Il match si è concluso 1-2, decisive le reti di Corso e di Chiapperini. Queste le dichiarazioni del tecnico Francesco Preziosa ai canali ufficiali della società: “È stata una partita dai ritmi non altissimi che ci siamo giocati senza grossi tatticismi. Nel complesso una bella partita in cui le ragazze sono state più incisive fino allo 0-2. Dopo più di un’ora la stanchezza si è iniziata a far sentire con le materane che hanno accorciato le distanze. La squadra si è chiusa, poi, molto bene rischiando poco”.

IL VALORE DEL SUCCESSO: “È una vittoria che fa morale e che ripaga il tanto lavoro e i tanti sacrifici che stiamo facendo. Ci alleniamo quattro volte a settimana con alcune atlete che arrivano anche da fuori Trani. Successo che premia e che da una spinta in più per la sfida di mercoledì prossimo con il Molfetta: vogliamo riscattare la gara di campionato. Ovviamente il nostro pensiero è rivolto maggiormente al campionato…”.

Independent, Elio Aielli dopo il derby di Coppa con il Villaricca: “Le partite vanno chiuse prima”

Nella seconda giornata di Coppa Italia l’Independent ha ospitato la neopromossa Villaricca al Complesso Sportivo Kennedy. Ad aprire le marcature è Stephanie Galluccio, una delle grandi protagoniste della stagione della squadra verdeazzurra. Nella ripresa ancora una volta Galluccio mette a segno la rete che vale il raddoppio. Nel recupero, Di Blasio dopo aver raccolto un cross su piazzato serve Visco dall’altra parte del campo che batte Boccia in uscita accorciando così le distanze. Termina così 2-1 il derby campano di Coppa, con le pantere che sono riuscite ad avere la meglio.

Al termine della partita mister Aielli ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Siamo contenti perché volevamo dare continuità alla prestazione di domenica scorsa che non ci ha dato però punti. Oggi le ragazze hanno fatto una buona gara, ma ci siamo complicati la vita nel recupero come spesso accade. Dobbiamo maturare sotto questo punto di vista, le partite vanno chiuse prima. Ora lavoriamo per l’altro derby prima delle festività natalizie, con questo entusiasmo possiamo fare bene, soprattutto lavorare con serenità.”

Football, A Women’s game: dove la ricerca e la pratica si incontrano

Credit Photo: Staffordshire University

Durante l’intera giornata di lunedì 11 dicembre alla Staffordshire University, accademia ed un ristretto gruppo di addetti ai lavori si sono incontrati per condividere progetti di successo e applicare informazioni scientifiche e con fondamenti pratici per massimizzare il potenziale delle calciatrici e continuare ad implementare il successo del calcio femminile a livello nazionale ed internazionale.

Questa giornata è stata organizzata dalla Dott.ssa Jacky Forsyth, Professoressa Associata di Fisiologia dell’Esercizio alla Staffordshire University nell’ambito del progetto “European Women in Sportincentrato sul calcio femminile e fondato da Erasmus+, con durata tre anni. Il progetto coinvolge 9 università in 6 diversi Paesi geograficamente europei quali: Inghilterra, Francia, Polonia, Spagna, Bulgaria e Finlandia.

Prof. Jacky Forsyth ha aperto la giornata condividendo i risultati di 3 anni del Progetto European Women in Sport a livello internazionale. Ha poi preso la parola Claire-Marie Roberts che è a capo dello sviluppo del calcio di elite alla Premier League che ha condiviso le ultime novità sul professionismo calcistico femminile in Inghilterra e del ruolo che la Premier League ha fino ad ora avuto in questo ambito: un finanziatore silenzioso del calcio femminile. Sono infatti della Premier League i fondi alle Accademie femminili di calcio legate ai grandi club ed è la Premier League che ha finanziato e supportato la nascita di un organismo esterno che controlli l’operato di queste accademie avendo al centro sempre il benessere e lo sviluppo delle giocatrici.

La mattinata è proseguita con interventi relativi alla psicologia dello sport: da come dare un nuovo significato alla parola e alla esperienza dello stress possa risultare in un miglioramento della performance (Dr. Paul Mansell e Shane Carrington) al supporto che il Liverpool femminile ha avuto grazie ad un lavoro olistico che ha coinvolto Proprietari, staff, allenatori e Dott.ssa Francesca Champ, prima ancora delle giocatrici e dei risultati ottenuti in 3 anni.

Dr Craig Rosenbloom, medico del Tottenham Femminile fino alla scorsa stagione, ha condiviso alcune ricerche sulle commozioni cerebrali nel calcio femminile e della loro incidenza, mettendoli in relazione con l’equivalente maschile. Ha sottolineato anche l’importanza per gli allenatori e giocatrici nel riconoscere i segni delle possibili commozioni cerebrali e di come sia fondamentale, in caso di dubbio, pensare di sostituire la giocatrice che ha subito un colpo al collo e/o alla testa. Qui in Inghilterra, la Federazione ha fornito un protocollo di ritorno al gioco per tutti i giocatori e giocatrici che hanno subito una commozione cerebrale o trauma alla testa che è diviso per adulti e ragazzi/e sotto ai 18 anni ed è in fasi. Il ritorno può anche avvenire a 4 settimane dall’episodio di trauma.
Ha chiuso la mattinata Katrine Oklhom-Kryger ha condiviso la ricerca sugli scarpini disegnati per un piede femminile e le ragioni base per questa esigenza che non si basa solo sugli infortuni, ma sulla biomeccanica e dimensione dei piedi femminili.

Il pomeriggio ha avuto come centro di discussione il supporto agli allenatori nell’affrontare con le atlete la tematica del ciclo mestruale e dell’impatto in allenamento e in termini di performance. Cambiare la narrativa del ciclo mestruale e sport, cercando di creare una conoscenza e accettazione positiva da parte delle atlete, legando la ciclicità ad un fattore di salute del corpo femminile e di come utilizzare alcune accortezze nel kit (Esther Goldsmith e Julia Donnelly). A questo ha avuto seguito un’interessante intervento sull’importanza della giusta misura e del giusto tipo di reggiseno sportivo e di alcune risorse disponibili online per famiglie ed atlete atte a rendere chiaro come trovare il reggiseno sportivo ideale dato che anche questo incide parecchio (dati alla mano) sulla performance delle giocatrici (Nicola Brown).

Da allenatrice ho trovato parecchio interessante la ricerca presentata da Naomi Datson sullo scanning che ha avuto per oggetto i quarti di finale dell’Europeo Femminile 2022. Le giocatrici di centro campo hanno fatto 0.95 scanning al minuto in media. Scanning è una delle qualità che noi allenatrici/allenatori delle giovanili qui in Inghilterra non alleniamo particolarmente, ma che deve essere assolutamente incentivata come qualità.

Ha chiuso i lavori Maurizio Valenti della Manchester Metropolitan University presentando una ricerca sui fattori che influenzano gli spettatori e gli interessi dei tifosi della WSL che possono essere di interesse ai manager che operano nel calcio femminile di alto livello.

Per ulteriori informazioni relative al progetto European Women in Sport: http://e-wins.eu/

 

Alain Conte, coach Cesena: “Nell’economia della gara col Chievo è un punto giusto”

Photo Credit: Federico Fenzi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

L’allenatore del Cesena Alain Conte ha analizzato, davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv, il 2-2 tra le cesenati e l’H&D Chievo Women della decima giornata di Serie B.

“Nell’economia della gara è un punto giusto: nel primo tempo l’atteggiamento non è stato dei migliori e abbiamo sofferto la loro aggressività. Ci siamo poi rimesse in carreggiata però abbiamo regalato il gol del pareggio concedendo un calcio d’angolo dove la palla invece poteva essere gestita diversamente e con più tranquillità. Gli errori capitano a tutti: sbagliano gli attaccanti, i centrocampisti, i difensori e anche i portieri. Serafino sta facendo una grande stagione, va dato merito anche all’attaccante per averci creduto e di essere stata lesta nell’intercettare il pallone. L’atteggiamento aggressivo l’abbiamo subito tutte da Serafino in poi, quindi ci sta che il gol venga da una loro momento di pressing. Noi proviamo a giocare a calcio e l’errore nelle partite ci può stare, però alla fine portiamo a casa un punto e siamo contenti. Noi dobbiamo cercare di chiudere bene l’anno perché stiamo facendo un percorso importante e abbiamo piacere e voglia di regalare ai nostri tifosi gli ultimi 3 punti del 2023. Valuteremo la condizione di alcune giocatrici  che oggi sono uscite dal campo un po’ acciaccate, poi in settimana prepareremo la gara sempre nel rispetto dell’avversario ma con la determinazione di voler portare a casa i tre punti“.

Domenica Carone, Soccer Altamura: “Ricordo gli inizi in una squadra femminile, è stato come trovare la felicità”

Nei giorni scorsi il portale iltag.it ha intervistato la giovane classe 2001 della Soccer Altamura, squadra del girone C di Serie B del futsal, Domenica Carone. Questo un estratto della parole rilasciate della stessa calcettista:

 “Credo che non ci sia un qualcosa che ti faccia innamorare del calcio, almeno per quanto mi riguarda si nasce con il pallone nel sangue.  Quando ho scoperto l’esistenza di una squadra di calcio femminile, per una come me che non ha mai avuto la possibilità di giocare altrove come i miei fratelli, è stato come trovare la felicità. Significava vivere un vero e proprio sogno. Avrei giocato con una vera e propria squadra di ragazze, che si allenavano come delle vere professioniste e giocavano partite, dunque non avrei potuto desiderare di meglio. Direi che a differenza del calcio, con il futsal non si rischia mai di annoiarsi, poiché succedono così tante cose in poco tempo che si fa fatica a stargli dietro, oltre che alla spettacolare tecnica che i giocatori di calcio a 5 mostrano dato che giocano in un campo molto più piccolo e quindi in spazi ridotti. Di motivi per seguire questo sport ce ne sono tantissimi, ma per comprenderli davvero basterebbe assistere anche solo ad una partita, per questo invito i lettori a seguirci sui social così da avere le date in cui giochiamo le partite di campionato. Sappiate che si corre il rischio di innamorarsi a prima vista”.

Serena Landa, Chievo: “Felice del rientro dopo lo stop per infortunio. Buona prestazione, dobbiamo continuare cosi”

Photo Credit: Pierangelo Gatto - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Chievo nell’ultimo turno ha impattato contro il Cesena per 2-2.  Nel post gara a parlare in casa veneta è stato la punta clivense Serena Landa, andata in rete, che ai microfoni di Bepi Tv ha dichiarato:

“Sì, sono molto contenta perché comunque rientravo da uno stop di tre settimane dopo l’infortunio. Tornare cosi quindi è una grande felicità e sono contenta per la squadra. Volevamo vincere, sicuramente, abbiamo pareggiato ma siamo contente lo stesso della prestazione che abbiamo fatto. Dobbiamo continuare a lavorare così e arriveranno anche i risultati. Ravenna? Credo che sarà una partita molto importante e complicata, sono tutte partite molto difficili, anche se si gioca contro l’ultima in classifica. Loro hanno bisogno di far punti come noi abbiamo bisogno di ritornare alla vittoria, quindi sarà una partita come tutte le altre”.

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