Inizia in maniera ideale la Coppa Italia delle rossonere, che al Sinergy Stadium di Verona superano nettamente l’Hellas e si qualificano ai Quarti. 7-2 il risultato finale, maturato grazie alla tripletta di Grimshaw (tre assist di Dompig), alla doppietta di Laurent e alle reti di Jonušaitė e Fusetti. La formazione di Mister Ganz reagisce immediatamente dopo la sconfitta in campionato contro la Juventus, giunta nei minuti finali, e si rilancia in vista dei prossimi impegni contro Como Women e Pomigliano. Protagonista assoluta, come detto, Christy Grimshaw, tripletta con la fascia di capitano al braccio, ma la nota di merito va a tutta la squadra.
E sono diverse le buone nuove per il Mister: c’è il ritorno in campo di Julie Piga, che aveva saltato le prime uscite ufficiali della squadra, così come l’esordio assoluto per Giorgia Arrigoni, classe 2004, arrivata proprio dal Verona. Può sorridere anche Rimantė Jonušaitė che, dopo tanta sfortuna, riesce finalmente a trovare la prima rete ufficiale con la maglia rossonera: è suo infatti il gol del 7-2. Al termine di una partita dominata e mai in discussione, le rossonere possono ora concentrarsi sulle prossime due trasferte di campionato: c’è tempo e spazio per ripartire.
LA CRONACA Partita senza storia a Verona grazie all’approccio delle rossonere, che prendono in mano le redini del match fin dai primi minuti. Dopo due occasioni nel primo quarto d’ora, è Grimshaw ad aprire il conto dei marcatori al 17′: la scozzese riceve da Dompig e di piatto destro segna il gol del vantaggio. Al 25′ si ripropone l’asse Chanté-Christy: azione simile a quella del primo gol sulla fascia opposta e per Grimshaw è un gioco da ragazzi mettere in rete il 2-0. Il Verona, un po’ a sorpresa, accorcia le distanze con un bel gol di Pasini al 27′, ma prima dell’intervallo le rossonere trovano nuovamente la via della rete con un calcio di rigore, che viene trasformato da Laurent. Passa un minuto e Valzolgher salva due occasioni ravvicinare per il quarto gol rossonero, prima su Thrige e po su Dompig.
La ripresa si apre a ritmi molto elevati: dopo due minuti, gol di Fusetti di testa su azione di corner, battuto da Árnadóttir, per il 4-1. Di nuovo le padrone di casa riesco a limitare lo svantaggio con Ledri, sempre di testa, che al 49′ fa 4-2. Trascorrono tre minuti e le rossonere segnano nuovamente, ed è tripletta per Grimshaw, che approfitta del terzo assist di giornata di Dompig per la rete del 5-2. Sesta rete del Milan al 63′, ancora con Laurent, protagonista di un cross che varca la linea ancor prima che Grimshaw possa ribadire in rete di testa. Tanti cambi per Mister Ganz, che regala la gioia dell’esordio ad Arrigoni, proprio ex Verona, e concede minuti a Jonušaitė, che li sfrutta sapientemente. Perché è proprio la lituana all’87’ a sigillare la partita con un destro potente, che chiude un contropiede orchestrato da Grimshaw.
Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio
Francia-Italia, a livello di Nazionali Under 17 Femminili, è ormai una classicissima. Lo scorso anno, le Azzurrine in entrambi i gironi di qualificazione all’Europeo di categoria si sono trovate di fronte le Bleus, vittoriose 4-2 a Forlì a ottobre e 3-1 a Bayonne a marzo. Giovedì alle 17 allo stadio ‘San Vito-Gigi Marulla’ di Cosenza (diretta RaiSport), ecco un altro capitolo della sfida infinita contro una Francia arrivata in Calabria da campione d’Europa. Entrambe le squadre hanno iniziato il Round 1 con un successo: poker dell’Italia alla Slovenia, tris della Francia alla Scozia. Sia le ragazze di Jacopo Leandri che quelle di Cecile Locatelli si sono messe quindi in una posizione favorevole in un girone di Lega A che qualifica tre squadre alla fase successiva. L’entusiasmo, a Cosenza, è dilagante: ogni allenamento, dell’Italia ma anche delle altre squadre, è una festa, con tanti bambini e bambine pronti a riempire le tribune del ‘Marulla’ per una partita di grande fascino, in un evento che ha riportato la Nazionale a Cosenza a distanza di 27 anni.
LE PAROLE La partita di giovedì è stata presentata in una conferenza stampa che si è svolta presso la Delegazione Provinciale LND di Cosenza, all’interno dello stadio ‘San Vito-Gigi Marulla”. “Siamo orgogliosi di poter ospitare la Nazionale a Cosenza e ringraziamo la Federazione per l’opportunità che ci è stata data – le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici Damiano Covelli, che ha portato i saluti del sindaco Franz Caruso -. Faccio l’in bocca al lupo alle ragazze: saremo allo stadio a tifare per loro. Abbiamo lavorato molto per mettere a disposizione tutte le strutture necessarie alle delegazioni e l’aver riportato i colori azzurri qui a Cosenza è per noi un motivo di grande gioia”.
La Calabria, dopo l’Under 21 a Reggio, in pochi giorni ospita sia la Nazionale Under 17 Femminile a Cosenza che l’Under 20 maschile a Catanzaro per il match di venerdì di Elite League contro la Polonia. “L’idea di base è quella di dare maggior visibilità a un movimento locale che ha bisogno di avere eventi importanti che ne facciano vivere la bellezza, e il calcio femminile è uno di questi – ha spiegato il presidente del CR Calabria e vicepresidente LND Saverio Mirarchi -. Avere l’opportunità di ospitare un girone dell’Europeo femminile è un momento di assoluta rilevanza: con l’aiuto delle scuole (a rappresentare l’ufficio scolastico regionale in conferenza, il prof. Antonello Cosentino, ndr) e delle società del territorio, dell’amministrazione della città di Cosenza, del Cosenza calcio e di tutti quelli che stanno lavorando, a cominciare da Francesca Stancati, stiamo realizzando un evento di alto livello. Abbiamo la responsabilità di restituire l’attenzione che ci è stata data, e per questo stiamo mettendo in campo il massimo dell’impegno”.
Il consigliere federale Maria Rita Acciardi ha voluto sottolineare l’attenzione della FIGC nel voler portare la maglia azzurra su tutto il territorio italiano: “Il lavoro dei comitati regionali e provinciali è sotto gli occhi di tutti – ha spiegato -. Ritengo sia giusto che i tifosi di tutta Italia possano ammirare in campo i calciatori e le calciatrici della Nazionale. Qui a Cosenza il tifo si sente, e per questo faccio un in bocca al lupo alle ragazze per la partita contro la Francia per le loro carriere”. Un gruppo, quello azzurro, formato grazie anche al lavoro capillare sul territorio. “Grazie a questo lavoro, stanno arrivando in Nazionale anche tante ragazze del Sud, che portano talento e qualità – sottolinea il coordinatore delle Nazionali Giovanili Femminili Enrico Sbardella -. Dal Sud sono arrivate tante giocatrici arrivate alla Nazionale maggiore. I Comitati Regionali, il Settore Giovanile e Scolastico, le Selezioni Territoriali, in questo senso, sono essenziali per la ricerca del talento e la valorizzazione delle ragazze. Il territorio ha bisogno di movimento, di eventi come questo e, in questo senso, la presenza della Nazionale Under 17 avvicina il territorio a competizioni internazionali come quella che stiamo vivendo. Il calcio femminile in Italia conta circa 40mila tesserate e l’obiettivo, lavorando sulla base in modo sinergico, è quello di far crescere questo numero, avvicinandoci a quello di altre federazioni europee”.
E poi ovviamente c’è il campo: quello che all’Under 17 ha regalato una vittoria sulla Slovenia, un grande passo in avanti per la qualificazione al Round 2 che si disputerà in primavera e a cui accedono le prime tre di ogni girone della Lega A. “Vincere 4-0 aiuta nell’approccio al match contro la Francia – ammette l’allenatore Jacopo Leandri -. Con loro ci conosciamo perfettamente, lo scambio di informazioni con l’allenatrice è costante: alleno un gruppo di ragazze speciali, che ha grande volontà e abnegazione. Portiamo lo stemma dell’Italia sul petto, rappresentiamo una nazione e un movimento: dobbiamo onorarlo sempre. Sentiamo il calore della gente di Cosenza: affronteremo la Francia consapevoli che ci troveremo di fronte una squadra fortissima, ma le ragazze faranno più del massimo”.
La fascia di capitano sarà sul braccio di Arianna Pieri, giocatrice della Roma: “Entrare nello spogliatoio e trovarla, insieme alla maglia e al gagliardetto, è bellissimo. Poterla indossare è una grande responsabilità e allo stesso tempo bellissimo perché può darti la forza per poter vincere le partite. Stiamo provando grandi emozioni nel vedere l’affetto di tanta gente: ringrazio tutti quelli che ci hanno accolte, speriamo di ripagare in campo con la qualificazione al Round 2 e con una grande partita contro la Francia”.
BIGLIETTERIA L’ingresso al ‘San Vito – Marulla’ per le partite dell’Italia è gratuito, dietro presentazione di un titolo di ingresso scaricabile ai seguenti link di Vivaticket. Dalle ore 15 saranno inoltre aperti i botteghini di Viale Magna Grecia.
L’elenco delle convocate
Portieri: Irene Bucci (Hellas Verona), Sabrina Nespolo (Sampdoria); Difensori: Lidia Consolini (Inter), Anita Di Girolamo (Roma), Michela Mariotti (Juventus), Martina Paniccia (Roma), Claudia Petruzziello (Bayern Monaco), Arianna Pieri (Roma), Sofia Pomati (Milan); Centrocampiste: Benedetta Bedini (Fiorentina), Maya Cherubini (Roma), Anna Copelli (Juventus), Stella Ieva (Roma), Martina Romanelli (Inter), Benedetta Santoro (Inter); Attaccanti: Giulia Maria Baccaro (Padova), Alice Bertola (Sassuolo), Eleonora Ferraresi (Juventus), Giulia Galli (Roma), Rosanna Ventriglia (Roma)
Il Sassuolo centra la qualificazione ai quarti di Coppa Italia, ma l’accesso è arrivato solo all’ultimo respiro, dato che le ragazze di Gianpiero Piovani hanno sconfitto il Parma, formazione di Serie B, col risultato di 1-0.
Le parmensi potrebbero già sbloccare l’incontro al 4′ con Gago che, davanti a Lonni, conclude, il portiere neroverde intercetta il pallone che, però arriva sulla linea di porta, ma Filangeri, in scivolata, salva tutto.
Nel secondo tempo si vedono le sassolesi al 53′ col tiro in area gialloblù di Monterubbiano, Frigotto le dice di no con una bella parata. Ventun minuti dopo Sciabica, su passaggio di Monterubbiano, viene messa già da Peruzzo: Migliorni dà rigore, solo che Beccari, dagli undici metri, si fa ipnotizzare da Frigotto. Quando i supplementari sembrano dietro l’angolo, al 91′ Ambrosi intercetta di mano una conclusione dal limite di Sciabica: è ancora penalty, ma dal dischetto si presenta Erika Santoro che, contro Frigotto, non sbaglia, regalando l’approdo del Sassuolo tra le primo otto della competizione.
Ora per le neroverdi c’è il campionato, e domenica si andrà sul campo della Juventus seconda forza della Serie A.
Nel pomeriggio di oggi la Roma, alle ore 14:30, affrontava le ucraine del Vorskla, nell’ultimo turno preliminare prima della fase a gironi della Women’s Champions League. Allo stadio “Tre Fontane”, infatti, le giallorosse di Spugna sono scese in campo cercando di continuare il bel percorso dello scorso anno in campo europeo interrotto solo dal Barcellona, che poi ha vinto la manifestazione, ai quarti.
Termina 3-0 per le giallorosse: Roma e Vorskla torneranno ad incrociarsi, per la gara di ritorno, il prossimo mercoledì, 18 ottobre, con calcio d’inizio fissato sempre alle ore 14:30, sempre nello stesso impianto capitolino.
La gara Dopo due minuti prima occasione per la Roma: Giugliano, servita da Viens, spedisce però di poco sul fondo mentre al 9′ Greggi cerca di innescare Giacinti che però non trova il giusto impatto con il pallone. Al 12′, poi, Viens trova la via della porta ma la sua conclusione risulta debole.
Passano altri tre minuti e la Roma passa: Giugliano chiama alla respinta Samson, estremo difensore ospite, con Giacinti che colpisce poi la traversa e la palla prima che Viens insacchi senza grossi patemi da due passi. Le padrone di casa si rifanno vive al 26′ quando Di Guglielmo pesca Giugliano che al volo chiama agli straordinari Samson, alla mezzora il duello si rinnova ma la centrocampista, in questa occasione, manda a lato. Le locali, padrone del campo, cercano il raddoppio con Giacinti al 40′ e al 42′: nella prima circostanza manca la precisione nella seconda Samson bloccare in due tempi il colpo di testa dell’ex Milan. Nel finale di frazione le ospiti si fanno vedere dalle parti di Ceasar, pronta alla prima parata della gara.
La seconda frazione riprende sulla falsa riga della prima. Passano quattro giri di lancette quando Haavi chiama alla chiusura in angolo Samson che al 7′ evita la marcatura anche di Greggi. La Roma sfonda, però, 13′ quando Haavi crossa nel mezzo dove Giugliano di testa firma il raddoppio. Il tris, invece, giunte al 19′ con Haavi che dopo una giocata solitaria mette in condizione Giacinti di siglare il più facile dei gol. Con il passare dei minuti le giallorosse vanno vicine alla quarta rete come a 6 dalla fine con Glionna: dopo cinque minuti di recupero però il parziale non cambia, la Roma vince per 3-0.
Pirotecnico 6-3 del Napoli Femminile sul Como con le azzurre che accedono così ai quarti di finale di Coppa Italia. Grande reazione delle partenopee che sono andate prima sotto di due reti e poi avevano subito il momentaneo pari ospite (3-3) prima di cambiare definitivamente marcia.
Partenza forte del Como che al settimo è passato in vantaggio con Arcangeli, brava a chiudere con il destro una bella azione sulla fascia di Baldi: palla alle spalle dell’incolpevole Beretta dopo una deviazione sfortunata. Al 18’ raddoppio del Como con un rigore trasformato da Martinovic e che l’attaccante ex Parma si è guadagnata con una azione personale al termine della quale l’arbitro ha giudicato falloso l’intervento di Di Bari. Il Napoli ha accorciato le distanze con Lazaro di testa al 31’ su punizione di Banusic. Pareggio azzurro nel finale di frazione con Chmielinski, brava e fortunata nel vincere un rimpallo con Bergensen dopo una bella assistenza di Giacobbo: traiettoria beffarda e palla alle spalle di Gilardi.
Ad inizio ripresa, un mancino di Chmielinski in contropiede è sfilato a lato di poco. Rimonta completata dal Napoli Femminile al 18’ della ripresa con Banusic che ha trasformato sicura il rigore procurato da Giacobbo con una incursione che si è chiusa con un mani di Cox. Pari ospite con Sevenius, sempre dagli undici metri, per mani di Di Marino su tiro di Picchi dopo l’assist di Martinovic, partita in posizione dubbia. Il 4-3 lo ha firmato del Estal con la specialità della casa, il colpo di testa, su assist di Giacobbo dopo un corner di Banusic. La cinquina l’ha calata Banusic (doppietta personale) lesta ad approfittare di una respinta del portiere su pallonetto di del Estal ben lanciata da Corelli. Il “set” lo ha invece chiuso Corelli con un destro ad incrociare di rara precisione e potenza che si è infilato all’angolino alto.
Obiettivo passaggio di turno completato per la squadra di Mister De La Fuente grazie al 2-1 sulla Ternana negli Ottavi di Finale di Coppa Italia Femminile. Un match tutt’altro che semplice per le gigliate contro la formazione capolista di Serie B che fino al 96’ ha lottato senza sosta.
Le padrone di casa partono con l’acceleratore schiacciato ma è PaulineHammarlund a colpire per prima. La svedese riceve in area sulla destra, sterza sul mancino e porta in vantaggio la Fiorentina al 10’. La partita è scoppiettante ma senza reti, poi nella ripresa si alza il ritmo. Prima Kajan va a cercare il sette e Ghioc – oggi in forma smagliante – vola a togliere la palla dalla rete. Tocca alle rossoverdi controbattere ma anche Schroffenegger risponde presente nella sfida tra portieri. Al 62’ arriva il raddoppio viola con Michela Catena su assist di Parisi, brave a sfruttare un’indecisione difensiva su una rimessa e a cambiare il tabellino.
La Ternana è tutt’altro che demoralizzata e, complice l’ingresso di Pirone, aumenta ancora la pressione sulle gigliate. All’83’ Ternana in avanti, Mijatovic prova a spazzare ma colpisce Pirone. Calcio di rigore trasformato da Labate, contensa ora sul 2-1 per la Fiorentina.
In pieno recupero Catena è a tu per tu con Ghioc e viene stesa: calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Georgieva ma Ghioc la ipnotizza e respinge il tiro. Risultato invariato.
Al 96’ arriva il triplice fischio: la Fiorentina vince e passa ai quarti di Finale contro la vincente tra Lazio e Inter.
La squadra Viola adesso tornerà a Firenze per l’Inaugurazione del Viola Park poi da domani tornerà ad allenarsi in vista della sfida in trasferta contro il Pomigliano.
Quinta giornata di campionato col botto per la Solbiatese: in occasione della gara contro la Roma Calcio Femminile che ha avuto luogo questa domenica allo Stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Gallarate, la squadra lombarda si è distinta, riuscendo a portare a casa il pallone grazie al 6-1 siglato ed a raggiungere statisticamente quota 10 punti. A segno Barbini, Pellegrinelli, Porzi, Marchiori; doppietta per la solita Vischi. Non ha nascosto orgoglio e felicità coach Marsich, che ha plaudito la grande opera del gruppo, ammettendo: “Oggi la squadra ha fatto un’ottima prestazione, approcciando la partita fin da subito con la giusta mentalità e cattiveria e degli ottimi palleggi e azioni di gioco. Siamo riusciti a sbloccare la partita abbastanza presto; abbiamo continuato a far gioco, a raddoppiare e chiudere il primo tempo con il terzo ed il quarto goal, senza mai subire azioni pericolose. Nel secondo tempo ritmo, gioco e forza si sono un po’ abbassati, (un po’ per errore nostro, un po’ per il caldo), ma siamo riusciti ad arrivare al quinto ed al sesto goal. Complimenti alle ragazze per questo; stanno lavorando bene, sono in crescita. Dobbiamo continuare così perché se lo meritano e perché possiamo essere una buonissima squadra“.
Prossima fermata? Quella in casa del Vittuone.
Il Bitonto vince anche la seconda uscita stagionale, salendo a quota 6 punti nella Serie A di calcio a 5. In casa pugliese a parlare ai microfoni del club neroverde, dopo il successo sull’Audace Verona, è stata la Alessia Grieco, calcettista alla prima gara davanti al nuovo pubblico, che ha commentato: “Sonocontenta ed emozionata per l’accoglienza perché mi piacciono i palazzetti pieni e anche da avversario mi caricavano tantissimo. Per me è un onore giocare in palazzetti cosi pieni e speriamo possano riempirli in tutta Italia. Ringrazio veramente i tifosi del Bitonto perché sono sempre stati corretti nei miei confronti anche da avversaria. I gol se arrivano fanno sempre piacere, era importante continuare la scia di vittorie. Era davvero fondamentale aver portato a casa questi tre punti”.
Tanta Roma, dopo la gara a Pomigliano, è questo che si evince dai dati generali della Panini Digital. Le ragazze di Spugna, anche per questa stagione, sono la squadra da battere poiché il quadro che esce nel dettaglio dai Match Analysis è chiaro: IVS 82 contro il semplice 18 delle padrone di casa.
Il 4-3-3 di Alessandro Spugna, con la formazione tipo del primo tempo, al 3-5-2 del secondo, genera ancora una volta buon gioco e supremazia territoriale. Le cinque reti finali non sono nulla in confronto al volume di gioco espresso sul quadrante di gioco: possesso di palla per oltre il 63% (pari a 32’ 13”); palle giocate 714 (per oltre il 65% della gara); qualità nei passaggi andati a buon fine 511 (contro i 194 del Pomigliano) sono i dati che ci vengono all’occhio da un primo esame della sfida all’ Amerigo Liguori di Torre del Greco(NA).
Se in fase DIFENSIVA la Roma ha avuto un atteggiamento iniziale simile al Pomigliano: con un buon recupero di palla a fine azione avversaria e un pressing sui 48.8 mt. è senza dubbio stato più caparbio nella difesa della porta e nella protezione dell’area, a differenza delle padrone di casa.
Ma la parte che più evidenzia le Campionesse d’Italia è la grande aggressività in Fase Offensiva, dove si viene a creare gioco e dove la Roma riesce ad essere più pericolosa ed incisiva. La facilità delle sue atlete nella ricerca della profondità, sui passaggi bassi nella metà campo avversaria, sono stati 76; con il 95% delle sfere manovrate da dietro. L’utilizzo dell’ampiezza è, poi, il fiore all’occhiello del tecnico che sviluppando da destra (per il 63.3% dei casi) l’azione in velocità riesce a colpire a rete con dinamismo ed estrema facilità.
Il Pomigliano, pur soffrendo la forza avversaria cerca di contrastare la Roma, riuscendo a piazzare un unico tiro verso la porta delle capitoline: ma non è stato certamente sufficiente. I 25 tiri in porta delle ospiti, con 18 tiri in porta hanno caratterizzato il verso e flusso di gioco. Le 5 reti (tre nel primo tempo e due nella ripresa) sono state prodotte tutte su azione. Anche questa volta a mettere i sigilli sono state Tomaselli, Kumagai e Viens (come nella scorsa settimana): segno di una ottima visione della porta ed un inserimento nella rosa a tempi brevissimi.
La più produttiva nelle file della Roma, sull’analisi dei Flussi di gioco, appare Oihane Valdezate (98 palle giocate di cui 78 passaggi andati a buon fine pari al 85% del gioco, e 28 utili alle compagne per andare al tiro a rete). Dai suoi pieni, infatti, sono partiti i lanci per Minami (25 palloni) e Kumagai (15).
La sua squadra è stata sconfitta, ma Virginia Di Giammarino prova comunque a guardare il lato positivo. Il Pomigliano non ha superato la prova Roma, ma le pantere dovranno ripartire e ritrovare entusiasmo in fretta, perché la sfida con la Fiorentina, prevista per il prossimo turno, è già dietro l’angolo. Sentiamo dunque ora come la centrocampista campana ha interpretato la sfida:
“Ho provato a prendermi la squadra sulle spalle, affrontavamo un avversario importante, il migliore del campionato a mio avviso. L’assenza di Ferrario si è sentita, per noi è fondamentale, a livello di testa e di campo. Ci è mancata tanto e l’abbiamo percepito, poi probabilmente meritavamo qualcosina in più o comunque non questo risultato qui. A livello offensivo abbiamo avuto 2-3 occasioni, quando le hai in queste partite devono essere concretizzate”.
“Il calcio è questo, si vince e si può perdere anche 5-0. Ripartiamo con lo stesso entusiasmo di sempre perché abbiamo fatto una gara comunque attenta e di sacrificio. Non mi sento di essere amareggiata, ci serve più cattiveria e aggressività in tutte le fasi del campo, siamo una piccola squadra, per questo abbiamo bisogno di gente che ci metta la gamba e abbia voglia di fare”.