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Michela Cambiaghi, Inter; “Il livello della squadra si è alzato. Ecco a cosa rinuncerei per vincere il campionato”

Nelle ore passate in casa Inter Michela Cambiaghi è stata raggiunta dal Corriere della Sera. Questo un estratto delle parole della stessa calciatrice nerazzurra:

“Il livello della squadra si è alzato ma sono scaramantica. Puntiamo in alto, questo sì, e per un obiettivo come lo scudetto rinuncerei ad arrivare in doppia cifra, magari regalando più assist. Nello spogliatoio c’è entusiasmo, è stato facile inserirsi, sogno anche la convocazione in Nazionale. Devo dire che il nostro pubblico è più educato, difficile sentire cori beceri o insulti verso un’avversaria. Pochi appassionati, per ora, ma buoni. Qualche anno fa era impossibile immaginare che il calcio femminile sarebbe entrato nel professionismo, vedevo le mie compagne più grandi fare tanti sacrifici, lavorare di giorno e allenarsi la sera. Un domani mi piacerebbe fare la manager in una società sportiva”

Jill Ellis racconta del futuro degli USA, del Mondiale e la gloria della Spagna

Unica al mondo ad aver vinto due volte vincitrice della FIFA Women’s World Cup, in entrambe le occasioni sulla panchina della Nazionale Femminile degli Stati Uniti, Jill Ellis si è raccontata a fifa.com parlando della su ex squadra e del recente mondiale estivo, con particolare enfasi sulle vincitrici del torneo (Spagna).

Quando la 57enne si è dimessa dalla carica di Ct degli Stati Uniti sulla scia del secondo di quei trionfi consecutivi, lo ha fatto dopo aver vinto 106 partite e perso solo sette su 132 in totale. Durante il Mondiale in Australia e Nuova Zelanda, si è ritrovata a coprire il ruolo di capo del FIFA’s Technical Study Group per raccontare meglio statistiche, analisi e performance delle partite.

“Mi è piaciuto molto vedere la crescita del calcio da una prospettiva più esterna. È stato anche molto divertente guardare più partite di quanto avrei mai potuto fare se avessi ancora allenato. Detto questo, penso di essere sono più stressata da tifosa più di quanto lo sia mai stato in panchina perché devi semplicemente guardare il tutto senza avere alcuna influenza” racconta Ellis su come ha vissuto la FIFA Women’s World Cup, “Mi è mancato. Mi manca perché, soprattutto quando alleni a livello internazionale, vivi per i grandi eventi mondiali. Le amichevoli sono fantastiche, ma alla fine si tratta dei Mondiali. Avevo la sensazione che mi mancasse viverlo da quel ruolo? Sì, certo, perché è esilarante. Diventi quasi dipendente da quel tipo di sensazione di entrare, aver preparato la tua squadra e vedere se tutto funziona. C’è qualcosa di esilarante e inebriante in quel momento in cui entri in “battaglia””.

Sullo sviluppo del movimento del calcio femminile: “Le squadre che hanno avuto successo (al Mondiale) devono continuare a investire. Per quelle nazioni che hanno fatto molto bene, ora si tratta di ciò che le loro federazioni sono disposte a fare per portarle al livello successivo. La preoccupazione è che alcuni saranno molto soddisfatti di ciò che le loro squadre hanno realizzato e forse pensano di aver fatto abbastanza. E spesso c’è questa tendenza a costruire per un evento mondiale e poi chiudere o limitare la programmazione in seguito. Ciò che vogliamo è che queste federazioni guardino ciò che è stato fatto e immagina cosa potrebbe essere possibile con un investimento ancora maggiore”.

La sua ex squadra e nazione non ha centrato l’obiettivo tanto desiderato e atteso di vincere nuovamente il Mondiale: “Tutti di domandavano: riusciranno gli Stati Uniti a vincere il terzo titolo? Penso sinceramente che avessimo il talento di farlo. Il fatto che non l’abbiamo fatto e il modo in cui sono andate le cose mi hanno fatto capire che c’è una buona ragione per cui non capita spesso di vincere due Coppe del Mondo consecutive…Sono stata coinvolta nel programma statunitense per così tanto tempo che non posso fingere di indossare un cappello neutro quando giocano. È stato difficile guardare. Abbiamo grandi talenti emergenti come Sophia Smith, Trinity Rodman e Naomi Girma, e per loro non fare l’esperienza di arrivare almeno in semifinale è stata dura. Perché quello che so anch’io La Coppa del Mondo è quella di creare superstar globali, giusto? Questi giocatori sono già superstar nel nostro mercato interno, ma se avessero goduto di una corsa più lunga nel torneo, il resto del mondo avrebbe visto le loro capacità

Si è parlato molto della fine di un’era americana e dell’inizio di un periodo di dominio europeo:  Il talento americano è ancora qui. Penso che dobbiamo assicurarci davvero che, come Paese, facciamo bene, specialmente nella fascia di età 15-18 anni, e osserviamo attentamente cosa stiamo facendo per quelle giocatrici. Ma non credo chiunque dovrebbe escludere gli Stati Uniti, e mi aspetto ancora che questa squadra diventi un attore importante sulla scena mondiale” e poi ha aggiunto commenti sul suo successore Vlatko Andonovski, ormai ex allenatore della Nazionale USA, “Per me, questa recente iterazione della Coppa del Mondo ha dimostrato ancora una volta l’importanza di avere un allenatore che abbia esperienza internazionale. È semplicemente diverso dal calcio per club, e penso che sarà una componente importante perché gestire un torneo di sette partite pone sfide diverse per allenare una squadra settimana dopo settimana. Penso che il gioco si sia evoluto a tal punto che un allenatore di alto livello deve avere idee moderne, pensieri moderni in termini di come affrontare la varietà di qualità che gli avversari hanno al giorno d’oggi. Spero che riusciremo a farlo bene perché non c’è dubbio che [un allenatore] influenzi i risultati. Sono finiti i giorni in cui potevi semplicemente tirare fuori le cose, presentarti e aspettarti di fare bene. È anche interessante, e i ragazzi del TSG mi hanno detto questo, quello nessuna squadra ha vinto un Mondiale con un allenatore che non sia di quel paese e trovo questo affascinante perché sottolinea quanto sia importante, almeno nel calcio internazionale, comprendere il DNA della nazione e come esso influenzi il modo in cui giocano. Ovviamente hai Sarina [Wiegman, coach olandese dell’Inghilterra] come esempio di un allenatore straniero che ha avuto grandi successi, ma la capacità di attingere ai punti di forza della cultura nazionale e della squadra è, a mio avviso, ancora fondamentale per il successo nel calcio internazionale“.

“Penso che l’Inghilterra fosse la squadra che più mi aspettavo arrivasse in finale. Direi anche che mi aspettavo che la Germania andasse molto oltre, e sono sicuro che anche loro se lo sarebbero aspettato. Con la Spagna non era certo dati i problemi di disponibilità di alcuni dei loro giocatrici. Hai sempre saputo che c’era così tanta qualità in loro, ma avevano l’obiettivo prefissato di andare in finale? Probabilmente non all’inizio. E quando il Giappone battendoli in modo così convincente durante la fase a gironi, probabilmente avevano ancora più dubbi. Ma penso che parte di ogni viaggio in una Coppa del Mondo sia la capacità di crescere durante il torneo, e loro chiaramente lo hanno fatto. Erano di gran lunga la squadra migliore in finale e sono risultate vincitrici molto meritevoli” ha aggiunto Ellis sulle favorite e vari pronostici precedenti al Mondiale.

Conclude parlando della sua squadra dove è presidente, il San Diego Wave FC: “Il nostro primo anno (la stagione 2022 è stata la stagione inaugurale del club) è stato pazzesco perché eravamo nuovi e cercavamo di fare tanto, mentre quest’anno siamo molto più avanti nella nostra evoluzione come club…Abbiamo una media di 20.000 tifosi a partita, e questo è stato altrettanto gratificante quanto i successi in campo perché puntiamo a costruire non solo una squadra, ma una comunità attorno a questo club“.

Lindsey Thomas, Juventus Women, 30 minuti di gioco in due gare e zero reti con la maglia bianco-nera

Lindsey Thomas che dal  luglio 2023 è una giocatrice ufficiale bianconera, in questo campionato a giocato (tra la gara a Pomigliano che nella partita contro la Sampdoria a Biella) un totale di 30 minuti su circa 180’.

L’attaccante francese che giunte tra le file della Juventus, dopo l’esperienza al Milan, ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2025.

Nata a Saint-Claude in Guadalupa e cresciuta a Terre-de-Haut, isola dell’arcipelago delle Îles des Saintes, Thomas calca i campi italiani dal 2019, anno in cui la Roma l’ha portata in Serie A. Prima una carriera ricca di sfide in Francia con le maglie di Montpellier, Bordeaux e Dijon, con in mezzo la parentesi svizzera con il Basilea. In quegli anni arrivano anche momenti indimenticabili in Nazionale: oro all’Europeo Under 19 nel 2013, bronzo al Mondiale Under 20 nel 2014.

L’impatto con l’Italia e con la Roma è notevole. Nella stagione 2019/20 è la miglior marcatrice della squadra e la stagione successiva conquista il suo primo trofeo italiano: la Coppa Italia. Nel cammino che porta alla coppa, le giallorosse hanno la meglio proprio sulla Juve in semifinale e in quel doppio confronto Thomas mette una doppia firma pesantissima, segnando sia all’andata che al ritorno. Thomas ha segnato alle bianconere anche con la sua nuova maglia, quella del Milan, vestita a partire dal 2021. Per la precisione Lindsey è la giocatrice che ha segnato più gol alla Juventus considerando tutte le competizioni: cinque – di cui quattro in Coppa Italia e uno in Serie A.

Ma ora che non è più avversaria, metterà a segno qualche rete tra le file Juventine? L’ultimo sigillo di Lindsey è datato 04-02-2023, alla 16° giornata ovvero Juventus vs Milan (che terminò 1 ad 2 per le rossonere a Vinovo) con appunto rete di Thomas al 75’ e Martina Piemonte (su rigore al 45+2’).

Eppure nel Milan, nei due campionati (2021-22 ed 2022-23) il suo score è stato di 15 centri su 47 presenze, oltre ad una rete in Coppa Italia (su 4 presenze). Nella sua carriera (ovvero dal 2011-12: quando giocò nel Montpellier) ad oggi ha maturato 175 presenze (contando anche le 2 con la Juve in questo campionato) mettendo a segno 59 reti (nessuna ancora con la maglia bianco-nera!).

Forse problemi di salute, di riabilitazione muscolare, ma resta il fatto che se anche una giocatrice di alto livello non trova spazio nel nuovo modulo di Joe Montemurro, nonostante le parole di Stefano Braghin, che elogiò molto l’attaccante al suo arrivo : “Thomas è una giocatrice di livello, fra le attaccanti più forti nel panorama del calcio femminile europeo. Il suo arrivo è perfettamente in linea con ciò che cerchiamo: calciatrici di grande prospettiva e in cerca di rilancio”; restiamo a vedere, il campionato è ancora molto lungo e l’attaccante bianco-nera potrà ancora esprime il suo potenziale al meglio, nelle prossime gare. Restiamo pertanto in attesa, della sua prima rete, nelle file della Juventus!

Pelletterie, Pamela Presto: “Con il Bitonto mi è piaciuto l’approccio, dovevamo andare in vantaggio…”

Nel primo match dell’anno il Bitonto si è imposto per 1-8 sul Pelletterie. In casa toscana nel post gara il tecnico Pamela Presto ha dichiarato ai microfoni del club:
“Abbiamo avuto un ottimo approccio. I primi minuti in particolare abbiamo costruito, potevamo andare in vantaggio ma è andata così. Al di là del risultato partiamo da alcuni spunti che ho visto che mi sono piaciuti della squadra. Dobbiamo dare continuità al lavoro che stiamo facendo e che abbiamo fatto, dovevamo sfruttare sicuramente quello che avevamo costruito in quei minuti andando in vantaggio, cosa che non è successa. E loro una squadra che dobbiamo dire, ordinata e con ottime qualità. Hanno sfruttato ogni occasione. Sull’arbitraggio non dico niente, non dobbiamo pensare quello ma rimanere concentrate dove ancora dobbiamo assimilare il gioco. Andiamo avanti anche perché domenica prossima e di nuovo match. Siamo al 60-70% ancora ci manca tanto a livello  fisico”.

Flavio Santoianni, Direttore Sportivo Solbiatese: “L’accordo con l’Azalee? Nasce da un rapporto di amicizia col mister”

Credit Photo: Giada Antonello

Il campionato è ormai partito e l’Azalee Solbiatese sta dimostrando di voler allungare la striscia positiva tracciata durante le precedenti stagioni; il quinto posto statistico dello scorso anno sarà il trampolino di lancio per lo sviluppo dell’obiettivo intenzionale. La squadra lombarda, intanto, arriva già da un bel clean sheet contro la Rinascita Doccia e da un tris raggiunto davanti al Monterosso in occasione della sfida più recente. In attesa del recupero della seconda giornata che vedrà le atlete guidate da mister Marsich volare in terra sarda per sfidare il Caprera, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con il neo Direttore Sportivo Flavio Santoianni, alla sua prima avventura tutta al femminile.

Lei arriva dall’esperienza con la giovanile Jeraghese: cosa porta con sé del calcio varesotto e come è nato l’accordo attuale con il settore femminile Solbiatese?

La Jeraghese è una società che non ho mai lasciato veramente, anche perchè è la squadra del mio paese nella quale gioca anche mio figlio; è una società che ti rende parte di una famiglia che è difficile lasciare. Tuttavia, portare una parte di quella esperienza, fatta di bambini e ragazzi, all’interno del mondo del calcio femminile di serie C, non è facile: entrambe, però, conservano quella purezza che rende questo sport, e lo sport in generale, bellissimo e libero da ogni tipo di barriera.
L’accordo con l’Azalee nasce da un rapporto di amicizia e stima reciproca con il mister Massimo Marsich; da quando ha intrapreso questa strada mi ha sempre parlato degli aspetti positivi del calcio femminile tanto da incuriosirmi e iniziare a seguirlo. Da cosa nasce cosa e abbiamo pensato di far crescere questo movimento e la Solbiatese insieme.

Le ragazze hanno fatto bene la scorsa stagione, di fatto hanno chiuso al quinto posto. Visti i risultati più che positivi, immagino l’obiettivo serie B sia ancora il più ricercato, seppur sia presto per fare delle previsioni…

Le ragazze sono ormai anni che fanno bene, lo scorso anno è stata la conferma. L’obiettivo deve essere quello di migliorare la classifica della stagione precedente, di quante posizioni, però, lo vedremo strada facendo. È presto per fare previsioni, non giochiamo solo contro noi stesse ma anche contro delle avversarie pronte a farti saltare i piani.

Per adesso la quarta posizione è aggiudicata e sono 7 i punti raccolti in questa primissima fase. Tra l’altro, l’ultima domenica le ragazze hanno vinto con un tris sul Monterosso, in trasferta. Da direttore sportivo, si aspettava questo inizio? Quanto è importante avere una certa continuità (che è quella che, effettivamente, stanno dimostrando)?

Parlare di quarta posizione dopo poche giornate è strano, ma quel che conta sono i sette punti su nove a disposizione, vista la partita da recuperare con il Caprera; sette punti che sarebbero potuti essere di piú, ma la prima di campionato siamo inciampati su noi stessi con quel pareggio subìto nei minuti finali, nonostante il doppio vantaggio iniziale. Avendo seguito tutta la preparazione e vedendo i sacrifici che le ragazze hanno fatto, mi aspettavo che sarebbero riuscite a raccogliere quanto seminato. Ora cerchiamo di tenere costanza e continuità nei risultati e nelle prestazioni, cosi potremo capire dove vogliamo e possiamo arrivare.

La prossima domenica ospiterete la Roma che, statisticamente, vi precede: che avversarie vi aspettate di trovare? Potrebbe essere un vantaggio giocare su un campo conosciuto?

Ci aspettiamo una partita molto fisica contro una squadra ostica che cercherà in tutti i modi di tenere la seconda posizione; noi non ci tireremo indietro: il mister, lo staff e le ragazze lavorano molto bene in settimana e hanno bene in mente la partita che devono fare.

Questo girone A è molto variegato: ci sono dei gruppi neopromossi ed altri con un diverso bagaglio alle spalle. Come vede l’approccio delle ragazze verso queste squadre? C’è paura per la concorrenza?

Non c’è paura ma tanto rispetto per la concorrenza; qualsiasi squadra può dire la sua in questo campionato, anche una neopromossa. Le ragazze sicuramente affronteranno tutte le squadre sicure di poter far bene, ed entreranno in campo senza paura. In questa stagione non bisogna sottovalutare nessuno: il Moncalieri la prima giornata ci ha fermato, il Monterosso è partita bene, così come la Roma che, insieme a tante altre, è esperta della categoria. L’Orobica ha ottenuto in queste prime giornate un ottimo filotto, senza dimenticarci di Lumezzane, Spezia e le rimanenti che hanno la capacità di regalare qualche sorpresa ogni weekend!

Per quanto riguarda il mercato, invece, in che modo è stato delineato quest’anno? Ci sono degli altri movimenti all’orizzonte?

Il mercato, come sempre, si fa con progetti e occasioni: si parte con il coprire i ruoli di cui avevamo bisogno, per poi sfruttare le occasioni che si presentano, ed è con questo concetto che siamo sempre attenti a cosa succede intorno a noi. L’obiettivo deve essere sempre il miglioramento della rosa.

Si ringrazia il DS Flavio Santoianni e la società tutta per la gentile concessione.

Arezzo, il programma della settimana in vista della sfida con la Lazio

Credit Photo: ACF Arezzo

A seguito della cocente sconfitta in campionato contro il Chievo Women, è subito tornato ad allenarsi l’ACF Arezzo, per prepararsi comunque alla complessa gara contro la corazzata Lazio, in questo momento al 1° posto a punteggio pieno. Questo il programma di allenamento delle amaranto, pubblicato sui propri canali ufficiali:

“Dopo la sconfitta sul campo del Chievo Women, le citte amaranto di Mister Mike tornano subito al lavoro per preparare la sfida casalinga di domenica 8 ottobre contro la Lazio Women. Questo il programma settimanale di allenamento:

Lunedì 2 ottobre: Seduta singola – Campo Sportivo Ceciliano, 15:30

Martedì 3 ottobre: Riposo

Mercoledì 4 ottobre: Seduta singola – Campo Sportivo Ceciliano, 15:30

Giovedì 5 ottobre: Seduta singola – Campo Sportivo Ceciliano, 15:30

Venerdì 6 ottobre: Seduta singola – Campo Sportivo Ceciliano, 15:30

Sabato 7 ottobre: Rifinitura – Campo Sportivo Ceciliano, 10:00

Domenica 8 ottobre: ACF Arezzo – Lazio Women, ore 15:00 (3ª giornata Serie B).”

Como Women, mister Bruzzano è tra i migliori del corso UEFA A

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
La società F.C. Como Women comunica che l’allenatore della Prima Squadra, Marco Bruzzano ha superato il corso per l’abilitazione a “UEFA A” risultando uno dei migliori corsisti.
Complimenti al nostro Mister e un grande in bocca al lupo per la stagione!

Serie A Femminile – Generazione Z: da De Sarro a Zandonà, tanti talenti da coltivare

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

TALENTI DA COLTIVARE – Dalla vittoria in Supercoppa Lavoropiù Under 19 all’esordio nella massima serie, il passo è stato breve per De Cao (2003) e Zandonà (2004) dell’Audace Verona, impegnate contro un Città di Falconara che ha già da tempo consegnato la fascia di capitano a Ferrara (classe 1999) e portato nel gotha del futsal la 2002 Praticò, coetanea di Prenna del TikiTaka (che tanto affidamento fa anche sulla 2001 De Siena), subito in gol al PalaRigopiano. Ma l’anno è d’oro anche per la Kick Off: 21 primavere per il portiere titolare Polloni, Spadano e Lanziloti (entrambe a segno alla prima). Addirittura del 2003, invece, la già azzurra Ghilardi. Femminile Molfetta formato young con Foti (2000), Errico e Ginosa, 2002 con minutaggio importante col Lamezia. Anche Iamunno ha dato spazio alle giovani Ferreira (2000), Aliotta e Sorrentino (1999). 2005 sulla carta d’identità di Conticelli e Ficeto, nuovi innesti di una Lazio che ha affidato la porta alla ventireenne Luzi. Classe 2000 anche l’estremo difensore dell’Atletico Foligno Proietti e per Trumino (vice Castagnaro al Bitonto), alla quale è subentrata nella ripresa Mancini (2005, dalla scorsa stagione in Serie A). Tra le neroverdi, tris di reti per Grieco che – va ricordato, data la maturità sportiva – è solo una 1999. Esordio assoluto in Italia per la finlandese classe 2000 Anni Luotonen del Pelletterie che sarà una presenza stabile del nostro campionato, così come Valendino (2002 del GTM Montesilvano). Green power per la Vip: ampio spazio per Maddalena e Bernardelle (rispettivamente 1999 e 2001), mentre la match-winner nell’1-0 imposto al Foligno si chiama De Sarro e deve ancora compiere 22 anni.

Serie A eBay – Offerta al mercato non esclusivo Serie A Femminile – Adesione al contratto di licenza Pacchetto Campionato “Pay”

Credit: Stefano Petitti

Facendo seguito all’annuncio del 29 settembre u.s. relativo dell’assegnazione del Pacchetto Campionato “Pay” (non esclusivo) alla società DAZN, la Divisione Serie A Femminile Professionistica ricorda a tutti gli operatori della comunicazione interessati che il termine finale per l’adesione all’offerta, nelle modalità e nelle forme ivi indicate, rimane fissato alle ore 12.00 di martedì 31 ottobre 2023.

Prima di inviare la loro adesione all’offerta, tutti i soggetti interessati sono tenuti a contattare la Divisione per conoscere le condizioni e i termini di licenza aggiornati a seguito della predetta assegnazione, incluso il corrispettivo richiesto.

Il documento, recante l’offerta dei diritti audiovisivi relativi alle dirette mercato nazionale per la stagione sportiva 2023-24, Pacchetto non esclusivo Campionato “Pay”, rimane consultabile al link di seguito.

Nazionale Femm. Futsal – il 5 e 6 dicembre per due amichevoli in Italia con la Spagna

Dopo l’annuncio dello scorso 16 dicembre, la riunione odierna del Consiglio della FIFA ha reso ufficiale l’anno di svolgimento del primo storico Mondiale di futsal femminile: si terrà nel 2025 e sarà un torneo a sé stante con 16 partecipanti. Definiti anche gli slot: saranno 4 le nazionali UEFA partecipanti, 3 quelle asiatiche, con altri 2 posti per la CONCACAF, 3 per la CONMEBOL, 1 per la OFC e un altro ancora per il paese ospitante. La sede del Mondiale e le date del torneo saranno comunicate successivamente.

La Spagna. Le Azzurre di Francesca Salvatore, che ritroveremo il 5 e 6 dicembre per due amichevoli in Italia con la Spagna, possono così cerchiare con il pennarello rosso una nuova data, un nuovo appuntamento con la storia.

 

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