Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 1485

Molfetta: annunciate Elide Pallara, Aurora Pellegrini e Antonella Miacola

Credit: Molfetta

 Classe 2001, Aurora Pellegrini, ala sinistra e destra. Alla sua seconda stagione biancorossa, ha conquistato sul campo la sua riconferma diventando un elemento di sicuro affidamento per il futuro, nonchè un punto di riferimento per tutte le sue compagne. Gioca come ala sia a destra che a sinistra, ed è proprio partendo dalla fascia che cerca il fondo per “pennellare” palloni preziosi oppure per cercare di aprire varchi centrali per provare la conclusione. Velocità, oltre, alla bravura nei dribbling e nei cross sono tra le caratteristiche più importanti di Aurora riuscendo, in diverse occasioni, a realizzare reti “d’autore”. Rappresenta un elemento quasi imprescindibile nella formazione titolare tanto da contribuire, grazie alle sue prestazioni, alla doppia vittoria molfettese in coppa e campionato. Inoltre grazie alla sua pregressa esperienza in serie C con la maglia del Fesca Bari potrà contribuire ad indirizzare la squadra verso nuovi obiettivi.
La passata stagione ha disputato 16 partite in maglia biancorossa, 9 in campionato e 7 in coppa Italia, per un totale di 1267 minuti. Quattro le reti realizzate, 3 in campionato e uno in coppa Italia.
È suo il primo gol della passata stagione, spendendo la sfera nell’angolo più lontano della porta del Fasano sugli sviluppi di un corner, era l’undicesimo minuto di gioco.


 Classe 2003, Antonella Miacola, attaccante. Grinta e passione per il calcio sono le caratteristiche che l’hanno contraddistinta alla sua prima stagione in maglia biancorossa. Il fatto di essersi fatta trovare pronta ogni volta che è stata chiamata in campo e l’aver scrupolosamente seguito le indicazioni dello staff tecnico, sono valse ad Antonella la riconferma per la sua seconda stagione. Affidabile in campo così come determinante è stato il suo contributo alla squadra per il raggiungimento dei due traguardi vittoriosi durante la passata stagione, non risparmiandosi su ogni pallone e preziosa nel far rifiatare le proprie compagne: un vero jolly in attacco.
 La passata stagione ha disputato 14 partite in maglia biancorossa per un totale di 560 minuti. In campionato ha disputato 6 gare mentre 8 sono le presenze in coppa Italia, dove ha realizzato un gol.


Non si arresta la campagna di rafforzamento della Molfetta Calcio Femminile che annuncia un nuovo inserimento in rosa . Si tratta di Elide Pallara, giovanissima, classe 2006, difensore . Tra le sue caratteristiche la capacità di giocare da esterno sia a destra che a sinistra , vero e proprio jolly per la difesa costruita da mister Petruzzella.
 Tra le esperienze pregresse quella con la maglia della Pink Bari dal 2017 al 2021 e con quella della SSC Bari nella stagione 2022/2023.

Res Roma: grande debutto in gara ufficiale, battuta la Freedom, la squadra romana passa al prossimo turno

Credit: Res Roma

La Res Roma debutta in gara ufficiale, la Coppa Italia apre le porte alla squadra romana e alla Freedom, due squadre arrivate dalla Serie C, pronte a dare la loro in questo campionato.

Qui la cronaca fornita da sportreporter.it:

La Linkem Res Roma fa il suo esordio in questa stagione 2023/24 in maniera convincente e soprattutto vincendo la prima partita ufficiale.

Sul campo Raimondo Vianello, che quest’anno ospiterà le partite in casa della squadra romana, le ragazze di Mr. Galletti superano per 2 a 0 le cuneesi della Freedom nel turno preliminare di Coppa Italia Femminile.

Partita interessante  anche per osservare le nuove atlete arrivate a rinforzare l’organico per questa nuova sfida stagionale nel campionato di serie B.

Nel primo tempo la partita scorre in equilibrio tra le due squadre e senza particolari emozioni, anche se è la Res ad avere l’occasione migliore con Duchnowska al 31’, che però lanciata verso la rete avversaria non trovava il bersaglio.

Nel secondo tempo la Res entra in campo con più convinzione e si porta in avanti in maniera più continuativa arrivando diverse volte al tiro da fuori.

Quando la partita sembra destinata ad essere decisa ai calci di rigore, al 90’, su azione di calcio d’angolo Neydenova con un bel colpo di testa in mischia sblocca il risultato. A sugellare la vittoria ci pensa capitan Nagni, nei minuti di recupero, con una delle sue tipiche azioni con un tiro che si insacca alle spalle di Nucera.

Reti: 90′ Neydenova, 95’ Nagni
Res Roma VIII: De Bona, Cianci, Simeone, Liberati, Clemente, Fracassi, Neydenova, Petrova, Tamburro, Nagni, Duchnowska. A disp.: Maurilli, Ridolfi, Boldrini, Iannazzo, Fabbroni, Massimi, Verrino , Antonelli, Comodi. Allenatore: Marco Galletti
Freedom F.C.: Nucera, Marrone, Giatras, Mellano, Fadini, Burbassi, Ballo, Di Lascio, Devoto, Franco, Asta. A disp: Servetto, Borello, Bruni, Ara, Serna, Cocco, Pinna, Vasquez, Brandizzi. Allenatore: Gianluca Petruzzelli
Arbitro: Aka Iheukwumere Paul
Assistenti: Domenico Lombardi, Matteo D’Orazio

Juventus Women: le convocazioni per il mini tournament Uwcl

Si giocherà a Francoforte e le bianconere nel primo match di questa prima fase affronteranno le kazake dell’Okzhetpes e se dovessero vincere questo incontro affronterebbero la vincente dell’altra sfida del Gruppo 2 tra Eintracht Francoforte e FC Slovacko.

La vincente di questo gruppo accederà al turno successivo, l’ultimo prima della fase a gironi.

Mister Joe Montemurro ha diramato la lista delle convocate in vista del Mini Tournament.

LE CONVOCATE

1 Aprile

3 Gama

4 Cafferata

5 Nilden

6 Nystrom

7 Garbino

9 Cantore

10 Girelli

11 Bonansea

12 Toniolo

13 Boattin

14 Palis

15 Grosso

16 Peyraud-Magnin

18 Beerensteyn

19 Thomas

20 Cascarino

21 Caruso

22 Bellucci

23 Salvai

32 Sembrant

71 Lenzini

77 Gunnarsdottir

Asia Bragonzi e Gloria Sliskovic, pur non essendo convocate, prenderanno parte alla trasferta di Francoforte.

 

Tavagnacco sconfitto 3-1 dal Pavia

Photo Credit: Pagina Instagram UPC Tavagnacco

La Coppa Italia del Tavagnacco finisce a Pavia. Le lombarde si impongono per 3-1 e andranno ad affrontare il Pomigliano nel prossimo turno.

La sfida è equilibrata, la squadra di Campi ha il merito di sbloccarla poco dopo la metà della ripresa quando Dieude scende sulla destra e calcia da fuori area. Sulla respinta di Balbi, si avventa Desiati a spingere il pallone in rete. Non c’è il tempo di esultare perché sul capovolgimento di fronte è già pareggio. Un’altra conclusione dalla lunga distanza, questa volta di Cavallin è imprendibile per Sattolo: 1-1. Mentre la sfida sembra avviata ai calci di rigore, le friulane sbagliano in fase di impostazione e vengono punite dalla ripartenza avversaria: Cavallin serve Codeca che a un minuto dal 90’ porta avanti Pavia. Il Tavagnacco si sbilancia alla ricerca del pari, lascia spazi dietro e ne approfitta Codeca per siglare la doppietta personale in contropiede.

Ora la concentrazione delle gialloblù è rivolta a domenica 17 settembre quando è in programma l’esordio in campionato contro il Brescia.

PAVIA: Balbi, Accoliti (87’ Cozzani), Zella (64’ Grumelli), Codeca, Cavicchia, Cavallin, Tugnoli, Crevacore (45’ Straniero), Dugo, Asamoah, Avallone (45’ Zecchino). A disp: Terni, Zangrandi, Lepera, Longoni, Contena. All: Salterio.
TAVAGNACCO: Sattolo, Donda (58’ Dieude), S. Novelli, Moroso (84’ Lorenzini), Desiati (78’ Maroni), Nurzia (84’ Pinatti), G. Novelli, Demaio, Candeloro (45’ Lazzara), Casellato, Magni. A disp: Dorbolo. All: Campi.
ARBITRO: Zantedeschi di Verona.
MARCATRICI: 70’ Desiati (TAV), 72’ Cavallin (PAV), 89’ e 93’ Codecà (PAV).
AMMONITE: G. Novelli (TAV), Demaio (TAV), Tugnoli (PAV), Accoliti (PAV).

Occhi sulle kazake, prossime avversarie delle Juventus Women in Champions League

Credit photo: Paolo Pizzini

All’alba della nuova stagione, le Juventus Women si giocano subito un pezzo di futuro. Ad inaugurare l’annata sportiva, dopo le amichevoli, c’è il primo turno di UEFA Women’s Champions League. Le bianconere sono state inserite nel gruppo con Ozkhetpes, Eintracht Francoforte e Slovacko.

Il primo avversario, mercoledì 6 settembre alle ore 13:00, sono le kazake. Andiamo alla scoperta del primo ostacolo stagionale.

L’Okzhetpes

Seconda classificata nel campionato kazako la scorsa stagione, con 42 punti conquistati in 20 partite e a -12 dalla prima, l’Okzhetpes occupa, nell’annata sportiva in corso, la terza posizione in classifica: 8 gare già giocate in campionato, 13 punti raccolti. Il primo posto dista, al momento, 20 punti (il secondo 9), ma le ragazze di Kökşetaw hanno disputato tre gare in meno di chi le precede in classifica.

In patria il campionato è dominato da anni dal BIIK Kazygurt, campione nelle ultime dieci edizioni. A dire il vero, le uniche eccezioni al vertice dal 2009 a oggi sono state rappresentate dal CSHVSM-Kairat, campione nel 2010 e nel 2012.

L’Okzhetpes arriva proprio da due sconfitte contro le ragazze del BIIK Kazygurt: 0-3 e 1-5. In precedenza, invece, striscia di due successi per 11-0 contro l’Aktobe, ma a far perdere terreno dal secondo posto sono state soprattutto le sconfitte contro il Tomiris Turan che, infatti, si è preso la seconda piazza momentanea.

Il campionato kazako è composto da sei squadre e le prime due si qualificano alla Champions League. Le squadre si affrontano tra loro quattro volte.

L’Okzhetpes in UWCL

Le kazake non hanno partecipato l’anno scorso, mentre hanno disputato la Champions League nella stagione 2021/22. Il loro cammino si è interrotto al primo turno, nel percorso piazzate. Sconfitta 4-0 con l’Arsenal nella prima gara e stesso risultato nella seconda gara, utile solo per il ranking, contro la Lokomotiv Mosca.

 

L’annata precedente, prima dell’introduzione dei gruppi nel primo turno, le kazake erano andate ko nella gara da dentro o fuori contro le georgiane del Lanchkhuti.

Tiki Taka: “Tutti per uno, il sogno è solo rinviato”

La stagione 2022-2023, dopo una straordinaria regular season, si è conclusa con la sconfitta nella finale scudetto con il punteggio complessivo di 2-1 a favore del Bitonto. Tre sfide dall’incredibile intensità in cui entrambe le compagini avrebbero meritato la vittoria, ma nello sport la gloria appartiene solo ad una.

Ad un centimetro dal traguardo, il nostro sogno si è infranto. Ma non è finita qui.

La Stagione di Serie A PuroBio 2023/2024 del TikiTaka Futsal di Francavilla sta per ripartire, con un rinnovato entusiasmo e la stessa insaziabile fame di vittoria. Questa squadra è ormai parte integrante della comunità che la circonda e la sostiene in ogni incontro.

Ci vediamo al PalaRigopiano. Allaccia le cinture, il viaggio verso il trionfo delle ragazze del Tikitaka Futsal sta per partire.

Non resta che abbonarti. Il sogno è solo rinviato.

IL PALARIGOPIANO

La nuova casa del TikiTaka a due passi dal mare

La gloriosa storia del Futsal abruzzese è legata a doppio filo con il PalaRigopiano. Una struttura situata nel cuore di Pescara a poche centinaia di metri dal mare. Un’autentica “casa dello sport” immersa nel distretto economico più importante e popoloso della regione Abruzzo. Un palazzetto che ha visto giocare le principali squadre abruzzesi del Futsal: il teatro dei sogni per chi ama questo sport.

Per la stagione 2023/2024, Il PalaRigopiano ospiterà gli incontri casalinghi del TikiTaka Futsal Francavilla.

Fra quegli spalti potrai esserci anche tu a sostenere le nostre giocatrici. Manchi solo tu.

COMUNICATO TIKI TAKA

Trento: annunciate Elisa Giovannini e  Elisa Parisi

Crediti fotografici: Daniele Panato/Ufficio Stampa Trento Calcio Femminile
Elisa Giovannini: passione e tranquillità al servizio della difesa gialloblu
 “Ho scelto di rimanere anche questa stagione nel Trento perché ho un buon rapporto con la società che mi ha accolta dall’età di 14 anni. Sono contenta di essere ritornata in prima squadra, dopo una parentesi nella primavera.
Nella squadra sono entrate molte ragazze nuove e fin sa subito abbiamo creato un bel gruppo.
Il mio obiettivo è migliorare fisicamente e tecnicamente imparando da chi ha più esperienza di me.
L’obiettivo è quello di giocare un buon campionato e se possibile riagguantare la promozione in serie B.”


 Elisa Parisi: passo dopo passo. Dalla primavera alla prima squadra. Il reparto di attacco si rinforza con la classe ’03.
 “Ho scelto di restare al Trento perché dopo 5 anni in primavera ho avuto finalmente l’occasione di salire stabilmente in prima squadra, e quindi di mettermi in gioco per migliorare sotto ogni aspetto. So di avere ancora tanto da lavorare, perciò da questa stagione mi aspetto una grande crescita a livello personale, che al momento è molto stimolata dal nuovo mister e dalle nuove compagne, che mi incoraggiano e aiutano sempre.
A livello collettivo sto trovando un bel gruppo, giovane ma con tanta voglia di lavorare per ottenere i migliori risultati possibili; spero che l’impegno messo in questo primo mese resti tutto l’anno, perché abbiamo tutte le capacità per giocare un buon campionato.”

Martina Gelmetti, Bologna: “Dobbiamo essere consapevoli delle nostre qualità, con altruismo e fantasia possiamo portare a casa tanti punti”

Photo Credit: Schicchi - Bologna FC 1909

Il Bologna ha vinto qualche mese fa il Girone B di Serie C, al termine di un’annata nel quale ha esultato per ventisette volte, ottenuto due pareggi e un solo ko contro il Venezia Calcio 1985 nella quart’ultima giornata di campionato, e adesso si affaccia alla Serie B da neopromossa, con l’obiettivo primario di mantenere la categoria.
La squadra allenata da Simone Bragantini è giovane, ma ci sono elementi di rilevante esperienza e, tra queste, vi è Martina Gelmetti, attaccante classe ’95 nativa di Verona che, in passato, ha giocato in club come Bardolino Verona, ora Hellas Verona Women, Fortitudo Mozzecane, adesso H&D Chievo Women, Napoli Femminile, Lugano 1976 e Como Women, e dallo scorso anno veste la maglia delle felsinee, dove, alla suo primo anno con le rossoblù, è stata capace di segnare trentotto gol in ventinove partite giocare nello scorso campionato, risultando la miglior marcatrice della Serie C.
La nostra Redazione ha raggiunto Martina, che in questa stagione sarà uno dei capitani designati della squadra bolognese, per risponderci ad alcune domande.

Martina cosa vuol dire per te il calcio?
«Il calcio per me è tutto, che va dallo svago al lavoro, dallo stare bene al rimanere male».

Come hai scoperto di essere un’attaccante?
«L’ho scoperto da piccolina, quando giocavo coi miei fratellini: sono stati loro a scoprire questo lato, anche perché essere un’attaccante rispecchio quello che è il mio carattere».

Tra i numerosi gol che hai segnato durante la tua carriera, c’è uno che ti ha lasciato ricordi indelebili?
«Sicuramente il primo gol che ho fatto al primo anno col Bardolino Verona che ha segnato l’inizio della mia carriera».

Da due anni sei al Bologna. Cosa ti ha portato ad accettare questa proposta?
«Ho scelto Bologna perché la società ci sta mettendo per incrementare il livello del calcio femminile in questa città. In campo, poi, si lavora nei minimi dettagli con uno staff preparato».

Parliamo dello scorso anno, dove il Bologna ha vinto, in modo quasi netto, il Girone B di Serie C. Tornando indietro ti saresti mai aspettata di vincerlo alla tua prima annata con le rossoblù?
«L’obiettivo era chiaro, sebbene la squadra fosse stata giovane. Bisognava vincerlo e, alla fine, ce l’abbiamo fatta».

Inoltre, sei stata anche la capocannoniera della Serie C con trentotto marcature. Di queste reti hai una che ti ha dato più soddisfazioni?
«Quella contro il Merano quando abbiamo giocato in casa: assist di Morucci, io stoppo la palla di petto e batto il portiere con uno scavetto. Quella rete segnava l’inizio della nostra cavalcata».

Adesso c’è la Serie B dove, chiaramente, l’obiettivo è quello di rimanere in cadetteria.
«Assolutamente, prima centriamo la salvezza meglio è».

Come stai vedendo la squadra in queste prime settimane di preparazione?
«Siamo un gruppo giovane, con l’arrivo di undici acquisti di categoria. Sono contenta sotto i numerosi punti di vista, da quello tecnico a quello fisico, perché vedo ragazze di spessore e di valore che possono dare tanto».

Tra l’altro avrai ulteriori responsabilità, visto che la società ha deciso di designarti come una delle capitane del Bologna di questa stagione?
«È un compito che non ho mai avuto sulle spalle, ma mi sento pronta di rivestirlo nel migliore dei modi».

Il percorso del Bologna inizierà in casa del San Marino Academy. Che aspettative hai su questa partita?
«Sarà una bella partita, perché inizia il percorso della società in una categoria di ottimo livello».

Però, le gare vere partiranno domenica, quando tu e le tue compagne sfiderete il Parma per i sedicesimi di Coppa Italia.
«La partita contro il Parma ci farà capire di che pasta sarà fatta la Serie B. Veniamo da una categoria inferiore e sarà tutt’altra cosa. Da quello che ho visto in questa settimana, c’è la voglia di fare bene. Dobbiamo essere pronte fin da subito a rimboccarci le maniche».

Che opinione hai sulla Serie B di quest’anno?
«La Serie B, ogni anno che passa, diventa un campionato sempre più competitivo, con giovani talentuose ed esperte che decidono di scendere di categoria».

Nel torneo cadetto ci saranno anche Hellas Verona e H&D Chievo, due formazioni che, con denominazioni diverse, sono state parte della tua carriera e che, allo stesso tempo sono state le squadre della tua città.
«Sarà emozionalmente tanta roba ma, con gli anni, ho gestito questa situazione e, in qualche modo, bisogna “punirle”. In campo si è “nemici”, ma fuori si torna ad essere amici».

Tu, in passato, hai giocato sia per il Como che per il Napoli che, quest’anno, saranno in Serie A. Pensi che entrambe possano dire la loro nel massimo campionato?
«Penso che il Como possa fare una bella figura, invece il Napoli deve rinforzarsi ancora sul mercato ma, in ogni caso, entrambe le società possono fare bene».

Secondo te, dopo la recente eliminazione della Nazionale dal Mondiale, cosa non sta funzionando nel calcio femminile italiano?
«Nella Nazionale serve una grande rivoluzione, ma dev’essere fatto coi piedi per terra. Per quanto riguarda il nostro movimento, bisogna avere più staff qualificati che vanno dalle giovanili alla Prime Squadre, in modo da avere un’ottima base per le giocatrici che verranno».

Com’è la tua vita al di fuori dal rettangolo di gioco?
«Sono una persona molto tranquilla, mi piace disegnare e suonare la batteria».

Che obiettivi ti sei prefissata in questa stagione?
«Dal punto di vista calcistico vorrei riconfermarmi sul fronte realizzativo e stare bene dal punto di vista fisico, mentre a livello personale mi piacerebbe star bene mentalmente, in modo da poter dare il meglio sul campo».

Cosa vorresti dire alle tue compagne a poche settimane dal via alle ostilità?
«Buoni propositi ci sono: dobbiamo essere consapevoli delle nostre qualità, mettere in campo l’altruismo, la fantasia e portare a casa più punti possibili».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Bologna FC 1909 e Martina Gelmetti per la disponibilità.

Carolina Morace: Il sogno inglese, i social, il benessere delle atlete e l’incognita nazionale

Photo Credit: Wing Chong

In una giornata cupa di fine estate inglese, mi trovo nel Kent, al campo di allenamento delle London City Lionesses, squadra della WSL Championship (equivalente alla nostra serie B) dove, da qualche giorno è presente la nuova Head Coach in carica: Carolina Morace.

Resto in auto qualche minuto prima di chiamare l’addetto stampa Luke, col quale abbiamo scambiato diverse email e che mi ha dato l’OK per essere qui oggi. Non ho dormito la notte scorsa: non capita tutti i giorni di poter intervistare chi è stato un modello da seguire come calciatrice prima, e come allenatrice e donna, dopo. E’ dal 1993, quando, in una fredda e umida serata invernale dagli spalti dello Stadio Arcoveggio, vedo giocare dal vivo per la prima volta Carolina Morace, venuta col suo Milan ad affrontare il Bologna, che spero di parlarle dal vivo e di dirle anche solo grazie. Le racconto di questo ricordo poco prima di accendere il registratore ed iniziare la mia intervista: “Ah. E ho giocato bene?” Il ricordo scatta nella mente: in quell’unica occasione in cui ho visto dal vivo Carolina giocare, ho scattato una foto con la mia Ricoh automatica del tempo, usando lo zoom. L’immagine è vivida perchè incollai la foto nel diario della mia IV superiore: solo io potevo riconoscere chi fosse quella figura in mezzo alla nebbia, dato i pixel indefiniti ma che a me rendevano chiara la sua chioma e i colori della maglia.

Carolina ha preparato l’angolo dell’intervista nel suo ufficio che condivide con l’allenatrice in seconda Nicola Williams. In Inghilterra si sta trovando bene: essere qui era quello che voleva. Ha parole di elogio per il contesto femminile inglese “Sono diversi anni che il campionato femminile inglese rappresenta l’eccellenza sia per lo sviluppo che è stato fatto, che il progetto globale che hanno seguito: hanno allargato la base, hanno strutturato una campagna di marketing dedicata. Tutto questo ha contribuito ad ottenere i risultati che sono culminati con la vittoria dell’Europeo e non ultima la finale al Mondiale. Qui c’è’ il calcio migliore, l’eccellenza del femminile, quindi sono contenta di essere qui”. Continua con l’orgoglio di chi ha fatto parte della realtà italiana sia nel calcio giocato che in quello allenato: “Sono ancora piu’ contenta che venendo da una scuola tecnica diversa, le giocatrici stanno apprezzando molto sia i suggerimenti tecnici, ma soprattutto il modo diverso che abbiamo di insegnare la tattica, di concepire il calcio, di spiegare perchè facciamo delle cose, piuttosto che altre. Da subito le giocatrici hanno capito che il nostro stile e’ un po’ diverso ed e’ stato subito apprezzato.” Abbiamo continuato parlando in specifico del club di cui Carolina fa parte: le London City Lionesses che e’ una realta’ professionistica ma distaccata da qualsiasi club maschile di qualsiasi livello, la cui Presidente e’ Diane Culligan. “I punti di forza di questa realta’ indipendente sono che decide la societa’ quanto investire sul calcio femminile, proprio perche’ siamo indipendenti e non abbiamo restrizioni come potrebbe succedere se fossimo dipendenti da un club maschile: ben vengano gli investitori perche’ tutti possono investire su una squadra che e’ indipendente”. Carolina continua dicendo che una simile realta’ potrebbe esistere anche in Italia “Ma non so quante donne manager o industriali in Italia si occupino di investire nello sport” ed elogia la passione ed il lavoro della Presidente Diane Culligan e sottolinea come questa mancanza di donne che investono nello sport tocchi anche le realta’ minori: “Lo sport e’ predominio di investitori uomini e non si capisce come mai le donne non investono in progetti sportivi. Certo, ci saranno meno donne che hanno imprese o industrie in Italia rispetto a quelle in Inghilterra, ma non investono comunque in società sportive.” Accenno alla notizia di qualche giorno fa che vede l’ex juventina Eni Aluko parte di un consorzio (Mercury13) che vuole investire in 13 club calcistici femminili in tutto il Mondo “Mi fa piacere perche’ vuol dire che le donne a livello globale si stanno muovendo: si stanno coalizzando cercando di fare bene per le donne. Mancano degli investimenti solo per le donne”.

Le parlo di Hope Powell, icona del calcio femminile qui in Inghilterra quanto Carolina lo e’ in Italia e che so essere sua cara amica: “Ci siamo gia’ incontrate come allenatrici sul campo: quando ho allenato l’Italia, e lei l’Inghilterra, era in vantaggio lei. Col Canada, sono in vantaggio io… Quindi continuiamo ad essere amiche”. Le chiedo come si possa cercare di creare forti legami tra giocatrici mantenendo la competitivita’ e Carolina sottolinea come le giocatrici siano cambiate, ed il discorso verte sull’uso dei social: “Si chiamano social, ma in realta’ tolgono la socialita’ della conversazione e della condivisione. Noi passavamo molto piu’ tempo assieme e condividevamo molto di piu’ rispetto a quanto lo possano fare oggi le nuove generazioni ed e’ difficile creare oggi gli stessi rapporti” ed accenna alla profonda amicizia con Betty Bavagnoli, responsabile della AS Roma Womens. Aggiunge anche che siamo noi, quelli della “sua” generazione che si devono adattare al mondo che sta cambiando e dipende dalle allenatrici trovare la chiave giusta per accedere e creare legami all’interno della squadra, anche utilizzando esercitazioni in campo che forzano le giocatrici a parlarsi e ad aver fiducia l’una dell’altra, e a guidarsi.

Sembra un discorso estremamente attuale dato che le London City Lionesses hanno cambiato tutte le giocatrici tranne 3, ed il mercato e’ aperto fino al 14 settembre, nonostante il campionato sia gia’ iniziato.

Accenno al caso Federazione Spagnola e Rubiales per chiedere a Carolina cosa pensa della salvaguardia delle giocatrici e se abbia mai sentito di accadimenti simili durante la sua carriera. “Al livello internazionale, l’attenzione sul rispetto, l’inclusione, il bullismo e’ altissima ed e’ giusto cosi’: in Italia un po’ meno”. E mi ricorda del suo ruolo come fondatrice dell’Associazione Italiana Calciatrici, la cui presidente era Anna Maria Cavarzan e in cui Carolina faceva parte del direttivo, e di come per lei queste situazioni devono sempre essere attenzionate nel profondo. Assieme condividiamo lo stupore del fatto che in Italia nessuno, nemmeno gli addetti ai lavori, abbiano fatto dichiarazioni sugli avvenimenti post mondiale: “Vuol dire che non siamo ancora al passo coi tempi e di come debba essere un comportamento globale. Si parla di rispetto, di non stare in silenzio, ma non ho ancora visto una dichiarazione ufficiale.”

Passiamo alla questione Nazionale Italiana femminile senza un/a CT e non riesco a finire la domanda che vengo immediatamente incalzata: “Per noi donne allenatrici c’è sempre il giudizio di genere: non c’è mai un giudizio sulla bravura. Sembra che vogliano mettere un uomo come allenatore e io credo che nulla fosse più facile che prendere un allenatore come Giampiero Piovani, che sono 15 anni che sta nel calcio femminile, che ha sempre fatto bene, le sue squadre giocano bene.” Quello che Carolina vede come vero ostacolo è la cancellazione della storia del calcio femminile da parte della Federazione poiche’ nessuno all’interno sembra ricordare e riconoscere i traguardi del movimento che l’ha vista protagonista.

Si avvicina l’ora del pranzo e quindi decido di chiudere chiedendole cosa fara’ Carolina tra 5 anni e lei mi sorride dicendo che spera di essere a godersi la pensione. Io pero’ me la voglio immaginare come Roy Hodgson e magari essere richiamata all’appello dalla pensione per guidare una squadra nella WSL… O la Nazionale Italiana stessa.

Coppa Italia Femminile: domenica i sedicesimi di finale, Res Women e Academy Pavia superano Freedom e Tavagnacco

Res Women e Academy Pavia si aggiudicano il turno preliminare di Coppa Italia e si qualificano per i sedicesimi di finale in programma domenica 10 settembre.

Al centro sportivo ‘Vianello’ la formazione capitolina allenata da Marco Galletti supera 2-0 la Freedom con le reti – arrivate negli ultimi minuti del match – di Naydenova e capitan Nagni. Anche l’Academy Pavia festeggia davanti ai propri tifosi il passaggio del turno grazie al successo contro il Tavagnacco, un 3-1 in rimonta firmato da Cavallin (doppietta) e Codeca, che hanno risposto al gol iniziale di Desiati.

Domenica prossima si tornerà in campo per i sedicesimi di finale, che si disputeranno in gara secca in casa della formazione peggio posizionata in graduatoria (per consultarla clicca qui). Il tabellone della competizione prevede i seguenti accoppiamenti: nella parte sinistra le sfide sono Brescia Calcio Femminile-H&D Chievo Women, Academy Pavia-Pomigliano, Arezzo-Lazio e Genoa-Ternana, mentre nella parte destra spazio a San Marino Academy-Hellas Verona, Bologna-Parma, Res Women-Napoli Femminile e Ravenna-Cesena.

Le otto ‘big’ – Juventus (detentrice del trofeo), Roma, Milan, Fiorentina, Inter, Sassuolo, Como e Sampdoria – entreranno invece in scena a partire dagli ottavi di finale, in programma anch’essi in gara secca tra l’11 e il 12 ottobre. Essendo impegnata in quegli stessi giorni nel secondo turno della UEFA Women’s Champions League, la Roma – e in caso di qualificazione anche la Juventus – disputerà l’ottavo di finale l’8 novembre.

DA NON PERDERE...