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Bitonto-Kick Off, un nuovo capitolo. Santos e Stegius: “Non siamo le stesse della Supercoppa”

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Bitonto-Kick Off, la sfida che negli ultimi sei mesi ha assegnato Coppa Italia e Supercoppa (entrambe alle leonesse pugliesi), torna in formato campionato in occasione della sesta giornata della regular season di Serie A femminile. Da una parte la capolista solitaria, dall’altra l’outsider per eccellenza: quanto basta (e avanza) per 40’ da seguire tutti d’un fiato.

QUI BITONTO – Direttamente dal PalaPansini di Giovinazzo, è Diana Santos a fare le carte al match. “Penso che per tutte e due sarà una gara che avrà poco a che vedere con la Supercoppa: ho visto le prestazioni della Kick Off e mi è sembrata una squadra più matura, ma anche noi abbiamo lavorato tanto e non saremo le stesse di Mola di Bari. Anche se non mollano mai, noi vogliamo continuare il percorso in testa alla classifica”.

Imbattuto e col miglior attacco: il Bitonto è sempre più dream team. “Ma questa può essere un’arma a doppio taglio: una responsabilità in più per noi che abbiamo vinto tutto e abbiamo il compito più duro, quello di confermarsi, e uno stimolo in più per gli altri, che contro una squadra titolata proveranno a gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo. Il campionato è lungo e non dipende da una sola domenica, ma – alza il livello dell’attenzione il centrale difensivo – è pur vero che ogni domenica serve a prepararci alla fase più delicata della stagione e, ancor prima, alla Champions. Un anno straordinario ci porta in Spagna per una competizione da sogno e noi faremo di tutto per realizzarlo”.

QUI KICK OFF – Palla alle ospiti con Madeleine Stegius, mattatrice nella gara di domenica scorsa contro la T&T Royal Lamezia. “Quest’anno ricopro un ruolo un po’ diverso rispetto allo scorso anno, ma come sempre cerco di fare del mio meglio per sostenere le mie compagne, sia in attacco che in difesa. Siamo una squadra rinnovata e questa col Bitonto sarà una buona occasione per migliorare come individui e come gruppo. Il nostro punto di forza? Non rinunciamo mai a giocare e abbiamo un futsal riconoscibile, ma rispetto alla gara di Supercoppa apporteremo delle variazioni alle quali le nostre avversarie potrebbero non essere preparate”.

Forti sicuramente, imbattibili no. Questo il mantra della Nazionale svedese. “Parliamo di un’ottima rivale, con una fase offensiva che sarà il pericolo numero 1 per noi, ma penso che in difesa ci sia modo per riuscire a colpirle. Dal canto nostro, ci è voluto un po’ di tempo perché tutto iniziasse a funzionare a dovere: non siamo soddisfatte dei risultati e siamo state un po’ sfortunate in alcune partite, ma cresciamo di settimana in settimana. Le ultime due vittorie lo dicono chiaro: la Kick Off è sulla strada giusta e darà filo da torcere a chiunque”.

IL RESTO DELLE GARE – GTM Montesilvano-Audace Verona è l’anticipo di sabato 4 novembre (ore 18:30), domenica 5 il resto delle gare: la T&T Royal Lamezia apre le porte allo Stilcasa Costruzioni Falconara (15:30); alle 16, insidia Atletico Foligno per la Lazio in trasferta e concomitante fischio d’inizio per Vip-TikiTaka. Pelletterie-Molfetta si sfideranno alle 17, chiusura alle 18 con Bitonto-Kick Off. Dirette streaming su Futsal TV.

Bologna, oggi l’anticipo in trasferta col Chievo

Photo Credit: Bologna FC 1909

Riparte, dopo la sosta nazionali, il campionato di Serie B femminile che, nell’anticipo della 6a Giornata di oggi alle 15:00, vede sfidare il Bologna di Simone Bragantini e l’H&D Chievo Women al “Sinergy Stadium” di Verona.
I biglietti d’ingresso sono disponibili sia al botteghino dello stadio, sia su Mailticket.

QUI BOLOGNA
Tre sconfitte consecutive per le Gelmetti e compagne, residenti ancora al 10° posto a 4 punti con San Marino Academy e Res Women. Poco per una squadra che ha mostrato continuità di prestazioni, con una rosa giovanissima ma bisognosa di adattarsi al più presto in un campionato molto competitivo. Nella lista delle convocate mancherà la centrocampista Barbaresi, mentre saranno disponibili Kustrin e Gradisek, rientrate dall’impegno con la nazionale slovena, con la quale Zala ha raccolto undici minuti nella seconda sfida alla Bielorussia.
Quella di oggi sarà una sfida che, nel dicembre scorso, si era già vista in un allenamento congiunto, vinto dalle venete per 1-0.

QUI H&D CHIEVO WOMEN
Le gialloblù guidate da Fabio Ulderici sono un gradino appena sopra alle felsinee, ma con 7 punti figli di due vittorie – contro Arezzo e San Marino Academy – e il pareggio in casa del Brescia, prima della sosta. Le rossoblù dovranno prestare particolare attenzione a Roberta Picchi, in gol tre volte finora e “vecchia” conoscenza della scorsa stagione, quando vestiva la maglia del Lumezzane. Quella veneta è una formazione che da anni sosta in cadetteria, con la denominazione Fortitudo Mozzecane: nel 2011 riuscì a ottenere anche la promozione in Serie A, mentre nel 2019 ha trovato la partnership con l’A.C. Chievoverona, seguita dall’accordo – nell’ultima estate – con Cittadella Women e Vicenza Femminile

LE PAROLE DI BEATRICE SCIARRONE
Sulla sconfitta contro il Genoa: “Ci ha lasciato l’amaro in bocca, è stata una partita combattuta e nel suo corso abbiamo avuto diverse occasioni per andare al pareggio, sicuramente ci ha fatto capire che in quelle possibilità che abbiamo sotto porta dobbiamo essere ciniche e sfruttarle“.
Sulla prima promozione in B: “Non credo che essere una squadra neopromossa possa essere uno svantaggio per noi, in diverse partite malgrado il risultato, abbiamo fatto buone prestazioni, stiamo ingranando la marcia per stare al passo con le altre squadre che militano in serie B come noi“.
Sulla concorrenza interna: “Assolutamente , la competizione in allenamento c’è e fa bene a tutte perché ci aiuta a migliorarePersonalmente con le compagne mi trovo molto bene, stiamo creando un ottimo gruppo squadra“.

CONVOCATE
Portieri: Lauria, Sassi L.;
Difensori: Arcamone, Giovagnoli, Raggi, Ripamonti, Sciarrone, Zanetti;
Centrocampisti: Antolini, Da Canal, D’Avino, De Biase, Gradisek;
Attaccanti: Cacciamali, Colombo, Farina, Gelmetti, Kustrin, Spallanzani.

Il Presidente Bergamini riceve il premio Beppe Viola: “Il futsal è il modo più semplice di creare una famiglia sportiva”

Credit Photo: Divisione Calcio a cinque

Il Salone d’Onore del CONI è stato la splendida cornice, nel pomeriggio di lunedì 23, della quarantesima edizione del Premio AiCS di cultura sportiva “Beppe Viola”. Durante la cerimonia, condotta dal vicedirettore di Rai Sport Marco Lollobrigida, il presidente della Divisione Calcio a 5 Luca Bergamini ha ricevuto lo storico riconoscimento insieme ai giornalisti Marino Bartoletti e Simona Rolandi, al centrocampista della Roma Edoardo Bove e all’allenatore di calcio Andrea Stramaccioni.

BERGAMINI – Dopo gli interventi del patron della manifestazione Raffaele Minichino, del presidente di AiCS Bruno Molea, del Segretario Generale del CONI Carlo Mornati, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti Guido D’Ubaldo e del presidente della FIGC Gabriele Gravina, il numero uno di Viale Tiziano è stato insignito dell’ambizioso premio: “Stiamo recuperando il valore del nostro sport, che ha senso solamente se è uno sport sociale. Il nostro scopo è recuperare quei ragazzi che scendono per strada e iniziano a giocare come abbiamo iniziato tutti noi. Il calcio a 5 è il modo più semplice di creare una famiglia sportiva – sottolinea Bergamini -, il modo migliore per avvicinarsi allo sport di squadra e per creare giovani felici, non giovani di successo. Per indole sono sempre stato un costruttore di futuro, più che un imprenditore del presente. Rappresento un movimento giovane, che ha quarant’anni di vita come questo premio: è un riconoscimento per tutto il futsal, nel ricordo di Beppe Viola”.

Erika Ponzio, Moncalieri: “Diverse palle inattive che potevamo sfruttare meglio”

Credit Photo: Lavinia Quagliotti

Termina 0-0 lo scontro tra Moncalieri ed Orobica; la porta inviolata nell’ottava gara di campionato suggerisce al gruppo un aspetto positivo: la vivacità registrata fino al triplice fischio ha comunque permesso il +3 statistico per un punteggio pari a 17. Le biancoblù sapranno valorizzare al meglio questo risultato ottenuto contro la prima in classifica! Pur non accontentandosi del pareggio, faranno tesoro della prestazione in vista delle prossime gare. Il target del girone rimane alto e la formazione di Ferrarese continua a tenersi su una buona scia di traguardi, dimostrando una seria compattezza utile a farsi spazio tra le big in lista. Il commento post gara dell’attaccante leva ’93 del Moncalieri Erika Ponzio: “Nel complesso penso sia stata una buona gara, soprattutto nel primo tempo quando abbiamo preso metri e siamo rimaste nella loro metà campo (anche se tutta la partita non è stata concentrata lì ma più a centrocampo e difesa). Ci sono state diverse palle inattive che potevamo sfruttare meglio; la più pericolosa è stata la punizione nel secondo tempo. Il tutto non è stato focalizzato davanti, si è combattuto molto e il loro gioco sicuramente non ha aiutato, considerati i tantissimi lanci da dietro verso l’attacco; per questo motivo c’era tantissima distanza tra i reparti”.

Archiviata la parità, il gruppo è già concentrato sulla trasferta di questa settimana; sarà il Real Meda a fare da padrone di casa in occasione della nona giornata. A tal proposito, la stessa ha riferito: “La stiamo preparando come tutte le altre partite, senza guardare la classifica perché, come già visto, ognuna è a sè. Concentrazione, determinazione e voglia di vincere sono la chiave per ottenere i risultati“.

Marco Vernacchio, Ravenna U17: “La squadra è giovane e molte di loro sono alla prima esperienza nel calcio a 11, prediligo il miglioramento personale al risultato”

Credit Photo: Ravenna Women

Tecnico della formazione U17 del Ravenna Women, Marco Vernacchio ha parlato ai microfoni del club romagnolo, analizzando ciò che l’ha spinto ad intraprendere questo percorso e soffermandosi poi conseguentemente sulla propria squadra e sugli obiettivi da seguire. Queste le sue considerazioni:

“Sono fortemente convinto che il lavoro nei Settori Giovanili sia fondamentale per la crescita di calciatrici sempre più pronte ad affrontare le sfide che il loro amato sport richiede. Per questo motivo ho accolto la splendida opportunità di essere parte di questo percorso. In effetti è da 5 anni che alleno nel femminile, tra Settore Giovanile e Prime Squadre, con una bellissima parentesi con il Napoli. Posso affermare che la caratteristica principale delle calciatrici è la loro “sana ossessione” di allenarsi per il  miglioramento personale e una grande forza mentale, alimentata dalla loro spiccata parte emotiva.”

“L’ottima partenza la lego subito all’ottima prestazione, vero focus della mia squadra. Personalmente prediligo far mantenere la concentrazione delle giovani calciatrici sul loro miglioramento personale. Per il risultato c’è tempo. La squadra è giovane e molte di loro sono alla prima esperienza nel calcio a 11. Come allenatore questo è veramente “sfidante”, perché è come avere in mano un libro con tante pagine bianche da riempire. L’obiettivo è di trasmettere le mie competenze, come un insegnante che lascia un segno indelebile capace di alimentare in maniera concreta i loro sogni. L’Augurio che rivolgo loro è quello di continuare a giocare con questo stato di benessere che solo la gioia e il divertimento di fare ciò che si ama può dare.”

Laure Bourgouin, Pomigliano: “Spero che la fortuna inizi a girare, contro la Samp bisogna assolutamente vincere”

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

Domani a mezzogiorno e mezzo il Pomigliano scenderà in campo per un delicato scontro salvezza contro la Sampdoria. Con un solo punto dopo cinque giornate e la peggior difesa del campionato, la squadra di Contreras è chiamata a mostrare gli artigli contro le blucerchiate, che tra l’altro sono uscite vincitrici dal primo scontro stagionale tra le due compagini in Coppa Italia. Ecco dunque le parole della francese Laure Bourgouin ai microfoni ufficiali del club:

“Tutte abbiamo voglia di fare il nostro il meglio, battendo la Sampdoria. Abbiamo solo un punto in classifica, è importante iniziare a vincere perché le prossime partite iniziano a diventare davvero importanti. Ci sono stati dei miglioramenti nelle ultime uscite, non giochiamo da molto insieme e stiamo lavorando sotto questo aspetto”.

“Penso che qualche volta, come contro il Milan, ci è mancato il successo, e spero che la fortuna inizi a girare proprio da questo weekend. La squadra sta bene, c’è una progressione costante, ci sentiamo bene insieme e stiamo crescendo. Anch’io sto trovando il mio equilibrio, spero di poter avere più tempo in campo per mostrare ciò che sono in grado di fare”.

“Non sarà facile contro la Samp, è una squadra con un bell’impatto fisico. Dobbiamo assolutamente vincere, non possiamo perdere contatto contro le altre squadre della classifica. Dobbiamo prenderci i tre punti”.

Greta Raggi, Bologna: “Società che ha un progetto di lunga durata. Quattro punti nelle prime cinque partite? Potevamo raccogliere di più”

Photo Credit: Bologna FC 1909

La Serie B sta per ripartire e il Bologna intende fermare la striscia negativa che la sta attanagliando in questo momento, poiché viene da tre sconfitte consecutive in campionato, e domani contro l’H&D Chievo Women vuole tornare, sportivamente parlando, a sorridere.
Nel gruppo di Simone Bragantini c’è Greta Raggi, terzino classe ’02 che, dopo sei anni tra San Zaccaria e Ravenna, ha deciso in questa stagione di vestire la maglia rossoblù e in sei presenze con le felsinee, di cui una in Coppa Italia, è riuscita ad offrire due assist alle sue compagne.
Ed è proprio Greta la protagonista della nostra intervista di oggi.

Greta cosa ti sta dando il calcio fino a questo momento?
«Sicuramente mi sta dando tanto, soprattutto fuori dal campo, perché ho incontrato persone che fanno e faranno parte della mia vita. Metà della mia giornata è dedicato al pallone: è una passione che spero di portare con me per altri anni».

Come hai scoperto di essere un terzino?
«Quando ero piccolina e giocavo con i maschi giocavo terzino, per poi riscoprire quel ruolo tre anni fa. Mi piace molto fare sia la fase difensiva che offensiva, e mi trovo a mio agio giocare lì».

Perché quest’anno hai scelto di andare al Bologna?
«Perché è una squadra che poteva dare tanti stimoli, con una società che vuole investire molto e ha un progetto di lunga durata. Poi, perché mi permette di essere vicina a casa, dato che abito a Forlì e studio a Bologna».

La stagione del Bologna non è iniziata sotto i buoni auspici: infatti sono arrivati quattro punti in cinque partite di Serie B…
«Avremmo potuto raccogliere più di quanto abbiamo raccolto. Ci è mancata la cattiveria in alcune partite ma, per il livello di squadra che abbiamo, abbiamo le possibilità per rifarci».

Come se non bastasse, la squadra ha aperta una striscia negativa di tre sconfitte consecutive, l’ultima arrivata contro il Genoa due settimane fa. Cosa è mancato al Bologna per avere la meglio sulle genoane?
«Penso che, in alcuni momenti della partita, non siamo state ciniche in fase difensiva che in quella offensiva, soprattutto negli ultimi venti metri in cui non abbiamo concretizzato».

Quanta è stata fondamentale per il Bologna, dal tuo punto di vista, la pausa delle Nazionali?
«Sicuramente ci è servito tanto per staccare e rimettere a posto varie idee e vari pensieri».

Ora è il momento di tornare in campo, e il Bologna andrà sabato in casa dell’H&D Chievo Women e l’obiettivo è solo uno: uscire dal rettangolo di gioco con un risultato utile…
«Il Chievo è una grande squadra, non sottovaluteremo l’avversario. Stiamo preparando la partita per fare una grande prestazione: l’obiettivo è quello dei tre punti».

Che Serie B hai notato dopo cinque gare andate in archivio?
«Vedo un campionato competitivo di anno in anno, dove ogni squadra può vincere e perdere contro tutte, dove il livello tecnico si alza sempre di più. Per me è uno stimolo in più giocare in Serie B».

Tra le formazioni di Serie B vi è il Ravenna, squadra che tu hai fatto parte per sei anni. Cosa ti ha lasciato la maglia delle ravennati?
«Era la maglia che sognavo sin da piccola: è stato un orgoglio giocare per il Ravenna, un posto dove ho conosciuto delle persone che mi hanno formato sia come giocatrice che come ragazza».

Secondo te, come sta il calcio femminile italiano dopo il primo anno di professionismo?
«Penso che sia un passo enorme, perché il professionismo ti permette di avere più tutele, poiché le donne sono finalmente considerate professioniste. Chiaramente servirà tempo per migliorarlo».

Com’è la tua vita al di fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono al secondo anno di Scienze Motorie, la mia giornata è divisa tra studio e calcio».

Che obiettivi ti sei prefissata di raggiungere nei prossimi anni?
«Il mio obiettivo sarebbe quello di laurearmi nel giro di due anni. Mi piacerebbe giocare in Serie A».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Bologna in vista dell’imminente ripartenza del campionato?
«Quello che dobbiamo fare è giocare unite ed insieme: solo così possiamo farcela».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Bologna FC 1909 e Greta Raggi per la disponibilità.

Anna Catelli, Cesena: “Soddisfatta di questa partenza, ma ci sono tante partite. Gruppo unito verso lo stesso obiettivo”

Photo Credit: Andrea Vegliò - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Cesena sta per tornare in campo, dove le ragazze di Alain Conte affronterà in casa il Pavia Academy nella sesta giornata di Serie B.
Nel turno precedente le cesenati, attualmente quarto con dodici punti, hanno superato per 2-1 il Tavagnacco, e tra le marcatrici di quella partita vi è una calciatrice che ha messo a referto la sua seconda marcatura in carriera: stiamo parlando di Anna Catelli, centrocampista classe ’02 arrivata quest’anno a Cesena dopo esperienze al Como, all’Inter e al Verona.
La nostra Redazione ha raggiunto Anna per risponderci ad alcune domande.

Anna cosa significa per te essere una centrocampista?
«Mi piace essere un centrocampista; si è sempre nel vivo dell’azione e si contribuisce sia in fase offensiva che difensiva. È un ruolo di intelligenza e libertà di gioco».

Cosa ti ha portato, quest’anno, a far parte del Cesena?
«Il Cesena mi ha presentato un progetto serio ed interessante. Voglio ripartire da qui per tornare al cento percento della forma, aiutando le compagne e facendomi aiutare da loro».

Parliamo di quest’inizio di stagione, dove la squadra ha ottenuto dodici punti in cinque partite giocate in Serie B. Ti aspettavi questa partenza?
«Abbiamo fatto dei buoni punti, ma pensiamo partita per partita a fare il meglio possibile. Siamo soddisfatte di questo inizio stagione, ma ci aspettano ancora molte partite».

Tra l’altro il Cesena c’è un dato che salta all’occhio: infatti, ha subito solamente quattro gol, risultando la terza miglior difesa del campionato.
«In difesa siamo ben organizzate e compatte; mi fido molto delle mie compagne, e questo clima di fiducia aiuta sicuramente a fare buone prestazioni».

Occupiamoci del 2-1 ottenuto contro il Tavagnacco. Quanto vale, per te, questa successo?
«Una vittoria è sempre una vittoria. Sono ancor più felice di aver trovato il primo goal per questa maglia e dopo tanto tempo di stop, ma ciò che contava di più era portare i tre punti a casa».

Quella contro il Tavagnacco si tratta del tuo secondo gol in carriera dopo quello con l’Inter contro il San Marino nel 2020. Che effetto ha fatto per te tornare a segnare?
«È un’emozione forte tornare a segnare dopo così tanto tempo. Si sentono ripagati i sacrifici, le fatiche e le difficoltà».

La pausa delle Nazionali sta finendo, e la Serie B sta per tornare in campo, dove il Cesena incrocerà il Pavia Academy, che è distante tre punti dalla squadra. Cosa non deve sottovalutare il gruppo in vista di questa partita?
«Nessuna partita è da sottovalutare, e stiamo preparando la partita con il Pavia al meglio. Loro hanno fatto un buon inizio campionato, e noi metteremo in campo tutta la nostra determinazione per portare a casa la partita».

Che impressioni hai su questa Serie B dopo cinque giornate andate in archivio?
«È un campionato competitivo che, negli ultimi anni, ha sicuramente alzato parecchio il livello. Sono contenta di potermi confrontare con questa realtà per crescere e migliorare».

Tra le squadre presenti nel campionato cadetto vi è il Verona, dove tu ne hai fatto parte per una sola stagione. Cosa ti ha lasciato la maglia delle scaligere?
«L’esperienza a Verona mi ha lasciato tanto. Sebbene dal punto di vista calcistico il risultato non sia stato quello desiderato, porto con me tanti ricordi ed esperienze dentro e fuori dal campo. Ho incontrato persone che mi hanno sempre aiutato e supportato».

Tu, in passato, hai anche fatto parte dell’Inter che, attualmente, è terzo in Serie A. Credi che le nerazzurre possano arrivare in alto quest’anno?
«L’Inter farà sicuramente un buon campionato. Sono una squadra forte e hanno individualità importanti; tutte le carte in regola per togliersi grandi soddisfazioni».

Che idea ti sei posta sulla situazione attuale del calcio femminile italiano?
«È un movimento in grande crescita, nel mondo e in piccolo anche in Italia. Penso ci sia ancora tanto lavoro da fare, ma l’avvento del professionismo ha dato sicuramente una scossa importante».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«La mia vita al di fuori del calcio si divide in relax, hobby e studio. Sono iscritta al secondo anno della facoltà di psicologia; mi piacciono i videogiochi, la musica e la buona compagnia».

Che sogni vorresti realizzare in futuro?
«Vorrei togliermi più soddisfazioni possibili, nel calcio e non. Voglio laurearmi, magari continuare a studiare e giocare a calcio ad alti livelli il più possibile».

Che cosa vuoi dire alle tue compagne del Cesena in vista della ripresa del campionato?
«Siamo un gruppo unito e viaggiamo tutte con lo stesso obiettivo, ci stiamo allenando bene per riprendere al meglio il campionato e affrontare nel modo giusto le prossime partite».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cesena FC Femminile e Anna Catelli per la disponibilità.

Serie A eBay – Il Como vola con Bruzzano, l’allenatore più giovane d’Italia. “Spero di essere un esempio, per i club e per i 30enni come me”

Credit: Fabrizio Brioschi -Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Roma, Juventus, Fiorentina, Inter, Como. La poule scudetto della Serie A eBay, se la prima fase finisse oggi, avrebbe una faccia nuova rispetto allo scorso anno. Ma, comunque vada, un volto nuovo c’è già, ed è giovanissimo: Marco Bruzzano ha solo 30 anni ma, in estate, dopo la scelta di Sebastian De La Fuente (di cui era vice) di accettare la proposta della Fiorentina, il Como Women ha scelto di affidargli una squadra il cui capitano –  Giulia Rizzon – ha la stessa età dell’allenatore e, tanto per citarne una, il portiere Maria Korenciova ha quattro anni in più. Domenica alle 18, il Como affronterà l’Inter, e la storia di Bruzzano – nato nel 1993 a Paderno Dugnano (MI) e tecnico più giovane tra i club professionisti in Italia – ha fatto tappa proprio su una panchina nerazzurra, ma prima ancora su un campo di calcio. Da difensore, in Eccellenza e Promozione: Marco studia Scienze Motorie, facoltà che implica una buona condizione fisica per svolgere lezioni pratiche. Gli infortuni, però, lo accompagnano a tal punto da dover chiudere a 22 anni il suo primo tempo: alla stessa età inizia il secondo, da allenatore. Prima nell’Usva San Francesco, poi nella scuola calcio dell’Inter. Dai bambini alle ragazze Under 14, poi vice in Primavera con De La Fuente.

“La mia vita e la mia giovane carriera sono state un percorso di crescita, partito dal basso – racconta -. Ed è forse questa visione così ampia ad avermi portato fin qui”. Fino a una decisione complicata, ma che sta pagando. Nel 2021, Bruzzano lascia l’Inter e segue De La Fuente e il direttore Miro Keci al Como. “Non vivo la partita contro l’Inter come un cerchio che si chiude – dice –. Ma ripenso a tutte le scelte che ho fatto, alcune anche molto difficili: sarà bellissimo vivere questi 90 minuti”. Da un mese, Bruzzano è allenatore UEFA A, ma ha nel curriculum anche diversi corsi da match analyst: nella vita, però, ha lavorato nelle scuole ed è stato anche personal trainer in una palestra. “Ho sempre cercato di affiancare al campo un percorso di studio e il lavoro: portavo avanti il mio sogno, ma anche un piano B che può sempre tornare utile. Ora mi dedico esclusivamente a questa attività, ma più faccio e più mi accorgo che l’allenatore è quello che voglio fare, se fosse andata male avrei voluto dire ‘ci ho provato, ce l’ho messa tutta’. Essere riuscito ad arrivare in Serie A a 30 anni spero possa essere un esempio per le società, perché il Como ha fatto una scelta coraggiosa e non scontata, ma anche per tutti i ragazzi e le ragazze che hanno passione per il calcio. Se ci metti tutto te stesso senza smettere di crederci, ce la puoi fare”.

C’è un altro allenatore giovane e italiano che sta facendo grandi cose: Francesco Farioli, nel Nizza. “Lo apprezzo moltissimo, rappresenta un modello simile al mio, anche per età. Ha idee interessanti, che cerco di approfondire quando posso. Sono attratto dagli allenatori-formatori, che incidono sui propri giocatori a livello individuale. Guardiola, in questo senso, è quello che probabilmente ha le maggiori capacità di adattare e cambiare il suo calcio in base ai propri giocatori”. Il calcio che esprime il Como, quest’anno, ha prodotto risultati in queste prime settimane di campionato, anche se le prossime tre partite contro Inter, Juventus e Fiorentina (quest’ultima proprio contro De La Fuente…) potranno dire molto sul campionato che la squadra potrà fare: “Abbiamo cambiato 14 giocatrici rispetto allo scorso anno. L’obiettivo resta quello della salvezza, ma cercando di avere delle idee di calcio tali da poter mettere in difficoltà tutte le grandi squadre”. Come per esempio il Milan, fermato sullo 0-0.

Bruzzano, che sta intensificando lo studio dell’inglese “perché la comunicazione è fondamentale con tutte le giocatrici, e ci sono anche le straniere”, sta ricevendo tanti attestati di stima di colleghi e avversari. “Riconoscono il nostro lavoro e un’idea di gioco – dice -. Noi abbiamo le chiavi per lo sviluppo per far conoscere il calcio femminile a tutti: dobbiamo andare in campo e cercare di dare spettacolo. Non pensavo di arrivare ad allenare una squadra femminile, ma vedendo le prime partite ho capito che c’erano passione e qualità tecniche. Non mi sono mai approcciato con scetticismo, anche se il più grande cambiamento l’ho vissuto quest’anno: ora sei l’allenatore, sei il primo responsabile, da ‘Marco’, sono diventato ‘mister’. Sono un ragazzo solare a cui piace avere un rapporto umano, ma ora serve un minimo di distacco, perché sono io a dover fare le scelte”. Le stesse fatte dal Como, che a 30 anni gli ha dato in mano la squadra, e da Bruzzano, lasciando l’Inter qualche anno fa e ritrovandosela di fronte domenica, in Serie A.

LE ALTRE PARTITE – La sesta giornata della Serie A eBay, che torna dopo la pausa per gli impegni della Nazionale in Women’s Nations League, propone lo scontro diretto tra Juventus e Roma, uniche squadre ancora a punteggio pieno. La partita, in programma domenica alle 12.30, andrà in onda in diretta su RaiSport e su DAZN, che trasmetterà anche le altre quattro partite. L’altro big match è quello tra Fiorentina e Milan, con Pomigliano-Sampdoria e Napoli Femminile-Sassuolo a completare il programma.

Ilenia Romano, Salernitana Femminile 1970: “Felice per le prime reti con questa maglia”

Credit: Salernitana Femminile 1970

Domenica la Salernitana Femminile 1970 ha ottenuto il terzo successo di fila nel girone D di Serie B. Le granata, infatti, hanno battuto il Meta Catania dopo i successi con Castellammare C5 e Reggio Sc. Per il quintetto di mister Lanteri ora alle porte la trasferta di Napoli: a parlare in vista della quarta gara stagionale è stata Ilenia Romano.

La classe ’94 sui due primi gol stagionali: 
“Felice per le prime reti con questa maglia, che hanno contribuito anche alla conquista della vittoria. Sicuramente è stato emozionante, attendevo questo momento che mi è servivto anche per sbloccarmi. C’è però ancora tanto da migliorare, spero di poter dare sempre di più con questa casacca e ripagare cosi la fiducia che mi è stata data”. 

La laterale sul match con il Meta Catania
“Nonostante il risultato positivo ci sono stati momenti di down che, giustamente, mister Lanteri ci ha fatto notare già alla fine del primo tempo. Il nostro tecnico è molto meticoloso, ci riprende anche su piccoli dettagli affinché ognuna di noi possa migliorare e dare il meglio di se stessa. Niente, quindi, è lasciato al caso sia per una crescita personale, sia per il bene della squadra.  Per il resto stiamo lavorando per cercar ogni risultato possa essere il più positivo possibile”. 

Sul match con il Napoli, squadra con la quale Romano ha giocato in passato

“Arriviamo a questa gara dopo tre vittorie, che aiutano tanto mentalmente e danno una carica in più. Questo non significa che abbasseremo la guardia, la partita con il Napoli non sarà semplice e lo sappiamo benissimo.  Ci aspetta una settimana intensa per prepararci al meglio e poter dire la nostra. Quest’anno, nel complesso, il girone è molto stimolante perchè ci sono delle squadre di vertice ben attrezzate. Noi cercheremo di giocarcela con tutti”.

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