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Pomigliano, Contreras: “Restiamo uniti nella sconfitta, mi tengo l’atteggiamento”

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

Non si scompone mister Contreras dopo la sconfitta del suo Pomigliano contro la Roma. Nonostante lo 0-5 subito in casa dalle campionesse d’Italia, l’allenatore delle pantere ci ha tenuto a lodare l’atteggiamento delle sue ragazze, dichiarandosi l’unico responsabile del risultato ottenuto. Ecco dunque le sue parole, riferite ai microfoni ufficiali del club:

“Il risultato non cancella il buon lavoro fatto, la Roma è troppo forte ma è anche vero che abbiamo lavorato bene. Facciamo i complimenti a loro ma li faccio anche alla mia squadra. È vero che abbiamo avuto qualche problema in fase difensiva ma è una questione di lavoro. In Spagna si dice ‘Nella vittoria tanti amici, nella sconfitta nessuno’, io invece ho più amici che mai, e sono le mie giocatrici, perché ora dobbiamo restare uniti, il campionato è appena iniziato e abbiamo affrontato alla pari la Juve e il Sassuolo”.

“Contro le giallorosse la qualità individuale e la forza fisica sono aspetti che hanno condizionato la prestazione. Abbiamo subito 2-3 gol di testa dentro l’area di rigore, il gioco è importante ma queste sono anche reti nate da nostri errori, che si possono sempre correggere. Mi tengo l’atteggiamento, sono io il responsabile e non voglio che si parli male delle mie ragazze, perché la preparazione della partita è una mia responsabilità”.

Pelletterie: sconfitta esterna con la Vip C5

Asd VIP C5 – Villa Imperiale PlanetC.F. Pelletterie Calcio a 5 Asd 4-1
Esce a mani vuote dalla trasferta in casa della Vip C5 la formazione di Pamela Presto, battuta col punteggio di 4-1. Partita indirizzata a favore delle venete già nel primo tempo, chiuso 3-0. Nella ripresa, dopo il 4-0 Vip, è Pía Gomez a segnare il punto della bandiera.
Arriva un altro k.o. per la squadra di Pamela Presto sconfitta in modo chiaro per 4-1 in casa della VIP. Gara già indirizzata a favore della squadra di casa nel primo tempo, chiuso con le scanidccesi sotto 3-0. Nella ripresa, dopo il 4-0 locale, ecco la rete della bandiera CF ad opera ancora di Pia Gomez. Prossima settimana altra trasferta per Pasos e compagne in casa della Lazio.
TABELLINO:
VIP: Radu, Maddalena, Scapin, Fernandez, Capuano, Vanesa, Troiano (c), Bernardelle, Salvador, Valenzano, De Sarro, Carturan. All. Giorgi
CF: Romeo, Luotonen, Roberta Maione, Pia Gomez, Paula Pasos (c), Giulia Teggi, Queiroz, Brandolini, Robertina Diodato, Netta Hannula, Pucci, Salesi. All. Presto
Reti: 3.30 Troiano (V), 5.10 e 9.01 Valenzano (V), 32.17 Salvador (V), 36.24 Gomez (CF)
Ammonite: Brandolini, Queiroz, Troiano, Pasos

L’analisi Panini Digital del big match: Milan vs Juventus

Credit Photo: Maurizio Marocco

L’analisi della Panini Digital, sulla sfida al Puma Hause of Football del Visamara tra il Milan e la Juventus porta una evidente situazione di calo tecnico-fisico delle padrone di casa. Infatti l’ INDICE di VALUTAZIONE (IVS) della SQUADRA è sceso dal 73 nella gara contro il Napoli, al 35 per la sfida contro la Roma; al 17 per l’ultima gara interna contro le bianco-nere.

Se dal punto di vista del punteggio, nulla è ancora scritto e tutto è rimediabile, dal punto di vista statistico della gara presa in esame la squadra di Maurizio Ganz non ha reso in FASE OFFENSIVA. La poca ricerca della profondità, rispetto alla Juventus (soltanto 14 passaggi bassi utili nella metà campo avversaria contro i 20), nessun passaggio lungo ha saputo produrre pericolosità alla porta bianco-nera. Poche palle giocate: 22 contro le 43 delle avversarie rendono bene l’idea della poca % dei tiri in porta. Zero % sui calci piazzati, mentre le undici di Joe Montemurro ne piazzano il 22.8% delle giocate, oltre a 13 tiri dentro (rispetto ad un solo tiro per il Milan) evidenziano il basso valore indicato prima (IVS).

Basse anche le iniziative personali per le diavole, che restano troppo a difendere la porta anziché creare gioco, mentre l’atteggiamento in FASE DIFENSIVA è molto equilibrato. Il risultato di parità richiesto a fine a gara dal tecnico rosso-nero (con i dati alla mano) avrebbero premiato solo una parte della squadra, ovvero quella che ha difeso i primi quarantacinque minuti. Un recupero palla alla pari (il 23.2% per il Milan contro il 25.1% della Juve), con la difesa della porta di molto superiore: 43 palle giocate in zona area contro le sole 22 delle avversarie.

Analizzando i FLUSSI del gioco rosso-nero evidenziamo un buon atteggiamento di Swaby, la migliore per passaggi riusciti (il 69% con 43 palloni andati a buon fine), con l’ottima intesa per la compagna Fusetti. Per il resto della compagine lo score rilevato resta di molto al disotto degli standard.

La Juventus con Caruso, oltre a trovare la rete della vittoria, piazza 49 palloni serviti alle compagne (con il 67% dei passaggi riusciti), senza non evidenziare le performance di Grosso (con 42 sfere piazzate) e Cascarino (39). La superiorità e la qualità tecnica del centro campo bianco-nero hanno forse caratterizzato la gara, non ha caso Arianna Caruso è riuscita a manovrare la sfera che ha chiuso il match. In attacco la Juventus vede 3 tiri a rete di Arianna, 2 tiri per Beerensteyn, Boattin e Girelli ed 1 per Bonansea. Anche le attaccanti bianconere, nella serata di Milano, non hanno evidenziato una buona attinenza al loro ruolo.

Maja Jelčić, Inter: “Vestire questa maglia è per me un onore incredibile”

Credit: Marco Montrone

L’Inter ieri ha affrontato il Sassuolo nella terza giornata di Serie A femminile. In casa nerazzurra a parlare ai microfoni del club è stata, nelle ore passate, Maja Jelčić, punta bosniaca classe 2004 che sull’innesto nella squadra di Rita Guarino ha dichiarato:

“Vestire la maglia dell’Inter è per me un onore incredibile. Non è facile arrivare in un Club come questo e sono davvero contenta di avere questa opportunità. Spero di lasciare la mia firma nella storia calcistica dell’Inter. Non mi piace parlare delle mie qualità, preferisco farle scoprire in campo. Sicuramente il colpo di testa è una delle mie caratteristiche principali, oltre al feeling con il gol.

 Il momento più alto della mia carriera, per ora, è quando ho segnato in un match di qualificazione alla Champions League, quando vestivo la maglia del mio club precedente. La mia fiducia per il mio percorso è aumentata nel momento in cui sono andata a giocare a Sarajevo. La storia nerazzurra è piena di trofei e personaggi che hanno fatto innamorare i tifosi. I miei ricordi vanno a figure come quella di Javier Zanetti, Ivan Zamorano e Luis Figo”.

 

Lazio, Grassadonia: “La squadra ha dimostrato carattere, chiaro che abbiamo davanti un grande lavoro da fare”

Credit Photo: Lazio Women

Vittoria al cardiopalma per la Lazio Women, che ina sfida ricchissima di emozioni contro l’ACF Arezzo, si impone in rimonta per 3-2. Gianluca Grassadonia, tecnico della formazione laziale, ha così commentato il match, ai microfoni di Be.Pi.Tv:

Un inizio molto difficile, potevamo passare in vantaggio perché abbiamo avuto due occasioni molto importanti. Non era facile rimetterla in piedi e vincerla, complimenti alle ragazze. I cambi hanno risolto la gara? Il merito è della società che mi ha messo a disposizione un gruppo numeroso di buone calciatrici. È chiaro che abbiamo davanti un grande lavoro da fare, analizzeremo questa vittoria importante. Sicuramente si poteva fare meglio, ma la squadra ha dimostrato carattere”.

Fiorentina, Tortelli: “C’erano mille motivi per cui dovevamo vincere contro il Napoli, per noi è una soddisfazione giocare davanti a tanti tifosi”

Photo Credit: Fabio Vanzi

Capitano della Fiorentina Femminile, Alice Tortelli ha parlato ai microfoni del club gigliato, analizzando l’importante successo ottenuto in campionato per 2-0 contro il Napoli, al termine di una disputa che ha visto le toscane imporsi grazie a due calci di rigore. Queste le parole del difensore viola:

“All’inizio c’era un po’ di emozione e le gambe penso tremassero a tutte, però era fondamentale vincere. C’erano mille motivi per cui dovevamo vincere. Quindi son contenta del risultato ottenuto e della partita che abbiamo fatto. Per noi è una soddisfazione giocare davanti a tanti tifosi e spero che anche nelle prossime partite continui questa affluenza di tifosi, perché come sempre loro sono il 12° uomo in campo. Ora sarà una settimana dove non possiamo mollare un centimetro, quindi testa già a mercoledì e successivamente alla partita con il Napoli. Non c’è tempo, mettiamo da parte questa vittoria e da domani riniziamo a lavorare per vincere le prossime partite.”

Debora Storti, Responsabile Settore Femminile LND Liguria: “Il nostro movimento ha grandi potenzialità, ma c’è ancora molto da fare”

Photo Credit: Debora Storti

La Liguria è una regione che, dal punto di vista maschile, ha lasciato un’impronta nel calcio italiano, e sta cercando di emergere, tra le numerose difficoltà, anche a livello femminile: infatti, anche per questa stagione il Comitato Regionale LND ligure è riuscito a creare un campionato di Eccellenza, che sarà costituito da nove  squadre, ma ovviamente non basta, perché le potenzialità ci sono.
Per questo ci siamo rivolti a Debora Storti, la quale ricopre il ruolo di Responsabile Femminile della LND Liguria.

Debora le va di presentarsi ai nostri lettori?
«Mi chiamo Debora Storti, sono nata a Carrara il 13 maggio 1974, cresciuta a Livorno, trasferita a Genova per lavoro dove ho vissuto per 20 anni. Vengo dal mondo della pallavolo, sport che ho praticato per più di quindici anni. Nel 1998 termina la mia carriera sotto rete ed inizia quella amatoriale, sempre da giocatrice, nel calcio femminile ligure con la UISP, dove ricopro per un breve periodo anche l’incarico di delegata provinciale a Genova. Proprio tramite il calcio amatoriale, nel 2015 poco prima del TDR che verrà poi disputato a Milano Expo, mi viene proposto l’attuale incarico in LND di responsabile regionale per il calcio femminile in Liguria».

Quanto è importante per una regione come la Liguria avere il calcio femminile?
«Culturalmente e socialmente è molto importante, così come lo è per tutto il nostro paese: il calcio femminile ha per le donne una valenza sociale, di aggregazione e di affermazione in uno sport che, per tradizione, in Italia spesso è stato vissuto, e lo è ancora troppo, come un’esclusiva per soli uomini. Dalla scorsa estate ha assunto anche una valenza professionale, c’è ancora molto da fare, ma questo potrà creare nuove prospettive lavorative in tutto l’ambiente calcistico, sia sui terreni di gioco che fuori (tecnici, dirigenti, arbitri, preparatrici atletiche, fisioterapiste, commentatrici tv, giornaliste…)».

Il torneo di Eccellenza di quest’anno vedrà ai nastri di partenza nove squadre. Si ritiene soddisfatta delle iscrizioni arrivate?
«Questa stagione vede ai nastri di partenza nove società, tre delle quali di nuova formazione: questo è un buon segnale, perché significa che comunque sul nostro territorio non mancano iniziative e voglia di nuove sfide. L’obiettivo sarebbe quello di tornare ad un campionato di quattordici-quindici squadre come anni fa, con la differenza rispetto ad allora che adesso molte di queste società sotto hanno anche dei settori giovanili».

Come si sta muovendo il Comitato LND Liguria per rendere interessante il torneo femminile di Eccellenza?
«Per rendere interessante il campionato di Eccellenza, ci sarà intanto l’antipasto della Coppa Italia regionale che vedrà interessate tutte e nove le protagoniste: ci sarà una fase a gironi, a seguire semifinali e finale che darà la possibilità alla squadra vincente di accedere poi in primavera alla fase Interregionale».

Lo scorso anno il Sanremo Ladies ha vinto l’Eccellenza Liguria, ma purtroppo ha dovuto rinunciare alla Serie C. Dal suo punto di vista, si poteva evitare questa fine?
«La differenza fra un campionato di Eccellenza ed uno di Serie C è evidente, sia a livello economico che strutturale per organigramma e rosa delle calciatrici, bisogna farsi trovare pronti ad approcciare anche un livello tecnico decisamente una spanna sopra a quello di un campionato regionale. Non entro nei meriti della gestione del Sanremo Ladies, hanno tentato fino all’ultimo di salvare il salvabile, prima di alzare bandiera bianca. Gran parte delle loro tesserate si sono comunque ridistribuite sul territorio in altre società, evitando così almeno di disperderne il potenziale».

Poi, come se non bastasse, c’è stata anche la situazione Sampdoria, dove solo a pochi giorni dalla partenza della Serie A è arrivato, per il momento, il lieto fine.
«Se la Samp femminile non fosse riuscita a partecipare al campionato di serie A sarebbe stata una sconfitta per tutto il movimento. Probabilmente la proprietà non si aspettava una reazione di dissenso e disappunto sia da parte dei propri tifosi, ma anche a livello nazionale da parte di chi segue il calcio femminile con sempre più coinvolgimento, social compresi. Adesso le ragazze sono chiamate all’ennesima impresa, non sarà un’annata facile per ovvi motivi, ma non molleranno fino all’ultimo, come fatto in occasione della meritata salvezza ottenuta lo scorso anno».

Spostiamoci a livello giovanile: che direzione sta prendendo il Comitato LND Liguria in questo senso? E la scuola può rappresentare un aiuto per dare slancio al calcio femminile?
«Sviluppo dei settori giovanili e scuola sono due cose che si devono necessariamente interfacciare ed andare di pari passo. Le scuole sono il bacino di utenza dove andare a reperire i numeri per sviluppare le attività giovanili. Io credo che in particolare modo nelle bambine in età scolastica primaria, il giocare a calcio potrebbe permettere loro uno sviluppo e crescita dell’autostima, affermandosi in uno sport, come dicevamo prima, culturalmente prerogativa dei ragazzi, soprattutto secondo ancora la mentalità di tanti genitori. Ad ogni modo i numeri sono in crescita rispetto a prima, da ormai tre-quattro anni in Liguria abbiamo attività di Under 10 e Under 12 disputate interamente da squadre femminili, ed ogni stagione si affacciano con curiosità, ma anche con interesse, nuove realtà fino a quel momento improntate solo sull’attività maschile».

Un punto molto importante sono anche le infrastrutture. La LND Liguria come si sta interfacciando su questo argomento?
«In Liguria, sotto la guida del nostro presidente dott. Ivaldi e la sinergia con le componenti istituzionali del territorio, si sta facendo da diversi anni un lavoro importante per le infrastrutture: rifacimento o realizzazione di nuovi campi da gioco, spogliatoi, illuminazione. E l’impiantistica di qualità incentiva le famiglie a portare i propri ragazzi con più serenità nelle strutture sportive delle società».

Il calcio femminile italiano sta avendo un periodo di difficoltà. Cosa deve fare il movimento per riaccendersi ancora?
«Il movimento sta vivendo una fase di stallo, inutile nascondersi, e di incertezze: non esiste un’unica soluzione, ma servirebbe forse più sinergia fra vertici e base, più confronto fra chi conosce le difficoltà quotidiane di una società dilettantistica a tirare su in settore giovanile femminile rispetto all’appeal che invece può avere una società prof, con una minore difficoltà nel fare avvicinare le bambine al calcio. Concludendo, in questo momento il nostro movimento ha grandi potenzialità: bisogna trovare chi ci creda e con pazienza non pretenda risultati a breve termine».

Che sogni vorrebbe realizzare per il calcio femminile ligure?
«Beh, se si parla di sogni, allora mi sbilancio: quando ho assunto questo incarico di responsabile, ogni comitato regionale gestiva sia le Rappresentative Under 23 che quella Under 15. Insieme al selezionatore regionale Ugo Maggi (ancora in carica), ai vari staff che ci hanno affiancato ed ai gruppi di calciatrici che si sono susseguite di anno in anno, abbiamo ottenuto ottimi risultati a livello nazionale sia con la Rappresentativa Under 15 (fino a quando è rimasta in carico alla LND, prima di passare al SGS), che con quella Under 23. Risultati di rilevanza, soprattutto se contestualizzati al numero di praticanti nella nostra regione. La scorsa stagione abbiamo chiuso al terzo posto nel TDR disputato in Piemonte, perdendo in semifinale con la Lombardia poi vincitrice del trofeo; nell’edizione precedente, prima del blocco forzato per tre stagioni causa Covid, abbiamo perso la finale contro il Piemonte, quelle precedenti abbiamo sempre raggiunto almeno i quarti di finale. Insomma, restare sempre là con le corazzate ti fa venire voglia di sognare e di osare: “E se vincessimo un torneo delle Regioni?”. Buona stagione a tutte le ragazze, ai tecnici, ai mister e ai tifosi!».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Comitato Regionale LND Liguria e Debora Storti per la disponibilità.

Aldo Nicolini, coach Brescia Femminile: “Contro il Parma abbiamo avuto una presenza costante per tutti i cento minuti”

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Il Brescia conquista la sua seconda vittoria di fila in casa, grazie al 2-1 arrivato contro il Parma nella terza giornata di Serie B, riscattando il ko subìto domenica scorsa in trasferta contro il Cesena.

Intervistato da Be.Pi TV, l’allenatore delle Leonesse Aldo Nicolini ha commentato il successo biancoblù sulle gialloblù: “Sono convinto che la sconfitta contro il Cesena ci abbia aiutato a preparare questa gara contro un avversario molto forte che si giocherà la vittoria del campionato fino alla fine. Le ragazze sono state brave nel primo tempo a giocare e tenere la palla. Avremmo potuto farlo di più in alcuni momenti anche se la pressione del Parma era forte. Abbiamo avuto l’occasione per andare sul 2-0 e invece siamo andate sull’1-1. Poi la pressione del Parma era forte e ci ha tenuto dentro alla nostra metà campo per quasi tutto il secondo tempo. Abbiamo sofferto molto, ma la cosa importante è che le ragazze sono state dentro la partita anche durante i momenti di difficoltà, e sono state premiate dal risultato finale. Ci sono state situazioni di ripartenza che avremmo potuto gestire un po’ meglio, però la cosa che salta all’occhio è che abbiamo avuto una presenza costante dentro alla gara per tutti i cento minuti“.

Campionati Under 17 e Under 15 femminili: la composizione dei gironi e le modalità di svolgimento

La Roma nell’Under 17, il Milan per l’Under 15, faranno da capofila nei rispettivi campionati femminili per la stagione 2023-2024. Dopo aver definito le novità regolamentari e a chiusura delle iscrizioni, il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, tramite i comunicati ufficiali 42 e 43, ha reso pubbliche anche le composizioni dei vari gironi.

Under 17. Sono 12 i gironi di Under 17 della “fase Regionale 2” che dovranno chiudersi entro il 25 febbraio e che spalancheranno le porte alla “fase play off” a 32 squadre (30 dai gironi, più Cagliari e Monza) che saranno a loro volta suddivise in 8 gironi da 4 che si affronteranno in gare di sola andata. Le attività della “fase play off” si svolgeranno il 10-17-24 marzo qualificando le prime due squadre di ogni girone al turno successivo. Le 16 squadre rimaste andranno poi ad aggiungersi alle 16 squadre aventi diritto che hanno preso parte alla fase regionale. Questo nuovo gruppo da 32 sarà suddiviso nuovamente in 4 gironi da 8, spalancando le porte dei quarti di finale (si qualificano ogni prima e seconda) che si svolgeranno con gare di andata e ritorno.

Under 15. Ben 14 i gironi della “fase regionale 2” di Under 15 femminile che dovranno terminare entro il 21 gennaio 2024. Saranno 28 le squadre partecipanti alla “fase play off”: 25 qualificate dal turno precedente, più Cagliari, Monza e Modena. Saranno 7 i gironi da 4 squadre ciascuno, da svolgersi il 4, l’11 e il 18 febbraio 2024: le prime due di ogni gruppo passano il turno. Queste 14 squadre, oltre alle 18 aventi diritto che hanno preso parte alla fase regionale 1: le 32 squadre saranno suddivise in 4 gironi da 8, da svolgersi in gare di andata e ritorno per guadagnare l’accesso ai quarti di finale.

UEFA Women’s Champions League: le partite del secondo turno

Il secondo turno della UEFA Women’s Champions League inizia martedì 10 ottobre con le partite di andata e si concluderà il 18 ottobre con le gare di ritorno. Le 12 vincitrici che passeranno il turno raggiungeranno la fase a gironi che verrà disputata a partire dal 14 novembre.

L’esordiente Manchester United affronterà l’Eintracht Frankfurt contro lo Sparta Praha e il Paris FC contro la finalista della stagione precente Wolfsburg. Dopo l’eliminazione della Juventus nella fase di qualificazione, la Roma è l’unica italiana rimasta in gara. Le ragazze di coach Alessandro Spugna scenderanno sul campo di casa mercoledì 11 ottobre alle ore 14:30 contro le ucraine del Vorskla. Nello stesso giorno scenderanno in campo anche Benfica, Real Madrid, Rosengård, Slavia Praha, St. Pölten e Zurigo.

Le sfide del secondo turno

Andata
Martedì 10 ottobre
Eintracht Frankfurt – Sparta Praha (19:00)
Paris FC – Wolfsburg (19:00)
Valur – St. Pölten (20:00)
Manchester United – Paris Saint-Germain (21:00)

Mercoledì 11 ottobre
Roma – Vorskla (14:30)
Apollon – Benfica (15:00)
Spartak Subotica – Rosengård (15:00)
Slavia Praha – Universitatea Olimpia Cluj (18:00)
Häcken – Twente (18:30)
Zürich – Ajax (20:00)
Real Madrid – Vålerenga (20:00)
Glasgow City – Brann (20:35)

Ritorno
Mercoledì 18 ottobre
Vorskla – Roma (14:30)
Universitatea Olimpia Cluj – Sparta Praha (17:00)
Rosengård – Spartak Subotica (18:00)
Sparta Praha – Eintracht Frankfurt (18:30)
Wolfsburg – Paris FC (18:45)
Ajax – Zürich (19:00)
St. Pölten – Valur (19:00)
Brann – Glasgow City (19:00)
Twente – Häcken (19:00)
Vålerenga – Real Madrid (19:30)
Paris Saint-Germain – Manchester United (20:00)
Benfica – Apollon (20:30)

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